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“PER UN TURISMO TRENTINO PIÙ COMPETITIVO”“PER UN TURISMO TRENTINO PIÙ COMPETITIVO”

“Per un turismo trentino più competitivo”


Palacongressi – Riva del Garda – 28 maggio 2013Palacongressi – Riva del Garda – 28 maggio 2013

Associazione Albergatori ed Imprese Turistiche della Provincia di Trento

Per un turismo trentino più competitivoPer un turismo trentino più competitivo


Il dato su arrivi e presenze, indicativo dell’andamento congiunturale e storico del settore, non esaurisce anzi può distorcere la piena e consapevole valutazione delle dinamiche del settore stesso e soprattutto dello stato di salute delle imprese.

Arrivi, presenze e redditività




PROVINCIA DI BERGAMO

FONTE AICA




PROVINCIA DI VERONA

FONTE AICA




PROVINCIA DI VENEZIA

FONTE AICA



La necessità di una politica turistica

Chiediamo una politica turistica che dia il senso della consapevolezza che il turismo “non è un settore di serie B”, ma che invece deve essere “preso sul serio come accade nei Paesi moderni”.




Un atteggiamento di scarsa attenzione verso il settore è un limite culturale del Paese, della classe dirigente, dei mezzi di comunicazione, dei grandi opinion leader.




La completa implementazione del “Piano strategico per lo sviluppo del turismo in Italia” avrebbe un impatto potenziale stimato entro il 2020 di:

30 miliardi di euroin più sul PIL

500.000 nuoviposti di lavoro



Il Turismo in Trentino

Il prodotto interno lordo generato dalla spesa turistica è pari a 2.520 milioni di euro, che corrisponde al 15.6 % del Prodotto interno lordo provinciale.




Se teniamo conto degli effetti indotti arriviamo ad una cifra percentuale che è stimata a seconda degli osservatori tra il 26 e il 28% circa del Pil provinciale.




Il valore aggiunto del settore turistico nel 2011 è stato pari a 1080.56 milioni di euro, superiore a quello del settore delle costruzioni (1079.5 ml) e di quello metalmeccanico-siderurgico (915.62 ml).




Gli addetti nel settore alberghiero sono più di 11.000.

I posti di lavoro attivati dalla spesa dei turisti sono oltre 31.000.



È opportuno soffermarsi su 5 questioni:

1. Risorse per il turismo2. Competitività delle imprese e

del sistema turistico 3. Competitività e riforma del

sistema della promozione4. Il sistema formativo5. Lavoro e welfare



Risorse per il turismo

Bisogna avere il coraggio di individuare e di puntare su quei settori economici che hanno prospettive di crescita significative.

Da questo punto di vista ribadiamo con forza che il turismo è un settore strategico sul quale puntare ed investire.




Risorse dunque per il miglioramento della qualità del territorio dal punto di vista ambientale ed infrastrutturale.

Risorse per le aziende che vogliono crescere per stare sul mercato.

Risorse nelle politiche a sostegno del sistema della promozione.

Risorse per il sistema formativo.




Oggi le imprese italiane spendono dieci volte la media europea in costi amministrativi e burocratici per un totale che supera i 25 miliardi di euro.



Richieste per un turismo trentino più competitivo

Dunque chiediamo coraggio e forza nell’operare scelte e, per quanto ci riguarda, quelle risorse al settore che avevamo chiesto nelle nostre osservazioni al bilancio della Pat.

Ribadiamo con forza questo messaggio anche in vista delle prossime elezioni provinciali.



Competitività delle imprese e del sistema turistico

Oggi certamente ci stiamo preoccupando, avendo il timore che la crisi economica del Paese e dell’Europa, con il calo di reddito disponibile per le famiglie, si affaccino anche sul Trentino e, per quanto ci riguarda, sul turismo trentino.




La redditività per l’impresa è necessaria per poter investire, crescere, migliorare, produrre e distribuire ricchezza.



Competitività delle imprese e del sistema turisticoL’incremento dei costi è stato costante e significativo.

L’indice del costo del lavoro pari a 100 nel 2000, nel 2010 in Italia diventa 131.4 e in Europa 114.2.

ITALIA

MEDIA UE




Energia elettricaL’energia elettrica costa il 34.76 % in più in Italia rispetto alla media europea, il 45.14 % in più rispetto all’Austria, il 62.54 % in più rispetto alla Francia, il 14.15 % in più rispetto alla Spagna.L’energia elettrica solo nel 2012 è aumentata in Italia del 14.0%, nell’area euro in media del 5.6%, in Spagna del 9%, in Francia del 3.1%.




Gas naturaleIl gas naturale costa da noi il 4.15 % in più della media europea, l’11.60% in più rispetto all’Austria, il 5.48 % in più rispetto alla Spagna e lo 0.66% rispetto alla Francia.Il gas in Italia nel 2012 è aumentato del 12.4 %, in Francia del 6.8 %, in Spagna del 10.6%.




L’Iva sul turismo è del 7% in Francia e in Germania, dell’8 % in Spagna contro il 10% in Italia; In Croazia nel 2013 l’iva sul turismo è stata portata dal 25 al 10 % per incrementare la competitività turistica.L’IMUP ha avuto aumenti lo scorso anno fino ad oltre il 100% rispetto all’ICI, con un ulteriore aggravio per l’anno in corso.




E’ universalmente noto l’incremento del costo del credito, con le conseguenze sugli oneri finanziari.




Il prelievo fiscale in Italia sugli utili di impresa è del 54.8 %, in Francia del 44.2 %, in Spagna del 37 %, in Austria del 25 %.Il carico fiscale complessivo, considerando imposte sugli utili, imposte sul lavoro e altri oneri, raggiunge il 68.3 %, il dato più alto in Europa e uno dei più alti al mondo.




In questo contesto va stigmatizzato che una delle tasse più inique è l’IRAP, che va a colpire le imprese che investono e creano occupazione ed è del tutto indipendente dal reddito prodotto.

UNA FOLLIA DEL MADE IN ITALY.




Quindi ci si ponga seriamente ed in fretta il problema di riformare profondamente il sistema fiscale italiano; il messaggio è rivolto alle forze politiche che stanno in parlamento, ma anche ai nostri rappresentanti, che possono esercitare un’influenza nei dibattiti e nelle decisioni.




Su questa partita della fiscalità locale chiediamo che si attivi un confronto stabile e sistematico tra Pat, Consorzio dei Comuni e associazioni imprenditoriali finalizzato ad individuare concrete misure di contenimento e di riduzione della pressione fiscale e tariffaria locale.




Tutti noi ci chiediamo come l’iniezione di liquidità effettuata dalla Bce nei confronti del sistema bancario al tasso dell’uno per cento, non abbia prodotto effetti significativi sulle imprese in termini di messa a disposizione di liquidità e riduzione dei tassi di interesse.




Su questo tema del credito ci vuole un’azione forte e significativa a livello locale, italiano ed europeo a favore della piccola impresa, vera ossatura del nostro sistema economico.



Riforma del sistema della promozione

Intanto rileviamo una nota dolente per il Trentino: il basso tasso di occupazione dei posti letto alberghieri. Se il valore medio dell’arco alpino si attesta al 38%, in Trentino scendiamo a 33,2%, lontani da Alto Adige (41,9%) e Tirolo (42,4%).Significativo è anche l’andamento del Revpar, che ha visto nel 2012 un più 4.8 % in Europa e un meno 1.2 in Italia: ben sei punti di divario.




Il turismo internazionale ha un trend di crescita costante. Dai 280.000.000 di viaggiatori del 1980, ai 900 milioni del 2010. Si stima un tasso medio di crescita di circa il 4% annuo dal 1980 al 2030.




Le giornate di sci di turisti internazionali sono effettuate per il 51% in Austria, per il 23% in Francia, per il 20% in Svizzera. Solo il 6 % in Italia...

Dunque ci sono spazi amplissimi per acquisire nuovi turisti in Italia ed in Trentino!




Siamo dunque favorevoli ad una sua profonda riorganizzazione, alla costruzione di una struttura operativa professionalmente attrezzata, alla ridefinizione di funzioni e di obiettivi tra i vari attori del sistema, alla misurazione delle azioni e dei risultati, ad una azione di revisione della spesa, alla ridefinizione degli ambiti.




Oggi il sistema turistico ha bisogno di obiettivi strategici e operativi chiari, di dichiarare in anticipo i risultati attesi dal punto di vista economico e poi far seguire una puntuale verifica degli esiti raggiunti.




Ribadiamo con forza:

che di finanziamento obbligatorio del sistema non ne vogliamo sentir parlare.

che l’imposta di soggiorno avrebbe un impatto negativo sui consumi turistici e sulla competitività delle aziende e del nostro sistema.



Il sistema formativo

Il sistema formativo e la qualità professionale delle persone formate sono un elemento strategico di competitività in generale e per il turismo trentino.

Ai due mondi è richiesta una collaborazione impegnativa e continua: non possono solo sfiorarsi o, addirittura, ignorarsi.



Il sistema formativo

Il nostro comparto ha bisogno di una adeguata filiera formativa: in questo senso va anche la nostra proposta di una Scuola dell’hotellerie, che era stata bene accolta a suo tempo da parte delle istituzioni formative provinciali, ma che ora sembra segnare il passo.



Lavoro e welfare

Una forte modernizzazione del mercato del lavoro è assolutamente opportuna.

La recente riforma Fornero, non ha prodotto i risultati attesi, anzi, se vogliamo, ha irrigidito i meccanismi di funzionamento dello stesso.



Lavoro e welfare

Non è pensabile che, a fronte dell’erogazione dell’indennità di disoccupazione, non sia imposta la partecipazione ai corsi di formazione obbligatoria (Haccp, sicurezza sui luoghi di lavoro, prevenzione incendi).



Grazie per l’attenzione.

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