ogni tre mesi a casa tua anno 6 – n. 1 – marzo 2010 primavera tramontana marzo 2010... ·...

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... ogni tre mesi a casa tua Anno 6 – N. 1 – Marzo 2010 Primavera Dir. Resp .: Dott. Daniele Marchetti Comitato di Redazione: Marianna Assoggiu, Daniele Marchetti, Cesare Passigni Collaboratori: Aldo Bertozzi, Massimiliano Cia, Laura Giannini, Vania Lippi, Alessia Martini Stampa Tip. Gasperetti – Fornaci di Barga Aut. Trib. N. 814 del 18/02/05 www.latramontana.org Panorama sulle Alpi Apuane da San Pellegrinetto Vergemoli – Siamo di nuovo qua, dopo tre mesi che mai come in questo caso sono stati lunghi e difficili, visto il per- durare di condizioni meteo estremamente complesse. La neve, la pioggia, il vento… l’inverno da poco terminato non ci ha fatto mancare proprio niente, ed è stato la causa di svariate difficoltà, che nello specifico hanno portato frane un po’ ovunque sul nostro territorio (come troverete ampiamente docu- mentato nelle pagine interne). In questo numero trova spazio un pezzo molto appassionante scritto dall’amico Marco Bo- nini, che ci porta a cono- scenza di come personaggi di indubbio valore culturale ab- biano trascorso parte della loro vita nelle nostre frazioni. Inoltre, a sette anni dalla scomparsa, un nostro articolo ripercorre la vita e la presenza nei nostri luoghi del Cardinale Aurelio Sabattani, Prefetto del Supremo Tribunale Vaticano nel periodo di Papa Giovanni Paolo II. Quello dei primi mesi del- l’anno, in campo amministra- tivo, è un periodo riservato ai bilanci, ed anche noi abbiamo avuto non poche difficoltà per far quadrare i nostri conti; saremo sinceri, pur essendoci arrivati molto vicino, non abbiamo ceduto alla tenta- zione di allegare a questa copia de La Tramontana un bollettino postale “in bianco” per chiedere, a chi avesse voluto, un contributo volontario e libero che ci avrebbe con- sentito di affrontare con più tranquillità le varie spese che ad ogni uscita immancabil- mente si presentano. E invece no! Con quel pizzico di orgo- glio che da sempre ci contrad- distingue abbiamo voluto pro- seguire senza forzare i lettori, consapevoli del fatto che molti di voi ci hanno già sostenuto economicamente, pur senza una nostra specifica richiesta (ne è prova il fatto che le spese per la spedizione di questo numero sono state totalmente coperte dalle vostre offerte). Siamo convinti che sarà sempre più dura proseguire in questa avventura, ma vogliamo essere, come spesso avviene, ottimisti, e credere che ancora una volta con il sostegno di chi ci vuole bene, e non intendiamo solo dal punto di vista economico, riusciremo a superare ogni difficoltà. Nel frattempo vi auguriamo, dal profondo del cuore, di trascorrere una Buona Pasqua.

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... ogni tre mesi a casa tua Anno 6 – N. 1 – Marzo 2010 Primavera

Dir. Resp.: Dott. Daniele Marchetti Comitato di Redazione: Marianna Assoggiu, Daniele Marchetti, Cesare Passigni Collaboratori: Aldo Bertozzi, Massimiliano Cia, Laura Giannini, Vania Lippi, Alessia Martini Stampa Tip. Gasperetti – Fornaci di Barga Aut. Trib. N. 814 del 18/02/05 www.latramontana.org

Panorama sulle Alpi Apuane da San Pellegrinetto

Vergemoli – Siamo di nuovo qua, dopo tre mesi che mai

come in questo caso sono stati

lunghi e difficili, visto il per-

durare di condizioni meteo

estremamente complesse. La neve, la pioggia, il vento…

l’inverno da poco terminato non ci ha fatto mancare

proprio niente, ed è stato la

causa di svariate difficoltà, che nello specifico hanno

portato frane un po’ ovunque sul nostro territorio (come

troverete ampiamente docu-

mentato nelle pagine interne). In questo numero trova spazio

un pezzo molto appassionante

scritto dall’amico Marco Bo-

nini, che ci porta a cono-

scenza di come personaggi di

indubbio valore culturale ab-

biano trascorso parte della loro vita nelle nostre frazioni.

Inoltre, a sette anni dalla

scomparsa, un nostro articolo

ripercorre la vita e la presenza

nei nostri luoghi del Cardinale Aurelio Sabattani, Prefetto del

Supremo Tribunale Vaticano nel periodo di Papa Giovanni

Paolo II.

Quello dei primi mesi del-l’anno, in campo amministra-

tivo, è un periodo riservato ai bilanci, ed anche noi abbiamo

avuto non poche difficoltà per

far quadrare i nostri conti; saremo sinceri, pur essendoci

arrivati molto vicino, non

abbiamo ceduto alla tenta-

zione di allegare a questa

copia de La Tramontana un

bollettino postale “in bianco”

per chiedere, a chi avesse

voluto, un contributo volontario

e libero che ci avrebbe con-

sentito di affrontare con più tranquillità le varie spese che

ad ogni uscita immancabil-mente si presentano. E invece no! Con quel pizzico di orgo-

glio che da sempre ci contrad-distingue abbiamo voluto pro-

seguire senza forzare i lettori,

consapevoli del fatto che molti

di voi ci hanno già sostenuto

economicamente, pur senza una

nostra specifica richiesta (ne è prova il fatto che le spese per la

spedizione di questo numero

sono state totalmente coperte dalle vostre offerte).

Siamo convinti che sarà sempre più dura proseguire in questa

avventura, ma vogliamo essere,

come spesso avviene, ottimisti,

e credere che ancora una volta con il sostegno di chi ci vuole

bene, e non intendiamo solo dal

punto di vista economico, riusciremo a superare ogni

difficoltà. Nel frattempo vi auguriamo,

dal profondo del cuore, di

trascorrere una Buona Pasqua.

Il 5 marzo è venuta alla luce, presso l’ospedale Santa Maria Annunziata di Bagno a Ripoli (provincia di Firenze), Maria Assoggiu, figlia di Giovanni, nato e cresciuto a Vergemoli e di Irene Galli. Alla bisnonna vergemolina Maria, ai nonni Bruno e Sandra e ai nonni fiorentini Franco e Fiorella vanno le nostre più care felicitazioni.

Il 19 dicembre 2009 è nato all’ospedale di

Bormio (provincia di Sondrio) Lorenzo Andreo-la, figlio di Nicola e Silvia Braconi. La famiglia

di Silvia è da sempre legata al paese di

Vergemoli e noi della Redazione ci congra-tuliamo con i nonni Amilcare e Luisella, non

dimenticando di estendere le felicitazioni alla

giovane coppia e ai nonni valtellinesi Flavio e Lorenza. Aspettiamo, nei caldi mesi estivi, di

poter conoscere il piccolo Lorenzo!

ORARIO UFFICI COMUNALI

MARTEDI’ 9 – 13 GIOVEDI’ 9 – 13 SABATO 9 – 12

UFFICIO TECNICO UFFICIO TECNICO UFFICIO TECNICO UFFICIO TECNICO VENERDI’ 9 – 13

Per appuntamenti : 0583 764716

Feste Vergemoli 2010

29/30 maggio Vergemoli e fraz. 6° Raduno Linea Gotica

18 luglio Fornovolasco 5° Sky Race 8 agosto Vergemoli 39° Concorso di poesia Estemporanea “Il Boccabugia”

14 agosto Fornovolasco Festa della Trota 4 dicembre Fornovolasco 7° Festa del Maiale

L’arte dell’innesto è ancora ben viva a Calomini…

ULTIM’ORA!! E’ STATA RINVIATA CAUSA PIOGGIA

LA I FESTA FANTASY IN PROGRAMMA

A FORNOVOLASCO DOMENICA 21 MARZO.

DATA DI PROBABILE EFFETTUAZIONE: 18 APRILE. SEGUITECI SUL NOSTRO SITO,

VI TERREMO AGGIORNATI.

- Auguri da parte del Sindaco, dei colleghi e dell’intera Ammini-

strazione alla geometra Irene

Bonugli per l’imminente mater-nità.

- In attuazione dell’accordo tra

Regione Toscana ed Eutelia per portare la banda larga anche nelle frazioni montane, annunciamo

con soddisfazione che il capo-luogo ed alcune frazioni possono

già fruire del servizio. Ringra-

ziamo l’assessore Andreas Ta-

marri per l’impegno profuso nell’ottenimento di tale risultato.

- E' stata messa a nuovo l'illuminazione pubblica del capoluogo e sono state sostituite

tutte le lanterne utilizzate pre-

cedentemente, alcune delle quali

risultate difettose. Si ringrazia la Fondazione Banca del Monte,

senza il cui aiuto non si sarebbe

potuta realizzare questa miglioria.

- Verrà inaugurata il prossimo 11 aprile, dopo i lavori di ristrut-

turazione, la scuola di Bovaio. I lavori hanno interessato l’intero

ambiente, sia interno che all’e-

sterno. Negli ampi locali hanno trovato posto, tra l’altro, una

funzionale cucina, un banco bar e una postazione di computer. A

lavori ultimati dobbiamo ringra-

ziare sentitamente la Fondazione Banca del Monte di Lucca per il

sostanzioso contributo.

- A seguito di una frana sono stati

appaltati i lavori per la messa in sicurezza della strada di Forno-

volasco, in località Col della

Costa, per un importo di 240.000 euro.

- E’ stato ottenuto un contributo

di 70.000 euro e si sta pertanto procedendo all’avvio dei lavori

sul tratto di strada Vergemoli-

Calomini, interessato da una frana in prossimità della località “Le

Capanne”.

- Sono stati stanziati 35.000 euro finanziati da un collegato alla

Legge Finanziaria per l'area di

sosta attrezzata presso la scuola di Fornovolasco e si provvederà

anche all'accatastamento dell'edi-

ficio stesso, come richiesto dal-l’Agenzia del Territorio, per un

importo complessivo di 120.000 euro.

- Si è proceduto all’aumento delle tariffe TARSU del 30% in virtù

dei continui aumenti del costo del servizio pagato dal Comune. Ne-

gli ultimi anni c’è stata una cre-

scita costante dei costi (il 40%

soltanto nel 2009), che ha costret-to il comune ad adeguare le tarif-

fe.

- Sono stati stanziati 80.000 euro

per il disgaggio dell'Eremo di Calomini e per la messa in sicu-

rezza della parete rocciosa. .

- A Fornovolasco è stato assegna-to l’incarico per i lavori alla via-

bilità in località Levigliese, per un

importo di 220.000 euro.

- A seguito degli eventi alluvio-nali del dicembre 2009 sono stati

effettuati diversi interventi sulla viabilità: sulla strada di San Pelle-

grinetto in località Bicocca, sulla

strada Vergemoli-Grotta del Ven-to, nel tratto di strada Fornovo-

lasco-Grotta del Vento e sulla strada per l’Eremo di Calomini; altri piccoli interventi hanno inte-

ressato la strada per Palagnana di Stazzema, la strada per Petro-

sciana e per la località Stabbiato. Il totale degli interventi ha supe-

rato i 400.000 euro. - Sono stati reperiti i fondi per i

lavori di ristrutturazione del cam-panile della chiesa parrocchiale di

Vergemoli, grazie all'intervento della Fondazione Arcus.

I 120.000 euro del finanziamento

saranno destinati alla messa in sicurezza per permettere nel mi-

nor tempo possibile la possibilità di accesso ai fedeli, che dal 2008

vedono l'edificio chiuso e tran-

sennato. Il campanile di Campo-lemisi si trova in una situazione

analoga, ma la Curia di Lucca sta già intervenendo. Il sindaco rin-

grazia l'onorevole Massimo Parisi

della Commissione Cultura della Camera e con estrema soddi-

sfazione annuncia che i lavori

inizieranno il prima possibile.

QUANTI SIAMO… al 28/02

frazione residenti famiglie

Vergemoli 148 86

Fornovolasco 74 40 Calomini 52 31

Campolemisi 35 21 S. Pellegrinetto 26 18

Totale 335 residenti (196 fam.)

NATI: Anna Bertellotti (25/11/09)

Clara Rosa Tamarri (1/12/09)

DECEDUTI: Maria Agostina Graziani (10/01, 93 anni)

Italo Rebechi (26/01, 90 anni)

Pier Luigi Valiensi (06/02, 82 anni)

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La Pro Loco di Vergemoli si

troverà, a breve, a dover rinno-vare le proprie cariche; nell'apri-

le del 2007 era stato infatti

nominato l'attuale consiglio che,

dopo tre anni, è giunto alla fine naturale del suo mandato.

Il presidente uscente, Cesare

Passigni, ci traccia un breve bilancio di questi tre anni. “Ho

cercato di svolgere il ruolo per

cui ero stato eletto nel miglior

modo possibile, anche se non nego le difficoltà nel dover af-

frontare impegni spesso impor-

tanti in un periodo nel quale reperire fondi è spesso difficile

per non dire impossibile. La crisi che ha colpito l'intera economia si è inevitabilmente ripercossa

ad ogni livello, pertanto, insieme

ai miei collaboratori, abbiamo

dovuto letteralmente fare i salti mortali per cercare di sopperire

alle poche risorse a nostra dispo-sizione. Ciò nonostante credo che in questi tre anni abbiamo

cercato di lavorare al meglio, cercando principalmente di ren-

dere gradevole la presenza, nel periodo estivo, dei numerosi

turisti che affollano i nostri

paesini: a volte ci siamo riusciti, a volte forse meno... in ogni caso

noi ce l'abbiamo sempre messa tutta per valorizzare le nostre

manifestazioni e le nostre feste.

Inutile dire che lo sforzo mag-giore è sempre stato concentrato

sul concorso di poesia verge-molino Il Boccabugia, che il

prossimo 8 agosto spegnerà ben 39 candeline! Crediamo di aver

centrato l'obiettivo di portare un

rinnovato interesse verso questa manifestazione che oramai da

tanti anni si identifica con l'estate del nostro capoluogo.

Abbiamo poi lavorato per mantenere e, dove possibile, incrementare, le varie feste

paesane che da sempre caratte-rizzano le nostre frazioni.” Che

situazione vi auspicate per il

futuro immediato della Pro

Loco?

“Prima di tutto voglio fare un passo indietro... noi abbiamo trovato una associazione molto ben strutturata e con una situazione economica a

posto, e dobbiamo essere grati di questo alle persone che ci hanno

preceduto, nella fattispecie la signora Gigliola Forli che prima di me aveva ricoperto il ruolo di presidente. Io auspico che le persone che

prenderanno il nostro posto possano fare del loro meglio per far sì che Vergemoli e le sue frazioni possano richiamare sempre più persone a visitare ed apprezzare i nostri luoghi. Abbiamo dei richiami turistici di

rilevanza internazionale, come la Grotta del Vento e l'Eremo di Calomini,

quindi il turista ha già molti validi motivi per venire da noi.”

Un’immagine dell’ultima edizione de Il Boccabugia

Anche se siamo ormai in tema primaverile e pasquale, vogliamo raccontarvi con le foto la serata del 5 gennaio, quando per le strade del paese si è svolta la consueta befanata. Il tempo non era dei migliori, ma non per questo i vergemolini si sono scoraggiati. Dopo aver girato il paese cantando e raccogliendo i doni casa per casa, il gruppo dei cantori, la Befana e tutti gli intervenuti si sono ritrovati nel palazzo comunale, per festeggiare l’arrivo dell’amata vecchina.

In una fredda giornata invernale, con ancora ghiacciata in terra la neve caduta in abbondanza tra la notte del 18 e il 19 dicembre, è stata inaugurata a Palazzo Roni la conclusione del primo lotto dei lavori riguardanti il rifacimento degli intonaci, della copertura e dell’esterno. Alla presenza di un gruppo di coraggiosi, intervenuti per l’occasione, del Sindaco Giannini, del titolare della Ditta Sabato e degli operai che lavorano al cantiere, è stato tagliato il primo nastro tricolore della storia del palazzo, per proseguire poi i festeggiamenti in un luogo più caldo, al Club La Pania, dove era stato preparato un rinfresco.

L’inaugurazione davanti al Palazzo… … ed il rinfresco al Club La Pania

ViViViViva la neve!va la neve!va la neve!va la neve! Nell’inverno appena trascorso i nostri bambini hanno avuto un bel da fare a divertirsi sulla neve! Eh sì, quest’anno ne ha fatta proprio tanta! Addirittura la neve ha causato la chiusura delle scuole con il conseguente inizio anticipato delle vacanze natalizie. Tutti i bambini erano molto felici! Sant’Antonio è diventato una pista da sci dove i piccoli, ma anche i più grandi si sono pazzamente divertiti. La neve ha abbondato non solo a Vergemoli, ma in tutta la Garfagnana, così come il grande freddo che si è fatto sentire nelle pungenti serate invernali. Adesso abbiamo tanta voglia di respirare la primavera e di correre all’aria aperta in attesa delle tanto sospirate vacanze estive. E allora buona Pasqua a tutti, sperando che nell’uovo di cioccolata possiate trovare una splendida sorpresa!

Tra i calominesi che si sono contraddistinti nel mondo, un posto lo merita indubbiamente Renzo Giannoni. Nato nel 1938 a Calomini, dopo un’infanzia trascorsa al paesello prima e successivamente a Ghivizzano, nel 1958 emigra in Belgio, seguendo le orme del fratello Giuseppe. Due anni dopo si sposa con Giuseppina; la coppia lavora all’ambasciata italiana fin quando l’ambasciatore viene

trasferito a Washington, dove lo seguono Renzo e Giuseppina. In quegli anni Giannoni conosce ambasciatori e presidenti di molte nazioni, finché nel 1966 rimane gravemente ferito da un colpo di pistola durante un’irruzione di malviventi nell’ambasciata. A seguito del fatto, Renzo riceve la medaglia d’argento al valore civile e viene trasferito al Consolato d’Italia a Nizza. Qui Renzo e Giuseppina rimangono 17 anni, nascono i due figli, nasce l’amicizia col Presidente Sandro Pertini che nella città

francese possedeva un appartamento. Dopo Nizza, Giannoni entra al Ministero a Roma e viene insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica. Viene poi trasferito al consolato italiano di Boston, dove partecipa attivamente ai preparativi e ai festeggiamenti per il 50° anniversario della Repubblica Italiana. In questo periodo l’orgoglio italiano di Renzo lo porta a pensare alla Bandiera dell’Emigrante ed alla Statua, che in seguito realizzerà. Dal 2005 Renzo è in

pensione e si trasferisce con la moglie a Ghivizzano dove tuttora vive; Calomini però è sempre nel suo cuore… spesso chiama i suoi “compaesani” e un esemplare della “sua” bandiera sventola alta in paese.

Lo scorso 6 febbraio ci ha lasciato Pier Luigi Valiensi, da tutti conosciuto col soprannome di “Pirulino”. Piero era un uomo mite, scherzoso, la battuta sempre pronta… ma era soprattutto un uomo buono, e a noi piace ricordarlo per l’atto di amore verso il suo paese e la sua gente quando, due anni fa, ha voluto donare al Comune quel terreno sul quale oggi sorge il bel parco giochi di Calomini, che doverosamente si chiamerà “Il Pirulino”.

Anche se ogni anno, quando andiamo in stampa col numero primaverile, le feste sono ormai lontane, nel 2010 la tradizionale Befana calominese si è regolarmente svolta. Non è bastata una leggera pioggia a fermarci ed anzi, nel corso della serata il tempo è pure migliorato, consentendo ai presenti di riporre gli ombrelli e godersi appieno gli spuntini e le bevute che ogni famiglia prepara per accogliere onorevolmente la Befana e il Befano. Degno finale di serata nell’aia del Casale, dove i “matuffi” della Vilma e la cedrina del Giulio hanno provveduto a riscaldare gli astanti, che hanno poi chiuso la serata con una battaglia a palle di neve!

La pista tagliafuoco che collega il borgo di

Calomini al suo Eremo è stata interessata negli

scorsi mesi da un esteso movimento franoso che

ha reso necessaria la sua chiusura. La pista,

ultimata lo scorso anno dal comune, ha risentito

delle abbondanti piogge dell’inverno e una zona

senza alberi ha ceduto, investendo i tratti

sottostanti. Speriamo che l’importante opera

possa essere ripristinata in tempi non troppo

lunghi.

Digitando su Internet la parola Campolemisi, è possibile trovare informazioni sul nostro paese ricavandole da alcuni siti. Il primo che prende in considerazione il nostro piccolo borgo è quello dei “Paesi Apuani”, che descrive la popolazione, il territorio e fa alcuni riferimenti alla chiesa, ricordando la leggenda della nevicata avvenuta in agosto da cui prende nome la chiesa, dedicata appunto alla Madonna della neve. Un altro sito è “Italia in dettaglio” che, parlando di noi, mostra una mappa su come raggiungere il paese e notizie varie tra cui il numero degli abitanti, l’altezza sul livello del mare, le previsioni meteo giornaliere con l’indicazione delle temperature massime e minime. Il sito “In Garfagnana” ci elenca fra i borghi facenti parte della Garfagnana, ed in particolare racconta notizie sulla leggenda della Madonna della neve ed ha anche una foto che mostra lo scorcio delle case sotto la chiesa, scattata dalla strada che conduce alla fontana e al lavatoio. Sono molti,

infine, i siti che trattano della collocazione geografica del nostro borgo in termini di latitudine, longitudine, eventi sismici e non ultimi gli aggiornamenti sulla frana che ha colpito la strada principale che conduce al paese. Anche se noi abitanti di Campolemisi siamo pochi, e a volte ci sentiamo abbandonati, ritrovarsi citati su internet ci rende orgogliosi, così come il recente riconoscimento di borgo medioevale del XIV secolo.

Nei giorni compresi fra Natale e la notte di San

Silvestro il maltempo ha causato danni un po’ in tutta Italia, senza risparmiare il paese di Campole-

misi. La nuova frana che si è staccata in quei giorni

è andata ad interrompere il tratto di strada che dal cimitero conduce al parcheggio principale, isolan-

do completamente il paese per giorni. La popola-zione è stata costretta a parcheggiare le macchine

lungo la strada in prossimità del cimitero, percor-

rendo poi circa 400 metri a piedi per raggiungere il paese. Al momento sono iniziati i lavori di sgom-

bro della frana e quelli di messa in sicurezza del versante interessato, con l’innalzamento di un muro

in cemento armato per contenere altri eventuali cedimenti.

La nostra cara Agostina Graziani è venuta a mancare il 10 gennaio 2010 all’età di 93 anni. Merita di essere ricordata come una persona molto attiva e legata al nostro paese; si dedicava con saggezza alla raccolta delle castagne, alla coltivazione dei campi, partecipava alla realizzazione delle feste, ma soprattutto era un elemento importante del coro della chiesa. Quando il vecchio parroco lasciò il paese, Don Reno Rossi, il suo successore, ci propose di mettere su un piccolo coro; Agostina era sempre in prima fila, organizzava le prove e scriveva a mano i testi che avremmo dovuto cantare durante le celebrazioni, invogliandoci tutti a partecipare. E anche per questo, il giorno del suo funerale, il coro si è stretto attorno a lei e le ha dedicato le sue canzoni, che ravvivano così ogni volta il suo ricordo. Le nostre condoglianze alla famiglia.

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IL “PRETINO” DI PUCCINIIL “PRETINO” DI PUCCINIIL “PRETINO” DI PUCCINIIL “PRETINO” DI PUCCINI

Don Pietro Panichelli è una figura importante del

secolo scorso, che ha legato gran parte della sua vita al celebre compositore lucchese Giacomo Puccini, di cui fu probabilmente il più prezioso amico,

consigliere e collaboratore, tanto da essere conosciuto

come “il Pretino di Puccini”. Tuttavia in pochi sanno

che Don Pietro Panichelli per alcuni anni è stato anche parroco di Fornovolasco, paese cui si è sentito

legato fino alla morte. Originario di Pietrasanta, prese i voti e si trasferì a Roma in un convento dell’Ordine dei domenicani.

Frequentatore di circoli culturali e musicali, tra cui il

negozio della Casa Ricordi, ebbe modo di conoscere

nel 1897 il celebre musicista e compositore Giacomo Puccini. Nel 1899 fu nominato direttore della piccola

Cappella di Canto Gregoriano a Santa Maria in Via

Lata di Roma. Nel 1901, dovendo stare vicino ai genitori, fece ritorno a Pietrasanta e, poco dopo, gli

fu assegnata dal Vescovo di Massa la piccola parrocchia di Fornovolasco. Don Pietro rimase a

Fornovolasco dal 1901 al 1905, quando fu trasferito presso la Cattedrale di Massa.

Successivamente fu istitutore per diverso tempo delle

più nobili famiglie del litorale tirrenico, e soprattutto professore per venti anni nell'istituto di S. Caterina a

Pisa. Era anch’egli un artista, seppur in tono minore, in

campo musicale e letterario. Grande appassionato di

musica, lui stesso buon musicista, fornì preziose consulenze a Puccini nella composizione di “Tosca”

e “Suor Angelica”. Si fece conoscere anche in campo letterario con

diverse opere di carattere scolastico ed alcuni poemetti. L’opera più conosciuta e meglio riuscita è “Il pretino di Giacomo Puccini”, in cui conduce

parallelamente la storia della vita del compositore con momenti autobiografici.

Nel libro autobiografico sopra citato Don Pietro

descrive anche alcuni momenti degli anni vissuti a

Fornovolasco. Il passaggio dalla capitale, ricca di spunti culturali e musicali, al piccolo borgo delle Apuane, a quel tempo isolato dal mondo perché non

raggiunta da nessuna strada carrozzabile, non deve essere stato facile. < Fornovolasco è un paesetto di

color ferrigno, incuneato a salita in una delle strette

gole dei monti. Io credo che sia il paese più orrido di

tutta la terra … Lontano dalla via maestra più di tre

ore di cammino a piedi o a dorso di mulo tanto dal

lato della Versilia, quanto dal lato di Gallicano,

Fornovolasco è completamente separato dall’umani-

tà .. Eppure quelle montagne selvagge e orride hanno

un che di bello e suggestivo, e sono anche ricchis-

sime di ferro …Per ben quattro anni ho vissuto in

questo paesetto che mi è rimasto tanto caro non solo

per la bontà e la semplicità dei suoi abitanti (quattro

o cinquecento) che mi volevano molto bene, ma

soprattutto per le dolci memorie che si riconnettono

all’epoca di Butterfly…

Frequentavo spesso – come fanno quasi tutti i preti

dei piccoli villaggi di montagna – l’unica stamberga

del paese che poteva essere insieme caffè, albergo,

bottega di conversazione, cattedra di verità,

ambiente di affari, o fabbrica di ponci. Intorno ad

una cappa enorme dove ardeva d’inverno un enorme

ciocco di castagno, spesse volte mi sedevo anch’io

con un mezzo toscano in bocca, a prendere parte

autorevole in quelle conversazioni…>

Don Piè comunque trovò il modo di far arrivare a Fornovolasco il suo pianoforte per continuare a coltivare la sua passione per la musica.

<Fino a Lucca, lo feci trasportare in treno. Da

Lucca a Gallicano (non c’era ancora la ferrovia) in

un barroccio. E da Gallicano a Fornovolasco? Presi

quattro robusti montanari, feci imbragare il

pianoforte con solide funi. Le feci attraversare da

due pali fortissimi e via ….. In quasi una giornata di

tempo, andando su per quei burroni e viottoli da

mulattieri ebbi la fortuna di avere in canonica

l’instrumento prezioso che doveva consolare in

seguito la mia lunga solitudine specialmente nelle

giornate d’inverno tra il candore della neve. Fu il

primo e forse l’ultimo pianoforte - attraverso la

storia dei secoli – a cui facessero fare un simile

viaggio. Ed è rimasto lassù.>

Fornovolasco è comunque sempre rimasto nel cuore a Don Pietro Panichelli che in data 8/1/41 (quattro

giorni prima di morire) scriveva al parroco di

Fornovolasco di quell’epoca " Fornovolasco è stato il mio primo pensiero nello scrivere il libro e sarà

anche l'ultimo nell'andarmene nel mondo di là,

nelle braccia di Dio.”

MarcoMarcoMarcoMarco B B B Bonini onini onini onini (Associazione “Buffardello Team”)(Associazione “Buffardello Team”)(Associazione “Buffardello Team”)(Associazione “Buffardello Team”)

Si può dire che ormai siamo fuori dall'inverno

e si sta entrando in piena primavera, stagione in cui tutto si risveglia: piante, animali, uomini;

la natura riprende il suo cammino, dopo il lungo

letargo invernale. Per restare in tema si può dire che quest’anno è stato proprio un inverno

con la I maiuscola. Infatti è stato lungo e

freddo, ed è caduta anche parecchia neve. Nel nostro piccolo paese è da prima di Natale, e

anche tutt’ora, che quando più e quando meno

tutte le settimane nevica, e nel versante a nord, dove non batte il sole, la neve è

presente da dicembre. Anche le piogge sono

state abbondanti e in alcuni casi hanno provocato alcuni smottamenti, per fortuna

però di lieve entità. Durante questi mesi

invernali, proprio come la natura, anche il paese è in letargo; le giornate sono corte e

fredde e la gente se ne sta in casa a scaldarsi

davanti al fuoco del camino. Anche per questo c’è poco da raccontare, a parte qualche solita

cena, organizzata per stare un po’ in

compagnia; vi possiamo assicurare però che abbiamo ricaricato le batterie per affrontare

a piene forze e con grande entusiasmo la

stagione estiva che sta per arrivare... vi aspettiamo tutti numerosi e vi racconteremo,

magari sui prossimi numeri, come sono andate

le nostre iniziative!

Una delle cene di San Pellegrinetto Il Forato con la neve, da San Pellegrinetto

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di Aldo Bertozzi

Da cinque giorni era stata aperta la caccia d’appostamento e Piero Faggi, per motivi di lavoro, non

era ancora andato una volta al suo capannotto alle Buge.

Da quando si era trasferito con la famiglia a Piazza al Serchio, mai aveva lasciato trascorrere tanto tempo prima di dedicarsi al suo sport preferito.

Ma quel giorno, dopo aver richiesto ed ottenuto una settimana di ferie, rientrando a casa si era detto: “Domani non passa se non vado a caccia” e, sedendosi al tavolino per consumare il frugale pasto

preparatogli dalla moglie Ines, aveva inteso chiarire meglio il concetto: “Domani vado alle Buge al

capannotto; se chiappo un po’ di tordi, che ne dici di invitare il Mario e sua moglie e cucinarli con la

polenta?”

“Per me va bene” rispose Ines con un sorriso, mentre Flick, il bretoncino di casa, che aveva ormai dimenticato la sua natura di cane da caccia, aveva alzato la testa emettendo un verso che si sarebbe detto

un guaito.

***

Piero rimase stupito la mattina seguente quando, alzatosi di buon ora, non era riuscito a trovare le

chiavi della macchina.

Era sicuro di averle riposte sulla sedia, ai lati della porta d’ingresso, ma non le aveva trovate, così

come non c’erano negli altri luoghi dove, a volte, gli capitava di lasciarle, magari insieme al giornale, agli occhiali, alla posta. Ines sosteneva convinta di non averle viste ed una visita all’auto, per accertarsi se, per

caso, le avesse dimenticate sul cruscotto o sul sedile, aveva dato esito negativo. Intanto si erano fatte le 7 e cominciava ad esser tardi per mettersi in viaggio; d’altra parte era

impensabile andare alle Buge senza l’auto. Oltre tutto, non aveva il doppione, perso due anni prima,

quando era andato a Parigi in vacanza e che non aveva mai fatto rifare.

Le inutili ricerche erano continuate fino alle 9,30, allorché aveva telefonato alla Concessionaria di

Lucca per sapere cosa fare. “Oh” gli aveva risposto l’addetto “è semplice: noi conserviamo i dati essenziali di tutte le vetture

vendute; tra questi vi è anche il numero identificatore delle chiavi, sia delle portiere che dell’avviamento.

Se lei passa da noi, in mattinata, nel giro di un paio d’ore, le diamo il duplicato”. Piero ringraziò, assicurò che sarebbe passato la mattina dopo e si mise l’anima in pace: sarebbe

andato a caccia l’indomani, o, più probabilmente, il giorno ancora successivo. Poi, anche per smaltire la

rabbia e la contrarietà, andò a fare una passeggiata nel bosco.

Dopo il riposino pomeridiano ed una partita a scopone al bar, con gli amici, si dedicò alla cura

dell’orto e del giardino, rientrando in casa verso le sei ed ebbe la sorpresa di vedere Flick accovacciato

nel suo cestino che giocava con il suo portachiavi, attaccate al quale vi erano le chiavi della sua auto.

“Brutto bastardo!” disse al cane “me le avevi prese tu! Ma cosa ti è saltato in mente, scemo d’un cane! Mi hai rovinato la giornata!”

Probabilmente lo avrebbe anche percosso, se non fosse intervenuta la moglie dicendo:”Che colpa

vuoi che abbia il cane? Avrai lasciato le chiavi da qualche parte e lui le avrà prese per giocare. Non sa mica che volevi andare a caccia, lui!”

***

Quella sera Piero mangiò controvoglia, poi uscì di casa, dopo aver dato un’occhiata rabbiosa a Flick ed andò al bar per distrarsi insieme ai suoi amici.

Qui, mentre discorreva del più e del meno venne a sapere che nella zona di Fornovolasco vi era stato un forte nubifragio che aveva causato alcuni danni.

Avendo ancora alcuni amici e parenti in loco, telefonò a suo cugino Giovanni, per aver dati più

precisi.

“Sì, è vero” gli disse il suo parente “qui stamani è venuta una tromba d’aria, con tuoni e fulmini,

che ha provocato qualche danno, cose di poco conto e senza danni alle persone” aggiungendo quindi “però devi sapere che un fulmine ha colpito in pieno il tuo capanno alle Buge, incendiandolo e

distruggendolo. Per fortuna non c’era dentro nessuno, altrimenti ci avrebbe lasciato di sicuro le penne!”

Piero si sentì mancare. Rifletté che, se non fosse stato per il suo cane, quella mattina sarebbe stato

proprio dentro quel capanno.

E aveva anche sgridato Flick perché gli aveva sottratto le chiavi della macchina!

Quindi provò a chiedersi cosa potesse aver spinto la sua bestiola a tenere quel comportamento:

pura coincidenza? Fatalità? O Flick aveva percepito e presagito qualcosa, trovando un sistema per salvare il suo padrone, non essendo in grado di dissuaderlo in altri modi dal suo proposito di andare a caccia?

Non seppe darsi una risposta, ma si rivolse al gestore del bar trattoria dove si era recato per

incontrare i suoi amici e gli disse: “Paolo, dammi un bel petto di pollo, che devo portarlo al mio cane”.

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ANNI 60…

A CALOMINI

SI PENSA BENE

DI COSTRUIRE

UN PALLAIO

PER GIOCARE

A BOCCE…

…POI,

NEI CALDI

POMERIGGI

ESTIVI SI

ORGANIZZANO

MEMORABILI

SFIDE TRA

I PAESANI,

DAVANTI AD

UN FOLTO

PUBBLICO

Il 19 aprile ricorre l’anniversario della morte del Cardinale Aurelio Sabattani, scomparso nel giorno di Sabato Santo del 2003. Abbiamo pensato di dedicare al ricordo della sua figura, legata al nostro territorio, questa pagina

solitamente riempita dalle notizie storiche e dalle foto delle chiese ed oratori presenti nel territorio. Egli era nato a

Pieve Sant’Andrea (provincia di Bologna) il 18 ottobre 1912 e all’età di dieci anni entrò nel seminario diocesano di Imola, proseguendo poi gli studi al Seminario Regionale di Bologna e presso il Pontificio Istituto Utriusque Iuris a

Roma. Nel 1935 fu ordinato sacerdote e la sua carriera continuò con la nomina ad Arcivescovo nel 1965 e a

Cardinale di Santa Romana Chiesa nel 1983. Il Cardinale Sabattani fu un giurista di spiccato rilievo, ricoprì alte

cariche all’interno dello Stato del Vaticano, tra cui Prefetto al Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica e Arciprete della Basilica vaticana. Quello che a noi piace ricordare, di questa figura così di spicco nelle gerarchie

ecclesiastiche è però la sua spontaneità e il suo amore per i nostri luoghi. Egli amava frequentarli e ritirarsi in una casa appena fuori Fornovolasco, in mezzo a gente semplice, ad una natura quasi selvaggia, ma che forse gli parlava ancor meglio del legame tra gli uomini, la natura e Dio. E a chi l’ha incontrato e conosciuto rimane il ricordo di una

persona ammirabile e molto vicino all’animo e al sentire umano. Il legame speciale con la nostra terra è rimasto

anche con Padre Renzo Marcon, suo segretario particolare, che ogni anno non manca di farci visita e trascorrere

alcune settimane estive nella residenza che anche il Cardinale visitava. Vogliamo concludere questo nostro ricordo del Cardinale Sabattani, riduttivo e troppo sintetico per racchiudere tutti gli episodi della sua vita, con le parole

dell’allora Cardinale Ratzinger: “La profonda spiritualità del Cardinale Sabattani, la rara competenza giuridica,

l’amore alla Chiesa e la devozione al Santo Padre rimarranno sempre nel cuore di quanti lo hanno conosciuto e stimato”.

Alcune immagini del Cardinale, mentre riceve l’imposizione del- la berretta da Sua Santità Gio- vanni Paolo II, mentre accoglie il Papa di ritorno da un viag- gio e mentre accoglie Papa Pao- lo VI nel 197 7 per l’inaugura- zione del nuovo portale in San Pietro

Due immagini delle esequie del Cardinale Sabattani nella Basilica di San Pietro

IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE AL CPO DI LUCCA PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE