ouspensky - la strana vita di ivan osokin

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P. D. OUSPENSKY

LA STRANA VITA DI IVAN OSOKIN

CAPITOLO I LA PARTENZA

Sullo schermo una scena nella stazione di Kursk in Mosca . Un brillante giorno di Aprile del 1902. Un gruppo di amici, che erano venuti a vedere Zinaida Krutitsky e sua madre in partenza per la Crimea, stavano vicino al vagone letto. Fra di loro cera Ivan Osokin, un giovane uomo sui 26 anni. Osokin era visibilmente agitato anche se provava a non mostrarlo.Zinadia stava parlando con suo fratello, Michail, amico di Osokin un giovane ufficiale in uniforme di uno dei reggimenti di granatieri di Mosca e due ragazze. Poi lei si gir verso Osokin e camminarono in disparte con lui. Mi stai mancando molto disse lei . E triste che tu non puoi venire con noi.. Anche se non mi sembra che tu lo voglia particolarmente , altrimenti verresti. Non vuoi fare niente per me. Il tuo non stare nel presente rende tutto quello che ci diciamo ridicolo e futile. Ma sono stanca di discutere con te. Tu devi fare ci che vuoi. Ivan Osokin divenne sempre pi agitato, ma prov a controllarsi e disse con uno sforzo: non posso venire al momento , ma lo far dopo , te lo prometto. Non puoi immaginare com difficile per me rimanere qui. No, non posso immaginarlo e non posso crederlo, disse Zinaida velocemente. Quando un uomo vuole qualcosa cos fortemente come tu dici di fare, egli agisce. Sono sicura che tu sei innamorato di una delle tue allieve di qui, qualche dolce poetica ragazza che adorna la collezione. Confessa! Lei rise. Le parole e il tono di Zinaida fecero ferirono Osokin profondamente. Cominci a parlare ma si ferm , poi disse: Lo sai che non vero sai che sono solo tuo. Come faccio a saperlo? disse Zinaida con aria sorpresa. tu sei sempre occupato . Ti rifiuti sempre di venire a vederci. Non hai mai tempo per me, ed ora mi piacerebbe cos tanto che tu venissi con noi. Potremmo stare insieme per due giorni interi. Gi penso come sarebbe piacevole il viaggio. Lei gett un veloce sguardo ad Osokin. E una volta in Crimea, cavalcheremmo insieme e navigheremmo lontano in alto mare. Tu mi leggerai le tue poesie. Ed ora mi invece annoier a morte. Lei aggrott le ciglia, e si volt. Osokin prov a replicare ma non trovando niente da dire rimase in piedi mordendosi le labbra. Verr dopo replic lui. Vieni quando vuoi disse lei con aria indifferente, ma questa occasione ormai perduta . Mi annoier viaggiando da sola. Mia madre una piacevole compagnia, ma non quello che voglio. Grazie a Dio ho visto un uomo che conosco, evidentemente viagger anche lui con questo treno. Potrebbe rendermi il viaggio pi piacevole. Osokin di nuovo riprese a parlare ma Zinaida continu: Io sono solo interessata al presente. Come faccio a preoccuparmi per quello che potrebbe succedere in futuro? Tu non realizzi questo fatto. Tu vivi nel futuro, io non posso. Capisco tutto quanto disse Osokin ed veramente difficile per me. Ancora non posso essere daiuto. Ma ti ricorderai cosa ti ho chiesto? Si, mi ricorder e ti scriver. Ma non mi piace scrivere lettere. Non te ne aspettare molte , vieni subito invece. Ti aspetter un mese, due mesi , dopo di che non ti aspetter pi. Bene andiamo , mia madre mi star cercando. Riunirono il gruppo vicino al vagone letto. Osokin e il fratello di Zinaida camminavano verso luscita della stazione. Cosa c , Vanya disse Michael Krutitsky. Non mi sembri molto allegro. Osokin non era in vena di parlare. Sto bene disse ma sono ammalato di Mosca. Mi piacerebbe anche andare via qualche volta. Essi si dirigevano fuori verso la grande piazza asfaltata di fronte alla stazione. Krutitsky strinse la mano ad Osokin, che camminava sotto i gradini salut una carrozza e and via. Osokin rest per lungo tempo a guardare oltre . Ci sono volte che mi sembra di ricordare qualcosa disse a se stesso piano, e altre che mi sembra di aver dimenticato qualcosa di davvero importante. Sento come se tutto questo fosse gi successo prima nel passato. Ma quando? Non lo so . Che strano. Poi si guard in giro come un uomo che si era appena svegliato. Adesso lei partita ed io sono qui da solo. Solo a pensare che avrei potuto viaggiare con lei proprio in questo momento , che sarebbe tutto quello che desidero per il presente. Andare a sud , nella luce del sole, e stare con lei per due giorni interi. Poi pi tardi vederla tutti i

giorni e il mare e le montagne.. . Ma invece di questo, io sto qui. E lei non pu neanche capire perch non sono andato. Lei non riesce a capire che al momento ho esattamente 30 Kopechi nella mia tasca. E se lei volesse potrebbe renderlo non facile per me. Guard indietro ancora una volta allentrata della stazione, poi con la testa curva and gi per i gradini nella piazza.

CAPITOLO II LE TRE LETTERE Tre mesi dopo negli alloggi di Ivan Osokin. Una grande stanza che egli aveva affittato ammobiliata. Ambiente piuttosto povero. Una lettiera di ferro con una coperta grigia, un lavabo , un com, una piccola scrivania, una libreria aperta, sul muro ritratti di Shakespeare e Pushkin qualche fioretto e maschere. Osokin guardava molto perturbato ed irritato, camminando su e gi per la stanza. Butt di lato una sedia che era sulla sua via, poi and al tavolo, prese dal cassetto tre lettere in un lunga e stretta busta grigia, le lesse una dopo laltra e poi le mise via. PRIMA LETTERA: Grazie per la tua lettera e i tuoi versi. Sono deliziosi. Solo, mi piacerebbe sapere a chi si riferiscono, non a me ne sono sicura, altrimenti saresti qui. SECONDA LETTERA: Ti ricordi ancora di me? Veramente , spesso mi sembra che tu scriva per abitudine o per uno strano senso di dovere che ti sei inventato. TERZA LETTERA: Io ricordo tutto quello che ho detto. I due mesi stanno per finire. Non provare a giustificarti o a spiegare. Che non hai denaro, lo so , ma io no ti ho mai chiesto niente per questo. Ci sono persone molto pi povere di te che vivono qui. Osokin camminava per la stanza, poi si ferm vicino al tavolo e disse ad alta voce: E lei non mi ha pi scritto. Lultima lettera arrivata un mese fa. E io le scrivo ogni giorno. Qualcuno bussa alla porta. Stoupitsyn un amico di Osokin, un giovane dottore, entr nella stanza. Strinse la mano ad Osokin e si mise a sedere al tavolo nel suo soprabito. Qual il tuo problema ? Sembri molto malato : Egli si accost velocemente ad Osokin e simulando unaria seria prov a sentirgli il polso. Osokin sorrise e lo allontan , ma il momento successivo unombra attravers il suo viso. Ogni cosa marcia, Volodya, disse. Non riesco a spiegartelo con chiarezza, sento come se mi fossi tagliato fuori dalla vita. Tu e tutti gli altri state andando avanti mentre io sono ancora bloccato. Sembra come se avessi voluto modellare la mia vita nel mio proprio modo ottenendo soltanto di romperla in due pezzi. Per te sta continuando tutto in modo normale. Tu hai la tua vita ora e un futuro avanti a te. Io ho provato a superare tutte le barriere ed il risultato stato che non ho niente per ora e niente per il futuro. Se solo potessi ricominciare tutto da capo! Adesso so che avrei dovuto fare ogni cosa in modo diverso. Non avrei dovuto ribellarmi nello stesso modo contro la vita e contro ogni cosa che mi stata offerta. Adesso so che uno si deve sottomettere alla vita prima di poter conquistare qualcosa. Ho avuto molte possibilit, e molte volte le cose sono tornate a mio favore, ma ora non rimasto pi niente da lasciare. Tu esageri, disse Stoupitsyn . Che differenza c fra te e la maggior parte di noi? La vita non particolarmente piacevole per nessuno. Ma perch, tutte le cose particolarmente sgradevoli dovrebbero essere accadute a te? Non mi accaduto nulla , solo mi sento fuori dalla vita. Qualcun altro bussa alla porta. Il padrone di casa di Osokin , un impiegato statale in pensione entr in casa. Era leggermente alticcio ed estremamente affabile e chiacchierone, ma Osokin ebbe paura che gli avrebbe chiesto i soldi dellaffitto e cerc subito di liberarsene. Quando il padrone di casa se ne fu andato, Osokin con un espressione di disgusto sulla faccia agit le mani verso la porta. Vedi, tutta la vita una piccola lotta con piccole difficolt come questa, disse. Cosa fai questa sera? Sto andando dai Samoyloffs. Loro stanno parlando di formare un circolo per spiritualisti , medium , mistici o qualcosa di questo tipo di ricerca, una societ per ricerche psichiche in Hamovniki. Vuoi venire?Credo tu sia interessato in questo genere di cose. Si, lo ero, anche se ho visto pi volte che sono tutte sciocchezze. Ma io non sono invitato. Vedi, ti ho detto che io sono uscito dal gregge. Sono un genere di persone vagamente connesse con luniversit, ma che enfatizzano sempre questa connessione. Cosa sono io per loro? Sono uno straniero ed un intruso ed lo stesso ovunque. Tre quarti dei loro interessi e tre quarti dei loro discorsi mi sono estranei, e loro se ne accorgono. Mi invitano qualche volta con gentilezza, ma giorno dopo giorno sento che labisso cresce notevolmente. La gente parla con me in modo diverso da come parla con gli altri. Laltra settimana tre sciocche studentesse mi avvisarono di leggere Karl

Marx e non capirono quando risposi loro che preferivo una zuppa di latte. Capisci cosa voglio dire? Sono solo certamente tutte sciocchezze , ma queste sciocchezze hanno cominciato a stancarmi. Bene , non posso discutere con te , disse Stoupitsyn, ma sono sicuro che questa solo tua immaginazione. Egli si alz , accarezz leggermente Osokin sulle spalle , prese il libro per cui era venuto ed and via. Anche Osokin si prepar ad uscire. Poi cammin su per il tavolo e rimase li in piedi nel suo cappello e nel suo cappotto., perso in un pensiero. Tutto avrebbe potuto essere diverso , disse se fossi andato in Crimea. E dopo tutto perch non ci andai? Avrei potuto almeno essere l , e una volta l che cosa mi sarebbe importato di qualunque cosa? Forse avrei potuto trovare un lavoro. Ma chi sulla terra potrebbe vivere a Yalta senza soldi? Cavalli, Navi, Caf, tutte cose che significavano soldi. Uno si deve vestire decentemente. Non sarei potuto andare l con gli stessi vestiti che uso qui. Tutte queste cose sono solo bazzecole, ma quando tutte queste simili bazzecole si mettono insieme E lei non capisce che io non posso vivere l. Lei pensa che io non ci voglio andare, o che qualche cosa mi tiene qui Non ci sar davvero un'altra lettera oggi?

CAPITOLO III LUOMO DAL SOPRABBITO BLU Ivan Osokin and a chiedere se cera qualche lettera per lui alla posta generale dove aveva chiesto a Zinaida di scrivergli poste -restante. Non cerano lettere. Appena uscto fuori, si imbatt in un uomo dal soprabito blu. Osokin si ferm e lo segu con lo sguardo. Chi quelluomo? Dove lho visto? La faccia mi familiare. Conosco quel soprabito. Perso in questo pensiero, continuava a camminare. Allangolo della strada si ferm per lasciar passare una carrozza con due cavalli. Nella carrozza cera un uomo e due donne che aveva incontrato in casa Krutitsky. Osokin alz la mano per togliersi il cappello, ma loro non lo videro. Sorrise e continu a camminare. Al successivo angolo incontr il fratello di Zinaida. Egli si ferm attratto dal braccio di Osokin, and verso di lui dicendo : Hai sentito la novit? Mia sorella sta per sposarsi col colonnello Minsky. Il matrimonio sar a Yalta , e dopodich intendono andare a Costantinopoli e poi in Grecia. Sto andando in Crimea tra pochi giorni. Hai qualche messaggio? Osokin sorrise gli strinse la mano e rispose con voce allegra: Si, porta i miei auguri e le mie congratulazioni. Krutitsky disse qualcosaltro, sorrise e and via. Osokin lo salut con una faccia sorridente. Ma dopo che furono partiti, il suo volto cambi espressione. Continu a camminare ancora un po, poi si ferm e rimase a guardare sotto la via non notando alcun passante passante. Bene , cos questo ci che significa disse a se stesso. Ora ogni cosa mi chiara. Cosa dovrei fare? Andare l e sfidare Minsky a duello? Ma perch? Evidentemente era gi tutto deciso in anticipo e io ero voluto solo per divertimento. una buona cosa che io non sia andato l. No, questo vigliacco da parte mia! Non ho ragione di pensare questo e non giusto. Tutto questo successo perch non sono andato. Ma certamente non andr adesso, e non voglio fare nulla. Lei ha scelto. Che ragione ho di essere insoddisfatto ? Dopo tutto, cosa le potevo offrire? Avrei potuto portarla in Grecia? Continu a camminare, poi si ferm ancora e continu a parlare a se stesso. Ma mi sembrato che lei realmente provava qualcosa per me. E il modo in cui parlavamo insieme, non cera nessunaltro al mondo con cui avrei parlato in quel modo Lei cos straordinaria e Minsky ordinario tra lordinario; un tipo di colonnello e legge la Novoe Vremya. Ma abbastanza presto sar un uomo stimato, ed io non sono neanche stato riconosciuto dagli amici di lei in strada. No, non posso, io devo, o andare da qualche parte o non posso stare qui.!

CAPITOLO IV LA FINE DEL ROMANZO SERA. Osokin nella sua casa. Stava scrivendo una lettera a Zinaida Krutitsky , ma strappava continuamente foglio dopo foglio e cominciava da capo. Di tanto in tanto si alzava e cominciava a camminare per la stanza. Poi cominciava a scrivere di nuovo. Alla fine gett a terra la penna e cadde esausto sulla sua sedia. Non posso pi scrivere disse a se stesso. Le ho scritto per giorni interi ed intere notti. Ora sento come se qualcosa si sia rotto in me. Se nessuna delle mie lettere le ha detto qualcosa, neanche questa le dir nulla. Non posso si alz in piedi lentamente e, muovendosi come un cieco , prese il revolver e le cartucce dal cassetto del tavolo, caric la rivoltella e la mise in tasca. Poi prese il suo cappello ed il cappotto, spense la lampada e usc fuori.

CAPITOLO V DAL MAGO Ivan Osokin and da un mago che conosceva da un po di tempo. Egli era un buon mago, ed aveva sempre un eccellente brandy e buoni sigari. Osokin ed il mago sedevano vicino al fuoco. Una spaziosa stanza riccamente decorata in uno stile medio orientale. Il pavimento era coperto da un prezioso tappeto persiano antico, e tappeti Bokhara e Cinesi. Le alte finestre erano provviste di tende di antico broccato dai bellissimi disegni. Sedie e tavoli di ebano intagliato. Figure in bronzo di divinit indiane. Libri Indiani in foglie di palma. In una nicchia, una graziosa figura di Kwan Yin in grandezza naturale. Un grande celestiale globo sopra un piedistallo cinese laccato di rosso. Su un piccolo tavolo nero intarsiato in avorio vicino la sedia del mago cera una clessidra. Sulla spalliera della sedia, stava seduto un gatto siberiano nero che guardava il fuoco. Lo stesso mago un curvo uomo anziano con un acuto sguardo penetrante, era vestito tutto di nero, e portava un piccolo e piatto cappello nero sulla testa. Aveva in mano un sottile bastone persiano intarsiato con dei turchesi. Osokin era oscuro. Fumava un sigaro e non diceva niente. Ad un tratto poi si era immerso profondamente nei suoi pensieri , il mago parl. Mio caro amico, tu lo sapevi da prima. Osokin cominci a guardarlo: come fai a sapere quello che sto pensando? Io so sempre cosa stai pensando Osokin curv la testa. Si lo so che non posso essere aiutato ora, disse. Ma se solo potessi riportare indietro questo miserabile tempo che non mai esistito, come tu stesso dici sempre. Se solo potessi riprendere indietro tutte le occasioni che la vita mi ha offerto e che io ho gettato via. Se solo potessi fare le cose in modo differente Il vecchio uomo prese la clessidra da sul tavolo, la scosse , la capovolse e guard la sabbia scendere. Ogni cosa pu essere portata indietro. Disse, ogni cosa , ma mai questo potr aiutare. Osokin, senza ascoltare e completamente immerso nei suoi pensieri, continu: Se solo avessi saputo cosa sarebbe accaduto. Ma ho creduto troppo in me stesso, ho creduto nella mia forza. Ho voluto vivere a modo mio. Non avevo paura di niente. Ho gettato via tutto ci che gli altri apprezzavano e non ho mai guardato indietro. Ma ora darei met della mia vita per tornare indietro e diventare come tutti gli altri. Si alz e cominci a camminare su e gi per la stanza. Il vecchio restando seduto continuava a guardarlo, annuendo con la testa e sorridendo. Cera un divertimento ed una ironia nel suo sguardo , non un ironia non comprensiva , antipatica, ma un genere di ironia piena di comprensione, di compassione e piet, come se volesse aiutarlo ma non era possibile. Ho sempre riso su ogni cosa, continu Osokin, e ho sempre gioito nel separarmi dalla mia vita, mi sentivo pi forte degli altri. Niente poteva piegarmi, niente poteva farmi abbattere . Io non mi sento battuto, ma non posso pi combattere. Sono finito in una sorta di pantano. Non posso pi fare neanche un movimento. Mi capisci? Devo resistere e guardare me stesso sprofondare. Il vecchio seduto lo guardava. Come sei giunto a questo? Disse. Come?. Tu conosci tante cose su di me , che devi per forza conoscere anche questo completamente. Io ero gi alla deriva quando sono stato espulso dalla scuola. Quel fatto da solo cambi completamente la mia vita. A causa di questo sono fuori contatto con ogni cosa. Prendi i miei compagni di scuola: alcuni sono ancora alluniversit; altri hanno preso il loro titolo di studio, ognuno di loro ha un terreno solido sotto i piedi. Io ho vissuto dieci volte pi di loro, Io conosco di pi, ho letto e visto cento volte di pi di quanto hanno fatto loro e nonostante ci sono un uomo che la gente tratta con condiscendenza. E questo tutto ? chiese il vecchio. Si, tutto - sebbene non completamente tutto. Io avevo altre possibilit , ma una dopo laltra sono scivolate via da me. La prima fu la pi importante. Come terribile che completamente senza comprensione o intenzione, quando siamo ancora troppo giovani non capire il risultato che si potrebbe ottenere , quando possiamo fare delle cose che possono influenzare tutta la nostra vita e cambiare tutto il nostro futuro. Ci che facevo a scuola era tutto uno scherzo: ero annoiato. Se avessi saputo o compreso dove mi avrebbe condotto, pensi che lo avrei fatto? Il vecchio fece un segno di assenso col capo. Si, lo avresti fatto disse. Mai Il vecchio rise. Osokin continu a passeggiare su e gi per la stanza, poi si ferm e parl ancora. e , dopo poi perch litigai con mio zio? Il vecchio era veramente ben disposto verso di me, ma fu come se lo provocai scomparendo per interi giorni nei boschi con la ragazza in sua custodia . E vero Tanechka era straordinariamente dolce e io avevo

solo sedici anni e i nostri baci erano cos belli. Ma il vecchio fu mortalmente offeso quando ci sorprese a baciarci nella sala da pranzo. Come fu sciocco tutto ci! Se avessi saputo cosa sarebbe successo non pensi che mi sarei fermato? Il mago rise ancora. Tu lo sapevi disse. Osokin rest in piedi sorridendo come se stesse vedendo qualcosa del passato. Potrebbe essere che lo sapessi disse. Solo che allora mi sembrava cos eccitante. Ma sicuramente non era necessario doverlo fare. E se sapevo chiaramente cosa sarebbe successo, sarei certamente andato via da Tanechka. Tu lo sapevi con assoluta chiarezza, disse il vecchio. Pensaci e vedrai . Certamente non lo facevo disse Osokin. Lintero problema che noi non sappiamo mai con certezza cosa sta succedendo. Se sapessimo definitivamente quale sarebbe il risultato delle nostre azioni, supponi che faremmo quello che facciamo? Tu sai sempre tutto, disse il vecchio, guardando Osokin: Un uomo pu non sapere cosa succeder come risultato delle azioni di altre persone , o come risultato di cause sconosciute, ma egli conosce sempre tutti i possibili risultati delle proprie azioni. Osokin scivol perso nei suoi pensieri e un ombra gli attraversava il viso. Potrebbe essere disse , che qualche volta io prevedevo gli eventi, ma uno non pu prendere questa come una regola E inoltre io mi avvicino alla vita sempre piuttosto differentemente dagli altri. Il mago sorrise. Ma anchio , continu Osokin senza ascoltare , Se sapevo per certo cosa sarebbe successo di questo, perch avrei fatto quelle cose? Prendi cosa accadde alla scuola militare. Io comprendo che era difficile l per me perch non ero abituato alla disciplina, ma dopotutto, quello era assurdo. Mi sarei potuto imporre di sopportarlo. Tutto era iniziato ad andare agevolmente ed mi era rimasto solo un breve tempo. Quando subito, come se avessi voluto farlo di proposito, iniziai ad arrivare in ritardo dal permesso. Cos un luned mi dissero che sarei stato espulso se avrei fatto tardi ancora un volta. Per due volte dopo arrivai in orario, e quando quella sera al Leontieff, le ragazze in vestito nero e non ritornai a scuola del tutto. Bene, quale fu lutilit di tutto ci? Come risultato fui espulso. Ma io non sapevo in anticipo che sarebbe andata a finire cos. Tu lo sapevi , ripet il mago. Osokin rise. Bene supponiamo che in quel caso lo sapevo, ma io ero terribilmente annoiato da tutte quelle sciocchezze, e dopo tutto uno spera sempre per il meglio. Voglio che tu capisca che quando parlo circa il sapere , io non intendo quel tipo di sapere che in realt , solo una supposizione. Io intendo che se noi sapessimo con assoluta certezza cosa andr a succedere, allora agiremmo differentemente. Mio caro amico, tu non comprendi cosa stai dicendo. Se tu sapessi qualcosa con assoluta certezza, significherebbe che sarebbe inevitabile. Allora nessuna delle tue azioni potrebbe alterare niente in nessun caso. Qualche volta tu sai cose come questa: lo sai, per esempio, che se tocchi il fuoco ti brucerai. Ma non voglio dire questo. Io intendo che tu sai sempre che risultato ci sar dalluna o laltra tua azione; ma in uno strano modo tu vuoi fare una cosa e ottenere il risultato che si potrebbe avere solo con unaltra. Noi non sempre sappiamo tutti i risultati che otterremo. Disse Osokin. Sempre Aspetta un momento, veramente sapevo ogni cosa quando ero un soldato privato in Turkestan? Non speravo in nessuna cosa. Non mi aspettavo niente. Il mago sorrise ancora. Non cera niente che avresti potuto fare, disse. Niente dipendeva da te , e tu non facesti nulla. Improvvisamente ricevetti un eredit da una zia , Continu Osokin. quarantamila rubli. Quella fu la mia salvezza. In principio cominciai agendo assennatamente. Andai allestero; viaggiai per qualche tempo. Poi cominciai ad andare a delle conferenze alla Sorbonne. Ogni cosa divenne possibile ancora molte cose erano anche meglio di prima, e poi in uno sciocco momento, insensatamente e stupidamente , persi tutto il denaro che mi rimaneva alla roulette in compagnia di ricchi studenti Americani e Inglesi che non se ne accorsero neppure. Sapevo allora cosa stavo facendo? Stavo perdendo ogni cosa in quel momento. Sono sicuro che se noi sapessimo dove stiamo andando a finire , molto spesso ci fermeremmo. Il vecchio si alz e si appoggi al suo bastone, stava di fronte ad Osokin. Ma tu perdesti una considerevole somma di denaro , alle carte e alla roulette, Disse. Me lo hai detto tu stesso. Perch era rimasto solo un terzo della tua eredit? Oh , non persi tutto il denaro alle carte. Avevo vissuto per quattro anni allestero, rispose Osokin. e in ogni caso non avrei potuto vivere col mio reddito. Avevo ancora abbastanza per prendere il mio titolo di studio per poi trovare un lavoro. Si, Disse il mago, questo forse , ma tu perdesti gi il tuo denaro, e fu inevitabile che tu perdessi tutto. E tu sapevi che lavresti perso. Tu lhai sempre saputo , ma non ti sei fermato. Osokin scosse nervosamente la testa. Sicuramente no ! Sicuramente no! Pianse. Se solo potessimo sapere! La nostra

sfortuna che strisciamo intorno come gattini ciechi sopra un tavolo, senza mai conoscere dove il bordo. Noi facciamo cose assurde perch non conosciamo ci che abbiamo davanti. Se solo potessimo sapere! Se solo potessimo vedere un po avanti! Egli camminava su e gi per la stanza, poi si ferm di fronte al vecchio. Ascolta , pu la tua magia fare questo per me? Puoi mandarmi indietro nel tempo? Ho pensato a questo da molto tempo e oggi quando ho saputo di Zinaida ho sentito che questa era la sola cosa rimasta per me. Non posso continuare a vivere . Ho rovinato tutto. Mandami indietro se possibile. Far ogni cosa in modo diverso. Vivr in un nuovo modo e mi preparer per incontrare Zinaida quando verr il tempo. Voglio tornare indietro circa dieci anni al tempo che ero ancora uno scolaro. Dimmi possibile? Il vecchio annu col capo. E possibile disse. Osokin si ferm stupefatto. Puoi farlo? Il vecchio annu ancora, e disse: Io posso farlo, ma non sar utile per te. Bene, questo un affare mio, disse Osokin. Solo mandami indietro dieci anzi no dodici anni ma a una condizione che io ricordi ogni cosa , capisci? Inclusi i pi piccoli dettagli. Tutto ci che ho acquisito durante questi dodici anni deve rimanere con me, tutto ci che conosco, tutte le mie esperienze, tutta la mia conoscenza della vita. Uno potrebbe fare ogni cosa allora! Posso mandarti indietro al tempo che desideri , e tu potrai ricordare ogni cosa , ma non ricaverai nulla da ci, disse il vecchio. Come non ricaver nulla? disse Osokin agitandosi. Lintero orrore delle cose che noi non conosciamo la nostra via. Se io so e ricordo, potr fare ogni cosa in modo diverso. Potr avere uno scopo, potr essere consapevole del modo e della necessit per tutte le cose difficili che dovr affrontare. Cosa stai dicendo? Certamente cambier tutta la mia vita. Trover Zinaida mentre sono ancora a scuola. Lei non sapr niente , ma io sapr gi che noi ci incontreremo pi tardi , e potr fare ogni cosa in previsione di ci. Pensi che far ancora tutti quei trucchi alla mia vita? Certamente no! Il vecchio si sedette lentamente e continuava a guardarlo. Fallo se possibile disse il vecchio. tornerai indietro dodici anni come vuoi tu. E potrai ricordare ogni cosa cos a lungo quanto tu desideri. Sei pronto? Completamente pronto, disse Osokin. In ogni caso non posso tornare a casa ancora . Questo sento che impossibile. Il vecchio batt le mani tre volte. Un cinese, il servo del mago, arriv silenziosamente nella stanza. Egli aveva una lunga treccia, ed era vestito in un vestito blu di seta decorato con una pelliccia e scarpe con spesse suole di feltro. Il mago gli parl a bassa voce. Il cinese si mosse silenziosamente, prese un piccolo braciere con del carbone bruciante e un alto vaso e lo pos di fronte al mago. Il gatto balz gi dallo schienale della sedia del mago e and fuori dietro al cinese. Il vecchio introdusse una mano nel vaso e con laltra mano gesticol verso la poltrona di Osokin. Osokin stava seduto. Guardando nel fuoco il vecchio pronunci alcune incomprensibili parole. Poi tir fuori le mani dal vaso, gett un mano piena di polvere grigia e verde nel braciere. Nello stesso tempo prese un clessidra dal tavolo, la agit e la capovolse. Un aromatico e pungente fumo saliva in una nuvola sopra il braciere. Lintera stanza ne fu piena e in esso si potevano vedere molte forme muoversi come se la stanza si fosse improvvisamente piena di gente. Quando il fumo si fu diradato il mago era seduto sulla sua poltrona tenendo la clessidra nella sua mano. Osokin era scomparso.

CAPITOLO VI MATTINO Un mattino presto nellottobre del 1890. Un dormitorio in una scuola per ragazzi. Schiere di letti, dormienti figure che si rotolavano nelle coperte. Attraverso un arcata si poteva vedere unaltra parte del dormitorio. Le lampade erano accese. Fuori era ancora buio. Un orologio faveva le sei in punto. Un bidello soprannominato Frog, un veterano della guerra del Caucaso, apparve alla fine del dormitorio e inizi a suonare una grossa campana. camminando lungo il largo passaggio centrale tra i letti. Il dormitorio ritorn subito alla vita. Cera rumore e movimento. Alcuni ragazzi si alzarono gettarono via le coperte altri provavano a strappare un altro mezzo minuto di sonno. Un ragazzo di quindici anni circa salt sul letto e cominci a danzare. Qualcuno gli lanci un cuscino dallaltro lato del dormitorio. Il direttore, un alto e magro tedesco con una barba rossa, in un cappotto blu con dei bottoni di ottone, camminava da un letto ad un altro dando una tirata alle coperte di quelli che ancora non si erano alzati. In un letto vicino al muro Osokin stava seduto fissando fuori stupefatto. Sembrava un ragazzo di quattordici anni. Sto sognando tutto questo? E cosa significa? disse a se stesso. quello che sto vedendo un sogno? Sono andato dal mago e gli ho chiesto di spedirmi indietro nel tempo. Mi disse che mi avrebbe mandato indietro di dodici anni. possibile che ci sia vero? Io presi la pistola e andai fuori di casa. Non riuscivo pi a rimanere in casa. vero che Zinaida si sta sposando con Minsky? Che strano sogno! Il dormitorio sembra assolutamente reale. Non sono sicuro se voglio che realmente mi trovi qui oppure no; qui era un posto deliziosamente bestiale. Ma come potr continuare a vivere? Non c pi Zinaida per me. Non lo accetto ne mai lo accetter. Ho detto al mago che volevo cambiare tutta la mia vita e che volevo iniziare da capo. Ma veramente pu essere che mi abbia mandato indietro? impossibile . Lo so questo un sogno. Ma prover a immaginare che attualmente sono realmente a scuola. meglio o peggio? Non so neanche cosa dire. Perch questo mi fa sentire cos spaventato e triste? Dopo tutto non pu essere cos , ma Zinaidano , veramente un circolo vizioso se io sono effettivamente uno scolaro, ci significa che ho sognato tutto Zinaida e ogni altra cosa. Pu essere la verit oppure no? Bene, ci sono mille cose che non avrei potuto sapere quando ero a scuola. Prover questo subito. Cosa prover a ricordare? Ah ecco ho trovato ! A quel tempo non conoscevo linglese. Lho imparato dopo. Se adesso lo so , significa che tutto reale, che io sono realmente stato allestero e tutto il resto. Come quella storia di Stevenson che inizia con la figlia del re che non aveva potere sul domani? Il suono del domani? Si giusto. ( Il re di Duntrine aveva una figlia quando era ormai vecchio e lei era la pi amabile figlia del re tra due mari) Cos tutto vero. Conosco linglese. Posso ricordarmi come proseguiva: ( I suoi capelli erano come oro filato e i suoi occhi come polle in un fiume e il re le diede un castello sopra la spiaggia con una terrazza e una corte di pietre intagliate e quattro torri ai quattro angoli. ) Ma allora significa che tutto un sogno Osokin , Osokin, grid il suo amico Memorsky. perch sei seduto l come un gufo? Ti sei addormentato? Non senti il tedesco sta prendendo i nomi di quelli che non si sono ancora vestiti. Svegliati, sei un burattino del diavolo. Osokin afferr il cuscino e lo lanci rabbiosamente al ridente Memorsky, che abilmente lo evit. In quel momento il direttore tedesco stava uscendo dallinizio dellarcata e il cuscino vol sopra la testa di Memorsky , colpendo il direttore sulla faccia. Egli barcoll per linaspettato colpo, poi si avvent furiosamente su Osokin. Il tedesco aveva labitudine di afferrarli con le sue proprie mani e trascinarli in qualche posto dove dovevano rimanere per punizione: Sotto lorologio, o sotto il lampione o nella libreria o semplicemente al muro. I ragazzi non consideravano la punizione come una vergogna, ma essere afferrati dal tedesco era considerato al tempo stesso ridicolo ed umiliante. Allinizio, Osokin guard impaurito il tedesco e voleva spiegargli cosa era accaduto, ma poi vedendo la sua faccia infuriata e realizzando le sue intenzioni, divent pallido e alz le mani per difendersi. Il tedesco notando appena in tempo il movimento e l espressione sulla faccia di Osokin, si ferm. Per alcuni momenti rimasero faccia a faccia. Rapidamente si era formato intorno a loro un cerchio di

interessati spettatori . Il tedesco stava soffocando per la rabbia, ma si controll e decise di mettere le cose nel modo pi spiacevole possibile per Osokin. Perch non sei vestito? gli url . Per quanto tempo ancora continueranno questi scandalosi comportamenti? Litigando gi dalle prime ora del mattino tu stai facendo aspettare tutti quanti. Dir al bidello di lavarti se non ti vuoi lavare da solo. Sbrigati, vestiti e vai sotto lorologio. Non avrai colazione e durante la preparazione rimarrai nella libreria. Dopo parler a Gustav Lukitch . Ora vestiti. Il tedesco si gir bruscamente e usc fuori. I ragazzi si sparpagliarono, alcuni di loro ridevano, altri simpatizzavano con Osokin e gli urlavano incoraggiamenti. Osokin nervosamente cominci a vestirsi. E perfettamente assurdo il pensiero attravers la sua mente. Che sogno idiota! Voler vedere ancora quella brutta faccia. Ma perch mi sto vestendo? Mi stender e rimarr nel letto. Certamente questo un sogno: Ma in quel momento egli si ricord del mago e si sent cos meravigliato che riusc a stento a trattenersi dallo scoppiare a ridere ad alta voce. Posso immaginare cosa avrebbe detto il mago! Questo effettivamente un brillante modo di iniziare una nuova vita. Ed curioso, questo esattamente ci che accadde prima. Ricordo quellaffare del cuscino perfettamente. Ma come avrei potuto sapere che sarebbe successo oggi? Il mago avrebbe detto sicuramente : Tu sapevi Una questione o un fatto qualcosa balenava nella mia mente mentre stavo per lanciare il cuscino. Mi sarei potuto fermare, volevo fermarmi , E nonostante ci lho lanciato. Maledizione il Tedesco doveva per forza tornare in quel momento. Adesso andr a lagnarsi con Gustav e allora diventer uno sporco affare. Questo significa che il mio permesso sar fermato e probabilmente verr abbassato anche il mio voto in condotta. Ma perch penso a questo? Non pu importarmi nulla n in un caso n nellaltro. Tra poco mi sveglier. Devo fare uno sforzo, non c niente di vero in tutto ci. Mi sveglier. Bene -. Il Tedesco apparve da dietro larcata. Non sei ancora pronto? url ad Osokin. Prokofy , portalo sotto lorologio . Un altro bidello, Prokofy, grande amico di Osokin, anche lui un vecchio soldato, che i ragazzi chiamavano Potato, Camminava riluttante dallaltra parte del dormitorio, verso di lui. Realizzando che di due mali uno avrebbe scelto il minore, Osokin prese un asciugamano e senza guardare al Tedesco, si incammin rapidamente fuori dal dormitorio. Il pianerottolo tra il dormitorio dei ragazzi e quello degli studenti pi grandi. Una larga scala di ferro conduceva al piano inferiore. Sul muro cera un rotondo orologio giallo. Sotto Lorologio cera Osokin in piedi , che guardava agitato e sconcertato. I ragazzi passavano da l mentre andando avanti e indietro, incuranti di lui. Sto diventando matto o lo ero gi da prima? pens Osokin. Non ci sono sogni cos. Ancora non mi sono svegliato. impossibile che io realmente sia tornato a scuola. Tutto questo troppo stupido. Io so che se solo comincio a pensare alla mia vita , a Zinaida mi sveglier; ma non posso smettere di pensare circa questo idiota Tedesco ed al fatto di essere stato preso in un sabato. per questo che sto ancora dormendo. Sarebbe veramente divertente tornare realmente a scuola ed essere lasciato senza permesso come al solito. No , questo assurdo. Se attualmente ritornassi, sicuramente prenderei il meglio che sarebbe andare fuori di qui , e devo dire che sarei interessato a vedere Zinaida da piccola. So anche a che scuola andava. Ma posso veramente essere sicuro che lei non stia per sposarsi con Minsky, e che non sar una perfetta estranea per me? Allora perch voglio vederla? C una cosa che non capisco ; perch questo stupido sogno sta continuando cos a lungo. Normalmente , in un sogno , nel momento che comincio a realizzare che solo un sogno, mi sveglio subito. Adesso , per qualche ragione, non posso svegliarmi. So cosa far. Salter gi dalle scale oltre il davanzale. Se gallegger nellaria significher che un sogno. Dopo tutto non pu essere reale, perci non posso cadere. Osokin con un passo lungo , si incammin risolutamente lungo il pianerottolo, tenendosi alla scala di ferro e guard gi. In quel momento molti ragazzi allincirca della sua et correvano fuori dal dormitorio. Quando videro Osokin sporgersi dal davanzale corsero da lui e lo presero da dietro cominciando tutti a ridere. Osokin prov a liberarsi e accidentalmente colp con il gomito uno dei suoi assalitori sulla faccia . Il ragazzo per il grande dolore alz le mani e le port verso il volto. Il sangue gocciolava lungo le sue dita. Gli altri ragazzi lasciarono andare Osokin e aspettavano curiosi di vedere cosa sarebbe accaduto ancora. Il Tedesco venne fuori dal dormitorio dei Senior e lanci uno sguardo alla situazione. Osokin che era stato punito e

sarebbe dovuto rimanere sotto lorologio, e che non avrebbe dovuto muoversi senza permesso, aveva lasciato il suo posto , prendendo parte ad una lite e rompendo il naso di Klementieff. Osokin comprese subito che levidenza era tutta contro di lui, prov a dire qualcosa, ma il Tedesco non lo lasci parlare. Ancora una lite ed ancora Osokin,, grid. Tanto per cominciare , chi ti ha dato il permesso di muoverti dal tuo posto? No, questo va oltre ogni cosa. Il Tedesco si agitava sempre di pi. Dobbiamo incatenarti o buttarti in una gabbia? O metterti una camicia di forza? Non puoi essere lasciato da solo per un momento. Non ci sono abbastanza balie per te. Quando gli altri andranno in sala da pranzo tu rimarrai qui sotto lorologio e rimarrai qui durante la preparazione finch non verr Gustav Lukitch. Lui far di te quello che riterr pi opportuno. Io me ne lavo le mani. E se ti muoverai ancora da qui ti spedir allinfermeria. Osokin era infastidito e disgustato da tutto quello che stava succedendo , Allo stesso tempo era estremamente divertito alla vista del tedesco. Egli gli avrebbe voluto dire qualcosa per fargli capire che lui, Osokin non era uno scolaro e che quello era solo un sogno, ma non ci riusc. Ma a dispetto di se stesso si sentiva infastidito dalle minacce del Tedesco, come se qualcosa di completamente sgradevole lo stesse aspettando. Osokin stava ancora sotto lorologio. Allaltro capo del pianerottolo i ragazzi cominciavano a mettersi in fila per due, i pi giovani avanti i pi grandi dietro. Erano circa un centinaio. Prokofy , grid il Tedesco, Osokin la sotto lorologio. Se si muove dal suo posto vieni e dimmelo subito. Il Tedesco lanci un dispettoso sguardo ad Osokin, poi piano sincammin gi per le scale avanti ai ragazzi. I ragazzi lo seguivano in coppie , evitando di guardare Osokin. Osokin, porter da fuori per te, grid Memorsky. Nel linguaggio degli scolari questo significava che avrebbero portato un cartoccio o un pezzo di qualcosa ad Osokin che sarebbe rimasto senza colazione.

CAPITOLO VII PENSIERI Osokin era ancora solo. A dispetto di se stesso, lallarmata sensazione di scolaro che aveva fatto qualcosa di sbagliato e si aspettava una punizione cominciava ad impossessarsi di lui sempre di pi, e non riusciva a liberarsene. Essere lasciato da solo nel dormitorio e sotto lorologio durante la colazione e per tutta la preparazione non era una punizione ordinaria che poteva essere trascurata. Ed essere spedito in infermeria era la maggiore minaccia che un direttore poteva applicare con la sua autorit. Linfermeria in se stessa non era minimamente paurosa. Al contrario era veramente un posto piacevole; ma essere spediti l quando uno non era ammalato significava separarlo dagli altri, ed era il preliminare usuale che precede lespulsione dalla scuola. I bidelli, tutti vecchi soldati, stavano pulendo i dormitori. Dal pianerottolo si potevano vedere sia il dormitorio dei junior che quello dei senior. Prima di tutto non credo a niente di tutto questo, disse Osokin a se stesso, e secondo , ho voglia di fumare, concluse allimprovviso. Mi chiedo se ho qualche sigaretta. Egli armeggi nella tasca. Neanche una. Un orologio, una monetina da 20 Kopek, una matita e questo tutto. Ad Osokin non poteva essere daiuto ridere del contenuto delle sue tasche. Solo il diavolo sa cosa uno pu arrivare a sognare, disse. Ma stupendo come lintera faccenda sta tornandomi indietro passo dopo passo. Questo esattamente tutto comera successo in precedenza; colpii il Tedesco col cuscino, fracassai il naso di Klementieff, e credo di aver anche cercato delle sigarette mentre stavo sotto lorologio. Ma ieri non avrei potuto richiamare tutto questo in ogni piccolo dettaglio. Ed ora ricordo anche cosa accadde dopo. Gustav venne e mi fece la paternale, la mia condotta fu abbassata e poi rimasi senza permesso per tre Domeniche consecutive. Questo mi rese selvaggio e smisi di lavorare insieme agli altri. Cos questa fu linizio di una serie di piacevoli eventi che terminarono nel mio rimanere bloccato alla quarta classe per il secondo anno. Se sono tornato per mettere tutto questo a posto difficilmente avrei potuto scegliere un inizio migliore. Ma questa e tutta una sciocchezza,. Che cosa pu importarmi della scuola? Mi sveglier e quella sar la fine di tutto questo. Sono solo memorie che sono tornate a galla in qualche inesplicabile modo farei meglio a pensare al presente. Egli cerc di pensare a Zinaida ma sentiva un tale tormento nel suo cuore che scosse la testa e disse a se stesso: No, qualsiasi cosa ma questo; questo, ci da cui sono scappato. Non mimporta se un sogno oppure no, ma non posso ricominciare a pensare a Zinaida. Cos a cosa posso pensare? Ogni cosa maledettamente cattivaentrambe qui e l. Ma questo impossibile. Devo trovare qualcosa su cui concentrare la mia mente, altrimenti assolutamente insopportabile Chi fu che venne a vedermi ieri? Perch, Stoupitsyn sicuramente. Posso immaginare come riderebbe ora se gli raccontassi che il mago mi ha rispedito a scuola. Non credo che uno possa avere una punizione peggiore. A proposito, anche Stoupitsyn deve essere qui , solo che lui uno studente diurno. Sarebbe interessante vederlo. Comunque , devo provare a fare qualcosa: sogno o non sogno, non voglio rimanere sotto lorologio. Se sono tornato indietro a scuola non stato certamente solo per questo. Ma questo un sogno terribilmente strano; un tipo di incubo o delirio. Forse sono malato, forse ho il tifo. strano che posso ragionare cos coerentemente, ma dicono che a volte succede cos. Se cos devo trovare linizio . Quando cominciato questo delirio? Ricordo Stoupitsyn ieri mi disse che non avevo una buona cera. Poi andai alla posta e incontrai Krutinsky. Mi raccont di Zinaida . questo fu linizio Ma forse tutto successo dopo, forse io non sono mai andato alla posta e non lho mai incontrato, forse tutto un delirio circa Zinaida che sta per sposarsi. Probabilmente mi sono ammalato subito dopo che Stoupitsyn se nera andato, e adesso sono coricato delirante nella mia stanza- o in ospedale- e non posso svegliarmi. Probabilmente questo proprio quello che accaduto. Bene, c una cosa che far non appena mi riprender, andr in Crimea- senza biglietto se sar necessario, sui giunti o qualcosaltro, ma ci andr Forse non tifo ma semplicemente una febbre di quelle che ero solito avere prima in Turkestan. Prokofy, che era in rapporti molto buoni con i ragazzi, annu col capo con un ghigno, mentre andava verso di lui. Ora ci sei Osokin! Con chi stavi combattendo? Osokin

allinizio non lo comprese e poi involontariamente gli rispose in linguaggio scolaresco: Ma noi non stavamo litigando. Lho solo colpito col mio cuscino per sbaglio. Prokofy scosse la testa. Bene, tu trovi che lui stia bene. Come il suo naso insanguinato! Non smetteva di sanguinare. Gli stavano dicendo di tenere il naso allins , ed ora il suo naso diventato gonfio e blu , come questo! Prokofy gli mostr comera diventato il naso di Klementieff. Ma stato un incidente, disse Osokin, muovendosi a fatica da un piede ad un altro. Oh, si, e hai anche lanciato un cuscino sulla testa di Wilhelm Petrovitch sempre per un incidente ? Hai solo da aspettare quello che ti prescriver Gustav Lukitch.! Prokofy gesticol con le mani e and nel dormitorio. Il filo dei pensieri di Osokin si era spezzato. Non riesco proprio a capire disse. Cosa sono io adesso uno scolaro o un uomo cresciuto? Si , questa una ripetizione di ogni cosa che accadde in precedenza, fin nei minimi dettagli. Ma allora, se davvero sono tornato indietro, certamente non stato per questo. E se solo un sogno? Perch dura cos a lungo? Come spesso sognavo della scuola prima ed era sempre tremendamente divertente. Ricordo quando ero a Parigi sognai che ero tornato a scuola di nuovo. Ogni cosa era esattamente com ora. Ed io ricordo che volevo andare fuori in qualche posto, chiesi a Gustav ed egli non mi lasciava andare. Gli dissi: devo andare a vedere delle persone, Gustav Lukitch, per importanti affari . E lui mi rispose col suo divertente accento Ceco: Questo non affar mio. Se tu sei entrato a scuola devi sottometterti a tutte le regole. Bene, ora questo significa che devo avere un chiarimento con Gustav ancora una volta. Ma , maledizione , devo ammettere che questo e tutto veramente meraviglioso; solo devo provare a non dimenticare questo sogno. Uno si dimentica sempre le parti pi importanti. Qui c il soggetto per un poema: Dove finisce il sogno e dove inizia la realt? impossibile da definire. Quello che noi vediamo sembra essere reale, ma dopo chiamiamo sogno cose del tutto simili. Ma io mi chiedo se questo sogno continuer abbastanza a lungo. Se sapessi per certo che durasse a lungo, potrei girarlo in ogni modo che mi piace. Quanto pi uno potrebbe vedere! Ora lasciami pensare, chi avrei piacere di vedere? La mamma? Osokin si ferm nel mezzo dei suoi pensieri e si sent spaventato. Ma lei morta, disse a se stesso, Ricordo il suo funerale. Come potr vederla ora? Ricorder tutto il tempo che lho vista morta? Ricordo , anche quando a scuola , ero solito pensare che sarebbe arrivato il tempo della sua morte e mi domandavo cosa avrei fatto . Poi lei realmente mor e io non feci nulla e continuai a vivere. La cosa pi terribile e che diventiamo rassegnati ad ogni cosa. Ma come mi piacerebbe vederla adesso! Perch questo un cos stupido sogno? Perch sto sognando del Tedesco, di Prokofy , e non di lei? Che strana sensazione! Questo esattamente quello che accadde a scuola prima. Ricordo i pensieri che solitamente mi venivano qualche volta, che mia madre sarebbe morta e che io volevo disperatamente vederla subito, in quel preciso momento essere a casa, sedermi accanto a lei e parlare con lei. Ed ora di nuovo la stessa cosa. Non so cosa darei per vederla adesso. Ma suppongo che sar preso in un Sabato. Che sciocchezza questa! Perch penso a questo? Non posso essere ostacolato dal fare cosa voglio da questi sogni. Io voglio vederla, io devo! Una volta ancora tutto uguale a prima . Comero annoiato quando ero preso nei fine settimana. Quegli esseri insensibili non riuscivano a capire cosa significava rimanere seduti qui per un fine settimana non potendo neanche andare a casa il Sabato. Perdersi in questi pensieri era la sola cosa che rendeva la vita possibile in questo posto. Ma come posso vedere mia madre? necessario ma allo stesso tempo mi spaventa. Come la guarder e le parler adesso, ricordando il suo funerale? Ora capisco perch io avevo sempre un tale senso di piet per lei. Era un presentimento. Osokin rimase per lungo tempo immerso nei suoi pensieri. Non posso trovarlo nella mia testa, disse guardandosi intorno. Voglio capire: questo un sogno o no?

CAPITOLO VIII IL PASSATO Sullo schermo ci sono una serie di foto di scuola di vita. Il mattino continuava. Prima della lezione Osokin venne chiamato dallassistente del caposcuola, Gustav Lukitch, un grasso Ceco, che faceva lunghe paternali. Osokin prov a spiegargli cosa era accaduto ma egli si rifiut di ascoltarlo e lo minacci con ogni sorta di terribili punizioni. Alla fine, per tutte le offese commesse al mattino, Osokin venne privato del permesso per tre Domeniche. Iniziarono la lezioni. Osokin non sapeva neanche che compiti fossero stati assegnati. I pi bassi voti li aveva in Greco. Nelle altre materie si salv perch non fu interrogato. Osokin rimase seduto durante ogni lezione e si muoveva durante lintervallo come se fosse in uno stato di stordimento. Era doloroso per lui pensare a se stesso come ad un uomo maturo, per poi ritrovarsi con tutti i suoi pensieri occupati con Zinaida; ma egualmente doloroso era pensarsi come uno scolaro, a causa dei pensieri circa sua madre e che presto sarebbe dovuta morire . Dopo le lezioni i pensionanti si misero delle camicie olandesi blu e andarono di sotto. Non stavano andando fuori, perch il tempo era cattivo. Succedeva ogni tanto, in autunno, che i pensionanti a volte non uscivano per tre settimane di seguito. Che piacere potrebbe esserci nello schizzare nel fango o camminare nella pioggia? E cerano cinque professori che un giorno ciascuno a turno erano di servizio e ognuno di loro pensava che uno degli altri avrebbe portato i ragazzi fuori. Dopo tutto, cosa importava se i ragazzi rimanevano dentro per un giorno o due? Non sarebbe successo niente a nessuno se una settimana dopo laltra passava in questo modo. E lassistente caposcuola col caposcuola non volevano sapere niente riguardo a questo. Essi non tornavano da scuola fino a sera. I ragazzi si sparpagliarono tutti nel grande edificio scolastico. I pi giovani corsero gi dal ginnasio. Osokin era seduto al davanzale di una finestra al primo piano e guardava fisso nella strada sottostante. Ogni cosa era proprio la stessa. Cerano le insegne Salsicce e Formaggio, e successivamente, Carne e Pesce. Fango, pioggia, un disgustoso ritardo dellautunno di Mosca. Gli affaticati cavalli grondanti sotto la pioggia e le carrozze con le loro cappotte passavano continuamente per la strada. Osokin si sentiva miserabile e triste. In quel momento, avrebbe voluto trovarsi a casa seduto con sua madre, leggendo o ascoltandola leggere ad alta voce. O sarebbe bello andare da qualche parte, vagabondare per le strade nella pioggia; qualche volta anche questo pu essere molto piacevole. Forse avrebbe anche potuto vedere Zinaida ancora quei pensieri! Ma poi, dopo tutto, questo un sogno o realt? si chiese. che cosa pu provare che questo un sogno? Linglese? Si, perch non lo avrei potuto conoscere prima. Ho cominciato a impararlo a Pietroburgo. Come cominciava quella storia? Il re di Duntrine aveva una figlia quando era vecchio, ed era la pi giusta figlia di re tra i due mari lui ricordava ancora una volta le parole della favola di Stevenson come un disco rotto. Non riesco a ricordarla completamente, Osokin disse a se stesso. Ma molto curioso- se io sono uno scolaro, come faccio a sapere questo? Ed io so che sono stato a Londra e vissi in una pensione statale vicino la museo Britannico; e a Parigi conoscevo ogni angolo girando in Montmartre e sul fiume Gauche. No devo provare a fingere che non sono addormentato, che il mago mi ha davvero mandato indietro come desideravo cos che io potessi sistemare la mia vita in un nuovo modo. Cosa devo fare allora? Ogni cosa dovr andare in modo diverso. Devo portare a termine la scuola; e debbo fare in modo di studiare ed evitare simili disavventure com accaduto questa mattina. Certamente , sar difficile per me allinizio, ma in un giorno o due comincer ad abituarmi. Ora sono alla quarta classe. Questo vuol dire che finir la scuola quando avr diciotto anni e andr alluniversit. Siccome incontrer Zinaida dovr prendere il mio titolo di studio. Questo far la differenza. Ma ci vorr veramente molto tempo. E come sar noioso qui, semplicemente mortale. Si ora capisco perfettamente perch non riuscivo a studiare e perch non portai a termine la scuola. Come faccio a sopportare questa noia? Devo pensare a quando andr in Crimea con Zinaida. Come sar meraviglioso! La sera saremo seduti fianco a fianco nel treno e guarderemo i campi passare- poi cominceranno

le steppe, poi le colline di gesso, e poi ancora le steppe. Forse andr a conoscerla pi presto di sicuro, dovrei realmente vederla ora. Lei qui a Mosca. Lei non lo sapr , ma io la vedr di tanto in tanto. Ma come potrebbe essere daccordo a sposare Minsky? stato per colpa mia. Veramente deve aver pensato che io non andavo da lei perch ero interessato in qualcunaltra; ma adesso tutto questo sar diverso. Il suo amico Sokoloff sal su da lui. Sokoloff era un po pi giovane di Osokin e frequentava una classe inferiore, ma per qualche ragione egli era il solo col quale Osokin riusciva a parlare. Che cosa stai sognando Osokin? Lo sai Sokoloff, disse Osokin Tu diventerai avvocato. Che sciocchezza, Io sto frequentando ingegneria. niente del genere, tu studierai legge. E adesso supponi far io? Tu sprecherai il tuo tempo come oggi, colpendo Wilhelm in faccia con un cuscino e prendendo alla fine un cattivo voto, molto probabilmente diventerai un vagabondo o un furfante di qualche genere. Bene, forse a causa di una vecchia conoscenza io ti trover un lavoro di segnalatore. Bene, vedremo, disse Osokin. Non c nulla da vedere in questo. chiaro come la luce del sole che tu non finirai mai la scuola. Perch parli cos fiduciosamente? Perch tu non fai niente: E terribilmente stupido qui; disse Osokin. Ma ho gi messo la mia mente al lavoro. Per niente al mondo star un altro anno nella stessa classe. Sokoloff rise. Quante volte te lho gi sentito dire! Adesso sei pronto a cominciare a lavorare per due mesi. Bene, dimmi, cosa ti stato assegnato in greco per domani? Tu sgobbone disse Osokin, ridendo. e tu sai che stai per avere una barba rossa? Bene , dimmi altre bugie. Perch avrei una barba rossa- i miei capelli sono neri. Si tu avrai una barba rossa e diventerai avvocato, Lho sognato. Andiamo gi, disse Sokoloff. Scesero gi insieme. Qualche giorno dopo. La preparazione di sera nella scuola. File di scrivanie. Attraverso le porte aperte si potevano vedere le stanze dei ragazzi pi piccoli. Le lampade erano accese. I ragazzi stavano preparando le lezioni. Osokin, era determinato ad iniziare a studiare, aveva redatto un programma per se stesso e stava ripetendo la grammatica latina. Dopo aver letto una pagina, chiuse il libro e guard dritto davanti a s ripetendo nella sua mente: Cupio, desidero,opto, volo, appeto maledizione! Cosa diavolo significa appeto? Guard nella grammatica. Oh si Bene, e poi : volo, nolo, appeto expecto, posso, postulo, impetro, adipiscor, experior,praestolor Praestolor! Di nuovo lho dimenticato! Guard il libro, poi sbadigli e si guard attorno. E diabolicamente noioso. Si, ora capisco perch non ho mai studiato prima. Mettersi a studiare tali assurdit come una scarna grammatica , e pensare che questo Latino potrebbe essere cos interessante. Mi ricordo quelle letture alla Sorbonne. Andai l a studiare psicologia e mi infatuai completamente della poetica latina E ora questo Latino scolastico dieci volte pi noioso per me di quanto non lo fosse prima. Bene, ho messo me stesso in confusione . E devo del mio meglio. Devo sedermi qui per tre settimane come se fossi ammalato. Come sarebbe interessante vedere Mosca. Strano che non realizzavo come sarebbe stato stupido e noioso qui. Sembrava che non avesse importanza dopo tutto. Ed era al tempo stesso stupido e noioso poi Nelle classi dei Senior, dovera seduto il maestro, inizio un rumore; tutti si alzarono. La prima preparazione era finita. Due amici di Osokin, Telehoff e Pole chiamato Brahovscky, ridevano. Si. Tu stai giacendo. Ti ho guardato nellultima mezzora. Non potevo scorgere cosa stavi facendo. Avrei capito se stessi leggendo qualcosa, ma tu stavi solo fissando il libro; non stavi imparando niente, questo era ovvio. Stavi solo seduto fissando una macchia. Ascolta, Brahovsky, disse Osokin, conosci la storia del Polacco e del Khokholese ? Il polacco disse al khokholese : Tu sei un uomo pigro . Per tre ore sono stato seduto a guardarti e tu non hai fatto assolutamente nulla! E il Khokholese disse : E tu cosa stavi facendo durante tutto quel tempo compagno? Tutti risero, eccetto Osokin, che gardava Brahovsky in una sorta di perplessit mentre un fresco turbine di pensieri gli attraversava la mente. Egli non aveva ascoltato il resto di quello che Brahovsky stava dicendo. Ricordo con assoluta chiarezza, disse a se stesso. Fui qui prima, esattamente come ora, e Brahovsky disse le stesse cose- che non capiva come potevo rimanere seduto a fissare il libro, e io gli raccontai la stessa storia. Questo dimostra com facile addormentarsi in un vecchio solco. Mo, tutto questo devessere cambiato. Qualche giorno dopo. Ancora la preparazione serale. Osokin si sentiva molto annoiato e diviso in se stesso. Devo uscire fuori da tutto questo, disse a se stesso. Dopo tutto, ci sono molti momenti durante la giornata in cui uno pu semplicemente uscire fuori dalla scuola e passeggiare. Perch non posso farlo subito? Tutta

questa idea di ritornare assurda. Io gi non posso stare pi qui. Non capisco questa situazione e non credo in essa, ma anche se sono stato cos stupido da tornare qui, al pi presto devo ottenere il meglio; se c una possibilit di cambiare, questo cambio pu essere solo iniziare con landarmene dalla scuola a qualsiasi prezzo. Devo semplicemente correre via da qui. Ma in qualche modo anche mentre stava dicendo questo, Osokin sapeva che non lo avrebbe mai fatto. Sarebbe semplice se potessimo fare queste cose, disse a se stesso ancora. C qualcosa in noi che ci cattura dovunque ci troviamo. Penso che questa sia la cosa pi terribile di tutte. Ma non aveva voglia di pensarci. Per un po di tempo rimase seduto senza pensieri, poi impercettibilmente scivol dentro a dei sogni fantastici, che nel passato, furono responsabili di molte impreparazioni e di molti voti cattivi. I sogni erano chiamati Viaggi in Oceanis. Questo era il suo miglior modo di uscire fuori dalla realt. Osokin stava navigando nel Pacifico. La nave, in una tempesta, fin contro una roccia e si distrusse. Osokin, mezzo morto, venne gettato da un onda su una spiaggia di un paese sconosciuto, venne poi trovato e portato a casa, rianimato e sfamato dagli abitanti del posto. Quando Osokin si riprese rimase profondamente colpito da questo popolo. Molto presto si accorse che erano molto diversi da tutti gli altri popoli del mondo. Essi erano una razza molto colta e molto avanzata . Avevano fondato uno stato ideale dove non cera povert ne criminalit o stupidit o crudelt. Ognuno era felice; tutti vivevano una vita divertendosi: la luce del sole, la natura, larte. Viaggiando in Oceanis , fu tratto da una mezza dozzina di libri da lui letti, ma per Osokin cera qualcosa di molto personale ed eccitante riguardo ad Oceanis. Molte cose interessanti gli accadevano in quel posto. Uno o due abitanti di Oceanisqualche volta era una ragazza con una faccia felice che gli faceva da guida, mostrandogli varie istituzione del paese e spiegandogli la sua organizzazione sociale. Essi andavano gi nel cratere di un vulcano spento; scalavano alti picchi di montagne innevate; ed avevano dozzine di strane ed inaspettate avventure. Qualche volta, quando la sua guida era la ragazza con la faccia allegra, Osokin si trovava spesso in situazioni veramente complicate,; o loro dovevano passare la notte nella stessa camera in un solitario ricovero; o la pioggia e i tuoni li costringevano a rifugiarsi in qualche grotta; o la barca con la quale stavano attraversando il fiume si capovolgeva e loro finivano su una piccola isola e dovevano accendere un fuoco per asciugarsi i vestiti. In molte di queste occasioni, la compagna di Osokin si spogliava e si vestiva davanti a lui senza il pi piccolo imbarazzo- e questa naturalezza e libert da limitazioni lo metteva a suo agio ed eccitava la sua immaginazione. Mentre alcune avventure di questo tipo accadevano in Oceanis , Osokin era incapace di interessarsi a qualunque altra cosa sulla terra. Perch sto pensando ancora a queste sciocchezze? chiese risolutamente a se stesso. Perch non c nientaltro a cui pensare, si rispose. Dopo tutto, ogni cosa ugualmente assurda. Ma dopo qualche tempo, con un curiosa sensazione di interesse , egli not una chiara differenza nei suoi sogni. Gli sembrava di essere diviso. Una parte di lui continuava ad andare alla deriva, inventandosi avventure sempre pi stravaganti e nuovi soggetti per parlare con gli abitanti di Oceanis, mentre unaltra parte osservava la formazione dei sogni e traeva le proprie conclusioni. Anche i sogni in se stessi cambiavano visibilmente. Per prima cosa le avventure con la giovane donna di Oceanis diventavano meno innocenti e acquistavano un carattere pi marcato, e secondo, Osokin trovava che la sua attitudine verso Oceanis stessa ed il suo popolo era cambiata completamente. Nei giorni precedenti- come diceva a se stesso, la sua attitudine era piena di curiosit e ammirazione; ora invece era ironica, incredula e polemica. Egli cap che non solo aveva perso la capacit di credere in un utopia o di gioire di loro, ma aveva definitivamente acquisito una sorta di diffidenza nei loro confronti, un certo sospetto che loro fossero intenzionalmente menzogneri- o che avessero soppresso la verit. I suoi discorsi con le persone della festa in Svizzera, a Parigi e a Mosca,e la spiacevole sensazione che gli lasciavano si riflettevano ora in quanto accadeva in Oceanis. Egli rise involontariamente quando capii che ora cercava di provare che agli abitanti di Oceanis non fossero quelli che pretendevano di essere. Voi avete imbrogliato, disse loro. Voi non esistete in realt. Anche in immaginazione voi potete essere pensati solo in condizioni impossibili. Noi mostriamo solamente che questo possibile per ogni popolo ed in ogni paese, replicarono gli abitanti di Oceanis con cui egli stava parlando in quel momento. Voi mostrate esattamente che ci impossibile per tutti i popoli e per ogni paese, disse Osokin. Per esistere avete bisogno di tali condizioni artificiali e di una logica distorta che non si possono ottenere nella realt; ed ogni tentativo di mettere in atto una societ come la vostra otterr solo la distruzione di ogni cosa che pi o meno decente, e una totale miseria. Improvvisamente Osokin si ferm e la

sua espressione cambi. Ma qui c la prova che io sono tornato indietro ad una vita completamente diversa, Disse a se stesso. Non avevo mai pensato a questo prima, io ero piuttosto adescato dalle utopie. Ora io so cosa solo una contraffazione- una contraffazione molto conveniente. Questo molto interessante. Io ho cercato la prova. Questa la prova definitiva. Non avrei mai pensato in questo modo prima. Fine della preparazione. Osokin camminava in una rumorosa folla di ragazzi, pieno dei suoi nuovi pensieri che aveva appena scoperto e si sentiva piuttosto triste. Oceanis non sar pi cos attraente come lo era prima. Probabilmente sarebbe scomparsa- come gli altri suoi sogni in cui immaginava se stesso essere un famoso generale o un celebre poeta o un grande pittore. Alcuni giorni dopo. Di notte. Nel dormitorio della scuola. Osokin era sdraiato su di un duro letto sotto una coperta rossa. La debole luce di una lampada mezza spenta giungeva dallaltro lato del dormitorio. Non capisco niente, Osokin disse a se stesso. Adesso tutto sembra un sogno, entrambi il presente ed il passato. Mi piacerebbe svegliarmi da entrambi. Mi piacerebbe essere in qualche posto al sud dove c il mare, sole e libert. Mi piacerebbe non pensare a niente, non aspettarmi niente, non ricordare nulla. Ma com strano il mago disse che avrei ricordato ogni cosa fin quando non avrei desiderato dimenticare. E gi voglio dimenticare. Mi sembra che durante questi ultimi giorni io abbia gi dimenticato una gran quantit di cose. Non posso sostenere tutto questo. troppo penoso per me pensare a Zinaida. Forse un sogno? No, non pu essere un sogno; veramente io sono stato l Cos ogni cosa che sta accadendo adesso il passato di allora.; e quello che successe allora ora passato. quello che mi sorprende principalmente che sto prendendo tutto con molta calma, senza essere particolarmente stupito come se ogni cosa era gi come doveva essere. Ma cosa posso fare? Forse noi accettiamo tutte le cose straordinarie in questo modo. Per quanto stupefatti possiamo essere . niente cambia, e cominciamo a fingere che niente sembra stupirci del tutto. Quando mia nonna mor, io pensai: che la morte era una cosa straordinaria e inspiegabile, ma tutti la danno per scontata. Cosaltro possono fare? Ricordo che durante il funerale pensavo, che se tutta la gente sulla terra scomparisse improvvisamente e solo un uomo sopravvivesse, allora per un giorno gli sembrerebbe terribile e stupefacentema il giorno dopo egli probabilmente penserebbe che era completamente normale ed inevitabile. Com strano ritrovarmi ancora a scuola , ricordo il suono di ogni respiro, ognuno diverso, proprio come tanti ticchettii in un negozio di orologi. Ricordo allora che spesso rimanevo sveglio di notte e ascoltavo. Che cosa significa tutto? Vorrei poter capire.

CAPITOLO IX IL SOGNO Osokin sognava che dopo le lezioni, mentre lui e Sokoloff stavano camminando dentro al Ginnasio parlando riguardo a qualcosa, veniva chiamato inaspettatamente alla reception. Sua madre qualche volta veniva l a vederlo intorno a quellora, cos lui sal per i gradini e attravers il lungo corridoio senza aspettarsi niente di inconsueto. Nella reception vide una giovane donna magnificamente vestita a lui completamente sconosciuta. Si ferm confuso, acutamente consapevole della sua camicia olandese inchiostro macchiato, il ciuffo dei capelli conficcatosi fuori da dietro la sua testa, e di tutto il suo aspetto di scolaro. Sicuramente era stato mandato l per errore al posto di qualcun altro; ma la giovane donna guard verso di lui, gli sorrise, e lo salut con una piccola mano in un guanto giallo scamosciato. Cielo , come sei cresciuto! lei disse . E sembra che non mi stai riconoscendo. Osokin la guard e non sapeva cosa dire. Lei era molto attraente con due grandi occhi brillanti. Lui si sent ancora pi goffo. Gli sarebbe piaciuto dire qualcosa di carino, ma era pronto a scommettere che quella era la prima volta nella sua vita che la vedeva. Per qualche ragione gli sembrava che lei si prendesse gioco di lui nel dirgli che era cresciuto molto- come se lo avesse gi conosciuto in precedenza. Ma a quale scopo, non riusciva proprio a capirlo. Bene , non mi riconosci? gli disse con una chiara , fanciullesca e singolarmente piacevole voce. Pensa , e ti ricorderai: Lei lo guardava e sorrideva. Per un singolo momento, il pi veloce di tutti i pensieri, un bagliore di ricordo attravers la mente di Osokin. Si, lui la conosceva . Perch non laveva capito subito? Ma quando lavrebbe conosciuta? Osokin cerc velocemente nella memoria della sua intera vita fino al momento in cui era andato dal mago e poteva dire con certezza che lei non era in questa vita. Oh , come sei divertente! disse lei. Cos tu mi hai completamente dimenticata. Non ti ricordi di me a Zvenigorod? Io ero pi grande di te; ti ricordi, avevo un nastro rosso nel mio piatto. Non ti ricordi quando guidammo al mulino e come, unaltra volta, andammo a cercare Joutchka? Osokin si ricorda Zvenigorod dove aveva vissuto con suo padre e sua madre quando era ancora un bambino; si ricordava il mulino nella foresta e lodore dei fiori, lodore del catrame delle barche del traghetto, il monastero bianco sulla collina e il legno con il ghiaccio freddo di primavera sulla strada; e Joutchka?- il piccolo cane nero che spari subito e non fu pi ritrovato per lungo tempo. Ma non cera nessuna ragazza con un nastro rosso l. Di questo lui era fermamente convinto. Sentiva ancora che lei si stava prendendo gioco di lui. Ma perch? Chi era lei?Come faceva a sapere di Zvenigorod e Joutchka? Lui era silenzioso e lei continuava a ridere, con la sua risata contagiosa. Lo prese per mano e lo fece sedere accanto a lei. Lui not il profumo che lei aveva- un profumo vago ma stranamente penetrante. Quel profumo gli rivel istantaneamente un innumerevole numero di cose. Si, certo la conosceva. Ma dove e quando laveva vista? Forse lei era parte di qualche altro sogno. Lui riconosceva quella sensazione di quando sognando si ricordava di un altro sogno. Perch sei cos silenzioso? gli domand lei. D qualcosa. Sei contento di vedermi? Sono contento disse Osokin, arrossendo dolorosamente sentendosi completamente incapace di smettere di sentirsi uno scolaro. Perch sei contento? Perch ti amo, disse Osokin, non comprendendo da dove gli fosse venuto il coraggio per dirgli questo e nello stesso tempo bruciando in una tormentosa vergogna di essere uno scolaro mentre lei era gi una giovane donna. Lei si mise a ridere apertamente, e ridevano i suoi occhi e anche la fossetta sulla sua guancia. Da quando mi ami? lei domand. Ti ho sempre amata, rispose Osokin. anche durante il tempo a Zvenigorod, in qualche modo questa bugia sembrava necessaria. Lei gli diede una veloce occhiata, e immediatamente qualcosa fu compreso e accettato tra loro. Come se essi fossero entrambi daccordo riguardo a quello. molto bene, disse lei, ma cosa faremo adesso? Sono venuta qui perch non potevo trovarti in nessun altro posto.Osokin comprese che lei era andata a cercarlo l- ma non sapeva dire dove. Lui cap che , per qualche ragione, era meglio non parlare pi chiaramente. Bene, allora , lei disse, Devi rimanere qui? No, rispose Osokin con sua propria sorpresa, certamente no! Andremo via . Intendo, che io verr via con te. Andremo gi insieme, e mentre tu prenderai le tue cose nella sala dingresso, io prender un cappotto e andr fuori al marciapiedi di fronte. Poi

prenderemo una carrozza e andremo via. Bene, andiamo, disse lei, proprio come se ogni cosa fosse stata decisa tra di loro molto tempo prima. C qualcosa che Osokin capiva e allo stesso tempo non capiva, e un turbine di nuove aspettative riemp il suo intero essere. Era cos straordinariamente piacevole sentire, subito, cos tante nuove cose e cos tante inaspettate possibilit. Davanti a lui si apriva qualcosa di nuovo, qualcosa che non era mai accaduta prima , qualcosa di scintillante e piena di brillanti colori. Lei usc fuori dal pianerottolo e and gi per le scale. La scala era lunga e buia, e completamente diversa dalle solite che portavano nella sala dingresso. Siamo venuti dalla scala sbagliata, disse Osokin. non importa lei sussurr dolcemente. Questa conduce direttamente fuori. Nelloscurit lei gli mise le braccia intorno al collo e, sorridendo dolcemente, strinse la sua testa a s. Osokin sentiva il tocco delle sue braccia, sentiva la seta e la pelliccia sulla sua faccia; sentiva il suo profumo e il calore del contatto con una donna. Le braccia di lui andarono esitanti intorno a lei. Sentiva i soffici seni sotto il vestito ed il bustino. Un tremore dolce e doloroso percorreva tutto il suo corpo. Le sue labbra erano poggiate sulla guancia di lei e poteva sentire il suo respiro diventare pi veloce. Le labbra di lei lo incontrarono. veramente reale? chiese una voce dentro Osokin. Si certamente, replic una seconda voce. Una selvaggia gioia lo pervase completamente . Gli sembrava che in quel momento fossero separati dalla terra e stessero volando. Improvvisamente in cima alle scale unaspra ed assordante campana inizi a suonare e si sentirono delle voci. Una spiacevole sensazione prese il cuore di Osokin. Lei stava scomparendo: Siamo in ritardo, lei disse velocemente, liberandosi dalle braccia di Osokin. Osokin sentiva proprio di averla persa, che qualcosa di infinitamente bello, radioso e gioioso gli stava sfuggendo. Caro , ascolta, devo correre o si far tardi. Ma verr ancora. Aspettami, ascoltami, non dimenticare Lei disse qualcosaltro mentre correva rapidamente gi per le scale, ma Osokin non poteva sentirla, a causa delle campane che suonavano sempre pi forte, coprendo la sua voce. Gi lei era fuori dalla sua vista. Osokin voleva correrle dietro; fece uno sforzo per vedere dove era andata- e apr i suoi occhi. Frog, con i suoi piedi allinfuori , era passato proprio vicino al suo letto suonando una campana con unaria concentrata. mattino. Passarono molti secondi prima che Osokin tornasse alla realt. Era pieno del felice tremore del bacio, con unacuta angoscia per quello che stava succedendo, e con la gioia per quello che era successo. Quello che lui aveva sperimentato era cos assolutamente fuori dalla realt del dormitorio, le grida dei ragazzi e le sfolgoranti luci delle lampade ad olio. Lui era ancora acutamente consapevole del profumo, o del tocco delle braccia intorno al suo collo, dei soffici capelli che sfioravano la sua guancia tutto questo era ancora con lui. Il suo cuore stava battendo molto forte. Il suo intero corpo sembrava avere cominciato a vivere ed essere conscio di se stesso in una sorta di felice meraviglia. Chi lei? fu il primo chiaro pensiero che gli pass finalmente nella mente. Lei disse che sarebbe tornata. Ma quando? Perch non ho sentito cosa mi ha detto alla fine? Cosa devo fare adesso? Egli era disperatamente dispiaciuto di aver perso il suo sogno. Gli sembrava che doveva ancora raggiungerla, e chiederle chi fosse, da dove venisse e cosa significava tutto quel mistero. Se questo fosse stato reale , allora ogni cosa che stava accadendo intorno a lui gli sarebbe sembrata non necessaria., cos senza senso e stupidamente irritante. Era terribile dover ancora vivere un altro giorno uguale. Allo stesso tempo, era cos bello quello che gli era successo- anche se era stato solo un sogno. Significava che sarebbe potuto succedere ancora. Ora, alcuni raggi dorati stavano brillando in lontananza come se il sole stesse sorgendo. Ma chi lei?, da dove viene? si chiese ancora. Non conosco la sua faccia- e gi la conosco. Tutto il giorno Osokin rimase in una specie di nebbia, ancora sotto linfluenza del suo sogno. Voleva tenere tutto nella sua memoria e viverlo ancora ed ancora.; voleva capire chi fosse la sconosciuta ragazza. Ma i ricordi del sogno divennero sempre pi pallidi e poi svanirono- ma ancora qualcosa rimase. A mezzogiorno, ritornando al suo sogno e confrontando quelle memorie con le impressioni della sua vita, Osokin improvvisamente not con meraviglia che limmagine di Zinaida era diventata debole e ombrosa. Ora lui poteva ricordarla senza nessun dolore. Appena ieri era diverso, per questo un solo pensiero di Zinaida gli causava un grande dolore. Appena ebbe capito questo, dei lampi attraversavano la sua mente, per la diecimilesima parte di un secondo, non un ricollegamento, ma l ombra di un ricollegamento della giovane ragazza con un nastro rosso nel suo nero piatto di cui lei stava parlando riguardo a Zvenigorod. Cos da l che lei veniva, disse a se stesso. Ma allo stesso momento sentiva che aveva di nuovo dimenticato ogni cosa. Rimase solo la realizzazione che ogni cosa era accaduta al tempo in cui tutto era connesso con Zinaida gi

appartenuto al passato. Forse anche questo fu solo un sogno. Ancora una volta la sua mente prese una certa piega di pensiero. Si, si, disse a se stesso, Avendo quasi paura di respirare. Cosa significasarebbe potuto accadere dopo? Ma dopo cosa? E poi, assolutamente in modo inaspettato, la sua mente giunse ad una conclusione, e disse a se stesso- Questo non mai accaduto, ma succeder se continuer a vivere. Non aveva ancora completamente capito la sua conclusione , ma il suo intero essere era pieno di gratitudine verso questa ragazza che era venuta da lui. Avendo fatto questultimo sforzo, la sua mente si rifiutava di capire di pi. Osokin sentiva che il suo sogno stava sempre di pi affievolendosi e scomparendo, e che di l a poco non ne sarebbe rimasto pi niente. Fino a sera egli prov a ritornare al suo sogno nei suoi pensieri e molte volte pensava di avere dei bagliori e di capire delle strane cose. Non ci sono essenziali differenze tra il passato ed il futuro, pens. solo che noi li chiamiamo con differenti parole,: era e sar. In realt, tutto questo sia era che sar. Tutto il giorno la scuola e i suoi dintorni sembravano improvvisamente irreali, come ombre trasparenti. In quel momento sembrava ad Osokin che se si fosse perso profondamente nei suoi pensieri, e poi si fosse guardato intorno, ogni cosa sarebbe diventata completamente differente- e forse la continuazione del suo sogno sarebbe ricominciata.

CAPITOLO X LO SCOLARO Domenica. Inverno. Nevicava. Osokin, uno scolaro in un grigio cappotto con un collo di pelliccia nera e bottoni dargento, e un berretto blu scuro con il distintivo della scuola argentato di foglie dalloro, stava camminando gi per una piccola strada vicino al cancello di Pokrovsky . Si ferm ad un angolo e si guard intorno per cercarlo. Si, certo, disse, qui ci sono tutte le vecchie case, proprio comerano allora . Ma io le ho viste completamente cambiate. sorprendente quanti cambiamenti pu fare un posto in dodici anni. Bene ora, devo dare uno sguardo intorno. La nuova casa dei Krutitsky non esiste ancora ma loro devono vivere da qualche parte qui vicino. Oh, potrei anche vedere Zinaida, ma com strano,cosa potrei fare anche se la vedessi? Sono uno scolaro, lei una piccola ragazza. E la cosa divertente riguardo a questo che anche allora ero solito vagare per le strade di Mosca ed i vicoli, e qualche volta proprio qui, sentendo che dovevo incontrare qualcuno, trovare qualcuno. Ma non c bisogno di disperarsi in anticipo. Sarebbe bello vederla, ma devo certamente trovare suo fratello, conoscerlo e diventare suo amico. Deve essere nel corpo dei cadetti, ma quale, non lo so. Questo mi uscito completamente dalla mente. Ricordo che mi parlava molto riguardo al suoi corpi. Adesso sto iniziando a dimenticare ogni cosa. Si , certo devo trovarlo, o non ci incontreremo per niente. Spero che questa volta andr alluniversit e non alla scuola militare. Ed inoltre, quando eravamo nella scuola militare, Zinaida era gi andata allestero. Questa volta sicuramente ci incontreremo prima. Com strano tutto questo! Qualche volta sembra che nella mia prima vita, il mago e Zinaida , siano tutti come viaggiare in Oceanis. Bene , vedremo. Si ferm davanti ad una casa e lesse il nome placcato sul cancello. Questa la casa. Ora , la cosa seguente? Guard nel cortile. Osokin si spost e cammin ulteriormente lungo la strada. Camminer allincirca qui, disse a se stesso, forse qualcuno verr fuori. Sarebbe splendido se Krutitsky venisse fuori; gli parlerei subito. Mi sono confuso! Ho improvvisamente ricordato che egli stava o in Pietroburgo o in qualche corpo provinciale. Dannazione! Se questo vero, come potr trovare Zinaida adesso?. Osokin torn indietro nella strada. Una slitta sopraggiunse verso di lui e si ferm al cancello della casa dei Krutitsky. Una piccola ragazza ed una signora con dei cappelli di pelliccia scesero dalla slitta. Mentre la signora stava parlando col guidatore della slitta, Osokin pass oltre e guard la piccola ragazza. o non Zinaida? Non penso, Lavrei sicuramente riconosciuta. Ma forse lei, in ogni caso, questa piccola ragazza come lei. Egli gir intorno unaltra volta. La signora col cappello di pelliccia lo not e lo guard con sorpresa; Osokin arross e continu a camminare velocemente senza voltarsi a guardare indietro. Maledizione! Che stupido. Uno scolaro che fissa una bambina: e non affatto lei. E perch la signora mi avrebbe guardato in quel modo sorpreso ed interrogativo? Com assurdo. La gente prende sempre le cose in modo stupido. Come se lei sapesse perch giravo intorno? Che idiota! Ancora, mi chiedo chi erano. triste non potevo vedere bene la signora . Forse era la madre di Zinaida, ma non penso. Si ferm allangolo della strada. Bene , ed ora la prossima mossa? Per cos a lungo mi sono comportato come un ordinario scolaro, e non posso pensare a nientaltro da fare. semplicemente sciocco camminare su e gi per una strada laterale vuota, e inoltre sta facendo freddo. Sarebbe anche imbarazzante se lei mi notasse. Cosa potrebbe dire dopo: Ti abbiamo visto prima. Camminavi sempre su e gi per la nostra strada. Perch? No, andr via. In ogni modo, so dove vive. Com triste che non sono capace di trovare Krutitsky. Gir langolo.

CAPITOLO XI LA MADRE A casa. Domenica sera. Osokin e sua madre stavano seduti al tavolo da t. Lei Stava leggendo; e lui la stava guardando, pensando che presto lei sarebbe potuta morire. Le scene del suo funerale, un gelida giornata di sole, sorse vividamente dentro di lui. Egli sentiva freddo ed era angosciato a questo pensiero, ed era spaventato e terribilmente triste per lei. La madre di Osokin mise gi il suo libro e alz la testa guardandolo. Hai fatto le tue lezioni, Vanja? Questa domanda colse Osokin di sorpresa. Si era del tutto dimenticato delle lezioni. Tutti i suoi pensieri erano talmente lontani da tutto quello che riguardava la scuola. La domanda di sua madre sembrava noiosa e futile e lo irritava. oh, mamma, disse, tu mi parli sempre delle lezioni. C ancora molto tempo. Io stavo pensando a qualcosa di completamente diverso. Lei sorrise. Ti conosco quando stai pensando a qualcosa di diverso, ma sar spiacevole per te se domani andrai a scuola impreparato. Se resterai seduto tutta la notte , non riuscirai a svegliarti domani. Osokin sentiva che lei aveva ragione. Ma era riluttante ad abbandonare i suoi tristi pensieri. Cera qualcosa di ipnotico in essi, mentre le parole di sua madre lo rimandavano alle cosa materiali e ordinarie di tutti i giorni. Inoltre lui voleva dimenticare che era uno scolaro e che l cerano testi scolastici, lezioni e scuola. Egli desiderava che sua madre potesse capire i suoi pensieri, potesse capire quanto lui fosse triste per lei, quanto lamava e come gli sembrava strano ora potersi ricordarsi del passato e del futuro. Egli non voleva pensare al presente, voleva scappare da esso. Non voglio andare domani, disse ad un tratto in una mera ostinazione, anche se nel suo cuore sentiva quanto fosse spiacevole questo per sua madre, e comprese che stava andando contro la sua propria risoluzione di sistemare la sua vita in un modo nuovo. bene, questa sar lultima volta, disse a se stesso. Ci penser su domani. Devo restare un giorno a casa. La scuola non fuggir. Dopo mi sieder a studiare. Lui volle ancora tornare indietro ai suoi pensieri. Sai, mamma, disse, Mi sembra di essere vissuto sulla terra precedentemente. Tu eri proprio come sei ora, ed io ero proprio come sono ora, e cerano anche molte altre cose. Io spesso pensavo che avrei potuto ricordare ogni cosa e dirtela. E tu mi amavi proprio cos poco come ora e facevi del tuo meglio per rendermi le cose spiacevoli, disse sua madre. All inizio Osokin non aveva capito e la guardava sorpreso- le parole di lei erano cos improvvisamente fuori dellarmonia che lui stava provando. Poi capii che lei era offesa perch lui non voleva studiare le lezioni e non voleva andare a scuola. Sembrava al tempo stesso inutile e tedioso protestare. Egli sentiva che al momento sua madre era completamente in questa vita, ed egli non sapeva come trasferirle le sensazioni dellaltra vita. Divenne ancor pi abbattuto vedendo che sua madre non riusciva a comprenderlo. Stai ancora parlando riguardo a tutto questo mamma, disse. Bene, andr a scuola. Disse questo riluttante perch nel suo cuore sapeva che non sarebbe andato. Il pensiero di non andare a scuola era sempre cos forte che bastava ammetterlo per un momento che conquistava ogni altra cosa. Certamente voglio che tu vada, disse lei. Sai come guardano alle tue assenze a scuola. Lassistente caposcuola mi ha gi detto che loro difficilmente ti sopportano in questo modo. Te lo hanno mandato a dire loro? Perch, certo. Osokin taceva, non sapendo cosa dire di questo. Cera ogni ragione perch sarebbe dovuto andare a scuola il giorno dopo; ma non lo voleva , e gi sapeva che non ci sarebbe andato. Prov per un po di tempo a trovare qualche pretesto o giustificazione, ma era spiacevole e noioso pensare a tutto questo. I suoi differenti pensieri lo agitavano. Non cera un possibile modo di farli pervenire a sua madre? Era cos necessario, cos importante che lei potesse capire. Osokin era seduto guardando sua madre, i pi contrastanti stati danimo lottavano dentro di lui. Lui la sentiva arrabbiata e preoccupata; e questo faceva dissolvere tutti i ricordi della sua vita al momento in cui and dal mago e li faceva sembrare solo immaginazione. La sua vita allestero, Zinaida, la casa grigia in Arbat dove lui viveva meno di un mese fa- tutto questo era ora diventato come un sogno. Soprattutto egli non voleva credere che sua madre sarebbe morta e che lui ricordava il suo funerale. Pensare a questo, l in quella stanza, in sua presenza, sembrava da incubo, inventato ed irreale. Egli prov a non pensare al passato, prov a

dimenticarlo. Nel suo cuore sapeva che era davvero accaduto, ma pensare a questo faceva diventare questa vita insieme insopportabile. Tre settimane a scuola avevano creato un divario tra lui e lOsokin che era andato dal mago. Ed ora lo stesso divario cera tra lui e sua madre. I suoi pensieri si muovevano in circolo, fermandosi continuamente a certi punti particolarmente dolorosi. Non credo che mia madre possa morire cos presto, pensava mentre la guardava. lei ancora cos giovane. Anche se successo allora, perch necessario che si debba ripetere ora? Ogni cosa potrebbe essere differente questa volta. Se sono tornato indietro, stato proprio per questo scopo. Ci sono cose, certamente, che non dipendono da me; ma forse alterando la mia intera vita , cambier anche la sua. Dopo tutto, i problemi e le irritazioni che lei aveva con me allora devono aver avuto il loro effetto- lei mor di attacco di cuore. Non ci sar niente del genere questa volta. Egli desiderava fortemente di dire a sua madre che sarebbe diventato migliore, che si sarebbe messo al lavoro e che avrebbe cambiato tutta la sua vita per lei, cos lei avrebbe potuto vivere. Voleva credere che era possibile, che realmente sarebbe andata cos. Prov a trovare qualche modo di trasmetterle questa rassicurazione , ma non riusciva a trovare le parole; non sapeva come approcciare il soggetto. Era tormentato da un abisso di fraintendimenti che giacevano tra lui e sua madre, un abisso su cui non si poteva costruire un ponte. Da sua madre i suoi pensieri si spostarono ancora a Zinaida. Adesso poteva pensare a lei senza amarezza. La notizia che lei stava per sposarsi con Minsky aveva in qualche modo perso la sua nitidezza o era diventata solamente una minaccia. Solo i buoni rimanevano: i loro incontri, andando sul fiume, i loro discorsi, le sere in cui erano soliti sedersi da soli insieme, i loro sogni, anche i loro argomenti- tutto questo succeder ancora e sar ancora meglio senza le nuvole nere che allora li oscuravano. Egli avrebbe preparato il loro nuovo incontro; non si sarebbe pi trovato in una tale posizione di impotenza , non lavrebbe pi perduta, e sua madre sarebbe sopravvissuta. Ella doveva certamente vedere Zinaida. Egli sentiva che loro si sarebbero piaciute. Questo pensiero era particolarmente disturbante per Osokin. Egli visualizzava molto chiaramente come avrebbe portato l Zinaida a vedere sua Madre. Era consapevole della disgustosa sensazione di tensione e costrizione dei primi pochi minuti passati i quali si sarebbe sostituito un meraviglioso sentimento di armonia e rassicurazione come se loro sii fossero conosciute da sempre. Come al solito, Osokin cominci a dipingere a se stesso il modo in cui sarebbero accadute le cose. Come cara tua madre, avrebbe detto Zinaida, guardandolo e sorridendogli non appena egli sarebbe entrato in casa sua. Te lo avevo detto , lui le avrebbe risposto, stringendole gentilmente la mano che avrebbe dato una lieve impercettibile risposta. Vuoi ancora del t? gli chiese sua madre. La domanda fece trasalire Osokin che inizi a fissare sua madre sorpreso. Per un momento si sent vergognarsi del suo sentimentale sogno perch capiva che n sua madre n Zinaida li avrebbero condivisi. Il momento successivo divenne irritato. N Zinaida N sua madre erano mai riuscite a capirlo o a capire cosa provava. Loro gli avevano entrambe chiesto cose insignificanti e superficiali mentre lui si era sforzato di dare loro tutto quello che era pi intimo e profondo in lui. si, per piacere, rispose meccanicamente, provando a ricordare il filo rotto dei suoi pensieri. E cos pass la sera. A sua madre, Osokin appariva essere innaturalmente trasognato, silenzioso e assorbito in se stesso. Lui le rispondeva in monosillabi. Spesso non la ascoltava, come se tutto il tempo stesse pensando a qualcosa daltro. Lei si sentiva malata e triste con lui, e aveva paura per lui.

CAPITOLO XII LUNEDI La domestica chiam Osokin alle sette e trenta. Lui si svegli con la fastidiosa sensazione di dover decidere qualcosa. Andr a scuola oppure no? Il giorno precedente non aveva neanche aperto i libri. Era impossibile andarci impreparato. Molto meglio rimanere a casa per un giorno o due. Nel profondo del suo cuore aveva deciso al mattino del giorno precedente che oggi non ci sarebbe andato, ma aveva bisogno di trovare qualche pretesto. Che fastidio aver detto a sua madre che ci andava. Per molto tempo rimase nel letto invece di alzarsi. Lasci il suo orologio sul cuscino e si mise a seguire i movimenti delle sue mani. La domestica torn dopo molto tempo, alla fine, alle otto e trenta quando sarebbe dovuto essere a scuola, Osokin si alz. Era arrabbiato con se stesso per essere rimasto a casa e ancora sentiva che nulla lo avrebbe potuto indurre ad andare a scuola. Voleva pensare a qualcosa di gradevole; tutte le cose spiacevoli, difficili e tediose sarebbero state messe da parte fino al dopodomani. Oggi sarebbe rimasto sdraiato sul sof, avrebbe letto e pensato Ma qualcosa sembrava stringergli il cuore; non poteva liberarsi di quelle nausee di coscienza ed una scomoda sensazione riguardo se stesso. tutto sbagliato, si disse. Se veramente sono tornato indietro per cambiare ogni cosa, perch mi sto comportando sempre allo stesso modo? No, devo decidere fermamente, in che modo e da quale momento le cose devono essere cambiate. Dopotutto, forse stata una buona cosa che sono rimasto a casa. Alla fine posso pensare a queste cose con calma. Ma perch mi