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Performing Day Ferrara, città di spiriti creativi edizione domenica 20 settembre 2015 ore 15.45 – 20.00 Giardino delle Duchesse, Ferrara Performing Day è una ricetta semplice: un pizzico d’arte, un po’ di talento, una buona predisposizione alla condivisione e nessuna voglia di tenerseli per sé. Il tutto cotto alla temperatura settembrina di fine estate. Gli chef del menu di questo piccolo evento ferrarese sono tutti i cittadini (non solo ferraresi) che hanno risposto all’appello per la preparazione dell’edizione di quest’anno. Ognuno di loro è a suo modo un sognatore, che vi porterà per qualche minuto nel proprio mondo. Vi serviranno piccoli ma saporiti assaggi degli ingredienti artistici di cui hanno fatto il proprio “pane quotidiano”. Hanno storie, abilità ed età diverse, e diversi livelli di preparazione, di ambizione e di intenzione. Condivideranno con voi quello spazio creativo a cui hanno riservato un posto nella propria vita come irrinunciabile spazio di crescita, divertimento, evoluzione personale, orientamento professionale e relazione con gli altri. Il senso di questo evento è mettere tutti assieme (artisti professionisti, semplici appassionati o performer per un giorno), come in un’unica tavolata dove accade, anche, di trovarsi accanto a sconosciuti che possono rivelarsi ottimi commensali. Immaginatela e fermatevi con noi a gustare questi assaggi d’arte e di sapori. Aperto ad ogni disciplina, Performing Day vi serve un piatto misto, d’arte al sapore di incontro, racconto e scambio. Nel tardo pomeriggio (per le 17.30 circa) è prevista una merenda collettiva e socializzante con cibo e bevande portate dagli stessi performer. Perciò, se stai pensando di partecipare come spettatore, sappi che la cosa ci fa molto piacere e che se vorrai portare anche tu qualcosa per partecipare al momento gastronomico ci farà altrettanto piacere (kit consigliato sia per i performer che per il pubblico partecipante: telo per pic-nic + cibo/bevande da condividere con gli altri). Mi piacerebbe che al Performing Day l’effetto di ogni piccola suggestione artistica fosse questo: emozione del momento e poi ricordo, che si addormenta nella memoria e che poi riaffiora, con voglia di tornarci su e ritrovare, collaborare, intrecciandosi agli altri sempre di più. [Agnese Di Martino, per Associazione Agire Sociale] In collaborazione con: Comune di Ferrara Associazione culturale l’Ultimo Baluardo Sonika

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Performing Day Ferrara, città di spiriti creativi

4° edizione

domenica 20 settembre 2015

ore 15.45 – 20.00 Giardino delle Duchesse, Ferrara

Performing Day è una ricetta semplice: un pizzico d’arte, un po’ di talento, una

buona predisposizione alla condivisione e nessuna voglia di tenerseli per sé. Il tutto cotto alla temperatura settembrina di fine estate. Gli chef del menu di questo piccolo evento ferrarese sono tutti i cittadini (non solo ferraresi) che hanno risposto all’appello per la preparazione dell’edizione di quest’anno. Ognuno di loro è a suo modo un sognatore, che vi porterà per qualche minuto nel proprio mondo. Vi serviranno piccoli ma saporiti assaggi degli ingredienti artistici di cui hanno fatto il proprio “pane quotidiano”. Hanno storie, abilità ed età diverse, e diversi livelli di preparazione, di ambizione e di intenzione. Condivideranno con voi quello spazio creativo a cui hanno riservato un posto nella propria vita come irrinunciabile spazio di crescita, divertimento,

evoluzione personale, orientamento professionale e relazione con gli altri. Il senso di questo evento è mettere tutti assieme (artisti professionisti, semplici appassionati o performer per un giorno), come in un’unica tavolata dove accade, anche, di trovarsi accanto a sconosciuti che possono rivelarsi ottimi commensali. Immaginatela e fermatevi con noi a gustare questi assaggi d’arte e di sapori. Aperto ad ogni disciplina, Performing Day vi serve un piatto misto, d’arte al sapore di incontro, racconto e scambio. Nel tardo pomeriggio (per le 17.30 circa) è prevista una merenda collettiva e socializzante con cibo e bevande portate dagli stessi performer. Perciò, se stai pensando di partecipare come spettatore, sappi che la cosa ci fa molto

piacere e che se vorrai portare anche tu qualcosa per partecipare al momento gastronomico ci farà altrettanto piacere (kit consigliato sia per i performer che per il pubblico partecipante: telo per pic-nic + cibo/bevande da condividere con gli altri).

Mi piacerebbe che al Performing Day

l’effetto di ogni piccola suggestione artistica fosse questo:

emozione del momento e poi ricordo,

che si addormenta nella memoria e che poi riaffiora,

con voglia di tornarci su e ritrovare, collaborare,

intrecciandosi agli altri sempre di più.

[Agnese Di Martino, per Associazione Agire Sociale]

In collaborazione con:

Comune di Ferrara Associazione culturale l’Ultimo Baluardo

Sonika

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Mi chiamo Edoardo Boselli, ho 21 anni e vivo a Ferrara. Oltre ad essere un Tecnico

Grafico Pubblicitario sono anche un attore e presentatore. In questi anni mi sto

concentrando sulla formazione teatrale a livello pratico e teorico.

Nella scorsa edizione del Perfoming day ho avuto l’onore di vedermi assegnata la

conduzione, e quest’anno ci riprovo, cimentandomi maggiormente con le mie

potenzialità mimiche ed espressive. Sto pensando di proporre anche qualcosa che di

solito non mi coinvolge, come il canto e il ballo… vedremo! Sicuramente vi farò ridere.

Vorrei condividere, con chi legge questo catalogo, quanto scrisse Carlo Giuffré, un

pensiero nel quale mi ritrovo molto: “Se non ci fosse stato il Teatro, non avrei saputo fare altro. Il Teatro è tutta la mia vita. Pensate che a casa barcollo, m’ingobbisco, mi annoio, ma in teatro ritrovo il passo. È un’altra storia. In scena si guarisce. E poi sapete che vi dico: gli attori vivono più a lungo, perché vivendo anche le vite degli altri, le aggiungono alle loro.”

Per info e contatti: [email protected]

Performing Day 2015 sarà condotto da…

EDOARDO BOSELLI

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Mi chiamo Francesco Cairo e sono autore e arrangiatore. In collaborazione con il Centro

Socio-riabilitativo Diurno San Martino porterò sul palco del Performing Day due brani

composti e realizzati insieme ad alcuni persone disabili ed educatori del Centro diurno che

partecipano al laboratorio " La Palestra della Musica".

I brani sono stati scritti durante il laboratorio mettendo in musica le esperienze, le idee

musicali e la vena poetica di alcuni dei ragazzi, realizzati con un home studio professionale

nel centro di San Martino, con l'intenzione di portare poi in diversi contesti questa esperienza

in versione live.

L'arte, in questo caso, come vera e propria scoperta di una nuova qualità della vita e come

espressione dei bisogni di quella parte della società che spesso non trova le opportunità per

esprimere la propria creatività. Già dalla nostra prima performance su un palco (apertura in

Piazza Municipio a Ferrara di "Leggermente Atletici") i ragazzi hanno dato prova di essere

in grado di eseguire le composizioni con grande dignità e valore pari a qualsiasi altra band

emergente. Dal vivo usufruiremo di alcuni elementi in sequenza, alcuni strumenti invece

saranno suonati.

Salgono sul palco con noi Sabrina Trapella (coordinatrice), Mirko Guerra (musicista e

vocalist), Francesca Rosignoli (educatrice che dirige i cori) e Sara Lampronti (educatrice che

ha curato le coreografie).

I temi trattati riguardano proprio la disabilità e la sua collocazione in ambito sociale.

Per info e contatti: [email protected]

104% Social Band

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“ Non si nasce senza nome. No, non si può” Progetto teatrale scritto e diretto da quattro operatori del Centro socio-riabilitativo diurno

Airone di Bondeno, con la collaborazione di un addetto alle musiche e la partecipazione di

dieci ospiti dai 22 ai 65 anni.

Il laboratorio teatrale del CRSD Airone è sviluppato da operatori che amano la forma teatrale

come comunicazione verso gli altri.

In questa esperienza è emersa la partecipazione attiva di utenti affetti da disabilità diverse.

Lo spazio e il tempo dedicato a questo progetto ha permesso di condividere e valorizzare

alcuni aspetti della vita attraverso piccoli e semplici elementi.

Stare insieme e ripetere le “parti” non è senza storia, è invece riconoscere se stesso e l’altro

nel rispetto di ciascuno.

Il palco diviene “ LO SFONDO”, un luogo OCCUPATO in modo semplice ma profondo.

In questa performance il nome è diventato lo sfondo del nostro stare e dove si è percepita

un’integrazione nel rispetto delle diversità

Per info e contatti: [email protected]

Laboratorio teatrale

del CRSD Airone

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MARIA TERESA FREGOLA

La mia è una storia di passione e di incontri.

Ho cominciato quasi vent’anni fa come “Genitore

Raccontastorie”, un gruppo numeroso di volontari che

amava incontrarsi per raccontare storie ai bambini nei

Centri per le Famiglie, nelle Biblioteche e negli Ospedali

del ferrarese. Alcuni di noi, spinti dalla passione, hanno

continuato e sono diventati narratori. Insieme a Marcello

Brondi ho dato vita alla Piccola Compagnia dell’Airone

che, in questi 16 anni di attività, conta centinaia di

repliche dell’ormai collaudato repertorio di fiabe popolari

e d’autore. Ma soprattutto ci vede impegnati in un lavoro

che tocca temi come i bambini soldato, l’insufficienza

mentale, l’affido e l’adozione. Il nostro può essere

definito “teatro di testimonianza”, per l’importanza che

assume il punto di vista del testimone, consapevole di

un’esperienza che va salvata e trasmessa e che, per il

suo valore, non deve essere assolutamente perduta.

L’ultima mia produzione è lo spettacolo “Gli Stracci di

Cenerentola” in coppia con Chiara Alberani, testo di

Cristina Gualandi."

Per info e contatti: [email protected]

Rispondo anche quest’anno all’appello del

Performing Day perché il mio passato da

sportiva nella Nazionale di Rugby mi fa dire

che l’Arte è mettersi in gioco facendo una cosa

che ti “fa sudare”, ma che ti fa stare bene con

te stesso e con gli altri.

Foto di Marco Caselli Nirmal

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ORIETTA PRETI

Sono sorda dall’età di un anno e mezzo per otite

perforata. Ho frequentato per otto anni in un istituto

specialistico per sordi a Noventa (Padova), poi le medie

presso l’ex istituto Sant’Orsola a Ferrara , senza

insegnante di sostegno .

Lavoro all’INPS da ormai 35 anni, svolgendo anche il

ruolo di sportellista per la clientela sorda .

Sono ex vice-commissario e ora vice-presidente

dell’Ente Nazionale Sordi (ENS) sezione di Ferrara ,

e referente INPS alla sezione ENS dell’Emilia Romagna.

Conduco seminari informativi INPS per sordi tra

Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.

Inoltre, ho organizzato le gite in bici «Tra turismo e

movimento» con la LIS, prevalentemente all’estero e in

collaborazione con altri due miei collaboratori sordi.

Sono sposata con un sordo , ho due figli (una femmina di

20 anni e un maschio di 18).

La L.I.S. (Lingua Italiana dei Segni) è la mia lingua

madre, praticamente sono bilingue.

In tutto ciò che va presentato a bambini, giovani e

anziani sordi per me è diventata naturale la

comunicazione LIS attraverso le favole, i giornali, la tv, la

tecnologia in via chat, video, ecc.

Il mio grande obiettivo è l’effettiva attuazione della

proposta di legge sulla L.I.S. presentata al Senato

nell’ottobre del 2013 e già approvata, ma attualmente

ferma alla Camera nonostante l’ultima grande protesta di

8.000 sordi a Roma il 20 novembre 2014 davanti al

Parlamento italiano. La priorità è l’abbattimento delle

barriere della comunicazione ai sordi attraverso l’uso

della LIS, per l’accessibilità negli enti locali, negli

ospedali, nella Scuola.

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MA REA

Per il Performing day propongo “Nomen omen”, il bucato poetico. Poesia intima su biancheria intima.

Imprimere le mie strofe su della biancheria plastificata mi permette di fargli prendere aria e asciugare così

aspetti della mia biografia recentemente superati e appena lavati. La metafora si intreccia fortemente con

la mia storia personale creando così anche una forma espressiva con una grossa componente

psicoanalitica.

Un bucato poetico come simbolo di rinascita esistenziale.

Il processo creativo si manifesta ogni qualvolta stendo il bucato perché per quanto simile è sempre

diverso, esattamente come è la performance.

Creare arte significa lasciare un segno, una parte di sé al mondo.

Questa creazione diventa una propaggine di noi stessi.

L’arte è fondamentale in una società perché permette di esprimere noi stessi e di dire molte cose che

altrimenti non saremmo in grado di fare con altri strumenti. L’arte è un viatico alla conoscenza della

nostra identità.

Per me l’arte e la poesia sono una cosa sola e rappresentano l’ossigeno della mia quotidianità.

Generalmente accosto il sangue all’inchiostro e penso che nelle mie vene scorra l’inchiostro oramai…

L’arte e la creazione.

La buona strada per creare arte necessita di mettersi in gioco senza risparmiarsi.

Ognuno di noi può farlo, basta volere raccontarsi al mondo.

Per info e contatti: [email protected]

Mi chiamo Ma Rea e porto la poesia a spasso

trasformandola in errante.

Dopo aver ascoltato il tormento della poesia, dovuto al

suo stato polveroso di reclusione nelle librerie, ho deciso

di portarla ovunque per farla finalmente respirare.

Facendo della Poesia errante propongo i miei scritti

attraverso modalità che si intrecciano fortemente con il

contenuto creando così un’opera costituita da questo

insolito mix di arte e poesia.

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Inizia ad occuparsi di teatro nel 2010

appassionandosi sempre più al teatro musicale, nei

quali la musica tra ‘800 e ‘900 fa da sottofondo a

spettacoli dove a volte diventano protagonisti anche

solo l’azione scenica e la gestualità, a volte invece il

testo segue la musica pur non diventando mai canto.

ALBERTO

NOCENTI

ISABELLA

DALL’OLIO Inizia il suo percorso artistico come cantante jazz

collaborando con numerosi artisti e formazioni una

fra le quali la Compagnia Teatro Musica Giovani '90

di André de la Roche con ruoli di solista in musical

come Hair, Jesus Christ Superstar, The Lion King,

Fame. Apre i suoi orizzonti anche al teatro

formandosi al corso di Claudio Calafiore e ricoprendo

ruoli per lo più di caratterista. E' stata Lady Bracknell

in “L'importanza di chiamarsi Ernesto”, O.Wild e

M.me Terebouche ne “Il Libertino”, Smith di

Calafiore.

Alberto e Isabella si conoscono durante la lavorazione per la messa in scena di Antigone di Sofocle,

con uno stupendo gruppo di attori e attrici, che sfocia in uno spettacolo

al Teatro Comunale di Ferrara nel giugno scorso.

Per rendere omaggio al loro amico e regista Carlos Branca hanno deciso di costruire assieme

questa performance che proverà a trasportare il pubblico nel clima di Buenos Aires e del tango

e che ha come titolo “Volver”, parola che in spagnolo significa “ritorno”.

Per info e contatti: [email protected]

.

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Siamo una compagnia che ama ridere e far ridere. Un po' per svago, un po' per sfizio, un po' per sfida e un po' per gioco, la Compagnia dello Steccato, proprio con lo spettacolo che presenta al Performing Day, intende allargare i propri orizzonti artistici. La nostra piccola pièce teatrale “Ludovica e il Pescivendolo” nasce da un paio di serate di improvvisazione da cui abbiamo tratto un testo, breve, ma che per noi significa molto. Crediamo nella forza del gruppo, dell'aggregazione per interesse e divertimento. Il teatro per noi è strumento per avvicinare le persone e per regalare, a volte, un sorriso. Gente di Contrada e non solo, oggi alle prese con un teatro sia da studio che da strada, per cercare nuovi spunti di riflessione e piccoli momenti di formazione, che solo il palco sa dare. Performing Day ci offre un'occasione per portare il nostro gruppo fuori dagli impegni ufficiali della Contrada, per aprirci e avvicinarci ad un mondo di arte varia che tanto ci affascina e ci attrae.

Per info e contatti: [email protected]

COMPAGNIA DELLO STECCATO

CONTRADA BORGO S.LUCA

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SILVIA

CAVALIERI (voce)

GIOVANNI

TUFANO (chitarra)

Il duo - in rappresentanza del gruppo musicale Cantiga Caracol - proporrà un breve omaggio

alla cantautrice cilena Violeta Parra (1917-1967), che con la sua musica e le sue ricerche sul

campo seppe raccontare il suo popolo a tutto il mondo: l'amore, la rabbia, l'impegno, la lotta per i

diritti delle minoranze indigene. Tutto questo "la Violeta", come ancora la nominano nel suo

paese, non si limitò a dirlo ,ma lo visse lungo tutta la sua esistenza e, con trasparente intensità,

seppe farlo sentire sulla pelle di chi la ascoltava.

Per info e contatti: [email protected]

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Per info e contatti: [email protected]

Siamo Alessandra Rostellato, (24 anni, soprano) e Manuel Di Nuzzo (23 anni, chitarrista).

Quando due anni fa iniziammo a suonare assieme, fu proprio la musica ad unirci: sentivamo il

desiderio di collaborare e addentrarci nella scoperta del repertorio da camera per chitarra e voce.

Questo repertorio copre un lungo periodo storico e attraversa numerose culture: in ogni regione e

fin dagli albori della musica strumenti simili alla chitarra erano soliti accompagnare il canto.

Sin dalle prime prove si creò una forte sinergia, che ha permesso ad entrambi di esprimere una

musica che proveniva dal profondo di noi stessi.

Per noi la musica è prima di tutto una ricerca: una ricerca di se stessi. Essa si comporta come

uno specchio fedele, che ci pone dinnanzi al nostro essere più profondo. Il musicista entra in

contatto con la propria umanità, riesce cioè a percepire tutti quegli stati dell’animo che sono

propri dell'essere umano, come la gioia, la nostalgia, la rabbia…..con ogni possibile sfumatura.

Oltre a ciò la musica è un potente mezzo per risvegliare l'umanità nei cuori di chi ascolta.

I musicisti che riescono ad entrare in contatto con i propri sentimenti profondi e che sono in

grado di esternarli tramite la musica, possono richiamare gli stessi sentimenti in chi ascolta.

A nostro giudizio risvegliarsi a questa umanità è il primo passo per costruire una società che si

basi sul rispetto della vita.

ALESSANDRA ROSTELLATO

MANUEL DI NUZZO

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Sono Filippo Semenza, un ragazzo di 18 anni nella vita del quale la musica ha sempre assunto

un ruolo fondamentale. Fin da piccolo suono la chitarra e fino a pochi anni fa sembrava che

questo fosse il mio unico modo di fare musica, fin quando non ho iniziato a cantare, un sogno

che inseguivo ormai da tempo. Così adesso scrivo pezzi per il gruppo in cui suono e anche per

me stesso, da tempo infatti ho iniziato a suonare anche da solo servendomi soltanto della mia

chitarra e della mia voce. Amo suonare e suono perché ci credo, credo nella musica e

soprattutto in quello che faccio, e penso che questo sia molto importante al fine di poter

esprimere le proprie opinioni o semplicemente trasmettere i propri sentimenti in un modo non

solo verbale, e magari orecchiabile.

FILIPPO SEMENZA

Per info e contatti: [email protected]