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RASSEGNA STAMPA
Mercoledì 6 maggio 2015
Rassegna Associativa 2
Rassegna Sangue e Emoderivati
Rassegna Medico-scientifica, politica sanitaria e terzo settore 9
Prime Pagine 11
Sommario:
Rassegna associativa FIDAS
UNIMONDO.ORG 54° Congresso Nazionale FIDAS: etica e cultura della donazione di sangue
Mercoledì, 06 Maggio 2015
Seduto in prima fila al 54° Congresso Nazionale della Federazione Italiana Associazioni
Donatori Sangue (FIDAS), ospitato dal 1 al 3 maggio al Gran Teatro Giacomo Puccini di Tor
del Lago a Viareggio, mi rendo conto per la seconda volta (qui la prima) quanto lavoro stia die-
tro la donazione di quel “prodotto biologico di origine umana” che è il sangue. Una parte di
questo lavoro, che va ben oltre l’organizzazione e il prelievo del sangue ai donatori, è
nelle mani della FIDAS, una federazione di 73 associazioni di donatori volontari spar-
se per l’Italia, che dal 1959 garantisce un contributo qualificato ad ogni iniziativa socio-politica
ed umana che impegna il volontariato italiano del sangue. Un impegno “che nel 2014 ha potuto
contare su 286.186 donatori periodici, con un incremento del 7,79% rispetto al 2013 e del
6.8% dei giovani donatori” ha ricordato nel suo intervento il presidente di FIDAS Aldo Ozino
Caligaris.
Ma quello della FIDAS in un contesto, quello italiano, che registra un generale calo delle dona-
zioni non è un miracolo. La Federazione è parte di una rete trasfusionale nazionale che
in sinergia con il Ministero della Salute, il Centro Nazionale Sangue(CNS) e quelli regio-
nali, assieme alla Società Italiana di Medicina Trasfusionale e Immunoematolo-
gia (SIMTI) ha capito che “il volontariato è un bene non solo perché fa qualcosa di buono, ma
perché lo fa bene” ha spiegato Caligaris. Come ha ricordato dal palco del Congresso FI-
DAS Valentina Molese direttore del Centro Regionale Sangue della regione Toscana, anche se
non mancano le difficoltà, in primis una "scarsa omogeneità nella gestione del sangue a livello
nazionale" oltre al "crollo verticale delle donazioni, occorre, come continua a fare come la
FIDAS, non perdere fiducia e non smettere di investire nel bene comune che rappre-
senta il sangue una volta donato”. “Saper accogliere al meglio chi ci offre il suo tempo e il
suo sangue e promuovere uno stile di vita sano - ha concluso la Molese - è oggi un fondamen-
tale contributo del volontariato alla gratuità del nostro sistema sanitario”.
Quello della FIDAS, anche per il presidente nazionale del SIMTI Claudio Velati, intervenuto
al Congresso, “è un contributo fondamentale nella costruzione del sistema del volontariato”
basato “sull’etica del dono capace di dare motivazione ai volontari donatori e sulla
cultura del dono, che non è altro che la condivisione e la diffusione dell’etica che la
sottende”. Forse è proprio grazie a questa cultura del volontariato, diffuso anche dall’impe-
gno delle federate FIDAS sparse per l'Italia e ben rappresentate nella sala del Gran Teatro Puc-
cini di Tor del Lago, se per Giuliano Grazini, direttore del CNS, “Il sistema sanitario ita-
liano è ancora tra i primi 6 al mondo nonostante i ripetuti tagli”. “FIDAS è in questo
senso un’importante eccellenza - ha aggiunto Grazini - che superando narcisismi e particolari-
smi regionali e locali deve farsi forza trainate a livello nazionale di un’idea di sangue unico e
indivisibile a disposizione di chiunque nel Paese ne abbia bisogno”, capace di “modulare la do-
nazione e gestirla in modo sempre più efficiente”.
L’obiettivo oggi di FIDAS e delle altre 3 principali realtà di volontariato del sangue che operano nel no-
stro Paese (Avis, Croce Rossa e Fratres) è per Grazzini “stabilizzare la donazione del sangue e
renderla ancora più sicura nonostante i livelli già eccellenti raggiunti dall’Italia”, un obiettivo
che per Maria Rita Tamburrini, Dirigente dell ’ufficio VIII Sangue e Trapianti del Ministero della Sa-
lute , “era una delle battaglie anche della dottoressa Isabella Sturvi alla quale FIDAS ha dedicato anche
quest’anno il V Premio Giornalistico FIDAS-Isabella Sturvi”, un riconoscimento nazionale riservato ai
temi del volontariato e della donazione del sangue, patrocinato dall'Ordine Nazionale dei Giornalisti,
dalla Federazione Nazionale della Stampa, dal CNS e dalla SIMTI e consegnato proprio durante la prima
giornata del Congresso. Ad aggiudicarsi quest’anno il premio, ricordato anche dal Ministro della Salu-
te Beatrice Lorenzin in una nota inviata alla FIDAS in occasione dell'apertura dei lavori, sono stati per
la sezione stampa/web Donatella Barbetta de Il Resto del Carlino-La Nazione-Il Giorno e come ha ricor-
dato la nostra redazione il sottoscritto Alessandro Graziadei per Unimondo.org con l’articolo “Il do-
natore di sangue: volontario, responsabile e non remunerato” uscito in occasione della scorsa giornata
del donatore. Giuseppe Guglielmo di Rai 3 Calabria ha ricevuto invece il premio per la sezione TV/
Radio.
Ma a ricordare che donare il sangue oggi non è solo un valore aggiunto per il sistema sanitario, ma un
valore sociale ci hanno pensato domenica 3 maggio, alla chiusura del congresso FIDAS, più di 10.000
membri della Federazione Italiana Associazioni Donatori Sangue riuniti a Viareggio per
la 34° Giornata Nazionale del donatore. I volontari hanno sfilato nel lungomare della città con stri-
scioni, magliette e cappellini in un lungo serpentone colorato che ha attraversato la città fino a piazza
Belvedere dove la manifestazione è culminata con la Santa Messa. A fare da padroni di casa Burlamac-
co e Ondina, maschere ufficiali del Carnevale di Viareggio, che hanno dato il benvenuto a tutto questo
popolo di donatori “volontari, responsabili e non remunerati”, rappresentanti di una società civi-
le capace oggi di sostenere la sanità pubblica e diffondere l’etica e la cultura della donazione
di sangue. Adesso questo “prodotto biologico di origine umana” basta solo continuare o iniziare a do-
narlo, perché il sangue non si produce in laboratorio ed il fabbisogno annuo in Italia è di 2.400.000 uni-
tà di sangue intero e più di 1.000.000 litri di plasma. Troppo doloroso? Troppo impegnati? Tanto lo do-
na un altro? “Ci vuole più coraggio a trovare una scusa che a donare il sangue” ci ricorda la Fidas.
STRETTOWEB.COM Palizzi (Rc): i calciatori diventano donatori per l’Adspem L’autoemoteca “parcheggiata” in piazza Martiri a Palizzi ha accolto la squa-dra di calcio locale e tanti altri giovani disposti a donare il proprio sangue per i pazienti emopatici
5 maggio 2015 15:38 | Valentina Ferrandello
I calciatori della squadra del Palazzi, si sono messi a disposizione per un’iniziativa benefica rilevante, quella della donazione del sangue.In piazza Martiri infatti, l’Associazione donatori di sangue per il paziente emopatico (Adspem), ha svolto il servizio per la raccolta di sangue, a bordo di un’attrezzatissima autoemoteca. Anche questa volta, come nella donazione organiz-zata nel gennaio scorso, i risultati per l’Associazione sono stati positivi; questa volta, sono sta-ti coinvolti i calciatori della squadra di calcio locale, grazie alla disponibilità dei due copresi-denti Giuseppe Minniti e Giovanni Morello ed i giocatori, alla proposta dei propri copresiden-ti , sono stati felici di compiere questo gesto così semplice e poco invasivo ma quanto rilevan-te per la comunità e la salute del prossimo.
L’ Associazione, presieduta da Tina Mafrica, è stata soddisfatta dei risultati raggiunti, anche perché l’obiettivo di coinvolgere sempre più giovani nell’attività di donazione di sangue è fon-damentale ed il fatto che i calciatori si sono prestati a questo gesto non farà che “convincere” i giovani della comunità a rendersi disponibili, consci che anche i loro beniamini sportivi lo hanno fatto in tutta sicurezza. A bordo dell’autoemoteca i prelievi sono stati realiz-zati dalla dott.ssa Mandalari ed il suo team di collaboratori, sul posto era anche presente un’ambulanza, pronta per qualunque evenienza. Tina Mafrica ha sottolineato come gli ottimi risultati raggiunti possono ulteriormente migliorare con un lavoro di squadra, ovvero coordi-nandosi con le altre sezioni del basso jonio reggino, come riportato su La Gazzetta del Sud di stamani.
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