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Sicurezza: competitività, organizzazione, comunicazione Marco Frey, Francesco Bacchini, Carlo Galimberti, Fabiana Gatti

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Page 1: Sicurezza: competitività, organizzazione, comunicazione Marco Frey, Francesco Bacchini, Carlo Galimberti, Fabiana Gatti

Sicurezza: competitività, organizzazione, comunicazione

Marco Frey, Francesco Bacchini, Carlo Galimberti, Fabiana Gatti

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Gestire bene la sicurezza rende

• La letteratura manageriale ci mostra che con una gestione responsabile della sicurezza migliorano:

Il clima interno

Le vendite e l’export

Redditività

Il posizio-namentoVALORE

Persone più motivate e competenti, maggiore produttività..

Persone più motivate e competenti, maggiore produttività..

Minori rischi e costi, continuità del business, ….

Minori rischi e costi, continuità del business, ….

Elevata immagine e reputazione, affidabilità, ..

Elevata immagine e reputazione, affidabilità, ..

Qualità, efficacia dei processi

Qualità, efficacia dei processi

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Gestire la sicurezza aggiunge valore al business e genera vantaggi competitivi

Salute e sicurezza

Abilità a competere

Accesso ai mercati globali

Riduzione dei costi e dei

rischi

Rafforzamento della reputazione

Morale dei lavoratori

Miglioramento della qualità

Miglioramento dell’efficienza

Miglioramento della produttività

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Alcune best practices• Cheese Company in UK ha implementato una

strategia integrata per la gestione della sicurezza sul lavoro in 10 siti. Questa strategia ha aiutato a ridurre gli incidenti del 40% e ad accrescere la produttività del 25%.

• South West Water ha risparmiato £2.546.000 per la prevenzione degli incidenti nell’arco di 6 anni

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E riguardo ai costi cosa emerge

• Vi sono costi del “fare” che però possono essere inferiori a quelli de “non fare”

Danni agli impianti

Premi INAIL

Rapporti con le autorità

NON FARESostituzione infortunato

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I costi indiretti

€8 - €36

• La componente degli indiretti (nascosti) può arrivare ad accrescere di un ordine di grandezza quella dei costi diretti

1 €

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Quali costi indiretti (OSHA)1. Tempo lavoro perso dall’infortunato2. Tempo perso dai lavoratori del reparto 3. Perdita di efficienza per la rottura del team4. Tempo perso dal responsabile5. Costi di formazione per il rimpiazzo6. Danni alle attrezzature7. Tempo perso e perdita di produzione per il fuori servizio

degli impianti8. Danni derivanti dall’incidente: incendio, acqua, esplosivi…. 9. Fallimento nel rispetto delle scadenze10. Overhead costs durante l’interruzione del lavoro. 11. Altri (Vi sono altri 100 items possibili nell’analisi OSHA)

Ma ve ne sono anche di intangibili:- Reputazionali- Clima interno- Psicologici

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Management (gestire il rischio)

• Le 5 C

Competenza

Controllo

Cooperazione

COMMITTMENTComunicazione

Capacità di gestire e controllare il rischio in un’ottica di prevenzione

Capacità di gestire e controllare il rischio in un’ottica di prevenzione

Avere piena consapevolezza degli obiettivi e delle prestazioni

Avere piena consapevolezza degli obiettivi e delle prestazioni

Attivazione delle capacità e delle competenze lungo il ciclo di vita

Attivazione delle capacità e delle competenze lungo il ciclo di vita

Coinvolgimento di tutti gli attori interni ed esterni

Coinvolgimento di tutti gli attori interni ed esterni

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La sicurezza deve essere integrata nel business

Valore del business

Meccanismi di integrazione

• La sicurezza è un valore chiave nella cultura aziendale

• Si adotta un approccio sistemico

• La sicurezza è integrata nell’impresa

• I lavoratori partecipano ad ogni livello

• Immagine aziendale• Anbilità a competere• Accesso ai mercati

globali• Morale dei lavoratori• Efficienza e roduttività• Qualità del prodotto e

del servizio• Riduzione dei costi e dei

rischi

• Commitment e coinvolgimento del top management

• Partecipazione attiva dei lavoratori

• Condividere obiettivi e accountability

• Definire ruoli e responsabilità• Linguaggio condiviso• Comunicazione efficace• Risorse adeguate• Misurazione delle performance• Condivisione della

conoscenza e delle informazioni

Principi H&S

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Azienda come sistema (tecnico-sociale)

Risorse umane Mezzi strumentali

Attività (comportamento) aziendale:

Processo dinamico e sinergico, finalizzato alla definizione di obiettivi per la realizzazione di risultati, attraverso il quale le risorse umane (persone)

e le risorse tecnologiche (mezzi strumentali e know how) interagiscono fra loro.

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Attività aziendale: funzione della

Struttura organizzativa

Definizione dei processi aziendali,divisione del lavoro e attribuzione dei

compiti

Posizioni organizzative, compiti, ruoli, mansioni

Organi aziendali

Unità organizzative(reparti, uffici, settori),

organi di comando (responsabilità organizzativa)

Gerarchia

Coordinamento e armonizzazione di decisioni e attività degli organi aziendali, tra loro e con gli obiettivi,mediante:• Organigrammi,• Mansionari,• Procedure,• Deleghe,• Decentramento.• Definizione di sistemi operativi;• Cultura aziendale e leadership

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La struttura organizzativa aziendale deve, pertanto:• tenere conto della variabile giuridica (precetti in materia di organizzazione e di azienda sanciti dalla legislazione antinfortunistica);• essere funzionale alla sicurezza sul lavoro, assumendo così, una reale ed unitariadimensione aziendale, evitando inutili duplicazioni organizzativo-antinfortunistiche.

Una struttura organizzativa unitaria è funzione centrale, elemento imprescindibile, naturale, di ogni attività aziendale; La norma giuridica è una variabile esterna dell’attività aziendale, che può incideresulla struttura organizzativa.

Nel d.lgs. 81/2008 il termine ORGANIZZAZIONE (associato ad azienda) è molto ricorrente, specie nelle definizioni dell’art. 2, lett. a), b), c), d), nell’art. 28, comma 2, lett. d) e nell’art. 30;

In materia di sicurezza, pertanto, l’azienda è una struttura organizzata dal datoredi lavoro di uomini e mezzi nel cui ambito la persona “lavoratore” presta la propria attività (indipendentemente dalla tipologia formale del contratto).

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La costruzione della struttura organizzativo-produttiva in funzione delle esigenze di tutela della sicurezza e salute sul lavoro:

• Non comporta nessuno scostamento rispetto alla normale matrice organizzativa;• Consente di acquisire sinergicamente il sostanziale e concreto vantaggio sociotecnicorappresentato dalle misure, dalle precauzioni, dalle cautele, antinfortunistiche;• Permette di dare vita ad un’attività aziendale più efficace ed efficiente, riducendo la distanza tra la norma (generale ed astratta) e la sua pratica e utile applicazione.

Il precetto antinfortunistico organizzativo, in questo modo, non rappresenta più solo un comando esterno, un corpo estraneo alla struttura organizzativa, ma assume una dimensione interna e strategica per il raggiungimento di tutti gli obiettivi aziendali, fra i quali,al pari degli altri (in realtà al primo posto), deve esserci proprio la sicurezza e la salute dei lavoratori.

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Sistema Sicurezza.Azienda: complesso della struttura

organizzata dal datore di lavoro

Definizione dei ruoli dell’organizzazione aziendale che devono provvedere

alle procedure per l’attuazionedelle misure di sicurezza sul lavoro

Posizioni di garanziaSoggettive

Conferimento incarichi

Datore di Lavoro, Dirigente, Preposto, Lavoratore

Gerarchia

Valutazione dei Rischi ed elaborazione

del Documento di Valutazione dei Rischi:Oggetto e Contenuto.Documento di delega.

Appalti d’impresa o interniSistema di Gestione della Sicurezza.

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un’unica ed integrata organizzazione azien-dale, in cui ogni ruolo partecipa e conosce il proprio rischio lavorativo ed attua, come parte fondamentale della propria attività pro-fessionale, le misure di sicurezza e salute.

L’investimento sociotecnico (risorse umane, mezzi strumentali e loro interazione Organizzativa) in materia di sicurezza, razionalizzando la struttura organizzativa e il processo produttivo, genera evidenti effetti positivi, magari non immediatamente evidenti, ma certamente duraturi.

Stimola l’innovazione tecnologica e la qualità del processo produttivo;

L’aggiornamento costante dei sistemi di sicurezza, dei dpi e dpc, la regolare manutenzione degli impianti, delle attrezzature, delle strutture, in base all’evoluzione della scienza e della tecnica,

può garantire risultati significativamente più apprezzabili sia dal punto di vista economico-produttivo che sociale;

l’investimento sul capitale umano, al di là degli obblighi antinfortunistici di informazione, formazione e addestramento,

consente il raggiungimento complessivo degli obbiettivi aziendali fra i quali anche quelli di sicurezza.

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Soggetti organizzazione

aziendale=

Soggetti sistema sicurezza

Identità dei soggetti verso un unico fine

Realizzazione obiettivi aziendali

Lavorando in sicurezza

Un sistema organizzativo aziendale efficiente ed efficace è un sistema organizzativo unitario sicuro e salubre

Gli stessi soggetti operano contemporaneamente per lo stesso fine

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Soggetti Struttura organizzativa

Soggetti organizzazione aziendale Soggetti organizzazione aziendale (posizioni organizzative)(posizioni organizzative)

Soggetti sistema sicurezza (posizioni di Soggetti sistema sicurezza (posizioni di garanzia)garanzia)

Datore di lavoro (consulenti),Datore di lavoro (consulenti),

Organismi gestionali (dirigenti/ Organismi gestionali (dirigenti/ responsabili di struttura; responsabili di responsabili di struttura; responsabili di reparto/ufficio; responsabili di turni o reparto/ufficio; responsabili di turni o squadre),squadre),

LavoratoriLavoratori

(RSA-RSU)(RSA-RSU)

Datore di lavoro/delegato (RSPP, ASPP, Datore di lavoro/delegato (RSPP, ASPP, Medico Competente),Medico Competente),

Dirigente,Dirigente,

Preposto,Preposto,

LavoratoriLavoratori

(RLS)(RLS)

Documento di valutazione dei rischiDocumenti di pianificazione

e gestione aziendale=

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In conseguenza dell’abrogazione della L. 1369/1960 e:• del superamento del principio della parità di trattamento economico e normativo del personale interno ed esterno;• della smaterializzazione dell’appalto;• della stipulabilità dell’appalto per il ramo d’azienda ceduto;

Si determina una liberalizzazione del ricorso (lecito) all’appalto interno all’az.,u.p., c.p..

Esigenze:• tecnico-produttive (esclusiva reperibilità esterna del know-how professionale necessario);• organizzativo-funzionali (ottimizzazione del processo produttivo con sistemi di reti di imprese);• economiche (lucro sulla differenza fra costi del personale interni ed esterni; minor costo del recesso contrattual-commerciale, rispetto al licenziamento del dipendente ).

Struttura organizzativa

Definizione processi aziendali e divisione lavoro

Decentramentoesterno

Appalti interni(endoaziendali)

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Tuttavia, poiché in conseguenza:• dell’ampliamento della responsabilità solidale del committente (con introduzione anche di quella per danni subiti dai lavoratori di appaltatore e subappaltatore non coperti dall’Inail);• dell’obbligo indelegabile del committente di valutare il rischio interferenziale e di elaborazione del DUVRI;

si determina:• l’aumento del rischio economico dell’appalto conseguente alla responsabilità solidale;• l’aumento degli oneri procedurali e delle resp. penali, conseguenti agli adempimenti di sicurezza;• l’aumento dei costi indiretti conseguenti agli oneri procedurali degli adempimenti di sicurezza.

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Scelta circa la struttura organizzativa decentrata: • potenziale reinternalizzazione di fasi accessorie e proprie del c.p., esternalizzate tramite l’appalto, in conseguenza del minor vantaggio economico e maggior complessità organizzativo-gestionale;• mantenimento all’esterno delle fasi a forte specializzazione, conferma dei contratti d’appalto aventi ad oggetto lavori di tipo tecnico-produttivo altrimenti irreperibili.

Non potendo rinunciare agli appalti interni per motivi tecnico-produttivi o organizzativo-gestionali, gli adempimenti e la tempistica delle misure di sicurezza e di lavoro dovranno essere puntualmente rispettati. attraverso:organi aziendali e posizioni di garanzia soggettive

ProcedureDocumentazione(contratto, duvri)

Definizionesistema operativo

Misure di sicurezza

Controlloesecutivo

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Già a partire dalla legge delega n. 123/2007 è chiaro l’invito del legislatore ad un cambiamento di mentalità nell’approccio alla materia della sicurezza sul lavoro:

applicare, diffondere, consolidare, far rispettare la sicurezza e la salute, adottando ed attuando efficacemente un sistema organizzato, è un valore da perseguire nella gestione dell’azienda, nell’azione manageriale e non solo un adempimento di legge.

Sistema organizzativo

=

Adempimento degli obblighi di legge e

parziale esimente della responsabilità ex d.lgs. n. 231/2001

Modelli di organizzazione

e gestione

Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro (SGSL)

Sistema Sicurezza Sistema organizzato per l’attuazione delle politiche aziendali

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SGSLSGSL(sistema gestione (sistema gestione sicurezza lavoro)sicurezza lavoro)

Politica,Organizzazione,Pianificazione, Controllo

Datore di lavoro

Datore di lavoro, dirigenti, preposti, lavoratori

Adozione e attuazione delle misure di sicurezza

Art. 17, 18, 19, 20, 26, ecc.

SPP e RSPP

Predisposizione promozione e coordinamento del Sistema di Gestione Sicurezza

Art. 33

Medico competente

Sorveglianza Sanitaria

Art. 41

RLS

Collaborazione al Sistema di Gestione Sicurezza attraverso la consultazione

Art. 50

Incarichi di Prevenzione e Protezione

Art. 28, c. 2, lett. d, d.lgs. n. 81/08.Ruoli dell’organizza-zione aziendale che devono provvedere all’attuazione delle misure da realizzare

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Incarichi di Controllo: misurazione e verifica delle prestazioni

Per il controllo del Sistema di Gestione Sicurezza

(organizzazione, pianificazione e miglioramento)

Datore di Lavoro e RSPP

Per il controllo dei provvedimenti adottati: misure tecniche,

organizzative e procedurali

Dirigenti, Preposti, Lavoratori

Per il controllo degli Adempimenti

di Sorveglianza Sanitaria

Datore di Lavoro, Medico competente

AUDIT

Verifica di conformità/non conformità (rispetto/mancato rispetto delle misure indicate)

Sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate

SGSLSGSL(sistema gestione (sistema gestione sicurezza lavoro)sicurezza lavoro)

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Dalla responsabilità giuridica alla responsabilità sociale: nuove opportunità di:

- organizzazione del lavoro

- apertura al mercato

La responsabilità sociale dell’impresa

La sicurezza come generatore di potenziale per:

- sviluppo di una migliore organizzazione produttiva

- ottimizzazione dei risultati economici

- crescita della coesione sociale

- sviluppo della cultura della sicurezza

UE: miglioramento della competitività e redditività per l’impresa raggiunta attraverso la predisposizione di:

- condizioni di lavoro sicure

- ambienti di lavoro migliori

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• Comunicare la sicurezza non è solo trasferire informazioni da chi sa a chi non sa, ma anche:

– costruire congiuntamente significati (obiettivo della comunicazione è ‘intendersi’)

– costruire rapporti tra chi partecipa al processo comunicativo (con una corretta comunicazione si creano buoni presupposti per l’azione)

• Cultura della sicurezza non è un elenco di principi astratti, ma l’insieme dei processi organizzativi e delle pratiche professionali, delle norme scritte e delle convenzioni informali, dei linguaggi, dei modi di pensare, di percepire e di rappresentare il rischio in azienda

La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa

Premessa: cosa intendiamo con comunicazione e cultura quando parliamo di sicurezza?

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Significato etimologico

CULTURA in origine è“lavorare regolarmente, assiduamente, coltivare,

curare, abitare” (Ardoino, 2002)

Un’ulteriore precisazione sul concetto di cultura

Significato operativo

Costruire CULTURA in azienda significa

operare affinché ciò che si produce possa

crescere in quantità e migliorare in qualità,

sopportando con pazienza la fatica e

accettando la durezza del lavoroIn questo senso, sia dal punto di

vista etimologico, sia da quello operativo, la CULTURA può

essere considerata un GENERATORE DI VALORE per

l’impresa

La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa

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essere forte, vigoroso, valido, valoroso, in salute,

riferito a persona

Cosa possiamo intendere con VALORE?

VALORE

La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa

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- valore d'uso: capacità di un bene di soddisfare i bisogni personali in un certo momento e in determinate circostanze

- valore di scambio: quantità di un bene che si può ottenere in cambio di una quantità data di un altro bene indipendentemente dal valore d'uso

- valore aggiunto: somma delle retribuzioni dei fattori produttivi (capitale e lavoro) oltre agli ammortamenti

Cosa possiamo intendere con VALORE?

VALORE

La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa

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Percezione e rappresentazione del rischio in azienda:

elaborazione delle STRATEGIE DI PENSIERO per controllarlo

linguaggi e processi comunicativi:

PAROLE

processi organizzativi e pratiche professionali:

COMPORTAMENTI

norme scritte e convenzioni informali:

RELAZIONI

Aree in cui la cultura della sicurezza genera valore per l’impresa

La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa

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• Mettere a fuoco come in azienda ci si rapporta al rischio, sia individualmente, sia lavorando con i colleghi

– come vengono percepiti i fattori di rischio

– come i fattori di rischio percepiti si collegano in una o più rappresentazioni utilizzate nel giudicare la realtà

– quali strategie si elaborano per contenere il rischio nel corso dell’attività quotidiana

• Preparare la strada alla modificazione di tali rappresentazioni

Area del valore

STRATEGIE DI PENSIERO

La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa

La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa

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• Comunicazione interna: una buona progettazione, gestione e valutazione della comunicazione relativa alla sicurezza in azienda crea le condizioni per:

– generare coinvolgimento (se dico la mia, mi stanno a sentire, quindi…)

– aumentare la motivazione al cambiamento

• Comunicazione esterna: gli indicatori oggettivi relativi alla sicurezza sono fattori importanti nella costruzione delle reputazione di un’azienda

Area del valore

PAROLE

La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa

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• La sicurezza è sapere-in-azione, fondato su conoscenze disciplinari e pratiche professionali; essa vive nei comportamenti e si deposita nell’esperienza di chi lavora in azienda

• Per incidere sui comportamenti è quindi indispensabile fare i conti con l’esperienza di chi lavora in azienda

• La formazione è un’occasione per per proporre il cambiamento…– …osservando i comportamenti,

– …parlando dell’esperienza,

– …ma soprattutto parlando attraverso l’esperienza

Area del valore

COMPORTAMENTI

La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa

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• Relazioni all’interno dell’impresa: – la cultura della sicurezza genera relazioni che ‘legano’ gli individui

nei/ai gruppi e i gruppi nell’/all’organizzazione e fanno da collante al tutto

– Il sistema delle relazioni fa sì che l’organizazione sia più (e ciò significa possibilità) e meno (e ciò significa vincoli) della somma delle sue parti (individui e gruppi)

• Relazioni tra imprese: la cultura della sicurezza non si ferma ai cancelli dell’azienda, ne oltrepassa i confini materiali; l’Associazione è il contesto all’interno del quale ‘fare rete’

• Relazioni con il territorio (ad es. con i media): questo è il livello in cui l’imprenditore gioca la propria identità come soggetto competente e socialmente responsabile rispetto alla sicurezza

Area del valore

RELAZIONI

La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa

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Per rendere possibile…

…il pasaggio dalla ‘comunicazione dei contenuti’ alla ‘condivisione dei comportamenti’ in campo di sicurezza

• …la creazione continua di valore rispetto a funzioni critiche per l’azienda quali:

– l’elaborazione delle strategie di pensiero

– la gestione della comunicazione

– il controllo dei comportamenti

– lo sviluppo delle relazioni interne ed esterne

In conclusione: perché lavorare alla costruzione di una

CULTURA DELLA SICUREZZA?

La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa

Page 35: Sicurezza: competitività, organizzazione, comunicazione Marco Frey, Francesco Bacchini, Carlo Galimberti, Fabiana Gatti

IL CONCETTO DI RISCHIO IL CONCETTO DI RISCHIO

Evenienza di un evento dannoso e indesiderato, valutata e quantificata attraverso la teoria delle probabilità.

La nozione di rischio è sempre connessa a quella di presa di decisione in situazione di incertezza.

La presa di decisione è un atto individuale, volontario.

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DETERMINANTI DEL COMPORTAMENTODETERMINANTI DEL COMPORTAMENTO

20%

30%

50%

Caratteristiche personali

Educazione ricevuta

Ambiente

…spazio di intervento!!!

Page 37: Sicurezza: competitività, organizzazione, comunicazione Marco Frey, Francesco Bacchini, Carlo Galimberti, Fabiana Gatti

Sfera razionaleSfera razionaleinputinput

comportamentocomportamento

livellolivello

attitudiniattitudini

abilitàabilità

competenzecompetenze

Emisfero sinistro

contestocontesto

Page 38: Sicurezza: competitività, organizzazione, comunicazione Marco Frey, Francesco Bacchini, Carlo Galimberti, Fabiana Gatti

Sfera emozionaleSfera emozionale

comportamentocomportamento

inputinput

contestocontesto strutturastruttura

caratterecarattere

bisognibisogni

valorivalori

Emisfero destro

Page 39: Sicurezza: competitività, organizzazione, comunicazione Marco Frey, Francesco Bacchini, Carlo Galimberti, Fabiana Gatti

Sfera razionaleSfera razionale Sfera emozionaleSfera emozionaleinputinput

comportamentocomportamento

contestocontesto livellolivello

attitudiniattitudini

abilitàabilità

competenzecompetenze

strutturastruttura

caratterecarattere

bisognibisogni

valorivalori

PERCEZIONE DEL RISCHIOPERCEZIONE DEL RISCHIO

contestocontesto

Page 40: Sicurezza: competitività, organizzazione, comunicazione Marco Frey, Francesco Bacchini, Carlo Galimberti, Fabiana Gatti

Sfera emozionaleSfera emozionaleinputinput

Sfera razionaleSfera razionale

comportamentocomportamento

contestocontesto contestocontesto livellolivello

attitudiniattitudini

abilitàabilità

competenzecompetenze

strutturastruttura

caratterecarattere

bisognibisogni

valorivalori

PROPENSIONE AL RISCHIOPROPENSIONE AL RISCHIO

Page 41: Sicurezza: competitività, organizzazione, comunicazione Marco Frey, Francesco Bacchini, Carlo Galimberti, Fabiana Gatti

PERCEZIONE DEL RISCHIO E PROPENSIONE AL RISCHIO

PERCEZIONE DEL RISCHIO:

E’ LA CAPACITA’ DI INDIVIDUARE, PRIMA POSSIBILE, UNA FONTE DI PERICOLO

PROPENSIONE AL RISCHIO:

E’ L’ATTEGGIAMENTO INDIVIDUALE DI FRONTE AL PERICOLO

Page 42: Sicurezza: competitività, organizzazione, comunicazione Marco Frey, Francesco Bacchini, Carlo Galimberti, Fabiana Gatti

PERCEZIONE DEL RISCHIO:

Percezione di suscettibilità

• la percezione soggettiva della vulnerabilità nei confronti di una minaccia per la salute.

Percezione di vulnerabilità

• presupposto per l’adozione di comportamenti protettivi;

• non e’ dimostrata la relazione tra percezione del rischio -vulnerabilità e comportamenti;

• il rischio dipende da un giudizio soggettivo influenzato da assunti, credenze e valori.

Zani, Cicognani, 2000

PERCEZIONE DEL RISCHIO E PROPENSIONE AL RISCHIO

Page 43: Sicurezza: competitività, organizzazione, comunicazione Marco Frey, Francesco Bacchini, Carlo Galimberti, Fabiana Gatti

•La conoscenza effettiva dei pericoli rilevanza della vita “fuori”

•Livello di attenzione particolare cura a giovani e anziani!

•Ancoraggio alla contingenza vs scenari complessi e futuri

•Apprendimento dalla propria esperienza

•Osservazione di situazioni altrui

FATTORI che INFLUENZANOla PERCEZIONE del RISCHIOFATTORI che INFLUENZANOla PERCEZIONE del RISCHIO

Page 44: Sicurezza: competitività, organizzazione, comunicazione Marco Frey, Francesco Bacchini, Carlo Galimberti, Fabiana Gatti

•Vantaggi secondari (risparmio di tempo, energie, “fare meglio” )

•Bias dell’ottimismo ingiustificato

•Locus of Control (personale e culturale) + percezione di essere adeguati rispetto alle richieste

•Presenza di rinforzi positivi/negativi (meccanismo premio/sanzione, diretto e/o osservato)

•Disponibilità al cambiamento (investimento sul lavoro)

•Precarietà E soddisfazione vs il proprio lavoro

•Fattori sociali (appartenenza al gruppo)

FATTORI che INFLUENZANOla PROPENSIONE al RISCHIOFATTORI che INFLUENZANOla PROPENSIONE al RISCHIO

Page 45: Sicurezza: competitività, organizzazione, comunicazione Marco Frey, Francesco Bacchini, Carlo Galimberti, Fabiana Gatti

SI ADOTTANO COMPORTAMENTI DI PROTEZIONE DELLA SALUTE SE…

• si percepisce una minaccia per la salute…

• che sembra grave…

• se ci sentiamo capaci di eseguire un certo tipo di azione…

• che non richiede costi e sforzi eccessivi.

Page 46: Sicurezza: competitività, organizzazione, comunicazione Marco Frey, Francesco Bacchini, Carlo Galimberti, Fabiana Gatti

INTERVENIRE SU…

Conoscenze e Conoscenze e abilità abilità attraversoattraverso

• informazioneinformazione• addestramentoaddestramento

Valori e Valori e atteggiamentiatteggiamentiattraversoattraverso

• condivisionecondivisione• comunicazionecomunicazione• coinvolgimentocoinvolgimento

COMPORTAMENTO

Page 47: Sicurezza: competitività, organizzazione, comunicazione Marco Frey, Francesco Bacchini, Carlo Galimberti, Fabiana Gatti

LE POSSIBILITÀ PER I RUOLI DIRETTIVI…

… OSSERVARE per rilevare…

… CHIEDERE per capire…… INFORMARE (livello del sapere)… FORMARE (livello del saper essere)…… ADDESTRARE (livello del saper fare)…… RINFORZARE e SANZIONARE, con costanza, nel tempo…

LdL

Page 48: Sicurezza: competitività, organizzazione, comunicazione Marco Frey, Francesco Bacchini, Carlo Galimberti, Fabiana Gatti

LE POSSIBILITÀ PER I LAVORATORI…

… FAR OSSERVARE per rendere consapevoli…

… DISCUTERE in gruppo (modificare rappresentazioni, trovare soluzioni, coinvolgere e far partecipare)…

… FAVORIRE MECCANISMI di TUTORSHIP e RESPONSABILIZZAZIONE…

VDT autoapp

TORTA

Page 49: Sicurezza: competitività, organizzazione, comunicazione Marco Frey, Francesco Bacchini, Carlo Galimberti, Fabiana Gatti

Una “torta” per coinvolgere

Ascolto osservazioni tema predefinito

Chiusura

Valutazione e discussione delle osservazioni

Indicazioni per osservazioni incontro successivo

Contributo teorico

Welcome

Page 50: Sicurezza: competitività, organizzazione, comunicazione Marco Frey, Francesco Bacchini, Carlo Galimberti, Fabiana Gatti

Evitare le nicchie formative!!

Attenzione al doppio binario:• ti insegno come si lavora• ti insegno come si lavora in

sicurezza

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