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www.nardonegroup.org Un modello “esclusivo” per non rendere il cambiamento auspicabile ma farlo divenire “inevitabile” “Perché un bene fatto male è peggiore del male stesso” FORMAZIONE | CONSULENZA | EVENTI SCUOLA DI COUNSEL COACHING BREVE STRATEGICO ACCADEMIA DI LEADERSHIP STRATEGICA FEMMINILE SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE MANAGERIALE IN COMUNICAZIONE PROBLEM SOLVING E COACHING STRATEGICO MILANO/ VICENZA/ AREZZO/ ROMA/ SALERNO/ BARI/ CATANIA/ CAGLIARI

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www.nardonegroup.org

Unmodello“esclusivo”pernonrendereilcambiamentoauspicabilemafarlodivenire“inevitabile”

“Perchéunbenefattomaleèpeggioredelmalestesso”

FORMAZIONE|CONSULENZA|EVENTI

SCUOLADICOUNSELCOACHINGBREVESTRATEGICO

ACCADEMIADILEADERSHIPSTRATEGICAFEMMINILESCUOLADISPECIALIZZAZIONEMANAGERIALEINCOMUNICAZIONEPROBLEMSOLVINGECOACHINGSTRATEGICO

MILANO/VICENZA/AREZZO/ROMA/SALERNO/BARI/CATANIA/CAGLIARI

PERCHE’DIVENTAREUNCOUNSELCOACHSTRATEGICO?

Se volessimo trovare due motti rappresentativi del Counseling da una parte e del Coaching dall’altra, diremmo: “Conosci te stesso e migliora la tua vita” (Counseling); “Migliora i tuoi risultati e raggiungi il successo” (Coaching). Nel Counseling l’accento è posto sulla persona e sul miglioramento della vita attraverso una maggiore consapevolezza di sé. Nel Coaching l’accento è sulla prestazione, sul rendimento, sull’efficacia personale. Il miglioramento, come si comprende, appartiene a entrambe le pratiche di consulenza. Il Counseling tradizionale apre uno spazio di accoglienza, ascolto ed empatia, formula domande aperte affinché il Cliente entri in contatto con se stesso e rintracci dentro di sé risposte e soluzioni. Il Coaching, invece, “allena” il Cliente a chiarire i propri obiettivi e a trovare risorse e abilità per raggiungerli e conquistare autostima ed eccellenza. Per un CounselCoach Strategico queste differenze d’intervento non esistono !

Perché il Modello Breve Strategico è uno strumento che permette di lavorare sul cambiamento, sia sulla percezione di se’ che sulle azioni, sia sulle difficoltà che sugli obiettivi; grazie alle tecniche specifiche del Problem Solving Strategico e di comunicazione performante (Dialogo Strategico) consente di lavorare sia sulle emozioni che sulle risorse da attivare e/o sbloccare. Questo fa grande differenza, poiché un CounselCoach Strategico può offrire maggiori opportunità di ausilio ai Clienti e non sentirsi incapace di fronte e richieste miste.

Il CounselCoach strategico concentrandosi sulle modalità con cui le persone percepiscono le difficoltà, come vi reagiscono e sui tentativi fallimentari di soluzione fino al momento

effettuati, guida il proprio interlocutore a scoprire nuove prospettive e lo facilita nel percorso di raggiungimento dei propri obiettivi. Parlare di Consulenza Strategica per noi vuol dire parlare di comunicazione, ogni comportamento ha valore di messaggio per un altro: “non si può non comunicare” primo

postulato della “Pragmatica della comunicazione umana”, (Paul Watzlawick et alt 1967) e non esiste un’ unica realtà “vera”, ma tante realtà soggettive quanti sono i punti di vista adottabili,

pertanto il CounselCoach Strategico decide di lavorare con quella realtà prodotto della prospettiva, degli strumenti conoscitivi e del linguaggio attraverso i quali la percepiamo e la comunichiamo (Nardone 1991). Per questo attraverso il Modello di Problem Solving e le tecniche di Comunicazione Strategica si induce il nostro interlocutore a “sentire” le situazioni in modo differente e dunque a cambiare le sue reazioni, scoprendo le proprie risorse bloccate dalle percezioni precedenti.

L’arte del Consulente Strategico, di fatto, è rendere le persone artefici di ciò che costruiscono e gestiscono invece che vittime

di ciò che costruiscono e subiscono.

PREM

ESSA

L'approccio al Problem Solving Strategico ha due tradizioni antiche: quella ellenica della retorica dei sofisti e quella cinese dell'arte dello stratagemma, ovvero, le antiche arti di risolvere apparentemente irrisolvibili situazioni mediante l'uso di stratagemmi e modi di comunicare suggestivi e persuasori, oltre che una epistemologia avanzata che si rifà alla teoria della comunicazione nata in ambito antropologico con G. Bateson, agli sviluppi costruttivisti della teoria cibernetica (H.Von Foester, E. von Glaserfeld), agli studi sul linguaggio persuasorio di Milton Erickson e ai principi teorico-applicativi della comunicazione approfonditi dal Mental Research Institute di Palo Alto (P. Watzlawick, Weakland, Fish, Jackson) e alla branca specialistica della logica matematica nota come «logica strategica» (Elster, 1979, 1985; Da Costa, 1989a, 1989b; Nardone, Salvini, 1997; Nardone, 1998). Le sue strategie non sono frutto di un improvviso atto di creatività, ma sono basate sull'applicazione di un sistematico e rigoroso metodo di ricerca, attraverso una precisa logica (non ordinaria) di intervento che fanno si che rigore ed inventiva si complementino e si alimentino a vicenda, poiché come sosteneva G. Bateson “Il rigore da solo è morte per asfissia la creativa da sola è pura follia”. Tale logica si differenzia dalle logiche tradizionali (ordinarie) per la sua caratteristica di mettere a punto il modello di intervento sulla base degli obiettivi prefissati e delle specifiche caratteristiche del problema affrontato, piuttosto che sulla base di una teoria precostituita. In altri termini, si rinuncia a seguire ciecamente una qualsiasi prospettiva rigida che fornisca, in maniera deterministica, indicazioni su come procedere o pretenda di dare una descrizione aprioristica ed esaustiva dei fenomeni che si stanno studiando e sui quali si vuole intervenire. “L’ imperativo metodologico” infatti è: sono le soluzioni che spiegano i problemi e non le spiegazioni che guidano alle soluzioni. Pertanto la tecnologia del cambiamento si evolve sulla base della sua efficacia e non sulla base di teorie da provare, si osserva quindi il passaggio da una metodologia ipotetico–deduttiva a una costitutivo–deduttiva, ovvero: invece di conoscere per cambiare, cambiare per conoscere (Watzlawick, Nardone, 1997). Una prospettiva, questa, chiaramente non ordinaria che, attraverso stratagemmi, espedienti comunicativi non lineari, ci consente di costruire una realtà nella quale si può ottenere un cambiamento laddove prima non era possibile. Non devono infatti stupire risultati talvolta eclatanti tanto da essere dichiarati magici poiché come indicava A. C. Clarke “una tecnologia abbastanza avanzata è indistinguibile dalla magia”.

ILMODELLOBREVESTRATEGICO

In letteratura si possono trovare differenti modelli di Problem Solving, quello presente è stato formulato in maniera originale dal gruppo Nardone, in v irtù del la ultra ventennale esperienza nel risolvere problemi individuali, relazionali, organizzativi e manageriali. Oggi questo è anche marchio registrato presso l’ufficio brevetti e marchi europei.

ILM

ODE

LLOBRE

VESTR

ATEG

ICO

Logica di Problem Solving e Linguaggio rappresentano le due animedell’approccio strategico; non esiste ProblemSolving Strategico senzacomunicazione strategica, non esiste comunicazione strategica senzaProblem Solving Strategico.Due facce della stessamedaglia che vannoarmonizzate, in modo da creare una sorta di danzacomunicativapercuiilcambiamentoprefissatosiaresononsolopossibilemainevitabile.

ProblemSolvingStrategico

ComunicazioneStrategica

ILM

ODE

LLOBRE

VESTR

ATEG

ICO

LACOMUNICAZIONEDELMODELLOBREVESTRATEGICO

Il linguaggio ci parla, ci forma, ci modella: a seconda delle parole che usiamo influenziamo i nostri processi mentali, poiché la cornice linguistica che diamo alle cose ne modifica il significato attribuito. Così, se «le parole sono pallottole» (Wittgenstein) che «spariamo» agli altri e a noi stessi e che orientano il nostro modo di percepire la realtà, diventa indispensabile saper utilizzare la comunicazione in senso consapevole e pragmatico. Solo attraverso un uso strategico della comunicazione possiamo guidare noi stessi e gli altri a liberarsi dalle «trappole» percettive di cui siamo spesso inconsapevoli e a cui sembra così difficile sfuggire.

Non a caso la Comunicazione Strategica è la seconda anima del Problem Solving Strategico e del Coaching Strategico®, una comunicazione pragmatica e performativa, che studia gli effetti sull’agire umano, quella parte dello studio del linguaggio che si occupa specificatamente di come la comunicazione influenzi il “come” gli individui costruiscono, consapevoli o inconsapevoli, le loro realtà, che continuamente subiscono e/o gestiscono. (Watzlawick, Beavin, Jackson, 1967).

1985

• GiorgioNardonedaavvioalprimoprogettodiricercaperlamessaapuntodiuntrattamentointempibrevisuidisturbifobicieossessivisottolasupervisionediPaulWatzlawickeJohnWeakland,iniziandocosiadelaboraretecnicheinnovativeperl’interventosuun’areadipatologiapocoesploratadalmodellotradizionaledelMRI.(ScuoladiPaloAlto)

1990

• PaulWatzlawickeGiorgioNardoneinizianoaformulare,inmanieradeltuttooriginale,ilModelloditerapiabrevestrategicadistinguendolodallealtreformedipsicoterapiabrevedistamposistemicoedericksonianooditipocognitivo-comportamentale,definendoneleprerogativeepistemologiche-teoricheeapplicative,ilmetododellaricerca,lalogicadiproblemsolvingstrategicoelestrategiedicomunicazioneterapeutica.Iltuttodettel’avvioaquellachepoisaràlamodernaevoluzionedellaPsicoterapiaBreveStrategica,presentataallargopubbliconel1990attraversolapubblicazionedelmanifestodell’approccioevolutoL’artedelcambiamento.

2003

• GiorgioNardoneelabora,tralamiriadedistratagemmiediartificiteoricichesitrovanonellaletteraturasiaorientalecheoccidentale,unasuapersonalesintesicheracchiudelatradizionemaanchelamodernaapplicazione,alfinediindividuarecriteribaseperlamessaapuntodispecificistratagemmi,cosìcomeperlaformazionedelleabilitàstrategiche.

Neglianni

• Negliannivengonoeffettuatevariericerche-interventosuivaridisturbi(fobici,ossessivi,panico,fobie,disordinialimentari,disfunzionisessuali)Nel2003vengonopresentatiirisultatidiunostudiolongitudinalebasatosullavalutazionedeirisultatirelativiall’efficaciaedefficienzadifferenzialedituttiiprotocolliditrattamentoperledifferentiformedipsicopatologiaelaboratieapplicatineldecennioprecedentesuuntotaledi3484pazienti.Risultati:86%deicasirisolticonunamediadi9sedute.• InoltreaseguitodiunprolungatostudiocondottodalgruppoNardone,nonsoloinambitoclinicomaancheincontestiistituzionaliscolasticiefamiliarivengonoindividuatiimodernimodellididinamicafamigliare,inparticolarevieneevidenziataperlaprimavoltacomelafamigliaoccidentalesireggasoprattuttosudinamicherelazionalidiiper-protezioneepermissività.Sullabasediciòsonostatemesseapuntotecnichediconsulenzaindirettaovvero:trattareilproblemasenzalapresenzadellapersonachehailproblema.

2004

• DIALOGOSTRATEGICODopounpercorsodiricerca,applicazionerealizzatanell'arcodi15annipressoilcentrodiArezzo,vieneformulatoildialogostrategico,comesintesievolutadell'anticaretoricadellinguaggioipnoticoedellapragmatica,divenutalatecnicapiùavanzatapercondurreunsingolocolloquio,capacediindurreradicalicambiamentinell'interlocutore.

2009

• InvirtùdellavorosvoltodaGiorgioNardoneinambitodellalogicadiproblemsolving,chesottendeallestrategieeaglistratagemmiterapeutici,vieneespostoilmodellodellalogicastrategica/nonordinarianellasuaformulazionecomemodellologico/applicativoevoluto.

2015

• COUNSEL COACHINGBREVE STRATEGICO sviluppato daM.CristinaNardone sulle basi delModello Strategico,sfruttandoalmassimolapotenzadelletecnichediProblemSolvingecomunicazionestrategica,sidistinguepernuove tecniche“Actionoriented”oltreche la sua flessibilitàeautocorrezione: siadattaalla realtàallequale siapplica,inmododaguidarelapersonaacambiaremododicomunicareesentireglieventiaccompagnandolacosìadapprenderenuovicomportamentiesvilupparenuovitalenti.

STORIADELMODELLOBREVESTRATEGICO

LastoriadelCounselCoaching

Per semplificare e rimandando il lettore alla “vasta bibliografia” abbiamo schematizzato e sintetizzato la evoluzione del Modello Breve Strategico, come una sorta di albero genealogico citando le principali tecniche che lo compongono.

PROBLEM

A/OBIETTIVO

–COMUNICAZ

IONEUTILIZZAT

A

La tecnica del dialogo strategico così come il Modello può essere applicata a tutte le tipologie di problema, m a r i c h i e d e u n a c o s t a n t e f o r m a d i a d a t t a m e n t o a l l a irripetibilità dei contesti, delle situazioni, delle persone

01 02

02

01

LACOMUNIC-AZIONEUTILIZZATADURANTETUTTELEFASI

DefinireilProblema•  cosàèeffettivamenteilproblema,•  chineècoinvolto,•  dovequestosiesprime,•  quandoquestoappare,•  comequestosiesprime

02 Accordarel'obiettivoUnavoltadefinitoilproblema,sicerchididescriverequalisarebberoicambiamenticoncreti che,unavolta realizzati, farebberoaffermarechequestoè risolto.Ovverodefinire l'obiettivo da raggiungere. Questo è il secondo passo di un processo diProblemSolvingStrategico.

03 AnalisieValutazionedelletentatesoluzioniLa terza fase, è rappresentato dalla individuazione e valutazione di tutti i tentativifallimentarimessiinattoperrisolvereilproblemainquestione.Questaèlafasecrucialedi studiodellasoluzionechepartenonacasodallavalutazionedi tuttequelle tentatechenonhannoavutosuccesso.Ilcostruttoditentatasoluzionechesenonfunziona,maviene reiterata, tende a mantenere la persistenza del problema ed a complicarne ilfunzionamento.

04 TecnicadelcomepeggiorareIllettoreneiconfrontidelproblemadaluiprescelto,aquestopunto,sidomandi:"Seiovolessi far peggiorare ulteriormente la situazione invece che migliorarla come potreifare?"e cerchidi enumerare tutte lepossibilimodalità. "Quali sono tutti imetodio lestrategiecheseadottatemipotrebberoadunsicurofallimentonelmioprogetto?"

SINTESIFASIDELPROBLEMSOLVINGSTRATEGICO

01

Se partiamo da un obiettivo da raggiungere si dovranno poi analizzare i problemi (ostacoli) da risolvere e le resistenze al cambiamento da superare

5 Assiomi della Pragmatica della comunicazione umana

Linguaggio: Verbale para-verbale non verbale

Voce come strumento per rendere magiche le parole

05 TECNICADELLOSCENARIOOLTREILPROBLEMAOltre alla tecnica presentata, al fine di essere ancora più concretamente focalizzatisull'obiettivo da raggiungere abbiamo formalizzato un'altra innovativa manovra:l'immaginareloscenarioidealealdilàdelproblema.Domandarsiqualesarebbeloscenario,riguardoallasituazionedacambiare,unavoltacheilproblemaforsecompletamenterisoltoo,nelcasodimiglioramentidaottenere,chel'obiettivofossecompletamenteraggiunto

06 TECNICADELLOSCALATOREQuandosihaunproblemacomplessodarisolvere,alfinedicostruireunastrategiaefficienteoltrecheefficace,risultautilepartiredall'obiettivodaraggiungereed immaginare lostadiosubitoprecedente,poi lostadioprecedenteancora,sinoagiungerealpuntodipartenza. Iltutto inmodo tale da suddividere il percorso in una serie successiva di stati; ciò significafrazionarel'obiettivofinaleinunaseriesuccessivadimicro-obiettivicheperòprendonoavviodal punto di arrivo per tornare indietro sino al primo passo da eseguire. Questa strategiamentale contro intuitiva appare chiaro permette di costruire agevolmente la sequenza diazioni da realizzare per risolvere un problema partendo dal più piccolo ma concretocambiamentopossibile.

07 AGGIUSTAREILTIROPROGRESSIVAMENTETalvoltaiproblemisonocomplessialpuntotaledarichiederenonunasolasoluzione,maunaseriediqueste in sequenza.Di frontea situazionidiquesto tipoè fondamentaleevitaredivoleraffrontareinsiemetuttiiproblemimainiziareadaffrontareilpiùaccessibile.Unavoltarisoltoilprimopassarealsecondoecosivia,mantenendoperòfindall'iniziolavisionedellaglobalitàedelleinterazionipossibilifraleconcatenazionitraiproblemi.Cosìfacendoseevitadiperdersinella ingestibilecomplessitàdelle interrelazionimentresioperaconcretamente,maaltempostesso,simantienelavisionedell'insieme.

SOLUZIONEe/oRAGGIUNGIMENTOOBIETTIVO

FasidelProblem

SolvingStrategico

SINTESIFASIDELPROBLEMSOLVINGSTRATEGICO

Formatori

Medici

Mediatori

Assistentisociali

Educatori

Insegnanti

Pedagogisti

Consulenti

Infermieri

Sacerdoti

Fisioterapisti

Animatori

DESTINATARIDELCORSO

Volontari

Etuttiglialtri

Tutti quei professionisti che operano a contatto con le persone

Manager

Selezionatorieformatoridelpersonale

Direttorieassistentidicomunità

Figure professionali operanti nelle istruzioni e nelle organizzazioni

DESTINAT

ARID

ELCORS

O

“Èfacilecomplicarelecose,ildifficileèrenderlesemplici.”Premesso che unCounselCoach Strategico si occupa diquelle difficoltànoninvalidanti,accompagnandolapersonaasuperaregliostacolichegliimpedisconounapienarealizzazionedivitaprivataoprofessionale. Difatti questo corso intensivo intende fornire le conoscenze sulletecnichedelModelloteorico-applicativodelProblemSolvingStrategico®.

Analizzare un problema, trovare la soluzione più funzionale in tempirapidi.....Facileadirsi,estremamentedifficileafarsisenonsihaunostrumentometodologicodaseguire.Così l’obiettivo principale di questo percorso è proprio quello ditrasmettereunostrumento,unMetodoconunprocessorigorosomaaltempostessoflessibileeautocorrettivo.

Infinefarvivereagliallieviunpercorsodicrescitapersonaleconcretoemisurabile e che li renda efficaci ed efficienti nelle relazioni e nellaprofessione svolta, per ottenere il massimo risultato con il minimosforzo,poichédalnostropuntodivista,cercarediaiutarelepersoneperquanto nobile sia l’intenzione è cosa ben diversa da saperle aiutareveramente: spesso con le migliori intenzioni si ottengono risultatipeggiori,così“unbenefattomaleèpeggioredelmalestesso”.

IL CORSO INTENSIVO SI ARTICOLA IN 7 MODULI DI DUE GIORNI, CONCADENZADIUNWEEKENDALMESE,PERUNTOTALEDI14GIORNATE.La formazione in aulaè sia teorica siapratica, conuna forte componenteesperienziale e di interazione tra partecipanti e docenti per farsperimentareagliallievilapotenzadelletecniche.I primi moduli introdurranno gli allievi all’’applicazione del Modello neidiversi contesti, le attività esperienziali che, partendo dalle attualicompetenze e risorse personali dei partecipanti, accrescano le loroconoscenze, le abilità operative, l'efficacia e l'efficienza nell'affrontarediverse situazioni problematiche ed inoltre sviluppino la loroconsapevolezzaoperativa.*L’ausiliodivideoregistrazionidiinterventisvoltidaM.CristinaNardoneoda alcuni consulenti del gruppo Nardone dimostrerà quanto sia possibileagireilcambiamentoancheinsituazionicomplesse.I successivimodulidiperfezionamento, sarannodedicati all’apprendereautilizzareappienoleproprierisorse,acomunicareconsestessieglialtriinmodo da evitare di intrappolarsi in rigidi frame, a lavorare sulla gestionedelle proprie emozioni, a rompere le proprie rigidità comportamentaliattraverso il self help strategico. Infine l’esperienza di sentire, il “dialogostrategico” sperimentandolo su se stessi, porterà gli allievi ad utilizzaredeliberatamentelatecnica.CONQUESTOCORSOINTENSIVO,GLIALLIEVICHEVOLESSEROSPECIALIZZARSI,AVRANNO LA POSSIBILITÀDI ISCRIVERSIDIRETTAMENTEAL2° ANNODELLASCUOLATRIENNALEDICOUNSELCOACHINGBREVESTRATEGICO

OBIETTIVI–ORG

ANIZZA

ZIONEEMETOFO

LOGIADIDAT

TICA

OBIETTIVI

ORGANIZZAZIONECORSO

CounselCoaching:introduzionealModello

Dalla Scuola di Palo Alto ad Arezzo: il Modello Nardone, dal passato al presente. Fare CounselCoaching strategico: comportamenti del CounselCoach, ciò che può o non può fare. Il metodo del CounselCoaching Strategico: fasi del Modello e protocollo operativo §  individuazione degli obiettivi da raggiungere, rilevazione delle risorse del cliente §  analisi delle difficolta-problemi da superare §  valutazione dei tentativi fallimentari di soluzione messi in atto §  ristrutturazione delle modalità fallimentari e rilevazione delle alternative possibili, leva sui punti di

forza del cliente elicitando le risorse da lui espresse in altre situazioni difficili della sua vita. §  Accordo congiunto sui cambiamenti da realizzare.

PROGRA

MMADIDA

TTICO

“Alcounsulentestrategicononinteressaconoscereleveritàprofondeeilperchédellecose,ma“comefunzionano”

ecomefarlefunzionarenelmigliormodopossibile”

PROGRAMMADIDATTICO

IlModelloStrategico:leprincipalitecniche

Usualmente i problemi hanno origine da una difficoltà sulla quale il Cliente si è solitamente bloccato introducendo tentativi di soluzione che hanno inconsapevolmente peggiorato la situazione iniziale. In tal caso comprendere “come funziona ciò che non funziona” permette di condurre e costruire insieme al Cliente quei percorsi idonei ad aggirare gli ostacoli che hanno contribuito a creare il problema. Tecniche di definizione dell’obiettivo e disvelamento delle tentate soluzioni •  Analisi descrittiva della situazione problematica e/o obiettivo §  Tecnica del “Come peggiorare” per svelare le “Tentate Soluzioni disfunzionali” §  Tecnica dello “Scenario oltre il problema” §  Tecnica dello “Scalatore”

1 giornata

2 giornata

LaComunicazioneStrategica.3 giornata

Il ruolo del CounselCoacher è particolarmente variegato, questi può trovarsi ad effettuare il suo intervento in ambiti molto diversi tra loro. (individui, gruppi, organizzazioni) E’ per questa ragione che si ritiene di rilevante importanza costruire il rapporto con il Cliente ogni volta in modo mirato ed adeguato al suo stile, alla sua sensibilità oltre che alle sue esigenze.

§  La formazione della prima impressione, l’impatto sulla formazione di opinioni; elementi di comunicazione non verbali e para verbali.

§  I cinque Assiomi della pragmatica della Comunicazione §  Creare sintonia attraverso il linguaggio adattato allo stile e alle modalità comunicative del cliente.

Apprendere a usare l’alternanza tra linguaggio digitale e analogico, tra descrizioni e metafore, tra comunicazione indicativa e comunicazione performativa.

ü  Analisi di situazioni reali presentate dai partecipanti.

IlDialogoStrategico(Ilivello).

§  L’arte delle domande strategiche: discriminanti, orientanti, ad illusione di alternativa di risposta §  Riassumere per ridefinire utilizzando il linguaggio sia logico che analogico

§  L’arte delle parafrasi ristrutturanti: ridefinire la forma, i contenuti per creare alternative di cambiamento

* Esercitazione di gruppo

PROGRAMMADIDATTICO

ilDialogoStrategico(IIlivello).

§  Dal dialogo ai piani di azione: suggerire, indicare o ingiungere. §  Evocare nuove sensazioni (esperienze emozionali correttive) mediante l’utilizzo di esempi, aforismi,

metafore, enunciati; §  Creare nuove prospettive e punti di vista alternativi attraverso parafrasi evolute: argomentazioni

lineari, non lineari, paradossali. §  il co-costruire come scoperta congiunta, ovvero condurre il cliente alla soluzione come congiunta

costruzione. ü  Visione di un caso: Il Dialogo Strategico in azione

4 giornata

5 giornata

Sensazioni/Emozioni:leresistenzeumanealcambiamento.6 giornata

§  Le 4 sensazioni di base che influiscono sulle percezioni –emozioni- decisioni. §  La Paura- la Rabbia - il Dolore - il Piacere: stratagemmi di intervento

§  Tipologie di resistenza. Tecniche base per la gestione delle resistenze al cambiamento §  condurre rapidamente il proprio Cliente fuori dalle sabbie mobili, aiutandolo a prendere consapevolezza

su “come si blocca” per evitare che accada nuovamente

§  Calibrare e sintonizzare cambiamento: tecnica- relazione- comunicazione

IlModellostrategiconellasuaapplicazioneconcreta8 giornata

•  Imparare facendo il CounselCoach Strategico •  Esercitazioni focalizzate sull’applicazione a casi concreti presentati dagli allievi

7 giornata

PROGRA

MMADIDA

TTICO

Latecnologiadelcambiamento:lalogicastrategica

Dalla Logica ordinaria a quella non ordinaria-strategica: gestire la mente che ci inganna •  Logica dell’autoinganno: quando è funzionale o disfunzionale •  Loca delle ambivalenze: contraddizioni, paradossi e credenze come usarle per il cambiamento •  Arte e scienza dello stratagemma: magia e tecnologia del cambiamento strategico •  I tredici stratagemmi essenziali: cavalcare la propria tigre e le tigri altrui •  Le resistenze al cambiamento ed espedienti strategici

FutureorientedCounselCoaching.

La tecnica del come peggiorare quotidiano §  Colloquio orientato al futuro, uso della domanda del miracolo e della tecnica dello scenario

al di là del problema §  La tecnica dello scalatore e le sue varianti §  Esercitazioni focalizzate sull’applicazione a casi concreti presentati dagli allievi

ActionorientedCounselCoaching:l’evoluzionealModello

Come si può allineare pensieri, emozioni, sensazioni compiere poi l’azione più strategica e funzionale? §  Le sei evidenze e fare appello alla mente consapevole. §  La tecnica P.E.S.A.R.: pensiero-emozione-sensazione-azione-ripetizione.

9 giornata

10 giornata

CoachingeSelfhelpStrategico:imparareilcontrollodellepropriereazionietrasformareiproprilimitiinrisorse.

11 + 12 giornata

§  Rompere le proprie rigidità di pensiero e azioni attraverso il dialogo con se stessi §  Indagare cambiando le proprie prospettive §  Utilizzo del dialogo strategico come forma di auto inganno capace di trasformare i propri

limiti in risorse §  Analisi delle incapacità strategiche §  Analisi delle sensazione che veicolano le nostre reazioni: stratagemmi evoluti per ri-orientare le nostre inclinazioni

13 giornata

IlCounselCoachstrategico:Cavalcarelapropriatigre.14 giornata

§  Gestione delle proprie modalità di percezione e di reazione nei confronti delle situazioni più stressanti

§  Apprendere a utilizzare appieno le proprie risorse nei confronti dei più complicati problemi §  Comunicare efficacemente con se stessi e gli altri in modo da evitare di intrappolarsi in rigidi

frame §  L’arte dello stratagemma nella sua essenza applicativa.

** Esame di verifica finale

COMEUSARELAVOCEPERRENDERLAPERSUASIVA§  Educazioneeimpostazionedellavoce§  Tono,timbro,velocità,pause,volume.§  Respiroevoce§  Ilvolumeadattoalmomento:differenzetrafasediascolto,disuggerimento,dipersuasioneEsercitazionifocalizzateall’apprendimento

LaVoceStrategica“Bastasentireunavocepercalmareunatempesta”

PROGRAMMADIDATTICOPR

OGRA

MMADIDA

TTICO

INFORMAZIONIGENERALI

Le lezioni del percorso saranno svolte da M. Cristina Nardone e dai Formatori ufficiali Nardone Group. Docenti Grazie a percorsi di formazione selettivi e successivamente anni di collaborazioni in campo, M. Cristina Nardone ha scelto quei formatori che si sono distinti per merito, dotati di qualità che il nostro gruppo ritiene uniche: una profonda conoscenza teorica e pratica del Modello, una straordinaria passione per quello che fanno, una grande capacità di condividerla.

INFO

RMAZ

IONII–BIBLIOGRA

FIADIRIFER

IMEN

TOALCO

RSO

BIBLIOGRAFIADIRIFERIMENTOALCORSO

ü  L’AZIENDAVINCENTE:migliorareilpresente,inventareilfuturo.M.C.Nardone,MilaneseR,PratoPrevideR.PontealleGrazie,2012;

ü  PROBLEMSOLVINGSTRATEGICODATASCA;GiorgioNardone,PontealleGrazie,2009;ü  COACHINGSTRATEGICO;MilaneseR.,MordazziP.,PontealleGrazie,2006;ü  COUNSELING:PROSPETTIVEEDAPPLICAZIONI;AnnamariaDiFabio,SauloSirigatti,

SaggidiTerapiaBreve,PontealleGrazie,2005;ü  CORREGGIMISESBAGLIO;GiorgioNardone,PontealleGrazie,Milano,2005;ü  ILDIALOGOSTRATEGICO;GiorgioNardone,AlessandroSalvini,PontealleGrazie,2004;ü  PSICOSOLUZIONI;GiorgioNardone,Rizzoli,1998;ü  L'ARTEDELCAMBIAMENTO;GiorgioNardone,PaulWatzlawick,PontealleGrazie,1990;ü  PRAGMATICADELLACOMUNICAZIONEUMANA;P.Watzlawick,J.H.Beavin,DonD.

Jackson,Astrolabio,1971;ü  CHANGE:LAFORMAZIONEELASOLUZIONEDEIPROBLEMI;P.Watzlawick,J.H.

Weakland,R.Fisch,Astrolabio,Roma,1974.ü  MANUALEPROFESSIONALEDIDIZIONEEPRONUNCIA;GiancarloCarboni,Hoepli,

Milano,2011.

Metodologia didattica: imparare facendo Coerentemente con l’imperativo del cibernetico costruttivista Heinz von Foerster che recita “se vuoi vedere impara ad agire”, i nostri programmi procedono dall’esperienza diretta alla competenza operativa, attraverso la quale ognuno di noi ha acquisito nella sua vita le abilità e competenze più evolute. In tale modo l’allievo prende possesso della capacità di fronteggiare le reali situazioni, imparando a gestire al tempo stesso la strategia, la comunicazione e la relazione. Direzione M. Cristina Nardone e-mail [email protected]

INFORMAZIONIGENERALI

Per potersi iscrivere è necessario inviare una domanda di partecipazione, corredata da curriculum vitae che dovrà pervenire via e-mail a [email protected] all’attenzione del Responsabile Sviluppo Formazione. Al Corso sono ammessi un numero massimo di 15 partecipanti selezionati in base al profilo professionale. Le adesioni verranno accettate fino ad esaurimento dei posti e saranno considerate confermate solo al momento dell'avvenuto pagamento.

INFO

RMAZ

IONIGEN

ERAL

I

PERINFORMAZIONIRIVOLGERSIA:

REGISTRAZIONI E DOMANDA DI AMMISSIONE:

CITTA’ SVOLGIMENTO CORSI:

I CORSI SI ATTIVANO durante l’anno IN VARIE CITTA’ tra le quali: Milano, Vicenza, Arezzo, Roma, Salerno, Bari, Catania, Vicenza, Cagliari (gli indirizzi delle location saranno comunicati dopo l’iscrizione)

FREQUENZA: L'attivitàdidatticasisvolgeusualmenteinunweekendalmeseperladuratadelcorso,

dalleore10.00alleore17.00

CALENDARI: Per visionare i calendari di ogni sede ed edizione visitare il sito www.nardonegroup.org

INVESTIMENTO ECONOMICO: La quota complessiva è di 2.300,00 euro + IVA (Sul modulo d’iscrizione vi sono le promo che permettono di accedere al Corso con varie riduzioni.)

CERTIFICATOAl termine sarà rilasciato UN CERTIFICATO di partecipazione, solo chi avrà superato l’esame finale vedrà scritto nel certificato: esame superato con esito positivo Con questo percorso si potrà comunque iscriversi a qualsiasi Associazione di Categoria ed ESERCITARE la libera professione Inoltre gli allievi che volessero SPECIALIZZARSI sul Modello avranno la possibilità di iscriversi direttamente al 2° anno della Scuola triennale di CounselCoaching Breve Strategico, sempre che l'esito finale dell’esame sia stato positivo.

Tel.+390575350240o347.5321458Email:[email protected]

(dallunedìalvenerdìdalleore10,00alle12.30edalle15.00alle18.00)

Costruiamo“apparentemente”semplicisoluzioniperraggiungereobiettivioperrisolvererapidamentecomplicatiproblemiumani,guidandolepersoneatrasformarsiinprotagonistidelcambiamento,insegnandoloroapassaredauna“realtàchesisubisce”aduna“realtàchesicostruisceegestisce”Comunicazione, Cambiamento e Problem Solving sono gli ambiti trattati in 20 anni di ricerca e studio di casiindividualieaziendali.QuestohapermessodicreareuninsiemediSERVIZISPECIFICIrivoltiatuttiqueicontestiincui,le capacità del professionista di trovare soluzioni specifiche e produrre rapidi cambiamenti assumono anche unavalenza “economica”, nella direzione di ridurre al minimo i “costi esistenziali e materiali” per la persona o perl'organizzazione.•  CounselCoachingstrategico:asingoliogruppiperilsuperamentodiimpasseblocchiemotivi,cognitivi

ocomportamentali;•  Coachingstrategico(ancheinambitosportivo)“ottenereilmassimoconilminimosforzo”.Guidarelapersona

oilgruppoasvilupparenuoveprospettiveepercezionidellarealtàedelleproprierisorse,avivereesperienzenuove,spessoinaspettate,e,grazieaquesto,svilupparelecapacitànecessarieperottenerepiùelevatilivellidiapprendimento,diperformanceedigratificazione;

•  Assessment:lapersonagiustaalpostogiusto.Grazieallanostrecompetenze,ancheinambitoclinico,siamoin

grado di valutare il potenziale, le attitudini, le competenze ed adeguatezza ad un profilo lavorativo INUN SOLOINCONTRO;

•  Consulenza aziendale: “Per quanto possa esser bella la strategia, occasionalmente si dovrebbe poter

guardare ai risultati”. Affiancare il cliente nella gestione di tutte le situazioni di cambiamento, di sviluppo, dirisoluzionidiproblematiche,offrendounsupportoperlarealizzazionedegliobiettividesideratiINTEMPIBREVI.

•  Consulenzainambitofamiliare,educativo,scolastico,giuridico,nelcentroèpresenteuna

équipecompostapsicologi,psicoterapeutieavvocati.•  ChangeManagementstrategico:LACONSULENZAMASCHERATADAFORMAZIONE“L’idealeèchel’effetto

passi inavvertito e che il cambiamento avvenga come una naturale inclinazione degli eventi” Cambiare glistrumenti , oppure reclutare ottimimanager non serve amolto se non si riesce a cambiare i processi e imeccanismimentali.

•  Passaggi generazionali e FAMILY BUY OUT in tempi brevi: “Non è la più forte delle specie che

sopravvive,nélapiùintelligente,maquellapiùreattivaaicambiamenti”QuestiinterventirientranonelleNOSTRE BEST PRACTICE. Focalizzarsi su aspetti razionali, tecnici, amministrativi, legali, formativi, conoscitivi èsicuramenteindispensabileperpianificareerealizzareunpassaggiogenerazionaledisuccessomailproblemasorgecon le implicazioni di carattere affettivo, relazionale, emotivo. Inevitabilmente la “pura ratio” svanisce el'emotivitàprendeilsopravventoequestoanchequandoirapportifamiliarisembranolineariefelici.

•  SupervisioneeAggiornamentoperTopManagerseImprenditori “Inunmondoincuituttocambia

vincechinonsilimitaareagirealcambiamento,machiriesceadanticiparloecostruirlo”Capirecomegestireeguidare ilcambiamentoattraverso l’eserciziodellapropria leadership.Acquisiremetodiestrumentiperelaboraresoluzioniinnovativeeintempibrevi.

•  Formazionesumisura:“Ciòchepuòesserefattoconpocoinvanovienefattoconmolto.”

Progettazione,organizzazioneegestionedimodulispecificiadattiallediversefigureprofessionali,perlosviluppodicompetenzecomunicative,relazionalidiself-helpeabilitàdiProblemSolvingStrategicoqualecontributoessenzialeall’evoluzionedeiprocessidicambiamentoecrescitadell’individuoedell’azienda;

•  Formazioneacatalogo:“Sevuoivedereimparaadagire”Lenostrescuoleoffronovaripercorsi,dalla

SpecializzazioneaMasteracorsiprofessionalizzanti, finoaworkshop sutematichespecifiche,perapprendererigorosamenteinostriModellieaumentarelecompetenzeoperativefunzionalialcambiamento;

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