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SAVERIO MURATORI Architetture interrotte Edizioni ETS Massimo Gasperini Unbuilt Masterworks English traslaon minimono 3

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This book illustrates the results of research hinging on the digital reconstructions of three significant works planned by one of the most important protagonists of 20th Century Italian architecture: Saverio Muratori.The selection of the incomplete plans illustrated on these pages, which differ in the themes they addressed and time-wise in the course of the evolutionary process of unique Muratorian research, intends to highlight – through the results of the three-dimensional reconstructions – some crucial moments in the Modenese Maestro’s constructive-theoretical development on the complex themes of architecture and towns.The plans of Cortoghiana’s working class quarter (1940), the Auditorium of Santa Cecilia in Rome (1950-51) and, lastly, the plan of the Church of the Assumption of Our Lady in Rome’s Tuscolano district (1946-71) are thus analyzed and reinstated in their complexity.

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SAVERIO MURATORI Architetture interrotte

Edizioni ETS€ 18,00

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Massimo Gasperini

(Pisa, 1971), architetto, libero professionista e dottore di ricerca in Disegno e Rappresentazione dell’Architettura e dell’Ambiente, già coordinatore del ‘Laboratorio MARSC - Sezione Rilievo’, Corso di Informatica alla Facoltà di Architettura di Genova, è docente incaricato presso la Facoltà di Architettura di Firenze. Tra le principali pubblicazioni: Disegni d’architettura e di paesaggi. Appunti del Cor-so di Rappresentazione della città, del territorio e del paesaggio, (Pisa, 2010), Lapo Farinati degli Uberti, l’Ingegnere illuminato. Opere e progetti (1880-1948), (Pisa, 2009); ArchCube. Esperienze di Progettazione Architettonica Assistita, (Firenze 2006).

(Pisa, 1971), an architect, freelancer and doctor in research on Design and Representation of Architec-ture and the Environment - already coordinator of the ‘MARSC Workshop–Survey Section’, Computer Course at the Genoese Faculty of Architecture - is an appointed lecturer at the Florentine Faculty of Archi-tecture. His main publications include: Disegni d’architettura e di paesaggi. Appunti del Cor-so di Rappresentazione della città, del territorio e del paesaggio, (Pisa, 2010), Lapo Farinati degli Uberti, l’Ingegnere illuminato. Opere e progetti (1880-1948), (Pisa, 2009); ArchCube. Esperienze di Progettazione Architettonica Assistita, (Firenze 2006).

Massimo Gasperini

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aspe

rini

Questo volume illustra gli esiti di una ricerca imperniata sulle ricostruzioni digitali di tre signi-

ficative opere progettate da uno dei più importanti protagonisti dell’architettura italiana del

Novecento: Saverio Muratori.

La selezione dei progetti incompiuti illustrati in queste pagine, differenti per le tematiche af-

frontate e cronologicamente distanti tra loro nell’alveo del processo evolutivo della singolare

ricerca muratoriana, intende evidenziare, attraverso gli esiti delle ricostruzioni tridimensionali,

alcuni momenti cruciali nello sviluppo teorico-costruttivo del Maestro modenese sui complessi

temi dell’architettura e della città.

I progetti del villaggio operaio di Cortoghiana (1940), dell’Auditorium di Santa Cecilia a Roma

(1950-51), ed infine quello della chiesa dell’Assunzione di Maria Santissima al quartiere Tusco-

lano a Roma (1949-71), sono in tal modo analizzati e restituiti nella loro complessità.

This book illustrates the results of research hinging on the digital reconstructions of three si-

gnificant works planned by one of the most important protagonists of 20th Century Italian

architecture: Saverio Muratori.

The selection of the incomplete plans illustrated on these pages, which differ in the themes

they addressed and time-wise in the course of the evolutionary process of unique Muratorian

research, intends to highlight – through the results of the three-dimensional reconstructions

– some crucial moments in the Modenese Maestro’s constructive-theoretical development on

the complex themes of architecture and towns.

The plans of Cortoghiana’s working class quarter (1940), the Auditorium of Santa Cecilia in

Rome (1950-51) and, lastly, the plan of the Church of the Assumption of Our Lady in Rome’s

Tuscolano district (1946-71) are thus analyzed and reinstated in their complexity.

Unbuilt MasterworksEnglish traslation

minimono

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minimonomini monografie architettura

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Massimo Gasperini

Edizioni ETS

SAVERIO MURATORI. Architetture interrotteUnbuilt Masterworks

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Uno speciale ringraziamento va al Prof. Stefano Francesco Musso, Preside della Facoltà di Architettura di Genova, Direttore della ‘Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio’ (S.S.B.A.P.), per avermi accolto con fiducia e per aver creduto in questa ricerca. Il presente volume non sarebbe stato possibile senza i contributi degli specializzandi dell’Università di Genova, a loro va il mio sentito ringraziamento. Desidero ringraziare la Prof.ssa Lucina Napoleone, Coordinatrice della Scuola, e la Dott.ssa Valerie Piquerez e per la preziosa collabora-zione nell’ambito della didattica.Sono particolarmente grato ad Alessandro Diddi, estensore del prodotto multimediale allegato al presente volume, a Valentina Marras per la collaborazione alle ricostruzioni digitali, al Dott. Stefa-no Ferrando per aver concesso la pubblicazione delle fotografie di Cortoghiana, alla Dott.ssa Antonella Sanna per aver contribuito in maniera determinante alla realizzazione delle ricostruzioni del Villag-gio Operaio e alla Dott.ssa Susan Fraser per la meticolosa traduzione in lingua inglese.

I would like to specially thank Prof. Stefano Francesco Musso, Dean of the Genoese Faculty of Architecture and Principal of the ‘Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio’ (S.S.B.A.P.) [School of Specialization in Architectural Assets and the Landscape] for having had confidence in me and for believing in this research. This book would not have been possible without the contributions of graduates specializing at Genoa University, to whom I express my sincerest gratitude. I wish to thank Prof. Lucina Napoleone, the School’s Coordinator, and Dr. Valerie Piquerez for their precious cooperation in the teach-ing realm. I am particularly grateful to Alessandro Diddi, the compiler of the multimedia product attached to this book, Valentina Marras for cooperating in the digital reconstructions, Dr. Stefano Ferrando for allowing the photographs of Cortoghiana to be published, Dr. Antonella Sanna for her all-important contribution in reconstructing the Working Class Quarter and Dr. Susan Fraser for her meticulous English translation.

Progetto grafico / DesignMassimo Gasperini

© Copyright 2012Edizioni ETSPiazza Carrara, 16-19, I-56126 [email protected]

Distribuzione PDEISBN 978-884673437-2

Modelli digitali / Digital modelMassimo Gasperini

Crediti fotografici / Photographics credits

Archivio Accademia Nazionale di S. Luca, Roma

Archivio Bollati-Marinucci, Roma

Archivio Montuori, Roma

Archivio Eredi Vagnetti, Roma

Enzo Crestini, Massimo Battista, Università di Firenze, Facoltà di Architettura

Stefano Ferrando

Traduzioni / English traslation

Susan Fraser

Con il patrocinio della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio, Università di Genova

www.edizioniets.com

Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l’autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e dell’editore.

No part of this book may be reproduced or utilized in any form or by any means, electronic or me-chanical, including photocopyng, recording, or any information storage and retrieval system, without permission in writing from the publisher.

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La ‘Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio’ (già

‘Scuola di Specializzazione in Restauro dei Monumenti’), di Genova è sta-

ta istituita nel 1994 ed è una delle quattro operanti in Italia, assieme a

quelle di Roma, Milano e Napoli.

Il suo compito statutario, rivolto alla formazione di allievi già laureati, è

di “conferire una specifica preparazione professionale nel restauro ar-

chitettonico, integrativa di quella universitaria, e di far conseguire una

più vasta e diffusa conoscenza dei metodi e delle tecniche per la tutela

e la conservazione dei beni architettonici e ambientali”. Tale compito è

dalla Scuola attraverso un percorso didattico guidato da una sorta di filo

rosso, di natura ideale, teorica e tecnica per il quale l’insegnamento è mi-

rato a una preparazione professionale specialistica, con metodi, tecniche

e occasioni sperimentali legate al progetto di conservazione e restauro,

al dominio degli strumenti analitici e diagnostici che ne costituiscono le

necessarie premesse, per giungere agli aspetti esecutivi del cantiere e a

quelli della successiva gestione e valorizzazione del bene restaurato, in

una prospettiva di conservazione programmata.

Il Corso di ‘Fondamenti di Informatica’, in particolare, contribuisce all’of-

ferta didattica della Scuola lavorando anche in ambito sperimentale, con

applicazioni indirizzate all’impiego dei più aggiornati sistemi digitali per

il rilievo architettonico e la sua restituzione anche in forma grafica, oltre

che per la rappresentazione e la comunicazione del progetto di restauro

architettonico.

In questi ultimi anni, le applicazioni informatiche hanno assunto un’im-

portanza sempre più rilevante, offrendo un contributo sostanziale alle

Presentazione

a lato:Saverio Muratori con Luigi Vagnetti.Archivio Vagnettito the side:Saverio Muratori with Luigi VagnettiArchivio Vagnetti.

pagg. 8-9: Cortile d’onore della Sede dell’Ex Democrazia Cristiana nel quar-tiere EUR a Roma, 1955-58.Foto/Photos: Massimo Battista - Enzo Crestinipages 8-9: Courtyard of honor of the former ‘De-mocrazia Cristiana’ headquarters in the EUR district in Rome, 1955-58.

Stefano Francesco MussoPreside della Facoltà di Architettura di Genova

Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio

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discipline del restauro e del recupero del patrimonio, sia nella fase ana-

litica, riguardante la lettura dei manufatti (rilievo, diagnostica, ricostru-

zione storica) sia in quella della sua restituzione, in varie forme e per vari

scopi, compresa la rappresentazione grafica del progetto e la gestione

del cantiere (progettazione architettonica, strutturale e impiantistica, ge-

stione amministrativa, finanziaria ed esecutiva, coordinamento del pro-

cesso edilizio, controllo della qualità dei risultati).

Di fatto, in questo campo, non esiste un approccio diverso tra restauro

dell’architettura esistente e restauro dell’architettura moderna o con-

temporanea. Anzi, esiste una profonda unità metodologica che investe il

rilievo, lo studio storico, l’analisi dei materiali con analogo riferimento ad

ambedue questi universi di manufatti, pur nelle evidenti loro differenze

relative ai materiali e alle tecniche costruttive impiegate, alle competen-

ze delle maestranze coinvolte, ai temi della durabilità e dell’efficienza e

ad altri aspetti ancora.

La ricerca presentata nel volume riguarda, a questo proposito, l’architet-

tura moderna e propone l’analisi di tre significative ‘architetture incom-

piute’ progettate da uno dei più importanti protagonisti dell’architettura

italiana del Novecento: Saverio Muratori.

La ricerca che Massimo Gasperini ha sviluppato, anche attraverso la sua

attività didattica all’interno della Scuola e con i suoi specializzandi, di cui

il libro propone alcuni risultati, è organica nel suo intento programma-

tico e ha elementi di evidente complessità, anche perché ha richiesto

conoscenze tecnico-scientifiche e di consapevolezza critica non comuni

intorno a un difficile e sempre “contestabile” lavoro di interpretazione

del progetto e delle sue fasi costitutive. Le esercitazioni ricostruttive

delle ‘architetture interrotte’ muratoriane, nelle intenzioni di Gaspe-

rini, infatti, non hanno teso esclusivamente a offrire agli specializzandi

gli strumenti e i metodi analitici e procedurali necessari per una corretta

gestione dei dati digitali e degli strumenti informatici, ma al loro coinvol-

gimento in una sorta di esercizio di ‘ri-progettazione’ architettonica che

non può prescindere da studi e riflessioni intorno al concetto di tipologia,

assolutamente centrale in Saverio Muratori, ai caratteri distributivi degli

edifici, alle loro geometrie, alla loro struttura e alle conseguenti forme

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percepibili dei suoi edifici. Queste ultime, sono così interpretate quali

vere e proprie occasioni di sintesi dell’intero processo progettuale che,

attraverso il disegno digitale, trova una significativa occasione di rappre-

sentazione globale e intenzionale.

Gli esiti del lavoro svolto sono riassunti e illustrati in questo volume. Al

di là di ogni giudizio di merito, un aspetto cruciale e da molti studiosi più

volte evidenziato delle architetture analizzate e ricostruite da Gasperini

e dal gruppo di lavoro, nella loro configurazione attuale, è costituito dal

modo in cui, in esse, il binomio forma-spazio acquista un valore paradig-

matico nello scenario dell’architettura moderna italiana.

L’approccio al disegno digitale appare in ogni caso equilibrato, grazie a una

sicura conoscenza dei linguaggi e delle logiche dei programmi utilizzati

oltre che del disegno, nella sua accezione più tradizionale e disciplinare.

Da questi spunti il lettore potrà trarre utili informazioni sullo stato attuale

della rappresentazione e dell’analisi digitale e alcuni spunti su quale sia

il destino che attende le discipline del disegno e della rappresentazione,

come strumenti di conoscenza e di analisi critica, nell’era della digitalizza-

zione e a confronto con le complesse radici e le talvolta fin troppo perva-

sive logiche del sapere informatico.

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English texts

PresentationStefano Francesco MussoDean of the Genoese Faculty of Architecture

Principal of the Architectural Assets and Landscape School of Specialization

The Genoese ‘Architectural Assets and Landscape School of Speciali-zation’ (formerly the ‘Monuments’ Restoration School of Specializa-tion’) was founded in 1994 and is one of four in Italy, together with the Roman, Milanese and Neapolitan Schools of Specialization. Its statutory task, directed at training graduates, is to “confer specific vocational training in architectural restoration - supplementing university training - and to broaden and spread the knowledge of methods and techniques to protect and preserve architectural and environmental assets”. This School’s task is a teaching course guided by a sort of ideal, theoretical and technical clue whereby teaching aims at specialized vocational training with methods, techniques and experimental opportunities linked to its conservative and restorative design, analytically and diagnostically tooled to reach the site’s work-ing aspects and to subsequently handle and valorize the restored asset with a view to its programmed conservation. In particular, the Course on ‘Computer Fundamentals’ contributes to the School’s teaching also by experimenting applications directed at using the most up-to-date digital systems for architectural surveys and their reinstatement also in graphics, as well as the architectural restorative design’s representation and communication. In recent years, the use of computers has steadily grown in impor-tance, substantially contributing to restoration and recouping the heritage both in the analytical and manmade-constructive reading stages (surveys, diagnostics and historical reconstruction) and in its reinstatement, in various forms and for various purposes, includ-ing the plan’s graphic representation and the site’s management (its architectural, structural and planning design, its administrative, financial and executive management, its building process’s coordina-tion and the quality of its results). In point of fact, the approaches between the built environment’s restoration and modern or contemporary architecture’s restora-tion do not differ. On the contrary, profound methodological unity involves surveys, historical studies and the analysis of materials with analogous reference to both these realms of manmade construc-tions, despite their evident differences in the materials and building techniques used, the expertise of the workers involved, their durabil-ity and efficiency, etc. In this connection, the research presented in the book concerns modern architecture and proposes the analysis of three significant ‘unbuilt masterworks’ planned by one of the most important pro-

tagonists in 20th Century Italian architecture: Saverio Muratori. The research that Massimo Gasperini developed - also through his teaching at the School and with his specializing graduates, some of whose results are proposed in the book - is systematic in is pro-grammatic intention and features evidently complex elements, also because it required exceptional scientific-technical knowledge and critical awareness of the difficult, always “contestable” interpretation of the design and its formative stages. In actual fact, the reconstruc-tive exercises of Muratorian ‘interrupted architectures’ were not solely intended to offer specializing graduates the necessary tools and analytical and procedural methods to correctly handle digital data and computer tools but also aimed at involving them in a sort of architectural ‘re-planning’ exercise, which cannot exclude studies and thoughts about the concept of typology - which was direly essen-tial to Saverio Muratori - buildings’ distributive features, their geom-etries, their structure and his buildings’ consequential, perceptible forms. The latter are thus considered real opportunities to sum up the entire planning process which, through its digital design, provides a significant chance to globally and intentionally represent it. The work’s upshots are summarized and illustrated in this book. Beyond any judgment of its merits, a crucial aspect - highlighted by numerous scholars in the architectures analyzed several times and reconstructed by Gasperini and his task force in their present configu-ration - consists of the way in which the space-form binomial acquires paradigmatic value in the modern Italian architectural scenario. In any case, his approach to digital design appears to be balanced thanks to his sound knowledge of the languages and logics of the programs used as well as the design in its more traditional, discipli-nary meaning. Readers can glean useful information from these clues to represen-tation and digital analysis’s present status and guess what destiny could await design and representation as cognitive and critical ana-lytical tools in the digitalization era and in comparison to computer knowhow’s complex roots and sometimes over-pervasive logics.

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La ricostruzione digitale di un’opera architettonica mai realizzata è un

esercizio che coniuga la difficoltà di comprensione del progetto sottopo-

sto a questa particolare disamina alla necessità di astrarre, rappresenta-

re e comunicare, attraverso il modello tridimensionale, la vera essenza

dell’architettura. In realtà si tratta di ripercorrere le fasi essenziali del

pensiero progettuale mediante un’indagine progressiva in cui la costru-

zione simulata dell’architettura tende alla rivelazione delle sue intime

problematiche. Un’operazione d’interpretazione che non può prescin-

dere da un processo di attenta e consapevole lettura dei materiali tra-

mandati, siano essi grafici (rilievi, disegni esecutivi, fotografie di modelli)

o testuali (scritti teorici e critici, appunti), talora esplicitati come diverse

fasi di sviluppo di un definitivo mai raggiunto.

Di eguale importanza è lo studio e la comparazione con le altre opere

progettate e realizzate dallo stesso autore. Quando poi si analizza il

prodotto dell’operato di un importante figura professionale ed intel-

lettuale come quella di Saverio Muratori, sovente sino a pochi anni fa

messa in rilievo con sufficienza dalla critica contemporanea, la ricerca

impone una comprensione della complessità e dell’ampiezza del pen-

siero dell’autore.

Questo volume intende illustrare gli esiti di una ricerca imperniata sul-

le ricostruzioni digitali di alcune tra le più significative opere incompiu-

te di Saverio Muratori. Lo studio, iniziato in autonomia e proseguito

nell’arco di un triennio attraverso le esercitazioni svolte con gli studenti

del Corso di Informatica, insegnamento al primo anno della Scuola di

Specializzazione dei Beni Architettonici e del Paesaggio (S.S.B.A.P) alla

Facoltà di Architettura di Genova, trova qui un momento di sintesi e di

PremessaLa ricostruzione digitale delle architetture incompiute di Saverio Muratori

a lato:modelli 3D della chiesa dell’Assunzione di Maria al Tuscolano, del villaggio operaio di Cortoghiana e del progetto di I° fase dell’Auditorium di Santa Cecilia a Roma.at the side: 3D models of the Church of Our Lady in Tuscolano, Cortoghiana’s working class quarter and the 1st stage plan of the Auditorium of Santa Cecilia in Rome.

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riflessione. Il volume giunge alle stampe in concomitanza alle manife-

stazioni per il centenario dalla nascita di Saverio Muratori, a confer-

mare, se mai ce ne fosse bisogno, il crescente interesse scientifico nei

confronti dell’architetto e della sua opera1.

La selezione dei tre progetti illustrati in queste pagine, differenti per

le tematiche affrontate e cronologicamente distanti tra loro nell’alveo

del processo evolutivo della singolare ricerca muratoriana, intende

evidenziare, attraverso gli esiti delle ricostruzioni tridimensionali di-

gitali, alcuni momenti cruciali nello sviluppo teorico-costruttivo del

Maestro modenese sui complessi temi dell’architettura e della città.

Il progetto urbanistico per una città di nuova fondazione, il complesso

architettonico specializzato, la chiesa, costituiscono tre gradi scalari

soventemente indagati da Muratori attraverso la redazione di nume-

rosi progetti di cui solo una piccola parte è giunta a compimento: l’edi-

ficio per il culto, l’architettura pubblica, il “tipo edilizio” come matrice

evolutiva dell’”organismo” urbano, sono appunto i temi fondamentali

entro cui si svilupperà tutta la ricerca teorica dell’architetto che troverà

esito in una proposizione linguistica rigorosa, assai affine ai temi intro-

dotti dalle avanguardie europee, virati verso un classicismo formale

molto distante dai canoni del Movimento Moderno.

I progetti del villaggio operaio di Cortoghiana (1940), dell’Auditorium

di Santa Cecilia a Roma (1950-51), ed infine quello della chiesa dell’As-

sunzione di Maria Santissima al quartiere Tuscolano a Roma (1949-

71), sono in tal modo analizzati e restituiti nella loro complessità attra-

verso immagini digitali scaturite dai modelli numerici.

Un’analisi questa che non si limita alla mera “copia” dei grafici di pro-

getto o alla sterile imitazione delle forme desunte dalle immagini dei

plastici, ma piuttosto tende alla restituzione di una ipotesi volumetrica

edotta dalla lettura critica del progetto, dalla comprensione geometri-

ca delle sue forme, coniugando la coerenza tipologica, compositiva e

strutturale dell’architettura. Il progetto, denso di informazioni ogget-

tivamente traducibili, viene dunque sottoposto alla analisi filologica

riducendo i termini di ‘contraffazione’ dell’idea primordiale2.

In questo senso mi sembra pertinente ricordare il convincimento di

1 A distanza di quasi vent’anni dal con-vegno e dalla mostra “Saverio Muratori architetto, il pensiero e l’opera” tenutisi a Modena nel 1991, questo convegno itinerante intitolato “Saverio Muratori Architetto (Modena, 1910 - Roma, 1973). A cento anni dalla nascita” è articola-to in più sessioni nelle città di Modena, Venezia, Roma, Genova, Milano e Delft. L’iniziativa interessa alcune tra le sedi principali delle scuole di Architettura italiane e europee, nelle quali peraltro si rinvengono le tracce degli insegnamenti del Maestro modenese, e si prefigge lo scopo di promuovere un dibattito ampio e qualificato sulle principali tematiche derivanti dalla sua dottrina e dal suo pen-siero. Tematiche oggi quanto mai attuali per i contenuti anticipatori di situazioni e di quesiti critici che non investono sol-tanto l’architettura, ma chiamano in causa l’ambiente e il destino dell’uomo, ossia, in altri termini, la conservazione, la cura del territorio e la sopravvivenza stessa della civiltà. Si vuole ora far emergere con mag-giore chiarezza il contributo e l’attualità di Muratori e della sua scuola nella cultura architettonica italiana. 2 Le esperienze ricostruttive reali della Sagrada Familia a Barcellona, iniziata da Antoni Gaudì nel 1883 e ancora in corso; del Padiglione di Barcellona di Mies Van der Rohe (1984-86); del Padiglione dell’E-sprit Nouveau di Le Corbusier a Bologna (1977); del Teatro del Mondo di Aldo Rossi realizzato a Genova in Piazza Caricamento nel 2004 – sebbene queste ultime due in contesti diversi da quelli previsti per la pri-ma realizzazione – costituiscono repliche che non mettono in dubbio l’originalità del progetto originale.

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Muratori secondo cui “il profano, nell’atto di osservare e completare

l’opera di architettura, riproduce in sé il processo creativo dell’archi-

tetto, che in quella ha riunito intenti diversi, interpretando problemi

economici, pratici, meccanici e intonandoli nell’accordo armonico della

sua personalità espressiva” (1944).

Dunque una sorta di riscoperta della metodica dell’operare in archi-

tettura fondata sull’osservazione critica (lettura) e sulla proposizione

(ricostruzione virtuale), imperniata sui temi della “plastica” e della

“costruzione”, elementi chiave della lezione muratoriana al cui apice si

colloca il concetto di “organismo architettonico”.

Le indagini sui progetti incompiuti di Saverio Muratori, sino ad oggi

confinati alla lettura dei disegni e dei plastici tramandati3, si arricchi-

scono in tal modo di un nuovo strumento narrativo, il modello tridi-

mensionale numerico, a manifestare la complessità strutturale e con-

cettuale della sua architettura4.

I disegni risultanti, seppur caricati di un certa cifra interpretativa, si

pongono come veri e propri simulacri di una realtà quanto più possibi-

le aderente a quella immaginata dall’architetto.

Una operazione critica ancor prima che tecnica, non certo nuova nel-

lo scenario dello studio dell’architettura moderna condotto con le più

sofisticate tecnologie informatiche. Basti pensare alla splendida rico-

struzione del Danteum di Terragni e Lingeri riprodotta attraverso un

cortometraggio esposto in occasione della mostra Arti & Architettura

allestita presso il Palazzo Ducale di Genova nel 2004, oppure alle foto-

realistiche vedute delle opere mai realizzate di Luis Kahn illustrate nel

volume “Unbuilt Masterworks” curato da Kent Larson. Di alcuni anni fa

è la ricostruzione digitale del palazzo ENPAS di Bologna, realizzata da

Officina Infografica dell’Università di Ferrara e presentata in occasio-

ne della mostra promossa da Musarc: “Otto architetture Italiane del

dopoguerra”. Più recente è la ricerca di Luigi Pavan su Palazzo Sturzo

all’EUR, già sede del partito della Democrazia Cristiana, e la suggestiva

ricostruzione del Sistema Direzionale Orientale di Roma dello Studio

Asse (1967-70), realizzata da Emiliano Auriemma per la XII Mostra In-

ternazionale di Architettura, nelle quali è fatto largo uso di efficaci rico-

3 Si ricorda che l’archivio privato dell’ar-chitetto, al momento, non è consultabile per espressa volontà dell’erede Dott.ssa Maria Vittoria Brandi Cattania. Altri fondi archivistici sono reperibili presso gli archi-vi degli eredi Marinucci e Bollati a Roma.4 Grazie alle tecnologie di prototipazione rapida è possibile tradurre il modello di-gitale in un modello fisico stereometrico reticolare attraverso un software C.A.D. connesso ad una macchina a R.P (Rapid Prototyping), solidificando finissime pol-veri di materiale solido (nylon, alluminio, fibra di carbonio, ceramica) sottoposte a radiazioni laser. La qualità di tali modelli è determinata dalla precisione del modello numerico e raggiunge livelli di accuratezza pari al decimo di millimetro.

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struzioni tridimensionali digitali.

Questi sono solo alcuni esempi significativi della produzione di un ma-

teriale indiscutibilmente utile, valido supporto alla conoscenza e alla

divulgazione dei più importanti progetti incompiuti del XX secolo e più

in generale di tutta la storia dell’architettura.

La sequenza dei progetti proposti in questa raccolta non segue il

consueto ordine cronologico connesso alla evoluzione progettuale

bensì si basa su un criterio di selezione scalare dei progetti: dall’ar-

chitettura alla città.

Un saggio critico ai progetti introdurrà le fasi fondamentali del proces-

so di ricostruzione digitale e la metodologia seguita nelle diverse espe-

rienze. Il primo paragrafo dedicato alla chiesa dell’Assunzione di Maria

al Tuscolano è aperto dalla trascrizione di alcuni pensieri significativi

che l’autore dedica al tema dell’architettura sacra, brani già pubblicati

nel volume curato da Giancarlo Cataldi “Saverio Muratori Architetto

(1910-1973). Il Pensiero e l’opera”. Il secondo paragrafo traccia la tra-

vagliata sequenza dei progetti dell’Auditorium di Santa Cecilia a Roma,

i ripensamenti, le rinunce e i compromessi a cui dovettero sottomet-

tersi gli architetti incaricati alla progettazione definitiva dell’opera, il

fallimento dell’impresa concorsuale. Nel terzo ed ultimo paragrafo si

narrano le principali fasi evolutive del Piano Regolatore di Cortoghia-

na, analizzando criticamente le architetture più significative e tentando

una classificazione dei tipi edilizi impiegati.

Il supporto digitale allegato al volume completa e proietta verso nuovi

scenari divulgativi la ricerca attraverso un ricco apparato documenta-

tivo incentrato sulle elaborazioni info-grafiche interattive. L’interfaccia

di questo programma multimediale raccoglie in modo sistematico gli

argomenti sviluppati nel corso dell’analisi delle tre opere classificando

le tavole originali di progetto, il repertori iconografici, le diverse rie-

laborazioni bidimensionali e tridimensionali, i modelli tridimensionali

navigabili in tempo reale, e i filmati virtuali. Il cd-rom, facilmente con-

sultabile mediante la barra del menù, permetterà lo scaricamento di

alcuni contenuti grafici e informatici nei vari formati aperti ed editabili

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per consentire ulteriori analisi delle architetture ricostruite.

Infine alcune precisazioni metodologiche. Per ognuno dei progetti è

stata reperita un’ampia bibliografia: testi di carattere generale e speci-

fici sull’opera indagata; dove possibile è stato acquisito un repertorio

iconografico (tavole, schizzi autografi, fotografie) necessario ad una

adeguata interpretazione ricostruttiva. Questa avviene sempre sulla

base di nuovi tracciamenti sul taccuino degli schizzi, immancabile stru-

mento per ogni ‘sopralluogo’ ideale nell’universo del progetto.

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English texts

PREAMBLE

The digital reconstruction of Saverio Muratori’s unbuilt Masterworks

The digital reconstruction of unbuilt work is an exercise that combines the difficulty in comprehending the design - submitted to this particular close examination - with the need to abstract, represent and communicate architecture’s true essence, through the three-dimensional model. In actual fact, it is a question of retracing planning thought’s essential stages through progressive research in which architecture’s simulated construction tends to reveal its inmost problems. An interpretation operation that cannot leave out of consideration a careful, aware reading of materials handed down - be they graphs (reliefs, working drawings or photographs of models) or texts (theoretical and critical scripts) - sometimes expounded as the different development stages of a final design that has never been accomplished. The study and comparison to other planned, built works by the same planner is equally important. When the product of the work of an important professional and intellectual figure like Saverio Muratori - often not given sufficient prominence by contemporary critics up until a few years ago - is analyzed, research enforces comprehension of the complexity and depth of the planner’s thought.

This book intends to illustrate the upshots of research that hinges on the digital reconstructions of some of Saverio Muratori’s most significant unbuilt masterworks. The study, which commenced independently and was pursued for three years though exercises carried out with the students of the Computer Course – taught in the first year of the Scuola di Specializzazione dei Beni Architettonici e del Paesaggio (S.S.B.A.P) [Specialization School for Architectural Assets and the Landscape] at the Genoa Faculty of Architecture – is recapitulated and thought about on this occasion. The book reaches the press at the same time as events to celebrate the centenary of Saverio Muratori’s birth, to confirm – as though it were necessary - the growing scientific interest in the architect and his work1.The selection of the three plans illustrated on these pages, which differ in the themes they tackle and are chronologically distant from one another in the course of singular Muratorian research’s evolutionary process, intends to highlight - through the upshots of the three-dimensional reconstructions - some crucial moments in the Modenese Maestro’s constructive-theoretical development on

complex architectural and urban themes. Town plans for a recently founded city, specialized architectural complexes and churches are the three scalar stages often researched by Muratori through drafting numerous plans of which only a small part has been completed: buildings for worship, public architecture and building types as the evolutionary origin of “urban organisms” are naturally the fundamental themes within which all the theoretical research on the architect will develop leading to a strict linguistic proposition, which is very similar to the themes introduced by the European vanguards, who veered towards formal classicism far-removed from the Modern Movement’s criteria. The plans of the workers’ village in Cortoghiana (1940), the Auditorium of Santa Cecilia in Rome (1950-51) and, lastly, the Church of the Assumption of our Lady in Rome’s Tuscolano district (1949-71) are thus analyzed and reinstated in their complexity through digital images arising from numeric models. This analysis does not confine itself to merely “copying” planning graphics or to the sterile imitation of the forms taken from the images of the plastic models but tends rather to reinstate a volumetric hypothesis educed from the plan’s critical reading and from the geometric comprehension of its forms, combining architecture’s typological, constituent and structural consistency. Therefore, the plan - full of objectively translatable information - is submitted to philological analysis reducing the terms that ‘disguise’ the original idea2.In this sense, I feel that it is pertinent to recall Muratori’s conviction whereby “in observing and completing the architectural work, the profane in itself reproduces the creative process of architects, who assembled different intentions therein, interpreting economic, practical and mechanical problems and tuning them to harmonize with their expressive personalities” (1944).Therefore, a sort of revival of the methodology of practicing architecture founded on critical observation (reading) and proposition (virtual reconstruction), hinging on the themes of the “plastic arts” and “construction”, key elements in the Muratorian lesson that peaked with the concept of “architectural organism”. Research on Saverio Muratori’s unbuilt masterworks, confined to the reading of the designs and plastic models handed down to date3, are thus enhanced by a new narrative tool - the three - dimensional model - to express his architecture’s structural and conceptual complexity4.The resulting drawings, which have been interpreted in numerous different ways, are real simulacra of a reality as close as possible to what the architect imagined. More a critical than a technical operation, it certainly was not new

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to the scenario of the study of modern architecture conducted with the most sophisticated computer technology. Just think of Terragni and Lingeri’s magnificent reconstruction of the Danteum reproduced through a short film shown at the Arti & Architettura [Arts & Architecture] exhibition held at the Ducal Palace in Genoa in 2004 or of the photographically realistic views of Luis Khan’s unbuilt works in “Unbuilt Masterworks” by Kent Larson. The digital reconstruction of the ENPAS building in Bologna dates back to some years ago. It was accomplished by Ferrara University’s Officina Infografica [Computer Graphics Workshop] and presented at the exhibition promoted by Musarc: “Eight Italian architectures dating back to the post-war period”. Luigi Pavan’s research on Palazzo Sturzo in EUR, the headquarters of the Christian Democrat party, is more recent and so is the evocative reconstruction of Studio Asse ‘s Roman Eastern Directional System (1967-70), accomplished by Emiliano Auriemma for the 12th International Architectural Exhibition, in which extensive use is made of effective three-dimensional digital reconstructions. These are just some of the significant examples of the production of an unquestionably useful material, a sound support for the knowledge and circulation of the most important incomplete 20th

century plans unbuilt works and, more generally speaking, of the whole history of architecture.

The sequence of plans proposed in this collection does not follow the usual chronological order connected to the planning evolution but is based on plans’ scalar selection criterion: from architecture to towns.A wise critic of plans will introduce the fundamental stages of the digital reconstruction and methodology followed in the various experiences. The first paragraph on the Church of the Assumption of Our Lady in the Tuscolano district is open to the transcription of some significant thoughts that the planner dedicated to holy architecture, passages already published in Giancarlo Cataldi’s book, “Saverio Muratori Architetto (1910-1973). Il Pensiero e l’opera”. The second paragraph traces the tricky sequence of the plans of the Auditorium of Santa Cecilia in Rome, as well as the second thoughts, renunciations and compromises to which the architects appointed to the works’ final planning were submitted and the bankruptcy of the enterprise that was awarded the competition for the contract. The third and last paragraph describes the main evolutionary stages of Cortoghiana’s Town Plan critically analyzing the most significant architectures and endeavoring to classify the building types used. The digital support attached to the volume completes and projects research – through a rich set of documents focusing on interactive Computer Graphics processing - towards new circulatory

scenarios. This program’s multimedia interface systematically collects the subjects developed during the course of the analysis of the three works classifying the plan’s original tables, the iconographic repertoires, the various two - and three-dimensional reprocessing, the three-dimensional models navigable in real time and the virtual films. The CD-ROM, which is easy to consult through the menu bar, will enable the downloading of some graphic and computer contents in the various formats open and editable to enable additional analyses of the reconstructed architectures. Lastly, some methodological specifications. A lengthy biography was found for each of the plans: texts of a general and specific nature on the researched work. Where possible, an iconographic repertoire (tables, sketches by the planners’ own hand and photographs) - necessary for an adequate reconstructive interpretation - was acquired. This always occurs according to new layouts on his sketch-book, an indispensable tool for every ideal ‘inspection’ in the plan.

NOTE

1 20th years after the conference and exhibition “The architect Saverio Muratori: his thoughts and work” held in Modena in 1991, this mobile conference - entitled “Saverio Muratori, Architect (Modena, 1910 - Rome, 1973). One hundred years from his birth” - is split up into several sessions in the cities of Modena, Venice, Rome, Genoa, Milan and Delft. The initiative involves some of the headquarters of the Italian and European Architectural schools - in which the traces of the Modenese Maestro’s teachings are revived – and is intended to promote a lengthy, qualified debate on the main themes originating from his doctrine and thought. Nowadays these themes are ever so up to date on account of their contents that anticipate situations and critical issues that not only involve architecture but also make reference to the environment and the destiny of man or, in other words, the territory’s conservation and care and civilization’s survival. The intention is to highlight with greater clarity the contribution and relevance to the present day of Muratori and his school in Italian architectural culture. 2 The real reconstructive experiences of the Sagrada Familia in Barcelona commenced by Antoni Gaudì in 1883 and are still in progress: the Barcelona Pavilion by Mies Van der Rohe (1984-86), Le Corbusier’s Esprit Nouveau Pavilion in Bologna (1977) and Aldo Rossi’s Teatro del Mondo built in Piazza Caricamento in Genoa in 2004 - even though the latter two are in a different context from the ones envisaged for their initial construction - are replicas that do not call the original plan’s originality into question. 3 Remember that at present the architect’s private archive is not consultable at the express request of his heiress Dr. Maria Vittoria Brandi Cattania. Other archival sources can be found care of the

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archives of his Marinucci and Bollati heirs in Rome.4 Thanks to rapid prototyping technologies, it is possible to translate the digital model into a reticular, volume-control, physical model though C.A.D. software connected to a R.P. (Rapid Prototyping) machine solidifying very fine dusts of solid material (nylon, aluminium, carbon fiber and ceramic) submitted to laser radiations. The quality of these models is determined by the precision of the numeric model and reaches accuracy levels of one tenth of a millimeter.

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Presentazione | PresentationStefano Francesco Musso

Lettera | LetterAlessandro Giannini

Nuovi studi su Saverio Muratori | New studies on Saverio MuratoriGiancarlo Cataldi

Premessa | PreambleLa ricostruzione digitale delle architetture incompiute di Saverio MuratoriThe digital reconstruction of Saverio Muratori’s unbuilt Materworks

Capitolo 1 | Chapter 1La chiesa incompiuta dell’Assunzione di Maria Santissima al Quartiere Tuscolano in RomaThe incomplete church of the Assumption of Our Lady in Rome’s Tuscolano District

La chiesaThe churchRicostruzione digitale e analisi criticaDigital reconstruction and critical survey

Capitolo 2 | Chapter 2Concorso di I° e II° grado per l’Auditorium di Santa Cecilia a Roma1st and 2nd stage Competition for the Auditorium of Santa Cecilia in Rome

Le vicende concorsualiThe competition’s eventsDalle prime proposte alla fase definitiva del Concorso (1951-55)From the first proposals to the final stage of the Competition (1951-55)Ricostruzioni digitaliDigital reconstructions

Capitolo 3 | Chapter 3Il centro operaio di CortoghianaThe workers’ center in Cortoghiana

Dall’impianto urbanistico muratoriano alla realizzazioneFrom the Muratorian town-plan to its executionTipologie edilizie e edifici specialiTipology edilizie e edifici specialiPiazza VeneziaPiazza VeneziaLa chiesaThe churchArchitetture intensive: case Tipo G, F, H, TC e I3-NIntensive architecture: Type G, F, H, TC e I3-NLa ricostruzione del PianoThe Plan’s reconstruction

Bibliografia essenziale | Essential bibliography

Indice|Index

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© Copyright 2012Edizioni ETS

Piazza Carrara, 16-19, I-56126 [email protected]

www.edizioniets.com

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SAVERIO MURATORI Architetture interrotte

Edizioni ETS€ 18,00

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Massimo Gasperini

(Pisa, 1971), architetto, libero professionista e dottore di ricerca in Disegno e Rappresentazione dell’Architettura e dell’Ambiente, già coordinatore del ‘Laboratorio MARSC - Sezione Rilievo’, Corso di Informatica alla Facoltà di Architettura di Genova, è docente incaricato presso la Facoltà di Architettura di Firenze. Tra le principali pubblicazioni: Disegni d’architettura e di paesaggi. Appunti del Cor-so di Rappresentazione della città, del territorio e del paesaggio, (Pisa, 2010), Lapo Farinati degli Uberti, l’Ingegnere illuminato. Opere e progetti (1880-1948), (Pisa, 2009); ArchCube. Esperienze di Progettazione Architettonica Assistita, (Firenze 2006).

(Pisa, 1971), an architect, freelancer and doctor in research on Design and Representation of Architec-ture and the Environment - already coordinator of the ‘MARSC Workshop–Survey Section’, Computer Course at the Genoese Faculty of Architecture - is an appointed lecturer at the Florentine Faculty of Archi-tecture. His main publications include: Disegni d’architettura e di paesaggi. Appunti del Cor-so di Rappresentazione della città, del territorio e del paesaggio, (Pisa, 2010), Lapo Farinati degli Uberti, l’Ingegnere illuminato. Opere e progetti (1880-1948), (Pisa, 2009); ArchCube. Esperienze di Progettazione Architettonica Assistita, (Firenze 2006).

Massimo Gasperini

Mas

sim

o G

aspe

rini

Questo volume illustra gli esiti di una ricerca imperniata sulle ricostruzioni digitali di tre signi-

ficative opere progettate da uno dei più importanti protagonisti dell’architettura italiana del

Novecento: Saverio Muratori.

La selezione dei progetti incompiuti illustrati in queste pagine, differenti per le tematiche af-

frontate e cronologicamente distanti tra loro nell’alveo del processo evolutivo della singolare

ricerca muratoriana, intende evidenziare, attraverso gli esiti delle ricostruzioni tridimensionali,

alcuni momenti cruciali nello sviluppo teorico-costruttivo del Maestro modenese sui complessi

temi dell’architettura e della città.

I progetti del villaggio operaio di Cortoghiana (1940), dell’Auditorium di Santa Cecilia a Roma

(1950-51), ed infine quello della chiesa dell’Assunzione di Maria Santissima al quartiere Tusco-

lano a Roma (1949-71), sono in tal modo analizzati e restituiti nella loro complessità.

This book illustrates the results of research hinging on the digital reconstructions of three si-

gnificant works planned by one of the most important protagonists of 20th Century Italian

architecture: Saverio Muratori.

The selection of the incomplete plans illustrated on these pages, which differ in the themes

they addressed and time-wise in the course of the evolutionary process of unique Muratorian

research, intends to highlight – through the results of the three-dimensional reconstructions

– some crucial moments in the Modenese Maestro’s constructive-theoretical development on

the complex themes of architecture and towns.

The plans of Cortoghiana’s working class quarter (1940), the Auditorium of Santa Cecilia in

Rome (1950-51) and, lastly, the plan of the Church of the Assumption of Our Lady in Rome’s

Tuscolano district (1946-71) are thus analyzed and reinstated in their complexity.

Unbuilt MasterworksEnglish traslation

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