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Rassegna del 16/12/2016

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Rassegna del 16/12/2016

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Rassegna del 16/12/2016

Pagina I

03/12/2016

Si parla di noi

Premio Unesco alla RegolaTirreno CecinaRosignano

p. II 1

04/12/2016

Si parla di noi

Premio Unesco alla RegolaTirreno CecinaRosignano

p. V 2

13/12/2016

Si parla di noi

Premio alla cantina «La Regola»Nazione Livorno p. 1 Ilenia PistolesiElisa Favilli

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14/12/2016

Si parla di noi

Cene Galeotte.Corriere Fiorentino p. 13 5

15/12/2016

Si parla di noi

La Regola, dove la cantina è un luogo d'arteTirreno Speciale p. 5 6

16/12/2016

Si parla di noi

tempo di bollicineCorriere Extra -Toscana

p. 2 Chiara Giovoni 9

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Premio Unesco alla Regola1 RIPARBELLA

Stamani alle 11,30, al podere LaRegola di Riparbella, si svolge-rà una cerimonia per la conse-gna del premio speciale delconcorso internazionale "LaFabbrica nel Paesaggio", chel'Unesco ha assegnatoall'azienda dei fratelli Nuti perla nuova cantina, da poco inau-gurata. La cerimonia comince-rà alle 11,30 in cantina alla pre-senza dell'artista Stefano To-rselli, che ha affrescato la barri-caia, quindi alle 12,15 avverràla consegna del premio da par-te della coordinatrice naziona-le del concorso, Gabriella Ri-ghi.

Il premio, bandito dalla Fe-derazione italiana dei club ecentri per l'Unesco, è stato ide-ato e promosso dal Club perl'Unesco di Foligno e Valle delClitunno, «nella consapevolez-za - si legge nella motivazione -che il paesaggio coopera all'ela-borazione delle culture locali erappresenta una componentefondamentale del patrimonioculturale e naturale, contri-buendo al benessere e alla sod-disfazione degli esseri umani eal consolidamento dell'identi-tà nazionale; considerando chelo sviluppo sostenibile è fonda-to sul rapporto equilibrato tra ibisogni sociali, l'attività econo-mica e l'ambiente».

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La cerimonia nell'azienda vitivinicola a i ar ella

La premiazione del l'azienda agricola La Regola ieri mattina a Rïparbella

® RIPARBELLA

Prestigioso riconoscimentoquello ottenuto dall'aziendavitivinicola "Podere La Rego-la" di Riparbella nell'ambitodel concorso internazionale"la Fabbrica nel Paesaggio 'ide-ato e promosso dal club perl'Unesco di Foligno e Valle delClitunno. Ieri presso la canti-na della famiglia Nuti, in locali-tà Altagrada, si è svolta la ceri-monia. Presenti rappresentan-ti di quattro comuni della Valdi Cecina: per Riparbella il vicesindaco Lorella Signorini, perMontescudaio ed in rappre-sentanza dell'Unione Colli Pi-sani S' ona Fedeli con il vicesindaco Landi, il sindaco diVolterra Marco Buselli e l'as-sessore al bilancio del comunedi Cecina Federico CarteL

La cerimonia è iniziata conuna visita della nuova cantinaguidata dall'artista Stefano To-nelli. Tre milioni di euro d'in-vestimento per una cantina diduemila metri quadrati suddi-visi su tre piani, uno interratoche accoglie i locali perla vini-ficazione, la cantina e una bar-ricata museo; un piano terradestinato all'accoglienza e allavendita e un primo piano conun salone che guarda con par-ticolare interesse all'enoturi-smo. Tutto intorno un'ampiazona a verde attrezzato.

Il premio è stato assegnatoai titolari dell'azienda, i fratelliPaolo e Flavio Nuti ed è statoconsegnato direttamente dal-la coordinatrice del concorsoGabriella Righi. Nella motiva-zione del premio si ricorda ilvalore del paesaggio "Nella

consapevolezza che il paesag-gio coopera all'elaborazionedelle culture locali e rappre-senta una componente fonda-mentale del patrimonio cultu-rale e naturale, contribuendoal benessere e alla soddisfazio-nedegli esseri umani e al con-solidamento dell'identità na-zionale».

A proposito l'avvocato Fla-vio Nuti, già presidente declub Unesco di Volterra, ha in-vitato le arnminstrazioni dellaVal di Cecina ha superare glisteccati geografici e politici eda lavorare insieme ad un pro-getto per la valorizzazione co-mune del paesaggio ricordan-do le radici comuni di una ter-ra che già gli antichi Etruschivivevano come "unica",dall'entroterra di Volterra e Be-lora al porto di Vada.

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nto Federazione italiana dei club Unesco- RIPAR&ELLA -

A POCHE settimane dall'inaugu-razione della nuova cantina La Re-gola, per la storica azienda vinico-la di Riparbella arriva un impor-tante traguardo: la Federazioneitaliana dei centri e club Unescoha assegnato all'azienda guidatadai fratelli Nuti il premio specialedel concorso internazionale «LaFabbrica nel Paesaggio». Un rico-noscimento prestigioso per unarealtà produttiva che ha trasforma-to il rapporto con l'ambiente in unvero e proprio punto di forza. Aconsegnare il riconoscimento nel-le mani dei fratelli Luca e FlavioNuti, è stata Gabriella Righi, coor-dinatrice del progetto. E per il2017, sono tante le iniziative chegià bollono in pentola: «Abbiamopensato alla nostra cantina come illuogo ideale dove dibattere ed in-contrarsi - spiegano i due impren-

Sarà presentato ft libro«La Regola degli chef»con le eccellenze della cucina

uisti un rem

ditori - e sarà la cultura la vera bus-sola del nostro calendario. Presen-teremo il libro «La Regola deglicheß>, dove le eccellenze della cuci-na toscana si sposano ai vinidell'azienda. Poi coinvolgeremoGiuliano Volpe, attualmente presi-dente del consiglio superiore deibeni culturali, nella presentazionedel suo ultimo libro «PatrimonioItaliano: beni culturali, paesaggioe cittadini» ed apriremo un dibatti-to sull' «essere toscani» grazie al li-bro-strenna «Toscanità», che hamesso insieme 150 autori che rac-contano la nostra Regione dalla Adi arte alla Z di zootecnia. Un'ini-ziativa a scopo benefico, dove la so-lidarietà si unisce ai temi culturaliche hanno reso la Toscana unicain ogni campo - concludono i fra-telli Nuti.

Ilenia PistolesiElisa Favilli

Fondamentaleper questa cantinain rapporto con l'ambiente

SODD ISFATTI I fratelli Flavio eLuca Nuti e Stefano Tonelli

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Cene Galeotte . Dal 16 dicembrea Volterra torna la nuovastagione delle Cene Galeotte,l'iniziativa che coinvolge idetenuti del carcere volterrano erinomati cuochi: ad inaugurarel'11'edizione sarà lo chef NicolaSchioppo dell'Osteria CipollaRossa di Firenze. Adaccompagnare la cena leetichette offerte dal Podere LaRegola di Riparbella. L'interoricavato della serata, grazie aUnicoop, verrà destinato allacostruzione di una scuolaelementare a Norcia, città umbrafra le più danneggiate dal sisma.

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e

Regola , dove la cantma e un luogo d'arteAffreschi del pittore Stefano Tonelli, musica e altre installazioni animano l'azienda di Riparbella dei fratelli Nuti

! RIPARBELLA

Se fosse un profumo sarebbeHypnotic Poison di ChristianDior. La fragranza seduttiva delmosto solletica le pareti dellabarricata appena affrescatedall'artista Stefano Tonelli. LaRegola a Riparbella non è unacantina tradizionale; è un mu-seo dove tutti i sensi sono chia-mati a un percorso esperienzialenuovo e sorprendente, che coin-volge anche la mente. A due me-si dall'inaugurazione, i fratelliLuca e Flavio Nuti , proprietaridel podere, si preparano a unanuova stagione all'insegnadell'arte. Vino e cultura si intrec-ciano in un'elica di progetti in-novativi che varino a toccare lecorde del territorio. L'obiettivo èpromuovere il vino, la terra e tut-to ciò che vi gira intorno attra-verso eventi, concerti, convegni,incontri gastronomici. Il tuttonello scenario affascinante diuna Riparbella, sospesa tra bo-sco e vigneti, borgo che poco hada invidiare alla vicina e più no-ta Bolgheri. Sia in termini di na-tura sia come qualità delle uve.«Vorrei che la nostra cantina di-ventasse una fucina d'arte e unpunto di riferimento per chiama questo mondo in tutte lesue declinazioni - spiega FlavioNuti, che di professione fa l'av-vocato - Abbiamo grandi proget-ti per questo posto che io e miofratello amiamo molto: Riparbel-la ha delle enormi potenzialità.E la nostra cantina va nella dire-zione di rilanciare questi luoghi,a partire dalle radici».

E a proposito di radici, vieneda lontano l'idea di rinnovare IlPodere la Regola, donando allacantina un'impronta nuova, maben aggrappata a storia e tradi-zione. E infatti ci sono voluti dueanni di lavori per realizzarla edare così un nuovo look a una te-nuta che fa bella mostra di sé dal1990, la prima nella zona di Ri-parbella. Carne dunque concilia-re passato e futuro? «Pensando auna nuova chiave di lettura -spiega Flavio Nuti - Ho riflettutoche la fonte più ricca e affasci-nante da dove attingere sarebbestatala civiltà etrusca». Del restoda tempo questa storica etichet-ta di Riparbella, si fa portavocedi un messaggio che riecheggiasulle colline della Costa degliEtruschi: "territorio, natura, uo-mini, da dove nascono le Rego-

le". Tutto sta allora a trovare unestro in grado di tradurre in iin-magine ed emozione questoconcetto che esprime in pienolo spirito della cantina. Ce loinette Tonelli, artista eclettico,nato e cresciuto nello stesso ter-ritorio: lui sa come fare, grazie al-la sua sensibilità e anche e so-prattutto al sentimento che nu-tre verso la stessa Riparbella. GliEtruschi e il cosmo si mescolanoe danno vita a un modo per vive-re l'arte nel luogo eletto in cui ilvino è nel pieno della sua trasfor-inazione. Ecco allora che, passodopo passo, prende corpo il cuo-re della cantina: l'affresco dal sa-pore universale che abbellisce labarricaia. L'ambiente è dark, ep-pure quelle mura trasmettonoluce ed energia inedite. Figureche richiamano personaggi etru-schi si alternano a pesci e imma-gini stellari, mentre un suono"trascendentale" contribuisce arendere l'atmosfera unica. «Que-sta musica non è causale: ema-na vibrazioni che contribuisco-no al riposo armonico del vinonelle botti», spiegaNuti.

E sono già in fase di ideazionenuove installazioni che arricchi-ranno l'esterno della cantina, co-sì da creare un vero e proprioluogo di ineditazione artistica al-la ricerca dell'umanità che cre-sce e si sviluppa, anche attraver-so la vite e il vino, in tutte le lorofasi di lavorazione. «Abbiamo in-

vestito sulla nuova struttura (ècostata oltre 3 milioni, ndr)avendo in testa due obiettivi benprecisi: realizzare una cantinache valorizzasse le nostre produ-zioni e, allo stesso tempo, regala-re al territorio un nuovo spaziodi incontro, di stimolo culturalee sociale, oltre che artistico -spiegano Flavio e Luca Nuti -Nel progetto della cantina abbia-ino lavorato al costante equili-brio tra paesaggio e produzione,una integrazione cercata findall'inizio deilavori» .

Il resto è formato da sale ad-dobbate di accessori in alaba-stro, terrazze sulle vigne eun'ampia stanza che ospiterà in-contri e dibattiti. All'esterno do-mina il verde delle colline che inautunno e inverno diventa ros-so, giallo e marrone. Infatti lacantina, ecosostenibile e alimen-tata con energia pulita, è immer-satraifilari di un appezzamentodi circa 10 ettari di vigne: in tota-le l'azienda conta 20 ettari di vi-gneto e a breve saranno impian-tati altri 5 ettari. Quindici in tut-to le etichette tra vini e grappe,dalle bollicine del Brut ai bian-chi ai rossi fino al dolce Sondre-te, straordinario nettare di Treb-biano, Malvasia e Colombana.

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La prima annata del "Costa Toscana 5auvignon" fu il 1993.«Mi sembrava di aver combinato qualcosina di meglio diquanto bevessi in giro - racconta il produttore Giovan Pio

(detto Giampi ) Moretti, dell'aziendalucchese Terre del Sillabo - un giovane edentusiasta enotecario lo trovò fuori dalcomunee mi disse: "Organizzo una bellaserata nel mio locale". Fu la mia primavolta in pubblico , giovanissimo: c'eratanta gente, io venni scaraventato sulpalco . Poi un guru deli'enogastronomia-così lo definivano - mi chiamò e mi disse:"Non si vergogna a presentare un vino cosìimbevibile?". Poche settimane fa, in una

degustazione di vecchie annate , quello stesso Sauvignon1993, servito alla cieca, ha talmente impressionato chequalcuno voleva abbracciarmi ». In commercio il 2011,23euro in enoteca. Provare per giudicare . para loreti)

t : % dì L arbc`i: L /T' M%. Iná santaL'Oroè in vigna e nel bicchiere prima di esibirsi in etichetta.II Petit Manseng biondeggia tra i filari nelle colline di

Riparbel la, nella tenuta Caiarossa, inattesa della vendemmia tardiva, chequest'anno c'è stata a novembre . L'Oro diCaiarossa di Emilio mancini - in commercioc'è 2011- arricchisce naso e gusto col suoelegante bouquet e con la rotondità deisapori. Affinato in barriques per 14 mesi, èottimo con panettone , strudel e pasticceriasecca. Ma per mancini l'abbinamento top èun altro : A l'ideale con i formaggi, anchestagionati . Lo produciamo dal 2006:cercavamo un vino per completare la

gamma e ci siamo accorti che il Petit Manseng dava ilmassimo come dolce più che come vino secco. il risultato èun'etichetta ben riconoscibile , che si distingue». E che faconcorrenza al vin santo. 35 euro in enoteca . (tara loreti)

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Gli italiani lo fanno meglio: la rivincita dei nostri spumantiI dieci imperdibili, come abbinarli, le storie dei produttori

tre Natali: classico, veg, fusion I segreti di sua maestà il panettone

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Prosecco, vitigni autoctoni bianchi e rossi,vigne secolari e sfide recenti, tradizioni e pionieriGiro d'Italia fra i brindisi al vertice dei gusto

Storie & sapori,diecibollicine italiane

di Chiara Giovoni

1 mondo del vino non è mai stato così ricco dibollicine: accanto al dominatore indiscussodella produzione che resta il Prosecco Doge, è ilmomento degli spumanti, soprattutto metodoclassico da vitigni autoctoni sia bianchi che ros-si. I consumatori sono diventati più sensibili ecolti, capaci di riconoscere le produzioni piùautentiche di ogni territorio, e disposti a rico-noscere a queste bollicine di qualità il valoreche esprimono, anche in termini di prezzo. Ilperiodo delle festività poi è costellato da brin-disi e cene di auguri e le bollicine sono indi-scusse protagoniste di tavole, aperitivi e feste.Per aiutarvi a scoprire le migliori proposte delterritorio italiano, vi suggeriamo la nostra sele-zione di 1o bottiglie top.

Lady Char onnayQuest'anno la cantina Mosnel ha festeggiato

18o anni di viticultura, ed essere viticultore eproduttore di eccellenza è una questione dipersonalità e continuità. Tra i fondatori dellaDocg Franciacorta con Emanuela Barzanò Bar-boglio, donna di grande carisma, Mosnel rap-presenta oggi un riferimento per l'equilibrio el'eleganza dei suoi spumanti. I figli Lucia e Giu-lio hanno il merito di aver raccolto dalla madreuno stile che garantisce continuità alla tradizio-ne di famiglia in vini dall'identità precisa, fon-dati sull'armonia gustativa. In particolare Fran-

ciacorta EBB Extra Brut, uno chardonnay in pu-rezza con 36 mesi sui lieviti: un profilo raffinatodi gelsomino, pompelmo, mandorle e freschiagrumi, dall'elegante intensità.Mosnel - Franciacorta EBB Extra Brut Millesi-mato

prosecco nel G iard inoÈ il 1920 quando Abele Adami acquista un vi-

gneto bello e ricco di promesse, il Vigneto Giar-dino, che si rivela subito prodigo di uve per vinidi grande qualità, e che il figlio Adriano valoriz-za con la produzione di Prosecco. Oggi Arman-do e Franco, entrambi enologi, portano avantiquella tradizione familiare. Le Rive sono i vi-gneti in collina, così denominati nel dialetto lo-cale: è da queste vigne che provengono le uvepiù pregiate come quelle di Vigneto Giardino.Un prosecco dai profumi intensamente fruttatie fini nell'espressività aromatica, che al palato ècremosa e salina.Adami - Vigneto Giardino Valdobbiadene Pro-secco Superiore DOCG Rivedi Colbertaldo

II brind isi dei campioneLa viticultura in Trentino ha trovato una voce

convincente nella famiglia Moser, un'aziendanata in Val di Cembra nel 1979, dalla passionedel campione del ciclismo Francesco, nel luogodove si trovavano le vigne di proprietà del non-no di Carlo, Francesca e Ignazio che oggi gesti-scono la cantina. La produzione attinge da vi-gneti in quattro territori differenti, ma è il Tren-to Doc il campione della gamma: 51,151 TrentoDoc Brut è dedicato al record di Francesco Mo-ser, ed è scattante come la sua pedalata. Princi-palmente da uve chardonnay, brillante e agru-mato, ha una freschezza slanciata dissetante.Moser - 51,151 Trento DOC Brut

La saga del TravaglinoLa Tenuta Travaglino di Calvignano ha una

storia millenaria iniziata nel Medioevo, sui«colli vitati» dell'Oltrepò Pavese dai terreni cal-

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SvolteI consumatori sonodiventati più sensibilie colti , capaci diriconoscere le produzionipiù autentichedi ogni territorio

careo-argillosi dove nel 1868 il milanese Cav.Vincenzo Gaetano Comi acquista la prima partedella tenuta. Nel 1965 il discendente VincenzoComi rinnova il vigneto portandolo agli attuali40o ettari. Oggi la quinta generazione della fa-miglia gli ha dedicato una cuvée di pinot nero echardonnay, con 6o mesi sui lieviti, un OltrepòPavese aristocratico, note di pesca gialla e fruttasecca e una piacevole ricchezza e persistenza.Travaglino - Vincenzo Comi Brut Millesimato

Quel Soave dal monteSandro Tasoniero è un viticultore appassio-

nato che negli ultimi anni ha contribuito a por-tare alla ribalta la zona del Soave Doc e dei Mon-ti Lessini, con la produzione di vini di qualitàprovenienti dal Monte Calvarina. La cantina si èdistinta per la produzione dello spumante Du-rello Monti Lessini Doc, massima espressionedel vitigno autoctono dalla personalità decisacaratterizzato da una mineralità quasi prepo-tente ma raffinata. Un Metodo Classico dal frut-to delicato con note quasi balsamiche che visorprenderà.Sandro De Bruno - Durello Superiore DOCMonti Lessini

a certa idea i FranciaNella terra degli Etruschi, a Riparbella, i fra-

telli Luca e Flavio Nuti conducono la bellaazienda di famiglia con produzioni decisamen-te coraggiose per il territorio toscano. Lo spu-mante «La Regola Brut» è però decisamente ilpiù insolito: un metodo classico da uve Gros

DettagliUno dei vini al topdella produzione MetodoClassico italianaè dedicato aduna donna,che si era innamoratadi quella cascina

Manseng e Chardonnay dagli aromi agrumatidi bergamotto e delle erbe aromatiche mediter-ranee. Una piccola produzione che trova la suaispirazione nei vitigni della Francia del sud, mache qui esprime un'identità territoriale avvin-cente.Podere La Regola - Brut

Coni fiori della R ibollaPuiatti in Friuli è un'istituzione: una storia

pionieristica nata alla fine degli anni 6o chenon ha mai smesso di essere all'avanguardiaper la zona dell'Isonzo. Qui il grande carisma el'abilità enologica di Vittorio Puiatti e di suo fi-glio Giovanni ha saputo dare vita ad un vinounico e riconoscibile. La Ribolla Gialla è infattil'inconsueta protagonista in purezza di questoMetodo Classico assolutamente peculiare: uveprodotte nella zona dell'Isonzo del Friuli e poispumantizzata con 18 mesi sui lieviti per dareuna bollicina armoniosa e fresca, con note difiori di campo e crosta di pane fragrante conuna piacevole mineralità.Puiatti - Ribolla Gialla Extra Brut

Dal palco della ScalaDa 12 anni la celebre cantina di Franciacorta

Bellavista, è accanto al Teatro alla Scala per ce-lebrare «la prima» che inaugura la stagioneogni 7 dicembre. Quest'anno Bellavista ha dedi-cato alla Madama Butterfly in un'esclusiva edi-zione il suo Brut Millesimato, da 147 parcelle dipinot nero e chardonnay. Una strada tracciatada Vittorio Moretti, e che oggi la figlia France-sca prosegue, frutto di 4o anni di cura della vi-gna e innovazione in cantina.Bellavista - Teatro alla Scala Vendemmia Brut2011.

La sorpresa FerrariFerrari non avrebbe assolutamente bisogno

di presentazioni. Quest'anno però c'è una sor-presa: il debutto della nuova cuvée delle Canti-ne Ferrari Perlé Bianco Riserva, quintessenzadello stile Perlé. Uno Chardonnay in purezza fi-glio della vendemmia 2006. Fine e delicato, conun bouquet ricco di sfumature, è fresco, sofficee sensuale nell'armonia di proporzioni che lorendono così speciale.Ferrari - Perlé Bianco Trentodoc Riserva 2006

Nel legno per due anniForse non tutti sanno che uno dei vini al top

della produzione Metodo Classico italiana è de-dicato ad una donna, perché a lei si deve l'intui-zione della nascita della cantina più celebratadella Franciacorta. Era il 1962 quando AlbanoZanella e Annamaria Clementi acquistarono ilterreno di Erbusco e la cascina Ca' del Bosco dicui lei si era innamorata. Ma è stato MaurizioZanella a guidare la produzione fino a renderlaemblema di assoluta eccellenza. Vintage Col-lection Brut da uve chardonnay, pinot nero e pi-not bianco è vinificato in legno con 48 mesi suilieviti, dal profilo aromatico fragrante, dall'in-tensità vibrante, e dal raffinato equilibrio.Cà del Bosco - Vintage Collection Brut Millesi-mato

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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W EF .i-Franda, F f.r-:;ata e ritormF. :on i forrrf ; gi

AvvolgenteComté eTenuta il Bosco- OltrepòPavese DogcOltreneroCuvée Brut,

Dolce epiccanteRoquefort,(erborinato)Ca'd'Gal -Moscato d'AstiDOCG Lumine

PatriotticoReblochon,Fontanafredda- Alta LangaDogc Bolla Ciaoda pinot nero echardonnay

CampagnoloChèvre eMontellori BrutPas Dosé,metodoclassico da uvechardonnay

AudaceCamemberte GianfrancoFino-Spumante BrutSimona NataleRosé

AncestraleRobiola diRoccaverano,ChampagneHenri Giraud -Dame-JaneRosé,

GourmandParmigianoReggiano 30mesi VaccheRosse,Champagne DomPerignon 2006

Stiloso Bittodella Valtellina,ChampagneRoederer -Philippe StarckBrut Nature2009

InsolitoSquacqueronedi RomagnaDop,ChampagnePol Roger -Extra Brut Pure

Raro Casizoludi Oristano,e ChampagneLanson - ClosLanson 2006,da una singolavigna

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I l cal iceApposta per il FranciacortaUn flûte allargato, più aperto è il bicchiereconsigliato anche dal Consorzio deiFranciacorta. Cinque anni fa ne è statorealizzato uno apposta dalla tedescaRestai: consente alle bollicine di andareverso l'alto, così da accentuarepersistenza, profumi e aromi

ChiaraGiovoni èsommelier Ais,ambasciatricedelloChampagneper l'Italia,autrice di libricome«Bollicineterapia»(Salani).

In questigiorni è uscitoallegato allarivista SpiritoDivinoChampagneStile, una guidaa 100Champagnescritta con LucaTurner

I l calice da biancoL'ultima sceltaVia la coppa, il flûte, anche il tulip che haballato una breve stagione, si è affermatoalla fine proprio il classico bicchiere davino bianco perassaporare al meglioprofumi, aromi e le bollicine metodoclassico. Ottimo per gli champagne conuna certa maturità

LacoppaLa prima, a forma di senoLa leggenda vuole che fosse modellatasul seno di Madame de Pompadour.Ottima peri profumi , pessima peri]perlage . Oggi è usata solo per glispumanti dolci come il Moscato.Recentemente riproposta , questa volta ilseno preso a modello è di Kate Moss

perfezioneCristallo firmato RiedelRiedel è una azienda familiare con 300annidi storia, e da tutti riconosciuta comeassoluta eccellenza nel mondo. Due annifa, alla fiera di Francoforte presentò il suosottilissimo bicchiere per lo champagne.Nel 2012 però aveva realizzato questoper lo champagne Krug

il ficiteII bicchiere degli Anni 30Un bicchiere dalla forma sottile eallungata , elegante. Deve la sua fortunadall'affermarsi, negli anni Trenta, deglispumanti secchi . Con la sua formaallungata però è più adatto per prosecchie spumanti più freschi e immediati cheper le bollicine metodo classico

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