sibillini ovest

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Itinerario n°15: NORCIA SIBILLINI Km 110 Tempo 2h 30’ Passi: Forca Canapine, Forca di Gualdo, Forca d’Ancarano Principali località: Norcia, Castelluccio, Ussita, Visso, Preci 3 2 1 4

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Itinerario motociclistico

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Page 1: Sibillini Ovest

Itinerario n°15: NORCIA SIBILLINI Km 110 Tempo 2h 30’

Passi: Forca Canapine, Forca di Gualdo, Forca d’Ancarano

Principali località: Norcia, Castelluccio, Ussita, Visso, Preci

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Una ricca colazione è un buon inizio di giornata motociclistica. Usciamo dalle antiche mura e ci sentiamo come i cavalieri del prode Brancaleone

da Norcia, in rotta verso la Terra Santa a riconquistare il Santo Sepolcro. Noi, più umilmente, ancorchè privi di una cavalcatura pari ad Aquilante, ci limite-

remo alla conquista di strade, curve e panorami. Si inizia subito in salita, ma la cosa ci aggrada alquanto!

Si intravede l’altopiano di Norcia sotto di noi: una magnifica pianura circondata da montagne. Poi svoltiamo verso Arquata del Tronto per fare un tratto veloce fino Capodacqua. Da qui risaliamo, con entusiasmo.

La strada è stretta e tor-tuosa, ma pra-ticamente pri-va di traffico. Dopo numero-si e stretti tor-nanti arriviamo a Forca Cana-pine, nota lo-calità sciistica dei monti Sibil-lini e si aprono vasti e sugge-stivi panorami.

Norcia

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TREKKING Dalla piana si dira-

mano numerosi sentieri. Quello destinato al lago di Pilato è forse il più entu-siasmante. Partenza dai piedi del Colle di Castelluccio, all'inizio del rettilineo del Pian Grande a sinistra si accede al sentiero, per-correndolo, girando sem-pre a sinistra ad ogni bi-vio, si giunge a Capanna Ghezzi, continuando nel sentiero si giunge a Forca Viola, alcuni bivi possono trarvi in inganno, ma ba-sta orientarsi guardando ad est Forca Viola. Supe-rata Forca Viola girando a destra, sud-est, si taglia a meta costa l'interno di Monte Vettore, sot-to Cima del Redento-re sino a giungere al Lago di Pilato. 16 km, 8 ore

Si continua a salire e dopo qualche tornante siamo nel punto più elevato del percorso. Scolliniamo su non

ufficiale passo di Castelluccio e ci fermiamo un attimo, nell’ampia piazzola ad ammirare il panorama della piana sottostante. Sembra qua-

si un miracolo della natura: un incredibile catino dove la base è un campo pianeggiante di circa 20 chilometri quadrati e le sponde sono i Sibillini: montagne di oltre 2000 metri di altezza. Un rettilineo di quasi 5 km ci conduce a Castelluccio.

La piana è in parte pascolo per pecore e bovini e parte coltivata a lenticchie (famose per l’elevata qualità).

CASTELLUCCIO Il paese si trova in cima ad una collina

che si eleva sull'omo-nimo altopiano, uno

dei più vasti dell'Italia centrale ed inserito nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

L'altezza di 1.452 m s.l.m. ne fa il centro abitato più elevato degli Appennini.

Di fronte ad esso si erge imponente la sagoma del Monte Vettore (2.476 m).

E’ abitato da 150 resi-denti. Castelluccio

Km 45

Forca Canapine Km 25

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Il piccolissimo paese di Castelluccio ci accoglie con un turbinio di odori e di profumi di arrosti e di in-saccati. A nulla valgono caschi integrali a prova di diluvio universale! Bisogna fermarsi e, nel periodo esti-vo, e nei giorni festivi, po-trebbe non essere facile trovare posto anche per una moto! Ma l’abilità dei ristoratori e paninari del posto non ci consentono

una lunga attesa. L’aria di montagna ed i panorami sono complici di merende e pranzi a

misura di motociclista (che significa? Non so… fate voi! Provate e poi vedrete che ho ragione!).

Risalire in moto non è facile… vorremmo avere una vista a 360° per apprezzare pienamente tutte le bellezze paesaggistiche che ci fanno da

contorno e che ci spingono su strade poco traffi-cate e per questo adatte ad una guida turistica in totale relax. Tra giugno e luglio si può ammirare la fioritura delle essenze coltivate nella piana. Sono uno spettacolo per gli occhi e per gli obiettivi di

migliaia di fotografi. Una danza tra i prati e su dolci curve ci porta rapidamente ad oltrepassare la Forca di

Gualdo. Un ultimo sguardo e via, verso le zone sciistiche di Ussita e Visso.

Abbazia di Sant'Eutizio

Gemma incastonata nel cuore dei monti Sibillini, risale al V secolo, quando alcuni monaci ed eremiti lasciarono l'Oriente e si tra-sferirono in Occidente. Nel periodo alto medievale donazioni costanti arricchiro-no l'Abbazia che acquisì di-ritti feudali su un vasto terri-torio e il complesso monasti-co si sviluppò sensibilmente. L'Abbazia si dotò allora della biblioteca, dello scriptorium, dell'alloggio per i poveri ed i pellegrini e della farmacia. Fu nel momento di massimo splendore che i monaci, ac-cogliendo la regola benedet-tina che predicava il dove-re di dedicarsi alla cura dei malati e degli infermi, diedero vita ad una vera e propria scuola di chirur-gia. La chiesa è ad una sola navata, con il coro rialza-to; elemento di vanto è l’abside che si articola in forma poligonale con pila-stri angolari che si conclu-dono in capitelli da cui si dipartono archi ad ogiva.

Forca di Gualdo km 55

Itinerario n°xx NORCIA SIBILLINI 3 Itinerario n°15 NORCIA SIBILLINI 4

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Costeggiando vasconi di allevamenti di trote e gamberi di fiume scen-diamo velocemente di quota. Attraversiamo piccoli paesi, quasi sper-duti nelle montagne e nel tempo. Attraversia-mo paesaggi bucolici dove le attività primarie dell’uomo, allevamenti e coltivazioni, dominano ancora l’economia di tutta la zona. Attraver-siamo gli spazi a tratti

ampi e a tratti stretti fra costoni di montagne e ruscelli gorgheggianti. Attraversiamo il

tempo dove si confonde il rumore dei nostri motori con lo scalpiccio di cavalcature muscolari accompa-gnate dal tintinnio di sarmenti e

armature scintillanti. Al pari del prode Bran-caleone da Norcia, non abbiamo conquista-

to il Santo Sepolcro, ma abbiamo fatto ri-torno al punto di par-tenza dopo una, co-

munque per noi, epica, avventura sui Monti Sibillini.

Norcia km 110

SANTUARIO DI MACERETO

Edificato su modello bra-mantesco da Giovan Battista da Lugano tra 1528 e ‘38 intorno ad una più modesta cappella del XIV secolo, sorta per custodire una statua della Madonna dalle virtù miracolose. La tradizione narra che il 12 agosto 1359 i muli che traspor-tavano la statua, giunti nel luo-go dove sorge ora il santuario, si bloccarono e non vollero più proseguire. La mirabile costru-zione in pietra fu portata a ter-mine nel 1558 da maestri anch’essi pro-venienti da Lugano. A fianco sorge il Palazzo delle Guaite edificato tra 1571 e 1583 e racchiu-so, insieme al Santuario, in un recinto di mura con un portico interno che serviva come rifugio per i pellegrini e gli animali.

Visso Km 75

Preci Km 85

Forca d’Ancarano km 95

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Cosa MANGIARE e come RIFARLO A CASA

PASTA E FAGIOLI ALLA CASTEL-LUCCIANA

Ingredienti: (per 4 persone): 200 gr. di fagioli borlotti n. 1 spicchio d'aglio, qualche foglia di salvia, gr. 100 di pancetta affumicata, gr. 100 di lardo di maiale, gr. 50 di passata di pomodoro, gr. 200 di pasta (rigatoni o penne non interi ma triturati), quattro cucchiai di olio extra vergi-ne d'oliva umbro. Preparazione: Mettete la sera prima i fagioli in ammollo con abbondante acqua fredda. Fate un battuto con il lardo, l'aglio e le foglie di salvia; a parte fate a cubetti piccoli il guanciale o la pan-cetta e fate soffriggere con la passata di po-modoro in un pentola di coccio per alcuni minuti. Scolate i fagioli, lavateli e mette-teli nella pentola con abbondante acqua; salate e fate bollire per circa quaranta minuti; a questo punto aggiungete la pasta e fate cuocere per altri quindici/venti minuti. Servite possibilmente su scodelle fonde ben calde con l'aggiunta di un filo di olio extra vergine d'oliva umbro.

Cosa RIPORTARE A CASA

LENTICCHIE Vengono coltivate nei piani carsici di Castelluc-

cio all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, località di particolare bellezza naturali-stica e paesaggistica, ad altitudini che arrivano fino a 1600 metri slm. Sono ricche di fibre ali-

mentari, di ferro di proteine e sali minerali (alla Conferenza americana su epidemiologia e pre-

venzione cardiovascolare sono stati presentati i dati di una ricerca sulle abitudini alimentari di 12.000 uomini e donne, risultati: mangiare la

lenticchia almeno quattro volte la settimana riduce l’incidenza delle malattie

del cuore e l’infarto di quasi il 20%; tutti i legumi riducono i

livelli di colesterolo e fanno an-che diminuire la pressione). La

lenticchia di Castelluccio è unica nel suo aspetto policromo e per

le sue dimensioni piuttosto ridot-te. Da qualche anno, la zona di

produzione ha ottenuto il ricono-scimento Europeo di Indicazione

Geografica Protetta (IGP) per tutelare e salvaguardare il pro-

dotto.

Itinerario n°xx NORCIA SIBILLINI 5 Itinerario n° 15 NORCIA SIBILLINI 6

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Itinerario n° 15 NORCIA SIBILLINI 7

Il chirocefalo del Marchesoni (Chirocephalus marchesonii) è un cro-staceo branchiopode della famiglia Chi-rocephalidae, endemico del Lago di Pilato.

Venne rinvenuto per la prima volta nel 1954 da Vittorio Marchesoni direttore dell'Istituto di Botanica dell'Università di Camerino, durante una delle sue perio-diche escursioni nei Monti Sibillini. Ulte-riori campionamenti vennero effettuati successivamente da Ruffo e Vesentini che stabilirono che si trattava di una nuova specie. La nuova entità venne pertanto dedicata a Vittorio Marchesoni e denominata Chirocephalus marcheso-nii.

La caratteristica più interessante degli anostraci consiste nel loro adattamento ad ambienti sottoposti a forti stress sta-

gionali. Si tratta soprattutto di raccolte d'acqua temporanee e piccoli bacini astatici, caratterizzati da un periodo di completa assenza dell'acqua (prosciugamento/congelamento) e/o da fluttuazioni di livello e, di conseguenza, anche da oscillazioni dei parametri fisico-chimici, a volte notevoli. Per far fronte a tali difficoltà ambientali essi producono forme di resistenza dette cisti, all'interno delle quali l'embrione, il cui sviluppo è arrestato allo stadio di gastrula, è isolato da una parete protettiva che gli consente di con-servare la vitalità fino a che non si ricreano le condizioni idonee alla schiusa

TIPICITA’ NATURALISTICHE (a cura del Museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Perugia)

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Itinerario: NORCIA—SIBILLINI

Consigli per i viaggiatori

Itinerario n°15 NORCIA SIBILLINI 6

Rifugio Perugia (HR €€) Loc.. Forca Canapine — Norcia (PG) - 0743-823019 [email protected] www.rifugioperugia.it Cucina casareccia, prodotti locali, formaggi salumi. Parcheggio riservato all’aperto

Taverna Castelluccio (RH €€) Via dietro la Torre 8 — Castelluccio (PG) 0743– 821158 [email protected] www.tavernecastelluccio.it Cucina casareccia, prodotti locali, formaggi salumi. Parcheggio riservato all’aperto