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per non perdere la memoria 30anni al servizio della cultura e dei beni culturali 1981/2011 ARCHEOCLUB D’ITALIA SEDE DI TERRACINA

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Opuscolo celebrativo per i trent'anni dell'associazione Archeo Club di Terracina

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per non perdere la memoria

30annial servizio della cultura e dei beni culturali

1981/2011

ARCHEOCLUB D’ITALIASEDE DI TERRACINA

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Gli dei conoscono il futuro,gli uomini ciò che accade,i saggi ciò che si avvicina.

Flavio Filostrato (II-III sec. d.C.)Vita di Apollonio di Tiana, VIII, 7.

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Per non perdere la memoria.30 anni al servizio della culturae dei beni culturali. 1981/2011

A cura di:Venceslao Grossi

© 2011 Archeoclub d’ItaliaSede di Terracina

Testi:Venceslao Grossi

Coordinamento redazionale:Rosario Malizia, Anna Rita Mari

Collaborazione redazionale:Giovanni Di Spigno, GiuseppeMoscarello, Sara Pandozzi, MariaIride Pasquali, Pierluigi Pieri, RitaSpaziani, Mario Talamo

Progetto editoriale e grafico:Venceslao Grossi

Realizzazione grafica:Mauro Palazzi

Stampa e allestimento:Tipografia Tirrena. Terracina

Finito di stampare nel mese didicembre 2011

Questo fascicolo è stato stampatosu carta patinata opaca da 280 grper la copertina e da 160 gr per lepagine interne.

Tutti i diritti sono riservati.Nessuna parte di questo fascicolopuò essere riprodotta con mezzigrafici, meccanici, elettronici odigitali. Ogni violazione saràperseguita a norma di legge.

Le immagini che accompagnanoi testi del fascicolo e l’immagine dicopertina sono tratte dal volumedi V. Grossi, Terracina. Le quattroanime della bellezza ritrovata. Laforma del paesaggio, i segni delterritorio, le strutture urbane storiche,le espressioni artistiche, Formia 2006.

Le immagini che illustrano lediverse sezioni del fascicolo sonotratte dalla documentazioned’archivio della Sede di Terracinadell’Archeoclub d’Italia.

Archeoclub d’ItaliaSede di Terracina

Anno Europeodel Volontariato 2011

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Archeoclub d’Italia. Sede di Terracina

per non perdere la memoria

30 annial servizio della cultura e dei beni culturali 1981/2011

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L’ Unione Europea ha proclamato il 2011 “Annodel Volontariato” e la stessa Commissaria peri Diritti Fondamentali e la Cittadinanza, Vi-

viane Reding, presentando i programmi e gli obiettividell’anno, ha sostenuto che nell’Unione Europea sicontano non meno di 100 milioni di cittadini impe-gnati in qualche forma di attività a favore di altri sog-getti (nel campo assistenziale e caritativo, per la tuteladei minori, degli anziani e dei migranti, per la promo-zione della cultura e dell’educazione, per la difesa deibeni culturali, dell’ambiente e del paesaggio, ecc.) eche il volontariato deve essere quindi sostenuto, pro-mosso ed esteso ulteriormente. Non meno significa-tiva, in proposito, è stata la frase pronunciata da KofiAnnan, Segretario Generale delle Nazioni Unite: “Senon vogliamo che le nostre speranze di costruire unmondo migliore e più sicuro restino vane, ci serviràsempre più l’impegno dei volontari”. Parole che si ac-compagnano bene con quelle pronunciate dal nostroPresidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che,in occasione della Giornata Internazionale del Volon-tariato celebratasi nello scorso dicembre e in vistadell’Anno Sociale Europeo, ha voluto rinnovare il suo“profondo apprezzamento, a nome della nazione edelle istituzioni repubblicane, per il ruolo insostituibiledel volontariato e del terzo settore come punti di rife-rimento e protagonisti attivi della nostra società ci-vile”. Tali iniziative, affermazioni e dichiarazioniconfermano in modo autorevole la tradizione asso-ciativa dell’Archeoclub d’Italia nei suoi 40 anni di vita

Presentazione

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e ben si conciliano con il “compleanno” della Sede diTerracina: quest’anno, infatti, la nostra Associazione(essendo nata nell’ormai lontano 1981) festeggia il 30°anniversario, che abbiamo voluto ricordare pubbli-cando il presente fascicolo, al fine di promuovere, inuna sintesi opportuna, i riferimenti essenziali dell’at-tività svolta negli ultimi decenni. Una piccola inizia-tiva, senza dubbio, ma dal significato particolare,testimonianza concreta, tra le tante, in Italia e in Eu-ropa, di coloro che ogni giorno, in maniera auto-noma, solidale e responsabile, si prendono cura delbene e dei beni comuni e la cui azione ha trovato unafondamentale conferma, dopo la storica legge-qua-dro sul Volontariato n. 266/1991, con la legge di revi-sione costituzionale n. 3/2001. Quest’ultima haintrodotto nella nostra Costituzione (art. 118, ultimocomma) il principio di sussidiarietà orizzontale, con laseguente formulazione: “Stato, Regioni, Province e Co-muni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini,singoli e associati, per lo svolgimento di attività di in-teresse generale, sulla base del principio di sussidia-rietà”. L’Anno del Volontariato, dunque, non dovrebbelimitarsi a “celebrare” chi si spende per il bene comune,ma dovrebbe invece trasformarsi in una buona occa-sione per far crescere, in coincidenza con il 150° del-l’Unità d’Italia, la coscienza individuale e quella civiledegli Italiani. In conclusione, desideriamo ringraziarevivamente le tantissime persone che fin dall’aprile1981 hanno concorso, in modo consapevole e parte-cipato, a costruire la storia dell’Archeoclub di Terracina

e, con essa, quella dell’Archeoclub d’Italia. Grazie aloro e al continuo impegno della Sede locale, l’Asso-ciazione, giorno dopo giorno, è divenuta un significa-tivo riferimento per i cittadini, per le istituzioni e per ilmondo della cultura e dei beni culturali. Oggi detieneuna storia intensamente vissuta, un nome importantee fa capo a un notevole movimento di opinione pub-blica, a conferma della rinnovata tradizione storica,artistica e culturale locale e italiana. Abbiamo tra-scorso 30 anni formidabili nella città, nei borghi, nel ter-ritorio, spesi a conoscere, tutelare, valorizzare, divulgaree rendere fruibili le nostre aree archeologiche, i nostricentri storici, le nostre strutture di fortificazione (lemura, le porte, le torri, il castello), le nostre chiese, il no-stro capillare e diffuso patrimonio monumentale, e conessi il paesaggio, l’ambiente, la natura. Per gli anni a ve-nire vogliamo continuare a percorrere questa strada: ilcammino della promozione della cultura, dei beni cul-turali e del rispetto della nostra memoria storica.

Venceslao GrossiPresidente della Sede di Terracina

dell’Archeoclub d’Italia

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L’Archeoclub d’ItaliaL’Archeoclub d’Italia è un’Associazione culturale acarattere nazionale con sedi operative comunali.È stata fondata nel 1971 per diffondere tra i citta-dini l’interesse per i beni culturali e ambientali epromuoverne la conoscenza, la tutela e la valoriz-zazione quali fattori essenziali di civiltà e di svi-luppo per il nostro Paese. Opera in collaborazionecon lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni, gliEnti pubblici e privati, gli organi dell’Unione Euro-pea ed altri organismi internazionali, sulla basedella legge n. 266 dell’11 agosto 1991. L’Associa-zione è un Ente Morale, avendo ottenuto, su ri-chiesta del Ministero dei Beni Culturali, ilriconoscimento giuridico con D.P.R. n. 565 del 24

luglio 1986. Dal 2005, inoltre, è un Ente Formatorericonosciuto dal Ministero della Pubblica Istru-zione, oltre ad essere accreditato presso il ServizioCivile Nazionale. È presente sul territorio nazionalecon centinaia di sedi locali e diverse migliaia disoci; gestisce oltre 30 strutture culturali tra museie antiquarium; è dotata di 8 centri specialistici; rea-lizza un programma annuale di “Campi di Ricerca”;pubblica la rivista nazionale “Antiqua” e i periodicinazionali “Archeoclub d’Italia” e “Archeoclub Ju-nior”; promuove l’informazione giornalistica eradio-televisiva sul patrimonio culturale; sostienela collaborazione con gli Istituti culturali, il mondodella Scuola, dell’Università e della ricerca.

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L’Archeoclub di TerracinaLa Sede di Terracina dell’Archeoclub d’Italia è statafondata nel 1981 ed opera, nell’ambito degli indi-rizzi nazionali, in collaborazione con le Istituzionipubbliche e private locali, con riferimento al vastopatrimonio culturale del Comune di appartenenza.Le direttrici fondamentali della sua azione sono co-stituite da attività diversificate: la ricerca, per appro-fondire ed aggiornare le conoscenze sulla storiadella città e del territorio; la didattica, per diffonderenella Scuola e nell’Università locale i risultati di stu-dio acquisiti ed educare al patrimonio culturale; ladivulgazione, per promuovere tra i cittadini lenuove conoscenze sul patrimonio culturale e favo-rirne la tutela indiretta; la valorizzazione dei beni

culturali locali, per promuoverne una adeguata ecorretta gestione e fruizione pubblica; la tutela di-retta, attraverso segnalazioni di abusi agli organicompetenti. Tali attività sono sempre state conce-pite e realizzate nel loro rapporto funzionale ed in-tegrato, nella consapevolezza che la relazione trascienza, conoscenza ed uso sociale del bene cultu-rale sia una coniugazione di valore fondamentale.Esse, infine, sono sempre state concepite nella pro-spettiva di una tutela e di una valorizzazione del pa-trimonio culturale integrato con quella del propriocontesto naturale, ambientale e paesaggistico, se-condo le direttive dell’Unione Europea e la vigentelegislazione nazionale e regionale sulla materia.

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Nel corso degli ultimi tre decenni l’azione culturalesvolta dalla Sede di Terracina dell’Archeoclub d’Italiaè cresciuta in maniera progressiva e assai significa-tiva, insieme al numero sempre più alto di personecoinvolte. I risultati di tale azione hanno determi-nato, in misura oltremodo visibile, accanto ad unapiù larga sensibilità nei confronti del patrimonio lo-cale, non solo una nuova consapevolezza riguardo

ai beni culturali e al loro valore, ma anche una di-versa considerazione di rispetto, favorendo così, in-sieme alla crescita culturale identitaria, la tutelaindiretta del patrimonio che quella identità rappre-senta, nonché la sollecitazione nei confronti delleistituzioni preposte affinché esercitino la tutela di-retta dei beni e ne garantiscano la sempre più vastafruizione pubblica.

Centinaia di soci, di sostenitori, di collaboratori edi semplici amici sono stati coinvolti nell’azioneculturale svolta dall’Associazione negli ultimi de-cenni. Decine di organismi istituzionali, sociali edi categoria sono stati chiamati, di volta in volta,a sostenere l’impegno e le proposte dell’Associa-zione. Centinaia di comunicati, di notizie, di infor-mazioni, di articoli, di approfondimenti, diimmagini sono stati inviati e sempre pubblicati

dagli organi di stampa, nazionali e locali, da rivi-ste e periodici, da televisioni e siti web, per co-municare, al più ampio pubblico possibile, leattività sui beni culturali locali. Una vasta colla-borazione informativa ed operativa è stata sem-pre sviluppata con tutte le più importanti sedilocali delle Associazioni nazionali impegnatesullo stesso fronte culturale dell’Archeoclub(WWF, Lipu, Legambiente, Italia Nostra, Fai, ecc.).

30 anni di impegno e di risultati positivi.

Un grande movimento di opinionepubblica al servizio della cultura e deibeni culturali, ambientali e paesaggistici.

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Moltissimi interventi, attraverso istanze, segnala-zioni, dossier, esposti, denunce, sono stati com-piuti, negli ultimi decenni, per chiedere il rispettodelle leggi di tutela, per difendere il nostro patri-monio culturale dallo snaturamento e dalla di-spersione e per salvare dalla distruzione letestimonianze della nostra memoria storica. Nellostesso tempo, molte migliaia fra studenti, citta-

dini, turisti italiani e stranieri, rappresentanti isti-tuzionali, amministratori pubblici, delegazioniestere hanno partecipato alle “Visite guidate di-dattiche”, agli “Itinerari culturali” e ai “Percorsi mo-numentali” che in diverse centinaia di occasionil’Archeoclub di Terracina ha realizzato per pro-muovere e diffondere la conoscenza dei beni cul-turali locali in tutti i loro aspetti.

Numerosi progetti di ricerca sono stati realizzatie pubblicati in collaborazione con le istituzioniculturali preposte, al fine di approfondire, ag-giornare e sviluppare le conoscenze sulla storiadella città e del territorio. Altrettanti progetti di-dattici, in conseguenza di quelli di ricerca, sonostati sviluppati, in collaborazione con le istitu-zioni scolastiche, per divulgare i nuovi risultatiraggiunti e per educare i più giovani al rispetto

del patrimonio culturale. Molti progetti di valo-rizzazione sono stati inoltre dedicati alla docu-mentazione, al recupero, alla riqualificazione ealla fruizione monumentale diffusa. Varie inizia-tive sono state infine avviate per promuovere leattività di gestione permanente del patrimonioculturale disponibile e favorire lo sviluppo inte-grato delle strutture, degli spazi e dei servizi cul-turali necessari.

Tuteliamo e promuoviamo i beni culturali.

Sviluppiamo la ricerca, la didattica, lavalorizzazione e la gestione del patrimonioculturale e dei servizi per la cultura.

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Sin dall’origine la Sede di Terracina dell’Archeoclubd’Italia ha considerato tra i suoi principali obiettivila ripresa degli studi di storia locale. Da qui il neces-sario avanzamento delle conoscenze sulla città e sulterritorio attraverso lo sviluppo dell’attività di ricercascientifica, al fine ultimo di concorrere al recuperodella memoria storica dei luoghi ed alla ricostru-zione della identità culturale della comunità citta-dina. Tale impegno, pertanto, è stato promosso erealizzato sempre in collaborazione con le Istituzionipreposte, a garanzia dell’uso pubblico delle nuoveconoscenze. Nella pagina successiva sono ripro-dotte alcune delle copertine dei volumi pubblicatia seguito della realizzazione dei più significativi pro-getti avviati e compiuti dall’Archeoclub di Terracinanel corso degli ultimi decenni. Tali progetti hannonotevolmente accresciuto le conoscenze sulla storiaantica della città e del territorio, ma anche sulla sto-ria medievale, moderna e contemporanea; essi, inol-tre, hanno determinato innovazioni, sul pianometodologico e dei contenuti, hanno aperto nuovifiloni di indagine e sono divenuti un punto di riferi-mento importante nella storiografia locale e nazio-nale, restituendo un nuovo ruolo al valore dellaidentità storica e culturale della città.

La ricerca

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La storia, l’arte, la culturae l’identità della città e del territorio.

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L’Archeoclub di Terracina ha sempre considerato ne-cessario affiancare alla ricerca storica l’attività didat-tica, quale essenziale strumento di educazione alpatrimonio culturale. Educazione intesa come atti-vità formativa, che, mentre guida alla conoscenzaaggiornata e al rispetto dei beni attraverso l’ado-zione di comportamenti responsabili, fa del patri-monio un oggetto concreto di relazione, divalutazione e di interpretazione, adottando la pro-spettiva della formazione permanente alla cittadi-nanza attiva e democratica di tutte le persone. Taleimpegno, quindi, è stato sempre svolto, soprattuttoin collaborazione con le istituzioni scolastiche eduniversitarie. Di seguito sono riportate alcune dellecopertine dei volumi pubblicati e delle locandinerelative alle iniziative promosse, riguardanti i più si-gnificativi progetti didattici realizzati dall’Archeo-club di Terracina nel corso degli ultimi decenni. Taliprogetti, iniziative, attività e collaborazioni hannoofferto un contributo importante ed un approccioinnovativo nei percorsi formativi per l’educazioneal patrimonio culturale, basati soprattutto sui mo-delli pedagogici raccomandati dall’Unesco (1994) edal Consiglio d’Europa (1998).

La didattica

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L’educazione, la formazione el’aggiornamento sui beni culturali.

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Il vasto fenomeno speculativo di espansioneedilizia che ha interessato la città e il territorionel corso della seconda metà del XX secolo, eche tuttora continua, ha letteralmente di-sperso, distrutto e devastato, spesso in modoirreparabile, una parte consistente del ricco pa-trimonio archeologico, storico e paesaggisticodi Terracina, senza che vi sia stata una suffi-ciente capacità di controllo del fenomeno daparte degli organi amministrativi locali e diquelli preposti alla tutela. Per tali motivil’azione di salvaguardia promossa dall’Archeo-club di Terracina è stata sin dall’inizio uno deisuoi impegni principali. Molte centinaia fra se-gnalazioni, esposti, istanze, dossier, denunce -inviate puntualmente agli organi di tutela, dicontrollo e di informazione pubblica, per abusidi ogni tipo - hanno costituito, nel corso degliultimi decenni, un significativo contrasto neiconfronti della sistematica aggressione al pa-trimonio culturale. Nello stesso tempo hannoconsentito di recuperare, restaurare, valoriz-zare e restituire alla comunità e alla fruizionedei cittadini molte delle più importanti testi-monianze della loro memoria storica.

La tutela

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Le segnalazioni, gli esposti e le denunceper la salvaguardia e la difesa dei beni culturali.

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Promuovere, divulgare, informare, comunicare ediffondere al più largo pubblico possibile la cono-scenza del patrimonio culturale sono sempre stateattività costitutive dell’Archeoclub di Terracina. At-tività permanenti, dunque, finalizzate non soltantoalla crescita dei valori identitari e dell’interesse at-tivo dei cittadini e delle istituzioni nei confronti deibeni culturali, ma anche al rispetto e alla difesa dellamemoria storica ricevuta, quale diritto di civiltà ir-rinunciabile che deve essere tramandato alle futuregenerazioni. Tutte le iniziative svolte, pertanto,hanno sempre utilizzato non solo i tradizionali stru-menti di divulgazione diretta delle conoscenze notee di quelle acquisite ex novo (come ad esempio ilcensimento e il monitoraggio dei beni culturali, in-sieme alle conferenze, alle mostre e alle presenta-zioni pubbliche), ma, soprattutto, i mezzi dicomunicazione di massa: quotidiani e periodici na-zionali e locali, giornali, riviste e notiziari di settore,opuscoli e pieghevoli, servizi televisivi, audiovisivie siti web. Nella pagina seguente sono raffiguratealcune immagini relative alle molte iniziative di pro-mozione del patrimonio culturale avviate nel corsodegli ultimi decenni.

La promozione

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La divulgazione, l’informazionee la comunicazione dei beni culturali.

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L’Archeoclub di Terracina, sin dalla metà degli anniOttanta, per valorizzare il vasto e diffuso patrimoniostorico ed artistico della città (sancito con il ricono-scimento di “Città d’Arte” ottenuto nel 2001), anchein funzione del turismo culturale in crescita progres-siva, ha avviato, in collaborazione con l’Ente localee con il Museo Civico, un significativo programmadi “Itinerari Monumentali” che non solo ha costituitouna novità assoluta di quel periodo, ma che rappre-senta tuttora una delle più qualificanti attività di va-lorizzazione del patrimonio cittadino. Gli itinerari,sin dall’origine, sono stati rivolti a tutti i cittadini eai turisti, ma anche agli organismi culturali e socialiin genere e soprattutto al mondo della Scuola e del-l’Università, oltre che alle Istituzioni, per promuo-vere la valorizzazione e la fruizione del patrimonioculturale posseduto e, con esso, la riqualificazionedella città e del territorio. Nella pagina successivasono riportate le copertine di alcuni degli “ItinerariMonumentali” realizzati e riportati in un’appositacollana di pieghevoli bilingue (ma anche in alcunivideo e nel sito web del Museo Civico): il loro suc-cesso editoriale è dimostrato dalla produzione edalle riedizioni stampate, le quali hanno ormai su-perato le 100.000 copie.

La valorizzazione

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Gli itinerari monumentalie i percorsi di conoscenza dei beni culturali.

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Accanto alle attività di valorizzazione del patrimo-nio culturale, l’Archeoclub di Terracina ha avviato,sin dall’inizio e sempre in collaborazione con l’Entelocale e con il Museo Civico, una complementare at-tività di fruizione dei beni culturali, attraverso la pre-disposizione di un apposito servizio denominato“Visite Guidate Culturali” e basato essenzialmentesul programma degli “Itinerari Monumentali” già ri-cordato (nella pagina seguente sono raffigurate al-cune locandine dei programmi di visita degli ultimianni). Tale servizio permanente è stato sempre ef-fettuato, come avviene tuttora, secondo precisemodalità operative e secondo un’articolazione an-nuale che tiene conto delle esigenze dei diversiutenti (la Scuola, i cittadini, i turisti, ecc.) ed in coor-dinamento con le specifiche iniziative nazionali pro-mosse dall’Archeoclub d’Italia e dal Ministero per iBeni e le Attività Culturali; ricordiamo, ad esempio:la “Settimana della Cultura”, i “Musei aperti”, le“Chiese Aperte”, “Conoscere i Beni Culturali”, ecc. I ri-sultati di tali iniziative sono stati notevoli: soltantonegli ultimi due decenni, infatti, sono state accom-pagnate, a visitare e a conoscere i nostri beni cultu-rali, oltre 20.000 persone.

La fruizione

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I musei, gli archivi, le biblioteche e gli spaziper le attività e il sistema dei servizi culturali.

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Nel corso degli anni Ottanta, ma soprattutto a par-tire dal 1990, sulla base di quanto previsto dallanuova legislazione nazionale e regionale e daquanto stabilito poi dallo Statuto Comunale, l’Ar-cheoclub di Terracina ha sempre partecipato al di-battito pubblico e alla vita amministrativadell’Istituzione locale, formulando idee e proposterelative al governo del patrimonio culturale. Talepartecipazione ha trovato i suoi riferimenti, norma-tivi ed operativi sia nell’Albo Comunale delle Asso-ciazioni (in cui siamo iscritti dal 1994, annodell’istituzione dell’Albo, mentre siamo presentinell’Albo Nazionale delle Associazioni sin dal 1991),sia nel Forum di Agenda 21 Locale del Comune diTerracina (in cui siamo iscritti dal 2003, anno del-l’istituzione del Forum stesso). Di seguito sono pre-sentate alcune delle copertine dei documentielaborati nel corso degli ultimi decenni, in occa-sione di significativi momenti di confronto conl’Ente locale. In questo modo l’Archeoclub non sol-tanto ha promosso un modello di partecipazioneattiva e di contenuti culturali concreti, ma è anchedivenuto un importante punto di riferimento per icittadini e per l’Istituzione locale.

Le proposte

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La partecipazione, le idee ei progetti per il governo dei beni culturali.

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Negli ultimi decenni, il confronto continuo svilup-pato dall'Archeoclub di Terracina con le istituzionidi tutela e con l'Ente locale, nell'ambito dell'attivitàdi salvaguardia, di recupero, di valorizzazione e dicorretto riuso e fruizione del patrimonio culturale,ha determinato una proficua collaborazione sulpiano degli interventi realizzati e dei concreti risul-tati raggiunti. Infatti, molte delle proposte specifi-che da noi avanzate e positivamente accolte dagliorganismi preposti si sono trasformate, di volta involta, in vincoli di tutela, indagini archeologiche enuove scoperte di scavo, progetti di restauro, pianidi valorizzazione, programmi di fruizione monu-mentale, nuove destinazioni d'uso culturale, inno-vativi progetti d'intervento, ecc. Risultati importanti,dunque, i quali dimostrano la validità di un modellodemocratico di partecipazione e di collaborazionetra i cittadini e le Istituzioni, nel rispetto delle normein vigore e nell'interesse del patrimonio culturale edel bene comune. Nella pagina accanto sono mo-strate le copertine dei documenti relativi soltantoad alcuni dei molti interventi proposti e realizzatinel corso degli anni passati.

Gli interventi

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Gli scavi, i restauri, i progetti di recupero e inuovi modelli di riuso del patrimonio culturale.

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L’adesione all’Archeoclub di Terracina e, quindi, al-l’Archeoclub d’Italia viene promossa, annualmente,attraverso apposite campagne associative. La tes-sera del socio, oltre a consentire diversi vantaggi,come ricevere la rivista nazionale ed avere diritto asconti nei musei pubblici), consente soprattutto lapartecipazione alle attività della Sede locale nell’in-teresse del patrimonio culturale della città e del ter-ritorio. Tra le diverse iniziative che impegnano i soci,riferite agli indirizzi programmatici dell’Associazione,va ricordata, ad esempio, la didattica per il gruppodei bambini dell’Archeoclub Junior. Va menzionata,inoltre, l’attività per l’organizzazione e il funziona-mento del servizio delle “Visite Guidate Culturali”, ef-fettuate da un apposito gruppo di soci. Vi sono poile iniziative legate alla ricognizione, alla segnala-zione e alla documentazione del patrimonio archeo-logico, architettonico e storico-artistico, che vedonoin genere impegnati, come del resto la promozionee la valorizzazione culturale, tutti i soci. Vi sonoquindi le attività di tutela, che coinvolgono, per ra-gioni tecniche ed istituzionali, il Consiglio Direttivo.Vanno altresì ricordate le iniziative legate ai progettidi ricerca e ai conseguenti programmi didattici,svolti, generalmente, da un apposito gruppo di stu-dio: impegni molteplici e diversificati per i soci, unitinella solidale consapevolezza di operare per la cul-tura, la storia, l’arte, il paesaggio e il bene di tutti.

Gli associati

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Le campagne associative,la tessera, la rivista e i vantaggi del socio.

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Riferimenti bibliografici dei testi presentati a pag. 11:

R. MALIZIA, P.C. INNICO, Terracina romana. Nuove indaginisu alcune testimonianze di età imperiale, Latina 1986.

AA.VV., La Via Appia a Terracina. La strada romana e i suoimonumenti. Studi in occasione del 23º centenario della stradaromana, Casamari 1988.

AA.VV., Antichità e Belle Arti a Terracina. La gestione dei beniculturali fra il 1870 e il 1915 nei documenti dell'ArchivioCentrale dello Stato, Formia 1994.

V. GROSSI, M.I. PASQUALI, R. MALIZIA, Il Museo Civico “PioCapponi” di Terracina. Storia dell'Istituto e delle sue collezioni,Latina 1998.

AA.VV., Religio. Santuari ed ex voto nel Lazio meridionale,Atti della Giornata di Studi (Terracina, 7 ottobre 2000),Terracina 2004.

Statuta Antiquissimae Civitatis Tarracinae accuratissime acfeliciter impressa, Edizione anastatica dello Statuto Storico diTerracina, Comune di Terracina 2006.

V. GROSSI, M.I. PASQUALI, R. MALIZIA, Il Borgo Hermadadi Terracina. Un modello urbano ed urbanistico-territoriale darecuperare e valorizzare, Comune di Terracina 2007.

V. GROSSI, La Porta Romana di Terracina. Origine etrasformazione dell’ultima porta urbica della città storica,Comune di Terracina 2009.

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ARCHEOCLUB D’ITALIASEDE DI TERRACINA

ARCHEOCLUB D’ITALIAAnno di fondazione 1971

ASSOCIAZIONE NAZIONALE PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONEDEI BENI CULTURALI, AMBIENTALI E PAESAGGISTICI

ENTE MORALERiconosciuto con D.P.R. 24 luglio 1986 n. 565

www.archeoclubitalia.org

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