outdoor magazine n.9

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Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: [email protected] - Direttore responsabile: Angelo Frigerio Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 186 del 20 marzo 2007 - Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. [email protected] Anno 5 - Numero 9 / 2012

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The b2b monthly publication of the italian and european outdoor market

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Page 1: Outdoor Magazine n.9

Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: [email protected] - Direttore responsabile: Angelo Frigerio Periodicomensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 186 del 20 marzo 2007 - Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI -Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.

[email protected] 5 - Numero 9 / 2012

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IN PRIMO PIANO

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Scarpa, reginad’innovazione

Stile, innovazione e storia in passerella

ALLE PAGINE 24 - 26

Il 2 luglio a Lazise, sul Garda, presentazionein grande stile firmata Salomon della lineaSS 2013. Presenti 150 negozianti oltre a giornalisti e staff aziendale al completo.

Restyling mirati, massima funzionalità e…ingresso con stile nel mondo del trailrunning per il brand. Che anche per lastagione primavera/estate 2013 è in primalinea in quanto a performance e originalitàdei propri prodotti. Come confermanoautorevoli voci dal panorama retailer e la costante folla al suo stand in fiera.

EVENTIAZIENDE

REPORTAGE I Stabili i numeri di espositori e visitatori. Ma i padiglioni sono apparsi più vuoti. Da segnalare il grande fermento sui segmenti urban e trail-skyrunnning.

OutDoor Show 2012 in chiaro-scuroOutDoor Show 2012 in chiaro-scuro

SPECIALE REPORT FIERA IN ALLEGATO ALLE PAGINE 14 - 15

ALLE PAGINE 18 - 19

Occhi puntati sulla principale novità SS 2013 firmataAku. Un sapiente mix tra i valori della tradizionemanifatturiera e le nuove soluzioni tecnico-stilistiche.Intervista con Giulio Piccin, product manager.

Transalpina, un nuovo modo di intendere l’hiking

EVENTI

Il 21 e il 22 luglio si è svolta la prima tappa dell’atteso eventosportivo multidisciplinare. Il report di Bergamo in attesa delgran finale di Nago-Torbole. Tutti a caccia dell’ambito premio:un viaggio in Nuova Zelanda alla scoperta della lana merino.

Adrenalina, natura, divertimento:la formula dei Rewoolution Raid

• Marketing e consumi nell’era digitale:aziende a confronto

• Gore-Tex tra performance e fashion• In equilibrio sul Muztaghata• IMS: in cammino tra conferme e novità• EOF, III atto: tra business e sostenibilità

ALLE PAGINE 20 - 21

FOCUS PRODOTTO

IN QUESTO NUMERO

adidas & outdoor, passione sempre più vivaNel 1978 la gloriosa collaborazione con ReinholdMessner. Oggi il brand a tre strisce vuole tornare un punto di riferimento per gli appassionati.Parla Matteo Cattaneo, merchandising manager. A PAGINA 16

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EDITORIALE

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Tra reti fisiche e virtuali

EditoreSport Press Srl

Presidente: DANIELE DE NEGRIDirettore responsabile: ANGELO FRIGERIODirettore editoriale: RICCARDO COLLETTI

Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23 20821 Meda (MB) - Tel. 0362.600469 - Fax 0362.600616

Email: [email protected]: www.outdoormag.it

Stampa: Ingraph - Seregno (MB)

Redazione USA: DNF Media, Inc1956 Bohannon Drive - Santa Clara, CA 95050

Tel: 001.408.261.8809 - Email: [email protected] Website: www.outdoorusa.net

Anno 5 - N.9 / 2012Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n.186 del 20 marzo 2007.Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 -

conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI - Una copia 1.00 euro.L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso.

Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati

potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a:Edizioni Turbo S.r.l. - Responsabile dati: Riccardo Colletti.

Questo numero è stato chiuso in redazione il 10 settembre 2012

IN PRIMO PIANO

Il mondo reale, ogni giorno (per non dire ora o minuto) chepassa, è sempre più interconnesso con quello virtuale. Bellascoperta direte voi. Eppure tanti non se ne sono ancora resipienamente conto. Tanto per restare nel nostro settore, lagrande community dell’outdoor è abbastanza attenta a quelche concerne web & affini. Ma talvolta sono proprio glioperatori del mercato – più che gli utenti finali – a non essereadeguatamente preparati. Ovviamente con non pocheeccezioni.

Avendo la fortuna di monitorare il mercato sotto più puntidi vista, la nostra impressione è soprattutto che ci sia unacerta “ignoranza” su alcuni aspetti che riguardano la rete. Estiamo parlando non solo di concetti astratti. È ormai prassicomune di ogni azienda (così come di molti negozi) investireuna parte del proprio budget in Internet e social network vari.Ma quanti di questi soldi sono spesi coscientemente e quantisono in grado di misurare con precisione l’effettivo ritornodell’investimento? Quanti sanno, per esempio, quant’è il click-through rate medio di un banner o che solo una percentualepari a circa il 15% di fans di una pagina su Facebookvisualizza nella propria timeline i post di quella stessa pagina? E potremmo continuare con molti altri esempi.

Una maggiore cultura digitale permetterebbe di potersfruttare meglio la rete e le sue enormi potenzialità (un tempo impensabili). Ma allo stesso tempo anche di tenerenella giusta considerazione l’importanza delle cosiddette “reti reali”. Composte da persone, esperienze, avventureconosciute e vissute sul campo. La strategia vincente è senzadubbio quella di un giusto mix tra questi due aspetti. Unesempio di questa virtuosa commistione tra reale e virtuale è il bando di Regione Lombardia, che nel 2012 ha assegnatoa 56 rifugi lombardi risorse per 3,5 milioni di euro, oltre a300mila euro per agire sue due fronti: installare la bandalarga in almeno 40 rifugi entro l’anno e organizzare percorsiformativi dedicati alla sicurezza, alla gestione, alla qualità ealla gastronomia (vedi anche news a fianco). Insomma, uncolpo al cerchio (l’online) e uno alla botte (il resto).

Questo anche per sfatare ancora una volta le infausteprofezie che vedrebbero nel giro di pochi anni la morte deinegozi fisici, dei giornali cartacei, delle biblioteche e così via.Certo, tutto cambia velocemente e chi non sa evolversi erimettersi in gioco è destinato molto probabilmente ascomparire. Negli USA – patria di internet e paese quasisempre anticipatore del futuro – tutto è in continuaevoluzione. I negozi specializzati nell’outdoor guardano congrande attenzione e sfruttano le possibilità che la rete offreloro, ma continuano ad investire e a puntare forte soprattuttosui propri punti vendita fisici, sulla qualità della propriaofferta e del servizio al cliente, che negli Stati Uniti è ilVangelo. Seguendo magari il modello di Apple: oggi la piùgrande azienda per capitolizzazione al mondo, che hacostruito la sua fortuna sull’eccellenza dei propri prodotti e sulla sua rete di negozi (fisici).

La Lombardia mette in rete i suoi rifugi con il progetto europeo Vetta

Il sell-in per il mercato outdoor in Europa èrisultato ancora abbastanza positivo nel 2011,secondo le prime indicazioni dalla commissionedi ricerca dell’European Outdoor Group, con inte-ressanti differenze tra un paese e l’altro. Questononostante le avverse condizioni climatiche delpassato inverno e la crisi economica, che hannoreso il quadro retail 2011 leggermente differen-te. Gli inventari dei retailer europei sono infattipieni e i funzionari dell’EOG si aspettano un ral-lentamento dell’intero livello di vendita per que-st’anno. L’industria outdoor lo scorso anno è cre-sciuta a livello di vendite in tutti i 19 paesi inclu-si nell’indagine annuale. Complessivamente ilsell-in dai 4,5 miliardi di euro del 2010 è giuntoa 5 miliardi, aiutato in parte dall’aumento deiprezzi medi di vendita, o a 10 miliardi se tradot-to in prezzi al dettaglio. I tassi di crescita differi-scono da un paese all’altro. Le vendite sono cre-sciute del 5% nei paesi del Benelux, Italia,Slovacchia, Slovenia, Regno Unito e Irlanda. Tra il5 e il 9% in Austria, Repubblica Ceca, Finlandia,

Francia, Norvegia, Polonia, Portogallo, Spagna eSvizzera. Più del 9% in Danimarca, Germania,Ungheria, Russia e Svezia.

Nel frattempo l’European Outdoor Group hadeciso di lanciare una nuova iniziativa similareall’EOF, lavorando in sinergia con le associazioninazionali per ospitarla ogni anno in un paese

diverso: si tratta dell’European Outdoor Summit(EOS). L’edizione inaugurale verrà organizzata peril 2013 insieme allo Scandinavian Outdoor Group(SOG) in una città scandinava, presumibilmenteCopenhagen o Stoccolma. Una sede tedescaverrà invece scelta con la German Sporting GoodsIndustry Federation (BSI) per l’EOS successivo nel2014. In ogni caso sarà prescelta una località che,a differenza di Annecy, sarà facilmente raggiun-gibile in aereo da ogni parte d’Europa. La sceltaper il 2015 è ancora aperta. SOG e BSI sarannofortemente coinvolte nell’organizzazione di que-sti primi due summit. L’EOG da parte sua provve-derà al supporto finanziario per questa iniziativaassolutamente non-profit e si occuperà di bran-ding e prenotazioni. Anche le fiere Ispo Monacoe OutDoor Friedrichshafen hanno accordato disupportare l’EOS in varie modalità. L’EOS, chedurerà 3 giorni e 2 notti, sarà un’occasione impor-tante per ascoltare le conferenze di personaggichiave dell’industria e per nuove opportunità dinetworking.

Nel 2011 il consumo di calzature sportive ècresciuto con un tasso del 3,2% in termini divolume nei cinque principali mercati europei,per un totale di 206,2 milioni di paia di scar-pe vendute. Questi dati sono stati raccolti dalpanel online dei consumatori NPD Group epubblicati da SGI Europe lo scorso 14 giugno.La maggior crescita è stata registrata inFrancia (+5,6%). Le vendite sono cresciute del

2% in volume in Italia e del 3,3% in Spagna,nonostante il difficile periodo economico dientrambe le nazioni. Il Regno Unito e laGermania, invece, hanno registrato rispettiva-mente +2,7% e +1,7%. I prezzi dei modellisono cresciuti in tutti i paesi tranne inSpagna, mentre sono rimasti pressoché inva-riati in Italia, limitando la crescita in terminidi valore di questi due stati rispettivamente

al 2,1% e al 2%. I più importanti incrementidi prezzo sono stati registrati in Germania,dove il consumo di calzature sportive è cre-sciuto in valore del 4,7%. La Francia e ilRegno Unito, sempre in termini di valore,hanno avuto i risultati migliori segnando un+6,2% e un +3,8%. In generale il mercato dicalzature sportivo è cresciuto del 4% in valo-re a quota 8,63 miliardi di euro.

Giovedì 19 luglio a Milano, nel Palazzo dellaRegione Lombardia, si è svolta un’importanteconferenza stampa per presentare il progettoeuropeo Vetta, realizzato dalla Struttura AzioniIntegrate, Montagna e Ricerca Applicata dell’ER-SAF (ente regionale per i servizi all’agricolturae alle foreste). Vetta è un progetto strategicotransfrontaliero, che coinvolge Italia e Svizzera,finalizzato alla valorizzazione del turismo escur-sionistico nelle aree montane coinvolte. L’ERSAFcollabora infatti con le regioni di Lombardia ePiemonte, con la provincia autonoma di Bol-zano, con il Cantone Grigioni e il Canton Ticino,oltre che con il CAI. In particolare alla confe-renza è stato illustrato tutto quello che concerneil progetto rispetto ai rifugi lombardi. Il contri-buto ERSAF prevede il completamento di 2 cru-ciali azioni pilota: la connessione internet a

banda larga per i rifugi alpini con punti multi-mediali e la formazione gastronomica per i ge-stori. A oggi l’ente ha già connesso 23 rifugi al-pini attraverso installazioni satellitari per labanda larga e si prevede di arrivare a 40 entrofine anno. La predisposizione degli Infopoint halo scopo di rendere disponibile in tempo realeai frequentatori una serie di informazioni quali

previsioni meteo, mappe sentieristiche e noti-zie tematiche sul territorio, tutte volte a favo-rire e valorizzare l’offerta turistica. Per quantoriguarda l’aspetto gastronomico, l’ERSAF ha giàorganizzato 6 interventi formativi per 78 ge-stori, finalizzati a incrementare la qualità deiservizi di vitto erogati in quota. “Queste atti-vità”, ha spiegato il presidente ERSAF RobertoAlbetti, “identificano il nuovo ruolo di ERSAFche è sempre più concentrato nell’animazione,tutela e valorizzazione del territorio. Poter con-tribuire a qualificare i servizi erogati dalla retedi rifugi alpini lombardi, perseguendo la valo-rizzazione dei prodotti tipici locali, l’economicitàfinale dei servizi e la sicurezza del territorio edei suoi abitanti, rappresenta esattamente unadelle linee cardine di sviluppo delle attivitàdella regione Lombardia”.

La Deckers Outdoor Corporation, che annovera al suo interno anche ilmarchio Teva, ha annunciato di voler fare un investimento strategico inHoka One One. Quest’ultimo brand è specializzato in scarpe trail runningstile "oversize" ed è stato introdotto per la prima volta nell’inverno2010/11 da Jean-Luc Diard, ex chief executive di Salomon, insieme al suoex marketing manager Nicolas Mermoud. I dettagli dell’operazione nonsono ancora noti, ma responsabili dell’azienda affermano che Deckers staacquisendo solo una parte minoritaria e che Diard e Mermoud rimarran-no azionisti dell’azienda. Inoltre Jay Taylor, imprenditore che distribuiscefin dagli inizi Hoka One One in Nord America, Australia e Nuova Zelanda,è stato nominato presidente del brand. L’annuncio di Deckers indica chesono previste delle sinergie fra i due brand, visto anche il recente ingres-so dell’azienda nel mercato delle scarpe running attraverso la nuova tec-nologia Tevasphere presentata dal marchio Teva.

di Benedetto Sironi

Deckers torna nel running con Tevae decide di investire su Hoka One One

È ufficiale: dopo l’entusiastica risposta dell’industria alla proposta rea-lizzata, Messe München ha deciso di organizzare un ISPO Matchmaking& Information Trip to Brazil, dedicato alle aziende sportive che deside-rano entrare nell’emergente mercato brasiliano o che puntano a miglio-rare la propria posizione. Il programma è previsto dal 20 al 23 novem-bre, in coincidenza con la Sports Business Conference organizzata ognianno a San Paolo. L’iniziativa segue l’onda del successo generato dalmatchmaking program rea-lizzato con i distributoricinesi e organizzato all’in-terno di ISPO Beijing, oltreche della conferenza ForumBrasil all’ultimo ISPO diMonaco. Inoltre coincide con il rilascio da parte dell’SGI Europe del primorapporto dettagliato sul mercato sportivo brasiliano, sponsorizzato daISPO e da Adventure Sports Fair di San Paolo. Il rapporto presenta più di180 pagine riguardanti fatti e personaggi di rilievo del mercato carioca.Si basa in parte sulle interviste a oltre 100 figure chiave e su un esclu-sivo sondaggio fra i consumatori. In quanto paese ospitante dei prossi-mi Mondiali di calcio del 2014 e delle Olimpiadi del 2016, il Brasile staricevendo molte attenzioni al momento, ma il mercato rimane moltoprotetto e complesso. Queste due iniziative vogliono fornire una cono-scenza maggiore del market brasiliano e i raccordi necessari a superaregli ostacoli.

Info: [email protected]

ISPO e SGI Europe annunciano iniziative per il mercato brasiliano

EOG: il quadro del mercato europeo e il lancio dell’European Outdoor Summit

Nel 2011 +3,2% in volume e +4% in valore per lo sport footwear nei 5 top market

Il rifugio Quinto Alpini, 2877 mt, in Val Zebrù.

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Arc’teryx ha annunciato unimportante cambiamento aivertici della società. InfattiVincent Wauters, responsabilesupply chain e IT per AmerSports sin dal 2008, è statonominato nuovo leader del-l'azienda. Vincent assume l’in-carico forte di 15 anni di espe-rienza e di un eccellentecurriculum in posizioni mana-geriali. “Nel suo nuovo ruolo,Vincent Wauters guiderà Arc’-teryx in un percorso di rapidacrescita, mettendo a frutto lecapacità del gruppo e conti-nuando a costruire sulle so-lide basi dell'azienda, che

vanta un posizionamento diprimo piano e innovativi pro-dotti di eccellente qualità," af-

ferma Andy Towne, presi-dente di Amer Sports Appa-rel. Lasciato da poco l'incaricodi presidente, il veterano delmarchio Tyler Jordan è prontoad affrontare altre sfide e co-gliere nuove opportunità. Lasquadra dirigenziale prose-guirà invece lungo il camminodi crescita e cultura aziendaleimprontata all'eccellenza per-corso da Arc'teryx. Acco-gliendo Wauters, Arc’teryx siappresta a scrivere un nuovocapitolo d’innovazione nelsettore dell'abbigliamento edell'attrezzatura per le attivitàsportive outdoor.

Vincent Wauters nuovo presidente di Arc’teryx

Vecchione, ceo di Polartec, annuncia le dimissioni

Patagonia ha annunciato la nomina diStefan Wahlén a managing director Europe. Ilnuovo incarico ha avuto inizio a partire dal 1°luglio. Stefan, che proviene dall’azienda bri-tannica Wolsey Limited, vanta un’esperienzadi oltre 25 anni nell’industria tessile e degliarticoli sportivi, avendo lavorato anche comeglobal sales director di Peak Performance eavendo ricoperto posizioni di rilievo in NikeNorthern Europe e Levi Strauss. “Sono vera-mente orgoglioso di entrare a far parte diPatagonia”, ha raccontato Wahlén, “che rap-presenta una delle più grandi aziende almondo. Patagonia risalta per la qualità e l’in-novazione non solo dei propri prodotti e tes-suti, ma anche per la responsabilità ambien-tale”. Insieme a Stefan è stata annunciataanche Julie Baguenard come nuova visualmerchandiser. Entrambi rinforzeranno il teameuropeo Patagonia con base ad Annecy. Ilmarchio ha chiuso lo scorso anno fiscale(maggio 2011-aprile 2012) con un turnoverdi 540 milioni di dollari e una crescita inEuropa del 42%.

Stefan Wahlén è managingdirector Patagonia Europe

Andreas Kessler, che solo qualche mese faaveva lasciato il ruolo di chief executive perOdlo Sports Group, è stato assunto daMammut Sports Group come nuovo chief

sales officer a partiredal 6 agosto. Nato nel1965, Kessler ha lavo-rato per Unilever,Swatch e Rado primadi approdare in Odlo.In Mammut rimpiaz-zerà Michael Tobler,che ha deciso di fon-dare la propria azien-da nel settore dellavela. Nel frattempoinoltre Mammut hadeciso di ampliare ilproprio management

dando a Stefan Merkt la nuova carica di chiefchannel management officer. Stefan lavora inmammut da oltre 10 anni come brand mana-ger per Raichle.

Cristian Deville e Stefano Gross, atleti dipunta della nazionale italiana di sci di Coppadel Mondo, specialisti dello slalom, sonoentrati a far parte del Team Gabel. I due scia-tori del Trentino, classificati rispettivamenteal quarto e al quinto posto nel ranking ufficia-le FIS 2012 di Slalom, saranno così gli amba-sciatori del marchio Gabel nel mondo dellosci e forniranno una nuova sinergia tra il tri-colore della nostra Nazionale e il Made inItaly dei prodotti Gabel, da sempre impronta-ti alla ricerca, all’innovazione e al design.

Andreas Kessler chiefsales officer di Mammut

Gli azzurri Deville e Grossnuovi portabandiera Gabel

PEOPLE

Ron Steele, vice presidente sales and mar-keting per Rossignol USA, è stato promossopresidente del gruppo Rossignol in NordAmerica. Steele ha preso il posto di TimPetrick, che ha rassegnato le dimissioni daruolo che ricopriva da gennaio 2011. Dopo unpassato in K2, Petrick era entrato in Rossignolcome vice presidente globale sales & marke-ting, con base in Francia. Nel gennaio 2011 lospostamento negli US per sostituire FrançoisGoulet come presidente Nord America. Figuraben conosciuta nel business degli sport inver-nali, Ron Steele ha iniziato la sua carrieracome atleta olimpico saltando per la squadrastatunitense ai Giochi del 1972 e prendendoparte ad altre competizioni dal ’72 al ’77.Originariamente era stato assunto daRossignol nel 1978 come rappresentante tec-nico alpino, salvo poi raggiungere successiva-mente le posizioni più alte della filiale US.

Rossignol: Ron Steele èpresidente Nord America

PrimaLoft prosegue nell’ampliamento delsuo gruppo europeo. Dopo Birgitte Norenberg,nominata trade marketing manager Europe,entra a far parte del team Irina Mock, che rive-stirà il ruolo di European PR manager. Irinacoordinerà da Holzkirchen (Germania), doveha sede l’azienda, gli uffici pr di Italia, Francia,Spagna, Scandinavia, UK ed Europa dell’Est. Ilsuo compito è quello di intensificare insieme aBirgitte Norenberg la cooperazione pr traPrimaLoft e i suoi clienti, con responsabilità inprima persona per i mercati di lingua tedesca.In aggiunta al classico lavoro di public rela-tions, promuoverà la corporate communica-tion. Di tutto ciò risponderà direttamente aJochen Lagemann, direttore sales e marketingEuropa di PrimaLoft. Irina, austriaca e appas-sionata outdoor (arrampicata, mountain bike,sci), vive da 6 anni a Monaco, si è diplomataalla Bayrische Akademie fur Werbung undMarketing e ha lavorato per PrimaLoft comefreelance negli ultimi due anni. Si è infattioccupata del marchio per l’agenzia ThreeSixtyCommunication di Milano e di marchi comeNorrøna, Cloudveil, Spyder e Napapijri pressol’agenzia Krauts di Monaco. Ha infine lavoratocome freelance per Head Sportswear e JuneCommunication (Obergurgl-Hochgurgl), oltread aver completato alcuni progetti di marke-ting nel settore fashion e sport. JochenLagemann ha così commentato la new entry:“Da oggi con il coordinamento centralizzatodelle pr continuerà ancora con maggior suc-cesso la collaborazione degli ultimi anni”.

www.primaloft.com

Irina Mock European PRmanager di PrimaLoft

Andrew J. Vecchione, presi-dente e CEO di Polartec, haannunciato la sua decisionedi dimettersi con effetto defi-nitivo dopo la nomina del suosuccessore. A processo com-pletato, Vecchione manterràla sua presenza nell’aziendacome senior adviser e mem-bro del consiglio d’ammini-strazione e continuerà adavere una partecipazionenella stessa. “Dopo otto annitrascorsi con Polartec, di cuicinque al timone dell’azienda,sono fiero di quanto il nostroteam è riuscito a realizzare inAmerica e nel mondo per raf-forzare il brand Polartec e lasua reputazione come pro-duttore di tessuti altamente

innovativi”, ha affermatoVecchione. “È importante per-ciò che ci sia un nuovo leader,attivo per un tempo sufficien-te a garantire la comprensio-ne e la capitalizzazione delle

qualità uniche di Polartec,che si possa impegnare a gui-dare l’azienda per un lasso ditempo più lungo. Quando laricerca di questa figura saràterminata, nella mia nuovaposizione continuerò a sup-portare Polartec e il suoteam, lavorando a strettocontatto con il consiglio e ilmio successore per assicurareuna transizione fluida e senzainterruzioni, nonché la conti-nuazione dei successi recordcostruiti negli ultimi cinqueanni”. L’azienda ha incaricatoKorn/Ferry International delprocesso di ricerca e anticipasin da ora che il nuovo CEOsarà nominato entro la finedell’anno.

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Come saprete e come abbiamogià sottolineato negli ultimi mesi, lascorsa stagione invernale (e nonsolo quella) ha provocato non po-chi acciacchi al mercato dell’arti-colo sportivo, specialmente quelloinvernale. Una situazione di diffi-coltà avvertita da molti operatori,ma con maggior intensità dalleaziende più esposte sul fronte del-l’attrezzo, piccole o grandi. Eccoquindi che anche un colosso comeil gruppo Tecnica ha dovuto farfronte a una drastica diminuzionenelle vendite di sci e boots, tra isuoi più importanti core business(con i marchi Blizzard, Nordica eTecnica). Anche questo ha portatoalla necessità di avviare una seriedi interventi, compreso quello sulfronte occupazionale con una rior-ganizzazione delle risorse umaneche riguarderà anche le filialiestere. Ma la novità forse più im-portante è stata annunciata lascorsa settimana e riguarda le altesfere dell’azienda veneta.

AVVICENDAMENTO AL VERTICELo storico Presidente e CEO di

Tecnica Group Giancarlo Zanattadal 1° settembre 2012 ha infatti af-fidato la carica di amministratoredelegato del gruppo, mantenendola carica di presidente del consi-glio di amministrazione. Sul pontedi comando è chiamato PeterWeaver (foto sopra) – in prece-denza CEO di Tecnica Group USA.Il figlio di Giancarlo, Alberto Za-natta, mantiene la carica opera-tiva di direttore generale e assumela nuova carica di vice presidentedel board.

IL NUOVO CEOPeter Weaver vanta un’appro-

fondita e variegata esperienza pro-fessionale sviluppata sia in Europache negli Stati Uniti: 59 anni, lau-reato all’Amherst College e allaPennsylvania University in inge-gneria meccanica e business,prima di entrare in Tecnica Groupha ricoperto la carica di CEO diMarker International dal 1998 al2002. Precedentemente Weaver èstato anche presidente della Ea-ston Technical Products, aziendaamericana produttrice e distribu-trice di prodotti per outdoor sportse camping.

IL PROVINCIALISMO DI UNA CERTAINFORMAZIONE Da segnalare che nell’annun-

ciare questa importante notizia al-cuni nostri colleghi, forse un po’troppo frettolosi, hanno parlato diWeaver come di un “uomo esternoall’azienda” o di un “manager vo-luto dalle banche” (con le quali ilgruppo Tecnica ha recentementerinegoziato positivamente la pro-pria esposizione). Riportando ol-tretutto parole poco generose neiconfronti di Giancarlo Zanatta e dimolti altri imprenditori che hannofatto la storia dello sport-systemitaliano. Ebbene, come già sottoli-neato, Peter Weaver è un uomoche da 10 anni lavora negli USAper il gruppo. Certamente non èquindi l’oscuro emissario di qual-che istituto di credito, ma una per-sona che già ben conoscel’azienda ed il businness. “Ho svi-

luppato una lunga relazione pro-fessionale con Giancarlo Zanatta esono lieto ed onorato di poter dareil mio contributo nella costruzionedel prossimo futuro dell’azienda esupportare la fase di transizionegenerazionale”, ha affermato in-fatti Weaver. “Il valore dei marchidel gruppo, insieme alla qualità deisuoi prodotti ed all’eccellenza dellesue competenze professionali,sono una base formidabile permantenere e sviluppare la leader-ship di Tecnica Group”.

IL CORAGGIO DI UNA SCELTACerto, ad una prima lettura può

sembrare un passo indietro dellafamiglia Zanatta, che viceversa re-sta naturalmente del tutto coin-volta e partecipe nei destini delgruppo da lei cofondato insiemealla famiglia Vaccari(e non potrebbe es-sere altrimenti). Mache ha pur sempreaffidato a un mana-ger americano le re-dini della propriaazienda. Una sceltacoraggiosa e nonscontata. Nei pros-simi mesi vedremone vedremo i risul-tati, ma alcuni ele-menti per capirlo cisono già. Cominciando dalle pa-role dello stesso Giancarlo Za-natta: “Conoscendo da lunga datale capacità professionali e l'espe-rienza internazionale di Weaver,ho piena fiducia che il nuovo as-setto organizzativo possa rappre-sentare per la nostra azienda unpositivo cambiamento. Portandoall'interno dell'azienda un mana-ger americano vogliamo dare unchiaro segnale dell'impegno delgruppo nel creare una potente levadi internazionalizzazione, visto chegià oggi oltre l'85% del fatturatodel gruppo è realizzato fuori dal-l'Italia”, ha dichiarato Zanatta.

“Combinando le migliori espe-rienze delle culture managerialiamericane ed europee, potremoproseguire sulla strada della co-struzione di un grande gruppo glo-bale. Da parte mia potrò così foca-lizzare la mia esperienza sugliaspetti più importanti per il futurodel gruppo, continuando a gui-darne le scelte strategiche. Sonoestremamente fiducioso che il no-stro gruppo continuerà a crescere,soprattutto con l'inserimento delnuovo management e con la nuovagenerazione della famiglia inazienda”.

LE SFIDE FUTURESfide importanti quelle che at-

tendono Tecnica Group, già a par-tire dai prossimi mesi. Sfide che ilmanagement vuole affrontarequindi con una rinnovata energia euna visione strategica a medio-lungo termine. Puntando a prose-guire sulla miglior integrazione trai vari brand e a focalizzarsi su unrange di prodotti meno ampio mapiù competitivo. Del resto, guar-dando i numeri 2011 scopriamoche Tecnica Group ha chiusol’anno con un fatturato di 393 mi-lioni di euro, in crescita del 3% ri-spetto al 2010 e con un EBITDA di35 milioni di euro. Vendendo com-plessivamente 2,67 milioni di paiadi calzature outdoor (+6,7% sul2011). Numeri positivi quindi peruna realtà che è tra i leader glo-bali nelle calzature, abbiglia-mento ed attrezzature perwinter sports, outdoor e in-line skates, con i marchi

Tecnica, Nordica, Dolomite,Lowa, Rollerblade, Blizzard,Bladerunner e Moon Boot,

presente in oltre 60 paesied oltre 10.000 puntivendita nel mondo.Certo i problemiprincipali – comedetto – stanno nel

forte calo delle vendite di attrezza-tura invernale – che ha colpito pe-raltro tutte le aziende del settore –e in una necessaria riorganizza-zione, che riguarda sia lo staff chei brand. Ma a differenza di alcunigiornalisti “imprecisi” e di qualcheoperatore del settore, che auspi-cherebbero un acuirsi delle diffi-coltà per l’azienda, il nostro augu-rio è di tenore nettamente opposto.Per quello che hanno fatto – e perquanto ancora possono fare per ilmondo dell’articolo sportivo ita-liano e internazionale – GiancarloZanatta e tutto il gruppo Tecnicacertamente lo meritano.

PETER WEAVER NUOVO CEO DI TECNICA GROUP: I PERCHÈ DIETRO A QUESTA SCELTA

Giancarlo Zanatta affida al manager americano la carica di amministratore delegato, mantenendo la carica di presidente

del consiglio di amministrazione. Il figlio Alberto alla vice-presidenza. Una decisione strategica che apre un nuovo capitolo per il gruppo, chiamato a importanti sfide per il proprio futuro.

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Columbia ha raggiunto un accordo di jointventure con l’azienda Swire Resources diHong Kong per accelerare la crescita deibrand Columbia e Mountain Hardwear inCina. Swire Resources, sussidiaria di SwirePacific, manterrà il 40% della venture, men-tre il 60% sarà controllato dall’azienda ame-ricana. Swire è stato distributore perColumbia a Hong Kong e Macau fino al 2002,in Cina fino al 2004. Al 30 di giugno i com-mercianti affiliati a Swire hanno condotto inCina 530 store Columbia e 45 MountainHardwear, mentre la stessa Swire ne contaulteriori 70 dislocati in 7 città. Lo scorso annoSwire ha registrato un turnover dai prodottiColumbia di circa 123 milioni di dollari. Lajoint venture rimane tuttavia ancora sogget-ta ad alcune condizioni quale l’approvazioneregolatoria delle autorità locali ed è predi-sposta a partire dal 1° gennaio 2014.

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Importante joint venturein Cina per Columbia

La VF Corporation ha inaugurato un nuovo uf-ficio corporate eco compatibile per tre branddella sua divisione outdoor: The North Face,JanSport e Lucy activewear. Allocata su di unterreno di 14 acri ad Alameda, California, lasede ospita più di 470 impiegati e comprendeun fitness centre di 93 mq, un’area outdoor trai-ning, un bike shop interno e altre strutture. Èpresente un cafèche offre cibo or-ganico e che ospi-terà corsi di cucina,come anche unorto biologico per ipropri dipendenti.Sono presenti an-che diverse sta-zioni di ricarica peri veicoli elettrici einclude, fra le altrecaratteristiche “sostenibili”, pannelli solari fo-tovoltaici e turbine eoliche. Un sistema di raf-freddamento evaporativo indiretto-diretto con-sentirà il ricircolo di aria fresca senza l’utilizzodi refrigeranti. Situato sulla baia di San Franci-sco, il sito offre la spettacolare vista delle col-line di East Bay e la skyline della città. Lo staffdi Lucy activewear si è già trasferito ad Ala-meda da Portland, quelli The North Face e Jan-sport lo faranno da San Leandro, California.

The North Face: nuovasede "green" negli USA

Mammut Sports Group ha deciso di com-piere i primi passi per entrare nel mercatooutdoor cinese. All’Asia Outdoor Show diNanjing, a fine luglio, l’azienda svizzera nonaveva uno stand, ma ha colto l’occasione dipresentarsi ai locali affittando una sala con-ferenze. Conformemente con MatthiasPreussel, responsabile da marzo della divi-sione Far East sales dell’azienda, Mammut sista preparando per penetrare il mercatoattraverso una filiale di proprietà allocata aPechino. La definizione della sede e dellostaff dovrebbe terminare a fine anno. Insostanza il marchio vuole conquistare laCina attraverso partner retail locali specializ-zati e non attraverso corporate store, anchese ci sono dei piani per creare un paio diflagship store nelle principali città cinesi nelgiro di 12 mesi.

L’importante marchio sud coreano di cal-zature outdoor inizierà a vendere in GranBretagna le proprie linee prodotto a partiredalla primavera-estate 2013 grazie all’accor-do di distribuzione siglato con Bridgedale,produttore britannico di calze tecniche perl’outdoor. I mercati europei più importantiper TrekSta sono quello scandinavo, quellotedesco e quello spagnolo. L’Europa conta almomento solo il 10% del turnover globaledel brand. Le vendite totali nel 2011 hannoraggiunto i 60 milioni, il 6% in più rispettoall’anno precedente. Negli Stati Uniti sonoaddirittura raddoppiate, ma rappresentano il5% del turnover totale.

Cascade Designs, proprietario di numerosioutdoor brand quali Therm-a-Rest, MSR eSealline, sta lanciando un nuovo marchiodedicato a custodie protettive impermeabiliper smartphone, tablet, computer e altri devi-ce. Si tratta di E-Case. L’azienda di Seattleintende così venire incontro alla crescenterichiesta di protezioni adatte a mantenereasciutto l’equipaggiamento tecnologico diogni sportivo. In precedenza Cascade avevagià offerto in tal senso alcuni prodotti per iwater sport sotto il marchio Sealline, ma ilbusiness non pareva abbastanza solido. E-Case propone inoltre attrezzature che consen-tono di proteggere e di utilizzare computerportatili anche in condizioni bagnate e sullasabbia, come anche per l’utilizzo di touchscreen. I prodotti, che saranno disponibili apartire dalla primavera 2013, saranno realiz-zati negli stabilimenti Cascade di Seattle eCork, Irlanda.

Il marchio tedesco Jack Wolfskin ha decisodi unire le proprie forze con Cotswold Outdoor,outdoor retailer britannico di riferimento, perl’offerta di vendite online. Cotswold offriràcosì l’intero range di prodotti The Paw’s sulproprio sito e su quello Jack Wolfskin (vedi infondo). Già attivo dal 3 di settembre, il porta-le web offre non meno di 1.000 proposte fir-mate jack Wolfskin. Con questa iniziativa onli-ne, il brand tedesco intende enfatizzare il suotarget per crescere in UK attraverso partner-ship con premium retailer all’interno delpaese. Cotswold è parte del così detto ABCgroup, insieme ad A.S. Adventure e Bever,outdoor retailer di riferimento rispettivamen-te in Belgio e Olanda. Le tre catene costitui-scono il più grande gruppo retailer specializ-zato nell’outdoor in Europa.

www.jack-wolfskin.co.uk/cotswoldwww.cotswoldoutdoor.com

E-Case, il nuovo brandfirmato Cascade Design

Jack Wolfskin e Cotswold nel mercato online UK

CMP F.lli Campagnolo si conferma punto diriferimento tra i marchi di abbigliamento out-door del mercato tedesco. Il riconoscimentoarriva da una ricerca di mercato effettuata daIntersport, la catena di negozi sportivi più pre-sente in Germania che, analizzando i dati divendita di 420 negozi associati nel periodo cheva da luglio 2011 a giugno 2012, ha stilato unaclassifica dei marchi outdoor, nazionali e inter-nazionali, in base al loro fatturato sul territoriotedesco. Il marchio CMP di F.lli Campagnolo si èclassificato al settimo posto, migliorando diuna posizione rispetto allo scorso anno. Inoltre,è da notare che prima di CMP si sono classifi-cati alcuni brand che producono esclusivamen-te calzature. Considerando quindi i soli produt-tori di abbigliamento outdoor, CMP risultaessere in quinta posizione. Un risultato di asso-

luto valore, che premia il lavoro svolto inGermania da parte del gruppo F.lli Campagnoloe della sua filiale tedesca. E questo è solamen-te il punto di partenza per CMP, che ha comeobiettivo quello di sfruttare al meglio gli ampimargini di crescita del mercato outdoor tede-sco. Queste le prime dieci posizioni della clas-sifica: 1° Jack Wolfskin, 2° Lowa, 3° Schoeffel,4° Mammut, 5° The North Face, 6° Meindl, 7°CMP F.lli Campagnolo, 8° Salomon, 9° Deuter,10° Icepeak.

CMP nella top ten dell'outdoor in Germania

Poc fa un primo passo all’interno della scenaroad bike con il nuovissimo casco Tempor TimeTrial, sviluppato dal Poc Lab insieme allamedaglia d’argento olimpica del time trialGustav Larsson e agli specialisti di aerodinami-ca della Semcon. I prodotti Road Bike divente-ranno così una delle categorie più impor-tanti per il marchio svedese. Il Temporè stato realizzato per ottenere ilmassimo delle performance edell’aerodinamicità senzacompromettere le proprietàrelative alla sicurezza. Un’idea perse-guita cercando di vedere il ciclista comeuna sola massa corporale, senza isolare latesta dal resto. I materiali assorbenti sono statipoi aggiunti dove servivano maggiormentealla sicurezza dell’utente. Grazie poi ai numero-si test di campo e alle simulazioni aerodinami-

che e cinetiche (circa 60 miliardi di proiezioni),la forma è stata ridefinita e adattata per inte-grarsi perfettamente alla posizione del racerprofessionista. L’ammontare totale di tali daticorrisponde per il 20% circa a quelli utilizzati

per una macchina da Formula 1, con ladifferenza che qui si parla di un

casco. “Siamo estremamenteeccitati, entusiasti e umili nelnostro ingresso nel road bike”,ha spiegato Stefan Ytterborn,fondatore e CEO di POC. “È una

categoria che avevamo delibe-ratemente lasciato in sospeso fin-

chè non avessimo avuto tempo e capacità. Siail modello Tempor che gli altri prodotti cheusciranno successivamente sono progetti per iquali siamo stati in grado di investire più diquanto abbiamo mai fatto prima”.

POC entra nella scena road bike con il casco Tempor

Un progetto nato, come spiega il titolareFrancesco Misley, “dalla voglia di creare unnegozio nuovo, fuori dagli standard comuni enon vittima di questi ‘adattamenti’ commer-ciali che rendono i negozi fotocopia uno dell'al-tro”. Per questo il Mud & Snow di Casona diMarano (MO), punto vendita di130 mq, amplierà e completeràl’offerta con una sezione intera-mente dedicata all’outdoor erunning, affiancando quellasnowboard e freeski. Il negoziosarà diviso in due ambienticomunicanti. Uno studiato in modo che respiriaria di montagna e di libertà, con al suo inter-no tutto il necessario per escursionismo, trek-king, running, nordic walking, sci alpinismo,freeride, ciaspole. Nell’altro invece rimarrà ladimensione fresca e lifestyle che viene propo-sta all'appassionato dello snowboard e delfreeski, con tutti i migliori marchi e una sele-zione di quelli meno commerciali e reperibili.“Ho scelto di lavorare solo con le ditte chesento mie, in cui credo io per primo, in mododa proporre al cliente quanto di meglio io

penso che ci sia per ogni settore, essendo ilprimo a sperimentare il prodotto per poi pro-porlo al cliente finale”, continua a spiegareFrancesco. “L’apertura di questa nuova areaoutdoor/running significa per me il desideriodi diventare punto di riferimento per chi si

identifica con uno stile di vitasano, a contatto con la natura esempre alla ricerca dei proprilimiti”. A completamento ditutto il progetto, sarà anche atti-vato uno spazio dedicato allamanutenzione di sci e snowbo-

ard con macchinari all'avanguardia e un servi-zio di test per snowboard e sci alpinismo. Verràinfine implementato anche il sito e-commerce(vedi link sotto), che presto avrà tre sezionidivise: snowboard, outdoor, lifestyle, ognunacon una propria connotazione. L’inaugurazioneè prevista per settembre.

Mud & SnowVia Fondovalle 2876, 41054 Casona di Marano (MO)www.mudandsnow.com

Aria di cambiamento in Five Ten. L’aziendainfatti, in seguito all’acquisizione da parte diadidas dello scorso autunno, vede completa-mente rinnovato il team europeo sales emarketing, che dal 1° agosto si è trasferitonei nuovi uffici a Herzogenaurach, inGermania. A guidare il team nel ruolo dieuropean sales director è Jeremie Blondel, inprecedenza lifestyle & kids unit director perReebok. Cresciuto a Chamonix e appassiona-to di mtb downhill e arrampicata, prima diapprodare in adidas ha ricoperto diversi ruoliin Nike ACG France ed è stato keyaccount/buying nell’industria outdoor esnowsport. Christoph Boesl, anche lui con unbackgroung nel bike, è il nuovo senior marke-ting manager di Five Ten Europe. In prece-denza aveva lavorato per 7 anni alla AgenturReiner Kopf, agenzia di vendite per Five Ten

con base a Monaco di Baviera. MichaelFussing Clausen invece, ex brand finance diadidas e anche lui amante della mtb, è ilnuovo responsabile finance & accounting. IvoNinov infine, veterano del gruppo, iconainternazionale del climbing e del volo contuta alare, continua a svolgere il suo ruolo disenior sports marketing e event manager.Inoltre il dipartimento customer service euro-peo dell’azienda verrà spostato da Bruxelles aHerzogenaurach entro gennaio 2013, sotto laguida di Suzana Savic e Melanie Menzel.Blondel e l’intero team europeo dovrannorendere conto al nuovo VP integrationsmanager di adidas: Christian Stegmaier.Christian supervisionerà così tutte le iniziativemarketing e sales in Europa e si dividerà fragli uffici nuovi di Herzogenaurach e l’head-quarter californiano a Redlands.

Il negozio Mud & Snow si rinnova e apre all’outdoor

Five Ten: nuova sede e nuovo management europeo

MARKET

Mammut si avvicinaal mercato cinese

TrekSta fa il suo ingressoin Gran Bretagna

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In questi anni di crisi superare positi-vamente le aspettative è un fatto in cuipochi riescono. All’apertura del SalewaCube, un anno fa, la previsione era di40.000 ingressi per il primo anno. Alpassaggio di boa i numeri sono risultatipiacevolmente diversi: 60.750 ingressicon una media giornaliera di 166 per-sone impegnate (capienza fissata a 200contro le 250 omologate) in una delleoltre 180 vie da arrampicata o su unodei 300 tracciati boulder, con difficoltàche vanno dal 3c all’8c+. Le vie del Sa-lewa Cube “cambiano pelle” con unamedia di due alla settimana, sotto l’at-tenta cura di 14 professionisti tra cuiJuri Chiaramonte, Jacopo Larcher e Ste-fan Scarperi. Quasi mille sono i clim-bers che hanno sottoscritto un abbona-mento annuale, mentre oltre 300 adultie junior hanno partecipato ai corsi perprincipianti o esperti, curati da guidealpine specializzate. Una struttura checattura l’attenzione di appassionati nonsolo nazionali: escludendo l’Italia el’Alto Adige con l’87,47% di presenze, il

12,07% di climber arriva da paesi euro-pei ed extra europei (10 nazioni). A li-vello europeo, Italia esclusa, la Germa-nia è al primo posto con il 57,10%,segue l’Austria con il 24,63%, la Sviz-zera con l’8,95% poi la Russia (1,75%)e la Gran Bretagna (1,48%), per un to-tale di 11 nazioni europee. Un luogo diaggregazione per allenarsi e ammirarei professionisti dell’arrampicata inazione. “Questi numeri, senza la visioneavuta 38 anni fa da Erich Abram conl’apertura della prima palestra di arram-picata al mondo a Bolzano”, sottolineaHeiner Oberrauch, presidente delgruppo Salewa, “oggi forse non esiste-rebbero, ed ecco perché abbiamo decisodi festeggiarli insieme alle sue 90 can-deline”. Il Cube è dedicato a ErichAbram, alpinista bolzanino 90enne, chenel ’74 aveva battezzato la prima pale-stra di arrampicata al mondo. Ed è pro-prio a lui e con lui che Salewa ha decisodi condividere questo compleanno conla ristampa del libro “Erich Abram – unalpinista bolzanino”.

Salewa Cube festeggia il suo primo anno: oltre 60.000 ingressi e 1.000 abbonamenti

Il primo Petzl RocTrip è nato a Millau, in Fran-cia, nel 2002. Da allora Petzl organizza questo ra-duno di climber in siti eccezionali di tutto ilmondo. Quest’anno, in occasione del decimoanniversario del Petzl RocTrip, si parte per l’Ar-gentina, sul sito di Piedra Parada. Un paesaggioselvaggio e arido, dove spiccano un singolaremonolito di 200 metri e i molteplici meandri delcanyon della Buitrera. Una realtà estremamentesuggestiva, inserita in un contesto ambientaleunico e selvaggio. A fine marzo, una squadra di30 chiodatori, comprendenti alcuni membri delteam e climber argentini, ha tracciato più di 100nuovi itinerari: tiri d’arrampicata sportiva, maanche vie lunghe d’avventura, da scoprire traombra e sole. L’arrampicata si svolge su unaroccia vulcanica molto aderente, tinta di rosso,con le bolle d'aria nella lava che diventano dellebelle prese chiamate “agugero”. I partecipantisaranno alloggiati in un campeggio vicino alfiume Chubut. Le pre-iscrizioni online sonoaperte fino al 5 novembre 2012. Sotto anche illink per il teaser dell’evento.

petzl.com/it/outdoor/roctrip-argentina-2012

Il decimo Petzl RocTrip nella terra dei gauchos

Sono aperte le iscrizioni al San Vito Climbing festival, chesi svolgerà dal 10 al 14 ottobre a San Vito Lo Capo (TP). Mas-simo Cappuccio, che organizza l’appuntamento insieme aGiuseppe Gallo e a Daniele Arena, ha di recente annunciatole tante novità previste per l’edizione 2012. Tra esse sicura-mente il nuovo format che prevede l’apertura verso il mondodel turismo sportivo legato alle attività outdoor proponendoeventi non solo climbing, ma anche mountain bike, trail run-ning e kayak. Il risultato: San Vito Climbing Festival - ExtremeOutdoor Games. Il festival ospiterà inoltre una rassegna cine-matografica di film dimontagna e d’avventuracurata da Alan Formanek,direttore del VancouverFilm festival, dove ver-ranno presentati i migliorifilm di settore. Alla rasse-gna parteciperà anche Mi-chele Radici, film-maker diimportanti documentari diviaggi e film d’avventura.Sul fronte atleti l’ospite piùimportante e il primo adaver confermato è AdamOndra, che parteciperà al-l’evento insieme al teamE9 capitanato da MauroCalibani e ai testimonialdei vari sponsor. A pro-gramma anche un conve-gno sullo sviluppo turisticolegato all'arrampicata al quale interverranno alcuni tra gli am-ministratori delle realtà più virtuose, come Arco e Finale. Ri-cordiamo che quest’anno l’evento vedrà la partecipazione diBlack Diamond in qualità di golden sponsor. Al fianco di que-sto brand ci saranno i silver sponsor (Scarpa, E9, Versante Sude il negozio catanese di Nicolosi Servolare). È stato poi presoun accordo tecnico con Garmin che per l’occasione rileveràtutti i gpx delle falesie e dei tracciati di gara. L’azienda forniràinoltre gps per le premiazioni di tutte e 4 le specialità previ-ste ovvero climbing, mountain bike, trail running e kayak.

www.sanvitoclimbingfestival.it

San Vito Climbing Festivaltra sport, film e convegni

CLIMBING NEWS

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Aku, da sempre attenta a un certo mododi vivere la montagna, ha aderito al proget-to 2012 ideato da Gore-Tex e partedell’Experience Tour, confermando ormai latrentennale partnership con l’azienda ameri-cana. AlpCross è un viaggio moderno attra-verso le Alpi assieme ad atleti e professioni-sti della montagna. Un’occasione perapprendere le nozioni sull’alpinismo inquota e sulle lunghe traversate alpine. Dopoun concorso sviluppato in collaborazione conNat Geo Italia sono stati selezionati due

ragazzi che hanno partecipato a questaattraversata “con solo i propri

mezzi”. Questo concetto di “anda-

re in autonomia” a vivere un’espe-rienza che riporta indietro nel tempo,

alle prime attraversate alpine dei pionieri,ma anche dei pastori in transumanza e dichi lavorava in montagna, è stato lo stimolopiù grande per Aku. I due partecipanti italia-ni, assieme agli altri selezionati da tuttaEuropa, sono partiti il 25 agosto dall’Ötztalin Austria, e hanno preso la direzione sudfino a raggiungere la Val Senales-Schnalstal,in Tirolo, il 1° settembre. In mezzo trekkingin quota a 2.000 mt, valichi glaciali da oltre-passare e qualche cima impegnativa come ilWildspitze (3.770 mt), per un totale di 7.000mt di dislivello. Visto il percorso attraversa-to, Aku ha fornito ai candidati LorenzoMeliota ed Erica Facchini, due modelli cia-scuno: una scarpa semi-ramponabile perl’attività alpinistica e una da trekking legge-ra: rispettivamente Spider Light II GTX e SLTrek GTX.

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Aku supporta il Gore-TexExperience-Tour AlpCross

Il marchio scandinavo Haglöfs ha unito leproprie forze con ASICS per sviluppare unalinea di calzature da trail running: HaglöfsGram. I nuovi modelli, sgargianti nei lorocolori monocromo decisamente accesi, com-binano l’esperienza di Haglöfs nell’outdoorcon la conoscenza tecnologicamente avan-zata di ASICS nel segmento delle calzatureda running. Il risultato è una scarpa caratte-rizzata da funzionalità e stile unici, in gradodi catturare l’attenzione. I modelli utilizzanoalcune delle più avanzate soluzioni ASICS,elaborate in stretta sinergia con Haglöfs, esono stati disegnati per adattarsi a tutti i tipidi terreno, assicurando trazione e stabilità inogni situazione. Impermeabili, presentanouna costruzione della lingua capace di impe-dire che sassi e ghiaia penetrino nella scar-pa, mentre le cuciture ridotte al minimoriducono il rischio di sfregamenti. I 3 model-li, nelle versioni maschile e femminile,sono: Gram Comp (sotto in rosa), Gram AllMountain (AM) e Gram Cross Country (XC,sotto in versione bluebird).

Il buon esito del tour 2011 ha certamenteoriginato un’affinità particolare fra PrimaLoft eDynafit. Per queste ragioni i due marchi hannodeciso di replicare, presentando la nuova edi-zione dell’Alpine Athlete Film Tour, per offriretutte le emozioni degli sport alpini. I film ver-ranno proiettati dal 16 ottobre fino a metà gen-naio in 31 sale inGermania, Au-stria, Svizzera,Francia, Italia eSpagna, in colla-borazione con imigliori partnercommerciali lo-cali. Quest’annoinoltre, per laprima volta, ilpubblico potràscegliere a ogni presentazione il suo film prefe-rito, che alla fine del Tour verrà insignito del pre-mio Alpine Athlete Film Award. I vincitori degliAwards riceveranno un riconoscimento in de-naro, mentre per gli spettatori che indiche-ranno le loro preferenze verranno sorteggiatipremi e attrezzature. “Il successo della primaedizione di questo progetto comune”, ha rac-

contato il brand manager Dynafit, BenediktBöhm, “è stato il risultato di una lunga colla-borazione perfettamente funzionante. L’Al-pine Athlete Film Tour 2012 presenterà inquattro spettacolari produzioni cinematografi-che le singolari impressioni di questa avven-tura sottolineando l’importanza delle colla-

borazioni alpineben funzionanti”.Anche Jochen La-gemann, Euro-pean sales e mar-keting directorPrimaLoft è fierodella continuitàdel Tour: “L’AlpineAthlete Film Touroffre al pubblicol’affascinante pos-

sibilità di vivere dal vivo e in azione le avven-ture e le esperienze degli atleti con i prodottida noi creati e grazie a questo motivare l’usodi buone attrezzature per le loro piccole ograndi avventure”.

www.dynafit.de/pressewww.primaloft.com

Dynafit e PrimaLoft presentano l’Alpine Athlete Film Tour

Amer Sports e Rossignol Group hanno finaliz-zato un accordo che permette a Rossignol Groupdi distribuire sotto il marchio Look i nuovi attac-chi free touring a partire dall’inverno 2013/14e di utilizzare congiuntamente la tecnologia WTRper gli scarponi freeride e free-touring. AmerSports e Rossignol Group si augurano, attraversola partnership, di offrire i prodotti più avanzatiagli sciatori più esperti e appassionati. In parti-colare di proporre ai freeskiers l’attrezzatura diultima generazione, in grado di unire eccellentiprestazioni in discesa, grazie al nuovo concetto

di attacco, e straordinari livelli di comfort e sicu-rezza nelle fasi di risalita, grazie ai nuovi modellidi scarpone. Infatti, la suola dei nuovi scarponicon tecnologia WTR (Walk To Ride), secondo glistandard touring ISO 9523, dotata per di più dizone di contatto rigide, lavora in perfetta siner-gia con i nuovi attacchi Look XM e garantisce lostesso livello di sicurezza e lo stesso livello disciata dell’attrezzatura tipica per lo sci alpino. Perentrambi l’obiettivo primario dell’accordo è con-tinuare ad assicurare i prodotti migliori ai consu-matori più esigenti.

Amer Sports e Rossignol, accordo per l'attacco Look XM

COLLABORAZIONI

Nuova linea trail Haglöfspowered by ASICS

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Il Satra Personal ProtectiveEquipment Award ad OutDry

Points of Light, organizzazione no profit americana, ed Ethical Corporation,azienda londinese indipendente impegnata dal 2001 a valutare il livello delbusiness etico globale, hanno riconosciuto a Timberland due premi per il costan-te impegno a favore dell’ambiente e per le politiche di sviluppo del programmaCorporate Social Responsability. La prima ha infatti conferito il CorporateEngagement of Excellence 2012 per aver realizzato un programma di volonta-riato innovativo dedicato ai dipendenti, Path of Service. Nel 2011 il programma,che permette a ogni dipendente di disporre di 40 ore annuali retribuite da dedi-care ad attività di volontariato a livello locale, ha visto la partecipazione del 79%dei dipendenti. Da marzo 2012 ha prodotto più di 868.000 ore di servizio in oltre30 paesi. Ethical Corporation ha invece conferito il premio Responsible BusinessAwards 2012 per la categoria Best Sustainability Report, riconoscendo al brandil miglior programma di responsabilità sociale delle imprese. Tramite un sitoweb dedicato (vedi sotto), l’azienda fornisce informazioni dettagliate, dinami-che e attività di coinvolgimento dei consumatori sugli obiettivi e sulle priorità diCSR del marchio. È così possibile conoscere il reale impatto ambientale dei pro-dotti in commercio attraverso il GreenIndex, la capacità dell'azienda di integra-re la responsabilità sociale nelle sue strategie di sourcing e i progetti di coinvol-gimento delle comunità locali e agroforestali.

responsibility.timberland.com

Points of Light ed Ethical Corporationpremiano l’impegno sociale di Timberland

Un parterre eccezionale di atleti di livellomondiale parteciperà al The North Face Ka-lymnos Climbing Festival (28-30 settembre).Aperto a climber di tutti i livelli, il Festival sicompone di tre gare: una Open Marathon, una

Big Marathon e un PROject contest. Il PRO-ject contest si svolgerà in una zona an-

cora inesplorata dell’isola e pre-vede 8 vie tecnicamentedifficili attrezzate per l’oc-casione. La Open Mara-thon, che si svolgerà in-vece su vie già esistenti,

è pensata per team didue elementi e prevede lecategorie maschile, fem-

minile e mista. Tutte le vie avranno un livellodi difficoltà che andrà da un minimo di 5a a unmassimo di 7a. Il punteggio sarà calcolato inbase alla performance del team. La Big Mara-thon, anch’essa concepita per squadre di dueelementi con categorie maschile, femminile emista, si svolgerà invece su vie con un livello didifficoltà che andrà da un minimo di 7a+ a unmassimo di 8a.

www.kalymnosclimbingfestival.com

Prosegue il tour tra le Dolomiti del TrentoFil-mfestival, che festeggia i suoi 60 anni di attivitàfacendo tappa, dal 26 settembre al 7 ottobre,nella città di Bolzano, tra i soci fondatori dal1998. Un fitto programma di eventi, dal cinemaalla letteratura, dalla società alla cultura di mon-tagna animerà così il capoluogo altoatesino. Larassegna aprirà con due appuntamenti dedicatial cinema promossi dall'Alpenverein Südtirol. Ilprimo è in programma mercoledì 26 settembre,con la proiezione del documentario “Walter Bo-natti con il cuore, con i muscoli con la testa”,primo documentario autorizzato sulla vita delgrande esploratore. Giovedì 27 settembre in-vece verrà proiettato il documentario “Sherpas,Die wahren Helden am Everest”. Il giorno se-guente, in piazza Walther, si svolgerà l’inaugura-zione di MontagnaLibri, il salone internazionaledell’editoria d’alta quota. All'interno di Montagna-Libri sarà inoltre possibile visitare la mostra foto-grafica “Sentieri di luce” del fotografo trentinoAlessandro Gruzza. In serata, al Teatro Comu-nale di Gries, appuntamento con "Storie e me-morie di 70 anni degli Scoiattoli di Cortina",omaggio al celebre gruppo di alpinisti. Per l'oc-casione verrà proiettato il film "Rosso 70". Il me-glio del cinema di montagna presentato alla60esima edizione del TrentoFilmfestival appro-derà infine al Teatro Comunale nelle serate di lu-nedì 1 e martedì 2 ottobre (ingresso gratuito).

Al Kalymnos ClimbingFestival il top del climbing

Il TrentoFilmFestival intour fa tappa a Bolzano

La premiazione si è svolta all’OutDoor Show durante la pressconference ufficiale dello Scandinavian Outdoor Group (SOG). Unagiuria internazionale, composta da 8 giornalisti outdoor provenien-ti da 7 paesi, riunitasi ad Åre, Svezia, dopo tre giorni di test ediscussioni ha così deciso i vari vincitori del presti-gioso oscar dell’outdoor scandinavo, istituito dalSOG nel 2006. L’award intende premiare il migliorprodotto per design, innovazione, funzionalità, qua-lità e sostenibilità. 20 prodotti da alcuni brandmembri del SOG sono stati nominati per competereai due premi: SOA Overall Winner e SOASustainability Award. In aggiunta un ulteriore premio viene dato aquei prodotti meritevoli di una menzione, SOA Jury’s HonorableMention. Ecco i vincitori: il SOA Overall Winner va alla Biom Hikefirmata Ecco, mentre il SOA Sustainability Award alla Keb Jacket diFjällräven. Il SOA Jury’s Honorable Mention è andato invece alGram 15 backpack di Haglöfs, alla Fjellheimen Superlight tent rea-lizzata da Helsport e al K-Guard kayak carrier system firmato Thule.

Scandinavian Outdoor Award,ecco i prodotti SS 2013 vincitori

EVENTI

RICONOSCIMENTI

OutDry Technologies è stata insignita delprestigioso premio Satra Personal ProtectiveEquipment (PPE) per il “Best Contribution toPPE Production Efficiency”, relativo al processodi laminazione diretto dell’azienda italiana. Latecnologia impermeabile, usata per isolare lecalzature hiking e i guanti, ha ricevuto il pre-mio grazie alla libertà e flessibilità che ildesign consente nella produzione.

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A cura diSIMONE BERTI

Stimolare il confronto tra imprenditori e rap-presentanti dei brand sportivi con negozianti,catene distributive ed esperti del settore. Conparticolare attenzione riservata ai nuovi stru-menti digitali a disposizione di aziende e retailerper comunicare e vendere. Erano gli obiettivi delconvegno “Marketing al consumo nell’era digita-le”, tenutosi giovedì 28 giugno nella sede di H-Farm a Roncade (TV), in occasione dell’assem-blea generale di Assosport. H-Farm, importanteventure incubator che opera a livello internazio-nale in ambito web, digital e new media, è risul-tata perciò essere una location più che adegua-ta per ospitare questo importante incontro. Laprima parte ha visto la presentazione di unaricerca di mercato sul consumatore e l'analisidell'evoluzione della distribuzione da parte diesperti del settore, cui è seguita una tavolarotonda composta da referenti del mondo dellaproduzione e distribuzione. Durante l’assembleale aziende associate sono state anche chiamatea votare per il rinnovo delle cariche, che ha vistola riconferma del presidente Luca Businaro.

I NUOVI ORGANI SOCIALIPer il biennio 2012/14 gli organi sociali

Assosport saranno così composti: oltre alla con-ferma della presidenza di Luca Businaro(Novation), sono stati nominati vice presidenteGiulio Colombo (Colmar), Gianni Lorenzato (LottoSport Italia) e Gianluca Pavanello (Macron),mentre past presidente è Giancarlo Zanatta(Tecnica Group). I nuovi consiglieri sono inveceEnrico Bedin (Garmont), Giorgio Borgognoni(Tailor Industry), Andrea Brambilla (Mab),Andrea Nalesso (Dainese), Marina Debra Pini(W.L. Gore & Associati), Andrea Piras (BenettonGroup), Lucio Mistri (Gipsy) e Adriano Zuccala

(Vibram). Infine, tra le ultime nomine, vi sonoDeolo Falcone (Teca Fitness), presidente gruppoAssofitness, Gianni Lanfranco (AdvancedDistribution), presidente gruppo Assotennis,Andrea Parisotto (Calzaturificio Scarpa), presi-dente gruppo Outdoor, e Massimo Baroni(Seatex), presidente gruppo Assosportex.

IL QUADRO EUROPEO E ITALIANODurante la prima parte del convegno, quella

dedicata alla presentazione della ricerca dimercato, sono stati analizzati l’evoluzione delladistribuzione e il consumatore finale (nei boxalcune delle slide di maggior rilievo). In talsenso Luca Businaro ha ben esplicato il quadrodella situazione circa le difficoltà dell’economiaeuropea e italiana, soffermandosi con maggiordovizia di particolari e attenzione sul settoredello sportsystem. “I risultati del 2011 e delprimo trimestre 2012 indicano un quadro inchiaroscuro. I volumi produttivi, pur con un sen-sibile calo, mostrano comunque valori positivi:nel 2011 le esportazioni di articoli sportivi sonocresciute del 9,5% rispetto al 2010. Nel primotrimestre infatti l’export per il nostro settore ècresciuto di circa il 5% rispetto al primo trime-stre del 2011. Le nostre migliori performance siconfermano nel vecchio continente: Francia,Germania e Spagna rimangono infatti i primi 3mercati di riferimento. Il mondo dello sport ita-liano registra anche crescenti livelli di penetra-zione in mercati significativi come la Cina e laRussia. Anche la Corea ha già dato segnali dievidente interesse. Rimane poco convincente,al contrario, la performance del mercato inter-no. Secondo i dati forniti da NPD Sports TrackingEurope-Global Sport Study, risulta che il merca-to italiano in termini di sell out ha ottenuto unvalore nel 2011 di 7,4 miliardi di euro, con unacrescita dell’1% rispetto al 2010. A contribuirein maniera particolare è il settore del ciclo, che

è aumentato del 5% raggiungendo 831 milionidi euro, e quello della calzatura, pari a 1 miliar-do e 631 milioni di euro (+2% rispetto al 2010).Stabili invece l’abbigliamento e l’attrezzaturache hanno registrato nel 2011 rispettivamente3 miliardi e 1,85 miliardi di euro. Dobbiamoessere supportati nel nostro lavoro, nell’inter-nazionalizzazione, nella formazione dei giova-ni. Dobbiamo avere soluzioni efficaci e concre-te”. In effetti, come possiamo notare nei grafi-ci sotto, in particolare nel primo a sinistra, ilrecente sentiment dei consumatori nei confron-ti della crisi non è certo positivo e questo siripercuote sulle volontà di acquisto di articolisportivi.

LE PROSSIME INIZIATIVEIn seguito è stato proposto il piano generale

delle iniziative promosse da Assosport in otticadi sviluppo. Un quadro che trova il punto di forzanella logica dell’essere alleati, una vera e propriasquadra in grado di diventare il motore trainan-te per tutto il settore, per poter competere alivello nazionale e internazionale. Molti i proget-ti in essere, a partire dalla partecipazione in CasaItalia in occasione delle Olimpiadi di Londra.L’area ICE–Assosport, concepita come luogo mul-timediale dove vivere e interagire con l’eccellen-za dell’italianità sia in termini di atleti che di pro-dotti, è stato così un punto di riferimento per leaziende dello sport presenti ai Giochi Olimpici. Èstato poi reso ufficiale anche il lancio di “Dote inMovimento”, un’iniziativa che parte come pro-

getto pilota nel Veneto a settembre. Si tratta diun progetto ambizioso, in quanto si pone l’obiet-tivo di incrementare la pratica sportiva in Italiapartendo dai bambini della scuola primaria esostenendo molteplici discipline sportive attra-verso la creazione di un fondo monetario realiz-zato con la collaborazione di Regione Veneto,CONI e società sportive, aziende associate adAssosport e sponsor. Tramite questo fondo ver-ranno erogati i buoni “Dote Sport” del valore di150 euro con cui i ragazzi tra i 6 e gli 11 anniappartenenti alle famiglie meno abbientipotranno praticare sport gratuitamente per l’an-no 2012-13, iscrivendosi a una tra le societàsportive che hanno aderito al progetto. “Peraumentare il fondo a disposizione”, ha spiegatoancora Luca Businaro, “e nel contempo favorirela conoscenza del progetto, a luglio è partita unavendita benefica online tramite la quale vengo-no venduti numerosi prodotti autografati e/outilizzati da grandi campioni (vedi foto):Valentino Rossi, il Milan e il Napoli calcio, PotitoStarace e Novak Djokovic, la Nazionale Italianadi calcio, Alessia Filippi e Filippo Magnini solo percitarne alcuni… Sono certo che gli appassionatidi sport non si lasceranno sfuggire questa gran-de occasione: un’opportunità unica per avere unpezzo di storia dei loro atleti preferiti e nel con-tempo aiutare i bambini meno abbienti. Siamofermamente convinti che investire nella forma-zione dei giovani all‘attività sportiva sia un otti-mo punto di partenza per innescare un meccani-smo virtuoso nel Paese”.

Marketing e consumi nell’eradigitale: aziendea confrontoSituazione in chiaroscuro per lo sportsystem italiano: bene le esportazioni nel 2011 (+9,5%)e nel primo trimestre 2012 (+5%). Soffre inveceil mercato interno. Presentato anche il progetto“Dote Sport” per incentivare la pratica sportiva.

Focus on Il 28 giugno a Roncade (TV), oltre all’assemblea generaledi Assosport si è svolto un interessante convegno

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ALCUNI DEI DATI PRESENTATI NEL CORSO DEL CONVEGNO “MARKETING AL CONSUMO NELL’ERA DIGITALE”

Indice di sentimenti di fronte alla crisi Il recente acquisto di abbigliamento ed accessori La previsione acquisto di abbigliamento e prodottiper lo sport nei prossimi tre mesi

Fonte: Astra Ricerche

Manuela Viel (general management), Luca Businaro(presidente) e Giorgio Borgognoni (consigliere).

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A cura diDAVIDE CORROCHER

Difficilmente Scarpa smentisce la propriavocazione di brand innovatore. Anche questaestate sembra aver superato le aspettative dellapropria clientela e di tutti gli appassionati. Ilbrand calzaturiero veneto punta sempre più inalto in termini di qualità e stile e si prepara acavalcare anche l’onda del mondo trail running(vedi box nella pagina a fianco). Pur trattandosidi un segmento outdoor molto ricco di proposte,Scarpa dimostra ancora una volta di saperemergere e far riconoscere quello che è il suosegno distintivo, il suo DNA: l’innovazione.Quest’anno a Friedrichshafen l’azienda ha pre-sentato la sua nuova ed esclusiva collezionePrimavera-Estate 2013: un condensato di novitàche ha saputo stupire gli innumerevoli visitatorie il mercato outdoor. Dall’alta quota al climbing,dalla gamma lifestyle al trekking, fino alla nuo-vissima linea da trail running. “Innovazione” èancora una volta la parola d’ordine. L’eccellenzadel Made in Italy ad alta tecnologia trionfa, gra-zie al consueto carico di energie e risorse inve-stite in nuovi progetti e nuove creazioni.

BACKPACKING

All’interno della linea backpacking,importante rivisitazione di due modellimust della collezione Scarpa: Ladakh Gtx eHekla Gtx, con il loro innovativo sistemasuola Biometric Lite Fly. Una straordinariagenealogia di prodotti sulla cresta dell’ondada moltissimi anni, che non smette di offri-re soluzioni d’avanguardia e il comfort disempre.

ALPINISMO

Riflettori puntati sulla linea Mountain Elite.Leggerezza e prestazione la fanno da padroneall’interno di questa linea, che è emblema diuna filosofia e manifestazione prima di unmodus operandi che sceglie ogni giorno il det-taglio e i materiali migliori, senza mai perderedi vista il comfort. L’innovativa tecnologiaSock Fit consente infatti prima di tutto unaperfetta adattabilità della tomaia al piede, sindal primo utilizzo. Una ricerca attenta edapprofondita nel campo della funzione bio-meccanica del piede, applicata insieme a cri-teri estetici ultramoderni in una calzatura pre-cisa, leggera e performante come Rebel LiteGtx. Per l’alpinismo più estremo, ecco anche laversione Rebel Ultra Gtx e Rebel Gtx Carbon, arappresentare una garanzia di prestazione.

Restyling mirati, massima funzionalità e… ingresso con stile nel mondo del trail running per il brand. Che anche per la stagione primavera/estate 2013 è in prima linea in quanto a performance e originalità dei propri prodotti. Come confermano autorevoli voci dalpanorama retailer e la costante folla presente allo stand.

In primo piano Riflettori puntati sulle novità presentate ad OutDoor Friedrichshafen dall’azienda veneta, recentemente insignita di importanti premi

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Come sempre, anche ad OutDoor 2012 lo stand Scarpa è stato uno dei più affollati.

MUSTANG GTX WMNBALTORO GTX

LADAKH GTX

REBEL LITE GTX

RICONOSCIMENTI E AWARDS ASSEGNATI A SCARPA NEL 2012

SCARPA, REGINA D’INNOVAZIONE

ALIEN

BOOSTIC

SPARK

TREKKING

Anche nel settore più classico del trek-king, Scarpa si rinnova in termini di funzio-nalità e linee. Materiali scelti, costruzioneattenta e design ergonomico sono gli ele-menti che fanno nascere anche le due newentries: nei modelli Baltoro Gtx e MustangGtx lo studio approfondito di forme e volu-mi garantisce un prodotto di comfort ecce-zionale, senza compromessi. Punti di forza

delle novità: un rinnovato design d’ispira-zione Mountain Elite e l'innovativo sistemasuola ultra-ammortizzante HI Trail Fly conintersuola in poliuretano Fly per un cusho-ning davvero superiore e battistrada ingomma Vibram per un grip eccezionale.Entrambi dotati di tecnologia ACTIVfit, chenel gergo Scarpa è sinonimo di qualità ecomfort.

REBEL ULTRA GTX

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Mettere a disposizione del clienteun’offerta di prodotti sempre più com-pleta ed essere un brand di riferimen-to per tutte le stagioni. Questo in sin-tesi l’obiettivo con cui Scarpa si èpresentata a Friedrichshafen. Esserestata finora uno dei maggiori compe-titor di mercato per quanto riguarda ilsettore delle calzature outdoor inver-nali ha spinto l’azienda a intraprende-re una strada nuova e ad affacciarsial mondo del trail. Da oltre 15 anniinfatti ha consolidato un posiziona-mento d’eccellenza nel settore dellosci alpinismo race ed è proprio perrispondere alle richieste dei consu-mer e atleti più affezionati che è stato avviato questo progetto. La presentazione delle nuove calzaturegiunge al culmine di un processo di sviluppo durato due anni, impreziosito da importanti collaborazionicome quella con Vibram. Il risultato di questa ricerca sono tre modelli estremamente versatili e innovati-vi, per avvicinarsi alla montagna con uno stile sempre più giovane in termini di design e funzionalità: sitratta dei modelli Minima, Enduro e Rapid. Sempre a proposito di trail, sul fronte eventi anche per que-st'anno Scarpa conferma l'organizzazione della seconda edizione del Trofeo Scarpa - Trail degli Eroi,previsto il 30 settembre (in foto la partenza dello scorso anno). Si stimano 350 presenze e il successoottenuto lo scorso hanno ha spinto gli organizzatori, rappresentati dall’associazione I Lupi Team APS, aimpegnarsi ancor più per il 2012. Il Trail degli Eroi è nato quale tentativo sui generis di ricordare un pas-sato tanto tragico quanto eroico vissuto dal circondario del Monte Grappa durante la Prima GuerraMondiale, come da moltissime altre aree dell’arco alpino. Pertanto questa gara non vuole essere unacompetizione fine a se stessa o l’occasione di un allenamento particolarmente panoramico, bensì vuoleoffrire agli atleti che intendono parteciparvi l’opportunità di immergersi completamente nella natura e,perché no, riportare la mente alla storia e ai suoi protagonisti.

“Ora nel trail ci siamo anche noi...”Al culmine di un progetto durato due anni, il brand lancia ufficialmente la sua sfida anche nel segmento della corsa off-road con tre modelliversatili e innovativi, impreziositi dalla collaborazione con Vibram.

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Per la nostra azienda, poter distribuire i prodotti di unbrand europeo leader nel mondo della calzatura tecnicacome Scarpa, rappresenta la possibilità di inserire nelmercato outdoor coreano un’offerta che il consumatoreapprezza in modo considerevole per le prerogative dicalzata, comfort, qualità e design. Ora, la prospettiva piùimminente è quella di un grande successo per lanuovissima collezione trail running che andrà ad affiancarei prodotti della categoria climbing che hanno avutoriscontro particolarmente positivo nel nostro mercato.

Andy Suh - NELSON SPORTS (Corea)

Siamo stati positivamen-te stupiti da quello cheScarpa ha saputo presen-tare anche quest’anno aFriedrichshafen in terminidi novità. I nuovi modelliclimbing Instinct VS eForce X rappresentano unpasso avanti nella lorocategoria, in termini disoluzioni tecniche e fun-zionali proposte. Nelcampo dell’alpinismo tec-nico, invece, crediamoche la linea Rebel sia unadelle risposte più com-plete alle esigenze delmercato odierno.

Christian Werth – MOUNTAIN SPIRIT (Bolzano)

All’interno del nostropunto vendita, tra ibrand footwear cheproponiamo, da anniScarpa è sicuramente ilpiù apprezzato in tutte lelinee di prodotto. Lacollezione primavera/estate 2013 cheabbiamo potuto vedere aFriedrichshafen haincontrato ancora unavolta il nostroapprezzamento. Riteniamo che Scarpa in questi ultimi anni abbiaveramente impresso una forte accelerazione al look e allaqualità delle proprie collezioni. La completezza di gammain tutti i segmenti abbinata a una distribuzione mirata enon troppo capillare ne fanno secondo noi in questomomento il leader assoluto di mercato. L'eccezionalecalzata e la gamma colori, unite al Made in Italy,impreziosisce il prodotto in maniera determinante. Lecontinue novità all’interno della collezione lifestyle hannocontribuito notevolmente a rafforzare il brand ed ora lagamma di prodotti può dirsi veramente completa, oltrechéancor più ricca di contenuti tecnici, grazie all’avvento dellanuovissima collezione trail running che sarà sul mercato apartire dalla prossima PE 2013.

Daniele Pizzinini – SPORT KOSTNER (Corvara, BZ)

Lo staff di Mountain Spirit.

A PROPOSITO DI CLIMBING

Daniele Pizzinini e Klaus Costa di Sport Kostner.

Dall’esperienza e dall’estro di Heinz Mariacher, product manager per la linea climbing, nasconoi nuovi modelli per la prossima stagione. Brillante e visionario come pochi, Mariacher ha realizza-to, in collaborazione al gruppo R&D Scarpa, due nuove scarpette incui sono state esaltate ancora una volta funzionalità, performance equalità manifatturiera. Instinct VS e Force X accompagnano l’evolu-zione già segnata dalla collezione climbing.

INSTINCT VSL’essenza della sensibilità. L’esaltazione della performance

bouldering. Grazie alla tecnologia Bi-Tension System, massimaprecisione e sensibilità sono garantite nel tempo. Esaltata lasensibilità dell’appoggio in punta. Dotata di avvolgente allac-ciatura elastica, coadiuvata da un sistema in velcro per unamaggiore tenuta negli agganci di tallone, speciale applicazio-ne in gomma morbida ultra grip per aggancio di punta (toehooking) e suola Vibram XS Edge per un grip perfetto che va aesaltare l’elevata sensibilità in appoggio. Consigliata per boul-dering, indoor, sport climbing.

FORCE X Connubio di comfort e tecnologia. Estrema sensibilità e pre-

cisione sono assicurate dalla tecnologia V-Tension System,che offre sostegno all’intera lunghezza dell’avampiede. Latomaia è in crosta naturale, con una calzata comoda a piace-vole, specialmente in punta, dove il pellame è più morbido.Dotata di collarino imbottito e chiusura a doppio velcro con-trapposto (v. foto) e suola Vibram XS Edge per elevata preci-sione e sensibilità in appoggio un grip ottimale. Consigliataper: alpine rock climbing, indoor.

Simone Marcon (modellista Scarpa), Rustam Gelmanov (climber russo, vincitore della Coppa del Mondo diBoulder 2012) e Heinz Mariacher.

FORCE X WMN

FORCE X

INSTINCT VS

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A cura diSIMONE BERTI

adidas e outdoor. Si è soliti abbinare il grandemarchio tedesco di Herzogenaurach a sport qualiil calcio, il basket, il rugby, il tennis, l’atletica, di-scipline in cui è globalmente riconosciuta fra ileader di mercato e nelle quali vanta testimonialdi spessore mondiale, da Messi agli All Blacks.Eppure la sua storia “d’amore” con la montagnaè iniziata più di 30 anni fa, con precisione nel1978. Quando il brand e Reinhold Messner svi-lupparono insieme una nuova generazione discarponi che lo stesso alpinista utilizzò in unadelle sue più grandi imprese: diventare il primouomo in grado di raggiungere l’Everest senzal’ausilio di bombole d’ossigeno. Un’impresa cherealizzò nello stesso anno in compagnia di PeterHabeler e in solitaria due anni dopo. Poi un pe-riodo di stop. Interrotto negli ultimi anni con unimportante ritorno agli investimenti sullo svi-luppo dei prodotti e sui testimonial. Tanto cheoggi il team adidas Outdoor può contare su nomidi grande calibro: Beat Kammerlander, i fratelliHuber, Sasha Digiulian, Barbara e Bernd Zangerl,i Ragni di Lecco ma non solo. Con un patrimoniodel genere e la crescita di appassionati outdoor,il brand sta investendo sempre di più nelle suecollezioni dedicate alla montagna, proponendolinee complete orientate alla performance comela Terrex e fissando l’obiettivo sempre più inalto. Diventare ovvero marchio di riferimentoanche nel mondo outdoor, con tutta l’innova-zione e l’autenticità che gli appartiene e che locontraddistingue nelle altre discipline sportive.Ne abbiamo parlato con Matteo Cattaneo, 26

anni e merchandisingmanager di adidas inItalia, che ci ha raccon-tato del rapporto diadidas con l’outdoor edella linea Terrex.

In cosa consiste esat-tamente il tuo ruoloattuale in adidas econ quali persone tiinterfacci in Italia eall’estero?Il mio ruolo a oggi

in adidas consiste nelcreare il merchandi-sing ideale da pre-

sentare sul mercato italiano per quanto riguar-da abbigliamento, calzature e accessori outdo-or, oltre a decidere il posizionamento prezzoed effettuare indagini di mercato. La creazionee lo sviluppo del prodotto hanno luogo inGermania e si basano sui feedback che io e imiei colleghi di tutto il mondo, insieme agliatleti, forniamo durante i nostri meeting con ireferenti global. Il mio ruolo prevede anchecontatti con tutti i product manager outdooradidas a livello mondiale insieme ai referentiglobal appartenenti alle funzioni di design,ricerca e sviluppo ecc. A livello locale i contat-ti giornalieri avvengono con tutte le funzionidel marketing (brand, trade e sport marketing)oltre a quelle planning e vendita, alle quali ditanto in tanto mi affianco per gestire la discus-sione prettamente tecnica durante il sell-in.Oltre all’outdoor segui anche altre categoriedi prodotto?No, ma ho seguito per un anno in passato la

collezione swim oltre a quella outdoor.Quando è nata la linea Terrex?La linea Terrex è nata nel 2008, ma adidas ha

cominciato anni prima a collaborare con perso-naggi che hanno fatto la storia del mondo out-door.Oltre all’abbigliamento, Terrex è anche calza-ture. Quanto pesano i due segmenti sulfatturato di adidas Outdoor in Italia?60% per le calzature, quindi il 40%

per l’abbigliamento.Quali sono le tecnologie e le colla-borazioni nei prodotti Terrex?Sono diverse e numerose: Formo-

tion (abbigliamento e calzature),Continental, Cocona, Clima (Clima-cool, Climaproof Wind, ClimaproofStorm, Climalite) Gore (Gore-Tex,Windstopper), Traxion, ProtectionPlate, Speed-Lace, Dri-release, Or-tholite, Adiprene, Adiprene+, Pro-moderator.Qual è stato il capo di abbi-gliamento di maggior suc-cesso nel 2011/12?Sicuramente la Terrex Hybrid Jacket (a destra

nella versione donna SS 2013).Parlando invece di calzature?La Terrex Fast R (sotto nella versione SS 2013).

Veniamo alla nuova collezione SS 13. Qualisono le principali novità su entrambi i fronti?Quali i principali trend a livello di stile e qualiinvece dal punto di vista tecnico?La collezione SS13 è ricca di novità

sia per quanto riguarda l’abbiglia-mento che le calzature. Alla base deicapi di abbigliamento della linea Ter-rex c’è sicuramente il concetto di co-struzione ibrida. I capi adidas outdoornon vengono infatti studiati e progettaticome capi a sé stanti, ma nascono perperformare al meglio all’interno diun outfit completo. Per questo lamappa clima che individua le zone di sudo-razione (posizionate diversamente sul corpo ma-schile e femminile) viene utilizzata per costruiretutti gli strati che andranno poi a formare i nostri

outfit (1st layer, mid layer e gusci). È un processoproduttivo sicuramente complicato e costoso, maporta le performance al top. I due capi icona dellalinea Terrex sono la Gore-Tex Active Shell Jacket ela Terrex Hybrid Jacket. La novità tecnologica dellaprossima stagione invece è data dall’utilizzo dellatecnologia Cocona all’interno di tutte le magliette

e i mid layers della linea Terrex (con beneficinella traspirabilità e resistenza ai raggi UV 50+

SPF). Nelle calzature invece la TerrexFast X è stata completamente ri-creata mantenendo di fatto inva-riato solo il nome. Avremo, comeanche per la Fast R, la suola Con-tinental, la chiusura Speed Lace(completamente riprogettata,ora più forte e performante ri-spetto ai sistemi di chiusurarapida dei nostri diretti compe-titors) e la soletta interna Or-tholite. Il tooling della scarpa èstato completamente rivisto,la tomaia è stata abbassata inavampiede e nella stessa zonaè stata allargata la pianta, iltutto per dare una migliore ve-

stibilità e stabilità. L’abbassamento dell’intersuoladi 2 mm ha permesso di ridurre il peso di 30 grrispetto al modello precedente, con la garanzia diun maggior controllo. Ma le migliorie non fini-scono qui: inserti Promoderator nella zona me-diale e intersuola estesa per andare a proteggereulteriormente la tomaia. Inoltre la Terrex fast Rsarà disponibile anche nella versione donna

dalla SS 2013.Ci sono anche nuove categorie di

prodotto o i segmenti co-perti restano gli stessi?Nella collezione SS 2013 c’è

un allargamento del range wa-tersports per andare incontroa tutte le esigenze di chi vivel’outdoor in costante contatto

con l’acqua.Quanta voce in capitolo ha l’Italia sullo svi-luppo dei prodotti o sui possibili input intermini di soluzioni tecniche, stili, colori, ecc?

Tutti i paesi, inclusa l’Italia, forniscono feedbackderivanti dall’esperienza degli atleti e dai contattilocali con le singole aziende che operano nel set-tore della tecnologia applicata ad abbigliamentoe calzature, dall’andamento del mercato e daitrend locali riguardanti lo stile e la moda. La col-lezione globale viene pertanto creata per dare aogni singolo paese la possibilità di offrire ai con-sumatori i giusti colori, contenuto tecnico e stile.adidas ha certamente un parterre di atletimolto forti e noti, tra cui spiccano i Ragni diLecco. Ricordiamo quali sono i principali nomianche internazionali?Sicuramente tra i più importanti ricordiamo

Thomas e Alex Huber, Sasha di Giulian, BeatKammerlander, Bernd Zangerl, Barbara Zangerl,Mélissa la Nevé, Michael Lerjen. All’interno delnostro sito www.outdoorsportsteam.com è poipossibile trovare tutte le informazioni, le curio-sità e le imprese compiute dai nostri atleti nellediverse discipline outdoor.Qualcuno in particolare o magari la maggiorparte di loro svolge anche un ruolo attivo nellosviluppo dei prodotti? Ci puoi fare alcuniesempi concreti di come i loro feedback sianostati recepiti dai product manager adidas?Tutti gli atleti nel team adidas, inclusi i Ragni di

Lecco (sotto alcuni di loro), hanno un ruolo fonda-mentale nello sviluppo del prodotto. Tutti i nostriarticoli infatti vengono sottoposti a test di brevee lunga durata e sono proprio i nostri atleti a te-starli insieme ad altri personaggi molto attivi nel-l’ambiente outdoor. Per fare un esempio, rima-nendo in Italia, ben 4 pagine di feedback sonostate fornite dai Ragni di Lecco dopo il loro primotentativo (2011) sulla parete ovest della TorreEgger in Patagonia. Le stesse pagine sono state in-viate e discusse con il dipartimento ricerca e svi-luppo all’internazionale.Attualmente come si posiziona il marchio al-l’interno del marcato outdoor? Dove e comeprevedete di evolvervi?

La strategia di adidas all’interno del mondooutdoor punta al top delle performance, è lì cheun brand può costruire la propria credibilità. Ipiani a lungo termine daranno sicuramente novitàin ambito tecnico con collezioni in continua espan-sione ed evoluzione.Il marchio a tre strisce rappresenta a oggi piùun punto di forza o un limite in un mercatodove i brand tecnici sono tanti e ben radicati? Un brand importante come adidas non può

che essere considerato come un punto di forza,dietro il nome adidas c’è una multinazionale so-lida e ben strutturata, in grado di offrire prodottie servizi sempre al top. Il nostro compito è quellodi fare arrivare il nostro messaggio ai consumatori,la loro voglia di novità e le esperienze dirette coni nostri prodotti faranno il resto.

adidas & outdoor,passione sempre più viva

Aziende Intervista con Matteo Cattaneo, merchandising manager adidas Italia

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Nel 1978 la gloriosa collaborazione con Reinhold Messner. Poi un periodo di stop. Oggi il brand delle tre strisce vuole tornare un punto di riferimento per gli appassionati della montagna.

Grazie alla linea Terrex, alla sua concezione di fast performance e ai suoi autorevoli testimonial.

Beat Kammerlander Alex Huber Thomas Huber

Barbara Zangerl

Matteo Cattaneo,merchandising manager adidas Italia

Melissa La Nevè Sasha Digiulian

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A cura diMONICA VIGANò

Durante l’OutDoor Show il modelloTransalpina firmato Aku è risultato una dellenovità più apprezzate da clienti e giornalisti.I quali hanno potuto testare l’immediatocomfort di calzata direttamente allo stand(l’azienda montebellunese ha presentato unacollezione rinnovata al 47%). Si tratta di unmodello dotato di alcune delle tecnologie piùinnovative ed esclusive firmate Aku, a parti-re dall’Air 8000 nella tomaia fino alla suolaIMS³ (Internal Midsole System) a tripla den-sità con sistema Exoskeleton, per un’ammor-tizzazione ottimale su tutto l’arco plantare.Creata per l’escursionista assiduo e consape-vole, è frutto di un intenso lavoro progettua-le e di test che ha portato alla realizzazionedi una calzatura durevole e confortevole neltempo. Per saperne di più abbiamo perciòintervistato Giulio Piccin, product managerAku, ma ad alcune domande hanno fornito lerisposte anche il CEO Paolo Bordin, il marke-ting manager Vittorio Forato e il modellistaDante Sibillin.

Quali sono state le tue precedenti espe-rienze lavorative prima di entrare in Aku?Giulio Piccin - Ho lavorato per oltre 10 anni

presso importanti aziende multinazionali delsettore outdoor e sportivo. Sono stato, adesempio, merchandising manager footwearper The North Face e product manager diLotto Sport Italia. Inoltre ho spaziato da atti-vità di marketing operativo e di prodotto finoal merchandising, lavorando sia in Italia chenegli Stati Uniti.Quando hai cominciato a lavorare inazienda e quali sono stati i ruoli ricoperti?Giulio Piccin - Sono arrivato in Aku nel

marzo 2011 e seguo la ricerca e sviluppo delprodotto.Da quando sei product manager e qualisono i principali progetti da te firmati?Giulio Piccin - Appena arrivato ci siamo

focalizzati sulla collezione invernale 2012,che era già avviata con la nascita di alcuninuovi modelli della collezione MountainInspired e Sottozero. Fin da subito però

abbiamo iniziato a pensare ai nuovi progettiper la collezione estiva, che è per Aku la piùsignificativa e importante sotto tutti i puntidi vista.La collezione presentata a Friedrichshafenera rinnovata per il 47%. Quali sono glihighlight della nuova proposta?Giulio Piccin - Le novità per la stagione

2013 sono tutti modelli di alto valore tecni-co, concentrati nelle categorie trekking,hiking, approach e multiterrain. Sono espres-sione della migliore attitudine di Aku nell’of-frire da oltre 30 anni calzature dall’elevataqualità, realizzate nel rispetto della tradizio-ne manifatturiera italiana. Un risultato con-seguito attraverso un costante impegno nellaricerca, che ha portato alla creazione di tec-nologie esclusive, capaci di esaltare le pre-stazioni del prodotto in termini di traspirazio-ne, stabilità e protezione. Ogni modello èprogettato attorno al sistema Global CustomFit, che esprime la massima adattabilitàdella calzatura alle caratteristiche dell’utiliz-zatore grazie a un insieme di tecniche emateriali studiati in funzione del comfort.Vittorio Forato - Alle tre regine della sta-

gione sono stati assegnate tre categorie di

utilizzatore ideale che le identificano, grazieai requisiti funzionali e alla personalità dellacalzatura. Quindi Transalpina GTX è la scarpadell’escursionista assiduo e consapevole, ilsolid hikers. SL Sintesi GTX invece è il model-lo dedicato ai thru hikers, i camminatori chesi misurano su lunghe distanze e terreniimpegnativi. La terza categoria che Aku hascelto, per abbracciare un suo nuovo model-lo, sono i “nativi alpini”, coloro i quali vivonoe lavorano nell’ambiente alpino, cui è asse-gnato il modello Arriba II GTX. Tra tutti spicca senza dubbio il nuovomodello Transalpina. Per quale attività èpensata?Giulio Piccin - Transalpina GTX è rivolta agli

escursionisti assidui e consapevoli ed è lavera novità per la stagione 2013. Si tratta diuna scarpa dedicata all’attività escursionisti-ca moderna, è un mix tra i valori della tradi-zione manifatturiera e le nuove soluzioni tec-nico-stilistiche. La tomaia in scamosciato eAir 8000, dal design moderno e funzionale, èaccoppiata all’innovativa suola IMS³ a tripladensità con sistema Exoskeleton, per un’am-mortizzazione ottimale su tutto l’arco planta-re. La ricercata minuteria a carrucola poi per-

mette di avere un sistema di allacciatura effi-ciente per ogni tipo di esigenza.Quali sono le principali caratteristiche chelo distinguono da modelli della stessacategoria?Giulio Piccin - Sicuramente la ricerca del

comfort di calzata fin dal primo utilizzo,attraverso soluzioni innovative come l’utilizzodi Eva stampata per l’ammortizzazione e PUper la protezione e la stabilità del piede. In quali versioni è disponibile?Giulio Piccin - Vi sono la versione LTR, con

tomaia in pelle Nabuck e fodera in Gore-Tex,e il modello in scamosciato e AIR 8000 sem-pre foderato in Gore Tex. Per entrambe vi èanche il modello W’s, progettato e costruitosu specifica forma femminile.Da dove ha origine il suo sviluppo e chi hacoinvolto?Giulio Piccin - La linea guida che avevamo

era chiara: fin dalle fasi iniziali del progettocoinvolgere una serie di tester professionisti,giornalisti, guide alpine, escursionisti chepraticano l’attività nelle più svariate situazio-ni e anche con modalità diverse. Abbiamosteso una scheda di valutazione complessa,ma che ci ha permesso, una volta comparatele varie esperienze, di arrivare a quello cheera il miglior risultato possibile sulla tipolo-gia di scarpa che avevamo in mente. La com-parazione ha evidenziato delle potenzialitàche avevamo ben chiare, o messo in lucedelle criticità che ci hanno permesso di met-tere nel mercato un prodotto collaudato e giàaffinato. Durante l’International Sales mee-ting svoltosi sulle colline di Valdobbiadene agiugno, abbiamo messo ai piedi leTransalpina a tutta la nostra forza venditemondiale per una giornata di escursionismosul Monte Cesen e il risultato ci ha caricatoancora di più e dato, se possibile, maggioricertezze sulla strada che avevamo intrapresoper questa nuova famiglia.I punti di forza?Giulio Piccin - Su tutti, il comfort di calza-

ta immediato, il supporto dell’arco plantare eil grip della nuova suola sviluppata in colla-borazione con Vibram.Dante Sibillin - L’idea di base all’origine di

questa scarpa era quella di realizzare un pro-

Transalpina, un nuovo mododi intendere l’hikingOcchi puntati sulla principale novità SS 2013 firmata Aku. Una calzaturadedicata all’attività escursionistica moderna. Un sapiente mix tra i valoridella tradizione manifatturiera e le nuove soluzioni tecnico-stilistiche.

Focus prodotto Intervista con Giulio Piccin (product manager)e altri esponenti del management aziendale

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dotto adatto a essere utilizzato per moltotempo, molto confortevole ma allo stessotempo protettivo, senza pregiudicare lanecessaria libertà di movimento al piede. Perfare questo siamo partiti dalla forma, che hamantenuto le anatomie tipiche di Aku, conuna rullata molto più evidente e rotonda. Unparticolare studio è stato fatto sui punti diflessione nel piede e nel collarino, oltre chenella suola ideata appositamente per questascarpa, composta da tre materiali che dannomassima ammortizzazione e stabilità.Questa calzatura è dotata dell’innovativatecnologia IMS³. Come si compone?Giulio Piccin - Partiamo dall’Internal

Midsole System, una tecnologia esclusiva uti-lizzata nella costruzione del sottopiede dimontaggio che abbina alla tradizionale strut-tura di supporto in nylon uno strato in micro-porosa posizionato internamente alla toma-ia. Questo sistema, che permette al plantaredi catturare perfettamente l’anatomia delpiede, garantisce una distribuzione uniformedella pressione, impedisce scivolamenti late-rali e frontali in fase di utilizzo intenso e offreal contempo assorbimento degli urti e ottimocomfort di calzata. IMS è declinato su tretipologie: IMS¹, IMS² e IMS³. In quest’ultimaversione all’Internal Midsole System si abbi-nano una costruzione Exoskeleton e unsecondo elemento interno in Molded Eva. Lastruttura esterna in poliuretano leggero,materiale resistente, stabile e duraturo, offreprotezione e supporto nei punti chiave, ren-dendo la camminata più sicura. Lo strato inMolded Eva, materiale più morbido, garanti-sce invece ammortizzazione e assorbimentodegli urti, rendendo la camminata estrema-mente confortevole.Come comunicherete questa nuova solu-zione tecnologica?Vittorio Forato - A livello creativo abbiamo

pensato a una rappresentazione originale deltarget, mostrando l’utilizzatore in un’espres-sione di rapporto intenso con il prodotto. Unrapporto emozionale e sensoriale, sintetizza-to nella headline “FEEL”. Il concetto di “FEEL”sarà quindi il tema della campagna relativaalla collezione SS13: indossare un paio discarpe Aku per provare il vero comfort di una

scarpa per l’escursionista e per chi vive elavora in montagna. Oltre a questa tecnologia, quali altre solu-zioni sono presenti sulla Transalpina?Giulio Piccin - Come anticipato, la suola

innovativa IMS³ a tripla densità presenta ilsistema Exoskeleton, per un’ammortizzazio-ne ottimale su tutto l’arco plantare. In parti-colare l’Exoskeleton è una nuova soluzioneadottata da Aku su alcuni modelli di altolivello tecnico. Si tratta di un’architettura

pensata per garantire protezione e stabilitàsolo dove serve, senza compromettere laleggerezza e la traspirazione della tomaia. Ilmateriale utilizzato per la creazione di que-sto scheletro esterno è il poliuretano, appli-cato per sovra iniezione diretta o spruzzatotramite uno speciale procedimento tecnicocoperto da brevetto (Injected RPU System).Le calzature Aku con Exoskeleton esprimonoinoltre un’identità stilistica unica, grazie aun’estetica immediatamente riconoscibile.

Due parole sul mercato: qual è il modellobest seller della collezione FW 11/12?Quale quello della SS 12? Giulio Piccin - Per la stagione invernale

conclusasi a marzo abbiamo avuti buoniriscontri dal sell in dei nuovi modelliMountain Inspired come Allegra GTX e LaSlope Speciale GTX. Per quella estiva ancorain corso abbiamo avuto grandissime soddisfa-zioni con il modello SL Trek GTX, che ha con-seguito il prestigioso Kauf Tipp di OutdoorMagazin in Germania, dopo un’intensa attivi-tà di test e comparazione con altre novemodelli. Una grande soddisfazione per tutto ilgruppo di lavoro e un’ulteriore garanzia per ilconsumatore che ha già dimostrato di apprez-zare questo modello, dal design subito rico-noscibile.Quale credi che sarà il modello più richie-sto della SS13? Per quale motivo?Paolo Bordin - Tutta la famiglia

Transalpina, visti i primi riscontri dei clienti edella forza vendite, oltre che del pubblico,sono certo ci darà delle ottime soddisfazioni.La campagna è partita bene e i nostri merca-ti chiave ci stanno già dando segnali positivi.Quali sono in generale i mercati più solidiper il vostro brand? Quali quelli che stannorisentendo maggiormente della crisi?Paolo Bordin - L’Italia rimane il nostro mer-

cato più importante, cresciamo bene anche inGermania, Austria, Svizzera e Polonia. Ci con-solidiamo in maniera solida nei nostri merca-ti esteri più storici come il Giappone, la Coreae Taiwan. Com’è logico, vista la situazioneeconomica, fatica un po’ il mercato spagnolo.Siamo invece soddisfatti del nostro ingressoconsistente nel mercato francese.Sul fronte retail, quali sono le categoriepiù “a rischio” e quali quelle che stannoperformando meglio?Paolo Bordin - Non è facile dare una rispo-

sta omogenea, si potrebbe dire per il retaileritaliano, che però è molto diverso per noi daquello tedesco ad esempio. Quello che cirende fiduciosi è l’apprezzamento di tutta lacollezione da parte dei nuovi retailer, soprat-tutto in Germania, e l’ampliamento della pro-posta Aku nei punti vendita chiave all’internodei diversi mercati.

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TRANSALPINA GTX: SPECIFICHE TECNICHE

Transalpina GTX è una calzatura dedicata agliescursionisti assidui e consapevoli, creata perl’attività escursionistica moderna, e costituisce unmix tra i valori della tradizione manifatturiera e lenuove soluzioni tecnico-stilistiche. La tomaia inscamosciato e AIR 8000, dal design moderno efunzionale, è accoppiata a una suola innovativa,IMS³ a tripla densità con sistema Exoskeleton, perun’ammortizzazione ottimale su tutto l’arcoplantare. La ricercata minuteria a carrucolapermette di avere un sistema di allacciaturaefficiente per ogni tipo di esigenza. Il comfort dicalzata è immediato, grazie a soluzioni innovativecome l’utilizzo di Eva stampata perl’ammortizzazione e di PU per la protezione e lastabilità del piede. Transalpina è disponibile nellaversione LTR con tomaia in pelle Nabuck e foderain Gore Tex, e in pelle scamosciata e AIR 8000sempre foderata in Gore Tex. Per entrambe leversioni vi è anche il modello W’s, progettato ecostruito su specifica forma femminile.

GLOBAL CUSTOM FIT

Aku progetta ogni suo modello sulla base del GlobalCustom Fit, l’insieme di tecnologie che racchiude latradizione manifatturiera di Aku e il bagaglio delle sueinnovazione. La famiglia Transalpina presentaspecifiche tecniche principali.

L’Internal Midsole System è una tecnologiaesclusiva di Aku, utilizzata nella costruzione delsottopiede di montaggio, che abbina alla tradizionalestruttura di supporto in nylon uno strato inmicroporosa, posizionato internamente alla tomaia.

IMS³ è la tecnologia specifica di Transalpina perquanto riguarda l’intersuola: questo sistema, chepermette al plantare di catturare perfettamentel’anatomia del piede, garantisce una distribuzioneuniforme della pressione, impedisce scivolamentilaterali e frontali in fase di utilizzo intenso e offre alcontempo assorbimento degli urti e ottimo comfort dicalzata.

All’IMS³ si abbina la costruzione Exoskeleton e unsecondo elemento interno in Molded Eva. La strutturaesterna in poliuretano leggero, materiale resistente,stabile e duraturo, offre protezione e supporto neipunti chiave, rendendo la camminata più sicura. Lostrato in Molded Eva, materiale più morbido,garantisce invece ammortizzazione e assorbimentodegli urti, rendendo la camminata estremamenteconfortevole.

Il modello Transalpina dopo la prova sul campo...

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A cura diSIMONE BERTI

Una cornice di sfondo assolutamente affa-scinante come la Città Alta di Bergamo nonpoteva che rendere ancora più entusiasman-te la prima tappa dei Rewoolution RaidSummer 2012. Un evento che rientra in unaserie di iniziative lanciate ufficialmente loscorso anno con la prima tappa assoluta diNago-Torbole (settembre 2011) e proseguitecon successo con due tappe invernali, andatein scena sulle Dolomiti (18 marzo) e aLivigno (1 aprile). Il tutto sotto la sapienteregia organizzativa dell’agenzia bergamascaSpia Games e con la title sponsorhip diRewoolution, l’innovativo brand di activewear in lana merino prodotto da SuccessoriReda.

FORMULA - I 38 team che si sono dati appun-tamento la mattina di sabato 21 luglio alCampo Base La Fara hanno avuto modo didivertirsi in questo insolito scenario outdoor.Armati di Road Book, a piedi o in sella allemountain bike, tutti i partecipanti sono scat-tati allo start affrontando la “giungla urbana”della città di Bergamo e i dintorni. Il format,medesimo a quello dello scorso anno, preve-de che ogni team, costituito da tre personeciascuno, si cimenti infatti sul percorso mistodi trail running e mountain bike, interamen-te in orienteering, alla ricerca dei Check Pointdisseminati sul territorio.

LA GARA - Dei 38 team iscritti alla gara, 16facevano parte della categoria Pro, mentre 22del gruppo Amateur. Dopo la consegna deipacchi gara e il briefing di rito per tutti, i teamPro si sono spostati a San Pellegrino per la par-tenza, prevista alle ore 14:00. Di lì hanno poiaffrontato il percorso per raggiungereBergamo, raccogliendo punti grazie ai variCheck Point e alla prova speciale prevista ilprimo giorno: un'arrampicata su parete di roc-cia. I team Amateur sono invece partiti piùtardi, assaporando con entusiasmo e in manie-ra forse più piena lo spirito outdoor del formatmultidisciplinare, nonostante la pioggia. Ancheper loro il percorso della giornata di sabato èstato disseminato di vari Check Point, dispostinel territorio di Città Alta e del Parco dei Colli.Tutti i team hanno poi affrontato anche unaparte del percorso in notturna, con gli ultimiCheck Point della giornata. La gara è prosegui-

ta il secondo giorno con diverse altre provespeciali, avvincenti e molto divertenti: la tele-ferica e la calata dalle mura della Città Alta,per finire con la novità assoluta nel format deiRaid firmati Rewoolution, ovvero il bag jump.Una vera e propria sfida che ha messo allaprova il coraggio di tutti i partecipanti, che sisono dovuti lanciare dalle mura della città daun’altezza di circa 10 metri, atterrando sulmaterassone gonfiabile.

PRIMI VINCITORI - Ad aggiudicarsi la primatappa dei Raid Summer per la categoria Pro èstato il team Pedini Iret, composto da RobertoMattioli, Andrea Visioli e Michele Sartor, men-tre per la categoria Amatori il team Firefox,con Carla Simonetta Fossati, Umberto Rossonie Giovani Semperboni. Un ottimo risultato chespingerà ancor di più i team a ripetere l’impe-gno nel secondo appuntamento di Nago-

Torbole (22-23 settembre), in modo da rag-giungere l’ambito premio finale: un viaggio inNuova Zelanda, offerto da ZQ in collaborazionecon Rewoolution. Il premio se lo aggiudicheràil team che avrà raggiunto la miglior classificaglobale nelle due tappe estive. Non solo,anche un team estratto a sorte fra quelli cheavranno preso parte a entrambe le edizionivolerà nella terra dei Maori (vedi box con ilreport del viaggio vinto dai team delle edizio-ni invernali).

I TEAM DEI NEGOZIANTI - Come detto iRewoolution Raid Summer 2012 culminerannocon la seconda tappa prevista a Nago-Torbole,durante la quale ancor più che a Bergamo par-teciperanno team in rappresentanza di alcuninegozianti dei settori outdoor e running, gra-zie al coinvolgimento delle nostre riviste. Unabella occasione per “fare gruppo” da partedello staff del punto vendita o premiare alcunidei propri clienti, che potranno parteciparecome portavoce di un negozio.

www.rewoolution.it www.rewoolutionraid.com

Adrenalina, natura, divertimento:la formula dei Rewoolution Raid Dopo l’esordio nel 2011 e le due tappe invernali, questa originale e apprezzata iniziativa raddoppia

di nuovo: il report della prima di Bergamo, in attesa del gran finale di Nago-Torbole. Dove parteciperanno anche i team dei negozianti, a caccia dell’ambito premio: un viaggio in Nuova Zelanda.

Eventi Il 21 e il 22 luglio si è svolta a Bergamo la prima tappa dell’atteso evento sportivo multidisciplinare

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I team impegnati in una fase di orienteering.Pronti, partenza, via...

La suggestiva calata su corda dalle mura dellaCittà Alta di Bergamo.

Da sinistra a destra: salto sul bag jump e foto al check point per punti extra.

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Come promesso ai partecipanti, i RewoolutionRaid invernali hanno permesso a ben 2 team (6 per-sone in totale) di realizzare un fantastico viaggio inNuova Zelanda. Detto fatto, il team con il migliorpunteggio globale sulle due tappe e uno estratto asorte sono così partiti grazie a Rewoolution e ZQ allascoperta della terra dei maori (e della lana merino).A vincere il viaggio sono i team Italian Cowboys (lea-der assoluto delle duegare) e Ciumbarumba, baciatodalla fortuna nell’estrazione. Così i componenti dellesquadre, Simone Carli, Edoardo Cappelletti eNiccolomaria Angriman (Ciumbarumba), MatteoMurer e Diego Schmalz (Italian Cowboy), insieme aLuca Albrisi, vincitore per entrambe le tappe dellacategoria snowboard (in sostituzione di AlexMartini), sono partiti il 7 agosto, accompagnati daAlfredo Croce dell’agenzia Spiagames e con il pre-zioso supporto di Ferrino e Salice, che hanno fornitoil materiale necessario per il viaggio. Compresa unabella dotazione di capi Rewoolution per tutte le atti-vità svolte.

Arrivati a Christchurch il 9 pomeriggio, dopo unviaggio di 31 ore, i ragazzi non hanno perso tempo,tanto da iniziare la mattina del 10 con una bella ses-sione di running sul lago Tekapo, alle pendici delmonte Cook. Niente male come primo giorno dopoun jet lag decisamente pesante e il passaggio dai40° gradi italiani ai 5° neozelandesi. Di seguito lavisita alla fattoria Glenrock Station, primo incontroravvicinato con un gregge di pecore e prima lezionesulla lana tenuta da Maree Hamilton, project mana-ger & textile specialist della The New ZealandMerino Company. “Le pecore lì vivono propriobene”, è stato il commento a caldo di Diego. Più pro-lisso è stato invece Luca: “Scoprire che le pecoreMerino neozelandesi vivono una vita costantementeall’aria aperta, muovendosi liberamente e senzaalcun tipo di trattamento intensivo è stata una cosafantastica. Sono condizioni etiche base fondamenta-li dal mio punto di vista”.

La bellezza naturale della Nuova Zelanda ha fattobreccia fin da subito nell’animo dei partecipanti.Spiega infatti Simone: “Mi ha colpito il fatto che cisono pochi edifici, poche costruzioni, poche città diuna certa importanza. Si è quindi immersi nella natura,senza inquinamento, l’aria è limpidissima, il colore delcielo è intenso, i paesaggi incredibili tra laghi, pianure,praterie, montagne innevate”. Un concetto che haribadito anche Matteo: “Personalmente mi ha stupitoil vasto territorio incontaminato. Poi la maestositàdella vegetazione. I colori che si riescono a vederenella natura. Percorrendo l'isola in macchina sonorimasto a bocca aperta a ogni scollinamento, sopraf-fatto dalla bellezza del territorio”. Niccolò l’ha vistainvece in maniera più sintetica: “Na figada atomica”.Il giorno successivo tutti in neve fresca per un free-

ride a Ohau, affacciati all’omonimo lago glaciale. Unluogo e un’attività particolarmente apprezzata dai par-tecipanti, come ben evidenziato dalle parole diSimone, stupito dallo spettacolo: “Vedere il paesaggiocircostante in cima alla montagna, sulla stazione scii-stica a Ohau, 200 metri sopra la seggiovia, è stato bel-lissimo”. L’idromassaggio serale all'aperto su una ter-razza con vista lago e montagne innevate ha poi chiu-so la giornata.

Il 12 agosto è stato il momento per una seconda visi-ta dedicata alla lana merino, all’interno della fattoriaOtamatapaio Station, dove i 6 sono stati istruiti sulletecniche di tosatura. “Pochi minuti e le pecore dagrossi quadrupedi goffi si trasformano in esili animalitremanti”, ha raccontato entusiasta Matteo.Successivamente sono giunti a Queenstown, consi-derata una delle capitali mondiale degli sport estremi.Il giorno dopo l’hanno nuovamente dedicato al freeri-de nella zona di Remarkables, risalendo con pelli difuoco. A quel punto il via libera per tutti i componenti,che hanno potuto continuare il viaggio a proprie speseper scoprire il resto di Aotearoa, come chiamano imaori la propria terra (a carico dell’organizzazionec’erano i viaggi in aereo e 4 giorni).

Indimenticabile esperienza per i componenti del team vincitore delle 2 tappeinvernali e di quello estratto a sorte tra tutti i partecipanti. Tra running,discese in neve fresca, relax e visita agli allevamenti di lana merino.

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Il Viaggo in Nuova Zelanda... tutto vero!Il Viaggo in Nuova Zelanda... tutto vero!

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A cura diBENEDETTO SIRONI

Come in un viaggio affascinante alla sco-perta di novità e storie legate a brand di grandeimmagine, Gore-Tex ha messo in mostra l’evo-luzione dello stile delle collezioni FW 12-13 dimolti suoi partner internazionali in un tour eu-ropeo dedicato al mondo apparel e footwear.Nel corso di circa un mese cinque tra le più af-fascinanti città del vecchio continente hannoospitato altrettante presentazioni caratteriz-zate dalla creatività e dall’ambientazione fa-shion: a Monaco, Londra, Milano, Parigi e Ma-drid, Gore-Tex si è svelato in tutta la suaevoluzione stilistica evocando in particolare leinfluenze e le ispirazioni del lontano Giappone,capace da sempre di suggestioni e influssimolto apprezzati in termini di design d’avan-guardia, vicino alla lettura del mondo citywear,abbigliamento e calzature, espressa dai più ri-nomati brand del momento. Alla base dei tanticapi protagonisti degli eventi cittadini, la fun-zionalità garantita dalla membrana Gore-Tex

unita all’originalità più esclusiva degli stilistiinternazionali, al fine di raccontare e valorizzarei contenuti tecnologici di capi e calzature per-fette per vivere l’inverno e la città perfetta-mente protetti e allo stesso tempo alla moda.A Milano il 23 maggio la giornata dedicata si èsvolta presso la Design Library di via Savona,dove l’itinerario ha portato gli ospiti nel cuoredel lontano oriente, precursore di movimenti ecorrenti innovative, e al centro del mondo con-tinentale più apprezzato e rinomato sia per laqualità che per lo stile più raffinato. A rappre-sentare il Giappone le giacche dei brand Nana-mica, Beams, Visvim e White Mountaineering,dall’inconfondibile stile originale grazie agliabbinamenti colore più disparati e alle graficheastratte, su tessuti come la lana, il velluto e ilcotone, tutti garantiti contro intemperie e me-teo grazie alla membrana Gore-Tex. Per la partecalzature i brand Regal e Spingle Move, piùformali per il mondo business, e Nonnative, conuna sneaker sportiva ma raffinata al tempostesso. A rappresentare l’Europa tanti modellinati dalla mano di stilisti italiani, francesi, in-

glesi e tedeschi: dalle giacche Prada allo stile diPeuterey, da Herno a Stone Island per quantoriguarda le etichette italiane, giacconi e classiciimpermeabili proposti dai brand tedeschi Bu-gatti, Acronym e Camel Active, Dubarry dall’Ir-landa con due giacche dallo stile casual ispiratoalla tradizione della contea Galway, l’ingleseBarbour con un modello di giacca imbottitapratico e cittadino, per concludere con un piu-mino lungo del francese Aigle e un impermea-bile dal taglio classico di Mover, marchio sve-dese. Tutti capi realizzati in membranaGore-Tex. Come molte calzature esposte afianco dell’apparel. Anche qui fashion e casualfarla da padrone, con i modelli firmati Aigle,Clarks, Camper, Dubarry, Ecco, Fretz Men, Högl,IGI&CO, Melluso, Scarpa, Stonefly e Timberland,davvero molteplici per concept e look, semprepiù vicini ai gusti dei giovani e di coloro chesono attenti ad accessori e dettagli. Non è man-cata nella tappa milanese l’escursione più emo-zionante in mare aperto con gli esemplari dellegiacche specifiche per le regate oceaniche diPuma, Henri Lloyd, Sail Racing e Musto.

Evoluzione di stile e funzionalità unite ai valoritecnici della membrana Gore. Un’esposizione che ha riunito noti brand europei e giapponesi.

Iniziative Cinque tra le principali città europee hanno ospitatoquesta interessante presentazione

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Gore-Tex traperformance e fashion

ALCUNI DEI MODELLI FASHION CHE UTILIZZANO LA MEMBRANA GORE-TEX

HERNO - ITALY PEUTEREY - ITALY VISVIM - JAPAN CAMPER - SPAIN

REGAL - JAPAN

WHITE MOUNTAINEERINGJAPAN

Due immagini dell’allestimentomilanese presso la DesignLibrary di via Savona.

Giacche da regata Musto (sopra) e Henry Lloyd (sotto).

Un origami in regalo per ogni visitatore.

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Dal nostro inviatoBENEDETTO SIRONI

Da uno dei leader mondiali di attrezzaturesportive come Amer Sports (2 miliardi di fattu-rato nel 2011, 7.000 dipendenti) ci si aspettasempre tanto. Così come da uno dei suoi marchipiù rappresentativi, vale a dire Salomon, fondatonel 1947 nel cuore delle Alpi francesi. E l’appun-tamento di cui andiamo a parlare non ha certodeluso le aspettative. Anzi. È stato proprio Salo-mon il brand al centro di un evento in grandestile organizzato dalla filiale italiana lo scorso 2luglio in una location davvero suggestiva. Par-tiamo proprio da qui.

LOCATION - La Dogana Veneta è un ce-lebre edificio del 1300 che si trovanella piazza principale di Lazise, a ri-dosso dell'antico porto e direttamentesulle rive del Lago di Garda. In epoca venezianaera adibita a dogana per il transito delle mercie le imbarcazioni dovevano infatti farvi ingressotransitando sotto gli imponenti archi della suafacciata, prima di poter accedere al porto daun'apertura laterale. Successivamente l'accessodal lago fu interrato e l'edificio adibito ad altrefunzioni, tra cui arsenale. Il restauro del 2003 leha restituito gli originari splendori. Oggi ospitacongressi, matrimoni, eventi.

PRESENTAZIONE SS 13 - Insomma una cor-nice ideale per ospitare il meeting chesi è aperto con gli interventi di EmilioMorabito (country manager AmerSports Italia), Gianluca Castoldi (ap-parel & gear sales manager), PaoloZoni (footwear sales manager) edEmilio Fontana (trade & consumermarketing manager). Dai qualisono emersi spunti interessanti suitrend di mercato e le strategie diSalomon. Negli ultimi 5 anni nel-l’outdoor c’è stata una marcata ten-denza verso un’attività più atleticain montagna. Oggi il 25% dei consumatori ha unapproccio “fast & light” e desidera prodotti piùleggeri e performanti. Salomon ha costruito lesue nuove proposte tenendo conto di questatendenza, senza comunque dimenticare le altrefette di mercato. Per questo i capi della colle-zione SS 13 sono un sapiente mix di leggerezzae performance, di un minimalismo non tropporadicale, brillante e colorato. Un’impressionemolto positiva quella di tutti i presenti sui nuovi

modelli. Alla cui presentazione ha certo giovatouna dinamica sfilata con musiche ritmate e coin-volgenti (vedi foto nella pagina a fianco).

INNOVAZIONE SECONDO SALOMON - Interes-sante il concetto attorno al quale ruota lo studiodei nuovi prodotti: P.A.C.E., ovvero Progressive,Athletic, Comfort, Engineering. Quest’ultimopunto in particolare prevede un metodo rigorosodi collaborazione e test tra atleti, designers e in-gegneri. L’obiettivo di questo metodo è trovarei prodotti che permettono al corpo di muoversiliberamente, senza ostacoli. Ne sono perfettiesempi due dei prodotti di punta della nuova li-nea. Il primo è la S-Lab Light Jkt (nella foto

sotto in versione uomo) ultra leggera (70gr) e ultra comprimibile (sta nel

palmo di una mano) ma ingrado di offrire protezioneideale per il trail running:

blocca il vento, respinge l’umi-dità in base al trattamento DWR e traspira effi-cientemente. Il secondo è la scarpa S-Lab Sense(foto sopra), realizzata in collaborazione con Ki-lian Jornet, in grado di adattarsi a molteplici ti-pologie di terreno. La tomaia è molto sottile econsente una buona sensibilità, con Sensifit av-volgente e fodera interna EndoFit, confortevoleanche senza calze. Il tacco basso e sottile facilitala corsa sulle punte e la propriocezione, mentre

la punta rivestita con Pro Feel Film offreprotezione senza peso superfluo.

SGUARDO AL FUTURO - “Ciò chemi affascina è quello che faremodomani”. Questa frase del fon-datore George Salomon ben rac-chiude lo spirito innovatore cheha sempre contraddistinto ilmarchio francese e che oggi piùche mai, come abbiamo visto,ne guida le mosse. Unosguardo ben orientato al fu-turo non solo per quel che ri-guarda i prodotti ma anche sul

fronte della comunicazione. A questo proposito,la serata gardesana è stata arricchita da una verae propria sorpresa: l’anteprima italiana ufficialedel nuovo logo Salomon (vedi box dedicato).Un’ottima mossa finale che – complice il lautobuffet e la location resa ancor più suggestivadalle luci della sera – ha portato tutti i parteci-panti a concludere la giornata con un bel sorrisosulle labbra e una gradita foto ricordo. Come po-tete vedere a pagina 26…

Evento in grande stile firmato Salomon per lapresentazione della linea SS 2013: 150 negoziantipresenti in rappresentanza di 100 dealer, oltre a giornalisti e staff aziendale al completo. Unadinamica e divertente sfilata con i nuovi capi hafatto da cornice anche all’annuncio del nuovo logo.

Eventi Lo scorso 2 luglio all’interno della suggestiva dogana veneta di Lazise, sul Garda

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Da più di mezzo secolo (esattamente 65anni) il logo Salomon è una delle icone dellosport. All’inizio, nel 1952, la famosa Srappresentava solo l’iniziale del nome dellafamiglia Salomon che iniziò con una piccolaproduzione di lamine per gli sci. Il logo nel1972 celebrò il milione di attacchi per lo scialpino venduti nel mondo e la leadership nelsettore; nel 1989 venne aggiornato inoccasione del lancio del primo modello disci, il mitico S9000, e per quello del sistemascarpa/attacco per lo sci nordico SNSProfile; nuova veste nel 1997 in occasionedel 50° anniversario del brand, dell’ingressonel mondo dello snowboard e della nascitadei famosi Snowblade. E ancora nel 2006,

dopo l’ingresso nel gruppo Amer Sports el’introduzione del claim The MountainSports Company. A partire dall’Estate 2013,un unico, nuovo logo (sopra) firmerà tutti iprodotti e le collezioni, con l’intento diunificare l’intera anima Salomon in un solosegno grafico.

IL NUOVO LOGO SALOMON E LA SUA EVOLUZIONE NEGLI ANNI

Stile, innovazione e storia in passerella Stile, innovazione e storia in passerella

Da sin: Emilio Morabito (country manager Amer Sports Italia), Gianluca Castoldi (apparel & gear salesmanager), Paolo Zoni (footwear sales manager) ed Emilio Fontana (trade & consumer marketing manager).

L'allestimento con in mostra i capi della nuova linea SS 13 tra footwear, apparel, accessori.

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1947 - François Salomon, la moglie Jeanne e ilfiglio Georges iniziano a produrre lamine per gli sciad Annecy (Francia).

1952 - Vera rivoluzione per l'epoca, Salomonrealizza il primo attacco da sci con cavi metallici.L'azienda cresce rapidamente e si trasferisce adAnnecy la Praire.

1955 -1962 - Gli attacchi Salomon vengono vendutiin tutto il mondo.

1966 - Gli attacchi sono presenti per la prima voltaai Campionati del Mondo. Grazie al sistema a tallo-niera, Salomon diventa e rimane per anni leader delmercato.

1969-73 - Aprono le prime filiali in Germania,Austria, Italia e USA. Salomon inaugura unsecondo sito industriale ad Annecy-Le-Vieux,raggiungendo più di un milione di paia di attacchiall'anno.

1979 - Salomon entra nel mercato degli scarponida sci con il modello SX90 a calzata posteriore eamplia la sua produzione sviluppando il sistemascarpa/attacco per sci nordico.

1983 - I dipendenti Salomon sono più di 1000.L'azienda viene quotata in borsa.

1990 - Salomon lancia il suo primo sci, il modelloS9000. Dal momento del loro lancio, sono statevendute 5 milioni di paia di scarpe da fondo e 10milioni di attacchi sci alpino.

1991 - Inizia l’avventura nel mondo footwear: vienepresentata la linea di scarpe da trekking, seguitadalla linea di scarpe da alpinismo. Salomon èsempre più riconosciuta come azienda degli sportdi montagna.

1997/98 - Salomon amplia la sua produzioneaggiungendo una linea per lo snowboard (tavole,scarponi e attacchi). Per l’estate vengono lanciati ipattini in linea. Salomon si unisce ad adidas percostituire il gruppo adidas-Salomon, leader inEuropa e secondo nel mondo dietro a Nike.

2000 - Salomon introduce gli sci freeride efreestyle. Viene introdotto il sistema Pilot negliattacchi da fondo. Le vendite sci superano i 5milioni, quelle scarponi i 10 milioni. L’anno seguentel’azienda lancia la nuova collezione diabbigliamento tecnico invernale. La Salomon STLJacket è la prima giacca softshell al mondo.

2002 - La scarpa tecnica Outdoor Techamphibvince l'Ispo Award. Viene lanciata la primacollezione di abbigliamento estivo con il nuovotessuto Motomesh. Il team dedicato alla ricerca eallo sviluppo dei prodotti lascia gli Usa e sitrasferisce ad Annecy.

2004 - Viene introdotta nel mercato degli scarponila tecnologia Spaceframe. Salomon lancia il suoprimo set completo (sci, scarpa e attacco) per ilfondo. L’anno seguente entra a far parte del gruppoAmer Sports. Decide di dedicarsi al mercato donnae lancia la linea di prodotti specifici “Women Will”.La rivoluzionaria tecnologia 3D Chassis viene appli-cata alla scarpa da corsa XA Pro 3D.

2006 - Nasce la prima scarpa con materialisoftshell. L’anno seguente viene introdotta unalinea completa per il trail running. La nuova scarpaElios e la tecnologia EXO per l’abbigliamento sonole novità dell’anno.

2008 - Grazie alla tecnologia Custom Shell sipossono personalizzare gli scarponi da scidirettamente in negozio, assicurando comfort eprecisione per performance migliori. La tecnologiaRocker rivoluziona gli sci offrendo galleggiamento in neve fresca e tenuta sui terreni compatti. La tecnologia Salomon Biovent, costruzione multi-strato ispirata all'abbigliamento, garantiscescarpette per gli scarponi da sci di ultimagenerazione: la temperatura interna viene regolatae i piedi sono sempre asciutti.

2009 - Il sistema Powerline di contatto sci-neveattivo ad accelerazione controllata, integratoall'interno della struttura dello sci,vince il SG diCoppa del Mondo a Kitzbuhel. Nasce la collezionedi caschi con tecnologia Custom Air, nuovo sistemaad aria regolabile in pochi secondi per qualunquetesta. Salomon presenta inoltre il nuovo scarpone

da sci X3 Racing con tecnologia Custom Shell. Nelmondo skating l’azienda presenta il modello S-LABSkate Pro. La suola SNS PILO T3 Racing contecnologia Underfoot fa la differenza. Il designall’avanguardia caratterizza la collezione diabbigliamento: la giacca Aero GT 3:1 in tessutoadvantex move stretch a doppia composizione cheprotegge in tutte le condizioni climatiche. L’aziendapresenta poi il set EXO per corsa, composto damaglia SS Zip Tech Tee e pantaloncino EXO II,completo di accessori per i polpacci, migliora lacircolazione sanguigna facilitando il recuperofisico.

2010 - Salomon introduce le scarpe Reelax cheaiutano gli atleti a sentirsi meglio prima e dopo l’at-tività. Nel fondo le analisi dell'interazione tra scar-pa e attacco in condizioni variabili, combinate conrisultati e feedback ottenuti da atleti, determinanola nascita dell’attacco da sci nordico tecnica clas-sica Propulse RC, il più leggero sul mercato: 242 grper paio. Il nuovo scarpone Quest con tecnologiaRide and Hike è la novità per lo sci freeride. Lasagoma a V della parte inferiore dello scafo per-mette un ampio movimento del gambetto quando loscarpone viene utilizzato per camminare. Nellostesso tempo il Backbone, rinforzo di magnesio sulretro nel gambetto, si incastra nella sagoma a Vbloccandolo per offrire flex e precisione quando siaffronta una discesa. È il primo scarpone della suacategoria. Salomon presenta poi capi di abbiglia-mento realizzati con il materiale climaPRO active, ilsoftshell impermeabile più leggero e traspirante.

2011 - Spatola galleggiante molto larga, centronormale e coda semi-rialzata molto stretta. Il nuovosci BBR, dalla forma a V, segue l’evoluzione deimodelli precedenti X Scream e Pocket Rocket. IlBBR è la fusione di 2 sci nello stesso modello: nellaparte anteriore è uno sci da neve fresca capace diadattarsi ai terreni smossi con effetto galleggiante;nella parte posteriore è uno sci da pista per curvea raggio ridotto, grande velocità di presa di spigolo,massima tenuta e reazione sulle nevi dure. Lemaschere Salomon performanti offrono un ampiocampo visivo, una migliore gestione della condensae un comfort perfetto perché personalizzabili. Latecnologia Salomon XTend prevede lenti più ampiecon bordi più sottili per accrescere la visibilità peri-ferica. I fori di areazione abbondanti, atti a crearezone di pressione alleggerite e un maggior effettofuoriuscita dell’umidità, sono alla base del sistemaThermo Control, in grado di gestire i disturbi daappannamento con il casco e con il berretto.L’aderenza al viso è garantita dalla membranaCustom Frame, sotto il bordo, flessibile e morbida.Tre innovazioni che si uniscono all’utilizzo di lentida sole BNL di qualità superiore, resistenti agliimpatti, per ogni livello di luce e condizione atmo-sferica.

2012 - La rivoluzione BBR è contagiosa. Cresce lagamma con i nuovi modelli dedicati alle sciatrici. Incampo agonistico i nuovi sci Equipe 2V RacePowerline e i nuovi scarponi X Max, con tecnologiaTwin Frame, vincono la Coppa del Mondo didiscesa conquistando un numero di podi stagionalida record. Si affermano le tecnologie Rocker 2 coni modelli backcountry che introducono il concettonatural motion, e Run & Hike con la novitàGuardian 16, attacco versatile in discesa efacilmente convertibile per le azioni in salita. Nel fondo, grandi novità dedicate al mondo Classic:S-Lab Classic scarpa e sci sono i nuovi modelli.Salomon è sempre più The Mountain SportCompany: accanto agli sport della neve, cresce lafebbre trail running. Abbigliamento tecnicospecifico con tecnologia Exo Sensifit e lineafootwear dedicata sono al centro della leadership.Dalla tecnologia Door To Trail con i modelli XRCroosmax alla novità S-Lab Sense, scarpa studiatada Kilian Jornet per favorire un movimento naturalee sfruttare la modalità di corsa sull’avampiede.Natural Motion è anche l’innovazione portata nelmondo hiking con la nuova scarpa Synapse, idealeper un approccio atletico all’escursionismo. Light and fast è l’imperativo per vivere la montagna365 giorni l’anno, 24 ore su 24.

2013 - In anteprima viene annunciato l’avvento delnuovo logo Salomon. Il gruppo Amer Sportsriconferma la solidità e l’affidabilità anche di frontealle sfide più impegnative. Salomon rende omaggioall’heritage del brand in funzione dell’innovazione.La nuova collezione apparel presenta capi tecnicimixati a modelli di tendenza. La collezione footwearsi arricchisce di nuove proposte sempre piùinvidiabili.

LA STORIA DI SALOMON

Varie fasi della dinamica e molto apprezzata sfilata che ha svelato i capi Salomon SS 2013.

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26 |Numero 9 / 2012| LE FOTO DEI NEGOZIANTI CHE HANNO PARTECIPATO ALL’EVENTO SALOMON DI LAZISE

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A cura diSIMONE BERTI

Una proposta, un’idea e quel pizzico di follia che ci vuolesempre. Dirla così è facile, ma provate a spiegarlo ad ArminHolzer e Alessandro d’Emilia, compagni di una spedizioneorganizzata dal “Brac” Massimo Braconi che, insieme aDavide Cusini, Tamara Lunger e Paul Augscheller, aveva inprogetto di salire e ridiscendere il Muztaghata (7580 mt), nelPamir, con gli sci. È allora che Armin e Alessandro hannoavuto l’idea: portarsi in spedizione la loro attrezzatura per laslackline. “Per me e Ale è stato da subito chiaro che avrem-mo portato con noi la slackline. È la nostra migliore amica esappiamo che ovunque andiamo lei ci tratta bene. Così abbia-mo studiato un’attrezzatura e un assetto essenziale per unaslack di massimo 30 mt”, ci ha raccontato Armin. Allora,nonostante qualche perplessità iniziale, la spedizione è par-tita, mentre nella testa dei due ragazzi risuonava una frasedel grande Bonatti: "Chi più alto sale più lontano vede, chipiù lontano vede più a lungo sogna". “Il motto di Walter hafatto crescere in me molti sogni”, ci ha spiegato Armin. “Ènata così l'idea di tentare una highline in alta quota. Eravamosicuri che funzionasse ma il fatto che per ora ancora nessunoavesse provato a farlo ci rendeva scettici. In realtà lo scettici-smo, in seguito, ci ha motivato ancora di più: volevamo esse-re come grandi uccelli che volano liberi tra quelle alte cime”.

SULLA STRADAIl viaggio non è certamente dei più divertenti: partenza il 9

giugno verso Islamabad con scalo ad Abu Dhabi, poi 35 ore diautobus sulla Karakorum highway, fino al confine cinese. Dali l’arrivo al lago Karakol, circa 3700 mt, alle pendici delMutztaghata. Escludendo ovviamente un’improvvisata mini-slackline a Islamabad, sotto gli occhi attoniti e incuriositi deipakistani (qualche locale si è fatto pure qualche giro sulla fet-tuccia), come racconta Alessandro: “È stato interessantevederli e parlare con loro, divertiti dalla faccenda. A voltebasta una semplice fettuccia di nylon tesa tra due alberi perrompere il ghiaccio, e addirittura avvicinare, due culture. Èstato un momento molto profondo, che ci ha messo di buonumore e ci ha fatto capire di essere sulla strada giusta”. Ilprimo tentativo di slack in alta quota è invece sulle rive dellago. Giusto per cominciare a percepire gli effetti dell’altezza,dato che il respiro è parte fondamentale della disciplina.

VERSO IL CAMPO 1Primo passo per la spedizione è il campo base, posto a

4350 mt, cui il gruppo giunge dopo due orette di cammino edove iniziano a preparare e montare quella che sarà la lorocasa per una quindicina di giorni. Qui purtroppo sia Armin cheAle cominciano a risentire dell’altezza e dell’aria sottile,dimostrando un certa fatica ad acclimatarsi. Decidono comun-que di partire per il campo 1, a quota 5350 mt, ma dopo 600

mt di dislivello Alessandro inizia a sentirsi veramente male.“Una bufera ci ha sorpreso per qualche momento”, spiego lostesso Ale. “Abbiamo dovuto accelerare il passo perché sape-vamo che poco più su c'era la tenda montata precedente-mente da Davide e Brac, dove avremmo potuto trovare ripa-ro. Arrivato alla tenda con un gran fiatone ho iniziato a per-cepire una pressione fortissima alla nuca, sentivo il cuore chebatteva forte, martellava senza tregua. Mi pulsava forte latesta facendo diventare ogni cosa più difficile da gestire.Dopo circa un’oretta di riposo decido che è meglio tornare giùe mi godo la sciata fino al campo base". Armin invece proce-de fino al campo 1 e, dopo una notte in solitaria, continua ilsuo acclimatamento fino a 5.800 mt, salvo poi tornare alcampo base da Alessandro in quella che considera “una dellepiù belle sciate della mia vita”. Purtroppo, a causa del mal-tempo, rimangono entrambi bloccati per 4 giorni. Di riposo edivertimento: “Abbiamo teso una slackline su un laghettopoco distante. Ci siamo divertiti ma allo stesso tempo accli-matati in un modo decisamente originale. Il resto del tempoho fatto cappellini all'uncinetto e ho letto”, continua Armin.

VETTA O SLACKLINE?Una volta tornato il bel tempo, c’è da scegliere cosa fare:

non basta il tempo per risalire la vetta e tentare la highline.“Avevamo calcolato circa 15 giorni per salire in vetta e percompiere la traversata. Purtroppo il brutto tempo ci ha toltoqualche giorno. Davide e Brac, saliti prima di noi, ci indicanoun bel posto per l'highline e in breve prendiamo la difficiledecisione: meglio rinunciare all’ascensione in vetta e concen-trarci sul nostro progetto. I cinque giorni rimanenti non sareb-bero bastati a portare a termine tutto sani e salvi”, è la spie-gazione di Alessandro. Di comune accordo si fanno aiutare daDavide e Brac per portare l’equipaggiamento slackline a 5000mt, salvo poi ricambiare il favore fino al campo 2. Non mancail tempo per fare i funamboli anche a quota 5350. Nell’ascesaverso il campo 2 vengono presi “d’assalto” da una vera e pro-pria tempesta. “Si percepiva l'elettricità nell'aria, strani rim-bombi e i capelli in testa erano dritti. I piedi formicolanti,scosse lungo la schiena, mal di testa. Con le giuste conside-razioni sul caso, ritorniamo al campo 1”, continua a racconta-re Ale.

In equilibrio sul MuztaghataUn’affascinante camminata da brividi, compiuta dai due alpinisticon il prezioso supporto di Millet sul "padre delle montagne ghiacciate”, la seconda vetta più alta del Pamir. In compagnia diMassimo Braconi, Davide Cusini, Tamara Lunger e Paul Augscheller.

Imprese La “great slacklining experience” a 5.000 mt compiuta a luglio da Armin Holzer e Alessandro d’Emilia

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La ricerca dell’equilibrio già sul lago Karakol (3.700 mt circa), alle pendici del Muztaghata.

La concentrazione di Alessandro sulla slack. Armin inaugura la highline a 5.000 mt.

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Sopra: Armin sulla slack tesa nel laghetto al campo base. Sotto: Alessandro guida alcuni compagni novizi.

PRIMA LA PREPARAZIONE…Passata la bufera Armin e Ale scendono infine allo

spot selezionato per la highline che avevano preceden-temente adocchiato. Dopo un’altra bella discesa con glisci e una notte passata nelle vicinanze, si preparano adallestire il campo, facendo le opportune valutazioni,come spiega Armin: “Da una parte spicca un'evidentetorre, ottima per metterci una fettuccia intorno, maraggiungerla non è stato poi così banale. Pur essendoabituati alla roccia friabile delle Tre Cime e in generaledelle Dolomiti, abbiamo incontrato qualche difficoltàad arrampicarci sulla roccia del ghiacciaio, molto mar-cia e assolutamente vergine. Allestiamo sia la slack chela corda di sicurezza con molta, moltissima attenzione.Ci caliamo e saliamo dall'altra parte. Ma siamo in crisi:davanti a noi niente di più che una piazza con circa 1metro di neve e nessun’altra possibilità di ancoraggio.Io e Ale ci guardiamo perplessi e sgomenti. Che si fa?”.Continua Alessandro: “Decidiamo allora di usare tuttoquello che abbiamo con noi, sci, bastoni, pale.Scaviamo dei buchi nella neve a 10\15 mt di distanzadal punto dove sarebbe partita la slack. L'idea di anco-raggio usando il sistema dei "corpi morti" ci sembrabuona, sicura e soprattutto l'unica possibile. È oramaisera quando ammiriamo il risultato delle nostre fati-che: una slack di 20 mt a 4950 mt di altezza, 150 mtsopra la lingua di picchi di ghiaccio che scende lungol'imponente valle del Muztaghata. Una slack naturale,senza spit ne chiodi. Siamo stanchi. Dopo tante soffe-renze, fatiche e delusioni abbiamo ritrovato l'highlinespirit”. A quel punto un bel riposo e la mattina dopol’assalto alla slack.

…POI IL DIVERTIMENTOIl primo ad affrontare la traversato da brividi è

Armin. Nulla di più efficace delle sue parole peresprimere le sensazioni provate. “Il solo sedersi suquesta rossa fettuccia mi stordisce. Io sono qua,appeso a 5000 mt, vedo e percepisco tutto. Mi sentonervoso, e infatti dopo pochi passi vado giù. Decidodi mollare e aggrapparmi alla slack. Un’esperienzache ho provato migliaia di volte, ma qui è diverso.Faccio fatica a risalire e c’è la paura che il sistemanon tenga. Aumenta la tensione. Ma Ale, dall’altraparte, è tranquillo e mi sorride: "Dai, è tutto preciso,è solo una slack un po’ corta". Riparto subito, dinuovo carico, per farla tutta avanti e indietro. La funeè morbidissima, il vento freddo mi sferza il viso e misolletica le dita dei piedi… passo dopo passo attra-verso tutta la gola e raggiungo la torre. Sono solo 20

metri, ma a me sembrano 2 chilometri. Tremo tutto,sono senza fiato e sento i polmoni incandescenti. Unattimo di riposo per riprendere concentrazione eriparto subito per il percorso di ritorno. Arrivo dall'al-tra parte, alzo le braccia al cielo e m’inginocchio. Èfatta, mi son detto. Il nostro urlo liberatorio però èdiverso dal solito. Come diverso è il nostro abbraccio.Più lungo e forte. Guardo Ale e gli dico: "Daghenevecchio, la fai tutta al volo, sei forte sulle “highine”corte…". Ecco allora che parte Alessandro. “Sciolgo tutti i

muscoli saltellando, qualche respiro profondo e mitolgo gli scarponi caldissimi. L'aria è sottile e fredda, ipiedi si seccano subito, meglio partire in fretta primadi raffreddarsi troppo. I primi passi sono i più difficili.Ma sento subito un buon feeling con la slack, non hoalcuna intenzione di mollare. Arrivo dall'altra parte.Incredulo, tremolante, ma arrivo, Per camminare ripe-tevo in me: la passione nel cuore, la mente libera, lamente libera la passione nel cuore, la passione nelcuore libera la mente. Una sorta di mantra che neimomenti più impegnativi di questa spedizione mi haaiutato a trovare l'armonia con quello che stavo facen-do. Qualche minuto di relax e cammino il ritorno.Armin mi accoglie con un gran sorriso. All’improvviso,come una magia, mentre ci riposiamo, appare un’aqui-la e comincia a svolazzarci sopra. Le ricchezze dellavita”. A quel punto non resta che ridiscendere alcampo base, dove di li a poco tempo giungono anchePaul, Tamara e Brac, che hanno conquistato la cima. Ètempo di tornare a casa però, anche se la tappa all’ac-cogliente villaggio di Karimabad, nella valle di Hunza,consente ancora un momento culturale e gastronomi-co con le autorità locali.

AQUILA BIANCA“Ripensiamo all’aquila. È stata, per noi, ispiratrice

per il nome che abbiamo scelto di dare alla highline:Aquila Bianca. Chissà cosa avrà pensato, vedendocicamminare su un filo sotto di lei. Aver camminato laslack tra tanta neve davanti a una spettatrice cosìspeciale è stato come un sogno che non avremmomai potuto realizzare se non fossimo saliti così inalto. Ringraziamo Walter Bonatti per il suo motto,Massimo Braconi che ci ha supportato molto e ci haaperto le porte di una nuova dimensione, tutti gliamici e gli sponsor per il supporto”.

Photo credits: Matthias Aberer e il team della spedizione

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A cura diSIMONE BERTI

La città di Bressanone è di nuovo pronta adaprire le porte delle Dolomiti altoatesine agliamanti della montagna che giungeranno da tuttoil mondo per l’International Mountain Summit2012. Una quarta edizione, di questo atteso festi-val della montagna, che si preannuncia ricca diospiti, eventi e appuntamenti sportivi, seguendola consueta traccia di incontri con i più grandi al-pinisti, scalatori e professionisti della montagna.Senza dimenticare poi l’industria outdoor, pre-sente in particolare con Aku, Arc’teryx e Gore, trepartner di prestigio della manifestazione. Un rac-

coglitore di esperienze vissute e raccontate, unosguardo alle nuove tecniche e tendenze: scambid’idee, discussioni e congressi faranno ancora laparte del leone all’IMS, insieme a film, mostre fo-tografiche e presentazioni, Walk in compagniadei più grandi esponenti dell’alpinismo e sessionidi arrampicata.

IMS 2011: I NUMERI - La scorsa edizione ha vistocrescere in maniera importante i numeri rispettoalle prime due, dimostrando di aver imboccato lagiusta via e mettendo in mostra in maniera piùsostanziale il grande potenziale che l’IMS puòesprimere. Alla fine il risultato di tanto buon la-voro si è visto. L’organizzazione infatti ha regi-strato ben 12.000 visitatori complessivi, di cui

2.700 solo per il Campionato Mondiale di Slac-kline, mentre 3.000 hanno presenziato la mostrafotografica Dolomiti, organizzata con NationalGeographic Germania. Fra talk, congressi, discus-sioni, workshop, walk e climbing, film e slac-kline, hanno partecipato in maniera attiva 13 al-pinisti, 8 slackliner, 8 boulderisti e 19 relatori. 120invece i giornalisti accreditati, 926 i fotografi inconcorso all’IMS Photo Contest 2011 by Kiku-Mountain Moves. Insomma, un’atmosfera che hafatto breccia e che quest’anno vuole colpire nuo-vamente più a fondo.

IL PROGRAMMA 2012 - Anche per questa edi-zione il programma completo dell’InternationalMountain Summit, presentato tra l’altro in alcunidei principali eventi fieristici d’Europa quali Ispo eOutDoor Show, sarà strutturato in sezioni diverse,una caratterizzazione ormai classica dell’appunta-mento di Bressanone. A partire dal forum, che in-clude numerose occasioni quali IMS Talk, Discus-sion e Congress, mentre all’esterno si ripeterà ilsuccesso delle IMS Walk, le escursioni guidate daigrandi alpinisti con il supporto di Aku, e i ClimbingDays firmati Arc’teryx. E poi ancora IMS Photo, IMSFilm, IMS Bouldering, Slackline e Abklettern (cheriprende i tradizionali incontri di fine stagione fragli alpinisti durante gli anni ‘30).

IMS TALK - Gli IMS Talk sono l’occasione perfettaper ascoltare le esperienze più spettacolari e in-time presentate dai migliori alpinisti e scalatori almondo. Nelle passate edizioni sono stati propostialcuni dei momenti più belli e affascinanti di tuttol’IMS. Per i Talks 2012 sono state invitate 7 “cor-date speciali”: fratelli, coniugi, cugini e anche pa-dre e figlio. Obiettivi comuni, ma anche sconfittecondivise: le cordate sono il simbolo del lavoro disquadra, della motivazione e della fiducia. Nelmondo alpino, dalle capacità e dall’armonia tra icompagni di cordata non dipende solo il successodi un’avventura, ma spesso anche la salute o ad-dirittura la vita di entrambi. Per questo 15 grandialpinisti e arrampicatori illustreranno con foto af-fascinanti, film e storie della vita in verticale, 8 im-pressionanti presentazioni sull’avventura in cor-data, sulla motivazione, sui successi e le sconfitte

vissuti insieme: Gerlinde Kaltenbrunner e Ralf Duj-movits, Josune Bereziartu e Rikar Otegui, Hervè eMarco Barmasse, Steve Swenson, Martin e FlorianRiegler, Nicolas e Olivier Favresse, Eneko e IkerPou, Edurne Pasaban e Asier Izagirre.

IMS WALK BY AKU - Tra gli highlight di maggiorsuccesso dell’IMS ci sono sicuramente le escursioniin compagnia dei grandi alpinisti e scalatori ospitidel festival. I Walk ormai rappresentano uno deimomenti più interessanti e ricercati, in quantooccasione unica e accessibile a tutti di condividerela montagna in un contesto informale con i perso-naggi che ne hanno fatto la storia o che conti-nuano a farla. Aku, già sponsor dell’IMS, ha con-fermato nuovamente la sua partnership con i Walke consentirà a tutti i partecipanti di provare le pro-prie scarpe nelle spettacolari proposte di trekkingin compagnia dei protagonisti del Summit.

IMS DISCUSSION - Quest’anno il tema principaledella sezione Discussion all’IMS, prevista il 26 ot-tobre, sarà il “fallimento”. Una tematica d’attua-lità, che sarà affrontata attraverso l’apparente-mente curioso confronto tra economia ealpinismo: “Il confine tra successo e insuccesso. Al-pinismo ed economia - apprendere da entrambi icampi di forza”. Due mondi diversi, in cui successoe insuccesso segnano l’uomo in modo differente.Il fallimento economico è connotato nella culturaoccidentale da una nota negativa. Nell’alpinismoinvece l’insuccesso è parte del gioco, parte del per-corso verso il traguardo. La domanda che emergeda questo fatto è: cosa può imparare l’economiadall’alpinismo? Un parterre di relatori s’immer-gerà così nel dibattito mettendo in luce visioni,sentimenti e approcci del mondo economico e al-pinistico. Tra i protagonisti gli imprenditori SashaLobo e Alberto Alessi, la giornalista Marlis Prinzing,l’ex campione di sci Marc Girardelli, Reinhold Mes-sner ed Edurne Pasaban, Harald Pechlaner, do-cente presso la facoltà per il turismo e direttore delcentro di imprenditoria presso l’università cattolicadi Eichstätt-Ingolstadt (Germania), nonché diret-tore dell’EURAC (istituto per lo sviluppo regionalee il management del territorio). Parte della Discus-sion è anche l’IMS Media, in cui il tema centrale

viene trattato e argomentato da alcuni esponentidella stampa e degli online-media a livello inter-nazionale (in programma il 24 ottobre).

IMS CONGRESS - Sfide e prospettive, il futuro dellamontagna visto sotto i più disparati aspetti. Il Con-gress si pone anche quest’anno come una piatta-forma di interesse per tutti gli specialisti di settorenazionali e internazionali, che si ritroveranno in-sieme in diversi incontri realizzati in collabora-zione con partner istituzionali, per discutere e ana-lizzare il futuro della montagna. Ambiente, turismosostenibile e la libertà in montagna sono fra i fo-cus principali dell’IMS Congress. Mentre farà il suoesordio l’ISPO Academy, organizzato da Ispo Mo-naco e IOG (vedi box).

FILM, FOTO E SPORT - E poi non manca il solito co-rollario di attività sportive, cine e fotografiche. Siparte da uno dei successi dello scorso anno, gli Ar-c’teryx Climbing days, in cui tutti i partecipanti po-tranno arrampicare in parete accompagnati daiclimber professionisti, pronti a offrire consigli esuggerimenti. Grazie invece alla collaborazionecon TrentoFilmfestival e il Filmclub di Bressanone,l’IMS 2012 mostrerà una selezione di pellicole dimontagna di grande valore artistico. L’aspetto fo-tografico, centrale nella programmazione del-l’IMS, verrà illustrato come di consueto sotto di-versi aspetti: mostre itineranti, il laboratorio diManuel Ferrigato e il concorso Photo Contest 2012by IMS and KIKU realizzato in collaborazione conla rivista National Geographic Germania. Infine èda registrare la firma di Gore-Tex che presenteràal Summit il suo nuovo progetto Gore-Tex Expe-rience Tour con annesso concorso “Win and pre-sent at the IMS”. Gore-Tex e IMS regaleranno in-fatti ai tre vincitori l’occasione imperdibile diincontrare i grandi nomi dell’alpinismo, di saliresul loro stesso palcoscenico ed essere per una seraprotagonista dell’IMS.

In cammino tra conferme e novitàDal 20 al 27 ottobre a Bressanone va in scena la quarta edizione dell’IMS

L’International Mountain Summit si ripropone come un contenitore semprepiù ricco e originale. Al pari degli altri anni, grandi nomi animeranno i Talk e parteciperanno ad attività sul campo, tra Walk e climbing. Previste anchemostre fotografiche, contest e proiezioni. Particolare attesa per la primaedizione della ISPO Academy, di cui anche Outdoor Magazine sarà partner.

L’ISPO, nato più di 40 anni fa per offrire servizi innovativi e promuoverelo sviluppo e le tendenze nel mercato sportivo, è riconosciuto come busi-ness sport network di riferimento a livello internazionale. Con l’introdu-zione dell’ISPO Academy, IMS vuole raccogliere tutti i programmi informa-tivi e di formazione come seminari, training, conferenze, workshop, etc. inun unico progetto, nell’intento di offrire ai professionisti di settore gli stru-menti e il plusvalore necessario per collocarsi con successo sul mercato.Per questo a Bressanone avrà luogo per la prima volta questo particolaremomento d’incontro, il 27 ottobre, intitolato “Idee per un mercato dell’out-door in cambiamento”. In varie relazioni si analizzeranno il mercato out-door e i fattori d’influenza, con annessa tavola rotonda conclusiva. I rela-tori del congresso e le relative mini biografie a destra. Anche OutdoorMagazine ha deciso di supportare questa importante iniziativa rivolta atutti gli operatori del settore, negozianti compresi naturalmente. Propriosul fronte retail, il nostro magazine organizzerà per la seconda volta l'am-bito premio "Best Outdoor Shop", supportato quest'ano anche da IMS eche verrà assegnato proprio durante l'ISPO Academy. L’ingresso è gra-tuito ma c’è obbligo di prenotazione sul sito www.ims.bz.

Ahmad AnsariGlobal manager delprogramma dicontrollo BSCIall’interno del SGS(Société Générale deSurveillance).Dottorato ingeochimicaambientale

Anke RiedelEsperta nell’analisi delciclo di vita deiprodotti e dell’impattoambientale di prodottie organizzazioni. Si èoccupata di servizieco design in SGS.Master in ingegneriaambientale

Hans OverduinSenior associate perISPO e consulentefreelance.Cofondatore diEurofamily (gruppoche riunisce alcunidei più importantiretailer europei), halanciato i brand Merue Kaikkialla

Luca PedrottiPresidente dell’ItalianOutdoor Group (IOG) edell’azienda trentina difamiglia AICAD, nellaquale ha fondato ilmarchio Lizard edistribuisce altri brandcome Inov8, Cep eStabilicers

Bernhard KiehlDirige il programmasostenibile della divi-sione tessuti in W.L.Gore dal 2009. È statoproduct specialist peril Gore Cover businessglobale e responsabiledel programma am-bientale di Gore inGermania

DURANTE L'INIZIATIVA DEL 27 OTTOBRE IL NOSTRO MAGAZINE ASSEGNERÀ ANCHE IL "BEST OUTDOOR SHOP" 2012

Uno degli IMS Walk 2011.

I Talk IMS riuniscono sempre grandi nomi.

ISPO ACADEMY: un convegno per il mercato outdoor

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Nel 2011 l’European Outdoor Forum ha attiratooltre 230 partecipanti. Quest’anno attesi top playereuropei per la prima edizione “climate neutral”.

Salva con nome Il 16 e il 17 ottobre ad Annecy (Francia)in scena, per il terzo anno, la kermesse

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Sopra una veduta del Palazzo Imperiale che ospiterà l’evento. A fianco uno dei seminari dell’edizione 2011.

Tra i seminari in programma ne spiccanoalcuni particolarmente attuali. Importante è adesempio il retail panel europeo, che coinvolgeresponsabili di negozi multisportivi provenientida diversi Paesi. Di rilievo anche la conferenzasulle potenzialità del mercato russo, così comequella sulla responsabilità di un prodotto diconsumo. Di seguito un’introduzione su questitre appuntamenti.

Negozi multisport: come performa l’outdoor? Quest’anno l’economia europea è stata sicu-

ramente caratterizzata da una generale incer-tezza. La maggior preoccupazione riguarda l’in-fluenza che l’euro avrà in futuro sulla domandaeuropea. Per sopravvivere e prosperare in unmercato in continuo cambiamento, i marchioutdoor stanno costantemente sviluppando

nuove strategie. In un periodo tanto impegnati-vo, nel quale è difficile per i brand incrementa-re le vendite, è importante monitorare comestanno performando gli altri sport. I partecipan-ti al panel che si riunirà all’EOF analizzerannole performance dei marchi outdoor in confrontoa quelle di brand provenienti da altri settorisportivi. Si discuterà anche di come i marchioutdoor possano rendersi più appetibili per iretailer multisportivi. Il panel sarà moderato daEugenio Di Maria (fondatore e ceo di EDMPublications, editore di SGI Europe e TheOutdoor Industry Compass). ParteciperannoTomas Främberg (vice buying director diStadium), Massimo Zuin (category manager deisegmenti outdoor, bike e ski in Sportland) eWilly Beyeler (capo del brand management perIIC-Intersport International Corp).

Russia, terra di opportunità? Sulla scia dell’analisi del mercato cinese rea-

lizzata nel corso dell’edizione 2011 dell’EOF, que-st’anno il monitoraggio dei paesi in via di svilup-po si concentrerà sulla Russia. Oltre alla suaprossimità all’Europa, la Russia presenta unenorme campo da giocoda destinare all’outdoor.Con una popolazione paria circa la metà dell’interaEuropa e numerose risor-se naturali in grado disostenere l’economialocale, la Russia potrebbediventare un mercatochiave per prodotti outdo-or. Lo speaker moscovitaVlad Moroz (co-fondatore, co-proprietario edirettore dell’azienda outdoor Red Fox) porteràal forum la sua esperienza e la sua conoscenzaanalizzando l’attuale grado di sviluppo del mer-cato outdoor in Russia. Red Fox, che oggi impie-ga oltre 300 persone, è uno dei principali fornito-ri di attrezzatura outdoor della Russia, possiedeuna catena retail di 16 negozi e produce la lineadi abbigliamento Virus Boardwear. Red Fox inol-tre distribuisce in Russia diversi marchi outdoortra cui Osprey, Lizard, Zamberlan, Vibram FiveFingers, Fizan, Inov-8.

La responsabilità di prodotti di consumo: comeessere pronti Bernard Bressoux (direttore tecnico e di quali-

tà di Petzl) sarà relatore del seminario in oggetto,che riguarda uno degli argomenti più critici delmercato odierno. La cultura anglosassone,soprattutto negli Usa, hatrovato un ambiente atten-to alla responsabilità civilenel quale la fanno dapadrone pratiche legaliaggressive. Anche ilRegno Unito sta seguendoquesta filosofia e le pro-spettive future vedono undiffondersi di queste prati-che in tutta Europa. Percui i brand devono conoscere perfettamente illivello del loro impegno nei confronti sia degliutenti finali che dei retailer. Di recente Petzl hascoperto di dover adottare una serie di misureper tutelarsi verso ogni potenziale causa diresponsabilità che potrebbe intraprendere unconsumatore. Durante l’EOF Bernard spiegheràcosa e perché sia stato modificato in Petzl ecosa sia necessario considerare per affrontarequesta sfida. Petzl, fondata nel 1933, conta gua-dagni per circa 80 milioni di euro (80% export),450 impiegati e una distribuzione in 51 paesi.

FOCUS SU ALCUNI ARGOMENTI TOP

EOF, terzo atto: tra businesse sostenibilità

I partecipanti all’ultima conferenza prevista all’European Outdoor Forum dello scorso anno.

Ph cr: jmfavre/wooloom

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A cura diMONICA VIGANò

Tenetevi liberi per il 16 e il 17 ottobre. In quelledate ad Annecy andrà in scena la terza edizionedell’European Outdoor Forum, che è senza dubbiouno degli appuntamenti più importanti del nostromercato. Ancora una volta il meeting riunirà ikey player del mondo outdoor per una due-giornidi conferenze che toccheranno diversi argomenti.Il tutto in un’atmosfera rilassata che aiuterà i par-tecipanti a prendere le migliori decisioni e a de-finire il futuro del mercato. Si tratta in pratica di unevento BtoB perfetto per conoscere e condivi-dere informazioni oltre che per creare eventualiassociazioni. L’appuntamento è svi-luppato dall’OSV in partnership conl’EOG ed è supportato da Ispo, Out-Door Show e Sport Achat. Oltre cheda media partner specializzati pro-venienti da tutta Europa tra cui anche noi di Out-door Magazine (insieme a SGI Compass, OutdoorData, Sports Experts, Outdoor Markt, Tradesport eOutdoori).

I PARTECIPANTI DEL 2011 - L’European OutdoorForum si è confermato come uno dei più impor-tanti eventi di networking del mercato outdooreuropeo. Lo dimostrano soprattutto i numeri deipartecipanti, che nel 2011 hanno superato quota230. Tra i più importanti player presenti alla se-conda edizione della kermesse spiccano 1% ForThe Planet, Aku, Amer Sports, Arc’teryx, Asso-sport, Bailo, Camp, Edelrid, Eider, Ferrino & C Spa,Italian Outdoor Group, Keen Footwear, La Sportiva,Lowa, Lowe Alpine, Mammut, Nordica, Oberalp/

Salewa Group, Patagonia, Petzl, Scarpa, TecnicaGroup, The North Face, Vaude, Vibram e WL Gore.

UN EVENTO “CLIMATE NEUTRAL” - Come parte delsuo impegno ecologico, quest’anno l’EOF saràcompletamente neutrale da un punto di vistaambientale. Gli organizzatori hanno infatti dichia-rato di voler compensare tutti i gas serra prodottidurante l’evento che non sarà possibile ridurre oeliminare. È stata persino realizzata una stimasulla base delle emissioni prodotte lo scorso annoper determinare quante tonnellate di CO2 sa-ranno da compensare. L’organizzazione svizzeraper la protezione ambientale Myclimate si occu-perà della fase di compensazione che consterà in

un progetto da realizzarsi in Nepal.Nel dettaglio, i combustibili fossilisaranno rimpiazzati da energia rin-novabile combinando misure di ri-sparmio energetico con l’introdu-

zione di processi e tecnologie efficienti. Questocontribuirà a frenare la deforestazione e a proteg-gere l’ecosistema locale, portando i contadini autilizzare biogas anziché legna da ardere. Il pro-getto prevede l’installazione di 7.500 strutture dibiogas per i contadini e le loro famiglie, ridu-cendo la richiesta di legna da ardere non sosteni-bile e le emissioni di carbone come conseguenzadella deforestazione. L’associazione Mountain Ri-ders Consultancy realizzerà un calcolo esatto deigas emessi nell’edizione 2012.

UN PROGRAMMA ECO-FRIENDLY - Già dai suoiesordi l’EOF segue, insieme ai suoi partner, un pro-gramma sostenibile gestito dalla società Azimut.Oltre alla riduzione dei gas serra, questo pro-

gramma prevede la localizzazione del consumo dirisorse naturali, la limitazione dei rifiuti prodotti,il riciclo e la riduzione di danni ecologici occorsi du-rante la preparazione e lo svolgimento del Forum.Non mancano poi iniziative di sensibilizzazione ri-volte a partecipanti, staff e comunità locale. Ilcoinvolgimento di autorità locali e nazionali, spon-sor, gruppi cittadini, società no profit, esperti tec-nici e di business sta aiutando gli organizzatoridell’EOF a raggiungere gli obiettivi prefissati.

LA LOCATION - Tra le particolarità dell’eventospicca sicuramente l’atmosfera rilassata, resa talesenza dubbio anche grazie alla location d’ecce-zione. Il Forum si terrà infatti nella sala congressidel prestigioso Palazzo Imperiale che sorge diret-tamente sul lago di Annecy. Inoltre sono a calen-dario un pranzo firmato SGI e Compass Nordic euna cena promossa da Ispo, due appuntamentiche daranno ai partecipanti tempo per stringerenuove relazioni con diversi attori del mercato.

GLI ARGOMENTI E I RELATORI - Diversi i seminaria programma quest’anno, ai quali parteciperannospeaker di primordine. In particolare il primogiorno di lavori si susseguiranno le seguenti con-ferenze (tra parentesi nome e carica dei relatori):Demografia Outdoor... Stai cavalcando l’onda?(Claudia Bösl, fondatrice di Generation Sport); IlBrasile, il gigante sud americano, entra nell’out-door (Marina Moretti Franco, managing directordi Adventure Sports Fair); Il futuro dei canali di e-retailing (Philippe Wargnier, presidente diwww.evioo.com); Sustainable Apparel Coalition(Jason Kibbey, executive director di SustainableApparel Coalition); Location, location, location, la

somma di location per individuare il consumer (PJVerhoef, fondatore EMEA chapter, advisory boardmember, The Location Based Marketing Associa-tion); Il cosa e il come dell’inserimento dell’inno-vazione nella vostra organizzazione (Alberto DeConti, CEO di ADC Alchemy); Il lancio di livelliavanzati del mercato outdoor (Pascal Aymar, exgeneral manager Europe e Asia di Coalision);EOCA, lì per tutti noi! (John Jansen, presidente diEOCA, managing director e capo di Keen EMEA).La sera si svolgerà la cena Ispo, che sarà inaugu-rata da Rolf Schmid (ceo di Mammut SportsGroup). Il giorno seguente sono invece previstele seguenti conferenze: Russia, terra di opportu-nità? (Vlad Moroz, co-fondatore, co-proprietarioe direttore di Redfox – vedi box sotto); Sosteni-bilità ambientale in adidas con un focus sulla ca-tena di fornitori (Philipp Meister, manager mate-riali sostenibili e innovazione di adidas Group); Laresponsabilità di prodotti di consumo: come es-sere pronti (Bernard Bressoux, direttore tecnicoe di qualità di Petzl – vedi box sotto); Negozi mul-tisportivi: come performa l’outdoor? (con EugenioDi Maria fondatore e ceo di EDM Publications, To-mas Främberg vice buying director di Stadium,Massimo Zuin category manager per outdoor,bike e sci in Sportland e Willy Beyeler capo delbrand management in IIC-Intersport InternationalCorp – vedi box sotto); Conquistare il mercato US

(George Schott,fondatore e vicepresidente ven-dite e marketingdi Injinji).

www.europeanoutdoorforum.com

Da sinistra: Eugenio di Maria, Willy Beyeler, Massimo Zuin e Tomas Främberg.

Vlad Moroz. Bernard Bressoux.

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