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Rassegna del 18/12/2018
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Rassegna del 18/12/2018
Pagina I
Agricoltura Scenario Nazionale
"ATTESE ECCESSIVE PER L'AGROALIMENTARE"Sole 24 Ore 18/12/2018 p. 38 S.CAR. 1
Alimentare
SPAZIO AL CIBO DA STRADA IN CENTROCorriere Umbria 18/12/2018 p. 33 POMPEI DAVIDE 2
CONSERVE ITALIA ORA SCOMMETTE SUI SUCCHI DIVERDURA
Italia Oggi 18/12/2018 p. 1 VALENTINICARLO
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OLIO E PARMIGIANO: BASTA MODE E BOLLINI ROSSIRepubblica 18/12/2018 p. 49 MINERVADANIELA
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D Sole28
0IS
Elio Orsara, imprenditore della ristorazione
Pagina 38
Foglio i
«Attese eccessive per l'agroalimentare»"I
«Eun accordo senz'altropositivo. Sul quale glioperatori del settoreagroalimentare hanno
grandiaspettative. Forse anche ecces-sive». Elio Orsara è in Giappone daitempi della bubble economy e ha unosservatorio privilegiato sul mercatodei prodotti agroalimentari, dall'im-portazione alla ristorazione.
«Credo che il fatto che Europa eGiappone abbiano raggiunto un'intesadel genere sia incoraggiante nell'avvi-cinare le due economie - afferma -d'altra parte, va osservato che, a parteil vino, per la maggior parte dei pro-dotti alimentari l'azzeramento dei daziavverràin modo graduale, avolte in un
arco temporale fino a 15 anni: ivantag-gi saranno dunque diluiti nel tempo.Nell'immediato, non sono sicuro chesmossa parlare di rivoluzione. Il Giap-pone è un grande Paese, ma richiedetempo per farsi conquistare». Ancheper quanto riguarda il vino, aggiunge,«dobbiamo scontare il fatto che peranni siano stati penalizzali rispetto al-
RISTORATORE
ITALIANOElio Orsara
ha avviato ancheun'azienda
di formaggiin Hokkaido
le produzioni di Paesi come Cile eAu-stralia che hanno concluso per primiaccordi di riduzione tariffaria Impor-tandovini dal Sud, meno noti rispettoa quelli toscani o piemontesi o di altriPaesi, per me la strada resta in salita».
A preoccupare Orsara, comunque,è soprattutto «la prevista introduzio-ne, dal primo ottobre 2o19, del rialzodell'Iva dall'8 allo percento. Non sonoun economista ma ho il polso dellagente reale. E ricordo che quando l'Ivanel 2014 fu portata dal 5 all'8%, il mer-cato si fermò per otto mesi». Orsara èstato il primo straniero a ottenere lalicenza per la lavorazione del latte fre-sco in Giappone: ha creato sull'isola diHokkaido uno stabilimento perla pro-
duzione di formaggi freschi "italiani",con tecnologie e mastri casari dall'Ita-lia «Ma avrei comunque preferito chei dazi sui formaggi italiani fossero ab-battuti da subito e non su tantianni.InHokkaido il costo del lavoro e del latteè cinque volte superiore che in Italia.Ho creato un mercato di nicchia perfavorire l'economia locale e mettere adisposizione qui la nostra esperienza.Ma io promuovo i prodotli italiani, nonfaccio concorrenza».Adogni modo, laUe stima che l'export agroalimentareeuropeo in Giappone a regime possasalire del 5o%. E fino al 215% per i pro-dotti caseari.
-S. Car.
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Agricoltura Scenario Nazionale Pagina 1
CORRIERE M MBRIA Pagina 33
Foglio i
Dal venerdì al sabato ci sarà un'area enogastronomico fissa in piazza della Repubblica
Spazio al cibo da strada in centroCambia il regolamento del mercato nelle aree pubbliche, previsti anche nuovi posteggi
di Davide Pompei
ORVIETO
Nuovi posteggi fuorimercato. Lo prevede ilnuovo regolamento perl'esercizio del commerciosu aree pubbliche appro-vato all'unanimità dal con-siglio comunale, insiemeall'emendamento del M5sche prospetta la possibili-tà di inoltrare le domandeper l'assegnazione dei po-steggi anche attraverso po-sta elettronica certificata.D'ora in avanti la giunta èespressamente autorizza-ta a prevedere, a titolo spe-rimentale e con concessio-ni temporanee, altri spazideterminandone caratteri-stiche e le merceologieper la durata massima diun anno, al termine delquale il consiglio decideràse dare o meno l'assegna-zione. Per quanto riguar-da l'ampliamento dei mer-
catali sarà possibile farlofino ad altri tre posteggi,inserendo merci che nonsono già presenti e che so-no ritenute qualificanti. Ilprocesso sarà graduale ol-tre che sperimentale mava verso quella più voltainvocata volontà di qualifi-care non solo il mercatocittadino che si tiene il gio-vedì e il sabato mattinaall'ombra del palazzo delCapitano del Popolo, maanche quelli che si svolgo-no nei quartieri ai piedidella Rupe, dando spazioalle cosiddette eccellenzedel territorio.Quelle gastronomiche, inparticolare, sono destina-te a dare vita, dal venerdìalla domenica, ad un ine-dito spazio street food. Inpiazza della Repubblica,infatti, nel 2019 sarà istitui-to un posteggio fuori mer-cato da utilizzare per lavendita e somministrazio-
ne di prodotti di gastrono-mia territoriale, a mezzofood truck di dimensionicontenute, allestito nel ri-spetto dei canoni di deco-ro urbano.Tra le tante novità conte-nute nel regolamento ècontemplata anche la pos-sibilità di svolgere mercatistraordinari in occasionedi particolari eventi su ini-ziativa o istanza di alcunioperatori. E poi si prospet-ta l'arrivo di mercatidell'usato, dell'antiquaria-to e del collezionismo nonavente valore storico-arti-stico e degli hobbisti, incollaborazione con le cate-gorie degli imprenditori ele associazioni. La speri-mentazione durerà sei me-si e successivamente ilconsiglio decideràsull'eventuale istituzionedefinitiva. L'idea è quellache i prodotti del mercatorappresentino la vetrina
Kermessea temaUsato,filateliae monete,vintagepotrannoessereoggettodi eventi
Piazzadei PopoloCambianole regoledel commerciosulle areepubbliche
della filiera locale e che,come tali, necessitino diadeguata visibilità.In occasione dell'annun-ciata assemblea di Citta-slow Italia svoltasi venerdìscorso al palazzo dei Set-te, inoltre, l'assessore allosviluppo economico ecommercio Roberta Coti-gni ha annunciato che da-rà vita, entro la metà digennaio, ad un incontrocon tutti gli operatori eco-nomici e le associazioni dicategoria, per sensibiliz-zarli sulle potenzialità edopportunità di sviluppoeconomico che la rete Cit-taslow garantisce metten-dosi a disposizione del ter-ritorio. Da un lato, la fisici-tà delle piazze del merca-to, dall'altro l'importanzadi gestire l'e-commerce,anche avvalendosi dellapiattaforma creata da Cit-taslow, al pari delle altrecittà europee che stannogià utilizzando questo stru-mento con successo.
Spazio al cibo da strada in centro
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Alimentare Pagina 2
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Conserve Italiaora scommette
dialentirzi a pag. 15
Pagina
Foglio
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Le novità cli Conserve Italia Yoga, halfivttta, a primavera. In ?0 anni vendute 1 mlcl cli confezioni
Succhi, dopo la frutta la verduraBottigliette da collezione tra calcio, musica e writer
DI CARLO VALENTINI
steggiano la miliarde-sima bottiglia venduta(in 20 anni). E quellaDerby Blu, succhi di
frutta del gruppo ConserveItalia (ramo di Confcoopera-tive), leader in questo gammadi prodotto (anche coi marchiYoga, Valfrutta e Jolly Colom-bani). Allo studio, per aggiun-gere altri numeri al miliardo,vi sono i succhi di verdura(saranno lanciatia primavera) e lebottigliette conetichette da colle-zione che riprodu-cono gli scudetti dialcune squadre dicalcio oppure dedi-cate a personaggipopolari (il primo:Vasco Rossi), trapoco sarà propo-sta anche quelladisegnata da unwriter di grido.
A far nascere i succhi inItalia è stata proprio Yoga, nel
Gabriele Angeli
1946. Adesso produce ancheuna linea denominata «L'artedel 100%», succhi garantitivegan e gluten free, e un'al-tra (Veggie) per i mixati (peresempio: mango-mela-zucca).
Nel nostro Paese vi sonoin attività 150 mila bar,con un fatturatodi 18 miliardi. 5,4milioni di italianivi anno colazione(con una spesamedia di 2,4 euro)e 1,3 milioni pranza al bar(7,5 euro di spesa media).
Dice Gabriele Ange-li, direttore marketing delcomparto del consumo fuo-ri casa di Conserve Italia:«Investiamo in promozione4 milioni di euro l'anno. Ol-tre alla pubblicità curiamo ilrapporto coi locali, soprattut-to bar e pizzerie. 50 personegirano l'Italia e ognianno visitano 40milabar».
Nel mondo si sono consu-mati lo scorso anno 36,2 mi-liardi di litri di succhi di frut-ta. In Italia se ne consumano
I succhi di frutta di Conserve Italiain diverse varianti
656 milioni di litri, di cui 100milioni fuori casa. I bambinisono i maggiori consumato-ri domestici mentre al bar ilcliente-tipo ha 35-40 anni econsidera il succo un alimentosalutista. Ne beviamo circa 12litri pro capite, con gusti chevariano lungo la Penisola: inTrentino-Alto Adige c'è granderichiesta di succo di mele cheinvece nelle altre regioni è qua-si nullo, al Sud lo vogliono mol-to zuccherato, nel Centro-Nordlo domandano senza (o quasi)zucchero. Il giro d'affari delconsumo interno è 1 miliardodi euro (la quota di ConserveItalia è 400 milioni, il resto èdiviso soprattutto tra La Dori a,Zuegg e Parmalat-Santal).
Anche i succhi hannole loro mode : oggi il trendpremia mirtillo e melogra-no. Tra i gusti tradizionalila classifica è capeggiatadalla pesca, seguono pera eananas mentre tra i mixativa forte quello composto daarancia-carota-limone. Ag-giunge Angeli: «Aumenta
la richiesta di succhi senzazucchero aggiunto, quelliche mescolanofrutta e verdurae quelli bio. Daparte nostra c'èmolta attenzionealla filiera: stipu-liamo contratticon gli agricolto-ri, che coltivanola frutta per noie quindi siamocerti della salu-brità della mate-ria prima».
I principaliconsumatori sono i 28 Pae-si dell'Unione europea (9,1miliardi di litri), seguono:Nord America (8,6) e Asia(8,1). La Cina sta aumentan-do i consumi e sarà prestoleader mondiale: il prodottotradizionale più richiesto è ilconcentrato di mele ma sulmercato stanno avendo suc-cesso anche prodotti di targetpiù alto, come quello a basedi estratto di petali di rose,uva e aloe.
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Alimentare Pagina 3
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PERISCOPIOdi Daniela Minerva
Olio e parmigiano:basta mode e bollini rossi
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produttori possono tirare un sospirodi sollievo: olio, parmigiano eprosciutto non avranno l'etichetta dicibi pericolosi; almeno non dall'Onu
perché ora si aspetta la Ue. D'altra parte, unNatale senza parmigiano (o grana padano) cheNatale sarebbe? La notizia è buona non solo peri fatturati dei made in Italy, ma anche perché lasola idea di pensare al parmigiano o all'olio (ecerto, anche al prosciutto) come ad alimentidannosi è grottesca. È segno di unimbarbarimento del nostro rapporto con latavola, col gusto, con le tradizioni alimentari. E iltrionfo delle bufale alla moda: di chi invocal'esorcista di fronte ai grassi animali mentrebasterebbe calibrarli, di chi scambia l'olio con
Pagina 49Foglio i
l'aceto di riso . Certo, tutto si può fare, è unascelta libera. Ma se a indirizzarla è l'ansiagenerata dall'etichetta rossa, dai diktat del fabene - fa male cambia tutto. E comunque lo stopnon è giustificato (chiunque pensi di fare unparagone con le bibite zuccherate è fuori strada:quelle fanno male e basta). Ogni paese gestiscel'informazione sugli aspetti nutrizionali deglialiinen[i in maniera diversa . Forse, piuttosto chefare semafori ansiogeni sarebbe meglio mettereel ichelie chiare con i contenuti di grassi, sale,calorie , proteine e quant'altro a fronte di tinospecchietto chiaro di quanti di quei nutrientiabbiamo bisogno ogni giorno . Di modo da farecapire a tutti quanto e come consumare ledelizie del made in Italy.
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