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(Allegato 1) 1 SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: CENTRO SERVIZI FORMAZIONE E OCCUPAZIONE 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: POSSO FARCERLA (partiamo alla pari) 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE E-09 (tutoraggio scolastico) R 14-NZ05710 IV REGIONE MOLISE

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(Allegato 1)

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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE 1) Ente proponente il progetto:

CENTRO SERVIZI FORMAZIONE E OCCUPAZIONE

2) Codice di accreditamento:

3) Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

POSSO FARCERLA (partiamo alla pari)

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE E-09 (tutoraggio scolastico)

R 14-NZ05710

IV REGIONE MOLISE

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6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Le ricerche internazionali sulla povertà relativa dei bambini nei paesi ad economie sviluppate hanno evidenziato come questo fenomeno interessi particolarmente l’Italia e, di conseguenza, la regione Molise. I diversi livelli di povertà si rilevano molto sensibili ai caratteri sociali e territoriali delle famiglie e pertanto l’incidenza di povertà relativa aumenta al diminuire del titolo di studio del genitore. Rientrano in questo scenario ben 1.655.000 bambini e ragazzi minorenni di cui ben il 63% vive nei territori del meridione, dove risiede solo il 39% dei minorenni. Dati preoccupanti anche per la nostra realtà che ci spingono a mettere in campo precise azioni di contrasto e risoluzione a queste forme estreme di esclusione sociale. La scolarizzazione è uno dei pochi strumenti per una sicura emancipazione. Ancora oggi, in Italia e nel Molise, per ogni anno di scuola in meno diminuisce la possibilità di avere informazioni ed esercitare i diritti di cittadini, decresce l’aspettativa di vita, aumenta la possibilità di malattia malcurata o cronica, crescono le possibilità di trovarsi in condizione di dipendenze psicosociali e la probabilità di prolungata disoccupazione: diminuisce la possibilità di mobilità territoriale e sociale e quella dell’accesso all’educazione permanente. La principale politica pubblica di contrasto alla povertà rivolta alle giovani persone in crescita è stata l’obbligo di andare a scuola. La politica dell’obbligo, anche di quello prolungato, è stata necessaria per una scolarizzazione di massa ma non sufficiente, le interruzioni negli studi e la mancata alfabetizzazione funzionale toccano percentuali elevatissime soprattutto nei territori meridionali. A ciò consegue una elevata dispersione successiva cioè nel primo o secondo anno di scuola secondaria superiore. Il fenomeno dell’abbandono scolastico diventa ancora più allarmante se si considerano gli studenti appartenenti alle comunità Rom, Sinti e Camminanti dove solo 1,5% accede alla secondaria di I grado. Se si considerano, inoltre, gli studenti con cittadinanza non italiana che non hanno una regolarità scolastica sia a causa delle difficoltà linguistiche sia per le problematiche di integrazione sociale costretti ad abbandonare la scuola. Gioca, inoltre, a sfavore della riuscita scolastica dei minori stranieri anche la scarsità di aiuti allo studio, di cui gli italiani usufruiscono nell’ambito familiare ed extrascolastico. La nostra area presenta tutti i problemi, sebbene in scala minore data la ridotta densità abitativa del territorio. Nella provincia di Campobasso e più in particolare nel comune capoluogo attualmente sono presenti sia insediamenti Rom, sia bambini stranieri che accedono alla scuola primaria e secondaria di I grado, inoltre non bisogna

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dimenticare la sempre crescente incidenza della crisi economica sulle famiglie con un solo genitore occupato, quelle con un solo genitore nonché quelle con ridotto potere di acquisto. La previsione del gennaio 2010 su scala nazionale parla di un 20% sul totale delle famiglie che passeranno nella fascia di povertà. Tutto ciò che costituisce un motivo di povertà determina la causa maggiore di discriminazione di bambini e adolescenti. Dati ISTAT bambini e adolescenti in età scolare di Campobasso AGGIORNATA AL SETTEMBRE 2013 Età Machio Femmina Totale 7 194 215 409 8 220 211 431 9 237 226 463 10 244 206 450 11 261 238 499 12 216 231 447 13 246 244 460 Totale 1618 1571 3189

Tavola - Alunni nomadi per regione - Anno scolastico 2010/2013

Regioni Valori assoluti

Alunni nomadi per

100 frequentant

i

Molise

97 0,2

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Tavola - Bambini e ragazzi fino a 17 anni che frequentano la scuola per frequenza con cui svolgono i compiti a casa, genere e tipo di scuola. ITALIA (per 100 bambini e ragazzi fino a 17 anni dello stesso sesso e tipo di scuola) Genere Tipo di scuola

Frequenza con cui svolgono i compiti

mai

si di cui: si,

alcune

volte

si, spess

o o sempr

e

Maschi

Primaria 2,0 98,0 31,7 66,3 Secondaria I grado

1,9 98,0 10,3 87,7

Secondaria II grado

2,3 97,7 21,4 76,3

Totale 2,1 97,9 22,7 75,2 Femmine Primaria 3,2 96,8 26,8 70,0 Secondaria I grado

0,9 99,1 7,9 91,2

Secondaria II grado

1,0 99,0 12,7 86,3

Totale 1,9 98,1 17,3 80,8 Maschi e femmine Primaria 2,6 97,4 29,3 68,1 Secondaria I grado

1,4 98,6 9,2 89,4

Secondaria II grado

1,7 98,3 17,1 81,2

Totale 2,0 98,0 20,1 77,9 Fonte: Istat

Tavola - Bambini e ragazzi fino a 17 anni che frequentano la scuola e svolgono i compiti a casa per persone con cui li

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svolgono, numero medio di ore passate a fare i compiti, sesso e tipo di scuola.

(per 100 bambini e ragazzi fino a 17 anni dello stesso sesso e tipo di scuola)

Genere Tipo di scuola

Svolgono

compiti a casa

Con chi svolgono i compiti Media ore

di studio

da solo

con il

padre

con la

madre

con il nonno/non

na

con i compag

ni di scuola

con fratell

i o sorell

e

con l'aiuto

di person

e retribui

te

con l'aiuto

di person

e non retribui

te

Maschi

Primaria 98,0 43,9

25,7 75,6 7,9 2,9 13,3 1,8 2,4 1:40

Secondaria I grado

98,0 79,1

13,8 33,3 2,6 9,5 11,0 3,4 1,5 2:06

Secondaria II grado

97,7 87,8

5,5 11,2 1,6 11,6 7,7 3,3 1,7 2:17

Totale 97,9 67,0

16,3 44,3 4,5 7,3 10,9 2,7 1,9 1:58

Femmine Primaria 96,8 47,

4 21,1 72,2 8,9 4,6 13,0 2,6 2,4 1:45

Secondaria I grado

99,1 81,0

10,3 25,6 2,7 13,6 14,9 3,4 2,4 2:38

Secondaria II grado

99,0 88,7

4,7 9,5 3,4 14,3 6,5 3,5 1,2 2:54

Totale 98,1 69,6

13,0 39,7 5,5 10,1 11,4 3,1 2,1 2:21

Maschi e femmine Primaria 97,4 45,

6 23,5 73,9 8,4 3,7 13,1 2,2 2,4 1:42

Secondaria I grado

98,6 80,0

12,1 29,6 2,6 11,4 12,8 3,4 1,9 2:21

Secondaria II grado

98,3 88,3

5,1 10,3 2,5 12,9 7,1 3,4 1,5 2:35

Totale 98,0 68,2

14,7 42,1 5,0 8,7 11,2 2,9 2,0 2:09

Fonte: Istat

DESTINATARI DEL PROGETTO: bambini e adolescenti a rischio di esclusione o emarginazione scolastica che presentano le seguenti problematiche: a) Disaffezione per la scuola; demotivazione; b) Insofferenza per le sollecitazioni della vita scolastica; insoddisfazione; bassi

livelli di aspirazione ad andar bene a scuola; c) Disadattamento; aggressività; d) Carenze cognitive di base in lingua italiana e in matematica, dislessia,

disgrafia, discaluculia, con conseguente atteggiamento di indifferenza per l’insuccesso scolastico;

BENEFICIARI DEL PROGETTO: famiglie degli allievi, scuole, tessuto sociale. DURATA DEL PROGETTO Dodici mesi (ripetibile)

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7) Obiettivi del progetto:

L’obiettivo primario del Progetto consiste nel migliorare la partecipazione dei bambini e degli adolescenti a sistemi efficaci di recupero e reinserimento nella scuola volto a favorire il rispetto dei tempi di apprendimento e il rispetto della calendarizzazione scolastica. Saranno coinvolti in questo progetto il 45,6% degli studenti della primaria che studiano da soli e l’80% degli studenti della secondaria di I grado nella stessa condizione, dei 3.189 studenti presenti nella sola città di Campobasso. Considerate le tante concause che possono caratterizzare il fenomeno di discriminazione scolastica e la complessità del problema, desideriamo proporre un approccio che, pur mantenendo la centralità del bambino e dell’adolescente nell’azione dell’apprendere, consideri anche gli altri attori: docenti e famiglie che partecipano all’opera di costruzione delle condizioni necessarie al raggiungimento del successo scolastico/educativo con i seguenti obiettivi:

• Migliorare le capacità relazionali • Migliorare l’autostima sia dei bambini che degli adolescenti attraverso

attività di rappresentazione e workshop, • Supportare i bambini e gli adolescenti con particolari difficoltà (dislessia,

disgrafia, discalculia) con percorsi di counseling olistico e sistemico, • Migliorare le capacità d’ascolto all’interno della famiglia.

Il progetto persegue un obiettivo ambizioso: sperimentare soluzioni innovative che favoriscano UNA FUTURA scolarizzazione consapevole dei bambini e degli adolescenti che, senza un intervento di recupero e rafforzamento, rischierebbero l’esclusione scolastica compromettendo le opportunità di realizzazione personale e di mobilità sociale. SITUAZIONE DI ARRIVO: diminuzione dell’insuccesso scolastico

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

Da anni l’agenzia Centro Servizi Formazione e Occupazione attiva azioni di orientamento, riorientamento, rimotivazione degli studenti iscritti ai percorsi progettuali originali per lo sviluppo di competenze trasversali e attività finalizzate al benessere degli allievi che contemporaneamente acquisiscono sicurezza e competenze. E’ noto a tutti quanto sia complesso e difficile l’inserimento e il mantenimento delle relazioni scolastiche volte a migliorare

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l’apprendimento dei singoli scolari o studenti per di più ciò avviene in una fase di crescita ed evoluzione del singolo individuo, già di per sé fase impegnativa e che assorbe risorse ed energie. Essendo un’importante fase di transizione nella vita presenta una grande quantità di sfide nuove. Una dimensione fondamentale nel processo di costruzione della propria identità e personalità è rappresentata dall’autostima intesa come “apprezzamento od opinione positiva di se stessi “ e di conseguenza fiducia in se stessi e rispetto di sé. L’autostima è sicuramente la condizione necessaria per combattere le gravi forme di disagio esistenziale, l’emarginazione scolastica e molte altre forme di devianza. Formarsi un solido senso di autostima è fondamentale per tutti gli individui, e soprattutto per gli scolari e gli studenti in situazioni di disagio (emotivo, socio-affettivo e relazionale) che spesso sono responsabili di prestazioni scolastiche carenti e di comportamenti inaccettabili. Il presente progetto vuole prevenire il rischio di esclusione, attraverso interventi di socializzazione, rivolte agli alunni di scuola primaria e secondaria di I° grado

Promuovere il dominio di sé e la fiducia in se stessi Favorire lo sviluppo dell’autostima Favorire lo sviluppo delle capacità di cooperare e lavorare in gruppo Sollecitare il desiderio di partecipare e dare il proprio contributo Stimolare e sviluppare la capacità di reagire agli insuccessi e di operare senza

scoraggiarsi per superare gli ostacoli e le difficoltà; Sviluppare la presa di coscienza delle proprie potenzialità, delle proprie

capacità e dei propri limiti; Sollecitare la costruzione di livelli di aspirazione più realistici e più

equilibrati rispetto alle proprie risorse Diventare consapevoli del cambiamento di ruolo da persona poco motivata e

insofferente e distratta in classe a persona competente , motivata, con stimoli nuovi;

Stimolare l’orgoglio e la crescita di auto-considerazione per i risultati raggiunti

Alleggerire i contenuti disciplinari, inserendoli in un contesto formativo più stimolante;

Sviluppare l’operatività legata agli strumenti multimediali Promuovere la conoscenza del territorio e della propria identità culturale,

attraverso una forte partecipazione emotiva delle famiglie alle iniziative. Per la realizzazione di tali attività è previsto l’utilizzo del personale della struttura in qualità di formatori e valutatori così come da accreditamento, sarà prevista la consulenza esterna per le lezioni di metodologia didattica della scuola primaria e della secondaria di I grado, e sono previsti dieci volontari che avranno funzione di collaborazione negli interventi destinati ai bambini e agli adolescenti. Il loro ruolo sarà fondamentale perché le attività a cui saranno chiamati sono propedeutiche alla piena riuscita del progetto, i volontari dovranno avere caratteristiche precise quali:

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• 70% buona scolarizzazione (medio – alta) • 30% assolvimento dell’obbligo scolastico • 100% predisposizione alle attività di sostegno dei minori in età compresa

tra 7 e 16 anni • Capacità di coinvolgimento ed empatia

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Le strategie operative fondamentali sono quelle che si ispirano al “Cooperative learning”, al “Cerchio di gioia di Rogers”, al modello delle intelligenze multiple di Gardner e sono imperniate sull’identificazione del profilo di competenze naturali dell’alunno, per far leva sui suoi punti di forza e presidiare i suoi punti deboli. Le linee metodologiche fondamentali possono essere così enunciate:

Predisposizione di materiali ed itinerari che sollecitino ampie capacità operative, capaci di coinvolgere gli alunni in tutte le aree della comunicazione umana.

Attivazione di forme multiple e differenziate di comunicazione per superare le difficoltà in ordine a timidezze ed egocentrismi.

Sperimentazione “Peer education” e “Cooperative learning”; Potenziamento e sviluppo di capacità espressive ed operative, attraverso

l’utilizzo delle tecnologie multimediali e dei laboratori Sviluppo e coordinamento di comportamenti e interventi relazionali positivi

con gli altri, campagni e adulti Utilizzazione di tecniche (questionari, interviste, schede di autovalutazione,

griglie di osservazione), per promuovere la conoscenza di se stessi e degli altri, attraverso l’interazione reciproca e l’interazione con il mondo degli adulti e con il territorio;

Priorità assoluta alla dimensione laboratoriale e all’esperienza in situazione, con esecuzione di compiti di apprendimento unitario

L’intervento previsto vuole produrre, direttamente o indirettamente, cambiamenti in tutti gli attori che vi intervengono. Le diverse azioni saranno coordinate da un’equipe composta da operatori e rappresentanti di tutti i partner, che garantiranno l’unitarietà del progetto e l’integrazione degli interventi. • Condivisione iniziale del progetto I docenti, gli operatori, i volontari e i genitori partecipano ad un incontro per condividere spirito e modalità del progetto ed avere le informazioni necessarie per fronteggiare le problematiche legate a disturbi dell’apprendimento. Sono previsti anche incontri di verifica in itinere tra i docenti/operatori/genitori coinvolti nel progetto. • Attività di supporto agli studenti

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a) Imparare le strategie per studiare. Gli scolari e gli studenti con scarsi requisiti scolastici, individuati attraverso i test specifici e l’osservazione dei comportamenti, parteciperanno all’inizio dell’anno scolastico ad attività di supporto, finalizzate ad individuare il proprio stile cognitivo. Ci sarà una forte attenzione agli stili di apprendimento, attraverso la somministrazione di questionari sugli stili di apprendimento (Mariani) e sul metodo di studio (Cornoldi); le informazioni saranno comunicate a tutti i colleghi. L’obiettivo è fare in modo, attraverso questo progetto di studio assistito e facoltativo, che tutti gli studenti e gli scolari inizino il loro anno scolastico con gli strumenti essenziali per raggiungere un successo. Anche a far sì che si rendano subito conto che la scuola è il luogo dove si apprende, e che l’apprendimento non è un processo a costo zero: richiede impegno ed investimento personale. “Studiare è faticoso, ma mi consente di meritare dei buoni voti, essere apprezzato dai compagni, vedere i professori ed i genitori contenti e quindi è piacevole”. Il piacere dell’apprendimento, che è alla base del vero successo scolastico, si acquisisce solo studiando, ma occorre che qualcuno aiuti i ragazzi a fare questo primo passo. b) Counseling olistico e sistemico Si tratta di un supporto personale per affrontare le difficoltà nello studio e nella scuola. Il counseling olistico e sistemico si propone di considerare la persona nella sua globalità favorendo il riequilibrio della stessa tra le sue sfere psichica, affettiva e corporea. Gli obiettivi perseguibili con un percorso di counseling sistemico sono inscritti nella seguente definizione “Il counseling è un uso abile e strutturato della relazione che sviluppi l’autoconsapevolezza, l’accettazione delle emozioni, la crescita e le risorse personali”. L’obiettivo è vivere in modo pieno e soddisfacente. Il counseling può essere mirato alla definizione e soluzione di problemi specifici, alla presa di decisioni, ad affrontare i momenti di crisi, a confrontarsi con i propri sentimenti e i conflitti interiori o a migliorare le relazioni con gli altri. Il ruolo del counsellor è di facilitare il lavoro dell’utente in modo da rispettarne i valori, le risorse personali e la capacità d’autodeterminazione” indicato maggiormente nei casi di definizione di nuovi percorsi formativi o nella definizione di strategie adatte ad affrontare un situazione di difficoltà. Ambedue i tipi di counseling sono destinati a:

• Aiutare la persona “in difficoltà” ad investire maggiormente su di sé favorendo il riconoscimento delle risorse personali (rafforzamento del positivo) ed individuando i modi in cui tali energie vengono abitualmente sprecate.

• Rinforzare la fiducia attraverso un lavoro che facilita il riequilibrio personale.

• Facilitare il distacco dalla problematica che al momento coinvolge

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completamente il bambino o l’adolescente non permettendogli una visione più ampia e globale della situazione. Nel caso in cui le difficoltà persistessero verranno attivate strategie alternative di recupero.

c) Workshop per studenti. Destinato a sostenere l’autostima e la socializzazione, specie dei nuovi ingressi. Questa iniziativa permetterà a ciascuno degli alunni, se vorrà di presentare i frutto del proprio lavoro e dei propri interessi extrascolastici che lo caratterizzano. • Attività di supporto agli operatori Le strategie innovative nell’insegnamento possono verificarsi solo attraverso uno sforzo congiunto di docenti della scuola, famiglie e operatori che aiutano i ragazzi a inserirsi correttamente nel percorso formativo; gli operatori operando con modalità didattiche più confacenti agli alunni, che devono essere guidati a realizzare, al meglio, la loro attività di studenti. • Consultazione psicologica Destinata a studenti e genitori per affrontare le questioni personali più profonde e impegnative che possono emergere nei momenti di maggiore tensione ed impegno scolastico. • Attività di monitoraggio/valutazione Nell’ottica di una maggiore condivisione del percorso tra ente e discenti il compito di monitorare e di valutare i risultati e la soddisfazione dell’utenza verrà affidata ad un valutatore dell’ente attuatore e ad un referente della scuola partner che riceveranno/valuteranno una serie di documenti: - Verbali delle riunioni di verifica - Questionari di gradimento dell’utenza - Relazioni sulla partecipazione a colloqui e a percorsi individuali di sostegno (con utilizzo codice alfanumerico) - Considerazioni degli operatori sui risultati ottenuti. 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

• N.ro 1 PSICOLOGO : il suo compito sarà quello di intervenire per sanare situazioni fortemente problematiche,

• N.ro 1 ESPERTO DI NUOVE METODOLOGIE DIDATTICHE DELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO: il suo compito sarà quello di coinvolgere nella attività di sostegno i volontari coinvolti nel progetto, supportare gli operatori coinvolti nel progetto e

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formulare strategie didattiche specifiche per favorire il recupero degli scolari.

• N.ro 1 DOCENTE DI LETTERE per il recupero specifico delle lacune inerenti la lingua italiana e i percorsi di storia

• N.ro 1 DOCENTE DI MATEMATICA E SCIENZE per il recupero specifico delle lacune inerenti i percorsi di matematica e scienze

• N.ro 1 DOCENTE DI LINGUA INGLESE per il recupero specifico delle lacune inerenti la lingua inglese

• N.ro 2 ESPERTI di educazione/formazione primaria. 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto I volontari e le volontarie, dopo una formazione specifica, e supportati e coordinati da figure professionali, saranno impegnati nelle attività rivolte ai bambini e a pre-adolescenti. Nello specifico saranno così impiegati: ! Per il supporto e l’accompagnamento scolastico:

1. Aiutare i ragazzi nelle piccole difficoltà didattiche attraverso un controllo e

un supporto personale, che faccia aumentare il desiderio di un’alta formazione scolastica e che faccia soprattutto sentire l’importanza della formazione scolastica per i minori a rischio di insuccesso scolastico.

2. Stimolare il senso di responsabilità promuovendo una metodologia di lavoro che abitui a fare da soli. I volontari opereranno con tre o massimo quattro allievi per volta, al fine di un serio recupero scolastico mirato. In casi particolarmente gravi segnalatici dalla scuola, il rapporto potrà essere anche di un allievo per un volontario.

3. I volontari affiancheranno l’operatore locale di progetto (OLP) negli incontri mensili previsti con le famiglie e i docenti referenti delle Scuole elementari e medie della zona al fine di elaborare un piano di lavoro individualizzato per il recupero, che possa essere il più possibile efficace per i ragazzi seguiti,

4. Collaboreranno nella cura e gestione degli ambienti per le attività previste. ! In modo trasversale e per le attività che si andranno a realizzare i volontari si occuperanno di:

1. Lavori di ufficio necessari alle attività educative, come verbalizzazioni di incontri, aggiornamenti di banca dati, preparazione di materiale cartaceo per le attività,

2. Partecipazione alla preparazione e allo svolgimento di momenti di incontro tra i genitori e l’ente attuatore, al fine di un processo di coinvolgimento e partecipazione alle attività e all’organizzazione del centro.

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STRUTTURAZIONE DEL PROGETTO

Cronogramma di massima del progetto

Periodo

GE

N.*

FEB

.

MA

R.

APR

.

MA

G.

GIU

.

LU

G.

AG

O.

SET

.

OT

T.

NO

V.

DIC

.

GE

N.

FEB

.

Attività

Pubblicità del progetto ----

Selezione dei volontari ----

Formazione generale dei volontari (1)

----- --

Formazione specifica dei volontari (2)

-- ----- --

Monitoraggio delle attività formative dei volontari

- - - - - - - - - - - -

Attività di recupero (3) ----- ----- ----- ----- ----- ---- ----- ----- ----- -----

Workshop studenti (3) ----- ----- ----- ----- ----- ----- ----- ----- ----- -----

Attività di sostegno (4) -- -- -- -- -- -- -- -- -- --

Monitoraggio delle attività di progetto

-- -- -- -- --

* gennaio 2012 è da ritenersi il primo mese per iniziare le operazioni di diffusione pubblicitaria e selezione dei volontari utile dopo l’approvazione del progetto pari a ore 30. (1) l’attività formativa si svolge giornalmente per n. 2 ore dal lunedì al venerdì ore totali 42 (2) l’attività formativa si svolge giornalmente per n. 2 ore dal lunedì al venerdì ore totali 76 (3) le attività di laboratorio si svolgeranno quotidianamente dal lunedì al giovedì dalle ore 15.30 alle ore 18.30. (4) l’attività di sostegno psicologico si effettua per 10 ore mensili per un totale di 100 ore.

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

10) Numero posti con vitto e alloggio:

11) Numero posti senza vitto e alloggio:

4 0 4

13

12) Numero posti con solo vitto: 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

• Disponibilità all’orario pomeridiano; • Concordare e programmare iniziative e attività sempre in pieno concerto con

gli operatori del settore vista la problematicità del lavoro da svolgere; • Rispetto dei regolamenti del Centro Servizi Formazione e Occupazione; • Usufruire dei giorni di permesso nei periodi di chiusura delle attività e

comunque concordandolo con i responsabili di progetto; • Obbligo a partecipare a iniziative anche fuori la sede istituzionale; • Obbligo di partecipare alla formazione.

0

30 5

14

16) Sede/i di attuazione del progetto, O

peratori Locali di Progetto e Responsabili Locali di E

nte Accreditato:

N.

Sede di attuazione del

progetto C

omune

Indirizzo C

od. ident. sede

N.

vol. per sede

Nom

inativi degli Operatori Locali di Progetto

Nom

inativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato

Cognom

e e nom

e D

ata di nascita

C.F.

Cognom

e e nom

e D

ata di nascita

C.F.

1 C

.S.F.O.

Cam

pobasso V

ia Cam

pania, 15 R

14-N

Z05710 2

Luciana Fiorini

21/08/ 1957

FR

NLC

N57M

61A930S A

ntonietta R

ICC

A

10/10/ 1954

RC

CN

NT54R

50B519E

2 C

.S.F.O.

Cam

pobasso V

ia Cam

pania, 181

R14-

NZ05710

3 C

.S.F.O.

Cam

pobasso V

ia Cam

pania, 215

R14-

NZ05710

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

15

17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

Il Centro Servizi Formazione e Occupazione www.csfoformazione.it si impegna a realizzare le seguenti attività: totale ore 30 1. Conferenza stampa di presentazione e apertura del bando; 2. Pubblicazione sul sito internet www.csfoformazione.it del bando e della documentazione necessaria alla partecipazione dei candidati; 3. Attivazione sportello informativo (aperto per tutto la durata del bando) presso la sede via Campania, 15 4. Attivazione della campagna promozionale (condivisione materiali e modalità promozionali); 5. Distribuzione materiale promozionale (cartaceo flyer, brochure informative, depliant, etc.); 6. Promozione del bando presso gli iscritti alle banche dati della provincia di Campobasso – Politiche Giovanili 7. Promozione del bando presso i candidati che risultano iscritti presso le banche dati della Provincia di Campobasso e cha hanno presentato domanda per il servizio civile nazionale nei precedenti bandi risultando idonei ma non selezionati; 8. Diffusione di informazioni e materiali e promozione del servizio civile nelle associazioni di volontariato; 9. Promozione attraverso le televisioni (TLT – Telemolise), 10. Promozione attraverso i giornali degli Enti Parco e dei Comuni del territorio; 11. Promozione attraverso gli URP (Uffici Relazioni con il Pubblico);

18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

Selezione dei volontari La prima fase per la valutazione attitudinale motivazionale degli aspiranti sarà elaborata su questionario TOM composto da 70 affermazioni che sono valutate su una scala likert a 7 posizioni (da 1 = “Molto in disaccordo”, 2 = “Abbastanza in disaccordo”, 3 = “Leggermente in disaccordo”, 4 = “Né in disaccordo né in accordo”, 5 = “Leggermente d’accordo”, 6 = “Abbastanza d’accordo”, 7 = “Molto d’accordo”). Tutte le affermazioni delle scale sono formulate al positivo e sono state randomizzate per evitare fenomeni di response set. Verranno valutati con apposita griglia. Il colloquio che seguirà sarà effettuato con l’obiettivo di evidenziare peculiarità del soggetto che dovrà partecipare alla fase formativa e quindi operativa; per precisione i campi esplorati tramite l’incontro con l’esperta di tematiche educative sono: 1. capacità di esprimere empatia 2. capacità di evitare dispute e/o discussioni 3. capacità di aggirare la resistenza 4. capacità di lavorare sulla propria interiorità 5. capacità di sostenere l’autoefficacia Punteggio previsto da 1 a 7. 1 posto è riservato ad un portatore di handicap La commissione che provvederà alla selezione dei volontari sarà così composta:

Antonietta Ricca esperto di formazione, orientamento e comunicazione; Flora Ricca esperto di metodologie didattiche della scuola primaria e secondaria; Luciana Fiorini esperto di formazione, progettazione e sistema qualità

16

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO

20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto:

LE ATTIVITA’ DI PROGETTO E FORMATIVE SARANNO MONITORATE SULLA BASE DELLA METODOLOGIA INSITA AL SISTEMA QUALITA’ DI CUI L’ENTE E’ DOTATO CON CERTIFICATO CERTIQUALITY CISQ N.7901 IL SISTEMA PREVEDE LA SOMMINISTRAZIONE DI QUESTIONARI ANTE, IN-ITINERE E POST FORMAZIONE

21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione

dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO

22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

DIPLOMA SCUOLA MEDIA II GRADO – LAUREA Punteggi Diploma scuola media secondaria punti 1 Laurea (L) punti 2 Laurea magistrale (LM) punti 3 Laurea scienze della formazione primaria punti 4 Diploma specializzazione (DS) punti 0,50 Dottorato di ricerca (DR) punti 0,50 Ottima conoscenza di una lingua straniera (preferenziale) Uso del computer pacchetto office (preferenziale)

23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del

progetto:

nessuna

24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

no

25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

a) AULA INFORMATICA ATTREZZATA CON MESSA IN RETE E PACCHETTI APPLICATIVI FINALIZZATI A REALIZZARE PERCORSI ALTERNATIVI DI APPRENDIMENTO PER BAMBINI ED ADOLESCENTI CHE SEGUIRANNO I

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PERCORSI DI RECUPERO b) AULA PER L’ACCOGLIENZA E IL WORK SHOP c) VIDEOPROIETTORE E CINEPRESA PER FILMARE LE SITUAZIONI

CRITICHE. IL MATERIALE OTTENUTO SARA’ UTILIZZATO IN FASE DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE STESSE.

d) AULA PER GLI INCONTRI PERIODICI CENTRO DI FORMAZIONE, SCOULA, FAMIGLIA.

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

NESSUNO

27)Eventuali tirocini riconosciuti :

TIROCINIO SU ATTIVITA’ FINALIZZATA AL MIGLIORAMENTO DELLE ABILITA’ PERSONALI E RELAZIONALI DI DISABILI DI VARIA TIPOLOGIA.

28)Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

Per la certificazione e riconoscimento di competenze e professionalità acquisite dai volontari l’Ente provvederà in proprio, poiché regolarmente accreditato come ente di formazione professionale (delibera Giunta Regionale n. 1146 del 2 agosto 2006 pubblicata sul Bollettino Ufficiale Regione Molise n. 24 del 18 agosto 2006 e determinazioni dirigenziali n.ro 4 del 5 febbraio 2007 e n.ro 221 del 13 agosto 2007). L’agenzia formativa accreditata presso la Regione Molise certifica le seguenti competenze attinenti al progetto (utili alla crescita professionale dei volontari):

CAPACITÀ E COMPETENZE ORGANIZZATIVE - capacità di gestione dei processi comunicativi interni ed esterni; - capacità di gestire progetti socio-culturali; - capacità di trovare risposte concrete ai numerosi problemi posti dal contesto sociale. - capacità di lavorare in team e per progetti; - capacità relazionali in ambiente pubblico; - capacità relazionali con soggetti disabili; - collaborazione con altri enti di volontariato. PROFESSIONALITA’: - di operare nel sociale; - sostenere nelle attività quotidiane i disabili.

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Formazione generale dei volontari

29) Sede di realizzazione:

CAMPOBASSO VIA CAMPANIA 15 AULA DEL CENTRO SERVIZI FORMAZIONE E OCCUPAZIONE ATTREZZATA CON TAVOLI DA LAVORO E DA STUDIO IN POSIZIONE CIRCOLARE PER FAVORIRE LA CONDIVISIONE DELLE INFORMAZIONI E L’EMPATIA NEL GRUPPO CHE SI CONFRONTA, DURANTE LE LEZIONI FRONTALI.

30)Modalità di attuazione:

IN PROPRIO, PRESSO L’ENTE CON FORMATORI DELL’ENTE Il percorso sarà articolato con la frequenza del percorso formativo del volontario in orario mattutino dalle ore 9.00 alle 11.00 in aula. In orario pomeridiano dalle ore 15,30 alle 18,30 attività di sostegno ai soggetti svantaggiati che partecipano ai laboratori. Sviluppo temporale come da cronogramma a pagina 15.

31)Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

NO

32)Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

L’azione formativa sarà condotta tramite lezioni frontali affiancate da metodologie didattiche attive , come case study e role playing, brain storming, utilizzando il lavoro di gruppo come strumento di apprendimento. Il role playing può essere utilizzato come metodo di animazione pedagogica,con lo scopo di vivacizzare l’insegnamento. Utilizzandolo la memoria si coniuga con aspetti di creatività e identificazioni, e viene attivata anche la memoria motoria ed affettiva. Il role playing consente di vitalizzare o rivitalizzare l’aula. Consente di muoversi, di spostarsi dal proprio posto, di vivere, agire, impegnarsi. L’insegnante stesso può lasciare la cattedra e divenire animatore di un apprendimento circolare. L’uso della drammatizzazione sarà in ogni caso un modo per arricchire l’ordine tradizionale del rapporto tra insegnanti e allievi, tra materia da apprendere e discenti, immettendo nella scena, emozioni e movimento. La fantasia di chi insegna consente di estendere a quasi tutte le materie l’uso del metodo. Un role playing può essere un dialogo tra gli dei dell’Olimpo, una riunione dopo la battaglia dell’Iliade, un’intervista immaginaria a Ugo Foscolo o qualsiasi altra situazione. Il brainstorming (“tempesta di cervelli”) è una tecnica creativa di gruppo per facilitare la

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produzione di nuove idee o soluzioni ad un problema. Il metodo si basa sull’assunto che la generazione di idee è stimolata dalla concatenazione di idee e dai commenti degli altri partecipanti che favoriscono una sorta di reazione a catena .Il brainstorming funziona attraverso uno scambio comunicativo libero, sia nell’ordine degli interventi sia nei contenuti degli interventi stessi, che spinga il più lontano possibile la riflessione attorno ad un problema reale, semplice e noto ai partecipanti. Al di là dei suoi reali o presunti limiti nel processo di creazione di nuove idee e soluzioni, il brainstorming resta un’ottima tecnica per aumentare il piacere del lavoro di gruppo e il morale dei membri. Il lavoro di gruppo è un modello pedagogico caratterizzato da una modalità di insegnamento-apprendimento che si realizza attraverso lo sviluppo della collaborazione tra i compagni di classe. E' una modalità di gestione democratica della classe essenzialmente centrata su gruppi di lavoro eterogenei, sull'interdipendenza positiva dei ruoli e sull'uguaglianza delle opportunità di successo per tutti. Contribuisce alla creazione di un contesto educativo non competitivo, altamente responsabile e collaborativi, produttivo di processi cognitivi di ordine superiore. E' caratterizzato da una forte interdipendenza tra i membri, frutto della capacità di strutturare in maniera adeguata il compito da assegnare al gruppo, di allestire i materiali necessari per l'apprendimento e predisporre le attività per educare i membri allo sviluppo delle abilità sociali. Il gruppo di studio lavorerà prevalentemente con una modalità interattiva al fine di promuovere la condivisione delle risorse e delle esperienze pregresse, le differenze negli stili cognitivi, la capacità di comunicare con chiarezza e precisione, la risoluzione costruttiva dei conflitti e la valutazione personale e di gruppo degli obiettivi raggiunti.

33) Contenuti della formazione: FORMAZIONE GENERALE DURATA 42 ORE

• La carta costituzionale. 10 ore Principi fondamentali con particolare riferimento alle istituzioni democratiche e loro ordinamento, il concetto di Patria non solo come confine nazionale ma come ambiente e territorio, cultura, arte e storia. Le istituzioni a cui è affidata la vita democratica del Paese, la vivibilità l’ordine, la sicurezza, la gestione dei servizi, funzioni e ruolo degli Enti Locali e loro addentellati, e delle rappresentanze di Governo (Questura – Prefettura, ecc.)

• Ordinamento del servizio civile. 8 ore Storia e sviluppo partendo dall’obiezione di coscienza arrivando al servizio civile. Evoluzione della legislazione e della giurisprudenza costituzionale. Il compito vitale della Difesa con attività e mezzi non militari, operazioni di PEACE KEEPING, PEACEENFORCING e PEACE BUILDING.

• La solidarietà e le forme di cittadinanza. 8 ore Principi di libertà ed uguaglianza: limitazioni e concretizzazioni. Lotta all’esclusione sociale alla povertà e al sottosviluppo, la normativa italiana ed europea.

• Il servizio civile nell’ente proponente. 8 ore Il CSFO ha già avuto esperienza come affidatario di volontari per il Servizio Civile

ed ha per statuto e mission, operato secondo i seguenti principi che intende condividere con i volontari.

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Il centro assume una prospettiva di impegno formativo ispirato ai seguenti principi e conforme alle buone prassi: Uguaglianza - Il servizio formativo viene erogato senza alcuna distinzione per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socioeconomiche. Imparzialità e regolarità - Gli erogatori del servizio formativo, agendo secondo criteri di obiettività ed equità, ne garantiscono l’imparzialità e la regolarità. Accoglienza ed integrazione. Il centro si impegna a favorire l’accoglienza degli utenti nella struttura, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi con particolare riguardo alla fase di ingresso, e di orientamento al mercato del lavoro. Diritti degli utenti. Il centro riconosce il diritto degli utenti a ricevere una formazione in linea con le loro esigenze specifiche, nonché rispondente a quanto prospettato in fase di promozione dell’attività corsuale. In relazione all’obbligo scolastico, il proseguimento degli studi e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell'evasione e della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni coinvolte, che collaborano tra loro in modo funzionale ed organico. Partecipazione e responsabilità. Nella sua attività il centro ricerca la collaborazione degli utenti, sulla base della convinzione che è proprio dagli stessi che possano giungere le indicazioni e i suggerimenti utili al processo di miglioramento e personalizzazione continuo. A tal fine, il centro sollecita ogni forma di partecipazione alla definizione degli indirizzi e delle scelte formative, attraverso le forme previste di raccolta suggerimenti, indicazioni e proposte.

Carta etica del servizio civile. 8 ore Modalità di crescita sul campo, diritti e doveri, ruolo e funzione del volontario, luoghi e tempi del suo percorso, contesto territoriale. del suo percorso, contesto territoriale.

34) Durata:

42 ORE SUDDIVISE IN 2 ORE GIORNALIERE PER UN TOTALE DI GIORNI 21 DI FORMAZIONE Come da cronogramma inserito nel presente progetto alla pagina 15

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

35) Sede di realizzazione:

CAMPOBASSO VIA CAMPANIA 193

• AULA INFORMATICA ATTREZZATA CON MESSA IN RETE E PACCHETTI APPLICATIVI WINDOWS, PHOTOSHOP, MAJA. NELL’AULA SONO PRESENTI N.RO 15 COMPUTER ACER SERIE al 1716

• AULA PER L’ACCOGLIENZA E IL WORK SHOP ATTREZZATA CON TAVOLI DA LAVORO E DA STUDIO IN POSIZIONE CIRCOLARE PER FAVORIRE LA CONDIVISIONE DELLE INFORMAZIONI E L’EMPATIA NEL GRUPPO CHE SI CONFRONTASONO PRESENTI PRESSO L’ENTE: PENNELLI, COLORI AD OLIO, MATERIALE PER LA REALIZZAZIONE DEL DECUPAGE, ECC.

• VIDEOPROIETTORE E CINEPRESA PER FILMARE LE SITUAZIONI

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CRITICHE. IL MATERIALE OTTENUTO SARA’ UTILIZZATO PER IL MIGLIORAMENTO DELL’INTERVENTO FORMATIVO.

36) Modalità di attuazione:

IN PROPRIO, PRESSO L’ENTE CON FORMATORI DELL’ENTE L’attività formativa si svilupperà con lezioni frontali che saranno tenute in aula teorica tutte le mattine dalle ore 9.00 alle ore 11.00 dopo lo svolgimento del percorso di formazione generale sino a raggiungere le 76 ore previste dal modulo. La formazione seguirà i moduli come di seguito riportati comprensivi di ore e argomenti. Si precisa che il CSFO è una agenzia formativa e negli anni ha acquisito e sviluppato capacità formative come si può evincere dal curriculum allegato riferito alla struttura, contenente le informazioni relative a capacità relazionali e formative. Sviluppo temporale come da cronogramma a pagina 13.

37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

ANTONIETTA RICCA, NATA A CAMPOBASSO IL 10.10.1954, RESIDENTE A CAMPOBASSO TRAVERSA ZURLO, 8 FLORA RICCA, NATA A CAMPOBASSO 11.04.1957, RESIDENTE A TERMOLI(CB) VIA VERGA, 202 FIORINI LUCIANA, NATA A BOJANO (CB) il 21.08.1957, RESIDENTE A ISERNIA PIAZZA PURGATORIO, 10

38) Competenze specifiche del/i formatore/i:

COGNOME E NOME TITOLO DI STUDIO COMPETENZE ED ESPERIENZE

RICCA ANTONIETTA MATURITA’ MAGISTRALE ESPERTO NEL SETTORE FORMAZIONE IN CUI OPERA DAL 1979 COMPETENZE SPECIFICHE: CONOSCENZA SISTEMA DI SCRITTURA BRAILLE, FORMATORE IN CORSI PER DIVERSAMENTE ABILI, MEDIATORE PENALE E PENALE MINORILE.

FIORINI LUCIANA LAUREA IN LINGUE DOCENTE DI FORMAZIONE, RESPONSABILE SISTEMA QUALITA’ DOCENTE IN CORSI PER DIVERSAMENETE ABILI DOCENTE QUALIFICATO PER LA FORMAZIONE GENERALE DEI PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE

RICCA FLORA LAUREA IN SCIENZE DEL SERVIZIO SOCIALE

SPECIALIZZAZIONE PER PRIVI DELLA VISTA, ASSISTENTE SOCIALE, QUALIFICA DI FACILITATORE PER LA PREVENZIONE PRIMARIA, COMPETENZE ELABORATIVE PER IL SETTORE DI COMUNICAZIONE DIGITALE PER SORDOCIECHI.

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39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

L’azione formativa sarà condotta tramite lezioni frontali affiancate da metodologie didattiche attive , come case study e role playing, brain storming utilizzando il lavoro di gruppo come strumento di apprendimento. Il role playing può essere utilizzato come metodo di animazione pedagogica,con lo scopo di vivacizzare l’insegnamento. Utilizzandolo la memoria si coniuga con aspetti di creatività e identificazioni, e viene attivata anche la memoria motoria ed affettiva. Il role playing consente di vitalizzare o rivitalizzare l’aula. Consente di muoversi, di spostarsi dal proprio posto, di vivere, agire, impegnarsi. L’insegnante stesso può lasciare la cattedra e divenire animatore di un apprendimento circolare. L’uso della drammatizzazione sarà in ogni caso un modo per arricchire l’ordine tradizionale del rapporto tra insegnanti e allievi, tra materia da apprendere e discenti, immettendo nella scena, emozioni e movimento. La fantasia di chi insegna consente di estendere a quasi tutte le materie l’uso del metodo. Un role playing può essere un dialogo tra gli dei dell’Olimpo, una riunione dopo la battaglia dell’Iliade, un’intervista immaginaria a Ugo Foscolo o qualsiasi altra situazione. Il brainstorming (“tempesta di cervelli”) è una tecnica creativa di gruppo per facilitare la produzione di nuove idee o soluzioni ad un problema. Il metodo si basa sull’assunto che la generazione di idee è stimolata dalla concatenazione di idee e dai commenti degli altri partecipanti che favoriscono una sorta di reazione a catena .Il brainstorming funziona attraverso uno scambio comunicativo libero, sia nell’ordine degli interventi sia nei contenuti degli interventi stessi, che spinga il più lontano possibile la riflessione attorno ad un problema reale, semplice e noto ai partecipanti. Al di là dei suoi reali o presunti limiti nel processo di creazione di nuove idee e soluzioni, il brainstorming resta un’ottima tecnica per aumentare il piacere del lavoro di gruppo e il morale dei membri. Il lavoro di gruppo è un modello pedagogico caratterizzato da una modalità di insegnamento-apprendimento che si realizza attraverso lo sviluppo della collaborazione tra i compagni di classe. E' una modalità di gestione democratica della classe essenzialmente centrata su gruppi di lavoro eterogenei, sull'interdipendenza positiva dei ruoli e sull'uguaglianza delle opportunità di successo per tutti. Contribuisce alla creazione di un contesto educativo non competitivo, altamente responsabile e collaborativi, produttivo di processi cognitivi di ordine superiore. E' caratterizzato da una forte interdipendenza tra i membri, frutto della capacità di strutturare in maniera adeguata il compito da assegnare al gruppo, di allestire i materiali necessari per l'apprendimento e predisporre le attività per educare i membri allo sviluppo delle abilità sociali. Il gruppo di studio lavorerà prevalentemente con una modalità interattiva al fine di promuovere la condivisione delle risorse e delle esperienze pregresse, le differenze negli stili cognitivi, la capacità di comunicare con chiarezza e precisione, la risoluzione costruttiva dei conflitti e la valutazione personale e di gruppo degli obiettivi raggiunti.

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40) Contenuti della formazione: RECUPERO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA ore 76 Le persone con handicap 26

• Il bambino adolescente con problemi di apprendimento 10 ore • Il ritardo cognitivo 6 ore • Disturbi della personalità e del carattere ore 10

La psicologia socio relazionale ore 20 • L’indagine sociologica per il volontario impegnato nella relazione d’aiuto 8 ore • Lo stereotipo 3 ore • Dallo stereotipo al pregiudizio 3 ore • Etica della collaborazione 3 ore • Per una cultura del lavoro di gruppo: • la gestione del conflitto 3 ore • dinamiche di gruppo 3 ore

Psicologia applicata ore 30 • Definizione di psicologia 6 ore • La psicologia comportamentista 6 ore • Concetti sulla psicologia di Gestalt 8 ore • Lo sviluppo dell’intelligenza 10 ore

41) Durata:

76 ORE SUDDIVISE IN 2 ORE GIORNALIERE PER UN TOTALE DI GIORNI 38 DI FORMAZIONE Come da cronogramma inserito nel presente progetto alla pagina 15

Altri elementi della formazione 42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica)

predisposto: LE ATTIVITA’ DI PROGETTO E FORMATIVE SARANNO MONITORATE SULLA BASE DELLA METODOLOGIA INSITA AL SISTEMA QUALITA’ DI CUI L’ENTE E’ DOTATO CON CERTIFICATO CERTIQUALITY CISQ N.7901 E CON IL QUALE CONTROLLA LA FORMAZIONE NORMALMENTE SVOLTA PRESSO LA STRUTTURA SIA LIBERA CHE CONVENZIONATA CON L’ENTE REGIONE. IL SISTEMA PREVEDE LA SOMMINISTRAZIONE DI QUESTIONARI ANTE, IN-ITINERE E POST FORMAZIONE. LE PROCEDURE PREVISTE DAL NOSTRO MANUALE SARANNO ALLEGATE AL PRESENTE PROGETTO. ALL- 1.

CAMPOBASSO, 28 luglio 2014 Il Responsabile legale dell’ente CSFO

Il Responsabile del Servizio civile nazionale dell’ente