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(Allegato 1)
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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
ROMA CAPITALE
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
LE BIBLIOTECHE VANNO A SCUOLA 2014-2015 – Il rilancio delle biblioteche scolastiche
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Settore D -Patrimonio artistico e culturale – Area 1 – Cura e conservazione biblioteche
6) Descrizione sintetica del progetto:
Il progetto “Le biblioteche vanno a scuola 2014-2015” è finalizzato ad ottimizzare la gestione e l’organizzazione dei servizi dei Bibliopoint, biblioteche scolastiche rivolte sia all’utenza scolastica che al pubblico del territorio. I bibliopoint coinvolti nel progetto:
1) Istituto Comprensivo Via Cassia Km 18,700 - Bibliopoint “Biblioamaldi" 2) Istituto Comprensivo Villaggio Prenestino Biblioscuola “Francesca Morvillo e
Giovanni Falcone 3) Liceo Linguistico, Scientifico e sportivo "Benedetto Croce" 4) Istituto di Istruzione Superiore "Edoardo Amaldi"
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NZ 01772
ALBO REGIONE LAZIO
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5) Liceo Scientifico “Antonio Labriola” Bibliopoint Giuseppe Impastato-Pino Puglisi 6) Scuola Elementare Scuola “Iqbal Masih” - Bibliopoint Alessandra Tarducci”
7) Obiettivi del progetto:
Il progetto mira alla valorizzazione dei bibliopoint nel rispetto delle loro specifiche finalità didattiche ed educative integrando le risorse messe a disposizione dagli Istituti con il Sistema Bibliotecario di Roma Capitale. Particolarmente significativo, soprattutto nelle zone periferiche della città, è il ruolo aggregante assunto da queste strutture, in termini di apprendimento, socializzazione delle conoscenze e offerta di spazi accoglienti per lo studio ed il tempo libero. Obiettivi:
1. Ottimizzare la gestione e organizzazione dei servizi rivolti sia all’utenza scolastica che al pubblico del territorio;
2. Promuovere il bibliopoint ed i suoi servizi; 3. Incrementare le presenze ed i prestiti nei Bibliopoint; 4. Avvicinare il pubblico al mondo delle biblioteche e della lettura; 5. Rafforzare il rapporto con le biblioteche territoriali di riferimento.
8) Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Compito dei volontari è sviluppare il servizio di prestito e promozione della lettura dei bibliopoint coinvolti per avvicinare il più possibile il pubblico interno ed esterno. Il ruolo assegnato prevede: a) che il patrimonio documentario sia offerto all’utenza in modo organico e più accessibile, b) che sia avviato un processo intenso di promozione della biblioteca e della lettura. Le attività previste sono articolate in varie fasi: 1. Organizzazione del servizio di prestito su supporto cartaceo e/o informatico in collaborazione con la biblioteca municipale di riferimento; 2. Preparazione del materiale librario per il prestito; 3. Gestione del servizio di prestito; 4. Organizzazione di attività di promozione della lettura; 5. Organizzazione visite guidate alla biblioteca; 6. Allestimento vetrine bibliografiche e percorsi tematici; 7. Collaborazione con la biblioteca territoriale di riferimento 8. Attività di promozione dei servizi dei Bibliopoint
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
10) Numero posti senza vitto e alloggio:
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11) Numero ore di servizio settimanali dei volontari:
12) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
13) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
Disponibilità a spostarsi in tutte le zone del territorio cittadino e all’alternanza di turni di lavoro antimeridiani e pomeridiani nei giorni feriali e, in via assolutamente eccezionale, nei giorni festivi
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14) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
SI Sistema proprio in quanto Ente di prima classe
15) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
SI Sistema proprio in quanto Ente di prima classe
16) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti
dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Preferibilmente :
Precedenti esperienze lavorative comprovabili, anche di volontariato presso biblioteche di qualsiasi tipo, preferibilmente pubbliche o scolastiche; Laureati o studenti in biblioteconomia
17) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
1) Istituto Comprensivo Via Cassia Km 18,700 - Bibliopoint “Biblioamaldi"
2) Istituto Comprensivo Villaggio Prenestino Biblioscuola “Francesca Morvillo e
Giovanni Falcone
3) Liceo Linguistico, Scientifico e sportivo "Benedetto Croce"
4) Istituto di Istruzione Superiore "Edoardo Amaldi"
5) Liceo Scientifico “Antonio Labriola” Bibliopoint Giuseppe Impastato-Pino Puglisi
6) Scuola Elementare Scuola “Iqbal Masih” - Bibliopoint Alessandra Tarducci”
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
18) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
19) Eventuali tirocini riconosciuti :
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20) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,
certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
In particolare nell’ambito di questo progetto le competenze che i volontari potranno acquisire sono:
- Competenze e capacità organizzative nella gestione delle biblioteche scolastiche;
- Competenze e capacità organizzative relative al servizio di front-office in biblioteca;
- Competenze e capacità organizzative sui servizi di reference in biblioteca; - Competenze e capacità organizzative nell’organizzazione di attività di
promozione della lettura; - Competenze sulla produzione letteraria rivolta alle giovani generazioni.
Il riconoscimento verrà formalizzato attraverso un attestato proposto al termine
dei progetti.
Formazione generale dei volontari
21) Contenuti della formazione:
Macroaree:
1 - “Valori e identità del SCN”
- L’identità del gruppo in formazione e patto formativo
- Dall’obiezione di coscienza al SCN
- Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e
nonviolenta
- La normativa vigente e la Carta di impegno etico
2 - “La cittadinanza attiva”
- La formazione civica
- Le forme di cittadinanza
- La protezione civile
- La rappresentanza dei volontari nel servizio civile
3 - “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile”
- Presentazione dell’Ente
- Il lavoro per progetti
- L’organizzazione del servizio civile e le sue figure
- Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale
- Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti
Moduli:
Modulo A il patto formativo
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Agenda Presentazione dei progetti Attività di conoscenza Documento di lavoro Raccolta delle aspettative
Modulo B
Dall’Obiezione di coscienza al Servizio Civile Nazionale: evoluzione
storica, affinità e differenze tra le due realtà
Il dovere di difesa della Patria
La difesa civile non armata e non violenta
Non violenza come scelta di vita.
Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti
Modulo C
Esposizione delle caratteristiche e delle peculiarità dei ruoli e delle
figure professionali coinvolte nei progetti del Comune di Roma ai
sensi della Circolare 10.11.2003 dell’UNSC.
Ruolo del volontario in servizio civile;
Diritti e doveri del volontario;
Gli aspetti etici del volontariato;
Motivazioni e aspettative;
Cenni fondamentali della Costituzione – Unione Europea
Il servizio civile internazionale
Il servizio civile tra UNSC ed Enti; Modulo D
La cittadinanza attiva
La protezione civile
La solidarietà e le forme di cittadinanza
Carta di impegno etico
Funzioni UNSC. - Il servizio civile nel Comune di Roma.
La dimensione di partecipazione alla società civile attraverso la scelta
di una esperienza istituzionale;
La rappresentanza dei volontari nel Servizio Civile
Modulo E
Legislazione del Servizio Civile;
Legge 230/98;
Legge 64/01.
Normativa vigente
Servizio civile Nazionale: associazionismo e volontariato;
Modulo F
I progetti di servizio civile di Roma Capitale;
Metodo della progettazione nel lavoro degli Enti
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Modulo G
Organizzazione di Roma Capitale
Regolamento dell’organizzazione degli uffici e servizi
Cenni di Legislazione degli Enti Locali
Statuto – Autonomia statutaria, autonomia organizzativa;
Riforma del Titolo V della Costituzione L. 3/2001 – concetto di
sussidiarietà;
Il servizio civile come processo di comunicazione e cultura
Modulo H
I rischi connessi alla propria mansione/posto di lavoro
Le misure di prevenzione collettiva presenti sul posto di lavoro
22) Durata:
75 ore
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
23) Contenuti della formazione:
I contenuti della formazione suddivisi per punti sono: 1. La biblioteca pubblica – Il sistema Bibliotecario romano- I regolamenti dell’Istituzione biblioteche. (10 ore) 2. Attività e servizi delle biblioteche – I progetti a rilevanza sociale e volontariato. (10 ore) 3. Aspetti generali del D. lgs. 626/94 e del D. Lgs. N. 81/08 (8 ore) 4. Funzionamento della biblioteca pubblica- I settori di lavoro della biblioteca: accoglienza e front-office; servizi al pubblico; catalogazione e collocazione; aspetti amministrativi; (con uno sguardo anche alle biblioteche pubbliche europee). (9 ore) 5. i servizi di Reference , le collezioni bibliografiche, i Cataloghi, il Portale Bibliotu delle
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Biblioteche di Roma, le fonti bibliografiche sul WEB (9 ore) 6. Settore educativo e scolastico nell’ISBCC, attività di promozione della lettura; le attività culturali delle singole biblioteche e le iniziative di sistema. (10 ore) 7. La letteratura per ragazzi ed i principali strumenti di aggiornamento ed orientamento nel campo dell’attuale produzione editoriale. Strategie e buone pratiche di promozione della lettura. (9 ore) 8. Il progetto Scuola, i Bibliopoint. (10 ore)
24) Durata:
75 ore
25) Orientamento lavorativo:
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Argomento Metodologia ore
Analisi del contesto socio-
economico e del sistema di
lavoro locale:
1) settori economici,
2) tipologia di aziende,
3) competenze
richieste.
Lezione frontale
Laboratori informatici
Incontri con Referenti del mondo
delle imprese
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Le politiche attive del
Lavoro: chi le realizza, a chi
si rivolgono
Lezione frontale
Incontri con Referenti istituzionali
3
Il curriculum vitae e la
lettera di accompagnamento
Lezione frontale
Laboratori informatici
Incontri con Referenti dei Servizi per
la ricerca del lavoro
2
Il colloquio di lavoro: come
affrontarlo al meglio e
promuovere se stessi
Simulazioni, incontri con
responsabili delle R.U. di realtà
aziendali
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L’autoimprenditoria: i
percorsi ed i soggetti
istituzionali
Conoscere le opportunità di
finanziamento e le agevolazioni a
livello comunitario, nazionale e
locale e le procedure da espletare per
l’avvio di un’impresa; la redazione
del piano d’impresa.
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Cercare lavoro è un momento particolare nella vita di ciascuno; un momento carico
di aspettative, dubbi, incertezze. Trovare un’occupazione è uno dei “lavori” più
impegnativi, soprattutto in un contesto mutevole ed incerto come quello attuale:
occorre, pertanto, favorire la conoscenza del contesto socio-culturale di riferimento,
del mercato del lavoro e del suo funzionamento, delle opportunità offerte dal sistema
istituzionale e non solo.
L'orientamento rappresenta, quindi, un sostegno a quanti si trovano a vivere processi
di transizione (fine del percorso formativo, avvio della ricerca del lavoro o il rientro
nel mercato del lavoro). Non va dimenticato che il soggetto dell’orientamento, nel
nostro caso il giovane volontario del servizio civile, è al centro del processo di
orientamento, e va considerato soggetto attivo e non oggetto dell’orientamento.
Il servizio di orientamento deve tener conto delle risorse personali dell’individuo,
degli sbocchi professionali, dei percorsi formativi, del mercato del lavoro entro cui
ci si muove.
L’orientamento è un processo continuo che coinvolge i soggetti istituzionali e non
che ruotano intorno al giovane, soprattutto nei momenti di transizione tra
formazione e lavoro e viceversa.
Le azioni dell’orientamento devono essere coerenti con le esperienze già maturate
(anche nel caso in cui esse siano considerate negative) e con le opportunità ed i
vincoli esistenti nelle diverse situazioni, allo scopo di rafforzare le competenze e
individuare ipotesi concrete di lavoro.
L’ intervento di orientamento deve tener conto di:
- tipologia di intervento (informazione, empowerment, consulenza)
- azioni (ricostruzione, allargamento, strategie di coping)
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- argomenti dell’orientamento (proprie risorse, percorsi formativi, sbocchi
occupazionali, il mercato del lavoro)
- condizioni/vincoli (personali, sociali, strutturali).
L’attività di orientamento, esercitata da operatori qualificati si caratterizza, in
particolare, per l'offerta di attività informative e formative (analisi contesto socio-
economico, dati sul mercato del lavoro, legislazione, previsioni occupazionali,
opportunità formative, etc.) utili al soggetto in orientamento.
Nel processo di orientamento il soggetto diventa protagonista, con la guida
dell’operatore rafforza le competenze di comprensione, di valutazione e di
fronteggiamento del contesto di riferimento, in particolare attraverso l'acquisizione
di efficaci tecniche di ricerca attiva del lavoro.
La ricerca del lavoro passa attraverso le politiche attive del lavoro: tutte quelle
iniziative messe in atto dalle istituzioni per promuovere l'occupazione e
l'inserimento lavorativo, quest'ultimo inteso sia come lavoro dipendente sia come
auto-impiego e quindi creazione di nuova imprenditorialità.
Le politiche attive si differenziano dalle politiche passive in quanto queste ultime
mirano a ridurre il disagio sociale connesso alla disoccupazione attraverso misure di
supporto (es. come il sostegno al reddito), mentre quelle attive intendono, invece,
inserire (o re-inserire) nel mercato del lavoro coloro che ne sono esclusi.
Coerentemente con l'Agenda di Lisbona e la Strategia Europea per l'Occupazione
(SEO), le politiche attive del lavoro mirano realizzare in modo coordinato un
insieme di politiche in materia di lotta alla disoccupazione, articolate inizialmente
nei 4 obiettivi fondamentali (i cosiddetti pilastri SEO):
- occupabilità: accrescere le capacità di un individuo di trovare lavoro;
- imprenditorialità: sviluppare lo spirito imprenditoriale ed attuare
l’autoimpiego;
- adattabilità: aggiornare le conoscenze individuali per adeguarle ai
mutamenti del mercato del lavoro;
- pari opportunità: favorire le politiche di uguaglianza delle opportunità
per tutti ed aumentare i tassi di occupazione femminile.
Gli strumenti per realizzare questi obbiettivi sono: la formazione, la riqualificazione,
gli strumenti di orientamento, l’alternanza scuola – lavoro, i tirocini e le work
experiences, il servizio civile.
La programmazione e l'attuazione delle politiche attive del lavoro passa attraverso
un lavoro costante di analisi della situazione locale e di progettazione di misure
adeguate a rispondere ai fabbisogni rilevati. Le risorse finanziarie necessarie sono
reperite soprattutto attraverso i Fondi Europei, che rappresentano uno strumento
importante per realizzare azioni innovative (studi, ricerche, scambio di buone
pratiche, sperimentazioni, ecc.).
La ricerca del lavoro non può non tener conto del contesto socio-economico in cui
ci si vuole inserire: quanto richiesto a Milano è diverso da quanto richiesto a
Palermo, così come le esigenze delle grandi aziende sono diverse da quelle delle
piccole. Inoltre, vanno considerati i limiti individuali imposti dalla famiglia od altri
vincoli rispetto alla possibilità di spostarsi.
Lo specifico mercato va analizzato rispetto ai diversi contesti: occorre valutare le
esigenze organizzative in modo da impostare il proprio piano di marketing.
Grande o piccola azienda? Il sistema economico italiano è caratterizzato dalla
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piccola impresa, a volte ritenute, a torto, meno interessanti o professionalizzanti per
costruirsi un profilo professionale: negli ultimi anni si è riscontrato che vi sono dei
punti di contatto fra i profili professionali delle piccole e grandi aziende, rendendo le
competenze acquisite trasferibili da un contesto all’altro.
Strumenti indispensabili per la ricerca del lavoro sono il Curriculum e la lettera di
accompagnamento: durante la formazione si analizzeranno le varie tipologie e si
vedrà come esso rappresenti il primo passo per chiunque cominci a cercare lavoro.
La selezione: L’obiettivo del colloquio di selezione è riscontrare la corrispondenza
fra il candidato e le esigenze del ruolo organizzativo. Il selezionatore può adottare
diverse tipologie in relazione a:
- Abilità specifiche richieste rispetto al ruolo
- Tipologia di ricerca del lavoro (tipo contratto)
- Caratteristiche del candidato
- Professionalità.
Generalmente i colloqui sono almeno 2 o 3, di cui uno sicuramente con il proprio
capo diretto.
Per il selezionatore un colloquio è efficace quando fa comprendere la
corrispondenza fra persona e ruolo ed evidenzia le caratteristiche del candidato.
L’intervista può essere strutturata, in cui si susseguono domande precise utili alla
raccolta delle informazioni o non strutturata, con domande che non seguono una
successione rigida e che spesso vengono stimolate dalle risposte del candidato. Altre
indicazioni importanti relative alle interviste è il loro carattere individuale o di
gruppo.
Prepararsi al colloquio e vincere lo stress, gestire l’attesa: durante la formazione
si faranno delle simulate in cui sarà possibile evidenziare il capitale professionale
ed esperienziale, gli obiettivi professionali e di carriera, le esigenze ed i vincoli che
ciascuno ha, anche senza esserne pienamente consapevole.
Durante le simulate si proporranno le domande più frequenti che i selezionatori
rivolgono durante l’intervista ai candidati.
Per quanto riguarda l’autoimprenditoria, durante la formazione verrà affrontata
intendendola non solo come capacità di far nascere o condurre aziende, ma
come dimensione della persona, capace quindi di affrontare il lavoro in modo
flessibile e pro-attivo, individuando problemi e soluzioni efficaci e originali. È
un’occasione per scoprire i propri punti di forza originali e gli stimoli a essere
presenze attive, flessibili, efficaci, capaci di innovazione in ogni ambito.
Si parlerà delle caratteristiche che deve possedere chi vuole mettersi in proprio, delle
leggi che agevolano l'autoimpiego per la realizzazione e l'avvio di piccole attività
imprenditoriali da parte di disoccupati o persone in cerca di prima occupazione,
della realizzazione del business plan.
E’ prevista la presenza in aula di testimoni privilegiati (responsabili R.U. aziende,
selezionatori, esperti del mondo del lavoro, ecc.) e, se possibile, saranno effettuate
visite nei Centri che si occupano di politiche attive per il lavoro e autoimprenditoria.
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26) Promozione delle Pari Opportunità (giovani stranieri, giovani a bassa scolarizzazione,
portatori di handicap):
27) Innovazione:
28) Partnership e azioni di rete:
29) Networking territoriale:
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A partire dal momento della Formazione Generale, le classi vengono formate in
modo tale da fare incontrare i volontari assegnati ai diversi progetti e inoltre si
organizzano momenti comuni per visite-incontri con altri uffici di Roma Capitale
(protezione civile, musei e siti della sovrintendenza) o con altri Enti del Terzo
Settore.
Durante i dodici mesi di Servizio Civile, dopo il terzo mese di attività i volontari di
tutti i progetti partecipano ad un incontro generale convocato dall’Ufficio Servizio
Civile di Roma Capitale, dove raccontano le loro esperienze in relazione all’attività
svolta nel proprio progetto, rispondendo a domande e osservazioni rivolte dai
volontari degli altri progetti.
Inoltre tutti i volontari partecipano agli Eventi che i singoli progetti periodicamente
organizzano in modo aperto al pubblico o alla propria specifica utenza, al fine di
approfondire la conoscenza delle attività degli altri volontari e di verificarne anche
la ricaduta concreta sui cittadini-utenti del servizio o della specifica attività di
Servizio Civile.
Infine, gli ex-volontari di Roma Capitale, hanno attivato da diversi anni una pagina
Facebook, attraverso la quale nuovi e vecchi volontari possono scambiarsi opinioni,
critiche e proposte.
Tutte le azioni sopra descritte consentono ai volontari di incontrarsi e scambiare
esperienze mediamente per più di tre volte durante i 12 mesi di servizio.
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