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Cercando Alaska di John Green. Lavoro realizzato da Leonora Lika e Pase Giulia

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Cercando Alaska di John Green.

Lavoro realizzato da Leonora Lika e Pase Giulia

● Miles Halter, sedici anni, ● colto e introverso, ● comincia a frequentare ● un'esclusiva scuola ● dell'Alabama per ● cercare il suo “grande forse”

● Anche noi siamo in ● cerca di un “grande forse”.

Come Miles, anche noi lasceremo ● la nostra scuola per andare a

● frequentare il terzo anno delle superiori.Anche noi siamo alla ricerca del nostro

● “grande forse” prima di morire.

A scuola, Miles lega subito con Chip e con Alaska Young, divertente, sexy, attraente, avventurosa … la studentessa di cui tutti sono innamorati. Insieme bevono, fumano, stanno svegli la notte e inventano scherzi brillanti e complicati.

La prima sbronza e il primo scherzo. Il primo amico e

la prima ragazza. Le ultime parole.

[John Green]

Il primo giorno di scuola, Miles viene gettato giù dal letto, avvolto nel nastro adesivo e buttato nel lago lì vicino da un gruppo di studenti ricchi chiamati “settimana corta”. Gettare nel lago i nuovi studenti era un rito di iniziazione, ma avvolgerli nel nastro adesivo non era previsto...

Inizia, così, una guerra di scherzi tra i “settimana corta” e il gruppo di amici di Chip.

Chip e i suoi amici diventano l'uno più vicino all'altro e Miles alla fine s'innamora di Alaska.

Ma Miles non ci mette molto a capire che Alaska è infelice.

Voialtri fumate per il gusto. Io fumo per morire [Alaska Young]

Un giorno, verso le tre del mattino, Alaska riceveuna chiamata da Jake, il suo ragazzo, in occasione del loro anniversario. Mentre parlano, Alaska ricorda qualcosa e dà di matto. Così chiede aiuto a Chip e Miles per scappare da scuola.I due la assecondano, ma continuano a non capire perché Alaska si comporti così o tanto meno dove voglia andare.

.......E quando Alaska muore, schiantandosi in auto, Miles

vuole sapere il perché. É stato davvero un incidente? O Alaska ha cercato la morte?

Il giorno in cui morì Alaska coincideva con l'anniversariodella morte di sua madre.La ragzza non era riuscita a chiamare l'ambulanza in tempo per salvare sua madre dopo un attacco cardiaco. La morte di Alaska rimarrà misteriosa come era lei.

Miles continuerà a cercare il suo “Grande Forse”,

anche se l'ha appena perso.

Noi siamo composti da parti più grandi di noi stessi, ci trasformiamo, come l'energia, e non nasciamo, né moriamo: possiamo

solo cambiare forma, dimensioni, manifestazioni. [Miles]

"Come farai tu, tu personalmente, a uscire da questo labirinto di sofferenza?”

Ad uscire da questo labirinto, ci ho pensato in maniera seria soltanto per un periodo. Odiavo tutti e soprattutto odiavo me stessa. L'autolesionisimo e il suicidio, forse, erano un modo per uscire dal labirinto della sofferenza. Ma adesso ho imparato a considerare questa idea come un gioco. Mi immagino un mio mondo. Un mondo fatto di cose e persone che piacciono solo a me. Non è necessario uscire per forza dal labirinto della sofferenza, bisogna soltanto trovare delle soluzioni per renderlo “vivibile”. [Giulia Pase]

Non penso ad uscire da questo labirinto, perchè se ci penserò perderò il presente, perderò il passato e il futuro. Io convivo con il labirinto, ho trasformato il labirinto della sofferenza nella mia vita. Non puoi mai uscire da questo labirinto se muori, perchè la morte è la fine della sofferenza, ma anche l'inizo di un qualcosa di vago e indefinito.[Leonora Lika]

La sofferenzaè universale, tutti ne abbiamo paura ma, prima o poi, tutti

la viviamo, perché non esiste vita senza sofferenza.Miles è molto simile ai ragazzi della nostra età e le sue

prime esperienze ci hannofatto rivivere intensamente le nostre.