previdenza complementare: grande partecipazione alle assemblee previdenza complementare: ......

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Anno LVIII - N. 5 - Marzo 2007 TAB. B - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento - contiene I.R. e I.P. Rivista mensile dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento - Confartigianato Previdenza complementare: grande partecipazione alle assemblee > 60 anni di Associazione in un libro

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Anno LVIII - N. 5 - Marzo 2007TAB. B - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento - contiene I.R. e I.P.

Rivista mensile dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento - Confartigianato

Previdenza complementare:grande partecipazione alle assemblee

> 60 anni di Associazione

in un libro

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RIVISTA MENSILEDELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESEDELLA PROVINCIA DI TRENTOADERENTE ACONFARTIGIANATO

ANNO LVIII - N. 5 MARZO 2007

Direttore responsabile: Gianni Benedetti

Comitato di redazione: Gianni Benedetti, Giuseppe Bertolini, Elisa Cataldo,Andrea Corona, Annalisa Gerola, Giorgio Pisetta, Guido Radoani

Fotocomposizione e stampa: Publistampa Arti grafiche, Pergine Valsugana

Autorizzazione del Tribunale di Trenton. 20 del 19.7.1949

Iscrizione all’ex Registro Nazionale della Stampa/ROC n. 5534

Tiratura: 14.250 copie

Chiusura in redazione: 1 marzo 2007

Direzione, redazione, amministrazione e pubblicità:Associazione Artigiani e Piccole Impresedella Provincia di Trento Via Brennero, 182 - 38100 Trentotel. 0461.803800 - fax 0461.824315

Sito internet:www.artigiani.tn.it(la rivista è in rete dal 1° giorno di ogni mese)

Posta elettronica:[email protected]

La quota associativa base è pari a e 90, dicuie 12 relativi al costo dell’abbonamento. Laquota associativa non è divisibile. La dichia-razione viene effettuata ai fini postali.

sommario

Editoriale La sfida della 3previdenza complementare

Società CONCORSIArtigianato di età romana 8nella regioneSTAFFETTAPassaggio del testimone nel 11Coordinamento ImprenditoriCONVEGNOLe case 20in legnoClaudio Filippi

Associazione EVENTI60 anni di Associazione 4in un libroAnnalisa Gerola

RICORDO 12INNOVAZIONEPoncial Malcotti 14le idee sono di casaAnnalisa Gerola

ASSICURAZIONIAutoveicoli 16indennizzo direttoWalter Tamanini

NEWSInformazioni 22in pillolePATRONATOAldo Casna classe 1916 27da sempre nell’AnapClaudio Cocco

TEMPO LIBEROLe proposte dal Gruppo Culturale 28per aprile 2007

Enti autonomi COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA 18CEii TRENTINO 24EBAT 26CATEGORIE 29VALLI 32

Rubriche CURIOSANDO 34AVVISI 35SCADENZARIO 36

Anno LVIII - N. 5 - Marzo 2007TAB. B - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Trento - contiene I.R. e I.P.

Rivista mensile dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento - Confartigianato

Previdenza complementare:grande partecipazione alle assemblee

> 60 anni di Associazione

in un libro

Franco Senesi e Dario Denicolòmentre firmano l’accordoper la previdenza complementare[Foto KLR foto]

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L’INAPA fornisce assistenza per:> Sistemazione delle posizioni assicurative: contributi man-

canti, dati anagrafici errati, riscatti, ricongiunzioni, accredi-to del servizio militare

> Pensioni INPS (invalidità, vecchiaia, anzianità, reversibilità,assegno sociale)

> Pensioni INPDAP, ENPALS,ENASARCO e previdenza regionale>Invalidità civile, assegno di accompagnamento> Ricostituzioni e supplementi delle pensioni> Infortuni sul lavoro e malattie professionali> Indennità di maternità delle lavoratrici autonome> Trattamenti di famiglia> Versamenti volontari

Qualora dovesse necessitare, il Patronato INAPA, mettea disposizione la consulenza di medici e avvocati.

NON ESITATE A CONTATTARE IL PATRONATO INAPASEDE CENTRALE E SEDI PERIFERICHE.

TROVERETE PERSONALE QUALIFICATO CHE CONSUPPORTI INFORMATICI ALL’AVANGUARDIA È INGRADO DI SODDISFARE OGNI VOSTRA ESIGENZA.

HO CONTRIBUTI SUFFICIENTI PER ANDARE IN PENSIONE?

QUANDO DEVO PRESENTARE LA DOMANDA?

QUALE SARÀ L’IMPORTO CHE MI SPETTA?

SONO GIÀ PENSIONATO.COSA SUCCEDE SE CONTINUO A LAVORARE?

È VERO CHE POSSO AVERE UNO SCONTOSUI CONTRIBUTI INPS?

È difficile trovare chi non ha mai avuto a che farecon uno di questi interrogativi.

L’INAPA è il patronato che per legge assistegratuitamente tutti i cittadini e in particolare gli artigiani nella compilazionedella modulistica e nello svolgimentodelle pratiche che vengono presentate presso gli enti previdenziali.

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3l’ArtigianatoANNO LVIII � N. 5 � MARZO 2007

La sfida dellaprevidenza complementare

editoriale

el mese di marzo sono state convocate 106 assemblee degli associati alivello territoriale per approfondire il tema delle pensioni, della previdenzacomplementare, dei fondi pensione, del Tfr (per le aziende che hannodipendenti). Le prime assemblee hanno fatto registrare una grande partecipazione,non solo quantitativa, ma anche qualitativa, sia per il livello dei temitrattati da parte nostra e da parte dei rappresentanti delle Casse Ruraliche partecipano ad ogni assemblea, sia per gli approfondimenti che sonostati sollecitati da numerosi interventi.Il tema delle pensioni è un tema che ha sempre appassionatol’artigianato; sono state condotte battaglie importanti negli anni ’80 chehanno elevato notevolmente il nostro trattamento pensionistico, rispettoagli anni precedenti nei quali le pensioni erano considerate “da fame”.Ma i nuovi scenari che si sono presentati alla fine del secolo scorsohanno cominciato ad erodere queste conquiste.In particolare l’aumento della vita media (78 anni per gli uomini, 84 anniper le donne) la forte denatalità nel nostro Paese e il costanteinvecchiamento della popolazione (il numero di pensionati sta superandoil numero dei lavoratori che versano contributi all’Inps) hanno prodottoleggi di riforma del sistema pensionistico assai penalizzanti.La legge Dini, in particolare, con il passaggio dal sistema reddituale alsistema contributivo crea condizioni di fortissimo taglio pensionisticosoprattutto per i più giovani.La gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali per gli artigianiha fatto registrare nel 2005 (dati ufficiali Inps) un ulteriore deficit di2.700miliardi di euro (6.457miliardi di contributi versati - 9.157miliardidi euro di pensioni pagate agli artigiani).Le stime ufficiose sul 2006 ammontano ad ulteriori 3000miliardi dideficit; sulla base di questi dati la situazione patrimoniale del nostrofondo all’Inps è sotto di circa 10.000miliardi di euro.È sulla base di questi dati che l’Associazione ha lanciato la campagna perla previdenza complementare, realizzando un accordo con le Casse RuraliTrentine che propongono PensPlan Plurifonds, un fondo aperto gestito conserietà da Itas Assicurazioni ed inserito nel progetto della Regione, che dàbenefici sia sui costi di ingresso, sia sui costi amministrativi.Le normative fiscali del Decreto Maroni rendono appetibile questo fondoanche agli artigiani prossimi alla pensione.Questi temi, uniti all’illustrazione di come funziona un fondo pensione,dei riscatti, degli anticipi, delle rendite, del capitale, degli investimentisui mercati finanziari, faranno discutere in questo mese migliaia emigliaia di artigiani.Il compito della nostra Associazione, un moderno sindacato di piccoleimprese, sarà quello di finalizzare positivamente questo dibattito. �

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eventi

60 anni di Associazionein un libro

era il pubblico delle grandi occasio-ni alla presentazione del volume“Artigianato Trentino - Sessant’an-ni di Associazione 1946-2006”.Oltre ai dirigenti dell’Associazionee alla Giunta Esecutiva, non hannovoluto mancare all’evento gli expresidenti Remo Iori, Giorgio Dio-nisi, Tullio Uez e Flavio Tosi, ilpresidente (Bruno Martinelli) e ildirettore (Paolo Nardelli) dellaCooperativa Artigiana di Garanzia,il presidente (Renato Gasperotti) eil direttore (Adriano Chinellato) diEbat, l’amministratore delegato diSapi (Paolo Orsi) e molte persona-

lità del mondo politico (i consiglie-ri provinciali Carlo Andreotti eMauro Delladio; il senatore SergioDivina; l’onorevole Maurizio Fu-gatti), economico (il direttore diConfindustria Trento Fabio Ra-mus; il direttore di ConfesercentiRoberto Pallanch), istituzionale (ildirigente generale del DipartimentoIndustria, Artigianato e Minieredella Provincia di Trento PaoloSpagni; il dirigente del Servizio Ar-tigianato della PAT Claudio Moser)e sindacale (il segretario generaleCgil del Trentino, Ruggero Purin). Presente anche l’avvocato Franco

Politici, rappresentanti del mondo economico e istituzionale. Nessuno ha voluto mancare allapresentazione del libro sull’Associazione. Ripercorse in 196 pagine, ad opera del professor DomenicoGobbi, le tappe più salienti di una realtà nata per tutelare gli artigiani e cresciuta con loro.

C’

di Annalisa Gerola

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eventi

Larentis, l’ex direttore di Union-Camere Bruno Cescon, il presiden-te di Itas Assicurazioni Edo Bene-detti, l’ex Segretario generale dellaCamera di Commercio di TrentoGiuseppe Maolucci, il presidentedell’Anap Giulio Bonini e lo stori-co presidente degli artigiani del C.9Norberto Foletti.Alcide Holzer, direttore dell’Asso-ciazione dal 1973 al 1993 e presi-dente del Comitato per il Sessante-simo, si è emozionato ricordando letante riunioni fatte «in questa sala.Le battaglie, le discussioni». «Le tappe fondamentali – ha pro-seguito – sono state la riorganizza-zione di tutta l’Associazione.Quando sono arrivato io c’eranootto impiegati e quando me ne

sono andato ce n’erano 160.Tutte assunzioni necessarie perstare al passo con la crescita delcomparto e per rispondere allesue esigenze di tutela e assistenzain campo fiscale, previdenziale esindacale. Tra gli anni ’70 e ’90 abbiamocostruito la sede dove siamo, quia Trento, abbiamo acquistato lesedi di Rovereto e Riva del Gardae abbiamo cercato di avvicinarciagli artigiani aprendo sedi sututto il territorio della provincia.Il nostro impegno e la nostraserietà sono stati premiati dall’i-scrizione del 95% degli artigianialla nostra Associazione».Dario Denicolò, presidente provin-ciale dell’Associazione, ha sottoli-

neato come la crescita numerica delcomparto economico sia andata dipari passo con quella dell’Associa-zione. «Ci stavano tutti, sedutiattorno ad un tavolo del Caffèdegli Specchi, i pionieri dell’Asso-ciazione. Era il 21 marzo del1946. Oggi sono oltre 11mila gliiscritti. In 60 anni siamo cresciutie guardando al futuro il bilancionon può che essere positivo. Sonoinfatti convinto che con le sfidedella globalizzazione saranno lemicroimprese che la faranno dapadrone».Franco Panizza, assessore provin-ciale all’Artigianato o Cooperazio-ne, ha evidenziato il costruttivorapporto tra l’amministrazione el’Associazione.

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eventi

«L’amministrazione pubblica hatrovato nell’Associazione un in-terlocutore affidabile perché pre-parato, qualificato, ma soprattut-to perché è un interlocutore cheha unito tante, tantissime piccoleimprese, per farne un soggettoforte in grado di interloquire aqualunque livello». Il volume è stato curato dal pro-fessor Domenico Gobbi, mentrel’apparato iconografico è costitui-to da foto provenienti dall’archi-vio dell’Associazione e da archiviprivati.In 196 pagine, arricchite da nume-rose immagini che testimoniano idiversi momenti della vita associa-tiva, viene descritta la storia dell’As-sociazione, nata il 21 marzo 1946come Unione Provinciale degli Arti-giani di Trento. Nei tre corposi capitoli sono stateelencate le battaglie sostenute ed i risultati raggiunti come l’appro-vazione della legge provinciale“Disciplina dell’artigianato” o l’i-stituzione dell’assicurazione obbli-

gatoria contro le malattie, nel1956, o il riconosciuto agli artigia-ni del diritto alla pensione, nel1959. Non mancano gli excursussulle sedi comprensoriali e suglienti che sono stati promossi dal-l’Associazione come la Cooperati-va Artigiana di Garanzia o lasocietà di servizi Sapi. Una storia intensa che dimostracome l’Associazione ha sempre cer-cato di essere a fianco della catego-ria economica più importante delTrentino, non solo nelle battaglie,ma anche nel favorire la crescitadelle aziende. Aziende che, attraverso corsi di for-mazione, aggiornamenti, seminarie convegni, hanno imparato amuoversi con sempre maggiorepadronanza, e spesso con risultatilusinghieri, in una realtà in conti-nua evoluzione pronta a lasciare alpalo chi non sa cogliere, se non per-sino a precorrere, i cambiamenti.«Questo libro fa emergere chiara-mente come l’Associazione siauno strumento di tutela dell’arti-

gianato – ha detto il direttore del-l’Associazione Gianni Benedetti.Come direttore dell’Associazionedal 1993 Benedetti ha ricordatosoprattutto le sfide future cheattendono l’Associazione.«Questi ultimi 12 anni sono statidavvero intensi. Si sono registra-ti cambiamenti nell’economia,nella tecnologia, nella politica,nel sociale, nella cultura e quin-di abbiamo dovuto aggiornarel’azione dell’Associazione a que-sto impetuoso cambiamento ealla crescita forte dell’artigiana-to. Artigianato che in Trentino siè dimostrato essere una forzaviva verso la quale l’Associazio-ne ha il compito di tutela, oltreche di favorirne l’unità e ilrespiro economico e di mercato.Gli sforzi perciò sono andati nelsenso di creare molte reti, molticonsorzi, di caldeggiare il rap-porto tra artigiani che si cono-scano non come concorrenti, macome protagonisti su mercatipiù ampi del Trentino. Abbiamoottenuto buoni risultati, ma c’èancora molto da fare. La nostrasfida più immediata riguarda laprevidenza complementare, ifondi pensione. Una sfida checoinvolge tutti gli artigiani esoprattutto quelli più giovani,in corsa per crearsi un futuroprevidenziale di fronte alla crisidella previdenza pubblica». �

Nella foto a pagina 4:Domenico Gobbi, Alcide Holzere Dario Denicolò

Nelle altre foto:Alcuni momenti della presentazione del libro dell’Associazione[Foto Agf Bernardinatti]

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concorsi

Artigianato di età romananella regione

I l presente lavoro è il risultato di unostudio svolto nell’ambito dell’atti-vità che il gruppo PAAR (Produzioni

artigianali in ambito romano) dell’Uni-versità di Parma ha condotto in qualitàdi partner italiano del progetto europeodi ricerca sull’artigianato di età romanaCRAFTS (Structures, implantation etrôle économique de l’artisanat en Italieet dans les Provinces occidentales del’Empire roman). Nello specifico, il grup-po PAAR si è impegnato nella raccolta edanalisi della documentazione storica edarcheologica relativa alle produzioniartigianali di età romana dell’Italia set-tentrionale con l’obiettivo di approfondi-re la conoscenza dell’assetto socio-econo-mico della parte settentrionale dellapenisola e di verificare l’effettiva corret-tezza dell’applicazione, anche in questoambito geografico, di modelli interpreta-tivi elaborati principalmente sulla basedi quanto osservato nell’Italia centro-meridionale. In quest’ottica, il presentelavoro si configura come un censimento– condotto mediante l’individuazione di“indicatori di produzione” (quei repertirelativi alle varie operazioni tecniche– installazioni fisse, attrezzi e utensili,residui, semilavorati, materiali e pro-dotti in attesa, materiali da riciclare,materie prime, tracce nella stratifica-zione, oggetti d’uso non professiona-le dei lavoratori – che da soli oppurein associazione con altri dati consen-tono di individuare e distinguere unaproduzione) – delle attività di tipo arti-gianale presenti in età romana (I sec.a.C.- V sec. d.C.) entro i confini territo-riali delle attuali Province Autonome diTrento e di Bolzano. In linea con gli obiettivi generali dellaricerca, lo studio dei dati raccolti ha con-sentito innanzitutto di accertare l’effetti-

va presenza, nell’ambito esaminato, dicicli di produzione a carattere artigiana-le, dimostrando in tal modo la notevolevitalità economica che, dalla metà del I secolo a.C. fino al V-VI secolo d.C.,dovette caratterizzare la nostra regione.Sulla base di questi elementi si sonopotute pertanto avanzare non pocheriserve sulla validità di quel modellointerpretativo comunemente accettatoche prevede una netta distinzione fraaree di montagna dedite esclusivamenteal reperimento delle materie prime edaree di pianura dedite alla loro trasfor-mazione e commercializzazione.Nello specifico, è stato possibile accerta-re l’esistenza, accanto ad una produzio-ne fittile ampiamente diffusa su tutto ilterritorio, anche di cicli di lavorazione dialtri materiali, primi fra tutti quelli dipiù facile reperimento in ambito regio-nale come il legname ed i materiali lapi-dei. Parimenti diffusa risulta anche lalavorazione dei metalli, sebbene constandard produttivi inferiori rispetto aquelli che caratterizzarono la metallur-

gia dell’Età del Ferro. Analogamente,piuttosto modesta dovette essere anchela produzione vetraria che, sviluppatasispecialmente in epoca tardoantica, sem-bra essere stata orientata quasi esclusi-vamente alla fabbricazione di vasellamedi uso comune mediante il semplice rici-claggio di frammenti vetrosi. All’identificazione delle diverse attivitàartigianali ha fatto seguito lo studiodelle locali attività produttive dal puntodi vista del loro sviluppo temporale edella loro distribuzione territoriale. L’a-nalisi cronologica ha evidenziato unamarcata flessione della produzione incorrispondenza del III sec. d.C., a testi-monianza di un coinvolgimento anchedella nostra regione nella più generalecrisi economica dell’Impero. Segni diuna lenta, ma progressiva ripresa –senza che tuttavia vengano nuovamenteraggiunti i livelli produttivi che paionoaver caratterizzato i primi due secoli del-l’età imperiale – si manifestano fra IV eVI secolo, quando il nucleo di indicatoria nostra disposizione ritorna a farsipiuttosto cospicuo. La comparsa di atte-stazioni riguardanti lavorazioni prece-dentemente non documentate, comequella del vetro, ed il ricorso, a quantopare non isolato, a procedimenti di rici-claggio della materia prima potrebberoforse indicare, per l’età tardoantica edaltomedievale, lo sviluppo di produzioniorientate al soddisfacimento di rinnova-te esigenze di autarchia, queste ultimederivanti dalle crescenti difficoltà cheinvestirono la compagine imperiale du-rante il periodo in questione.Lo studio complessivo della distribuzioneterritoriale degli indicatori ha consentitoinvece di formulare alcune osservazionisulla localizzazione delle produzioni at-testate in regione, con particolare atten-

Lorenza Zuccatti, del corso di laurea in Conservazione dei beni culturali dell’Università di Parma, ha vinto la seconda edizione del premio “Tesi di Laurea in materia di artigianato”. Di seguitol’abstract della tesi “Produzioni artigianali di età romana nel Trentino-Alto Adige”.

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9l’ArtigianatoANNO LVIII � N. 5 � MARZO 2007

zione alla definizione dei rapporti con leforme dell’insediamento ed al caratteredelle strutture economiche a queste con-nesse (grandi imprese, possedimenti fon-diari, artigianato diffuso, aggregazionein distretti produttivi). Se le produzionidi tipo artigianale sembrano da un latoaver interessato con la propria presenzatanto le zone di pianura quanto quellecollinari e montane (questo specialmen-te in ambito altoatesino), dall’altro lato

è risultato evidente lo stretto legame esi-stente fra scelta delle sedi insediative esviluppo delle attività artigianali. Perl’allestimento degli impianti manifattu-rieri vennero infatti nettamente privile-giate quelle aree che non solo soddisfa-cevano alle esigenze di approvvigiona-mento idrico, energetico e di materiaprima, ma che pure potevano godere deivantaggi offerti dalla vicinanza di centriabitati di un certo rilievo (come Brixia

per l’Alto Garda e Tridentum per laPiana Rotaliana e la Vallagarina) oppu-re dall’inserimento nel complesso siste-ma viario della via Claudia Augusta. Una considerazione a parte merita poila città di Tridentum, l’unica realtàurbana presente in regione durante l’etàromana. Pur avendo restituito ampiadocumentazione della presenza di sva-riate attività produttive, Tridentum nonpare essere stata interessata dall’esisten-

concorsi

Con il legnonel sangue

Giovanni Giovannini si è classificato secondo alla prima edizione del premio “Tesi di Lau-rea in materia di Artigianato”. Giovannini si è laureato alla Facoltà di Agraria dell’Univer-sità di Padova discutendo una tesi sul “Comparto delle imprese boschive in ProvinciaAutonoma di Trento”.Il suo lavoro sta ora proseguendo attraverso una doppia collaborazione con l’Universitàdi Padova e con la Provincia Autonoma di Trento. «L’Università di Padova mi ha chiesto di continuare la collaborazione attraverso un dottora-to di ricerca. L’obiettivo è quello di sviluppare ulteriormente tematiche già affrontare nellatesi ed approfondire le conoscenze sulle tecniche e sulla logistica della filiera foresta -legno. A tale proposito l’università mi ha inviato in Baviera. La Provincia mi ha dato la possibilità di seguire il miolavoro e di assentarmi sei mesi all’anno per i prossimi tre anni».Il lavoro di ricerca che sta facendo Giovannini avrà naturalmente delle ricadute sul territorio. «Il mio studio si concentra sull’organizzazione della prima parte della filiera foresta-legno, dal taglio (tipologia di ven-dita e di contratti) fino all’arrivo del materiale in segheria, con approfondimenti sulla logistica, la tecnica, l’organiz-zazione e la commercializzazione di legna e legname da parte delle imprese. Tutte le informazioni verranno poi con-frontate con quelle relative alla nostra realtà».Nonostante Giovannini abbia appena iniziato il suo lavoro, i dati raccolti permettono una prima comparazione,dalla quale le imprese trentine ne escono a testa alta.«Le aziende tedesche sono più grandi di quelle trentine e presentano un alto livello di meccanizzazione. Questo èper-messo dall’orografia del territorio che si presta a meccanizzare l’intero processo. Il Trentino è un territorio prevalen-temente montagnoso dove la meccanizzazione dei cantieri incontra seri ostacoli. Anche in Germania, in zone com-parabili al Trentino le imprese devono organizzarsi in maniera del tutto similare alle nostre. Nell’utilizzo delle telefe-riche, per esempio, siamo tecnologicamente all’avanguardia. Le aziende tedesche lavorano perlopiù conto terzi,ossia fanno la prestazione d’opera e si occupano pochissimo della commercializzazione, mentre circa la metà delleimprese trentine acquistano e commercializzano legna e legname. In Germania c’è poi una forte concorrenza e unmaggior costo del lavoro perciò gli utili d’impresa tendono al ribasso, mentre da noi il lavoro conto terzi viene media-mente pagato di più, perciò le nostre imprese, pur lavorando una quantità minore di materiale riescono ad avere deiprofitti maggiori. Un alto livello di meccanizzazione per l’impresa comporta la necessità di utilizzare in continuo lemacchine per far fronte agli elevati costi di ammortamento e questo in un regime di forte concorrenza può portarele imprese a lavorare con margini estremamente ridotti. Le nostre aziende lavorano mediamente con minor investi-menti, lavorano minor materiale, ma, anche commercializzandolo, riescono ad avere profitti maggiori. Lo stesso Pro-getto Legno è per molte imprese un valido sostegno. Loro, inoltre, sono penalizzati dal fatto che non esistono formedi contribuzione da parte dell’Ente Pubblico nell’acquisto di macchine e carburanti. Un punto debole per le impresetrentine è la situazione infrastrutturale. Le imprese si sono dotate di macchine spesso ingombranti che presuppon-gono un buon livello di viabilità e infrastrutturazione dei boschi, cioè piazzali e strade. A livello generale abbiamo,invece, strade che limitano l’accesso ai camion. Questo significa maggiori costi per le imprese».Lo studio di Giovannini, che durerà tre anni, è stato uno dei primi in provincia, relativamente a questo settore, mapromette di non essere l’unico. Altri due trentini stanno infatti percorrendo la strada tracciata da Giovannini. Sitratta di Nicola Casolla della Val di Ledro e Daniele Asson della Val di Non. Entrambi figli di artigiani che, parten-do dal lavoro di Giovannini, stanno facendo degli approfondimenti sull’organizzazione dei cantieri e sui costi diammortamento delle macchine.Insomma, ci sono tutti i presupposti perché il settore possa raggiungere livelli di eccellenza non solo nella dota-zione di macchinari, ma anche dal punto di vista organizzativo e logistico.

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10 l’Artigianato ANNO LVIII � N. 5 � MARZO 2007

za di veri e propri quartieri artigianali: citroveremmo pertanto di fronte ad unesempio non di “centro manifatturiero”,ma di “città di commercianti”, ossia uncentro logistico che, ubicato nel retro-fronte del confine dell’impero, dovevaservire principalmente allo stoccaggiodelle merci in vista di una loro rivenditasoprattutto sui mercati d’Oltralpe. In generale, le produzioni documentatein ambito regionale sembrano esserestate di carattere essenzialmente locale e,come tali, orientate al soddisfacimentodelle richieste di mercati ristretti median-te commercializzazione a breve o brevis-simo raggio, sebbene non manchinoalcuni esempi di manufatti che per laloro peculiarità incontrarono grande

favore giungendo ad essere commercia-lizzati entro un’area piuttosto vasta. Lamaggior parte del vasellame di usocomune preso in esame pare vadacomunque ricondotto ad una produzionedi carattere rurale praticata a livello disingolo villaggio – se non addirittura disingola famiglia – e questo, come facil-mente comprensibile, specie nel casodegli insediamenti ubicati nei distrettimontani meno facilmente accessibili.Analogamente va ricondotta all’attivitàdi figlinae di piccole dimensioni anche laproduzione laterizia, anch’essa subordi-nata ad uno smercio soprattutto locale. Infine, sebbene la forma prevalentemen-te assunta dalle locali produzioni sem-bri essere quella dell’artigianato diffuso

(in alcuni casi riconducibile forse anchealla presenza di cosiddetti artigiani iti-neranti), è stato possibile individuareanche limitate testimonianze dell’esi-stenza di veri e propri quartieri artigia-nali caratterizzati dalla concentrazione,se non dall’associazione, di più cicli pro-duttivi in aree particolari e circoscrittecome nel caso del sito di Sant’Andreadel Monte presso Bressanone oppure diquello tardoantico di Sabiona. �

concorsi

Tesi di laurea in artigianatoNuovo bando scadenza 1 ottobre

L’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento in collaborazione con la Fondazione Trentino Uni-versità, promuove un premio per tesi di laurea che propongano studi o approfondimenti su artigianato e piccolaimpresa nei loro aspetti gestionali, storici, sociologici, giuridici e tecnici.

DESTINATARITutti i laureati in possesso di titolo quadriennale o quinquennale, laureati specialisti presso l’Università degli Studidi Trento e laureati presso altre Università e residenti in Trentino che abbiano conseguito il titolo nel corso deglianni accademici 2005/2006 e 2006/2007 fino alla data del 30 settembre 2007.

SCADENZAI candidati che intendono partecipare al bando devono far pervenire alla Fondazione Trentino Università, entro l’1 ottobre 2007, la seguente documentazione:• domanda di partecipazione al bando secondo lo schema fornito dalla Fondazione Trentino Università;• certificato di diploma di laurea riportante i voti conseguiti in ciascun esame e nell’esame di laurea;• una copia della tesi cartacea (è gradita anche una copia della tesi su file formato pdf);• un abstract della tesi (massimo 100 righe).

SELEZIONELe tesi saranno esaminate da una Commissione nominata dal Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Trenti-no Università. La Commissione potrà avvalersi di esperti esterni per giungere ad un giudizio più approfondito di tesidi particolare contenuto. I risultati del bando verranno pubblicati all’interno del sito internet della Fondazione Trentino Università www.ftu.it esul sito dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese del Trentino (www.artigiani.tn.it).

PREMIOSaranno premiate le tre migliori tesi ed assegnati € 3.000,00 alla prima classificata, € 2.000,00 alla seconda clas-sificata ed € 1.000,00 alla terza classificata. Nel caso di lavoro di tesi di particolare spessore scientifico e culturale, la Commissione potrà riservarsi di assegna-re un premio straordinario di € 5.000,00.Ampio stralcio della prima tesi classificata verrà pubblicato sulla rivista dell’Associazione Artigiani e Piccole Impre-se della Provincia di Trento e sul sito www.artigiani.tn.it

INFOIl bando con relativa domanda su www.ftu.it e www.artigiani.tn.it Informazioni presso Fondazione Trentino Università, via Inama, 5, 38100 Trentotel. + 39 0461 881135 - e-mail: [email protected]

Nella foto a pagina 8:Lorenza Zuccatti[Foto Panato]

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11l’ArtigianatoANNO LVIII � N. 5 � MARZO 2007

staffetta

Passaggio del testimone nelCoordinamento Imprenditori

Denicolò cede il posto di presidente del Coordinamento Imprenditori a Gianni Bort. Il presidentedell’Unione rimarrà in carica per due anni. Sul tavolo subito le questioni più urgenti: tassa sulturismo, Pup, riforma istituzionale ed infrastrutture.

l Coordinamento Imprenditori,organismo che comprende Indu-striali, Albergatori, Artigiani eUnione Commercio, ha cambiatopresidente. A Dario Denicolò,subentrato a Flavio Tosi dopo lanomina a presidente dell’Associa-zione Artigiani e Piccole Impresedella Provincia di Trento, è succe-duto Gianni Bort, presidente del-l’Unione Commercio. Bort rimarrà in carica due anni.Dopo il formale passaggio sono statemesse sul tavolo le questioni piùurgenti. Tra queste la tassa sul turi-

smo, sulla quale le categorie sarannochiamate a dare un contributo intermini di discussione sulle aliquote,e poi la questione del Pup, la riformaistituzionale, su cui il Coordinamen-to intende aprire un tavolo con laProvincia, e il problema delle infra-strutture, con particolare attenzioneal collegamento con il Veneto.Lorenzo Dellai, invitato a interve-nire al Coordinamento Imprendito-ri, che ha segnato il passaggio deltestimone, ha sottolineato la neces-sità di un confronto continuo trapolitica e imprenditori. �

Nella foto:Stretta di mano tra Dario Denicolò e Gianni Bort[Foto Panato]

I

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12 l’Artigianato ANNO LVIII � N. 5 � MARZO 2007

ricordo

Un ricordo di Rosanna Tasin

Chi l’ha conosciuta la ricor-

da come una persona sola-

re, serena, che amava il suo

lavoro e che nel farlo ci metteva passione e

quel quid in più che fa la differenza.

Rosanna Tasin non si farà dimenticare

tanto presto.Chi, in Associazione, ha avuto a che fare

con lei, ricorda il suo carattere determina-

to, la sua professionalità e una sensibilità

sindacale non comune.

Associata dal 1998 successivamente è

entrata nel Consiglio Direttivo della sezio-

ne Estetiste, della quale è diventata presi-

dente nel 2001.

Nel 2004 il suo impegno e la sua passione

hanno spinto i colleghi ad indicarla come

presidente della categoria e come tale è

entrata a far parte del Consiglio Direttivo

dell’Associazione.

Il suo decesso ha lasciato un vuoto incol-

mabile, ma anche una grande lezione di

coraggio. Il coraggio di vivere e il coraggio

di affrontare con forza e dignità anche i

momenti più difficili della malattia.

La malattia che l’ha colpita non ha mai pie-

gato il suo carattere, ha combattuto fino

all’ultimo e fino all’ultimo ha saputo

dispensare forza d’animo e fiducia nella vita

e nel futuro.Dietro di lei lascia, in tutti coloro che

l’hanno conosciuta, il ricordo di una

donna determinata, preparata, pronta a

raccogliere le sfide ed a non lasciarsi mai

vincere dagli eventi.

Un ricordo di Aimone Sordo

Il 19 febbraio, dopo una lunga malattiaè mancato all’affetto non solo dei suoicari ma anche degli amici Aimone Sordo.Vale la pena ricordarlo a tutti, ed in par-ticolare agli artigiani più giovani che nonhanno avuto l’occasione di conoscerlo edapprezzarlo come Presidente dell’Associa-zione Artigiani della Vallagarina dal 1974 al 1977, e successi-vamente dal 1978 al 1984 come Presidente Provinciale dell’As-sociazione Artigiani della Provincia di Trento. Negli anni in cuiè stato Presidente ha vissuto in prima persona con singolare lun-gimiranza e con rigoroso pragmatismo due problemi esistenzialiquali la trasformazione del “lavoro artigiano” e la necessità ditrasformare l’Associazione Artigiani della Vallagarina, alloraindipendente, in un’Associazione moderna, forte e democratica.Collaborò alla trasformazione statutaria dell’Associazioneanticipando una visione, forse meno romantica ma sicuramen-te più realistica, di un artigiano in linea con i tempi, ricono-scendo il ruolo importante delle categorie produttive a supportodell’industria, la trasformazione delle categorie di servizio, lanecessità che l’artigiano si sviluppasse con investimenti, anchetecnologici, di ampio respiro. Tutto ciò senza trascurare lademocratizzazione dell’Associazione con vasta rappresentazio-ne, oltre che di tutte le categorie, anche del territorio, in parti-colare quello delle periferie. Nella sua veste di Presidente della Associazione Artigianidella Vallagarina fu l’artefice dell’unificazione con l’Associa-zione degli Artigiani Trentini con la quale collaborò per lamodifica dello Statuto e chiese ed ottenne per la Vallagarinala vice-presidenza provinciale.Esperto economista, con l’Assessorato Provinciale partecipòalla stesura della “Legge 58” sui contributi alle imprese, ful’ideatore della Consulta degli imprenditori a Rovereto e delCoordinamento Imprenditori a Trento. Ricoprì la carica diVicepresidente della Cassa di Risparmio e di Presidente dellaFondazione Alessio Pezcoller. Negli anni ’70 si batté per la realizzazione del primo centroartigianale di Rovereto, quello di S. Giorgio, e a lui si deve,assieme a Fausto Roner, Gino Depretto e Giorgio Ceriani, larealizzazione della Mostra dell’Artigianato nel centro storicodi Rovereto che per tanti anni ha dato lustro all’artigianato ealla citta della Quercia. Non esitò a firmare “in proprio”,assieme ad altri, le fideiussioni bancarie per garantire l’anti-cipazione di quanto necessitava per l’allestimento della primaedizione, sperando, e sono parole sue «che lo spirito santoavesse provveduto a far ottenere le coperture necessarie».Ed è con queste ed altre sensazioni che desideriamo ricordar-lo e ringraziarlo anche a nome di tanti artigiani per aver ope-rato a favore delle nostre comunità.

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14 l’Artigianato ANNO LVIII � N. 5 � MARZO 2007

innovazione

Poncial Malcottile idee sono di casa

allo stampaggio a caldo di utensiliper il settore agricolo ed industria-le, alle protesi ancali in titanio peril settore sanitario. È questa laPoncial Malcotti di Storo, un’a-zienda attenta alle richieste delmercato e pronta a cogliere lenuove opportunità che si presen-tano. Il titolare, Adriano Malcot-ti, ha sposato da subito l’impor-tanza della differenziazione nellaproduzione e la ricerca dell’altaqualità dei prodotti.«In anni di delocalizzazione delleaziende, di prodotti a basso valoreaggiunto, noi siamo sempre cre-

sciuti. Cresciuti differenziando,passando dalla produzione di uten-sili per il mercato agricolo, alla rea-lizzazione di prodotti per il mercatoindustriale e ora ci vogliamo spo-stare su quello sanitario. Frequen-tiamo annualmente cinque fiere:Bologna con l’agricolo, Parigi conl’industriale, Hannover con l’agri-colo e l’industriale, Parma con gliacciai inox e tutto il settore alimen-tare, e poi la fiera svedese dellasubfornitura».

La storia della Poncial Malcottiinizia nel 1962 con il padre e lo

Adriano: «Siamo cresciuti differenziando, passando dalla produzione di utensili per il mercatoagricolo, alla realizzazione di prodotti per il mercato industriale. Ora ci vogliamo spostare su quellosanitario. La concorrenza? È uno stimolo».

D

di Annalisa Gerola

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15l’ArtigianatoANNO LVIII � N. 5 � MARZO 2007

innovazione

zio di Adriano. Negli anni ’80passa nelle mani di Adriano, chene diviene il titolare, e della sorel-la Gisella che, assieme a FabioBerardi, è socia dell’azienda.

La vostra azienda si occupa distampaggio a caldo da oltre 30anni. Com’è nata l’idea delle pro-tesi al titanio?«Siamo un’azienda che è poliva-lente su tutti i tipi di mercato.Siamo partiti trent’anni fa con lostampaggio conto terzi, poi abbia-mo costruito gli utensili per defo-restazione, pulizia dei vigneti e ditutti i terreni. Abbiamo realizzatoun prodotto che, ancora oggi, costi-tuisce il 45% del nostro fatturato.Successivamente ci siamo spostatisu forme geometriche complesse,sempre stampate a caldo, per il set-tore industriale. Facciamo, peresempio, trapezi per le motociclettecon acciai particolari. Nell’ambitodi questi sviluppi, girando le fiere ei mercati, è nata l’idea di tentare lastrada delle super leghe, ossia acciaiinnovativi, al titanio, al cromo, almolibdeno, e ci siamo fermati sulleprotesi.Attraverso indagini di mercato cisiamo resi conto che sulla piazzaitaliana e spagnola ci sono dellenicchie vergini nelle quali è possibi-le inserirsi. Manca, infatti, perquanto riguarda le protesi realizzatecon lo stampaggio a caldo, la qua-lità del prodotto. Ci sono solo duegrosse aziende in tutta Italia chegarantiscono un’alta qualità di pro-dotto. Noi vorremmo inserirci lì».

Iniziare subito facendo concor-renza.«Le richieste sono tali che c’è spazioper tutti. Per quanto riguarda laconcorrenza, poi, sono convintoche non deve spaventare, ma essereuno stimolo.Noi, comunque, ci inseriremo nel-l’ambito della subfornitura, doveabbiamo rilevato che, pur essendo-ci una forte richiesta di protesi dialta qualità, la fornitura non èall’altezza delle aspettative».

Avete già realizzato dei prototipi?«Non ancora. Inizieremo a maggio.C’è voluto un anno e mezzo di stu-

di. In questo siamo stati aiutati, e losiamo ancora, da CEii Trentino edall’Università di Trento. Abbiamofatto richiesta di investimento allaProvincia e ora che tutte le praticheburocratiche sono state espletatesiamo pronti a partire».

Perché avete avuto bisogno disupporti esterni?«Perché avevamo individuato, comedetto prima, dei problemi nell’ambi-to della subfornitura. Abbiamo cer-cato di capire perché le protesi nonerano all’altezza. Abbiamo scopertoche c’erano problemi inerenti alleossidazioni che il titanio raccoglie inatmosfera ed alle temperature moltorigide di trasformazione del titanio.

Le nostre protesi non devono averequesti problemi. Prima di iniziare laproduzione abbiamo perciò prepa-rato un progetto con l’aiuto di CEiied abbiamo iniziato la collaborazio-ne con l’Università».

Che tipo di protesi realizzerete?«Ancali. Il settore è vasto, ma questotipo di protesi è la più richiesta. Inseguito, acquisite le conoscenze ne-cessarie, valuteremo altri mercati».

Quante persone seguiranno que-sto progetto?«Otto, di cui due si occuperannodella parte teorica, ossia la progetta-zione, e saranno due esterni, seiinvece della realizzazione vera epropria».

Costo del progetto?«350mila euro».

Concorrenza in questo settore?«La concorrenza è tremenda, peròva accettata. Deve stimolare, nonfare paura. Noi dobbiamo essere ingrado di dare al mercato quello chechiede. E il mercato oggi chiedequalità e flessibilità. Dobbiamodare l’una e l’altra a livelli miglioridegli altri. Il problema delle aziende, oggi, nonè principalmente la concorrenza, mala mancanza di fondi consistenti dainvestire in progetti innovativi el’individualismo, che non facilita lanascita di reti che permetterebbe didividere i costi, per esempio, di unagente che batta mercati internazio-nali e li studi per te».

Insomma, per Adriano Malcottil’importante è avere idee, creati-vità, fantasia e un pizzico dispregiudicatezza. Queste sono,secondo lui, le carte vincenti del-l’imprenditore. E le idee ad Adriano certo nonmancano. Ci ha appena illustra-to il progetto delle protesi e giàci accenna ad un altro progetto,solo nella sua mente per ora, maci scommettiamo che non ci staràper molto. �

Poncial Malcottiin numeri

Superficie: 12mila metri quadrati,di cui 3.500 copertiProduzione annua: 2 milioni e400mila chilogrammi di stampatoFatturato annuo: circa 4 milioniNumero persone impiegate: 18Esportazione in: Germania, Fran-cia, Austria, Spagna, Svezia, Dani-marca, Australia, Canada, Cina

Nella foto a pagina 14:Alcuni macchinari per lo stampaggio a caldo e per la sistemazione dell’attrezzatura in modo veloce

Nella foto sopra:Adriano Malcotti

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16 l’Artigianato ANNO LVIII � N. 5 � MARZO 2007

assicurazioni di Walter Tamanini

Autoveicoliindennizzo diretto

pprovato anche dall’Antitrust, l’in-dennizzo diretto è entrato nella suafase attuativa, e col prossimo I° feb-braio dovrebbe essere operativo atutti gli effetti.

ATTUALE REGOLAMENTAZIONE DELL’INDENNIZZO DIRETTO E DEL RISARCIMENTO DEL DANNO

In Italia il sistema dell’indennizzodiretto esiste da tempo, in manieraanche più estesa che in altri Paesieuropei.La compagnia del danneggiatoprovvede direttamente al risarci-mento quando la constatazioneamichevole (obbligatoria per legge)

è stata sottoscritta da entrambi iconducenti, e non vi siano più didue veicoli coinvolti nell’incidente.Tutto questo a prescindere dallaentità del danno a cose e fino adEuro 15.000,00 per danneggiato incaso di lesioni.Attualmente l’indennizzo direttocopre circa il 40% di tutti i danni dacircolazione.

NUOVA REGOLAMENTAZIONE DI ATTUAZIONE DELLA DISCIPLINA DEL RISARCIMENTO DIRETTO

È stato approvato con il decreto del18 luglio 2006 n. 254 il nuovo rego-lamento di disciplina del risarci-

Attualmente l’indennizzo diretto copre il 40% di tutti i danni da circolazione. Con la nuovaregolamentazione non sono previsti limiti quantitativi per l’indennizzo di danni alle cose, mentrei danni alle persone sono coperti solo se i postumi permanenti non sono superiori al 9%.

A

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17l’ArtigianatoANNO LVIII � N. 5 � MARZO 2007

mento diretto, previsto dall’art. 150del Codice delle Assicurazioni.Con tale decreto si completa lanuova disciplina del sistema diindennizzo.La vittima di un sinistro non saràpiù costretta a domandare il risarci-mento di un danno, e/o promuove-re una eventuale azione giudiziaria,nei confronti dell’assicuratore delresponsabile.La domanda di indennizzo e l’azio-ne di risarcimento del dannoandranno promosse nei confrontidell’Assicuratore del veicolo di pro-prietà, o condotto dalla vittima.Consideriamo di seguito alcunidegli aspetti più importanti delDecreto citato.

Limiti applicativi relativi al tipo di sinistroPer quanto riguarda il tipo di sini-stro, esso deve avere coinvolto sol-tanto due veicoli. Con questo ter-mine, “soltanto”, sembra escluso ilpotere di ricorrere al risarcimentodiretto quando ad esempio siamodi fronte ad un tamponamentomultiplo.Altro caso di esclusione dall’inden-nizzo diretto, è quello che vedecoinvolti due veicoli ed un pedoneche attraversa la strada e rimanecoinvolto nel sinistro.Il sinistro inoltre deve essere avve-nuto in Italia.

Limiti applicativi relativi al tipo di veicoli coinvoltiPer poter essere gestito con il siste-ma dell’indennizzo diretto, il sini-stro deve avere coinvolto non piùdi due veicoli, immatricolati in Ita-lia, identificati ed assicurati.

Limiti applicativi relativi alla condizione dei danneggiatiL’indennizzo diretto non può esserepreteso da chiunque abbia patitoun danno in conseguenza del sini-stro, ma solo da alcune categorie dipersone.In ogni caso, allo stato attuale,restano esclusi dalla procedura del-l’indennizzo diretto:• i trasportati, senza alcun riguardo

al fatto che viaggiassero sul veico-lo del responsabile o su quelloche ha subito il danno;

• i pedoni, e più ingenerale i terzi e-stranei alla circola-zione del veicolo;

• gli assicurati, diversidal proprietario edal conducente, chepossono ricorrere aquesta procedura so-lo per vedersi rim-borsare i danni allecose trasportate.

Limiti applicativi relativi alla condizionedei danneggiatiIl quarto limite appli-cativo dell’indennizzodiretto è rappresentatodal tipo, dall’entità edalla causa dei danniprovocati dal sinistro.

Tipo di danni indennizzabiliSintetizzando, l’indi-rizzo diretto è appli-cabile:• in caso di danno ad

un veicolo, sempre;• in caso di danno a cose esterne al

veicolo, mai;• in caso di danni a cose trasporta-

te, solo se di proprietà dell’assicu-rato (conducente, proprietario,utilizzatore in leasing,...).

Per quanto riguarda i danni allapersona, la procedura di indenniz-zo diretto è utilizzabile se sianostati patiti dal conducente (sia egliil proprietario o meno del veicolo).

Entità dei danni indennizzabiliPer i danni alle cose non sono pre-visti limiti quantitativi; per i dannialle persone invece la proceduradell’indennizzo diretto è applicabi-le se dal sinistro siano derivatipostumi permanenti non superiorial 9%.Ne deriva che l’indennizzo direttonon si applica ai sinistri che abbia-no causato solo inabilità tempora-nea (qualunque sia la durata),oppure invalidità permanente su-periore al 9%.I danni alle cose sono indennizzabi-li con l’indennizzo diretto sia nelcaso in cui chi si lamenta non haavuto nessuna parte attiva nella

causa del sinistro, sia nel caso in cuivi sia stato concorso di colpa deiconducenti coinvolti.

Richieste di indennizzo rivolte al proprio assicuratoreGli artt. da 5 ad 8, e l’art. 11 delregolamento disciplinano la forma,i contenuti ed i termini della richie-sta stragiudiziale di indennizzo cheil danneggiato deve inviare al pro-prio assicuratore, nonché forme etermini della offerta che questideve sottoporgli.È opportuno osservare che l’assi-curatore del danneggiato, qualoranon ritenga applicabile la proce-dura di indennizzo diretto (ad es.perché il danno alla persona hacausato postumi superiori al 9%),ha l’obbligo di darne avviso all’as-sicurato, e contemporaneamente,all’assicuratore del responsabile,se a lui noto.Considerata la complessità e vastitàdella materia, e la possibile modifi-ca di alcune voci del regolamento,rimandiamo al prossimo numerodella rivista l’esame delle parti fina-li e le considerazioni conclusivedello stesso. �

assicurazioni

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18 l’Artigianato ANNO LVIII � N. 5 � MARZO 2007

cooperativa artigiana di garanzia

La Cooperativa può concedere ai propri soci la garanziasussidiaria su operazioni creditizie fino ad un importomassimo pari all’80% del finanziamento concesso dall’i-stituto di credito.L’importo massimo di garanzia concedibile a ciascunsocio è pari a 124.000 Euro.Le principali operazioni finanziarie assistite dalla garanziasussidiaria della Cooperativa sono le seguenti:

Tipologia operazione Importo massimo durata massima concedibile garanzia

Prestito/mutuo 155.000 Euro 84 mesiApertura credito in c/c 52.000 Euro 18 mesiC/c smobilizzo 155.000 Euro 18 mesicrediti commerciali

N.B.: garanzia all’80%

Massimali di intervento

L’

Tassi massimi praticabili su operazioni garantite dalla Cooperativa Artigiana di Garanzia al 20 febbraio 2007

L’importo massimo dell’affidamento garantibile varia in base alla percentuale della garanzia concessa (dal 20% all’80%).I tassi indicati sono riferiti alla garanzia connessa nella misura dell’80%.

Operazioni garantite Prestito/mutuodurata max84 mesi

Apertura di creditoin c/cmax 52.000 €durata 18 mesi Rinnovabile

Fido per accreditoeffetti sbfdurata 18 mesiRinnovabile

Anticipo su fatturedurata 18 mesiRinnovabile

Aggiornamento

Casse Rurali 4,70 5,35 4,40 4,40 1 febbraio 2007

Banca di Trento e Bolzano 4,799 4,75 3,65 3,70 1 febbraio 2007

Cassa Risparmio Bolzano 4,85 5,65 4,80 4,80 1 febbraio 2007

Banca Nazionale del Lavoro da 4 a 6 da 4 a 5,50 da 4,25 a 5,75 2 marzo 2004

Banca Popolare Alto Adige 5,125 5,625 4,675 4,675 1 febbraio 2007

Valsabbina - Banca Storo 4,90 5,60 4,70 4,70 1 febbraio 2007

Artigiancassa 3,959 - - - 1 settembre 2006

Unicredit Banca 4,70 5,799 4,799 5,049 1 febbraio 2007

Banca Sella-Calderari 5,00 5,00 4,00 4,25 1 febbraio 2007

Banca Intesa 5,45 7,25 5,25 5,75 1 febbraio 2007

Banco di Brescia 5,95 5,75 5,40 6,05 1 febbraio 2007

Mediocredito 5,50 - - - 1 febbraio 2007

C.R. Nova Levante 4,75 5,00 5,00 5,00 1 febbraio 2007

Eurobanca del Trentino 5,229 5,799 4,899 4,899 1 febbraio 2007

Banco Popolare Verona/Novara 5,049 6,299 4,799 5,049 1 febbraio 2007

2007 tassi in crescita

senza C.M.S.

Euribor 6 mesi+ spread

La Cooperativa sarà presente su tutto il territorio provincialecon i propri funzionari anche nel corso dell’anno 2006.

Il calendario con le date dei recpiti dell’anno sarà inviato a tuttele aziende artigiane nel corso del prossimo mese di gennaio.

Le date dei recapiti dell’anno saranno inoltre consultabilisulle pagine web della Cooperativa all’indirizzo internet:www.artigiani.tn.it/cag.

Le pagine web della Cooperativa, recentemente revisionate,contengono informazioni utili, e tutto il materiale informativoriferito ai servizi di concessione di garanzia e di gestionedelle pratiche di agevolazioni pubbliche per il comparto del-l’Artigianato.

Informazioni sui servizi forniti possono essere richiestiinviando un messaggio di posta elettronica all’indirizzo:coop. [email protected].

La Cooperativa sul territorio

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19l’ArtigianatoANNO LVIII � N. 5 � MARZO 2007

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20 l’Artigianato ANNO LVIII � N. 5 � MARZO 2007

convegno di Claudio Filippi*

Le casein legno

N ei territori alpini, poveri dimezzi e risorse, si è da sem-pre costruito utilizzando al

meglio i materiali locali e valoriz-zando le conoscenze presenti. Lecostruzioni in legno in particolarehanno rivestito un’importanza stra-tegica in molte regioni del Nord Ita-lia in piccoli edifici residenziali cosìcome in castelli, palazzi e chiese,molti dei quali sono ancora in otti-mo stato di conservazione.Le costruzioni che utilizzavano illegno erano il frutto del sapereespresso da una filiera diffusa cheandava dal tagliaboschi al falegna-me, per arrivare ai carpentieri ingrado di realizzare assemblaggi digrande precisione; in particolare gliartigiani sono stati sempre portato-ri di importanti competenze tecni-che. Con l’andare dei secoli sia illegno sia le tecniche di lavorazionehanno assunto un ruolo sempremeno importante in edilizia, anchein territori vocati come il nostro. Aparte le coperture e gli infissi, le tec-niche costruttive si sono orientatenel tempo verso tecnologie e prati-che che, oltre al legno, hanno sosti-tuito anche la pietra locale con ilmattone e il cemento armato. Già da alcuni anni saperi e tecnichededicate alle costruzioni in legnostanno però ritornando di primariaimportanza per il settore edile enumerose imprese anche sulla spin-ta di quanto è avvenuto più a norddel Trentino stanno investendo nelsettore della casa ecologica. In parti-colare il settore legno, in forte soffe-renza negli ultimi anni, attraverso lacrescente attenzione del mercatoverso gli edifici sostenibili può trova-

re motivo di forte rilancio che, nelcontempo, permetterebbe di valoriz-zare una risorsa locale rinnovabile diprimaria importanza per l’economiaprovinciale, specie se il legname pro-viene da foreste certificate.

In questo contesto dinamico ed incostante evoluzione, il Convegno“Case di legno - la scommessa del Trenti-no, la risposta del mercato, le aspettati-ve per il futuro organizzato dall’IVAL-SA (l’Istituto per la valorizzazione dellegno e delle specie arboree di SanMichele) lo scorso 23 gennaio è statal’occasione per ragionare su dueaspetti molto importanti: il mercatoe la percezione dell’edificio in legnoda parte del grande pubblico; le ca-ratteristiche tecnologiche e costrut-tive della casa con struttura lignea.Per quanto riguarda il primo tema,durante il convegno sono stati pre-sentati i risultati di una ricerca socio-logica finalizzata ad analizzare quale

percezione abbiano i cittadini trenti-ni e del nord Italia riguardo alla casain legno e quanti sarebbero interessa-ti ad un futuro investimento in que-sto tipo di edificio. Il quadro che neemerge evidenzia come la culturadell’abitare e la percezione del consu-matore stiamo rapidamente cam-biando. Alcuni risultati della ricerca:premesso che in molti hanno sentitoparlare della casa ecologica ma solouna piccolissima percentuale sa vera-mente di cosa si tratta, il 12% consi-dera possibile un suo acquisto e peressa sarebbe disposto a spendere finoal 10% in più rispetto ad un’abitazio-ne “tradizionale”. La stragrandemaggioranza (oltre il 90%) è consa-pevole che una casa ecologica con-sente un risparmio energetico. Piùdell’80% ritiene il legno un materia-le da costruzione interessante e quasiil 70% per cento gradirebbe vivere inuna casa di legno. Dalle relazionipresentate emerge, in generale, un

Dal Convegno “Case di legno”, organizzato dall’IVALSA, è emerso un crescente interesse neiconfronti della casa ecologica: il 70% gradirebbe vivere in una casa di legno e ben il 12% per essasarebbe disposto a spendere fino al 10% in più rispetto ad un’abitazione “tradizionale”.

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mercato nazionale in forte espansio-ne in cui le realizzazioni non si con-centrano più in ambiti tradizional-mente legati alla costruzione inlegno, come appunto le regioni del-l’arco alpino, ma si stanno diffon-dendo anche in aree dominate dallatecnica massiva come la Lombardia,l’Emilia e il centro nord in genere.

Nella seconda parte dell’incontro ildirettore di IVALSA, Ceccotti, e ilcoordinatore Bonamini hanno pre-sentato potenzialità e risultati delProgetto SOFIE (Sistema CostruttivoCasa Fiemme). Questo progetto è frut-to di una stretta collaborazione diIVALSA con una realtà economica ditradizione secolare nel campo dellegno quale è la Magnifica Comunitàdi Fiemme, a cui va aggiunto il soste-gno convinto della Provincia. Alleazioni di ricerca sul sistema di costru-zione in legno, tra cui prove antisi-smiche e di resistenza al fuoco realiz-zate su modelli a scala reale, hannocontribuito anche l’Università diTrento oltre a numerosi altri istitutiuniversitari e di ricerca italiani e stra-nieri. A questo proposito non si puònon segnalare la spettacolare provaantisismica su piattaforma vibranterealizzata in Giappone, in cui un edi-ficio multipiano è stato sottoposto adun’energia sismica pari al catastroficoterremoto che rase al suolo la città diKobe. La struttura di tre piani, realiz-zata completamente in legno certifi-cato della Val di Fiemme, ha resistitoperfettamente, riportando solo dannicompletamente riparabili. Ma le ca-ratteristiche di un edificio in legnosono molteplici: oltre alle qualità diresistenza a fuoco e sismi si devonoregistrare le elevate prestazioni mec-caniche, il basso consumo energeti-co, l’elevato comfort acustico e mi-croclimatico e la durata nel tempo.Un ulteriore aspetto da tenere indovuta considerazione riguarda latempistica di realizzazione per questatipologia di edifici: dall’inizio dellalavorazione al termine della costru-zione passano pochi mesi.L’esperienza maturata nell’ambitodi SOFIE ha permesso la messa apunto di un Manuale Tecnico per lacostruzione delle Case in Legno cheverrà pubblicato a breve. Il cuoredel progetto sviluppato dall’IVALSA

sono proprio le strutture portanti dilegno costituite da pannelli massic-ci di tavole incrociate, un sistemadenominato X-Lam Cross LaminatedTimber preparate per le varie esigen-ze architettoniche.Alla sperimentazione di IVALSA han-no contribuito anche alcune aziendetrentine che progettano e realizzanoedifici in legno completi. Queste pic-cole realtà, tra cui la nostra associataRasom Holz & KO, rappresentanouno splendido esempio di produzio-ni ad altissimo valore aggiunto cheincorporano tradizione e design,competenze locali e moderne tecno-logie. Ma se le case in legno sono giàil futuro, belle, efficienti e sostenibi-li, permettono di valorizzare il legnotrentino, meglio se certificato e quin-di proveniente da una gestione soste-nibile del bosco, la filiera foresta -lavorazione del legno - edilizia deveancora essere costruita.In questo quadro emerge in modoforte la necessità di politiche capacidi accompagnare i processi di inte-grazione e di innovazione delleimprese all’interno di filiere di spe-cializzazione, come appunto quellalegno - edilizia. A queste politiche sidevono poi affiancare strategiecapaci di accompagnare il sistemadelle imprese nell’aprire e allargarele proprie reti di mercato. In questa direzione un’iniziativaconcreta a cui l’Associazione Artigia-ni sta fornendo un sostegno convin-to è quella del Distretto TecnologicoEnergia Ambiente (Habitech). Si trat-ta di un progetto molto ambiziosoche attraverso i consorzi artigiani chevi hanno aderito coinvolge anche iltessuto minuto delle imprese edili,fino agli impiantisti, mettendoli inrelazione con i progettisti, l’univer-sità, i centri di ricerca, le imprese dimaggiori dimensioni. Questo è unodei modi più efficaci di fare filiera,partendo da quelle che sono le risor-se e le conoscenze del territorio.All’interno del Distretto Habitechdiventerà operativo un gruppo dilavoro dedicato proprio ad affrontareproblematiche e a sviluppare proget-tualità sul tema della casa in legnointegrando questo tema con tuttociò che si sta oggi muovendo attornoallo sfruttamento delle energie rin-novabili. Queste ultime indicazioni

sono giunte durante il Convegno daPaolo Gurisatti, Amministratoreunico del Distretto, che ha sottoli-neato come d’altro canto sia altret-tanto urgente investire sulla creazio-ne di un sistema di mercato forte perquesta tipologia di edifici. Occorrelavorare molto sulla comunicazione,sulla creazione di un marchio distin-tivo e nell’adozione di standard qua-litativi che certifichino le prestazionidella casa in legno. Un obiettivo delDistretto è proprio di riuscire a strut-turare per la casa in legno un pac-chetto “all inclusive” da proporre almercato che vada dall’accensione delmutuo passando per la vendita e lacostruzione per arrivare alla manu-tenzione nel tempo dell’edificio.

L’esperienza trentina, assieme aquella altoatesina, sta dimostrandocome dalla valorizzazione del saperfare locale, dall’innovazione tecno-logica e dallo sfruttamento raziona-le delle risorse locali sia possibilerivitalizzare il settore legno, quellodelle costruzioni e quello della sel-vicoltura. Il percorso che ha portatoal rilancio delle case in legno haorigine nel recupero di tradizionigià esistenti, in particolare quelladella carpenteria in legno e dellagestione dei boschi.Probabilmente molto si deve ancorafare per stimolare il mercato sia sulpiano culturale sia su quello tecno-logico avendo come riferimento ilivelli di diffusione di questa tipolo-gia di costruzione nei mercati delnord Europa. Le indicazioni dei con-sumatori, i risultati di SOFIE, masoprattutto l’ottimismo delle impre-se trentine che operano nel settore,rappresentano però i presuppostiindispensabili per non perdere altrotempo obbligando tutti i soggetticoinvolti a lavorare alla definizionedi una filiera strutturata. Questa, sesaprà integrare tradizione e innova-zione, design e sostenibilità suppor-tando le imprese nella creazione dinuove e importanti opportunità dimercato, potrà risultare fondamen-tale per la crescita economica delnostro territorio. �

* Area Studi dell’Associazione Artigia-ni e Piccole Imprese

convegno

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news

Informazioniin pillole

Malattia mentale:stop ai pregiudizi

Lo stigma e i pregiudizi ancora troppospesso accompagnano il mondo dellamalattia mentale e condizionano negati-vamente la qualità della vita e i percorsidi cura delle persone malate e delle lorofamiglie. Per sensibilizzare al tema del disagiomentale e favorire una riflessione sui pre-giudizi, che spesso influenzano i rapporticon le persone che soffrono delle “malat-tie dell’anima”, il Centro di salute menta-le di Trento, in collaborazione con l’asso-ciazione “La Panchina”, il gruppo “Giù lamaschera” e le attività del “Fareassie-me”, ha organizzato un corso, aperto atutti, che si svolgerà nel mese di aprile.Nelle quattro serate previste verranno presentate leesperienze del “Fareassieme” che stanno vivendo uten-ti, familiari e operatori del Servizio di salute mentale diTrento.

Il “Fareassieme” è un modo di affrontareil disagio psichico che valorizza le colla-borazioni, crede nelle risorse di tutti, hafiducia nel cambiamento, pensa che l’as-sunzione di responsabilità sia un valorepositivo.Le serate sono aperte a 100 cittadini. Il corso si terrà: giovedì 12, venerdì 13,giovedì 19, venerdì 20 aprile, dalle 20.00alle 22.30, all’auditorium del Centro peri servizi sanitari in Viale Verona a Trento(palazzina D - 1° piano).

Per iscrizioni: tel. 0461 239037 - 349 1673276fax 0461-263692o scrivere a [email protected]

Artigiani:maschere e solidarietà

Successo per il tradizionale ballo di carnevale degli arti-giani al Casinò di Arco. Il 10 febbraio maschere, danze,leccornie e divertimento l’hanno fatta da padroni nellesale dell’edificio eretto per volere dell’Arciduca Albertod’Asburgo. Duecentocinquanta tra artigiani e familiarihanno danzato accompagnati dalle note dell’orchestraSelene e dei Baraka Music.Hanno preso parte alla serata anche il sindaco di TennoGianmarco Marocchi, l’assessore al Patrimonio di ArcoMauro Ottobre, l’assessore alla Qualità Urbana, Manu-tenzioni e Cantiere di Riva Giancarlo Tonelli e l’assesso-re provinciale all’Artigianato e Cooperazione FrancoPanizza. Naturalmente non ha voluto mancare all’eventonemmeno il presidente provinciale dell’AssociazioneDario Denicolò.

Nel corso della se-rata sono state pre-miate le migliori ma-schere maschili efemminili e, per rendere la festa ancora più elettrizzante,è stata organizzata una sottoscrizione con estrazione diricchi premi, tra cui il primo era una crociera per due.Dopo essersi scatenati nei balli i festosi partecipantihanno potuto tirar fiato gustandosi un prelibato risottocucinato dallo chef Tiboni.Come ogni anno una parte dell’incasso sarà devoluta alProgetto Oncologia in Trentino.Un grazie per la riuscita della serata va a tutti i parteci-panti e agli sponsor: artigiani che si sono autotassati, laCassa Rurale Alto Garda, Valle di Ledro, Unicredit e Cavit.

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ceii

CEii Trentino ele Norme UNI

UNI - Ente Nazionale Italiano diUnificazione è un’associazione pri-vata senza scopo di lucro, i cuisoci, oltre 7000, sono imprese,liberi professionisti, associazioni,istituti scientifici e scolastici, realtàdella Pubblica Amministrazione. Svolge attività normativa in tutti isettori industriali, commerciali edel terziario ad esclusione di quel-lo elettrico ed elettrotecnico dicompetenza del CEI - ComitatoElettrotecnico Italiano.Un ruolo dell’UNI è anche quello dicollaborare con gli Organismi diNormazione degli altri Paesi perfavorire gli interessi delle impreseitaliane nei loro rapporti commer-ciali e di diffondere la cultura nor-mativa mediante corsi di formazio-ne, organizzazione e partecipazionea convegni, fiere, pubblicazione didocumenti tecnico-informativi eattraverso i propri mezzi di comuni-cazione. Secondo la Direttiva Euro-pea 98/34/CE del 22 giugno 1998,“norma” è la specifica tecnica ap-provata da un organismo ricono-sciuto a svolgere attività normativaper applicazione ripetuta o conti-nua, la cui osservanza non sia ob-

bligatoria e che appartenga a una diqueste categorie: norma internazio-nale (ISO), norma europea (EN) enorma nazionale (UNI).Le norme quindi sono documentiche definiscono le caratteristiche(dimensionali, prestazionali, am-bientali, di sicurezza, di organizza-zione, ecc.) di un prodotto, proces-so o servizio, secondo lo stato del-l’arte e sono il risultato del lavorodi decine di migliaia di esperti inItalia e nel mondo. La creazione diun unico mercato europeo haimposto che i cittadini sianogarantiti quanto ai requisiti disicurezza e di igiene dei prodotti edelle merci commercializzati e cir-colanti, requisiti che non possonoessere al di sotto di una sogliaminima di garanzia comune neipaesi comunitari.Per favorire l’integrazione tecnolo-gica in Europa sono state elaboratedagli enti di unificazione appositenorme e regolamentazioni tecni-che, che hanno il carattere dellaconsensualità e non dell’obbligato-rietà.Se i fabbricanti possono non ade-guare i loro prodotti alle norme tec-niche, in quanto non obbligatorie, iprodotti debbono però possedere irequisiti essenziali di tutela dellasicurezza e dell’igiene.Infatti il prodotto conforme allanorma tecnica automaticamentepossiede i requisiti minimi essen-ziali, mentre il fabbricante chenon abbia fatto riferimento allanorma tecnica ha l’onere di prova-re che il proprio prodotto possiedai suddetti requisiti di sicurezza e diigiene. �

L’Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI) svolge attività normativa in tutti i settoriindustriali, commerciali e del terziario e, attraverso corsi di formazione, convegni e seminari, cerca didiffondere la cultura normativa dei diversi Paesi, essenziale in un mercato globale.

CEii Trentino, oltre a sostenere l’inno-vazione e lo sviluppo delle impreseartigiane, ha la missione di diffondereinformazioni tecnologiche di base,come ad esempio le Norme UNI e leDirettive Comunitarie.A tale scopo, ha istituito il servizio didiffusione delle Norme UNI a prezzoagevolato per le imprese associateall’Associazione Artigiani e PiccoleImprese della Provincia di Trento.

Le aziende interessate possono ri-chiedere le Norme UNI di specificointeresse al:

Dott. Massimo Zorzic/o CEii Trentinotel. 0461/420530fax 0461/428842e-mail: [email protected]

L’

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CIRCOLO DELL’INNOVAZIONE:un ciclo di incontri per approfondire tematiche

d’interesse delle imprese artigiane

CEii Trentino, nel solco della sua missione di promuovere lo sviluppo dell’innovazione delle imprese arti-giane, ha istituito il Circolo dell’Innovazione, inteso come un momento di incontro per promuovere la cul-tura dell’innovazione e per fare rete scambiando idee ed esperienze. Nell’ambito di questa iniziativa èstato creato un ciclo di incontri mensili volti ad approfondire tematiche di interesse delle imprese artigia-ne che vanno dalle nuove modalità di gestione e controllo dell’organizzazione, all’utilizzo di nuovi materia-li e tecnologie, all’impatto in azienda dell’introduzione di nuovi processi.Nell’incontro del mese di febbraio si è parlato di PROJECT MANAGEMENT, ossia un insieme di tecnichevolte a realizzare un progetto, raggiungendo gli obiettivi definiti con il cliente, nel tempo stabilito, al costopattuito, e assicurando dei livelli qualitativi in linea con gli elevati standard di mercato.Nello scenario economico attuale tra i fattori critici di successo del sistema produttivo non troviamo piùsolo la tecnologia ma anche la conoscenza e la capacità delle aziende di organizzare il lavoro per proces-si e progetti. Più un progetto ha avuto successo, migliore dev’essere stata l’organizzazione che lo hagestito. Soprattutto nelle piccole aziende occorre migliorare i sistemi di gestione dei progetti ponendo lastessa grande enfasi oggi posta sull’innovazione dei prodotti. Le tecniche di project management, ogestione delle attività per progetti, rappresentano uno strumento alla portata anche delle imprese artigia-ne per fronteggiare le sfide del mercato.

CIRCOLO DELL’INNOVAZIONELa valutazione degli investimenti

Giovedì 22 marzo 2007 - ore 17.00Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Trento

ceii

CEii Trentino, in collaborazione con il direttivo degli Acconciatori dell’Associazione, ha realizzato una Guida pratica e veloce, quale strumento utile adogni acconciatore per misurare e capire l’andamento della propria attività, per la corretta valutazione e quantificazione dei costi di gestione del Salo-ne, per la determinazione del prezzo da praticare per i servizi proposti. A breve la Guida, finanziata con il sostegno dell’Assessorato provinciale all’Ar-tigianato e Cooperazione, sarà presentata ufficialmente e diffusa in tutto il territorio.

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ebat

Formazione igiene esicurezza sul lavoro

A marzo avranno inizio i corsiobbligatori per i dipendentidi “Igiene e sicurezza sul

lavoro”. I corsi si terranno in ognicomprensorio per facilitare la pro-grammazione lavorativa di ciascunaazienda e al tempo stesso per incenti-vare la partecipazione di tutti i dipen-denti iscritti. Tutte le aziende cheavranno iscritto i dipendenti alla for-mazione obbligatoria saranno avvisa-te, con comunicazione scritta, concongruo anticipo sulla data, sul luogoe sull’orario in cui si terrà la formazio-ne. Nell’ambito della tornata formati-va del 2007 l’Organismo SicurezzaArtigianato ha introdotto alcuneimportanti novità nell’organizzazio-ne dei corsi. A distanza di oltre 12anni dalla Legge 626 si ritiene chebuona parte dei contenuti della leggestessa siano stati metabolizzati dalleimprese e dai dipendenti, quindi imoduli formativi saranno più leggerisui contenuti specifici della legge, einvece mireranno maggiormente afocalizzare l’attenzione dei parteci-panti sui rischi specifici delle lavora-zioni a cui quotidianamente sonochiamati. Cercheremo di alzare lasoglia di attenzione del dipendentesulle attività che quotidianamente lovedono impegnato, lavorando moltosul concetto di non casualità del-l’infortunio e sottolineando che que-sto ha origine sempre quando ci sisente “troppo” padroni del propriolavoro. Quindi i moduli saranno diquattro ore e differenziati per ognimansione di rischio. Un impegno cheriguarderà solo mezza giornata e cheinizierà ad arricchire la scheda forma-tiva sui rischi da lavoro di ogni singo-lo dipendente che l’Organismo della

Sicurezza sta tenendo. Con questainiziativa formativa vogliamo allarga-re la partecipazione al massimonumero possibile di dipendenti, e farsì che quanti lo vogliano possano par-tecipare, anche se hanno già frequen-tato un corso simile negli anni scorsi,perché sono consapevoli che, inmateria di sicurezza, il riprendere gliargomenti, il mirare la formazione, ilcogliere l’occasione di confrontarsicon altri non è mai tempo perso.Sempre più le aziende artigianehanno capito che la Sicurezza è unfattore di qualità, che le rende com-petitive sul mercato, e iniziano a con-siderare i costi della non sicurezzain termini di danni alla salute, di per-dita di guadagno anche d’impresa,oltre che di possibili esborsi per l’au-mento di costi assicurativi o di san-zioni amministrative e giudiziarie.Ricordiamo che l’informazione ela formazione (art. 21 e 22 D.lg.626/94) rientrano tra gli obblighidel datore di lavoro, il quale deveassicurare a ciascun lavoratore unaformazione sufficiente ed adeguatain materia di sicurezza e di salute,con particolare riferimento al postodi lavoro e alle mansioni. Tale for-mazione è obbligatoria e deveavvenire in occasione:• dell’assunzione; • del trasferimento o cambiamento

delle mansioni; • dell’introduzione di nuove attrez-

zature di lavoro o di nuove tecno-logie, di nuove sostanze e prepa-rati pericolosi.

La formazione deve essere sempreripetuta in relazione all’evoluzionedei rischi ovvero all’insorgenza dinuovi rischi. Questi corsi devono es-

sere frequentati da tutti i lavoratoricompresi gli apprendisti, hanno giàassolto l’obbligo solamente quegliapprendisti che hanno frequentato ilmodulo di “Igiene e sicurezza sullavoro” D.lg. 626/94 durante il corsoorganizzato dall’Agenzia del Lavoroa loro rivolto. È importante ricordareche devono essere formati ed infor-mati anche i collaboratori familiari ei soci attivi che non hanno svoltoalcuna formazione in materia di Igie-ne e Sicurezza sul Lavoro. �

RIASSUMENDO:aziende interessateTutte le aziende artigiane con dipendentiche hanno versato la QUOTA OSA (al-l’Organismo Sicurezza Artigianato) conESCLUSIONE DELLE IMPRESE EDILI(che si dovranno rivolgere a Centrofor).

persone interessateTutti i dipendenti di qualunque livello omansione, i collaboratori familiari, e i so-ci attivi che non hanno svolto alcuna for-mazione in materia di Igiene e Sicurezzasul Lavoro. Possono partecipare anchecoloro che hanno già frequentato un cor-so e che intendono aggiornarsi.

i corsi• sono GRATUITI• si svolgeranno in orario lavorativo

(così come previsto espressamentedal D.lg. 626/94)

• avranno una durata di 4 ore• si terranno in ogni COMPRENSORIO, ad

iniziare dal mese di MARZO• le aziende saranno avvisate con con-

gruo anticipo rispetto alla data delcorso con una seconda comunicazio-ne scritta, con la conferma dei nomi-nativi e della sede del corso.

Iniziano a marzo i corsi gratuiti su “Igiene e sicurezza sul lavoro”. I corsi, che si terranno in ognicomprensorio, sono rivolti ai dipendenti esclusi quelli delle imprese edili. I moduli saranno diquattro ore e differenziati per ogni mansione di rischio.

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patronato

Aldo Casna classe 1916da sempre nell’Anap

«V ice Presidente e Alfieredella nostra Federazionedi Trento.

Aldo Casna è nato durante il primogrande conflitto mondiale, nell’anno1916 a Povo di Trento.La sua stirpe vanta origini ed operosequanto illustri tradizioni professionalinell’artigianato artistico fondato sullalavorazione del rame.Erede ingegnoso e provetto delle doticreative del nonno e del padre, Aldoseppe farsi onore fin da ragazzoprima nell’officina paterna e poi nellapropria (oggi singolare Museo inminiatura, ricco di strumenti e attrez-zi e di suggestive testimonianze),affermò con crescente successo la pro-pria maestria nell’arte di lavorare ilrame, ricavandone vasellame e stovi-glie ad uso domestico ed alberghieroed anche attrezzi di uso agricolo,bigonce e macchine irroratrici edancora veri pezzi di artigianato arti-stico tramandatigli fin dal 1880 conl’unica interruzione del quinquenniobellico che lo ha visto coinvolto inoperazioni di guerra sui fronti france-

se, in Dalmazia e greco. Casna, graziealla sua assidua presenza alle manife-stazioni comunitarie, si è guadagnatol’affettuosa simpatia delle Associazionie dell’intera cittadinanza. L’insieme deirequisiti professionali, sociali e umaniriuniti nella figura di Aldo Casna,splendidamente coadiuvato dallamoglie Sig.ra Rita Conci, testimonianoun’esemplare esperienza di vita e di

lavoro nella Comunità di appartenenza.Egli, malgrado i suoi novanta anni, èsempre presente in tutte le cerimoniecivili e militari ed orgoglioso Alfieredella nostra Associazione. Ha inoltreottenuto molti riconoscimenti dalleAutorità cittadine e di recente il conferi-mento da parte del Presidente Ciampidell’onorificenza a Commendatore almerito della Repubblica Italiana». �

Di seguito l’articolo che il mensile dell’Associazione nazionale combattenti e reduci, a firma delpresidente della Federazione Provinciale, Commendator Orlando Lasci, ha dedicato al nostro socioAnap Commendator Aldo Casna, uno dei fondatori dell’associazione in Trentino.

di Claudio Cocco

Anap nazionaleEletto il nuovo presidente

Enzo Ciccarelli è il nuovo Presidente dell’ANAP - Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato. Lo ha eletto l’Assemblea Nazionale dell’Associazione che ha provveduto anche al rinnovo della Giunta Esecutiva edel Consiglio Direttivo. Hanno assunto la carica di vice presidenti: Elio Sartori, Angiolo Galletti, Enrico Barbi, LucidoSubitosi, Silvio Pagani. Sono stati eletti all’incarico di componenti della Giunta Esecutiva i soci: Valerio De Pellegrin, Giuseppe Carrara, PietroCisari, Gianluca Zerbini, Carmelo Isola, Guido Torretta, Ottavio Sinicropi, Aldo Iacarella e il nostro Giulio Bonini. All’Assemblea dell’Anap erano presenti anche il presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini ed il segretario gene-rale Cesare Fumagalli i quali, nel congratularsi con Enzo Ciccarelli, ne hanno apprezzato il grande impegno associa-tivo e l’instancabile attività in difesa dei valori dell’artigianato e delle piccole imprese e si sono detti certi che eglisaprà raccogliere la grande eredità lasciatagli dal compianto presidente Walter Corsi.

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STAGIONE SCISTICA 2006/2007IN COLLABORAZIONE CON LO SCI CLUB TOMASONI

11 MARZO 2007 - MONTE ELMO25 MARZO 2007 - POZZA DI FASSA BUFFAURES

Partenze da Rovereto e TrentoInformazioni 0464/421139-671439

1 APRILE 2007 - TROFEO DELL’AMICIZIA - PAMPEAGO29 APRILE 2007 - SOLDA

tempo libero

ALSAZIADAL 23 AL 25 APRILE • EURO 350,00Capitale d’Europa la bellissima Strasburgo, Colmar e la Petite France, Friburgo con la più bella Cattedrale tedesca. Unviaggio che include tutto questo ma anche la panoramica giornata sulla strada del vino con visita di Riquewhir, Ribeuvillee il castello di Haut-Koenigsbourg dove i borghi profumano di “riesling”.E al ritorno il Lago di Costanza con sosta a Meersburg in splendida posizione a bordo dell’acqua.

BRATISLAVA e SLOVACCHIADAL 22 AL 25 APRILE • EURO 445,00Una straordinaria combinazione di città Unesco, castelli,chiese di legno e natura incontaminata, una vera novità2007. Non è immaginabile quanti luoghi si possono visi-tare e ammirare lungo questo percorso inedito: Trnava, lapiccola Roma, Bojnice, fiabesco castello medioevaleappartenuto a Re Mattia Corvino, Banska Stiavnica iscrit-ta, insieme ai suoi magnifici dintorni naturali, all’elencoUnesco per essere una delle più importanti e meglio con-servate miniere del passato. Nitra la celtica con meravi-glioso castello. Infine Bratislava, costruita sul Danubio a frontiera dell’Impe-ro Romano. Al rientro una sosta a Melk, l’Abbazia del“Nome della Rosa”.

SAN PIETROBURGO, MOSCA E L’ANELLO D’ORODAL 19 AL 26 APRILE • EURO 1.130,00Che dire di questo viaggio, dovrebbe bastare il titolo. Due trale città più belle e importanti del mondo. San Pietroburgo,la città voluta da Pietro il Grande quasi a monumento dellasua “grandezza” e abbellita poi dalla “grande” Caterina.Si pensi solo ai tesori contenuti nell’Ermitage o ai Palaz-zi di Pushkin e Petrodvoretz! Mosca poi è la città dellaPiazza Rossa, del Cremlino, delle Cattedrali dalle cupolecolorate che sembrano giocattoli. Ma non finisce qui:abbiamo inserito due giorni per la visita dell’Anello d’Oro,il circuito delle antiche capitali di Suzdal, Vladimir eZagorsk, gli splendidi “ori di Russia” patrimonio Unescoche appartengono al periodo dell’ortodossia più antica emistica. Viaggio con volo speciale e pensione completa.

Approfondimenti delle proposte e prenotazioni al n. 0461.803855

Organizzazione tecnica: Agenzia Viaggi Bolgia Trento - Polizza di assicurazione R.C.D. - Universo Assicurazioni n. 250/60/5515507.

PASQUA IN PUGLIA DA PADRE PIODAL 5 AL 9 APRILE • EURO 335,00Padre Pio ci chiama verso i suoi luoghi per un’occasione diincontro culturale e spirituale. Si visita San Giovanni Roton-do con la nuova splendida Chiesa di Renzo Piano, la criptadove è custodita la tomba del Santo, l’antico Santuario diSan Michele Arcangelo e la contrada “Junno”, meta di pel-legrinaggi fin dal ’500, immersi nella verdissima ForestaUmbra. Sono previsti il giro del Gargano, l’escursione in bat-tello alle Isole Tremiti, anche per degustare un menù dipesce assolutamente fresco, la visita della Cattedraleromanica di Trani e del misterioso Castel del Monte, legatoalla straordinaria figura di Federico II di Svevia.

PASQUA A PRAGA, CITTÀ UNESCO E CASTELLI BOEMIDAL 5 AL 9 APRILE • EURO 540,00Pasqua in una delle più belle capitali d’Europa: il Castellodi Praga e la Cattedrale di San Vito, il Vicolo d’Oro e MalaStrana, una crociera romantica sulla Moldava. Per il colo-re dorato delle sue cupole è detta “città d’oro”, ma anche“di pietra” per la bellezza del Ponte Carlo e dei palazzicostruiti con una nobile pietra grigia. E poi ancora in escur-sione a Telc, città dell’argento sotto la tutela Unesco,Cesky Krumlov, città-museo sede di uno dei più bei castel-li della Repubblica Ceca, Hluboka, celebre castello neo-gotico, per ammirare la sala degli arazzi gobelins e letante opere d’arte. Pensione completa in hotel 4 stelle.

Le proposte dal Gruppo Culturaleper aprile 2007

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categorie

Il gusto italiano per la bellezzasbarca in Cina

B olognaFiere, organizzatrice delCosmoprof, ha realizzato un’im-

portante crescita della sua attività inCina con due rilevanti iniziative: l’ac-quisizione della quota di maggioran-za della International Beauty Fair diGuangzhou (Canton), che è la mag-gior fiera specializzata della Cina nelsettore bellezza e cosmesi, ed il lan-cio di una nuova manifestazioneinternazionale, Cosmoprof, nel mo-dernissimo quartiere fieristico diShanghai.Un’occasione d’oro per le imprese dicosmetica italiane che vogliono crea-re nuovi contatti con le controparticommerciali e industriali locali, poi-ché i par tecipanti hanno potutoacquisire un’approfondita conoscen-za di un mercato che, con un fattura-to superiore ai 9 miliardi di euro, è ilsecondo in Asia e l’ottavo a livellomondiale. La nuova middle classcinese, inoltre, è particolarmente at-tratta dal made in Italy.A rappresentarlo nell’area ItalianBeauty Excellence c’erano quattroprofessionisti italiani, 2 hair stylist e2 make-up artist: Carmela Ascione,presidente provinciale delle Esteti-ste dell’Associazione e vice presi-dente nazionale Confar tigianatoEstetica; Antonio Stocchi, acconcia-

tore di Arezzo, coordinatore naziona-le CNA Acconciatori; Manuela Dram-mis, estista truccatrice della CNATorino, e Walter Casarotto, accon-ciatore professionista di Confartigia-nato di Vicenza. I quattro professio-nisti hanno presentato il meglio del-l’esperienza italiana in materia diestetica e acconciatura. Nell’area di144 metri quadri, posizionata pro-prio all’ingresso della fiera, si sonoesibiti in performances dal vivo.L’evento è stato molto partecipatonei quattro giorni d’apertura. Neabbiamo parlato con la presidenteAscione.

«Siamo stati accoltidavvero molto bene.Lo stand era moltoscenografico, eranostate preparate dellebrochure informativeche i numerosi visi-tatori hanno consul-tato e si sono porta-te a casa. Moltissimisi sono fermati a se-guire le dimostrazio-ni dal vivo. Ci hanno fatto molteinterviste e i giorna-li locali hanno datoparecchio spazio al-l’evento e al fattoche partecipasse an-che l’Italia».

Quali sono state le domande più fre-quenti? «Ci hanno chiesto moltodello stile e del gusto italiano. È unpopolo che è cresciuto molto in que-sti ultimi anni, raggiungendo inalcuni settori livelli di eccellenza,ma che nel campo della bellezza stamuovendo i primi passi ora».Nel corso delle esibizioni avete dovu-to truccare delle modelle cinesi.Come può un occidentale valorizzarela bellezza orientale senza incorrerenel rischio di “occidentalizzarla”?«Finalmente nel XXI secolo si è rag-giunto un livello di globalizzazioneper cui il trucco segue delle regolepiuttosto canoniche, non c’è il truc-co cinese e il trucco italiano. Piutto-sto con le conoscenze, le tecnichee gli strumenti a disposizione sta alprofessionista studiare e valorizzareun volto rispettandone i lineamentinaturali. Niente tentativi di nascon-dere o ridisegnare, ma valorizzare».Un successo che fa sperare in altrepartecipazioni. «I presupposti ci so-no. Non è escluso».

(A.G.)

Nelle foto:Alcuni momenti della partecipazionedella presidente Ascione a CosmoprofShanghai

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categorie

30 l’Artigianato ANNO LVIII � N. 5 � MARZO 2007

I fotografi si interroganosul futuro della fotografia

P artecipatissimo il convegno sulfuturo della fotografia organizza-

to dalla sezione fotografi e videope-ratori dell’Associazione. Oltre 40 le aziende che hanno presoparte all’incontro aperto dal presi-dente della categoria Fabio Galas edall’assessore all’Artigianato e Coo-perazione Franco Panizza. Lelle Zuppati, responsabile formazio-ne FIOF, ha catturato l’attenzione deipresenti con un intervento sul valoredel marketing. «Anzitutto dovete indi-viduare il vostro mercato, cioè ilvostro potenziale cliente, e successi-vamente mettere in atto le strategieper attrarlo. Chiaramente doveteavere ben presenti le vostre poten-zialità e i vostri punti deboli, oltrealle quattro leve del marketing, ossiaprodotto, perciò consapevolezza diquello che offrite, prezzo, valore diquello che offrite, punto vendita,ossia distribuzione, promozione, os-sia comunicazione. Non esiste unprodotto eterno, sta a voi cogliere icambiamenti e fidelizzare il cliente.Un buon modo per stare al passo èguardarsi dall’esterno, mettersi neipanni del cliente, essere critici conse stessi. Il prodotto va differenzia-to e personalizzato, il cliente nondeve essere considerato un sempli-ce acquirente, perché non comprasolo il servizio, ma un’interazionecon voi. Quanto più saprete capire einterpretare le sue esigenze tantopiù vi sarà fedele».

E sul la offerto daZuppati si è ben inse-rita Clara Serina,direttrice Credes, cheha sviluppato il temadella comunicazioneinterpersonale. Seri-na ha insistito sull’importanza diascoltare il cliente per «cercare attra-verso domande e proposte di metterea fuoco insieme al cliente il program-ma da eseguire, ciò che si vuole rea-lizzare, cercando di focalizzare benecosa il cliente vuole e cosa si aspet-ta». Secondo la direttrice del Credes èmolto importante anche sapersi ascol-tare. «L’ascolto permette il contattocon le idee e la conoscenza trasfor-ma lo stato emotivo. Trasformaanche la percezione di sé, della pro-pria sensibilità e intuizione». Cono-scersi evita di trasferire su terzi le pro-prie emozioni e, dunque, le propriepaure. Insomma, una buona cono-scenza di sé permette di avere unavisione chiara della relazione che siinstaura con il cliente. «Osservare sedurante l’ascolto di ciò che chiede ilcliente scatta l’ansia da prestazione.Prendere tempo pensando all’impor-tanza dell’ascolto come prima rispo-sta lavorativa e, soprattutto, perinteragire in un clima di accettazionee fiducia nelle proprie capacità.Osservare se i rifiuti del cliente neiconfronti delle nostre proposte sonoverso le proposte o verso il nostromodo di fare e di comunicare con lui.

Eventualmente cambiare atteggia-mento». Luc Peeters, presidente dellaFederazione Europea Fotografi, hainvece evidenziato l’importanza diqualificarsi per stare sul mercato. «Ildigitale – ci ha detto – ha portatomolti fotografi sull’orlo della crisi.Moltissimi hanno chiuso e cambiatoattività. Per sopravvivere è importan-te, anzi è vitale, specializzarsi, perpoter offrire una qualità altissima, epersonalizzare il servizio. I prezzidevono e possono essere flessibili.Se il prodotto è di altissimo valore,più di quello che il cliente poteva spe-rare, non avrà problemi a pagareanche una cifra elevata». L’importan-za della qualifica professionale è statasottolineata anche da Vittorio Battel-lini, fotografo matrimonialista, e daGiuseppe Scozzi, direttore del FondoInternazionale Orvieto Fotografia,che si è soffermato sulla necessitàdella formazione e del confronto.Presente all’incontro, oltre al respon-sabile dell’Ufficio Categorie dell’As-sociazione Andrea Corona, anche ilnuovo referente della categoria An-drea De Matthaeis.

(A.G.)[Foto KLRfoto]

Autotrasporto: minaccia di scioperoe il Governo accetta di trattare

I l Cuna, il Coordinamento UnitarioAutotrasporto di cui fanno parte

Confartigianato Trasporti, Fai, Unitai,Sna Casartigiani, Fiap L., ha decisodi sospendere il fermo dei servizi diautotrasporto merci previsto dal 12al 16 febbraio. «Accettiamo a malin-cuore di sospendere la protesta –ha puntualizzato Aldo Berti, presi-

dente degli Autotrasportatori chefanno capo all’Associazione Artigianie Piccole Imprese del Trentino – e lofacciamo per senso di responsabi-lità e per non creare disagi e proble-mi al Paese». «Dopo che non è stato rispettatol’accordo preso lo scorso 20 otto-bre Confartigianato ha deciso di

non sottoscrivere il protocollo d’in-tesa che ci è stato proposto il 7 feb-braio dal Ministro dei TrasportiAlessandro Bianchi. Prima i fatti.Vigileremo sull’attuazione di tuttigli impegni annunciati dal Governo.Pronti a richiamare alla mobilitazio-ne le nostre imprese qualora nonfossero nuovamente rispettati».

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31l’ArtigianatoANNO LVIII � N. 5 � MARZO 2007

categorie

Tovazzi ricorda Barbacovistorico tipografo di Trento

H a chiuso l’attività Sandro Bar-bacovi, storico tipografo di

Trento. Stefano Tovazzi, presidentedella categoria Grafici dell’Associa-zione, traccia un ricordo dell’impren-ditore e di un modo di lavorare chese ne va con lui.«Il tipografo compositore era coluiche realizzava le forme tipograficheattraverso i caratteri mobili in piom-bo, legno o plastica. La formatura di una pagina eramanovra di altissima abilità, espe-rienza e precisione. Dove la creazione delle righe depo-ste sul compositoio venivano assicu-rate con spazi, margini e cliché permezzo di uno spago avvolto a piùmandate. Dopo la prova di stampaeffettuata su carta velina con il tira-bozze, venivano riposte nei pog-giaforma in attesa del “Visto, sistampi”. Poi le ultime correzioni ed il control-lo delle depressioni prima di chiude-re i serraforma ed impartire allostampatore con voce secca e fermail “Pronto!” La parola che dava a

quest’ultimo il con-senso di procederealla stampa. Macchine lente che,avviate, creavanoun rumore dal ritmopar ticolare quasidialogassero fra diloro. Sandro Barba-covi, classe 1940,incominciò la suaattività lavorativa,appena quattordi-cenne, presso laTipografia Commer-ciale fondata nel1945 dal cav. Aldo Barbacovi e domi-ciliata in via Romagnosi. Attraverso i suoi stampati la tipogra-fia servì la Trento commerciale, poli-tica e culturale dell’epoca. Poi, negli anni Ottanta, il trasferi-mento in via Fiume dove assieme alfratello Marco ed al fido collabora-tore Pietro Flori, colonna portantedell’azienda, Sandro continuò adesercitare l’ar te tipografica. Ora itempi sono cambiati: le nuove tec-

nologie hanno trasformato radical-mente gli opifici migliorandone laqualità ambientale e la produzionein termini di velocità e precisione. E così, dopo oltre cinquanta anni dilavoro, “el Sandro” ha deciso dichiudere la “Commerciale” metten-do in pensione macchine, banconie caratteri. Un altro pezzo di Trento che se neva, portandosi via la sua storia grafi-ca».

Rinnovato il contrattodegli edili artigiani

S ono circa 11.000 gli addetti del-l’artigianato edile che è uno dei

comparti produttivi quantitativamentepiù rilevanti nell’economia provinciale.Di questi oltre la metà sono lavoratorisubordinati: operai, tecnici e impiegaticomunque interessati ai contenuti delrinnovo del contratto provinciale di set-tore. L’importanza del rinnovo consi-ste essenzialmente nel fatto che èstata raggiunta la completa parificazio-ne nei trattamenti economico-normati-vi con l’omologo comparto industriale.Da sempre convinti che non devonocoesistere nell’edilizia diversità sala-riali, gli artigiani da trent’anni garanti-vano retribuzioni identiche. Da oggi laparificazione è stata raggiunta anche

negli aspetti normativi. È un riconosci-mento esplicito dell’importanza dellaforza lavoro che si vuole sempre piùqualificata e in grado di reggere la sfi-da imposta da uno dei cicli espansivipiù lunghi del dopoguerra. Si tratta diuna forza lavoro sempre più composi-ta che vede una consistente presenzaextracomunitaria con percentuali mag-giori di cittadini albanesi, romeni emacedoni ma anche con una significa-tiva componente di lavoratori extraeu-ropei. Uno degli obiettivi primari per-tanto consiste nella formazione deilavoratori partendo dalla cultura antin-fortunistica sino alle più articolatespecializzazioni professionali. L’impe-gno dell’Associazione ha trovato ri-

scontro in un sensibile calo degli infor-tuni registrati negli ultimi anni nel com-parto artigiano. Si inizia quindi a rac-cogliere i frutti di un intenso e costan-te lavoro basato sulla prevenzione esull’affermarsi della cultura della sicu-rezza, lavoro incessante dell’Associa-zione Artigiani che proseguirà neiprossimi anni e che è incentrato sudue pilastri:• corsi di formazione: più di 1.100

momenti di formazione promossi inquesti anni da SAPI ed EBAT;

• interventi individuali in azienda:oltre 6.000 condotti da SAPI condecine di migliaia di prestazioni dimedicina del lavoro.

(R.R.)

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32 l’Artigianato ANNO LVIII � N. 5 � MARZO 2007

valli

U n gruppo di studenti della scuolaelementare di Masi di Cavalese,

accompagnato dagli insegnanti, hafatto visita a due aziende artigiane dellazona: il mobilificio “Mobili Deflorian Igi-nio” ed il panificio “Betta Francesco”.Ad accogliere gli scolari c’erano il pre-sidente comprensoriale dell’Associa-zione Ottavio Bosin, alcuni componen-ti del Consiglio comprensoriale e l’as-sessore provinciale all’Artigianato e

Cooperazione Franco Panizza. Scopodella visita era far conoscere ai giova-nissimi alcune realtà lavorative dellazona e favorire, perciò, i primi contatticon il mondo produttivo e sociale circo-stante. Il binomio scuola-società è daanni incoraggiato dal coordinatore scola-stico Bruno Demattio che crede forte-mente nell’importanza che i ragazziconoscano bene il territorio in cui sononati. In queste iniziative l’Associazione

ha sempre dato la propria disponibilità.L’importanza di avvicinare i due mon-di, di farli interagire, perché l’uno pre-para all’altro è un cavallo di battagliadell’Associazione. Anche in questaoccasione l’Associazione, attraverso isuoi rappresentanti territoriali, nonha mancato di fare la sua parte ac-compagnando i giovanissimi nei touraziendali e dando risposta a tutte leperplessità.

Dalla scuolaall’azienda

C.1

C ristina Beber, figlia di Rino,ricorda l’ar tigiano e il padre nel-

l’anniversario della morte. Un profilotoccante che fa emergere non solol’ammirazione della figlia per le qua-lità di lavoratore e di padre, ma an-che il grande affetto per una personache, pur nelle difficoltà della vita,non si è mai scoraggiata.

«Mettersi in proprio, diventare un arti-giano negli anni ’50/60 non era certouna “scelta” facile e tanto meno reddi-tizia. Rino però aveva nel sangue quelche si può dire una vera passione, l’in-ventiva, il coraggio, il credo che soloun vero artigiano come lui sapeva“sfruttare”. Nonostante provenisse da una fami-glia (Laiteri) improntata sull’attivitàcontadina - agricola, lui decise di impa-rare il mestiere del fabbro. Andò aTrento a lavorare come apprendista:questa parola, a quei tempi, significa-va lavorare duro e guadagnare poco,come raccontava, da non potersi nem-meno pagare la corriera per recarsi aTrento, ecco perché faceva Pergine -Trento in bicicletta!Dopo aver appreso i primi “segreti” delmestiere, fece il primo passo e conl’aiuto di un suo amico aprì una picco-la officina a Pergine in Via III Novem-bre prima e poi si trasferì in Via Spol-verine, sempre lavorando il ferro, fa-

cendo ringhiere, strutture in ferro, ecc.Con il passare degli anni, qualcosanon andò bene tra i due e comunque ildestino volle che Rino incontrasse unabella ragazza, la sua futura sposa, conla quale sognarono una casa per loro,ma soprattutto un’officina dove poterrealizzare le proprie attitudini - capa-cità, investendo energia e buonavolontà, positività e coraggio e… tuttoquesto si avverò con CostruzioniMetalliche Beber, nonostante debitiiniziali, pensieri e preoccupazioni, diffi-coltà che si incontrano su una nuovastrada… Ma davanti a lui vedeva un futuro conottimismo e con il motto “Basta no farel pas pù lonc de la gamba” riuscì neisui progetti con al fianco la moglie equalche operaio.La famiglia diventò numerosa con duemaschi e due femmine. La produzioneha subito diverse modifiche per veni-re incontro alle nuove esigenze dimercato che via via si presentavanonel corso degli anni; Rino è statobravo ad intuire in anticipo l’aria chetirava (“l’antiveder” che serve in tuttele attività, in tutti i settori) ed a spo-stare la tipologia dell’attività in queisettori che garantivano maggiore sicu-rezza lavorativa. Dalle ringhiere e dai cancelli alle cister-ne per il gasolio, dagli impianti zootecni-ci alla carpenteria varia sia industriale

che edile, la flessibilità nella produzioneè stata forse una delle caratteristiche diquesta piccola azienda. Il proverbio “Buon sangue non mente”non sembra esser smentito anche inquesto caso: dopo anni di apprendista-to dei due figli, e sentito che era giun-to il momento “prova” a lasciare lorole redini; Roberto e Stefano stannoproseguendo orgogliosi il lavoro delpadre, mantenendo il logo CMB. Dopo alcuni anni di pensione, Rinovide la sua officina ampliarsi per pro-seguire nel futuro un progetto natotanti anni prima… Il primo giorno di primavera del 2006,il Signore decise di chiamarlo in cieloper vedere dall’alto il proseguo dellastoria, assieme ad altri artigiani con iquali condividere il Paradiso, aspettan-do il nostro arrivo…Grazie Rino per tutto quello che haifatto, per la tenacia, la capacità e l’in-segnamento che ci hai trasmessocome uomo, come marito-padre, comeartigiano! Ciao».

Rino Beber:l’autonomia nel sangueC.4

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D opo quattro anni di trattativa esuperando non poche difficoltà

finalmente la nostra Associazione è riu-scita a far introdurre quelle modifichealla regolamentazione degli accessi allaZTL da parte delle imprese artigiane.In stretta sintonia con le richieste dellecategorie interessate, in particolarequella dell’impiantistica, è stato raggiun-to l’obiettivo di garantire a determinatimestieri (vedi tabella) la permanenza inZTL sino alle ore 18.00 (prima era finoalle 15.00). Inoltre è stata prevista lapossibilità di richiedere permessi tem-poranei per coloro che si recano in ZTLin poche occasioni durante l’anno.Ricordiamo che i permessi saranno apagamento e, in convenzione con ilComune, verranno rilasciati dalla nostraAssociazione (Ufficio comprensoriale diTrento, via Brennero, piano terra).I possessori dei vecchi permessi avran-no tempo sino al primo settembre2007 per sostituirli con i nuovi, rispet-tando comunque la scadenza riportatasul vecchio, se precedente al 1° set-tembre 2007.Si ricorda che sono state istituite duetipologie di permessi: quelli annuali equelli provvisori (di durata inferiore adun anno). Ciascuno di essi può averedue tipi di validità: fino alle 15 o finoalle 18. L’estensione fino alle 18 saràammessa solo per determinate cate-gorie di operatori per i quali si potreb-be configurare l’intervento d’urgenza.Per ciascun tipo di permesso è previ-sta una tariffa differenziata:Permesso annuale fino alle ore 18

euro 130 all’annoPermesso annuale fino alle ore 15

euro 100 all’annoPermesso provvisorio fino alle ore 18

euro 15 per ognimese o frazione inf.

Permesso provvisorio fino alle ore 15euro 10 per ognimese o frazione inf.

Ogni ditta potrà avere fino ad un mas-simo di 3 permessi.Il costo del permesso potrà essere ver-sato dall’interessato con le seguentimodalità:• bonifico sul conto corrente bancario

presso Unicredit Banca spadi via Galilei 1 a Trento:- n. conto 000001202801- ABI 02008- CAB 01820

• versamento sul conto cor-rente postale:- n. 10216380 intestato a

Comune di Trento - Servi-zio Tesoreria

In entrambi i casi è necessarioindicare quale causale: per-messo ZTL artigiani.Per i soli permessi annualisuccessivi al primo è conces-sa una riduzione del 50%della tariffa.Al momento del rilascio dovrà essereassolta l’imposta di bollo corrente(14,62 euro). L’importo del bollo deveessere versato unitamente alla tariffa.La richiesta è invece esente da bollo inquanto i dati saranno autocertificati.I permessi avranno durata plurienna-le, con vidimazione e quindi rinnovoannuale. Al momento del rinnovo dovràessere corrisposta la tariffa annuale,ma non l’imposta di bollo che andràinvece versata solo al momento dellasostituzione del permesso (cioè allascadenza dei cinque anni).Sul permesso dove essere indicato:• nome della ditta• fascia oraria di validità• targa dei mezzi autorizzati all’acces-

so (fino ad un massimo di 5 targhe)• data della scadenza del permessoIl permesso deve essere esposto inmaniera ben visibile e accompagnatodall’indicazione del luogo dell’interven-to, per consentire eventuali controllida parte degli agenti della PoliziaMunicipale. Il Comando di Polizia Muni-cipale può accedere al programma peresercitare una supervisione visualiz-zando in ogni momento i dati inseritidall’Associazione.Si ricorda, inoltre, che i permessi con-sentono l’accesso solo alla Zona aTraffico Limitato e non all’Area Pedo-nale Urbana nel periodo in cui essavige (dalle 10 alle 7 del giorno succes-sivo). Si rammenta a tale scopo chel’Area Pedonale Urbana è costituitadalle seguenti vie e piazze: piazza Lo-

dron, piazza Pasi, via Diaz, via Malpa-ga, via delle Ome, via Oriola, via OssMazzurana, via Schivabriga, via delSimonino, vicolo del Teatro, vicolo deiDall’Armi (Sottoportico del Pievano),piazzetta del Sass, passaggio San Be-nedetto.

Ecco i mestieri interessati al prolun-gamento dell’orario sino alle 18.ATTIVITÀ:• installazione e manutenzione

impianti elettrici• installazione e manutenzione di

impianti idraulici• riparazione di impianti radio-tv-tel.• riparazione impianti antifurto• installazione e manutenzione di

impianti di riscaldamento• installazione e manutenzione

di bruciatori e caldaie• installazione e manutenzione

ascensori e montacarichi• installazione e riparazione distributori

automatici• installazione e manutenzione

di impianti di condizionamento/frigoriferi/ventilazione

• riparazione macchine ufficio• installazione e manutenzione di

impianti antincendio• carpenteria in legno• riparazione di mobili e infissi• montaggio mobili e infissi• riparazioni da fabbro.I nostri uffici sono a disposizione perogni chiarimento.

(G.R.)

Artigiani: novitàper l’accesso alla ZTL

C.5

33l’ArtigianatoANNO LVIII � N. 5 � MARZO 2007

valli

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MARTEDÌ 13 FEBBRAIO 2007Ci stiamo avvicinando alle elezioni provinciali del 2008. Lo si capisce perché i personaggi che più hannobisogno di segnalarsi tra gli elettori lo fanno proponendo al potenziale elettore le più impossibili realiz-zazioni, memori dell’alzata d’ingegno usata dal nostro ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi quan-do promise di abolire l’ICI. Molti sciagurati elettori hanno abboccato all’amo, ma per fortuna la promes-sa impossibile non ha avuto il riscontro sperato. Ma come si fa a credere che potesse esser abolita l’ICI?E questo non lo dico perché mi piaccia l’imposta sugli immobili, ma perché risulta evidente, anche aipiù ignari sprovveduti, che lo Stato così come è strutturato non potrà mai rinunciare a tale entrata!Semmai c’è bisogno di fare pressione affinché le normali entrate fiscali possano essere in misura taleda permetterci di affrontare le spese (con i dovuti tagli e le dovute economie) dello Stato senza tartas-sare malamente il cittadino. Per far questo occorre che l’imposizione sia veramente come recita laCostituzione “commisurata ai redditi”. Tornando ai personaggi in cerca di “sedie” provinciali pesan-temente retribuite, ed ancor più lautamente foriere di prelibati vitalizi che se ne infischiano delleristrettezze dei pensionati italiani, abbiamo il piacere di leggere di abolizione delle rette degli asilinido, dell’abolizione delle rette delle case di riposo, della gratuità del servizio urbano e di altreamene indicazioni di “volontà politica”. C’è tempo per affrontare l’argomento e sarà bene che gli elet-tori spendano qualche minuto per considerare se le promesse che a loro vengono fatte, a volte coninveterata impudenza, siano nell’ambito delle possibilità e non solo citazioni di un ideale “libro deisogni”. La tecnica di coinvolgimento (qualche volta si tratta di raggiro) dell’elettore si svolge in duemodi. Nel primo modo chi promette è già su una comoda e ben retribuita poltrona ed allora vedre-mo un bel capitolo di programmi in coda alla pubblicazione che riassume tutte le attività svolte nelquinquennio precedente; di solito la veste grafica è senza economie quasi come se pagasse... la Pro-vincia! Nel secondo modo chi promette non è al potere e quindi deve “spararle” ancora più grosse!Le sue promesse possono essere anche cervellotiche: è un azzardo, o la va o la spacca, tanto piùche nel proporre traguardi impossibili si mette l’attuale potere davanti al fatto che tali mete nonsono state ancora raggiunte. Spesso “il popolo bue” non sa apprezzare la fattibilità o meno deisogni: semplicemente li richiede ed è ben disposto a dare fiducia anche alla più cialtrona delle pro-poste populisticamente avanzate da arrivisti ben decisi a tentare la scalata ad un considerevole loroaumento di reddito (e di vitalizio).Tra i candidati eletti (un po’ meno tra i trombati) vige la massima, da sbandierare specialmente inpubblico, che l’elettorato ha sempre ragione. Ma è chiaro: l’elettorato ha sempre ragione purché votiproprio loro!Non ho intenzione di candidare e quindi posso parlare dell’elettorato senza paura di inimicarmelo:l’elettorato è spesso costituito da gente di nessuna competenza, poco propensa ad informarsi, pocoabituata a considerare il “bene comune”, poco sensibile alla giustizia sociale e disabituata a conside-rare negativamente le “scorciatoie” che gli possano dare vantaggi. Praticamente, è una mia vecchia opi-nione, siamo abituati a “pagare il furbo” di turno e tanto più lo paghiamo quanto più ci fa promesseimportanti. Tanto si sa benissimo che appena terminate le operazioni di spoglio nessuno si ricorderà oavrà la possibilità di contestare le mancate promesse. Dopo cinque anni la memoria si offusca, i proble-mi sembrano meno impellenti, i figli di cui si sentivano le esigenze hanno finito il ciclo dì istruzione ed iproblemi sono altri. Un’altra scorpacciata di promesse, cinque anni di trascinamento e si torna daccapo.Chi sta sopra è sempre più lontano e chi sta sotto affonda nel guano, ma chi se ne importa: in fin dei contiabbiamo votato le migliori promesse mica le migliori realizzazioni!

di Giorgio Pisetta

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curiosando

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Vendo 2 locali piano terra uso ufficio/laboratorio, 96 mq ciascu-no, con parcheggio, a Rovereto. Telefonare 348 2619140

Vendo Macchina piastrellatrice tagliapietre meccanica adatta perporfido e pietre di ogni genere. Telefonare 0461 683105

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Vendo porta blindata con vetro antiproiettile, adatta per negozio ointerni. Telefonare 0463 832090

Vendo macchina per cucire suole e vari accessori per calzoleria,vera occasione. Telefonare ore pasti 0461 828207

Vendo attrezzatura parrucchiera, 2 coppie lavateste, 4 posti lavo-ro, 4 poltrone, 2 divanetti. Telefonare 0461 860309

Vendo capannone 262 mq, 4,30 m di altezza, ad Arco, 235.000euro. Telefonare 336 306018

Vendo carrello elevatore elettrico, Sthl R50, alzata circa 6 m, por-tata 15 q. Telefonare 333 2677472

Vendo autocarro Iveco, eurocargo 100E18K con ribaltabile e gruPMS523 LC, anno 2000. Telefonare 339 4357688

Vendo semirimorchio Cardi, furgone Unitrans, frigorifero CarrierUltra ’96. Telefonare 0461 601130

Vendo piano magnetico 800x300 completo.Telefonare 0464 443240

Vendo Rettica Lapidello Mod. 200 R con piano magnetico, tazzada 200 diametro. Telefonare 349 7749240

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scadenzario

Aprile 2007

16 lunedìTermine ultimo per il versamento dei seguenti tributi/con-tributi:IRPEF e ADDIZIONALE IRPEF ritenute alla fonte sui redditida lavoro dipendente e assimilati• ritenute alla fonte sui redditi da lavoro autonomo • ritenute alla fonte sui redditi relativi a:

- provvigioni inerenti rapporti di commissione-agenzia, ecc.- associazioni in partecipazione

IVA• liquidazione mensile mese di marzo 2007INPS• versamento del contributo previdenziale (gestione se-

parata) sui compensi corrisposti nel mese precedente• versamento con modello unificato F24 dei contributi

previdenziali dei dipendenti relativi alle retribuzionimaturate nel periodo di paga di marzo

LETTERE D’INTENTO comunicazione in via telematica dellelettere d’intento relative al mese precedente

20 venerdìIVA COMUNITARIA presentazione elenchi Intrastat mensilidi marzo 2007

26 giovedìCASSA EDILE termine ultimo per le imprese del settore edileper il versamento dei contributi alla Cassa Edile

30 lunedìELENCO CLIENTI E FORNITORI presentazione telematicaelenchi 2006MOD. 730 consegna al datori di lavoro o all’ente pensio-nistico del mod. 730 per il 2006 (contribuenti che siavvalgono dell’assistenza fiscale)ENASARCO-FIRR consegne riepilogo annuale all’agente orappresentante (estratto conto individuale)AMBIENTE comunicazione annuale dei rifiuti e degli imbal-laggi (MUD 2006)IVA COMUNITARIA presentazione elenchi Intrastat primotrimestre 2007DM10/2 e Flusso retributivo Emens invii telematici retribu-zioni mese precedente

ANNO LVIII � N. 5 � MARZO 2007l’Artigianato36

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