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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1)Ente proponente il progetto: COMUNE DI TAGGIA 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Giovani generAzioni 2012 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore educazione e promozione culturale Area d’Intervento E02 – bambini,giovani,anziani 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto : Premessa: un quadro d’insieme del territorio imperiese Il territorio imperiese (222.648 abitanti nel 2011 con un densità di circa 192,6 abitanti per chilometro quadrato concentrata soprattutto sulla costa) è caratterizzato da un elevato tasso di disoccupazione, quindi con poche certezze sociali ed economiche soprattutto per i giovani e le fasce deboli della popolazione (tossicodipendenti, ex detenuti, disabili). Il tasso di disoccupazione nella provincia di Imperia è del 5.7%. Inseriamo di seguito un grafico che illustra la popolazione per fascie d’età Grafico Fasce Età 4 NZ02824

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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI INSERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1)Ente proponente il progetto:

COMUNE DI TAGGIA

2) Codice di accreditamento:

3) Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

Giovani generAzioni 2012

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):Settore educazione e promozione culturale Area d’Intervento E02 – bambini,giovani,anziani

6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Premessa: un quadro d’insieme del territorio imperiese Il territorio imperiese (222.648 abitanti nel 2011 con un densità di circa 192,6 abitanti per chilometro quadrato concentrata soprattutto sulla costa) è caratterizzato da un elevato tasso di disoccupazione, quindi con poche certezze sociali ed economiche soprattutto per i giovani e le fasce deboli della popolazione (tossicodipendenti, ex detenuti, disabili). Il tasso di disoccupazione nella provincia di Imperia è del 5.7%. Inseriamo di seguito un grafico che illustra la popolazione per fascie d’età

Grafico Fasce Età

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NZ02824

Contesto territorialeIl Comune di Taggia ha una popolazione a fine 2011 di 14502 abitanti (6879 maschi e 7623 femmine). Riportiamo di seguito un grafico che riporta la composizione della popolazione comunale.

Per Fasce di Età

Età Maschi Femmine Totale %Totale %Maschi

0-14 924 918 1.842 12,7% 50,2%

15-64 4.527 4.597 9124 62,9% 49,6%

65+ 1.428 2108 3.536 24,4% 40,4%

Totale 6.879 7.623 14502

Solo circa l’8% è costituito da minori al di sotto dei 9 anni, la percentuale di giovani di età minore o uguale ai 19 anni pari circa al 9% con una popolazione in progressivo invecchiamento, con un indice di vecchiaia, rapporto tra la popolazione anziana (65 anni e oltre) e quella più giovane (0-14 anni) pari circa 195%.

Contesto settorialeNonostante la diminuzione dei minori, sono in continuo aumento i segni di disagio sociale, seguiti con progetto educativo individualizzato anche mediante l’affido educativo e/o mediazione sociale, le segnalazioni scolastiche per inadempienza (in particolare dalle scuole medie), le difficoltà di tipo educativo e sociale incontrate nelle scuole medie ed elementari, pongono, al di là degli interventi di protezione e di tutela del minore attuati ulteriori questioni quale l’accompagnamento del giovane alla riscoperta di se stesso anche attraverso il contatto con la natura, questione sempre più importante anche alla luce della crescente criticità del problema ambientale. Tale esigenza sembra sempre più chiaramente emergere alla luce delle segnalazioni ricevute presso i consultori e i servizi sociali. I minori seguiti con progetto educativo individualizzato anche mediante l’affido educativo, le segnalazioni scolastiche per inadempienza (in particolare dalle scuole medie), le difficoltà di tipo educativo e sociale incontrate nelle scuole medie ed elementari, pongono, al di là degli interventi di protezione e di tutela del minore le seguenti questioni centrali:− il recupero dei ruoli e delle competenze genitoriali;− - la costruzione di intese formali tra istituzioni al fine di integrare gli interventi.− Il Progetto “Il silenzio dei passerotti” (CESPIM - Centro Servizi per il

Volontariato di Imperia; Zone sociali 1, 2, 3; Asl Imperiese) finalizzato al contrasto del maltrattamento/abuso dei bambini ha permesso di avviare una serie di azioni, in particolare:

− 1. raccolta e lettura dei dati relativi al fenomeno del maltrattamento (casi,

− tipologia, interventi istituzionali, criticità);− 2. percorsi formativi per gli operatori di contatto e per gli operatori della presa

in carico, condotto dal CBM di Milano;− 3. percorso partecipato per la progettazione / redazione dei protocolli operativi

e di intesa tra più soggetti istituzionali.− I dati emersi dalla ricerca / analisi del territorio (Zone sociali 1, 2, 3) indicano

che:− - gli autori del maltrattamento e dell’abuso rimandano nella maggioranza dei

casi a figure parentali (genitori / parenti);− - la fascia d’età dei minori maltrattati è nell’82% dei casi quella dagli 0 ai 10

anni;- i rapporti tra le agenzie ed i Servizi istituzionali che si occupano dei minori e delle famiglie, sono per lo più informali.Da una Indagine emergevano quattro elementi negativi caratterizzanti le giovani generazioni:- la mancanza di relazioni adeguate con il mondo adulto;- l’ansia di prestazione dei minori rispetto alle aspettative degli adulti;- il poco tempo degli adulti di dedicarsi ai propri figli;- la conseguente distanza emotiva tra genitore e figlio.Negli ultimi anni è in crescita il numero di minori che vengono affidati al Comune e per i quali si provvede ad un inserimento in struttura residenziale, ovvero comunità educative piuttosto che terapeutiche specializzate nel trattamento di ragazzi e ragazze adolescenti. A fronte di tali evidenze è stato lecito domandarsi in primis quale possano essere le cause di tale situazione e quindi le soluzioni di intervento più efficaci.Il rischio di problemi familiari ed adolescenziali sono particolarmente alti, ciò nonostante i genitori impiegano sempre meno tempo a svolgere il proprio mandato educativo e sempre più ore nel lavoro; il supporto genitoriale è esiguo, cresce il numero delle famiglie mono-genitoriali e sono sempre meno a sistema allargato, come avveniva in passato quando il carico educativo era ripartito tra molte figure significative come nonni, zii e fratelli maggiori.

Analisi dei bisogni del territorioIl progetto presentato ha come presupposto fondamentale la consapevolezza che la comunità sia un riferimento importante nel percorso di crescita e sviluppo della persona. Una comunità solidale, attiva e responsabilizzante favorisce la crescita sociale e civile dei ragazzi e si caratterizza come tassello indispensabile alla educazione dei giovani ed alla prevenzione del disagio giovanile. Inoltre una comunità alla quale il cittadino sente di appartenere è di per sé strumento di presidio del territorio e contesto idoneo ad assunzione di responsabilità verso situazioni o contesti problematici migliorando la qualità della vita dei cittadini.Partendo dalla convinzione che oggi più che mai occorre implementare le risorse a disposizione degli enti locali, in particolare delle amministrazioni comunali che sulla base della legge 328/00 divengono di fatto titolari della pianificazione e dell’indirizzo delle politiche sociali, si può individuare come esercizio utile alla costruzione di politiche enpowerment del territorio il coinvolgimento e l’attivazione delle risorse che questo esprime nell’ottica di mutuare competenze, valorizzare iniziative, promuovere la partecipazione attiva della cittadinanza. In questo contesto occorre sottolineare come l’esigenza di attivare servizi capaci di intercettare nuovi bisogni della cittadinanza non sia solo frutto di una riflessione condivisa da amministrazione comunale, ma risponda ad uno specifica richiesta espressa dalla popolazione giovanile.Occorre menzionare che l'amministrazione comunale di Taggia ha cofinanziato in concorso con la Regione Liguria un centro di aggregazione Giovanile che è aperto tutti i giorni dal lunedì al sabato nei pomeriggi e che accoglie ragazzi che hanno a disposizione un luogo di incontro e crescita. Il centro aggregativo giovani CAG attualmente presenta comunque alcune criticità rispetto alle aspettative

iniziali. Sono in atto strategie per potenziare il numero dell’utenza ed il target

Esistono inoltre sul territorio di Taggia due centri per anziani che al contrario sono attivi, frequentati, vivaci e propositivi ( anno 2012 iscritti e frequentanti n 280 anziani)

Analisi dei servizi presenti e dell’offerta Nel territorio comunale manca l’“offerta di servizi”, soprattutto nel settore privato; punti di aggregazione giovanile offerti dal Comune di Taggia relativamente sono il servizio Albero Magico per minori (3/11 anni ) e il Centro di Aggregazione Giovanile attivato il giorno 1 Marzo 2010 e frutto di una coprogettazione pubblico/privato virtuosa. E’ da segnalare inoltre l’esistenza di punti di aggregazione strutturati all’interno delle tre parrocchie del territorio comunale che offrono momenti d’incontro per minori per fasce d’età fino a 18 anni. (Gruppi ACR Scout ecc... ) I due centri anziani sono stimolanti dal punto di vista delle offerte e della partecipazione si attivano autonomamente con attività di vario genere e si basano esclusivamente su un gruppo di circa dieci volontari che in collaborazione con la locale Croce Verde di Arma , predispongono attività operose , dinamiche e variegate. ( ballo .lotterie , tombolate , gruppi di cammino, gite, cori , teatro, feste, corsi di pc e di lingua inglese ) Sarebbe pertanto opportuno sviluppare: la riclassificazione degli interventi sociali ed educativi rivolti ai ragazzi e agli adolescenti, un protocollo operativo tra i soggetti interessati nel settore che regolamenti l’utilizzo e l’interscambio delle risorse (esperenziali, materiali quali gli spazi fisici, programmazione comune di iniziative), Un comune sistema di valutazione sull’efficacia degli interventi fra i centri e la conseguente rispondenza agli obiettivi perseguiti.Alla luce di quanto elencato sopra il progetto di impiego dei GiovanigeneAzioni 2012 si integra a pieno titolo ed in modo trasversale in tutte le azioni intraprese allo scopo di favorire le pratiche volte alla promozione della socializzazione in modo partecipativo con la cittadinanza anche di differente fascia di età. La valutazione e l’attivazione delle strategie di confronto fra generazioni avrebbe effetto positivo e stimolante anche alla luce delle direttive legate all’anno 2012 dedicato all’invecchiamento attivo.

7 ) Obiettivi del progetto:

Obiettivi generaliIl progetto intende operare nell'area della prevenzione del disagio e della devianza giovanile , nella area solitudine e nell’sostegno e nella cooperazione con anziano e grazie alla progettazione sperimentale e partecipata per creare reti integrative organizzate fra i centri aggregativi presenti nel comune di Taggia . Il progetto svolge un ruolo socio-promozionale, finalizzato a promuovere le capacità

espressivo-comunicativa- attiva di socializzazione dell'utenza e articola le sue attività per meglio rispondere ai bisogni differenziati di minori , giovani ed anziani. Le attività possono essere di tipo espressivo, ludico-ricreativo e manuali, e mirano a favorire la maturazione di abilità sociali e la consapevolezza della importanza di regole condivise da parte del gruppo la comunicazione, lo scambio di esperienze e di attività

Con il progetto si esercita inoltre una attività formativo- promozionale che favorisce condizioni di avvicinamento e di aggancio degli adolescenti e sviluppa attività promozionali per l'emancipazione personale anche in rapporto costruttivo e con l’adulto /anziano. La metodologia utilizzata è quella della programmazione duttile e concordata/contrattata con l'utenza, riferendosi alla pedagogia relazionale e alla animazione di piccolo gruppo. Le attività sono espressive, ludico-ricreative, di ricerca su tematiche, iniziative per interesse, spazi di relazione informale, gruppi di orientamento discussione ed attività manuale .

Il progetto soprattutto ha finalità di sostegno formativo ovvero l’impegno alla prevenzione del disagio ed il sostegno allo sviluppo delle capacità e progettualità personali, per l'acquisizione di regole per relazioni di gruppo e sociali. In questo caso si agisce in condizioni di rischio di disadattamento ed emarginazione sociale. Le attività sono, i laboratori di ricerca su tematiche , attività di lavoro artigianale e creativo, anche manuale , per queste tipologie di intervento occorre sottolineare che ci si avvarrà del contributo che le organizzazioni aderenti che possono dare al progetto in termini di messa a disposizione di competenze maturate nel settore. Vincolante è la programmazione integrata con i soggetti ed i servizi della rete sociale dei centri. Inoltre il progetto investe risorse nell’ambito della auto- formazione ovvero nella capacità dell’individuo di sperimentarsi e crescere in relazione all’ambiente prendendosi cura di se stesso. In questo senso grazie al contributo dei volontari che nel metodo assumeranno un compito di facilitatore di questo processo, i giovani a confronto con le altre generazioni , potranno comprendere e misurare le proprie abilità e risorse, comprendendo le loro potenzialità ed i loro limiti.Gli obiettivi del progetto sono quindi legati allo sviluppo delle competenze di lettura/mappatura territoriale dei bisogni di bambini, ragazzi, giovani e anziani, di tipo animativi e socioricreativo, in centri e sportelli territoriali, legati al tempo libero ma in integrazione con le altre agenzie educative (scuola e famiglia); inoltre, altro obiettivo principale è legato all’acquisizione di competenze per ciò che riguarda il lavoro delle/nelle reti territoriali complesse, che mettono insieme soggetti istituzionali diversi (Comune, Scuole) e di terzo settore (centri anziani, cooperazione sociale, volontariato, associazionismo di promozione sociale) con organizzazioni territoriali – formali e non – e di cittadini (comitati, parrocchie, etc.).

Operare per allargare l’ottica della responsabilità sociale rispetto ai servizi socioeducativi per minori, giovani e anziani, significa partecipare ad un progetto di “animazione sociale” che vede impegnate professionalità e competenze diverse anche di tipo manuale e pratico , incrementando le attività già presenti e d allargandole alla fascia di giovani frequentatori dei centri aggregativi.

INDICATORIIn particolare il progetto si propone :

• Numero di interventi svolti nell’ambito delle attività : orti /terreni corsi /frequentatori ecc

• Numero di Attività proposte divise per tipologia , offerta e partecipanti ( gite, ballo divisi per tipologie, corsi divisi per tipologie , giochi strutturati ecc)• Numero di anziani coinvolti • Numero di giovani coinvolti differenziati per fasce di età• Predisposizione di griglie per acquisizione / riconsiderazione dati

• Acquisizione di informazioni, bisogni, aspettative degli utenti nei confronti

dei servizi sociali

• Numero attività aggiuntive di socializzazione, integrazione e promozione di un uso positivo di tempo libero.

• Numero di attività ricreative di gruppo funzionali per sostenerne il processo di invecchiamento attivo, con particolare attenzione alle situazioni di difficoltà e di disagio che hanno, quindi, bisogno di un sostegno più significativo

• Numero gruppi di cammino utenti

• Numero di percorsi alternativi proposti

• Numero di percorsi realizzati

Considerazione e monitoraggio del gruppo target minori/giovani/anziani (e la loro rete sociale) la conoscenza e l’appartenenza alla comunità locale

Considerazione e monitoraggio nel gruppo target anziani (e loro rete sociale) del miglioramento degli stile di vita (salute, alimentazione, ambiente, cultura, corsi ) ed autonomia individuale (rapporto con il giovane)

Sviluppo del nel gruppo target la sfera affettiva relazionale

Considerazione e monitoraggio e/o consolidamento le relazioni sociali ed affettive per un’integrazione nella comunità di appartenenza di minori,giovani ed anziani

Monitoraggio dell’offerta agli anziani del uogo di socializzazione , di conoscenza nella prospettiva del loro benessere psicofisico e dello sviluppo delle loro potenzialità individuali.

Il presente progetto fonda le proprie radici in valori che si traducono, operativamente, nel realizzare progetti di Servizio Civile volti ad: offrire al giovane in Servizio Civile un’esperienza formativa valida umanamente

e qualificante professionalmente. Il presente progetto vuole offrire ai giovani un’esperienza di maturazione e di crescita personale. Un'esperienza capace di permettere la loro partecipazione attiva nella società, di esprimere solidarietà verso altre persone, di accrescere la propria dimensione professionale.

Essere al servizio della comunità e del territorio . Il giovane in servizio civile, attraverso il progetto, è al servizio della comunità locale nel suo complesso. Questo significa che il progetto è elaborato con un’attenzione particolare ai bisogni del territorio, in modo che la progettazione sia sinergica con in processi e le reti presenti in esso. Il progetto diventa, altresì, strumento e testimonianza per diffondere i valori e la conoscenza del Servizio Civile Nazionale nella comunità nella quale si opera.

Vivere un’esperienza all’interno dell’impresa sociale . Il Servizio Civile Nazionale svolto presso i servizi sociali del Comune coniuga gli aspetti e le motivazioni sociali e solidaristiche ad un’esperienza utile al giovane per acquisire specifiche conoscenze e competenze in alcuni ambiti professionali..

testimoniare attraverso l’azione quotidiana i valori della L. 64/2001 . Con il presente progetto si vuole proporre ai giovani in Servizio Civile un approfondimento della cultura della pace, della nonviolenza e della solidarietà ed un’esperienza concreta che mostri come tali valori si possano declinare operativamente nella quotidianità della vita di ciascuno. Significa, altresì, rendere il periodo di impegno sociale e per la pace vissuto nei dodici mesi di Servizio Civile un’esperienza utile e coinvolgente con cui è doveroso per il giovane confrontarsi in vista di intraprendere le proprie scelte di vita future. Significa, infine, permettere ai giovani in servizio civile di sperimentare l’impegno per la difesa della patria con mezzi non armati e nonviolenti in termini di:

o gestione positiva del conflitto

o riduzione o superamento della violenzao acquisizione o riconoscimento dei diritti

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettivi

• Realizzazione di orti su terreni uso gratuito • Corsi di Computer per anziani • Gruppi di cammino e attività motoria • Corsi di ballo

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

Si allegano i curriculum in cui si evidenziano le caratteristiche professionalità dei soggetti impegnati nel progetto :

Figura professionale Tipologia risorsaN° 1 Assistente Sociale, progettista Dipendente in ruolo del ComuneN. 1 Capo servizio Pubblica Istruzione Dipendente in ruolo del Comune

N .1 Capo servizio Servizi alla persona Dipendente in ruolo del Comune

N.1 Istruttore del servizio alla persona Dipendente in ruolo del Comune

N° 1 Responsabile DOCKS LANTERNA Consulente esterno Volontario

N.1 Dipendente amministrativo Docks Lanterna Consulente esterno Volontario

N. 1 Direttore Amministrativo Residenza protetta Consulente esterno Volontario

N.1 Educatore cooperativa servizi educativi Consulente esterno Volontario

N 1 assistente sociale esperta in processi formativi Dipendente in ruolo del Comune

N.tot volontari C.V.I. volontari

n.Tot Volontari associazione OASI volontari

1) Collaborazione attività assegnazione e partecipazione dei terreni che

potranno essere adibiti ad orti (organizzazione e realizzazione)

Un‘iniziativa nuova per il nostro comune e pensata per il tempo libero degli

anziani,e non solo anziani, ma anche giovani .Con la crisi per molte famiglie, il

fazzoletto di terra è anche un modo per risparmiare sulla spesa e resistere alla crisi

economica. Insomma non solo piacere per la terra ma soddisfacimento di un

bisogno. Quando si lega sostenibilità ambientale,sociale ed economica. L’orto

diffuso è anche esperienza didattica per le scuole ed i giovani . Si redigerà una

pianificazione delle modalità di intervento sul territorio, delle aree su cui intervenire

e dei luoghi di aggregazione cittadina presso cui lavorare. Il ruolo degli operatori

responsabili del settore ambiente In particolare sarà utile e preziosa la

collaborazione dei soggetti legati al settore ambiente ( vedi curriculum)

• monitoraggio sui terreni destinati al progetti degli ORTI

• gestione dei partecipanti attivi

• Pubblicizzazione

• Regolamento , raccolta domande di adesione bando selezione distribuzione

2) Realizzazione di corsi per Computer per anziani

L’attività è già stata realizzata nei precedenti anni con il supporto dei volontari di

servizio civile presso il centro anziani , hanno partecipato una trentina di anziani

attualmente l’iniziativa è stata sospesa e l’esigenza di proseguire nel corso è ancora

viva. Navigare nel Web alla ricerca di utili informazioni, scrivere messaggi

utilizzando la posta elettronica (e-mail), stampare, fotocopiare e scansionare

documenti, foto, immagini, eseguire videochiamate tramite applicazioni come Skype

gratuitamente rende l’anziano partecipe e risponde alle esigenze più comuni ed

indispensabili della nostra era . In questo quadro l’attività del volontario si configura

come tramite per l’apprendimento delle nozioni che potranno essere scambiate fra

giovani e anziani. In particolare sarà utile e preziosa la collaborazione dei soggetti

legati al settore del volontariato, settore educativo, assistente sociale. ( vedi

curriculum)

In particolare:

• Elenco dei partecipanti al “corso” e valutazione delle capacità

• Pubblicizzazione dell’iniziativa ai cittadini residenti

• Gestione e realizzazione dei corsi di base

• Orari

• Sintesi finale

3) Gruppi di cammino e attività motoria e Corsi di ballo

L’attività fisica è un tema centrale inserito nelle proposte di iniziative salutistiche e

di invecchiamento attivo. Promuovere l'attività fisica significa migliorare la qualità

della vita, a qualsiasi età. La maggior parte delle persone adulte e anziane sono

sedentarie o praticano poca attività fisica. Eppure i benefici che ne derivano dal

praticarla sono molti: l'organismo si rinforza e reagisce meglio ad eventuali traumi,

la mente ne trae vantaggio e, se fatto in gruppo, il movimento favorisce anche la

socializzazione. Non è necessario praticare attività fisica intensa, ma è sufficiente

praticarla con regolarità per mantenersi in forma e vivere meglio.

Un programma specifico per promuovere l'attività motoria delle persone adulte e

anziane pensato dai giovani attraverso il cammino e alcuni semplici esercizi

finalizzati a rafforzare l'equilibrio . La particolarità di questa iniziativa è che si

svolge in gruppo e all'aperto, lungo un percorso predefinito. Nell’anno 2011 il

gruppo di circa 60anziani è stato guidato da un esperto in scienze motorie e in

seguito da due conduttori, chiamati "walking leader".Il gruppo di cammino si

ritrovava due volte alla settimana per eseguire un'attività che prevedeva alcuni

minuti di cammino normale, alcuni minuti di cammino veloce, ed alcuni esercizi

semplici e sicuri. I volontari possono inserirsi gradevolmente insieme agli anziani e

sviluppare nuovi percorsi e far aumentare sensibilmente il gruppo.

Anziani e giovani insieme possono consolidare rapporti di collaborazione,

protezione, partecipazione e contributo attivo

Il ballo è un attività privilegiata fra le attività dei centri anziani, oltre che di svago

può essere considerata un’attività motoria a tutti gli effetti. Ballare due volte alla

settimana potrebbe aiutare gli anziani a ripristinare il senso dell’equilibrio e le forze

necessarie per evitare le cadute, che rappresentano uno dei maggiori rischi per la

salute nella terza età. Per questo un gruppo di ricercatori guidato da Dafna Merom

dell’Università di Sydney (Australia) ha elaborato un programma per studiarne gli

effetti sulla popolazione anziana: due lezioni di ballo a settimana in 13 circoli per la

terza età e case di cura di Sydney. “La danza è una complessa attività motoria

ritmica e include una dimensione intellettiva e sociale – spiega Merom -.

Nell’insieme, ciò può risolvere contemporaneamente un’ampia gamma di fattori di

rischio fisiologici e cognitivi che contribuiscono alle cadute”. La ricercatrice stima

che la frequenza di incidenti di questo tipo sarebbe ridotta del 37%.

Considerare il ballo come un momento di socializzazione e aggancio fra le

generazioni può essere innovativo e di stimolo per tutti . In particolare sarà utile e

preziosa la collaborazione dei soggetti legati al settore sociale, residenza protetta

( vedi curriculum)

In particolare per i gruppi di cammino :

• l’ottimizzazione del percorso esistente e già sperimentato

• lo studio dei nuovi percorsi

• l’organizzazione degli orari dei tragitti

• l’organizzazione dei turni di operatività

• Pubblicizzazione dell’iniziativa

• Sintesi

In particolare per i gruppi di ballo

• la attivazione dei nuovi la realizzazione di apposite gare di ballo che possano

stimolare la voglia di mettersi in gioco e di sperimentarsi fra varie

generazioni

• propaganda e sensibilizzazione del progetto

• l’organizzazione degli orari delle giornate dedicate

• l’organizzazione dei turni di operatività

• Pubblicizzazione dell’iniziativa

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto

Descrizione delle attività

1) Orti- La proposta delle attività del progetto è molto semplice: il Comune destina

un'area da adibire alla creazione di orti da destinare ad anziani . Un'idea sem-

plice e fattibile in pochissimo tempo che non grava assolutamente sulle casse

del Comune e quindi di conseguenza non pesa sulle tasche dei cittadini in al-

tri Comuni d'Italia è già realtà da molto tempo. Una realtà che contribuisce a

tenere attive alcune tra le più deboli fasce della popolazione, come per l'ap-

punto gli anziani

- Le finalità di tale iniziativa è puramente sociale e senza alcun scopo di altra

natura, in quanto si destinano terreni ad uso orti per anziani e questi ultimi

s’ impegnano i unitamente ai ragazzi delle nuove generazioni alla coltivazio-

ne evitando così l'isolamento sociale e incentivando i momenti di socializza-

zione e di incontro. Lo scopo è quindi quello di permettere agli anziani di re-

cuperare le più tradizionali attività manuali e di utilizzare serenamente il loro

tempo libero e trasmettere le loro competenze ai giovani.

- Gli appezzamenti di terreno sono destinati alla coltivazione di ortaggi, erbe

aromatiche e fiori al fine di soddisfare i bisogni dell'anziano/a e della sua fa-

miglia e comunque per esercitare una occupazione attiva del proprio tempo

libero e migliorare la propria qualità di vita.

- I volontari potranno ricavare un’esperienza significativa di conoscenza, spe-

rimentazione, scambio, educazione e formazione ai valori della solidarietà,

della nonviolenza, della promozione umana e integrazione sociale, della cul-

tura del lavoro, coniugati con le esigenze di organizzazione dei fattori pro-

duttivi tipici dell’impresa cooperativa sociale.

- Redigeranno ed organizzeranno con il personale dell’ufficio ambiente e dei

servizi sociali:

- incontri pubblici di sensibilizzazione;

- produzione e distribuzione di materiale informativo;

- realizzazione di attività di animazione, di incontro, di informazione verso

singoli;

- produzione di griglie e strumenti per il monitoraggio e la raccolta dati sui li-

velli di praticadell’attività;

- realizzazione attraverso la raccolta dati, la somministrazione di questionari,

la realizzazione di interviste semistrutturate dei succitati dati;

- analisi dell’impatto sociale degli interventi realizzati.

- Regolamento per l’attivazione del progetto e realizzazione dello stesso

- In tutte queste attività i volontari saranno risorse in affiancamento a quelle

presenti in organico presso l’ente proponente.

- 2) Realizzazione di corsi per Computer per anziani

Navigare in rete o effettuare certe operazioni è molto più difficile per gli anziani

poiché Internet non è stato concepito tenendo presente che alcune categorie di

persone sono cresciute senza il computer come la maggior parte degli utenti di

30 anni o più giovani. Internet per loro non è dunque facilmente utilizzabile. Le

attività proposte ed i corsi che si realizzeranno mirano all’ usabilità del PC, far

conoscere le tecniche base dei software che possono essere utilizzato da tutti per

scrivere messaggi di posta elettronica, giocare, navigare.

Per rendere un sito più usabile, secondo gli esperti, basterebbe seguire le stesse

regole che rendono accessibile un sito per i disabili come . I due aspetti dunque

sono strettamente legati: un sito accessibile è spesso anche usabile. I ragazzi

svolgeranno semplici dimostrazioni , in collaborazione con giovani del centro di

aggregazione giovanile e con i responsabili comunali indicati nel progetto pe r

semplificare al massimo la conoscenza e l’utilizzo del PC.

- Nello specifico:

- incontri pubblici di sensibilizzazione;

- produzione e distribuzione di materiale informativo;

- realizzazione di attività di animazione, di incontro, di informazione verso

singoli;

- produzione di griglie e strumenti per il monitoraggio e la raccolta dati sui li-

velli di pratica dell’attività;

- realizzazione attraverso la raccolta dati, la somministrazione di questionari,

la realizzazione di interviste semistrutturate dei succitati dati;

- analisi dell’impatto sociale degli interventi realizzati.

- diversificazionene dei corsi in base alle conoscenze dell’utenza

In tutte queste attività i volontari saranno risorse in affiancamento a quelle pre-

senti in organico presso l’ente proponente

3) Corsi di Ballo e gruppi di cammino

Molti giovani sono concentrati sul presente, hanno difficoltà a delineare un progetto; pensare il futuro significa poter definire i propri obiettivi, individuare percorsi, dotarsi di una strategia, valutare alternative, orientare l’azione. Molto spesso infatti una scelte non idonee a soddisfare le aspettative determina frustrazione, insuccesso e, in campo formativo. L’anziano in salute ha vivo il ricordo della vita trascorsa , è concentrato sul trasmettere le proprie competenze e conoscenze , ha bisogno di divertirsi e di evadere. Il ballo, l’attività motoria, le passeggiate sono uno stimolo per andare avanti e trascorrere il tempo libero in maniera costruttiva queste attività sono in grado di portare benefici se la pratica è regolare. In sintesi i volontari potranno organizzare semplici attività mirate ad aumentare la forza, la resistenza fisica, l'equilibrio e la flessibilità del corpo;

Verranno valutate e proposte nel rispetto delle attività previste :

• Giornate dedicate al ballo ( genere da concordare con gli utenti) per migliora-re l’acquisizione e la fiducia in se stessi e l'azione tra mente e corpo;

• Passeggiare con gruppi di cammino già costituiti e nuovi per il miglioramen-to della salute ( antidoto contro lo stress) miglioramento della postura, e l’e-leganza

• Ginnastica dolce in collaborazione con operatori già attivati per focalizzare l’attenzione sulla propria attività fisica, tenere lontani i pensieri e sviluppare una vita sociale più ricca;

• Organizzazione di Corsi Pc per anziani .

• Somministrazione di questionario anonimo di valutazione del servizio tra le diverse figure coinvolte: operatori (pubblici, privati, terzo settore), utenti e l, partner, volontari, giovani in servizio civile nazionale

•Al fine di migliorare ed approfondire la formazione in situazione i volontari in servizio civile potrebbero temporaneamente trasferirsi in altre sedi accreditate (il trasferimento non avrà durata superiore a 30 giorni).

In sintesi nel corso di realizzazione delle attività previste dal progetto si alterneranno momenti di incontro, formazione, programmazione e verifica delle attività:- Attività manuali- Attività ludiche- Attività espressive- Attività all’aperto- Attività educative- Attività di apprendimento- Attività di socializzazione

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

10) Numero posti con vitto e alloggio:

11)Numero posti senza vitto e alloggio:

12) Numero posti con solo vitto:

13 ) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

30 ore settimanali per un totale di 1400 ore annue

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

- Impiego possibile in giorni festivi : in occasione di particolari eventi è possibile che si

richieda ai volontari di svolgere il proprio servizio in giorni festivi con la possibilità

di recupero nel corso delle settimane successive e mantenendo costante il monte ore

totale annuale.

- Partecipazione ad eventi ed occasioni volti alla promozione del Servizio Civile Nazio-

nale e Regionale di rilievo ed utili alla sensibilizzazione delle giovani generazioni

verso le quali i volontari in servizio possono rappresentare e proporre una testimo-

nianza diretta dell’impegno sociale e civile che ci si assume attraverso la scelta di

svolgerlo.

- Partecipazione ad eventi per il monitoraggio lo scambio di pratiche e di esperienze in collaborazione con altri enti accreditati e la Regione Liguria

A tal proposito l’olp s’impegna a partecipare ad incontri regionali …. Vedi dichiarazione disponibilità allegata .

4

0

4

0

6

16 Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

N.Sede di

attuazione del progetto

Comune IndirizzoCod. ident. sede

N. vol. per sede

Nominativi degli Operatori Locali di Progetto

Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato

Cognome e nome

Data di nascita C.F. Cognome e

nomeData di nascita C.F.

3 Centro Anziani Taggia Via San Francesco

3 59956

4567891011121314

17 Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

Il Comune di Taggia svolgerà una apposita attività di comunicazione ed

informazione per oltre 30 ore complessive per promuovere e sensibilizzare la

comunità territoriale oggetto del progetto. Le attività di promozione e

sensibilizzazione al Servizio Civile saranno sviluppate prima durante e dopo i 12

mesi di progetto, nella convinzione che non è sufficiente comunicare e promuovere

le esperienze di SCN soltanto nel momento della pubblicazione del bando nazionale.

Risulta infatti fondamentale costruire nel tempo un rapporto di conoscenza e fiducia

tra Enti e giovani potenziali volontari.

Il testo del Progetto sarà pubblicato sui siti www.comune.taggia.im.it per tutta la

durata del bando.

Inoltre per la pubblicizzazione del progetto saranno anche utilizzati i seguenti

strumenti:

lettera inviata da parte del Comune ai cittadini di età compresa fra i 18 e i 28 anni

non compiuti;

attività di volantinaggio e affissione di locandine in luoghi di aggregazione

giovanile, negli istituti scolastici di secondo grado, nelle sedi di attuazione del

progetto e su tutto il territorio comunale;

sito web comune di taggia

TV e radio locali;

facebook e altri social network

collaborazione ed integrazione con la campagna promozionale del bando e aperto

con il Coordinamento Provinciale degli Enti di Servizio Civile CO.VO.

Data l’importanza della diffusione del SCN fra tutte le fasce di cittadini, di una

corretta interpretazione delle sue finalità e destinatari, tutti i volontari

partecipanti al progetto svolgeranno, in forma coordinata e congiunta con il

CO.VO., nell’ambito del monte ore annuo, le seguenti attività di promozione e

sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

- Presentazione e conferenza stampa di avvio del progetto, in presenza dei volontari

e degli OLP, in cui si evidenziano le finalità e gli obiettivi del progetto e l’apporto

dei volontari in servizio civile: 5 ore

- in occasione di iniziative pubbliche connesse alle attività statutarie e di progetto,

verranno organizzate 2 occasioni di diffusione e promozione del SCN: 10 ore

- INcontri con le scuole secondarie, inferiori e superiori, del territorio per presentare,

attraverso l’esperienza, le finalità del SCN: 10 ore

Per tali attività si prevede un impiego di ore-lavoro di personale del Comune per un totale di circa 40 ore e di almeno altrettante ore-servizio (40) di giovani in Servizio

Civile Nazionale presso il Comune.

18 Criteri e modalità di selezione dei volontari:

Criteri UNSC

19 Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

20 Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto: La valutazione è un’operazione in grado di ricercare/definire i plusvalori che un

processo produce: formulazione di giudizi, interpretazione di valori, individuazione

dei livelli di qualità del lavoro erogato. La valutazione utilizza i dati rilevati

attraverso il monitoraggio, ovvero con un metodo di raccolta sistematica di dati ed

informazioni sullo stato di avanzamento di programmi di azione, interventi e/o

progetti.

In questo progetto, il monitoraggio si qualifica come lo strumento di governo delle

azioni progettuali.

Da un punto di vista operativo il monitoraggio comprende alcune fasi fondamentali:

la rilevazione periodica e sistematica di dati effettuata sulla base di precisi indi-

catori e l’articolazione dei medesimi in una descrizione organica dello stato di

avanzamento degli interventi analizzati;

l'individuazione di eventuali variazioni tra andamento e risultati previsti e anda-

mento e risultati effettivi e la raccolta di dati (spesso non evidenti) che consenta-

no di effettuare una ricognizione delle cause e delle conseguenze - tra le quali

comunemente appaiono opportunità, bisogni e domande inattese - ricostruendo i

"processi" attivati.

La segnalazione delle variazioni ritenute più significative, al fine di migliorare

l'efficacia (le azioni intraprese in relazione ai risultati attesi), l'efficienza (le azio-

ni implementate in relazione ai costi sostenuti) e l'equità (il grado di rispondenza

delle azioni ai bisogni ed alla domanda espressa dai destinatari reali degli inter-

venti) degli interventi analizzati.

Le attività di monitoraggio e valutazione si svilupperanno in forma ciclica attraverso

tre momenti fondamentali: realizzazione - valutazione - ri-progettazione.

La circolarità “realizzazione - valutazione - ri-progettazione - realizzazione”

costituisce un tratto tipico della metodologia che informa la rete dei soggetti

coinvolti, rappresentando al contempo un’opportunità di miglioramento e ri-

programmazione in itinere delle singole azioni e fasi e il volano dell’auto-

apprendimento per tutti i portatori d’interesse.

Si farà ricorso a colloqui individuali, incontri di staff , report e questionari.

Per la valutazione in itinere ed ex post indicata nei piani di attuazione, si adotteranno

strumenti e metodologie differenziati e specifici rispetto all’oggetto del progetto ed

alle diverse categorie di soggetti, interni ed esterni, coinvolti.

Per la misurazione dell’efficienza e dell’efficacia delle attività previste dal progetto

si utilizzeranno le variabili quantitative e qualitative di seguito indicativamente

riportate. Ciascun progetto selezionerà e integrerà gli indicatori ritenuti pertinenti

alle rilevazioni per la specificità delle azioni da valutare.

• Efficacia: intesa come raggiungimento scopi e benefici

- numero complessivo di destinatari diretti raggiunti dal servizio

- nuovi utenti;

- destinatari indiretti del progetto (sviluppo comunità locale, fasce

d’utenza, ulteriori tipologie);

- livello di soddisfazione tra gli utenti;

- livello di soddisfazione di volontari;

- fattori esterni su cui ha inciso il progetto;

- contatti con operatori di altri servizi;

- nuove partnership/reti che il progetto ha permesso di sviluppare con

organizzazioni del terzo settore/enti pubblici;

- individuazione obiettivi specifici raggiunti.

• Efficienza: risultati e benefici ottenuti rispetto ai costi

- numero di destinatari raggiunti

- destinatari indiretti del progetto

- risorse umane impiegate

- numero ore dedicate dai volontari alle singole attività

- numero ore dedicate dai volontari per il raggiungimento di ciascun

obiettivo specifico

- risorse strumentali

- verifica impatto organizzativo interno ed esterno

- sostenibilità del progetto nel futuro e riprogrammazione

- parametri gestionali ed economici

- altri parametri in relazione alla buona gestione delle risorse umane

Saranno effettuate due rilevazioni, rispettivamente al 5° ed al 9° mese dall’avvio del

progetto. Nel 12° mese dall’avvio del progetto sarà effettuata la valutazione ex post

del progetto stesso. Partecipazione dei ragazzi in servizio civile al monitoraggio

mediante attività di gruppo alla presenza dell’Olp durante la quale gli stessi

commenteranno e valuteranno le risultanze del monitoraggio effettuato. Si

impiegherà fra l’altro lo strumento di valutazione mediante la conduzione di gruppi

di auto aiuto condotti dall’OLP di riferimenti cui parteciperanno i volontari in

servizio civile, con particolare riferimento alle tematiche di conflittualità ai fini di

evidenziare le problematiche da risolvere.

21 Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

Si Confcooperative Imperia

Via Q. Mansuino 1218038 San Remo (Codice Accreditamento NZ01170)

22 Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

Diploma di scuola media inferiore

Conoscenza di base dei principali strumenti informatici

23 Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:

FORMAZIONE SPECIFICA ImportoSegreteria attrezzata Aula adeguatamente attrezzata con sedie, banchi, n. 1 lavagna, , n. 1 videoproiettore, Supporti informatici e multimediali, diapositive, n. 2 computer

1.200,00

Compenso dei docenti impegnati 400,00Compenso del tutor impegnato durante la form. spec. Costo complessivo delle dispense 150,00Costo totale della cancelleria per la formazione spec. 50,00PUBBLICIZZAZIONE PROGETTOMateriale pubblicitario (es Depliant, locandine, adesivi, segnalibri) 1.500,00Lettera personale ad ogni ragazzo in età compresa dai 18 ai 29 residenti nel comune di Taggia 600,00RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI AL

PROGETTOTelefono di rete fissa all’interno della sede di attuazione 300,00Computer 1.500,00Materiali di consumo 800,00Cancelleria 400,00Dotazioni ludiche 10.000,00TOTALE 16.900,00

24 Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

• OASI associazione di volontariato • Docx Lanterna • Ospedale di Carità• CRV• Hesperos Scs• Prot civile Comunale• Serv alla persona• Servici socio educativi • Ufficio Ambiente• Circolo Parasio ente di formazione• Polizia Municipale• Assistenti sociali Comunali

25 Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Risorse tecniche necessarie per l’attuazione del progetto:• Uffici Comune Taggia • Territorio comune di Taggia (ORTI) • Sede Centro ricreativo per minori;• Sede Centro di Aggregazione giovanile;• Centro Anziani• 3 linee telefoniche/fax • 1 Collegamenti ad Internet tramite linee ADSL con server,• Attrezzatura per attività ludica per minori (materiale per disegno/pittura, libri per

varie fasce d’età, attrezzatura per psico-motricità, giochi, materiale per la manipolazione –das, pongo, ceramica, pittura a dita …);

• Giochi da tavolo ,carte da gioco • Inoltre:

Tipologia GiochiGiochi astratti di percorso Scacchi, Dama, ShogunGiochi astratti di posizione Forza 4, Othello, Trabocchetto

Giochi di costruzione di figure Tangram, OrigamiGiochi logici semplici Domino classico, Lotto delle figure, Lavagna delle relazioni

Giochi logici complessi Master mind, Scarabeo, ParoliamoGiochi di percorso semplici Gioco dell’oca, Non ti arrabbiare

Giochi di percorso complessi Backgammon, Labirinto magico

Giochi di riflessi e abilità basati su memoria visiva, rapidità di movimento, coordinazione occhio-mano

Giochi di riflessi e abilità complessi Traveller’s memory, Ludus

Simulazione economica Monopoli, ManagerSimulazione di indagini Indovina chi?, Cluedo

Strumenti

N3 Stereo riproduttore cd audio, 2 pc con connessione ad internet, lettore DVD, playstation, fotocamera, 2 stampanti.

Strumenti musicali: 2 chitarre, un basso, batteria, tastiera, mixer 6 canali, microfoni, amplificatori, casse audio.

Funzione Arredo e dotazioni tecniche Area di collocamento

Accoglienza/soggiorno Scrivania, sedie atrio/segreteria

Programmazione attivitàPc, archivio, sedie, armadio con serratura per chiusura a

chiaveSegreteria

Conservazione scaffali Magazzino

Utilizzo delle dotazioni

Scrivania, tavoli, sedie, mobili e scaffali per la

custodia dei giochi, lavagna, divani e poltrone Strumenti

musicali

Sala giochi/musica

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

26 Eventuali crediti formativi riconosciuti:

Nessuno

27 Eventuali tirocini riconosciuti :

Nessuno

28 ) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

In merito all’acquisizione delle competenze e professionalità da parte dei volontari,

il Comune di Taggia, s’impegna a certificare le competenze ottenute dai volontari in

Servizio Civile al termine del periodo – anche a seguito del modulo formativo

specifico sul bilancio delle competenze - valida ai fini del curriculum vitae nel quale

si riconoscono le capacità sotto riportate.

CAPACITÀ E COMPETENZE RELAZIONALI

Vivere e lavorare con altre persone occupando posti in cui la comunicazione è

importante e in situazioni in cui è essenziale lavorare in squadra (ad es. cultura e

sport), ecc.

I volontari saranno impiegati per almeno il 60% del loro orario di servizio in attività

assieme agli operatori nelle sedi di attuazione; in questo modo avranno la possibilità:

- Di apprendere le modalità relazionali più adeguate per creare efficaci

relazioni interpersonali

- Di conoscere e collaborare con le diverse figure professionali presenti

nel proprio ufficio

- Di apprendere competenze specifiche rispetto il lavoro di gruppo e

una metodologia corretta (es. pre-gruppo, gruppo, post-gruppo; supervisioni,

ecc.)

- Di relazionarsi con i referenti di enti, associazioni o altre realtà pre-

senti nel territorio.

CAPACITÀ E COMPETENZE ORGANIZZATIVE

Ad es. coordinamento e amministrazione di persone

Attraverso il lavoro di gruppo con l’intera èquipe di operatori, i volontari potranno

partecipare all’organizzazione delle attività previste dal progetto.

Per le attività rivolte agli anziani in ambito di destinazione orti collaboreranno con

l’OLP ed altri operatori esterni ,per individuare spazi criteri e cittadini per

intraprendere le attività previste

Per le attività di sensibilizzazione del territorio i volontari collaboreranno con gli

OLP o altri operatori e potranno apprendere come progettare, organizzare ed attivare

contatti con realtà presenti nel territorio e creare momenti di incontro con la

cittadinanza locale.

CAPACITÀ E COMPETENZE PROFESSIONALI E/O TECNICHE

Con computer, attrezzature specifiche, apparecchiatura elettronica, ecc.

- Uso dei piani di intervento personalizzato e dei rispettivi programmi informatici

- Uso computer e internet per aggiornamento data base, sito, ricerche a diverso tema

(es. iniziative presenti sul territorio, mappatura risorse sul territorio. et.)

- Uso strumenti tecnici durante le attività laboratoriali e di progettazione

Formazione generale dei volontari

28 Sede di realizzazione:

Comune di TaggiaVia S. Francesco 44118011 Taggia (IM)

Confcooperative Via Q.Mansuino 1218018 Sanremo

29 Modalità di attuazione:

Il percorso formativo (generale) è volto a permettere ai volontari di acquisire la

consapevolezza e la responsabilità di essere cittadini attivi nella comunità, chiamati

in prima persona ad educarsi e ad educare ai valori della solidarietà e della

promozione umana, così da contribuire a migliorare la qualità della vita della

collettività portando la propria individualità ed esperienza.

Aspetto fondamentale del percorso formativo generale – nel rispetto di quanto

disposto dalle “Linee Guida sulla formazione generale dei giovani in servizio civile

nazionale” emanate dall’UNSC - è quello di rappresentare per i giovani in Servizio

civile un’occasione di apprendimento e di acquisizione di conoscenze in particolare

sui fondamenti storici e costituzionali del servizio civile, sull’attuale normativa che

lo regola.

La formazione generale dei volontari sarà effettuata attraverso incontri a livello provinciale - con riferimento al territorio di realizzazione del progetto – realizzati attraverso il proprio staff nazionale di formatori accreditati, assieme ai formatori della sede locale di ente accreditato.

31)Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

Si Confcooperative (Codice Accreditamento NZ01170)

32 ) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Il percorso di formazione generale, inteso come processo dinamico, si propone di raggiungere le finalità individuate attraverso momenti formativi orientati prevalentemente alla:- crescita della “capacità politica” del singolo, intesa come capacità di leggere la

realtà e di agire per una sua trasformazione;acquisizione di conoscenze per sviluppare capacità e competenze adeguate al tipo di servizio previsto dal progetto (acquisizione di strumenti relazionali ed educativi). - elaborazione personale del volontario dei valori e motivazioni dell’esperienza di

servizio civile. Tale processo sarà accompagnato da incontri che favoriscono

l’acquisizione di consapevolezza di sé e di rielaborazione della propria esperien-za.

Oltre alla formazione di tipo frontale si prevede una metodologia attiva di apprendimento con attività e lavori di gruppo, role-playing ed esercitazioni psicosociali che permettano l’acquisizione delle conoscenze e la possibilità di confronto tra i volontari.Il percorso formativo sarà realizzato attraverso una formazione generale di 46 ore articolata in moduli territoriali.Al termine degli incontri formativi saranno effettuate verifiche attraverso un questionario di valutazione per monitorare: soddisfazione dei partecipanti e rispondenza alle aspettative, utilità percepita, quantità e qualità degli apprendimenti, bisogni formativi

33) Contenuti della formazione:

La formazione generale ha l’obiettivo di sviluppare nei volontari la dimensione della

cittadinanza attiva e responsabile, conoscere i fondamenti costituzionali e la

normativa del servizio civile nazionale, sviluppare le diverse competenze e capacità

dei volontari per attuare il progetto. I contenuti sono:

Modulo formativo (52 ore)

1.“Analisi delle esperienze e delle aspettative”

In questo, si dedica particolare attenzione all’inserimento del volontario nel

progetto. L’incontro ha lo scopo di creare un’occasione privilegiata per un

consolidamento del gruppo, per la condivisione delle diverse realtà sociali nelle

quali il progetto viene realizzato e le modalità di attuazione. Si cercherà di

sviluppare un confronto tra i volontari sulle motivazioni e sulle aspettative

dell’esperienza.

2.“Analisi dei processi del proprio modo di comunicare, di porsi in relazione e

gestione dei conflitti”

L’incontro è volto a far acquisire i primi elementi sulla comunicazione

interpersonale e sulla gestione di eventuali conflitti, attraverso l’utilizzo di

tecniche attive al fine di favorire nel giovane un’autovalutazione delle proprie

modalità di relazione.

3.“Legislazione e storia del servizio civile: dall’obiezione di coscienza alla legge n.

64 del 2001”. “Significato del servizio civile (articoli 2, 3 e 52 della Costituzione

Italiana, giurisprudenza costituzionale)”. “La difesa civile non armata e non

violenta”

L’incontro ha lo scopo di permettere al volontario di essere consapevole della

storia dell’obiezione di coscienza, di quale sia stato il percorso legislativo che ha

permesso di arrivare alla legge che regola il servizio civile e di riflettere sui

diritti e doveri dei volontari. Inoltre si cercherà di porre l’attenzione su come il

servizio civile, assieme ad altre forme di partecipazione cittadina (come quella

realizzata dalla Protezione civile), costituisca un’esperienza di attuazione della

difesa alternativa della Patria.

4.“Normativa vigente e Carta di impegno etico”. “Diritti e doveri dei volontari”

In questo incontro è illustrata la normativa che regola il Servizio Civile (leggi

nazionali, decreti ministeriali e circolari UNSC), nonché la disciplina che regola i

rapporti tra gli enti ed i volontari del servizio civile nazionale. Il modulo metterà

in evidenza il ruolo e la funzione del volontario nell’esperienza di servizio civile.

5.“La mission, valori ed organizzazione. “La Sede locale di Ente accreditato: ruolo e

finalità”. “Caratteristiche del progetto e condivisione delle diverse realtà in cui si

realizza”

L’incontro ha lo scopo di permettere al volontario di avere delle informazioni

specifiche sul contesto in cui si trova a svolgere il proprio servizio e sul progetto

in cui sarà coinvolto. Si illustreranno le finalità e la mission che il Comune

persegue sul territorio ed il ruolo che agisce nell’ambito del governo dei servizi

alla persona ed al cittadino. Si forniranno, inoltre, alcune nozioni basilari sul

terzo settore, sui diversi attori che vi operano, sul concetto di solidarietà sociale.

6 e 7. “Conoscenza del territorio”

I due incontri hanno l’obiettivo di approfondire alcuni temi trattati nel modulo

iniziale arricchendo con testimonianze, case history e visite presso altre strutture

(pubbliche, terzo settore, parrocchie, etc.) operanti sul territorio, connesse ai temi

affrontati nel progetto.

8.e 9.“Potersi sperimentare in situazioni in cui sono protagonista”.

I due incontri integrativi sono volti a favorire l‘entusiasmo e la relazione nel gruppo,

di sviluppare la fiducia e l’autostima dei partecipanti scoprendo quanto ognuno sia

indispensabile e insostituibile per gli altri, consolidare il senso di appartenenza ad un

gruppo. Le attività previste vengono attuate con modalità attive con dei momenti di

confronto al fine di favorire un’autovalutazione delle proprie modalità di relazione.

10. Integrazione alla formazione generale rispetto alle linee guida per la

formazione dei volontari come indicato al punto 4 e 6 delle linee Guida (vedi

allegato punteggi regionali).

10 ORE

34)Durata:

52 ore

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

35) Sede di realizzazione:

Comune di TaggiaVia S. Francesco 44118018 Taggia (IM)

36)Modalità di attuazione:

La formazione specifica dei volontari viene effettuata attraverso 12 moduli a cura

dei formatori con l’affiancamento degli operatori professionali impiegati presso la

sede di attuazione del progetto, in avviamento del metodo "learning by doing".

Verranno attivati moduli formativi con risorse proprie per le aree tematiche rispetto

alle quali sono presenti competenze tecniche interne all’Amministrazione. Verrà

caldeggiata la partecipazione dei volontari in Servizio Civile a momenti informativi

– Conferenze, Seminari, Workshop, altro- offerti dal territorio su tematiche di

interesse per il progetto. Sarà stimolata la partecipazione dei volontari in servizio

presso il Comune di Taggia ad alcuni momenti della formazione specifica per

volontari in Servizio Civile proposta da altri Enti.

Il progetto prevede che nell’esperienza annua di sevizio civile sia pianificato un

percorso di formazione che si propone di sostenere il ruolo dei volontari in modo

adeguato attraverso l’acquisizione di competenze specifiche nell’ambito del progetto

scelto rispetto allo specifico settore d’impiego. Ogni incontro formativo è strutturato

in tre momenti principali: una fase iniziale di apertura, molto importante per porre le

basi della relazione con e tra i partecipanti e definire gli obiettivi del lavoro di

gruppo, una fase intermedia in cui vengono presentati e sviluppati i contenti specifici

della formazione, una fase finale in cui, attraverso un questionario è possibile

valutare il raggiungimento degli obiettivi.

La metodologia didattica sarà interattiva. Gli interventi formativi si articoleranno in:

lezioni didattiche, role-playing, analisi della comunicazione per mezzo di

simulazioni in aula, lavori di gruppo, giochi ed esercitazioni psicosociali, scambio

esperienze..

Ogni volta, alla conclusione di questi incontri al volontario verrà consegnata una

scheda che serve come strumento per approfondire nella sede di attuazione del

progetto assieme all’OLP l’argomento trattato in modo più ampio presso la sede di

assegnazione.

37)Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

• Mariadele A. Longhi Roma 01/03/1963 residente reg. Ponte 3 Taggia • Michele Figaia a Sanremo 07/07/1968 residente via s.Agostino 8 Triora• Ilaria Natta Genova 16/9/1976 residente V D. M Clerici S Lorenzo al Mare • Rosella Miraglia Sanremo il 29/11/1954 residente v S.Francesco 224 Taggia• Paolo Novaro Centro residenziale Capo Berta 34/8 Capo Berta (IM)• Sonia Carolì Sanremo il 28/06/1978 residente vico Molino Taggia • Massimiliano Borioli Genova 11/11/1976 residente Via San Martino Taggia• Paolo Iezzoni Taggia il 7/10/53 residente via Cornice 78 Taggia• Andrea Montalto Sanremo 22/09/1974 residente V.del Piano 110/c Taggia

38) Competenze specifiche del/i formatore/i:

Mariadele Annarita Longhi: Educatrice - dipendente pubblico, ufficiale

amministrativo dei Servizi alla persona del Comune di Taggia con competenze

relative ai centri di aggregazione Comunali, con esperienza di gestione e

coordinamento dei volontari di Servizio civile già negli anni dell’obiezione di

coscienza, olp in precedenti progetti del comune di Taggia

Michele Figaia: dipendente pubblico, funzionario responsabile dei Servizi alla

Persona del Comune di Taggia con competenze nell’ambito della organizzazione,

gestione, coordinamento dei servizi alla persona .OLP .Ottima disponibilità e

capacità di laboratori e manuali

Ilaria Natta Dipendente pubblico – assistente sociale – corso di Mediatore familiare

- referente del servizio di assistenza domiciliare per il comune di Taggia e valle

Argentina –Svolge attività di progettazione pianificazione e monitoraggio Laurea in

scenze dell’educazione – Master di specializzazione di Tecnico di Gestione delle

Risorse Umane

Rosella Miraglia: dipendente pubblico, funzionario Responsabile del Settore

Pubblica istruzione del Comune di Taggia con esperienza nell’ambito della gestione,

coordinamento con funzione di responsabilità, progettazione e monitoraggio di

servizi educativi.

Sonia Carolì: competenze nell’ambito specifico del SCN in qualità di volontaria di

servizio civile dal 2 ottobre 2006 al 30 settembre 2007. OLP. Esperta di

progettazione in campo sociale e di pianficazione di servizi pubblici. Consulente di

enti locali nell’ambito della gestione di progetti innovativi finanziati dalla legge

285/97 “disposizioni a tutela dell’infanzia e dell’adolescenza” e del coordinamento e

gestione di strumenti di partecipazione della cittadinanza alla vita amministrativa

della città.

Paolo Novaro Educatore interculturale e referente tecnico , presta la propria opera

come assistente con mansioni educative ed operatore sociao – assistenziale con

disabili gravi coordina affidi educativi individualizzati – interventi educativi nelle

scuole della provincia

Massimiliano Borioli Competenze specifiche nella pianificazione e gestione nelle

attività amministrative e gestione del personale della Residenza protetta “Ospedale

di Carità” . Laurea in Economia e Commercio

Paolo Iezzoni: capacità di coordinamento, organizzazione di gruppi di progettazione

in attività di servizio con idoneità alla assunzione di responsabilità.

Responsabilità e coordinamento centro di educazione ambientale Comunità Montana

Argentina-Armea. Diffusore e promotore di iniziative di divulgazione scientifica

nell’ambito della tutela ambientale di Agenda21, sulla riduzione e riciclo di rifiuti

(raccolta differenziata “porta a porta”, compostaggio domestico).

Ottima conoscenza di componenti hardware e di Pc e dei sistemi operativi DOS,

Windows, XP, Vista, Linux. Ottima conoscenza dei programmi applicativi Windows

Office, Open Source, Grafica digitale C.A.D. generici e architettonici.

Andrea Montalto: dottore in Scienze Ambientali ad indirizzo Marino presso

l’Università degli Studi di Genova con tesi di laurea: “ La raccolta differenziata nella

realtà del ponente ligure: Taggia studio di un caso”. Ha svolto attività di

coordinatore, educatore ed informatore per la realizzazione di numerose campagne di

informazione sulla raccolta differenziata.

E’ stato responsabile ed educatore Progetto di Educazione Ambientale per vari

comuni della provincia svolti in ambito scolastico.

E’ stato altresì coordinatore ed educatore per la realizzazione di attività di educazione

ambientale sulle tematiche “Energia, Rifiuti,

Biodiversità” per conto dei Centri di Educazione Ambientale della Comunità

Montana Argentina Armea e della Provincia di Imperia.

Attualmente è dipendente della ditta Dock Lanterna in qualità di funzionario amministrativo

39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Il progetto prevede che nell’esperienza annua di sevizio civile sia pianificato un

percorso di formazione che si propone di sostenere il ruolo dei volontari in modo

adeguato attraverso l’acquisizione di competenze specifiche nell’ambito del progetto

scelto rispetto allo specifico settore d’impiego.

Ogni incontro è strutturato in tre momenti principali: una fase iniziale di apertura,

molto importante per porre le basi della relazione con e tra i partecipanti e definire

gli obiettivi del lavoro di gruppo, una fase intermedia in cui vengono presentati e

sviluppati i contenti specifici della formazione, una fase finale in cui, attraverso un

questionario è possibile valutare il raggiungimento degli obiettivi.

La metodologia didattica sarà interattiva. Gli interventi formativi si articoleranno in:

lezioni didattiche, role-playing, analisi della comunicazione per mezzo di

simulazioni in aula, lavori di gruppo, giochi ed esercitazioni psicosociali, scambio

esperienze.

Ogni volta, alla conclusione di questi incontri al volontario verrà consegnata una

scheda che serve come strumento per approfondire nella sede di attuazione del

progetto assieme all’OLP l’argomento trattato in modo più ampio presso la sede di

assegnazione; inoltre verrà affiancato da un operatore esperto nelle attività

specifiche previste e potrà usufruire di altri momenti di formazione, differenti e

specifici per ogni attività. Questi incontri saranno registrati su apposite schede.

40 ) Contenuti della formazione:

I contenuti della formazione specifica sono elencati di seguito:

Area Sostenibilità ambientale e sviluppo sociele:

- Organizzazione di Forum e Facilitazione

- Concetti in ambito del sociale

- Sostenibilità Ambientale

- Lo sviluppo dei servizi alla persona : impegno degli Enti Pubblici e nello

specifico dell’Amministrazione del Comune di Taggia

Area Territorio, progetti ed azioni:

- Motivazioni, obiettivi e significato di un'esperienza di Servizio Civile nel campo

dei servii alla persona

- Presentazione della struttura organizzativa e gestionale del Comune di Taggia

- Conoscenza del territorio comunale e verifica in sito

- Analisi e studio dei progetti e delle azioni specifiche che i vovolontari

supporteranno

Area Minori

Centri di aggregazione giovanile 3/11 anni

Centri di aggregazione giovanile adolescenti

Disagio

La dispersione scolastica

- Aspetti connessi al servizio sociale ed al servizio alla persona

nell’ambito degli enti Locali

Reti di collegamento con enti esterni ( provincia/ regione)

Area Anziani

Centri di aggregazione per anziani

L’assistenza domiciliare

- Aspetti connessi al servizio sociale ed al servizio alla persona

nell’ambito degli enti Locali

Reti di collegamento con enti esterni ( provincia/ regione)

La sede di realizzazione di progetto

- Gli uffici comunali: cos’è e come funzionano, loro dislocamento, competenze di

ciascuno di questi. Istruzioni per l’uso

- Comunicazione e Rapporti esterni

- Normativa degli Enti Locali, gestione della privacy, Piano della Sicurezza

La comunicazione

- Comunicazione, Ufficio Relazioni con il pubblico e rete civica

- Il Comune di Taggia e il media locali: l’Ufficio Stampa - Il sistema dei media

locali

- La comunicazione in campo sociale

- Applicazioni informatiche e rete comunale

- Applicazioni internet d'interazione diretta: Mailing list, Faq, Blog

I bisogni ed i destinatari dei progetti e delle azioni

- Informazioni specifiche sul contesto e sui diretti referenti con cui il volontario si

trova a svolgere il proprio servizio.

- informazioni specifiche sull’utenza ed i destinatati con cui il volontario si relaziona

quotidianamente.

Territorio e servizio civile: come progettare e realizzare delle attività

L’incontro ha lo scopo di permettere ai volontari di saper utilizzare degli strumenti

di programmazione al fine di realizzare delle attività specifiche nel territorio. I temi

specifici sono:

a) analisi del territorio a cui è rivolta il progetto;

b) analisi al target a cui è rivolto il progetto;

c) finalità e obiettivi;

d) strutturazione delle attività

e) strumenti di verifica dell’efficacia del progetto.

L’incontro si svilupperà in diversi momenti in cui si strutturerà una parte di studio e

di progettazione, e una parte di realizzazione effettiva del progetto.

Partecipazione attiva nella comunità. Incontro con realtà che operano nel

territorio: il contatto diretto con chi opera nel territorio sarà un’ulteriore stimolo di

riflessione e conoscenza.

Bilancio di competenze

Nell’ambito dell’offerta formativa specifica per i volontari in servizio civile sarà

strutturato, nell’ultimo mese di servizio, un incontro sul bilancio delle competenze e

sulle opportunità legate al loro futuro professionale. Pertanto si è pensato di

articolare la giornata di formazione affrontando le seguenti tematiche:

a) Bilancio delle competenze acquisite;

b) Costruzione curriculum vitae;

c) Esperienze ex volontari di altri enti già inseriti in ambiti lavorativi.

d) Mappa delle opportunità.

Valutazione conclusiva

Lo scopo dell’incontro è quello di favorire un momento in cui sia possibile

rivalutare l’esperienza vissuta esaminando in modo obiettivo la propria crescita

personale e professionale.

Sarà realizzato altresì un incontro di “Valutazione conclusiva” il cui scopo sarà

quello di rivalutare l’esperienza vissuta esaminando in modo obiettivo la propria

crescita personale e professionale

Sarà responsabile della attuazione delle attività di “bilancio di competenze” e

valutazione conclusiva l’OLP Mariadele Annarita Longhi

41) Durata :

84 ore

Altri elementi della formazione

42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Saranno effettuate due rilevazioni: la prima a metà progetto, la seconda alla sua conclusione.

Gli indicatori rilevati attraverso i questionari e le schede di rilevazione, elaborati su strumenti appositi saranno ridotti a variabile attraverso tecniche fattoriali per permettere l’individuazione di gruppi omogenei di destinatari e del loro gradimento sui fattori precedentemente individuati in base a gradi di soddisfazione.

Inoltre per valutare se l’apprendimento dei concetti trasmessi durante gli incontri è consolidato e compreso e per misurare il grado di soddisfazione dei volontari che partecipano al progetto si rende necessario effettuare una valutazione in itinere. Per questo vengono somministrati, al termine di ogni incontro formativo, questionari che indagano la valutazione dell’apprendimento, la soddisfazione dei volontari e la rispondenza delle aspettative, l’utilità percepita, i bisogni formativi.Inoltre la valutazione dell’apprendimento di nuove conoscenze e competenze professionali, nonché della crescita individuale dei volontari verrà fatta durante i momenti di formazione dove sarà possibile confrontarsi direttamente sulle esperienze fatte, le difficoltà incontrate, i vari metodi di lavoro. Alla fine dell’anno di servizio civile ai volontari viene chiesto di stendere una relazione in cui riprendere i vari aspetti del servizio civile: formazione, attività in cooperativa, relazione con OLP e RLEA, e dare un giudizio sul percorso fatto sia dal punto di vista personale che professionale..I risultati finali dell’apprendimento e della soddisfazione dei volontari, saranno utilizzati per effettuare una sintesi finale e per poter riprogettare e rivedere i futuri progetti di formazione.Rispetto alle attività di monitoraggio regionale l’OLP garantisce la partecipazione ad almeno due incontri volti alla verifica del raggiungimento degli obiettivi raggiunti attraverso la realizzazione delle attività progettuali e formative, in presenza di volontari in servizio.

Taggia, 29 ottobre 2012

Il Progettista Il Responsabile legale dell’ente Il Sindaco(Franceschina TUFO) Dott. Vincenzo Genduso