network logistici ... traguardare la prossima onda

3
ISSN 0394-4867 - Mensile MAGGIO 2013 Anno XLIV - Poste Italiane SpA Sped. in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano organizzazione, sistemi e metodi per la supply chain 05 13 Distribuzione Ora Milano punta sulla logistica agroalimentare Primo piano Interporti del futuro: sempre più strategici e più efficienti L’intervista a… Catherine Balavoine Collaborative supply chain consultant Generix Group Italia BSB LOGISTICA - www.bsblogistica.it - info@ bsblogistica.it Via Stoppani, 2 - Vimercate (MB) - Tel. 0396081212 r.a. Gestione magazzini Logistica in outsourcing a costi variabili Sistema informativo in interfaccia Logistic Provider ...il magazzino in buone mani... Allineamento fisico/contabile giacenze Gestione personale esterno Order processing Inventari in linea

Upload: antonio-aitoro-1500

Post on 07-Jul-2015

42 views

Category:

Business


1 download

DESCRIPTION

Evoluzione del network logistico

TRANSCRIPT

Page 1: NETWORK LOGISTICI ... TRAGUARDARE LA PROSSIMA ONDA

ISSN 0394-4867 - Mensile MAGGIO 2013 Anno XLIV - Poste Italiane SpA Sped. in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoISSN 0394-4867 - Mensile

organizzazione, sistemi e metodi per la supply chain

0513

Distribuzione Ora Milano puntasulla logistica agroalimentare

Primo piano Interporti del futuro:sempre più strategici e più ef� cienti

L’intervista a… Catherine BalavoineCollaborative supply chain consultant Generix Group Italia

BSB LOGISTICA - www.bsblogistica.it - info@ bsblogistica.itVia Stoppani, 2 - Vimercate (MB) - Tel. 0396081212 r.a.

■ Gestione magazzini

■ Logistica in outsourcing a costi variabili

■ Sistema informativo in interfaccia

Logistic Provider...il magazzino in buone mani...

■ Allineamento � sico/contabile giacenze

■ Gestione personale esterno

■ Order processing

■ Inventari in linea

bsb_230x170_ok.indd 1 15/06/12 [email protected] 3 03/05/13 10.03

Page 2: NETWORK LOGISTICI ... TRAGUARDARE LA PROSSIMA ONDA

5m

agg

io 2

013

editoriale

Quale network per la vostra logistica ?

se il numero di depositi e la loro localizzazione è ancora coerente con il business, se non sia necessario ampliarne alcuni e tagliarne degli altri, se non sia meglio concentrare le scorte di sicurezza o i prodotti di classe “C” in un’unica riserva centrale, se sia meglio appoggiarsi alla rete dei transit point dell’operatore logistico o tenere degli avamposti con stock per le aree più remote, e via dicendo.Per fare delle analisi di scenario del tipo “cosa succede se” occorre un primo serio momento di analisi dei flussi che attraversano la supply chain da monte a valle, in termini geografici, temporali e dimensionali (volumi, frequenze, drop size, etc.). E lo sforzo va fatto anche in ottica previsionale, volendo trovare un assetto per almeno i prossimi 5 anni o comunque per un orizzonte compatibile con le tempistiche dei contratti di servizi logistici in outsourcing (in media 3 anni).Dopodiché per i diversi scenari vanno quantificati i costi complessivi e stimate le relative prestazioni di servizio, onde evitare di ricercare la soluzione a minimo costo che tuttavia non soddisfi gli standard di qualità del servizio reso al cliente in termini di tempistiche, indici di puntualità, completezza, etc.Non è di certo un progetto semplice né lo sono i metodi cui si può ricorrere per la modellizzazione di flussi, nodi e soprattutto dei costi. Ma, come direbbe il meccanico di fiducia, le alternative sono due: o proviamo a sistemare il difetto alla buona o facciamo un bel tagliando.

Prof. Fabrizio Dallari,Direttore del C-log,LIUC Università Cattaneo

Nei pochi momenti in cui ciascuno di noi riesce a staccare la spina dalla

quotidianità professionale e prova a riflettere sull’assetto complessivo della propria supply chain, emergono quei dubbi che sono alla base dell’analisi critica di qualsiasi decisione di alto livello. Uno dei quesiti cui non è facile trovare una risposta (anche perché capita spesso che non

ci si ponga la domanda) è se l’attuale assetto della rete logistico-distributiva sia ancora adeguato rispetto a quando è stato definito. Un po’ come quando si va dal meccanico a fare la revisione, così anche un network logistico richiede un processo di revisione periodica, con frequenza pluriannuale, a causa di continui cambiamenti nel contesto di varia natura.Nel tempo, variano innanzitutto le richieste del mercato - nuovi prodotti, nuove normative o innovazioni dei concorrenti - e le esigenze dei clienti – tempi di evasione dell’ordine, frequenza di riordino e puntualità consegne, etc. Variano anche le condizioni operative della supply chain: nuove fonti di approvvigionamento, nuovi mercati di sbocco e nuovi assetti organizzativi modificano sia l’entità sia il “baricentro” dei flussi di materiali.Se prima un solo deposito centrale per tutti i clienti nazionali era sufficiente, ora magari ne occorrono due per “avvicinarsi”, anche da un punto di vista commerciale e di visibilità, a un’area di mercato particolarmente promettente. Analogamente, se con un’acquisizione di un concorrente ci si ritrova una rete distributiva particolarmente frastagliata con magazzini ridondanti, forse è l’occasione buona per rivedere complessivamente “nodi e flussi” della rete.Fare la diagnosi alla “rete logistica” vuol dire chiedersi

[email protected] 5 03/05/13 14.39

Page 3: NETWORK LOGISTICI ... TRAGUARDARE LA PROSSIMA ONDA

mag

gio

201

3

forum

w

Aderisci al gruppo Linkedin chiamato “Rivista Logistica” e partecipa attivamente alle discussioni!

Assolutamente concorde! La dinamicità del contesto, influenzato anche dalle evoluzioni dei modelli di acquisto di noi consumatori, richiede analisi di scenario frequenti ed un forte senso autocritico. L’esperienza maturata supportando manager nella ridefinizione dei network distributivi mi porta a considerare fondamentali tre ingredienti: 1. Coraggio manageriale! Ovvero apertura a modificare assunzioni e schemi consolidati, prima che il mercato li rompa per noi. 2. Oggettiva valutazione delle prestazioni del network distributivo con identificazione delle soluzioni ottimali; 3. Oggettiva valutazione dei rischi. Stiamo parlando del futuro ed il futuro è intrinsecamente soggetto ad incertezza. Qualsiasi nostra decisione è esposta a rischi che vanno quantificati.In ACT abbiamo definito l’approccio Risk-based Network Design e dedicato molte energie nello sviluppo di strumenti che integrano modelli matematici di ottimizzazione e modelli di simulazione. Questi strumenti sono un potente ingrediente se sono affiancati ad una managerialità capace di rinnovare forme di pensiero e processi.Raffaele Maccioni,CEO, R&D Executive ACT Operations Research

Un editoriale dagli ottimi spunti! Effettivamente, in un mercato molto variabile come quello degli ultimi tempi, dove anche i business più stabili risentono di fluttuazioni inattese, un rinnovamento del network è indispensabile, non solo a livello logistico, ma anche a livello produttivo redistribuendo fra gli impianti nuovamente i carichi di lavoro in un’ottica di miglioramento continuo dell’efficienza ma anche delle logiche di flusso distributivo. Mario Lanzarone,Planning Group Manager, Sirap Group

6

Traguardare la prossima onda …Contemplare lo scenario della logistica editoriale nazionale, anche se da una posizione di assoluta leadership, impone uno sforzo costante di revisione strutturata della propria catena. La tendenza alla dematerializzazione sull’onda dell’era digitale riduce le quantità trasportate di periodici cartacei e di quotidiani e ne assottiglia il formato. Dall’altra parte, nel mondo dei libri, la progressiva crescita dell’e-book comporta in modo naturale una riduzione delle quantità “fisiche” consumate e impone un atteggiamento di coraggioso re-engineering delle operations di magazzino e trasporto. La digitalizzazione è un processo irreversibile e accelerante e più che di un “check up di adeguatezza”, i layer della rete logistica editoriale necessitano di una riprogettazione costante nel segno della discontinuità. Da un lato la sempre più rilevante attenzione verso la “sinergia” (condivisione delle tratte di trasporto tra diversi operatori della distribuzione editoriale), che per questo particolare mondo è un fatto di “sistema”, dall’altro una spasmodica competizione al presidio dei volumi e all’acquisizione di nuovi volumi di distribuzione per garantire la saturazione alle proprie strutture. Lo scenario di traguardo è una riduzione complessiva dei provider di trasporto (ovvero la massima integrazione di rete) e una generale concentrazione delle strutture operative (depositi editoriali, strutture operative di confezionamento) sul territorioche privilegia i più efficienti, moderni e flessibili. La dimensione temporale di lungo periodo è in questo caso un obiettivo irreale. Non esiste un equilibrio stabile raggiungibile, ma solo la possibilità di navigare per un tratto e traguardare in prua oltre la prossima onda. E ai “motoristi” logistici, il compito di mantenere le eliche in movimento e di non far fermare la nave.Antonio Aitoro,Direttore Distribuzione e LogisticaGruppo Mondadori

Opportunità da non perdereL’editoriale centra uno degli aspetti più complessi dell’intera gestione logistica. Per determinare una soluzione occorre risolvere una sorta di equazioni a più variabili. A quelle citate, aggiungerei anche degli aspetti che solamente le aziende multinazionali vivono: la gestione della materia doganale e dei relativi dazi che possono impattare in maniera importante sulle scelte relative alla ubicazione dei propri hubs o

strutture di varia natura. E questi ultimi, i dazi, sono più vivi che mai essendo viva e mutevole la materia doganale, gli accordi tra paesi e nazioni. Negli ultimi anni molti aspetti della logistica hanno assunto la natura di commodities e la mole di traffici di scambio e la competizione hanno reso possibile ciò che prima non lo era, i dazi invece conservano una natura del tutto sui generis, spesso sottovalutata, che di per se’ può spostare le decisioni

di cui parliamo. Concludendo, ribadisco la mia condivisione con l’editoriale, sottolineando come questo genere didecisioni/valutazioni abbiano nel corso del tempo aumentato la frequenza con cui esse debbano essere riprese in esame, onde non perdere opportunità in un contesto che dà sempre meno certezze.Daniele Fregnan,Global Logistics & Information Technology DirectorBenetton Group

[email protected] 6 03/05/13 14.38