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N. 29 Scheda Abito da sera Prêt à porter Autunno - Inverno 1992-93 GIANFRANCO FERRE / MADE IN ITALY; 922/52 / Mod. 5001 / Dis. N695; dei mattioli s.pa./ acetato 53% viscosa 47%; dei mattioli s.pa./ poliestere 100% Cady di seta rosso (Taroni,Como), organza di seta beige dorato (Clerici Tessuto,Como), tulle di oro filato, cordonetti di oro filato di tre dimensioni diverse. Realizzazione dei cordonetti di oro filato. Applicazione a macchina di cordonetti con filo di nylon su tulle a formare un disegno a volute. Placcatura dei cordonetti con lamina oro pressata, eseguita in due fasi, la prima sui cordoni più sottili, la seconda su quelli di diametro maggiore. (Ricamificio Malavasi, San Martino in Rio). Abito da sera intero e lungo , confezionato in cinque teli di tessuto doppiato. La gonna si sovrappone sul davanti in un profondo portafoglio ,con un godet che forma un breve strascico. Il corpino ha gli scalfi manica molto pronunciati, la scollatura anteriore diritta, mentre quella posteriore è arrotondata e profonda. Intorno al giro manica e a parte dello scollo sulla schiena sono cuciti pannelli di tulle ricamato, sagomati e foderati di organza, che formano le spalle del modello. Ferré lavora sul proprio immaginario, recuperando suggestioni orientali e ragionando sul modo di creare una nuova armonia fra elementi opposti. Da un lato c’è la Cina con i suoi rossi sfolgoranti, l’eleganza di figure femminili di porcellana, le volute asimmetriche di certi oggetti, tutti mediati e rivisitati dalla chinoiserie occidentale. Dall’altra c’è lo splendore dell’oro, regale e magnifico, ottenuto con un semplice cordoncino applicato in modo da formare un disegno di grande sapienza e trattato per controllare la sua luminosità e la sua tridimensionalità. Ma se il rosso è quello garanza delle lacche cinesi, il ricamo propone tecniche e motivi provenienti dalla tradizione islamica nordafricana e balcanica. Il lusso di Ferré segue regole particolari: accoppia forme lineari e classiche a particolari ricercati come gioielli, tessuti preziosi e soluzioni sartoriali di alto artigianato con altre di minor impegno, ma di maggiore effetto. Un lusso che si allontana sempre più dalla riproducibilità industriale di modelli destinati ad un pubblico di massa cui contrappone la ricercatezza di lavorazioni artigianali esclusive. 42 attribuita Stilista Collezione Stagione Anno Etichetta Inventario Materiali Lavorazioni Descrizione Note Ferré Giusi (a cura di), Gianfranco Ferré. Itinerario, Leonardo Arte, Milano 1999 Gianfranco Ferré, Archivi del contemporaneo alla Galleria del costume di Palazzo Pitti a Firenze, Giunti, Firenze 2000, p.90 Bibliografia Taglia Fonti Immagine Oggetto 113 Look Pag. 1 Stampato il 02/12/2009 © Fondazione Gianfranco Ferré - Tutti i diritti riservati

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N. 29Scheda

Abito da sera

Prêt à porter

Autunno - Inverno

1992-93

GIANFRANCO FERRE / MADE IN ITALY; 922/52 / Mod. 5001 / Dis. N695;dei mattioli s.pa./ acetato 53% viscosa 47%;dei mattioli s.pa./ poliestere 100%

Cady di seta rosso (Taroni,Como), organza di seta beige dorato (Clerici Tessuto,Como), tulle di oro filato, cordonetti di oro filato di tre dimensioni diverse.

Realizzazione dei cordonetti di oro filato.Applicazione a macchina di cordonetti con filo di nylon su tulle a formare un disegno a volute. Placcatura dei cordonetti con lamina oro pressata, eseguita in due fasi, la prima sui cordoni più sottili, la seconda su quelli di diametro maggiore. (Ricamificio Malavasi, San Martino in Rio).

Abito da sera intero e lungo , confezionato in cinque teli di tessuto doppiato. La gonna si sovrappone sul davanti in un profondo portafoglio ,con un godet che forma un breve strascico.Il corpino ha gli scalfi manica molto pronunciati, la scollatura anteriore diritta, mentre quella posteriore è arrotondata e profonda. Intorno al giro manica e a parte dello scollo sulla schiena sono cuciti pannelli di tulle ricamato, sagomati e foderatidi organza, che formano le spalle del modello.

Ferré lavora sul proprio immaginario, recuperando suggestioni orientali e ragionando sul modo di creare una nuova armonia fra elementi opposti. Da un lato c’è la Cina con i suoi rossi sfolgoranti, l’eleganza di figure femminili di porcellana, le volute asimmetriche di certi oggetti, tutti mediati e rivisitati dalla chinoiserie occidentale. Dall’altra c’è lo splendore dell’oro, regale emagnifico, ottenuto con un semplice cordoncino applicato in modo da formare un disegno di grande sapienza e trattato per controllare la sua luminosità e la sua tridimensionalità. Ma se il rosso è quello garanza delle lacche cinesi, il ricamo propone tecniche e motivi provenienti dalla tradizione islamica nordafricana e balcanica.Il lusso di Ferré segue regole particolari: accoppia forme lineari e classiche a particolari ricercati come gioielli, tessuti preziosie soluzioni sartoriali di alto artigianato con altre di minor impegno, ma di maggiore effetto. Un lusso che si allontana semprepiù dalla riproducibilità industriale di modelli destinati ad un pubblico di massa cui contrappone la ricercatezza di lavorazioni artigianali esclusive.

42 attribuita

Stilista

Collezione

Stagione

Anno

Etichetta

Inventario

Materiali

Lavorazioni

Descrizione

Note

Ferré Giusi (a cura di), Gianfranco Ferré. Itinerario, Leonardo Arte, Milano 1999Gianfranco Ferré, Archivi del contemporaneo alla Galleria del costume di Palazzo Pitti a Firenze, Giunti, Firenze 2000, p.90

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