performance poetica reclaim the street caserta
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Performance poetica Reclaim the street Caserta Giovanna Giaquinto e Nando TaccognaTRANSCRIPT
Partenza
Versi di Giovanna Giaquinto
RECLAIM THE STREETS
CASERTA
23 OTTOBRE 2011
InizioPiazza Garibaldi ore 17
Flash mob, ore 18 “Apriamo la Biblioteca”
Dinanzi ai cancelli chiusi della Biblioteca Comunale di Via Roma
Performance poetica di
Giovanna Giaquintoe
Nando Taccogna
Fuori tempo
Ci sono persone dentro al tuo cuoreci sono persone fuori dal tuo cuorenon scegli chi far entrarenon scegli chi far uscirealcune scelgono di andar vialasciando il tuo cuore dolentesi affollano i dubbi …
i perché? senza rispostaquando, poi, decidono di tornare,però, possono farti capire la loro sceltadissipare i tuoi dubbispiegarti i perché?
E fare di tutto per rientrare nel tuo cuoreallora, non ne puoi fare a menoil tuo cuore le accoglie ancora con fiduciama quando tornano come se non fosse accaduto nulla
il tuo cuore rimane indifferenteanche se un po’ speranzosopoi, però, ti rendi contonon c’è possibilità di scelta ti dispiace…ma…il cuore ha decisoormai, senza spiegazioni, sono fuori.
Il viaggio prosegue
E se non avessi capito nulla?E se avessi sbagliato strada?E se avessi perso le indicazioni?E se avessi il navigatore spento?Cosa accadrebbe della vita?Nulla.
Proseguirebbe comunqueDovrei solo cercare un’altra mappa,giocare con le strade e provarea seguire le nuove indicazioni.
Come suonando una chitarra,ritmare un tempo infinitoSenza pensare, senza pormi domandeVolando nel suonoCome fosse l’unica cosa al mondoViaggiare nella musicaEcco la nuova destinazione!
Intrecci di vita
Ali di farfalle,cieli d'Amore,
intreccidi preghiere di Vitache diradano la confusionedi un incerto cuore agitato
Finalmente quietocome un bimbo,che giocando in riva al marenon si pone domande.
Respira,si diverte,attende l'arrivodel suo Amicoper correre insiemeincontro al giallo arancio di un sole,che cede il passoad una sognante luna.
Corri, gioca, sognala Vita aspetta Teper essere compiutae diventare preziosa
Versi di Nando Taccogna
Ragnatele
Se tu sapessi arrivarecome inverno, con qualche pioggiae andare via come vento
porterei da te i miei occhi, se potessi vederti come gemmesui rami e pungermi spina di rosaabbraccerei il tuo stelo,posando il viso sulle tue ore lasciando cadere te sulla mia spallaadesso che chiudo porte, chiudo vitee non scandisco più un temponemmeno un sogno, nemmeno un grido. Se tutto sapesse scorrere come fiumei nostri silenzi, anche i nostri sguardiforse si parlerebbero, avrei vogliadi raccontarti cose nuove, sussurrarti baci eppure fuggo da chissà dove, verso cosa,da un tavolo del bar a queste mura bianche,scappo da quel tè caldo e dal tuo rimpianto,da quelle lacrime ferme da un’eternità. Cara, quando c’incontreremo ancora,ti prego, dimmelo che ti ho baciatacome si bacia un dono, dimmeloche non sei ferita e mi hai cercato sempre.
Punti fragola
Quando si avverte una sottile felicità, quel senso di leggera e frizzantina euforia perché è disponibile il nuovo catalogo premi esselunga, significa che non va tutto propriamente bene.
Come al solito dimentichi sempre
sale e dentrifricio e compri carta igienica collezionando rotoli esauriti per segnare il tempo che scorre sulla lavatrice senza centrifuga.
In questa casa è ancor più evidente che il cambio delle stagioni non avvenga più come una volta,
panni invernali dappertutto spuntano come foglie secche dalle spalliere delle sedie fra camicie a maniche corte.
Ci vorrebbe un bel temporale tropicale di quelli in cui non ritrovi più il sentiero da dove provieni e confondi il sole con la luna,
le zanzare la fan da padroni come gli acari che divorano la polvere mentre stropicci gli occhi a giornate non contemplate in nessun calendario
mentre trascrivi come uno stupido queste stronzate.
Brutte bestie, i poeti
Non immagini quantaragione hai…
infimi, sdruccioli o decadentisenescenti e demenzialiluridi, a volte stupidicani, due seni maestosiansiosi, maledetti e derelitti,
insistenti come mosche,petulanti e rompicoglioni,
indolenti, insolenti,lenti o turbolentinon si fanno mai i fattaci loroe rodono ogni emozioneche gli capiti a tiro,
tramonti, maree, farfalleed oniriche visioni,amori mancati, uccisi,derisi e gettati da un ponte
brutte bestie, i poetiquelli della notte,macabri e sdolcinatisanguigni, ermetici
sempre pronti a fingerea squarciare l’incantesimodell’ultimo bacioe finire a letto con il primoche capita dopo ogni addio.
Brutte bestie, i poeti!