n 3 2015 milan sassuolo

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martedì 13 gennaio 2015 Anno 5 n. 3 www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO MILAN SASSUOLO BUONA LA SECONDA

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martedì 13 gennaio 2015 Anno 5 n. 3 www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO

MILAN

SASSUOLO

BUONA LA SECONDA

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martedì 13 gennaio 20152

MILAN (4-2-3-1)

Arbitro: Dino Tommasi

SASSUOLO (4-3-3)

Abbiati;Abate, Zapata, Alex, De Sciglio;

De Jong, Montolivo;Cerci, Menez, El Shaarawy;

Pazzini

PolitoGazzola, Antel, Acerbi, Longhi;Missiroli, Magnanelli, Brighi;Berardi, Floro Flores, Floccari

STADIO MEAZZA ORE 15.00

Severa Bisceglia

partita

Milan SassuoloAllenatore

Filippo InzaghiAllenatore

Rafael Benitez

RISCATTO ROSSONEROLa Coppa Italia fa ca-

polino nel calendario. Dopo il terremoto accadu-to nel massimo campiona-to, la Juventus ha spazzato via qualsiasi dubbio sulla sua superiorità (dopo quat-tordici anni ha vinto a Na-poli) e la corsa per il terzo posto ora vede in vantag-gio la Lazio, tra martedì e giovedì si giocano gli ot-tavi che portano alla con-quista della coccarda tri-colore. Le prime squadre a scendere in campo sono Milan e Sassuolo. Entram-be arrivano da un pareg-gio nell’ultima giornata di campionato e quindi qual-cosa da farsi perdonare. I rossoneri si sono fatti ac-ciuffare dal Torino, dopo una prestazione scialba, mentre i neroverdi non sono riusciti a vincere con l’Udinese. Milan-Sassuo-lo è un dentro-fuori, ma chi ha molto da perdere è senza dubbio Inzaghi. Nel match di sabato, i rossone-ri hanno palesato problemi nella costruzione di gioco e nella densità di centro-campo, quindi con gli emi-liani, contro i quali hanno perso due turni fa in casa, tutto dovrà girare diversa-mente. Bonera è tornato in gruppo; saprà il capitano a ridare l’esperienza e la convinzione ai suoi com-pagni? Troppo poco dicia-mo noi: SuperPippo deve trovare un’alchimia diver-sa, perché questa squadra, a tratti, sembra addirittura smarrita. Si è visto soprat-tutto nelle occasioni da rete dei granata, squadra molto dimessa rispetto allo scorso campionato. Non sappiamo la proprietà di autostima dei giovanot-ti di Berlusconi, ma qual-cosa va cambiato. Questa Coppa Italia può diventare l’obiettivo, anche se il ter-zo posto, nonostante tutto, non è lontanissimo. Ma guai a fidarsi, poiché così non può andare lontano. Il mercato potrebbe regalare qualche giocatore adatto al modulo di Inzaghi, che di fatto pare abbia boccia-to Pazzini. Il centravanti toscano è l’unico punto di riferimento in area, ma Menez sembra essere vitale per una squadra che vive solo ed esclusivamente solo con i suoi gol. Ognu-no ha le sue certezze, ma come diceva un tale En-nio Flaiano: “Certo, cer-tissimo, anzi probabile”.

Ancora San Siro, ancora Sassuolo. In Coppa Italia,

ironia della sorte il Milan è co-stretto ad ospitare ancora quel Sassuolo che nell’ultima sfida del Meazza ha umiliato il Dia-volo. Pippo Inzaghi fa fatica a trovare il bandolo della matas-sa. In Campionato ha subito la sconfitta in casa dai neroverdi ed il successivo pareggio con i granata a Torino. E’ andata an-che bene all’Olimpico per Me-nez, autore del momentaneo vantaggio rossonero seppur su rigore, e compagni. Il risveglio dell’orgoglio granata ha rischia-to di rispedire a casa gli ospiti con zero punti nel paniere. In-zaghi si rende conto che non ba-sta il solo Menez a portare il Mi-lan in zona Champions e prova a chiudere tutte le porte nella speranza di incassare i tre pun-ti, una sola rete può dare senza dubbio la vittoria, ma il fortino non sempre paga. Lo schiera-mento non ha dato ragione al tecnico rossonero, El Shaarawy in panchina e la coppia d’attacco Menez-Bonaventura ha conclu-so poco, e poco hanno prodotto a centrocampo De Jong, Niang, Montolivo e Muntari. Questo Milan è poca cosa se l’ambizio-ne è l’Europa che conta. Inzaghi farebbe bene a stare in campana, poche idee, assenza quasi totale di costruzione di gioco a centro-

campo e difesa ballerina stanno ad indicare, il più delle volte, difficoltà non tanto nella rosa a disposizione ma incapacità del tecnico di mettere in campo il meglio che ogni singolo calcia-tore può dare. Il solo Menez non può bastare, Gianpaolo Pazzini sembra non rientrare negli sche-mi di gioco voluti dal tecnico e quindi resta una sola cosa da

fare… operare bene in questa fase di mercato alla ricerca di uno-due innesti giusti. In cam-pionato poco male ma il Sassuo-lo a San Siro, solo due turni fa, ha dato una lezione al Diavolo che si lecca ancora le ferite. La Coppa Italia, dai più snobbata, può salvare una stagione dan-do l’accesso diretto all’Europa League, questo trofeo manca ai

rossoneri dal 2003. Questa sera a difendere la porta rossonera ci penserà Abbiati che ha anti-cipato le ambizioni di mettere le mani almeno su una coppa.

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3martedì 13 gennaio 2015

Milan-Sassuolo apre le sfide degli gli di fi-

nale di Coppa Italia. Oggi si inizia a fare sul serio con l’ingresso in competizio-ne delle cosiddette gran-di della Serie A. Come già detto sarà Milan-Sassuolo la prima partita ad andare in scena e chiuderà questa fase dei giochi Napoli-Udi-nese in campo giovedì 22 prossimo. Mercoledì 14 a Torino i granata ospiteran-

L’Italia s’è destama squadra del torneo pro-mossa che accederà quarti di finale che riprenderanno il 27 gennaio con le squadre vincitrici tra Milan-Sas-suolo e Torino-Lazio. Il 28 gennaio toccherà alle squa-dre che avranno superato il turno tra Parma-Cagliari e Juventus-Verona. Il 3 feb-braio, invece, scenderanno in campo le superstiti di Roma-Empoli e Fiorenti-na-Atalanta. Il quadro sarà chiuso dalle sopravvissute tra Napoli-Udinese e Inter-Sampdoria. Le semifinali sono previste per mercole-dì 4 marzo, gara di andata, e mercoledì 8 aprile il ri-

no la Lazio galvanizzata dal filetto positivo in cam-pionato, e il Parma ospi-terà al Tardini il Cagliari rimaneggiato da mister Zola. Giovedì, allo Juven-tus Stadium, i bianconeri sfideranno l’Hellas Vero-na, probabilmente già vit-tima sacrificale. Settimana prossima il sipario si aprirà con Roma-Empoli, in pro-gramma martedì 20, a se-guire, mercoledì, toccherà a Fiorentina-Atalanta e In-ter-Sampdoria. La sfida di San Paolo decreterà l’ulti-

torno. La finale del torneo è fissata al 7 giugno 2015 con possibilità di antici-pare al 20 maggio. Alcune squadre di Serie A sono già scese in campo in questa competizione nei turni eli-minatori. Il quarto turno ha visto Lazio-Varese 3-0 (23’ Konko, 25’ Djodevic e 80’ Felipe Anderso), Sas-suolo-Pescara 1-0 (57’ Flo-ro Flores), Hellas Verona-Perugia 1-0 (16’ Savoia su rigore), Atalanta-Avellino 2-0 (13’ e 19’ Boakye), Em-poli-Genoa 2-0 (4’ Laxalt,

73’ Mchedlidze), Udinese-Cesena 4-2 (4’ Djuric (C), 20’ Allan (U), 44’ B. Fer-nandes (U), 10’ st Succi

(C), 9’ pts Lucas Evangeli-sta (U) e 14’ sts Theraus), Cagliari-Modena 5-4 e Sampdoria-Brescia 2-0.

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GiovanniLabanca

ospiti

Ora basta con questa storiella del Sassuo-

lino nella scarpa o nello stivale. Si tratta, alla prova dei fatti, di una vera e pro-pria valanga, sempre an-nunciata minacciosa a far sfracelli. Torna a San Siro, il Sassuolo di Squinzi e di Di Francesco e torna pro-prio sul luogo di un delitto quasi perfetto, con la stessa “vis pugnandi” di cui ora si è dotato in pianta stabile. E’ una beffarda scelta del Fato che non capiamo se abbia preparato a dovere questo nuovo scontro per permettere al Diavolino dell’impaurito e sgomento Inzaghino di prendersi una vogliosa ed indispensabile rivincita o alla compagina di Sassuolo di poter “ucci-dere un uomo morto”, ma non in modo vile. Vedremo l’effetto che fa nella notte di San Siro, in veste Coppa Italia. Dovesse accadere la seconda ipotesi, l’uomo dei fuorigioco fantasmi pote-rebbe volare sulle ali delle colombe pasquali, anzi-tempo, nel regno dell’Orco, senza arrivare alla scaden-za del contratto di giugno. Questa supposizione inte-ressa poco in casa Mapei dove son desiderosi assai di incollare un’altra bella vit-toria nella bacheca in ter-ra emiliana. Di Francesco non ha paura, perché è ben consapevole di avere una compagine matura, capace di qualsiasi impresa, tanto per esagerare un po’. “Noi a Milano ci veniamo per vin-cere, per completare una incompiuta del calcio e far calare il sipario sulla sfida con il Milan. L’altra dome-nica abbiamo tracciato solo un primo profondo solco, ora vogliamo percorrere una strada maestra che ci

VALANGA DI PIANURA porti sempre più lontano possibile.” Come non dar-gli tutte le ragioni di questo mondo, se constatiamo che ha ai suoi comandi giova-ni vogliosi guerrieri, tra cui spicca, al momento, il co-riaceo lucano Zaza che solo a guardarlo (con la barba) fa impaurire i difensori. Battute a parte, sentiamolo questo nuovo idolo di belle tifose dissertare con deci-sione”. San Siro mi piace e tanto. Vi passiamo con di-sinvoltura dallo 0-7 contro l’Inter ,alla bella vittoria con l’altra squadra mila-nese. E perchè, mi chiedo, non potremmo ripetere l’impresa, anche se tanti ci danno già per vittime de-signate? Francamente, lo dico con tutta la sincerità di questo mondo, mi di-spiace vedere una grande squadra ridotta in questo modo. I momenti bui ca-pitano anche alle grandi, allo stesso modo che alle piccole può capitare il con-trario, proprio come a noi”. C’è da giurarci che tutti gli affezionati tifosi rossone-ri cercheranno bene dove sta Zaza’ ( passatemi l’ac-cento) per farlo marcare bene, visto che sa sbucare da dietro come un lampo: Non c’è solo lui, però, ma altri dieci ben attrezzati piccoli combattenti che Di Francesco ha promesso di portare a cena da Replay ,proprio sotto la Madon-nina, in caso di vittoria. Non ci sarebbe niente da ridire o di strano, come faceva, un tempo il Milan da Giannino. La storia po-trebbe consacrare nel fir-mamento del campionato un’altra stella, partita da lontano, ma giunta a ri-schiarare il cielo di Sassuolo.

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5martedì 13 gennaio 2015

Luigi Rubino

i cugini

Al Blond Cafè tutto è.... Speciale

Via Biondi 1 Milanotel. 02.33107473

Non solo una rivincita...Negli ottavi di Coppa

Italia, il Milan af-fronta questa sera il Sas-suolo a S. Siro. I tifosi mi-lanisti si augurano che la musica questa volta sia diversa rispetto a quindici giorni fa quando con un colpo a sorpresa la squadra emiliana, composta da gio-catori tutti italiani, riuscì a superare proprio al Meazza i rossoneri per 2 a 1, grazie alla rete siglata dal giovane Zaza. La gara con il Sassuo-lo per la squadra di Inza-ghi quindi non è solo una rivincita, ma rappresenta una sfida da vincere a tut-ti i costi, anche perché c’è in palio la qualificazione, in una competizione che, a questo punto, diventa uno degli obiettivi primari della società, dopo gli alti e bas-si del campionato e la non partecipazione alla Cham-pions e all’Europa League. I tifosi sperano di vedere un Milan determinato e

sicuro fin dall’avvio, senza amnesie. La squadra deve quindi ritrovare soprattut-to concentrazione e sere-nità. Molto probabilmente Inzaghi farà riposare Me-nez e manderà in campo una squadra a trazione an-teriore, con molte bocche di fuoco come Cerci, El Shaarawy e Pazzini, pron-te a dare l’assalto ad un Sassuolo, che certamente, anche se con un probabile turnover, riproverà a fare lo scherzetto perfettamen-te riuscito nel giorno della Befana. Particolare curio-so: da quando è in serie A, il Sassuolo ha sempre cre-ato problemi ai rossoneri, tanto da vincere 3 gare su cinque. Riprovare, come ha detto Di Francesco non co-sta nulla, anche perché nel-la storia finora gli emiliani non hanno mai raggiunto i quarti di finale in questa competizione. Superare il turno, come ha lascia-to intendere il tecnico Di Francesco, sarebbe troppo bello, soprattutto se il mi-racolo dovesse avvenire di fronte ad una squadra for-te, blasonata come il Milan.

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martedì 13 gennaio 20156

Prima e dopo la partita... Vino, birra e il gusto di un panino espresso

Infermeriarossonera

Marjlja Bisceglia

L’infermeria rossonera

è sempre al lavoro, non

c’è pace per Pippo Inzaghi.

Recuperati Adil Rami, che

aveva rimediato nella par-

tita contro il Napoli un in-

fortunio muscolare, e Igna-

zio Abate alle prese da mesi

con una tendinopatia all’a-

chillea sinistro deve ancora

fare i conti con l’infortunio

di Philippe Mexes. Arme-

ro e De Jong fuori per un

turno di squalifica in cam-

pionato hanno reuperato,

Mexes non si accontenta

del solo turno di squalifica

e rimedia anche un trau-

ma distorsivo alla caviglia

che dovrebbe tenerlo lon-

tano dal campo fino a fine

gennaio. Stessa sorte per

Bonera che ha recuperato,

però, la lesione all’addut-

tore. Il ritorno in campo

di Van Ginkel è previsto

per febbraio, Trauma di-

storsivo alla caviglia per

lui. Per fortuna contro il

Sassuolo SuperPippo potrà

schierare dal primo mi-

nuto sia Rami che Abate.

Daniele BoneraMarco Van Ginkel

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7martedì 13 gennaio 2015

Qualcuno si è commosso per il ricordo di Pino Daniele,

dove al San Paolo è stato uffi-cializzato in suo onore il nuovo inno dei partenopei “Napule è”. Ma la Juve, cinica e spietata, ha cancellato i sogni di rimon-

JUVE CAMPIONE D’INVERNOI bianconeri espugnano il San Paolo dopo 14 anni

ta in classifica della squadra di Benitez rifilandole 3 gol che non ammettono discussioni. Si era illusa la Roma col pareggio dell’Olimpico in rimonta con la Lazio ma la Juventus ha subito cancellato le ipotesi d’aggan-cio alla vetta dei giallorossi di

Garcia. Le cose, in pratica, sono tornate come qualche settima-na fa con la Vecchia Signora al comando della classifica con tre punti di vantaggio sulla se-conda, cioè la Roma. Tral’altro tra quattro giorni i giallorossi

saranno chiamati alla difficile trasferta di Palermo contro un avversario dal dente avvelena-to per il 4-3 incassato al Fran-chi dalla Fiorentina mentre la Juventus allo Stadium riceverà l’Hellas Verona, reduce dal suc-cesso casalingo col Parma che l’ha rilanciata in classifica. Un buon viatico per l’Inter il primo successo casalingo di Manci-ni col Genoa. Adesso è venuto

il momento di Shaqiri pronto, almeno lo sperano gli interisti, ad espugnare Empoli. Il Milan, invece, dopo il pareggio di Tori-no con i granata di Ventura pro-veranno a battere l’Atalanta che l’anno scorso mandò a tappeto

i rossoneri a San Siro. Ottima la vittoria della Sampdoria con l’Empoli che la rilancia verso i piani alti della classifica alle im-mediate spalle di Napoli e Lazio. Ha frenato il Sassuolo nell’anti-cipo della diciottesima giornata pareggiando in casa con l’Udi-nese, però c’è da scommettere che la squadra di Di Francesco darà subito filo da torcere do-menica a Marassi con il Genoa.

Sono sulla breccia, si fa per dire, dal 1971 e gelosamente

hanno deciso che mai nessun uomo sarà accettato tra le loro fila. Vogliono dimostrare, e lo hanno già fatto molto bene in tutti questi anni di militanza rossonera, di essere capaci di agire come ,se non meglio degli uomini. C’è dare loro atto che dimostrano di saper portare assai bene i pantaloni, tanto da figurare tra i primi e più attivi Milan Club dell’AIMC. Attua, questo singolare Milan Club, una programmazione che non si accontenta del semplice tifo domenicale, ma spazia in campi ben più vasti, come, per esem-pio, le gite culturali che sono, alla fine, il vero perno dell’atti-vità del sodalizio. Sono state, le Femmine di Saronno, a Milano

Milan Club Femminile Saronno

in visita al Duomo, al Castello ed ad altri importanti luoghi turistici; approfittano delle tra-sferte per fare tesoro dell’arte delle città visitate. Insomma, danno fondo, ste belle donne, alla loro sete di cultura, oltre che alla passione per il povero Diavolo. Ultimo nel tempo e per il momento, è stato un pellegri-naggio sincero ed affettuoso alla collina di Superga a Torino, per rendere omaggio ai campioni granata periti in quel terribile incidente che spazzò via dalla stia del calcio mondiale i una

squadra, tra le più forti del mon-do. Commozione la massimo, durante la deposizione di un bel mazzo di fiori e anche brevi discorsi di circostanza. La pre-sidentessa non nasconde la sua soddisfazione per quanto com-piuto. “E’ stato un atto dovuto che avevamo preparato da mol-to tempo, perché una squadra come quella granata non poteva essere considerata una rivale, per l’alto valore che ha sempre dimostrato. Noi siamo ben con-tente di essere venute a Superga in una giornata che segnerà an-che la nostra storia”. Il Milan Club, approfittando anche di un bel sole, ha consumato il resto del tempo in visite programmate alle bellezze di Torino, prima di far ritorno nella dolce Saronno.

GiovanniLabanca

i club

Il Milan Club di Reìhei-neck, una bella citta-

dina del Cantone di San Gallo, in terra svizzera, ha organizzato,come al-tri tanti club, la consueta cena di Natale, per la gio-ia dei soci e dei loro fami-liari. Ottimo cibo, magni-fiche pinte di birra e tanto spumante alla fine, anche per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Magnifica se-rata con tanti brindisi alla fortuna della squadra che ,visto i periodi di crisi, la cerca con ostinazione.

Milan Club Rheineck

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martedì 13 gennaio 20158

Luigi SadaA CRISTIANO RONALDO IL PALLONE D’ORO FIFA 2014Era nell’aria, anche

se qualcuno aveva ipotizzato una possibile vittoria di Manuel Neuer, portiere della naziona-le tedesca campione del mondo in Brasile. Invece ad aggiudicarsi l’ambi-to riconoscimento per la terza volta, seconda con-secutiva, è stato Cristia-no Ronaldo. Il pallone d’oro è stato consegnato a Zurigo personalmente da Thierry Henry, alla presenza delle massime autorità del Presidente della FIFA Blatter e Mi-chel Platini. E’ il terzo

centro per il portoghese dopo il riconoscimento ottenuto nel 2008 e 2013. Il fuoriclasse di Carlet-to Ancelotti ha ottenuto il 37%, probabilmen-te grazie alla vincita in

Champions League e il Mondiale per Club del Real Madrid. CR7 è stato preferito a Leo Messi e a Manuel Neuer. L’argenti-no ha ottenuto il 15,76% mentre il portiere del Ba-

yern Monaco il 15,72%. La gGermania si “conso-la” col premio al miglior allenatore, il ct della Na-zionale Joachim Loew. Il mister dei tedeschi ha ottenuto il 36% dei voti lasciandosi alle spalle il nostro Carlo Ancelotti, attuale tecnico del Real, e Cholo Simeone. Il pre-mio Puskas per il gol più bello è andato al colom-biano James Rodriguez.

Il giocatore del Real Ma-drid ha preceduto la cal-ciatrice Stefan,,, Roche e l’attaccante olandese Van Persie. Per quanto con-cerne il calcio femminile il Pallone d’Oro è stato

assegnato alla tedesca Nadine Kessler, attuale attaccante del Wolfsburg campione della Bunde-sliga e vincitore della Champions League wo-man. La Kessler ha bat-tuto allo sprint la brasi-liana Marta attualmente militante nel Rosengard, campione di Svezia. Alle immediate spalle del-la fuoriclasse sudame-ricana la statunitense Abby Wambach, gioca-trice trentaquattrenne della prima lega USA.

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9martedì 13 gennaio 2015

di Chiara Franzetti

atletica

Graziati dal meteo. Già, per-ché dopo tre anni in balia

di acqua, fango e freddo, Ce-sano Maderno ha festeggiato domenica scorsa l’apertura del Cross per Tutti 2015 all’asciutto: non c’è il sole - almeno di pri-ma mattina, ma fortunatamente non diluvia. È vero che la corsa campestre è la disciplina per an-tonomasia votata al fango, ma gli organizzatori questa volta ringraziano la clemenza meteo-rologica. E anche se non bagna-to, l’avvio del circuito lombardo di corsa campestre organizzato con Fidal Milano e sotto il pa-trocinio di Fidal Lombardia, è stato comunque fortunato: oltre

CESANO MADERNO HA DATO IL VIA AL CROSS PER TUTTI 2015

1200 gli atleti che hanno taglia-to il traguardo. Ma veniamo ora ai numeri, sia in termini di par-tecipanti, sia di risultati. Come da tradizione, ad aprire le danze sono stati i ragazzotti più maturi delle categorie da SM50 a SM80 -

e oltre. Temerari, non spaventati dalla nebbiolina che aleggiava

sui campi di Cesano Maderno, in 103 si sono presentati sulla linea di partenza.  Il più veloce di tutti è stato Mario Farina che ha percorso i 6km gara in 20’12”. Dietro al portacolori della Daini Carate Brianza, altri due com-

pagni della categoria SM50: Michelangelo Morlacchi/Run-ners Bergamo (20’30”) e Paolo Viganó/Polisportiva Besanese (20’33”). È stato invece un testa a testa fino all’ultimo metro tra gli atleti SM55: la spunta Zeffi-ro Pesce/GS Marathon Max su Pietro Britta/EuroAtletica 2002 (21’24” su 21’27”); dietro di loro, Domenico Orlando/Azzurra Garbagnate Milanese in 22’11”. Gradino più basso del podio per l’Atletica Cinisello, che si aggiu-dica la terza piazza nella catego-ria SM60 con Giuliano Villani (22’53”); davanti a lui, Martino Palmieri/EuroAtletica 2003 in 21’44” e Flavio Mangili/Berga-mo Stats Atletica in 23’38”. Più rilassata la classifica SM65: do-mina infatti Michele Colace/PBM Bovisio Masciago (23’23”); dietro di lui, staccati di oltre due minuti, Giuseppe Conti/Atleti-ca Cinisello (25’24”) e Giusep-

pe Faè/GS Montestella (25’50”). Dopo un terzo e un secondo po-sto, l’Atletica Cinisello agguan-ta il gradino più alto del podio con Nunzio Davanzo che vince

nella categoria SM70 (27’03”), superando Mario Marcat/GS Montestella (28’00”) e Adolfo Di Rocco/Ondaverde Athletic

Team (30’08”). Si sale di catego-ria, ma migliora la prestazione cronometrica finale: Fernando Rocca, primo SM75, chiude in-fatti meglio dei primi due clas-sificati del precedente gruppo. Il rappresentante della PBM

co rappresentante al traguardo tra gli SM80, Pasquale Perri del-la Libertas Atletica Lamezia con un tempo finale di 34’32”.  La

no Maderno (14’25”) e a Valen-tina Spillare/N. Atletica Varese (14’56”). In termini di categoria, la seconda miglior prestazione è quella della SF40 Alessandra Arcuri/Atletica Monza che non fatica a superare Simona Leone/GS Montestella e Alessandra Cagliani/Atleticrals2 Teatro alla Scala - 14’28”, 15’35” e 15’42” i loro tempi. Notevole la presta-zione di Elena Giovanna Fu-stella/Atletica Lecco-Colombo Costruzioni: con 14’39” non solo si impone nella catego-ria SF50, ma surclassa molte atlete più giovani.  Completa-no il podio Giusy Verga/Road Runners Club Milano (15’30”) e Roberta Ghezzi/PBM Bovi-sio Masciago in 15’48”.  Cesano Maderno ha rotto il ghiaccio: il testimone passa ora a Seveso dove il Cross per Tutti appro-derà domenica 25 gennaio p.v.  

Bovisio Masciago copre i 6km in 26’19” davanti ai sempreverdi Remo Andreolli/Atletica Cini-sello (27’41”) e Oscar Iacoboni/EuroAtletica 2002 (30’02”). Uni-

terza prova ha visto impegna-te anche le donne.  Su tutte si impone la Senior Chiara Rossi dell’Atletica Monza: 24.a assolu-ta, il suo tempo di 13.54 la piaz-za con un buon margine davanti a Silvia Radaelli/Atletica Cesa-

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martedì 13 gennaio 201510

GustavoVitali

volo

Con una sfilata alla qua-le hanno assistito cir-

ca diecimila persone, si è aperta la quattordicesima edizione dei campionati del mondo di parapen-dio a Roldanillo in Co-lombia. Partecipano 150 piloti in rappresentanza di 49 nazioni. Il team az-zurro è formato da Ni-cole Fedele, campionessa di Gemona del Friuli, dal torinese Davide Cassetta, dai trentini Luca Donini e Aaron Durogati, dagli al-toatesini Franz Erlacher, Peter Gebhard, Joachim Oberhauser e dallo stori-co CT Alberto Castagna di Monza. Roldanillo si

trova a 966 metri d’altitu-dine affacciata sulla parte ovest della fertile Valle del Cauca, dal nome del fiume omonimo che la percorre, ed ai piedi della Cordiglie-ra Occidentale. La scelta di questa cittadina come sede dei campionati è stata fatta sulla scorta dei risultati di passate competizioni che hanno dimostrato come questo sito offra favorevoli condizioni aerologiche per il volo libero in deltaplano e parapendio, condizioni che diventano ideali nel mese di gennaio. In recenti occasioni è stato possibile assegnare percorsi di gara fino a 120 km effettuati con vele altamente perforanti in grado di sfiorare i 70 km/ora. Unico “motore”, quello cologico delle correnti d’a-ria ascensionali che scatu-

riscono dall’irraggiamento solare del suolo. Il decollo dei piloti avverrà da un vasto pendio posto a 1.900 metri in località Los Tan-ques. Da qui essi dovran-no raggiungere ed aggirare punti salienti del territo-rio, detti “boe”, scelti dagli organizzatori secondo le

condizioni meteo del mo-mento, fino all’atterraggio ufficiale. La corretta esecu-zione del percorso di gara è confermata dal GPS che ogni pilota ha in dotazione. Dai dati registrati da cia-

scun apparecchio e scarica-ti in un computer si evince la classifica che premia chi ha impiegato minor tempo. La somma dei punteggi ot-tenuti in ciascun giorno di gara stabilirà le classifiche

finali maschile, femminile e per nazioni. La Federa-zione Aeronautica Interna-zionale (FAI) organizzatri-ce dell’evento proclamerà i vincitori il 25 gennaio, data di chiusura dei mondiali.

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11martedì 13 gennaio 2015

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martedì 13 gennaio 201512

Copertina per il numero 30

Originale del frontespizio che apre tutti i numeri

Ritratto di Aurelio Galeppini, il disegnatore di Tex

Copertina per Il segno del serpente n. 48 Tex 5 da prendere dida Tex formato Gigante

Al museo dell’illustrazione e dell’immagine animata di

Milano “Wow Spazio Fumet-to”, sta per finire l’esposizione “La leggenda di Tex”, il perso-naggio del fumetto italiano, più longevo dell’editoria italiana di questo settore. Tex Willer è infatti uno dei personaggi più leggendari e amati dal grande pubblico. Nato dalla penna di Gianluigi Bonelli, che è stato il

suo sceneggiatore fin dagli esor-di e da Aurelio Galleppini in arte Galep, il fumettista con una tecnica dell’inquadratura e del disegno molto raffinati che trae ispirazione anche dalla tecnica iconografica americana. Per la prima volta sono esposte in mo-stra oltre 200 tavole originali, in cui è possibile notare il metodo di realizzazione di una storia. Gli schizzi preparatori riassu-

mono la puntuale osservazione di Aurelio Galleppini nel dare vita a un personaggio. La tec-nica del fumetto non è un’arte minore e si vede dai lavori pro-posti in quest’occasione. Il fa-moso disegnatore di Tex studia i personaggi nei particolari. L’e-spressione di un volto disegna-ta nelle sue varie declinazioni, sotto sforzo, mentre sghignazza o con dolore. Solo un profes-sionista dello studio anatomico lo può fare nel disegnare tutto questo. Le tavole, rivelano an-che una sapiente impaginazione non solo nelle inquadrature di un’immagine ma anche nella composizione di tutta la pagi-na. Oltre alle tavole sono espo-ste anche moltissime copertine Tex formato Gigante

tra le quali la prima storica intitolata “La Mano Rossa”, le storie più amate del ranger, come “Sangue navajo” e “Tex contro Mefisto”, e vari numeri-anniversario, come il n. 100 “Super-Tex” e il numero 400, la copertina d’addio di Galep, con Tex che saluta i suoi lettori allontanandosi a cavallo. Interessante all’interno della mostra è anche il video in cui Sergio Bonel-li parla del padre Gianluigi come di “un uomo molto particolare che a un certo punto decide di non occuparsi più di editoria e delega alla moglie e

Tex con il nemico Mefisto

Cover per il numero Tex 200 rimasta inedita perché l’indiana è troppo discinta

Tex formato Gigante

MarbyL’IMMORTALE

Il fumetto italiano più famoso in esposizione ancora per pochi giorni

al figlio l’iniziativa di portare avanti la casa editrice”. Gli anni del dopoguerra sono un periodo di grande fermento per l’editoria italiana e proprio in questo pe-riodo la casa editrice Audace, capitanata da Tea Bonelli, lancia sul mercato edi-toriale Occhio Cupo, un eroe di cappa e spada su cui gli autori concentrano gran parte dei loro sforzi, mentre il secondo è un cowboy di nome Tex Willer, scritto velocemente e disegnato la sera nei rita-gli di tempo. Ma i lettori decidono diver-samente. Occhio Cupo durerà solo una manciata di numeri, mentre il piccolo albo a striscia di Tex, venduto a 15 lire, diventerà il primo tassello di un successo sempre crescente. In breve tempo si toc-

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13martedì 13 gennaio 2015

Tex formato Gigante

Il mitico introvabile formato striscia n.1 1948

Cover per il numero 400 ultima cover realizzata da Galep, morto nel 1994

L’IMMORTALEIl fumetto italiano più famoso in esposizione ancora per pochi giorni

WOW SPAZIO FUMETTOMuseo del fumetto, dell’illustrazione e dell’immagine animata di Milano

La leggenda di TexIl West di Gianluigi Bonelli e Aurelio Galeppini

Fino al 18 gennaioViale Campania 12 Milano

www.museowow.it

al figlio l’iniziativa di portare avanti la casa editrice”. Gli anni del dopoguerra sono un periodo di grande fermento per l’editoria italiana e proprio in questo pe-riodo la casa editrice Audace, capitanata da Tea Bonelli, lancia sul mercato edi-toriale Occhio Cupo, un eroe di cappa e spada su cui gli autori concentrano gran parte dei loro sforzi, mentre il secondo è un cowboy di nome Tex Willer, scritto velocemente e disegnato la sera nei rita-gli di tempo. Ma i lettori decidono diver-samente. Occhio Cupo durerà solo una manciata di numeri, mentre il piccolo albo a striscia di Tex, venduto a 15 lire, diventerà il primo tassello di un successo sempre crescente. In breve tempo si toc-

cano le 45 mila copie di vendita settima-nale e Galep può finalmente rallentare il ritmo forsennato tenuto per diversi mesi, lasciando altri impegni per dedicarsi con maggior cura a Tex. In tutto usciranno nelle edicole, con periodicità settimanale, 973 albi a striscia, suddivisi in 36 serie, i cui resi venivano accorpati in piccole rac-colte. Nel 1952 nasce il primo tentativo di una ristampa cronologica in un formato albo, una collana quindicinale con coper-tine splendide, che chiude i battenti nel 1960 (205 numeri suddivisi in otto serie). Le rese di questi albi, “scopertinate” e rac-colte in 29 piccoli volumi con una nuova copertina, vedono così la luce tra il 1954 e

lui rappresentava la dignità e il senso di giustizia: “Tex sono io. Nel mio Tex c’è il mio senso di reazione a ogni ingiustizia”. L’i-dentificazione caratteriale tra autore ed eroe è quindi molto forte. Il carattere di Tex-Bonelli si basa su alcuni dei sentimenti più intensi dell’animo umano:

il 1957 e costituiscono la prima serie “gigante”, rarissima. Il gra-dimento del pubblico per queste pubblicazioni convince l’editore a creare nel 1958 la nuova serie di “Tex Gigante”, che ristampa tutte le avventure apparse prima nelle strisce (fino al 1967) per proseguire con le nuove avven-ture. Altrettanto fondamentale per lo straordinario successo di Tex è stato naturalmente il la-voro di Gianluigi Bonelli. Sog-gettista di tutte le storie fino a metà degli anni Settanta, ha poi continuato a supervisionare tut-ta la produzione del Ranger fino alla sua scomparsa, avvenuta nel

2001. Bonelli si autodefiniva un “romanziere prestato al fumetto e mai più restituito”: le sue sto-rie prendevano ispirazione da autori classici come Alexandre

Dumas, Jack London e Victor Hugo, perché il lettore vuole ritmo e azione. Il suo metodo di scrittura è peculiare alla sce-neggiatura, poiché affianca ve-loci schizzi che suggeriscono al disegnatore l’impostazione da dare alla tavola. Attentissimo alle ambientazioni delle storie, segue su dettagliate mappe de-gli Stati Uniti gli spostamenti dei suoi personaggi, documen-tandosi anche attraverso rivi-ste specializzate. Come tutti i grandi autori, anche Gianluigi Bonelli ha messo molto di sé nel suo eroe più famoso, che per

il fuoco sacro della dignità del-la vita, la percezione dell’idea di giustizia, la difesa dei debo-li e degli oppressi, la saldezza

dell’amicizia e del camerati-smo, la volontà di arrivare alla meta, l’indignazione dettata da una costante tensione morale.

Copertine per gli albi formato striscia

Tex e le interviste

Tex formato Gigante

Copertina

Cover 300 il primo numero di tex a colori

Tex e Mefisto

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Riccardo Sada

musica

Venticinque anni dopo il suo esor-dio nel 1990, quando con il bra-

no “Disperato” si era aggiudicato il 1° posto della Sezione “Novità”, Mar-co torna a Sanremo. Il cantautore fiorentino sarà in gara al 65° Festival di Sanremo (in programma al Teatro Ariston dal 10 al 14 febbraio) con il brano “Che Giorno È”.“’Che Giorno È’ rappresenta un’evo-luzione per me e per la mia musica, una sorta di Masini 4.0”, afferma Marco Masini a proposito del brano, scritto insieme a Federica Camba e Daniele Coro. “È come se la rabbia e i sentimenti dei brani che scrivevo e cantavo negli anni ’90 si siano adesso trasformati in una nuova energia e una nuova consapevolezza. Se “Di-sperato” fosse il Polo Sud, ’Che Gior-no È’ sarebbe il Polo Nord”.In occasione della partecipazione al Festival, a febbraio uscirà il tri-plo album antologico “Cronologia” (Sony Music) che conterrà il meglio del repertorio di Marco Masini, con

Marco torna a SanremoIn occasione della partecipazione al Festival, a febbraio uscirà il tri-plo album antologico “Cronologia” (Sony Music) che conterrà il meglio del repertorio di Marco Masini con 5 brani inediti e qualche altra chicca

5 brani inediti e qualche al-tra chicca.Per Marco Masini sarà la

settima volta sul palco del Festival di Sanremo (l’ul-tima volta è stata nel 2009 con il brano “L’Italia”), dove ha trionfato nell’edizione del 2004, aggiudicandosi il 1° posto con il brano “L’uo-mo volante”.Marco Masini (Firenze, 18 settembre 1964) ha vinto il Festival di Sanremo nel 2004 con il brano “L’uomo Volante”, mentre nel 1990 si aggiudicò la vittoria nella categoria giovani con “Di-sperato”. Si è avvicinato alla musica fin da giovane; durante il periodo del liceo forma un gruppo musica-le gli Errata Corrige; tra i suoi insegnanti Masini ebbe Walter Savelli. Nonostante avesse realizzato molti pez-zi Masini aveva difficoltà nel trovare una casa disco-grafica che lo supportasse. Marco Masini Grazie a Bob Rosati, arrangiatore e pro-prietario di uno studio a Se-sto Fiorentino, cominciò a fare i primi provini: conob-be Beppe Dati, compositore e poeta con il quale realizzò alcuni brani.Info su www.facebook.com/marcoma-siniofficial

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mentale accanto a Gianluca Toz-zi, figlio del cantante Umberto, che è però ancora fidanzato con l’ereditiera Elisa Persoglio. La Fico né conferma né smentisce i sospetti sulla seconda gravi-danza, inoltre la showgirl sui social network ultimamente è meno attiva rispetto al passato, poche foto e vestiti larghi. Che stia arrivando un fratellino o una sorellina per Pia? Sarebbe una finalmente una buona noti-zia visti i flop in carriera ed il di-sastro del suo ultimo concerto.Grazie al capitano gial-

lorosso Francesco Totti il selfie fa il suo in-gresso anche sui campi di calcio. L’ottavo re di Roma, da campione purosangue qual’è, salva con una sua doppietta il risultato del derby contro la Lazio all’O-limpico. Dopo il secondo gol il calciatore ha iniziato ad esultare correndo verso la curva su, il preparatore dei portieri, Guido Nan-ni, lo ha raggiunto e gli ha passato il suo cellulare. Il Selfie, scattato sotto la cur-va sud, ha fatto impazzire i tifosi e i media, Totti ha affermato inoltre di averci pensato da una settima-na: “Ormai c’è la moda, io non abituato a farli perché

la mia vita privata voglio che resti tale, ma questa era un’occasione unica ed irripetibile”. Sicuramente

questo gesto, innovativo ed originale non é passa-to inosservato e non ver-rà dimenticato facilmente

Soap opera amorosa tra la ex coppia Seredova-

Buffon. Alena Seredova, dopo aver divorziato da Gianluigi Buffon,  è rima-sta ad osservare gli svilup-pi amorosi dell’ex marito. Questo fino a poco tempo

fa quando ha ottenuto la sua rivincita fidanzando-si con Alessandro Nasi, il quarantenne top mana-ger nonché rampollo degli Agnelli. Il famoso portiere della Juventus e della na-zionale italiana ha lasciato

la showgirl ceca, ad inizio 2014,  per Ilaria D’Amico, giornalista sky. Quest’ul-tima era a sua volta fidan-zata con Riccardo Grande Stevens, figlio dell’avvo-cato storico della famiglia Agnelli. Ora sembra tor-

nato il sereno e la nuova coppia Buffon-D’Amico, secondo voci sempre più insistenti, si prepara ad ac-cogliere la cicogna, per il portierone bianconero sa-rebbe la terza e la seconda per la giornalista sportiva.

Tiziano Ferro, ospite di Silvia Toffanin nello stu-dio di “Verissimo”, su Canale 5 il 10 gennaio scorso,

ha parlato della sua vita pubblica e privata, eternando il grande desiderio di paternità: “Penso sempre all’amore, mi piacerebbe moltissimo diventare papà. Sogno spesso di ave-re un figlio, anzi, più spesso una figlia”. Il famoso cantante sogna questo figlio accanto lui nei pochi momenti della sua quotidianità lontani da studi di registrazione e Tour in giro per il mondo, anche bere un caffè al bar con l’erede è vissuto come una sua ambizione. Quando gli viene chie-sto invece come reagirebbe se suo figlio decidesse di segui-re le sue orme lui risponde semplicemente che  all’ inizio avrebbe paura poiché si tratta un lavoro difficile e parti-colarmente impegnativo, ma in seguito ne sarebbe onora-to e metterebbe a sua disposizione tutto il suo supporto.

Gli scatti pubblicati su in-

stagram da Raffaella Fico, ex fiamma del calciato-re Mario Balotelli, alimentano il sospetto che la showgirl sia nuovamente in dolce attesa. La mamma della piccola Pia, nata appunto dalla relazione con il calciatore del Liverpool, ha in-fatti ritrovato la serenità senti-

Mario Balotelli trova sempre il modo per far parlare di sé, l’attaccante del Liverpool, dopo essere tornato single, ai non pochi problemi con la sua attuale squadra inglese agiun-ge ancora una volta quelli della sua vita privata. I tabloid d’oltre

manica non gli hanno mai per-donato nulle e non hanno inten-zione di mollare proprio adesso che insistenti voci lo vorrebbero con le valige in mano per cam-biare l’ennesimo spogliatoio. L’attaccante palermitano-bre-sciano avrebbe tentato di abbor-

dare una diciannovenne islan-dese su instagram. Il fidanzato della ragazza ha però scoperto le conversazioni pubblicandone la foto e commentandola in modo ironico, “il momento in cui Balo-telli cerca di rubarti la ragazza”. Le domande poste dal calciatore

alla diciannovenne sarebbero state le solite, dove vivi? Quanti anni hai?. Subito dopo un’ altra ragazza islandese ha pubblicato la conversazione contenente  un nuovo tentativo di approccio di Super Mario, inarrestabile.

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Collaboratori: Andrea Anelli, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Lara Comi, Bianca Ara, , Giovanni Labanca, Marby, Fiore Marro, Sandro Mazzola, Toni Morandi, Enzo Occhiuto, Marco Papetti, Paolo Pirovano, Daniel Rizzo, Luigi Rubino, Luigi Sada, Riccardo Sada, Pino Sardiello, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela Veronese, Gustavo Vitali, Federico Zanon Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011