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cleared 10 - ANNO X - NOV/DIC 2013
M e n s i l e d e i d i p e n d e n t i d e l G r u p p o E N A V
CORTE DEI CONTI: BENE GESTIONE ENAV 2012
ATTERRAGGIO A ENTEBBE
ANS: CLIENTI E COMPETITOR
WEE-FREE: WEEK-END FREE ROUTE
LA PAROLA A…PAOLO PETTINAROLI
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CORTE DEI CONTI:BENE GESTIONE ENAV 2012 - TRA I SERVICE PROVIDER MIGLIORI D’EUROPA - CONTENIMENTO DEI COSTI NONOSTANTEIL CALO DEL TRAFFICO AEREO
Corte dei conti – Sezio-ne controllo Enti – Pres. e Rel. E. Basile – Determinazione n. 110/2013 del 13 dicembre 2013 – Relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestio-ne fi nanziaria di ENAV S.p.A. per l’esercizio 2012.
La Relazione della Corte dei conti sul controllo eseguito sulla gestione di ENAV S.p.A. esprime, per l’esercizio 2012, un giudizio positivo, evidenziando come ENAV risulti tra i service provider più e cienti in Europa, sia in campo operativo che eco-nomico anche secondo il nuovo schema di prestazioni comuni-tario.
La Corte sottolinea come nonostante il 2012 sia stato caratterizzato da una diminu-zione del tra co aereo del 3% sulla rotta e del 5,7% sugli aero-porti, ENAV abbia raggiunto un contenimento dei costi del 3,6% rispetto a quanto concordato con la Commissione europea nel Piano di performance na-
zionale. Tale contenimento ha determinato che il Bilancio d’e-sercizio del 2012 si chiudesse con un utile netto di 46 milioni di Euro anche depurato dell’ef-fetto del rimborso IRES. L’eser-cizio 2012 con i suoi 23 milioni di Euro, va considerato come uno dei migliori risultati conse-guiti dalla Società.
L’e cienza economica re-alizzata da ENAV non ha infl u-ito sulle performance operative che anzi hanno fatto registrare un risultato d’eccellenza, rag-giungendo, di fatto, il “ritardo zero” per i voli in rotta. Nel 2012, all’interno dello spazio aereo italiano, agli oltre 1,5 milioni di movimenti assistiti da ENAV, sono stati attribuiti solamente 411 minuti di ritardo totali.
A partire dal primo genna-io 2012, la nuova normativa del Cielo unico europeo ha imposto ai service provider una gestio-ne basata sulla misurazione e sull’ottimizzazione delle perfor-mance operative ed economiche
che ha decretato la fi ne del full cost recovery, introducendo ele-menti di rischio a carico dei pro-vider, sia sul tra co che sui costi.
In particolare, con riferi-mento allo schema incentivante da applicare alla performance di puntualità dei voli in rotta pre-visto dal Piano di Performance nazionale, si rappresenta come il livello di prestazione rag-giunto ha consentito ad ENAV il riconoscimento del massimo bonus economico previsto, che è stato determinato in 8 milioni di euro per l’anno 2012.
Per quanto concerne lo sviluppo commerciale dei nuo-vi mercati, ENAV, nell’ottobre 2012, si è aggiudicata il più im-portante contratto di consulenza di settore, riguardante “il miglio-ramento dei servizi di comunica-zione, navigazione, sorveglian-za e della gestione del tra co aereo per l’aeroporto di Kuala Lumpur e per lo spazio aereo circostante”, con il Dipartimento dell’Aviazione Civile della Male-sia per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro.
A seguito dell’aggiudica-zione della gara in Malesia e ad un conseguente primo posizio-namento sul mercato del Sud Est Asiatico che si presenta oggi come uno dei più dinamici a livello globale, ENAV ha rite-nuto di procedere alla costitu-zione di una specifi ca società di diritto malese, ENAV Asia Pacifi c Sdn. Bhd. La Società è stata appositamente creata per lo sviluppo, la produzione, la fornitura, la vendita nonché l’esportazione dei Sistemi e
dei Servizi della Navigazione Aerea in Malesia e nell’area di mercato Asia Pacifi co.
In conclusione la Corte ritiene che nel 2012 ENAV, pur operando in uno scenario parti-colarmente di cile e caratteriz-zato da un forte calo del tra co aereo e da una rigorosa nuova regolamentazione comunitaria, ha saputo porre in essere azio-ni gestionali tali che le hanno consentito di mantenere una performance operativa ed eco-nomica signifi cativa.
PUBBLICHIAMO IN QUESTA PAGINA IL COMUNICATO STAMPA EMANATO DALLA CORTE DEI CONTI IL 13 DICEMBRE SCORSO
ENAV NELL’OTTOBRE 2012SI È AGGIUDICATA IL PIÙ IMPORTANTE CONTRATTO DI CONSULENZA DI SETTORE, RIGUARDANTE IL MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI DI COMUNICAZIONE, NAVIGAZIONE, SORVEGLIANZA E DELLA GESTIONE DEL TRAFFICO AEREO PER L’AEROPORTO DI KUALA LUMPUR E PER LO SPAZIO AEREO CIRCOSTANTE, CON IL DIPARTIMENTO DELL’AVIAZIONE CIVILE DELLA MALESIA PER UN VALORE COMPLESSIVO DI OLTRE 10 MILIONI DI EURO
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55° EUROPEAN AIR NAVIGATION PLANNING GROUP-ICAOAPPROVATE NEL CORSO DEL MEETING IMPORTANTI DECISIONI
Con l’approvazione delle decisioni del meeting, il 28 novembre 2013 è terminato il 55° meeting dell’European Air Navigation Planning Group (EANPG) di ICAO. L’incontro, tenutosi presso la sede ICAO a Parigi, ha visto la partecipazione di 74 esperti in rappresentanza di Stati membri e non ed Organizzazioni internazionali del settore quali Commissione Europea, EUROCONTROL, IATA, IFALPA e per la prima volta anche CANSO. L’EANPG, istituito nel 1972 dal Consiglio ICAO, ha il compito di pianifi care e coordinare tutte le attività inerenti la navigazione aerea nella Regione ICAO EUR, attraverso l’elaborazione di Decision (che richiedono azioni di EANPG e degli altri gruppi tecnici regionali),
Conclusion (che richiedono azioni dirette degli Stati o di ICAO) e Statement (determinazioni che non richiedono azioni). In occasione di questo 55° incontro sono state approvate 29 Conclusion, 2 Decision ed uno Statement.
Il gruppo, durante i quattro giorni del meeting, ha analizzato in maniera puntuale molteplici tematiche quali meteorologia, safety, gestione delle informazioni aeronautiche (AIM), gestione delle frequenze, performance, CNS, disegno delle procedure e tanti altri.
Di rilievo generale è stata la discussione sull’implementazione della metodologia legata al Aviation System Block Upgrades (ASBU), una nuova metodologia elaborata da ICAO per assicurare l’armonizzazione e l’interoperabilità su scala globale attraverso l’identifi cazione di “modules” predefi niti, che riguardano procedure e sistemi tecnologici sia di terra che di bordo. Nel corso del secondo giorno di riunione, è stato tenuto un workshop di mezza giornata proprio sul tema ASBU al quale è seguita un’ampia discussione che ha portato alla stesura di due Conclusion che prevedono tra l’altro:
• l’assegnazione di priorità (aggiornata su base annuale) ai vari moduli del “block 0”, ovvero i blocchi la cui implementazione è prevista per il 2013;
• un meccanismo di monitoring e reporting per l’implementazione dei moduli a priorità più alta (in tal senso è previsto l’utilizzo del lavoro già svolto da molti stati nel contesto dell’ATM Master Plan e dell’ESSIP);
• la creazione di una Task Force con lo scopo di tenere aggiornato il materiale relativo al piano;
• la pubblicazione dell’ASBU Implementation Plan relativo alla regione EUR.
Numerosi altri temi sono stati oggetto di discussione ed hanno dato luogo all’approvazione di Conclusion che avranno impatto sulle attività di ENAV.
Approvazione dell’Edizione 2.0 GOLD – (Global Operational Data Link Document). Il documento racchiude tutte le disposizioni relative alla fornitura dei servizi data-link a livello globale fornendo una guida completa ed esaustiva per facilitare l’uniforme applicazione delle procedure legate a data-link in regioni diverse e attraverso l’uso di tecnologie diverse. Il documento, risultato di un lungo lavoro di coordinamento a livello globale (al quale ENAV ha preso parte), è già stato approvato da altre Regioni ICAO e consentirà di migliorare la sicurezza e massimizzare i vantaggi operativi.
Pronuncia dei numeri in radiotelefonia – È stata considerata una proposta di emendamento al Vol II dell’Annesso 10 (Communication Procedures - Transmission of numbers in radiotelephony) relativamente alla pronuncia dei numeri. La proposta prevede in alcuni casi l’utilizzo delle parole hundred e thousand per numeri che contengono migliaia e centinaia inter (es. in caso di trasmissione di Flight Level, regolaggio degli altimetri, codici trasponder, ecc.).
Implementazione di un sistema regionale di misurazione delle performance – È stato approvato il lancio u ciale dell’implementazione dello schema di performance regionale. Lo schema, elaborato dalla Task Force, con chairmanship ENAV, e pubblicato come ICAO EUR Doc 030 (in lingua inglese ed in russo), prevede la raccolta e gestione di dati di performance relativi a Safety, e cienza ambientale, capacità, e cienza economica, partecipazione alle attività ICAO, per i 56 Stati della Regione EUR.
Aggiornamento della lista delle “defi ciencies” – Altro rilevante risultato è stata la rimozione dell’unica “defi ciency” imputabile all’Italia, relativa ad episodi risalenti al 2010 e relativi a disservizi verifi catisi per rinvii “dell’ultimo momento” di implementazioni delle società di gestione aeroportuale pubblicate attraverso AIRAC. La cancellazione dell’Italia dalla lista è stata possibile grazie al lavoro congiunto di ENAC ed ENAV che ha portato alla individuazione di misure atte a fronteggiare e prevenire il verifi carsi in futuro di tali disservizi.
Sono stati inoltre approvati nuovi Documenti ICAO EUR (es. ICAO EUR PBN guidance material - EUR Doc 029) ed aggiornamenti ad altri già esistenti (es. Identified Transition Key Issues for the introduction and application of non-visual aids to all-weather operations in the European Region of ICAO - EUR Doc 017, EUR SIGMET and AIRMET Guide - EUR Doc 014).
Mentre EANPG, lo ricordiamo, è l’organo decisionale che si riunisce una volta l’anno, l’avanzamento del lavoro viene curato con continuità dai gruppi e sottogruppi tecnici, che vedono la partecipazione di numerosi esperti di ENAV, Enac ed Aeronautica Militare. Oggi è sempre più evidente l’importanza che riveste il coordinamento delle attività nell’ambito di ICAO, attività che sempre più si correlano quelle analoghe svolte in altri ambiti, sia a livello globale che regionale. È in questo modo che si persegue la strategia ENAV che mira all’a ermazione delle posizioni aziendali attraverso una partecipazione attiva e qualifi cata sui tavoli internazionali di riferimento,a partire da quelli ICAO.
di Silvio Zappi e Alessandro Ghilari - Funzione Strategie Internazionali
Più di 30 decisioni su temi di rilevanza per l’aviazione civile e per ENAV.
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POSITIVI I TEST AFD DI CIAMPINO SU ATC FULL DATALINKUTILIZZATI SOLO SCAMBI DI MESSAGGI DATALINK
Lo scorso mese di dicembre, presso la
Sala prove (PSA) di Roma ACC, si è conclusa con
successo l’ultima fase sperimentale del progetto
di Dimostrazione ATC Full Datalink.
Nella circostanza, la versione AFD
del sistema LinkIT, rilasciato da SELEX-ES
nell’ambito del progetto, ed integrato in sala con
la collaborazione di Techno-Sky, ha permesso
ai CTA di condurre dei voli simulati dal cockpit
simulator dell’Airbus 320 installato a Tolosa,
utilizzando solo scambi di messaggi datalink
per tutte le fasi di volo. Per l’occasione hanno
partecipato all’esercizio, insieme ai Controllori
del traffico aereo ENAV, anche Controllori
provenienti dal provider inglese NATS, mentre
a pilotare i voli simulati dal cockpit, (una replica
esatta del velivolo operativo) si alternavano i
piloti messi a disposizione dalle Compagnie Air
France ed easyJet.
Il progetto, co-finanziato al 50% dalla SESAR Joint
Undertaking, del valore di circa 3M€, vede ENAV con un impegno
di circa 800 Mila€ quale coordinatore di un gruppo di imprese del
calibro di NATS, Airbus, Boeing, easyJet, Air France, SITA, Selex-ES.
Al gruppo si è unita recentemente anche la Compagnia aerea
SAS. Il progetto si propone di dimostrare l’efficacia e l’affidabilità
del sistema LinkIT, per la conduzione delle fasi di volo anche in
fase terminale, al di sopra di FL 100. Pur essendo un progetto in
ambito SESAR, si distingue dagli esercizi di validazione che ENAV
svolge sulle piattaforme prototipali con traffico simulato.
Terminata infatti questa fase sperimentale, dal prossimo
febbraio il sistema verrà utilizzato dai Controllori del Traffico Aereo,
in modalità “shadow-mode”, per scambiare effettivamente istruzioni
di volo con i piloti a bordo di alcuni voli commerciali reali.
In particolare, saranno oggetto della dimostrazione, per la
parte ENAV, i voli easyJet tra Roma FCO e
Palermo, i voli Air France tra Roma FCO e Parigi
CDG e i voli SAS tra Stoccolma e Roma FCO.
Per la parte NATS, saranno utilizzati
ai fini della dimostrazione i voli easyJet tra
Edimburgo e Bristol, i voli Air France tra
Manchester e Parigi CDG e i voli SAS tra
Stoccolma ed Edimburgo. Infine ENAV e
NATS parteciperanno congiuntamente a
dimostrazioni sui voli easyJet tra Bristol e
Roma FCO.
La fase di dimostrazione si chiuderà
alla fine del prossimo aprile, mentre il
progetto terminerà a giugno del 2014, con la
consegna del report finale sulle dimostrazioni
e l’organizzazione di un workshop per la
presentazione ufficiale dei risultati ottenuti.
di Michele Carandente - Funzione SESARe Davide Corinaldesi - Sistemi CNS Meteo e Security
Tra CTA e il cockpit simulator dell’Airbus A320 istallato a Tolosa
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CLEAREDDIRETTORE RESPONSABILE:Nicoletta Tomiselli
COMITATO EDITORIALE: Giancarlo FerraraMaurizio GasparriLuca MorelliMaurizio PaggettiIacopo PrissinottiElvira Savini NicciVincenzo SmortoNicoletta Tomiselli
Redazione: Via Salaria, 716 - 00138 RomaTel. 0681662301 - 0681664244Fax [email protected]
COORDINAMENTO EDITORIALE:Luca Morelli
IN REDAZIONE:Luca Morelli, Gianluca Ciacci
HANNO COLLABORATO: Federico Maranghi (grafi ca)
IMPAGINAZIONE E STAMPA:Marchesi Grafi che Editoriali SpA Romawww.marchesigrafi che.it
Registrazione Tribunale di Roma n. 526 del 15-12-2003
Numero chiuso in redazione il 31 dicembre 2013
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Editore: ENAV SpA - Massimo Garbini (Amministratore Unico)
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di Cleared online
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Il volo ha sempre
due componenti
fondamentali: arte e
tecnica. Di solito nei
miei articoli parlo di
tecnica, ma oggi è
giunto il momento di
scrivere di arte e delle
emozioni che il volo
porta sempre con sè.
L’occasione di
volare all’Equatore
non capita tutti i
giorni se voli su un P180, a meno che il tuo lavoro non sia quello
di Pilota Radiomisure di ENAV, nel qual caso la cosa capita con
una certa frequenza! Il contratto per il controllo in volo delle
radioassistenze di tutta l’Uganda ha creato la giusta occasione: una
settimana di operazioni di volo con base l’aeroporto di Entebbe.
Chiunque sia appassionato di storia dell’aviazione non
può non conoscere la storia del volo AF139, A300 di Air France
in servizio da Tel Aviv a Parigi, via Atene, dirottato da terroristi
palestinesi nel 1976 e fatto atterrare ad Entebbe. Gli ostaggi
israeliani furono liberati una settimana dopo grazie ad una
spettacolare operazione di salvataggio organizzata dalle forze
armate israeliane e dal Mossad. La vecchia Torre di controllo e
l’aerostazione sono ancora lì, quasi un monumento a ricordare
l’evento. Il Comandante del volo, liberato dai terroristi poichè
francese (vennero liberati tutti i passeggeri non israeliani) rifiutò
di abbandonare i suoi passeggeri e con tutto l’equipaggio rimase
con gli ostaggi. Questo gli valse poi la reprimenda da parte di Air
France, ma il gesto eroico venne riconosciuto dallo Stato francese e
fu insignito della Legion d’Onore.
Vedere di persona questi luoghi ha sempre un fascino sottile,
un pò per la storia che vi ho brevemente raccontato e poi perchè
l’Africa, con i suoi paesaggi particolari, lascia il segno. Dopo anni
di volo in Nord America, Europa, Europa dell’Est, Medio Oriente e
Nord Africa, operare sul Lago Vittoria è come mettere una ciliegina
sulla torta. Sorvolare stormi di aironi, le barche dei pescatori, la
famosa montagna con gli ancor più famosi gorilla, le spettacolari
montagne a Ovest, le colline coperte di foreste ed i villaggi coperti
fino ai tetti di terra rossa, la povertà estrema di certe abitazioni
e le tenute in stile coloniale, con grandi case bianche e perfette,
rende l’attività lavorativa meno sterile e asettica. La vita, del
resto, non può essere fatta solo di microampère e centesimi
di grado. E poi c’è l’aspetto umano: lo stupore di non aver mai
visto un aereo come il nostro, che è sempre una novità in Africa,
le strette di mano, i sorrisi, l’immancabile foto ricordo che tutti
vogliono farsi con
l’equipaggio di questo
strano aereo con la
bandiera tricolore e la
“chiocciola” ENAV in
bella vista.
Un pò piloti, un
pò avventurieri, un pò
ambasciatori. Sempre
con un tocco di Italian
Style, of course!
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ATTERRAGGIO A ENTEBBEIL FASCINO DELL’AFRICA SULLE ALI DI RADIOMISUREdi Fabrizio Maracich - Responsabile settore Addestramento Piloti Radiomisure
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ANS: CLIENTIE COMPETITORCOMPRENDERE LE NECESSITÀ DEL SISTEMA TRASPORTO AEREO PER ESSERE PROTAGONISTI DEL NOSTRO FUTURO
di Corrado Fantini – Responsabile Funzione Prestazioni Operative e Customer Relationship Management
In questo millennio i cambiamenti sono così veloci e diffusi
che spesso non ne comprendiamo appieno la portata. Solo pochi
anni fa la comunicazione entrava nei nostri appartamenti dal vecchio
tubo catodico, poi sono arrivati schermi al Plasma, LCD e i LED e, a
pensarci bene, è tutta vecchia tecnologia se la paragoniamo all’odier-
no OLED. Eppure siamo solo alla punta dell’iceberg del cambiamen-
to: satellite, digitale terrestre, smart-tv, HD, 3D e, soprattutto, Tablet,
iPad e iPhone, perennemente connessi alla rete, sono i nuovi ed inte-
grati strumenti della moderna comunicazione. Un veloce e profondo
cambiamento che ha modificato il mondo delle relazioni tra persone
e imprese.
Non meno veloce e profondo è stato il cambiamento del Tra-
sporto Aereo: solo 10 anni fa ci si chiedeva quanto sarebbe durato il
“fenomeno” low-cost e oggi ci si domanda se reggerà il modello delle
traditional carrier … in realtà è cambiato il mondo e stanno cambian-
do i modelli di business delle Compagnie Aeree, low-fare o tradizio-
nali che siano.
Quando ENAV iniziò a strutturare la propria customer care c’e-
rano molti Clienti nazionali: Alitalia e Meridiana, ma anche Wind-Jet,
Volare, Air Dolomiti, Air Alps, Eurofly, Air One, Air Italy, Air Sardinia,
Blue Panorama, Air Vallée e Neos solo per citarne i maggiori. In soli
quattro anni, dopo fallimenti, salvataggi, ristrutturazioni, acquisizio-
ni e alleanze, sono rimasti marchi e brand, ma nulla è come quando
iniziammo.
Potremo pensare che si tratti di un “fenomeno” italiano, ma non è
così. In Europa, negli ultimi 3 anni, sono fallite più di 30 Compagnie Ae-
ree. A livello globale il numero sale ad oltre 80 e, soprattutto, tutti quelli
che ancora operano hanno profondamente cambiato il proprio modello
di business.
I nostri Clienti sono cambiati e cambiano continuamente. Air
France è impegnata in una ristrutturazione “lacrime e sangue” che
include: spin-off, investimenti in compagnie alleate e la creazione
di una propria low-cost (Hop!). KLM, che proprio con Air France, è
impegnata nel programma “trasform 2015”, pur puntando sull’inter-
continentale, utilizza Transavia come vettore low-fare e si ristruttura
riducendo i propri costi.
In termini di ristrutturazioni, Lufthansa non è da meno: ha spe-
rimentato diverse strategie competitive (compresa l’esperienza DLH-
Italia sull’hub di Malpensa), ha ridotto gli organici (solo nel 2013 ha
tagliato 3.500 posti di lavoro) e punta su economie di scala e integra-
zione tra fl otte e network delle controllate Air Dolomiti e, soprattutto,
Germanwings.
British Airways e Iberia, ormai integrate in IAG, leader in One
World, pur essendo, la prima, il vettore di riferimento per il Nord America
e, la seconda, la compagnia leader per l’America Latina, e pur godendo
di una collaborazione strategica con i grandi hub di Londra e Madrid
attraversano una crisi che le costringe a profonde ristrutturazioni e di-
smissioni.
L’e etto della concorrenza delle low-cost impone nuovi modelli di
business e spinge ad un estrema fl essibilità. Non è certo un caso se le
due più grandi low-cost europee sono quelle capaci di rivedere veloce-
mente le proprie strategie. easyJet da vettore do collegamento tra Stati
diventa un vettore che punta ai singoli mercati nazionali, candidandosi
a diventare, non solo un vettore point-to-point, ma anche un importante
feeder dei grandi hub intercontinentali. Ryanair aggredisce i nuovi mer-
cati dell’est Europa, implementa rotte più lunghe con meno frequenze e
aumenta la connettività e i city-pair dove opera in “esclusiva”.
L’Alta Velocità che si sviluppa ed erode importanti fette dei mer-
cati domestici ed intra-europei e la forte crescita del settore in Medio
Oriente, in Estremo Oriente e nella Grande Africa, spostano il centro
del network mondiale verso altri lidi. Turkish Airline, Etihad, Emirates,
Quatar Airline e Saudia, irrompono nella competizione tra vettori e spo-
stano il baricentro del trasporto aereo all’esterno dei confi ni del Vecchio
Continente.
Questo quadro ha determinato e ancor più determinerà in futuro
profondi cambiamenti per gli ANSP e per ENAV. Non è un caso se a
guidare le riforme del nostro settore non è una contingency (come nel
2009 o nel 2010) ma le mutate esigenze dei Clienti e la competizione
tra sistemi di comunicazione di massa. Oggi, come non fu nel 2004,
i Regolamenti dell’Unione non si limitano a standardizzare le norme
tecniche e a regolare ed indirizzare i futuri sistemi ATM, ma puntano a
creare le condizioni di mercato e d’e cienza economica che le Compa-
gnie Aeree pretendono. Tutti i Fornitori di Servizi di Navigazione Aerea
europei dovranno cambiare e, infatti, tutti stanno cambiando … molto
velocemente!
In Spagna, si ipotizza di compensare il deficit derivante dalle
mancate entrate di AENA con la cessione del 60% del capitale della
società pubblica. Il capitale di AENA dovrebbe essere ceduto per il
30% ad un nocciolo di investitori istituzionali e per il restante 30%
al libero mercato. Intanto, il Provider spagnolo studia una modifica
delle tariffe di terminale (più penalizzanti per gli scali secondari e più
vantaggiose per Madrid-Barajas).
DFS, in Germania, sta valutando la possibilità di estendere (in
relazione ai volumi di traffico e specifiche circostanze meteo) l’ora-
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rio e gli enti su cui applicare le Single Person Operation e ha recen-
temente confermato il piano relativo alla costruzione di un Centro di
Torri Remote che porterà alla chiusura di alcune TWR. Solo qualche
anno fa “affittavano” i nostri CTA e oggi temono un esubero perché,
in meno di 4 anni, gli ACC sono diventati 4 ed hanno integrano, al
loro interno, gli APP precedentemente ubicati altrove: economie di
scala.
Perfi no EUROCONTROL, pur di migliorare la produttività, si ri-
struttura e propone ai propri CTA il distacco presso altri ANSP. Addirit-
tura l’Agenzia pensa d’introdurre una nuova forma di part-time: lavorare
il 30% ed essere pagati per il 40% (ovvero lavorare 4/5 giorni al mese).
Il MUAC, che dovrà essere scorporato dagli asset dell’Agenzia (un vero
e proprio spin-o ), non prevede assunzioni per i prossimi 4-5 anni e,
in conseguenza di ciò, ridurrà il personale addetto alla formazione con
serio rischio di perdita delle abilitazione per molti OJTI.
Neanche la Sterlina è un freno contro il cambiamento. NATS non
avrà l’Euro, ma per raggiungere gli obiettivi attesi, la divisione Risorse
Umane del Provider del Regno Unito ha varato un programma di gestio-
ne degli esuberi (CTA e personale di supporto), segno evidentemente
che anche il più “privato” degli ANSP non può cullarsi sugli allori. Il Fiori-
no non sembra aver più fortuna della Sterlina e, infatti, Skyguide ha an-
nunciato la riduzione di almeno il 10% delle spese in tutti i dipartimenti
ed enti periferici ed ha fondato Skyguide National, allo scopo di gestire
gli aeroporti regionali, magari a partire dal 2015.
Ad Oriente, invece, anche gli ANSP crescono a ritmi vertiginosi.
In Turchia, DHMI, modifi cherà la struttura dello spazio aereo (progetto
SMART Systematic Modernization of Air Tra c Management Resources
Project), con l’obiettivo di realizzare un unico ACC per la fornitura degli
ANS al di sopra di FL235.
Nel Nord Europa il cambiamento sembra ancor più veloce. In Nor-
vegia su molti aeroporti sede di AFIS, Avinor ha predisposto siti per spe-
rimentare Torri Remote Virtuali avviando, contestualmente, il processo
di riorganizzazione della divisione ANS, trasferita in blocco in una socie-
tà interamente controllata.
In Svezia, dove dal 1° settembre 2010 è terminato il regime di mo-
nopolio per l’ATC aeroportuale (in rotta e in alcune TMA opera ancora
SWEDAVIA), il controllo d’aerodromo e dello spazio aereo al di sotto
di FL95 nelle vicinanze degli aeroporti (CTR e TMA) è aperto al libero
mercato e, dal 2011, Aviation Capacity Resources, quale ANSP comple-
tamente privato, gestisce 4 TWR e 5 nuove o erte saranno valutate dal
2014. Per contenere possibili ulteriori competitor LFV, che già opera in
Danimarca tramite il NUAC, sta realizzando un’infrastruttura per il con-
trollo degli aeroporti di Sundsvall e Örnsköldsvik tramite un Remote
Tower Center (RTC).
In Finlandia, infi ne, per sostenere gli enti ATS in carenza, FINAVIA
ha introdotto un meccanismo contrattuale di work-on-call che si appli-
ca ai nuovi CTA in forza del nuovo accordo collettivo, lo stesso che ha
scongiurato il declassamento di molte TWR in AFIS. Sempre in Finlan-
dia, infi ne, l’Istituto Meteorologico Finlandese, che dal 2012 ha rilevato
la responsabilità del servizio meteorologico aeronautico da FINAVIA,
punta alla realizzazione di un sistema di osservazione automatico e
operante da remoto.
Appare evidente che i destini di Compagnie Aeree, Aeroporti e
ANSP sono intrinsecamente legati e che tutti sono costretti a cambiare.
Il tra co aereo europeo è insu ciente a sostenere l’attuale modello di
business e, per tutti gli attori del trasporto aereo, il fattor comune della
crisi è il surplus di personale. Le soluzioni però saranno diverse e dipen-
deranno dal contesto di ogni Paese e Sistema.
Molti ANSP puntano sulla riorganizzazione degli spazi aerei e de-
gli enti ATS, altri pianifi cheranno lo scorporo di attività ritenute non-core
(Norvegia, Svizzera e Svezia) e apriranno al mercato e alla concorrenza.
Sollecitati dai Regolamenti dell’Unione, si perseguiranno politiche di
riduzione tari aria, specialmente per la terminale (AENA, IAA e Hun-
garoControl), si porrà un tetto al salario e al costo dello straordinario
(Belgocontrol e NAV Portugal), si implementeranno – ove possibile – le
operazioni da Torri Remote (Svezia, Norvegia e Danimarca) oppure si
incrementerà il ricorso alle Single Person Operations (DFS e IAA). Chi
ne avrà la forza cercherà di espandere il perimetro dell’attività produttiva
e si proporrà di vendere servizi core e ancillary a terzi, specialmente nei
mercati emergenti.
In questo contesto il 2014 sarà per ENAV un anno impegnativo.
Forti del rapporto che abbiamo instaurato nel tempo con le Compagnie
Aeree e avendo saputo collaborare con gli Aeroporti e con le Autorità
Nazionali e Internazionali, abbiamo ottenuto performance che, se man-
tenute, ci renderanno più e caci di molti competitor e più a dabili per
Clienti e Stakeholder. Con questa consapevolezza, il cambiamento è
solo quell’ennesima grande opportunità di miglioramento che il futuro
ci o re e che noi sapremo cogliere al volo!
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NUOVE PROFESSIONALITÁ NUOVE SFIDE,NUOVO ENTUSIASMOTECHNO SKY SCOMMETTE NEL FUTURO E PUNTA SUI GIOVANI METTENDO IN CAMPO NUOVE FIGURE PROFESSIONALIdi Giancarlo Gugliotta - Responsabile Risorse Umane Techno Sky
In un periodo di forte crisi economica, d’instabilità politica, di
di coltà produttiva, guardare all’inserimento in azienda di nuove
e qualifi cate fi gure professionali può apparire una scommessa
caratterizzata da una scarsa probabilità di riuscita.
La perdurante diminuzione del tra co aereo e le conseguenti
ricadute negative sul numero e le dimensioni delle commesse a date
a Techno Sky potrebbero creare una volontà “difensiva” tesa a
salvaguardare l’esistente per non dover rischiare, in un futuro anche
prossimo, la propria identità professionale e, magari, la stessa attività
lavorativa.
Ma la vita è dinamica: a periodi di buio seguono periodi di
crescita. Il successo di ENAV nella gara per la fornitura di servizi
ATC in Malesia, la vittoria congiunta di ENAV e Techno Sky per la
(ri)costruzione del sistema di controllo del tra co aereo e per la
consulenza relativa alla logistica della manutenzione degli apparati
e dei radar in Libia, la gara aggiudicata a Techno Sky in Rwanda
per l’installazione dei sistemi meteo sono tutti segnali di una forte
volontà di a ermazione delle specifi cità professionali del Gruppo
ENAV. Queste caratteristiche, unite alle capacità di risparmio e di
sana gestione amministrativa dimostrata nel corso del precedente e
di quest’anno, indicano che i motori di ENAV, Techno Sky e Sicta sono
a pieni giri e sono pronti a ripartire al massimo nel momento in cui si
invertirà il segno, fi nora negativo, del volato.
E allora diventa preciso obiettivo di sviluppo l’assunzione di
giovani laureati in ingegneria o in altre discipline tecniche, o, comunque,
di personale tecnico altamente specializzato che accompagni l’Azienda
- e, più in generale, il Gruppo – verso nuovi obiettivi che aggiungano, alle
mansioni di controllo del tra co aereo, elevati standard di competenza
e di professionalità in tutte quelle attività che consentono ai CTA di
svolgere sempre al meglio, il loro delicato lavoro.
Ingegneria della Manutenzione, Ingegneria del Software,
Ingegneria dei Sistemi sono le tre parti dell’engineering aziendale
nelle quali si suddivide la Funzione Operazioni ed Esercizio Tecnico
(OET) di Techno Sky e che, insieme alle Unità Organizzative operative
sul territorio, costituiscono l’asse portante della “mission” di Techno
Sky. Per loro l’Azienda ha ritenuto importante scommettere sul
futuro prossimo, garantendo così, con assunzioni mirate, un concreto
sviluppo tecnico, operativo, di sistema.
Le selezioni, avviate nel trascorso anno, hanno individuato sette
giovani ingegneri dal brillante curriculum di studi e laureati con il
massimo dei voti che, assunti nel 2012 con contratto di lavoro a tempo
determinato, hanno dimostrato, oltre ad una grande preparazione
maturata nel corso degli studi, anche una tangibile passione
nell’a rontare le prime importanti sfi de lavorative e nel confrontarsi
con i propri obiettivi e le proprie speranze.
I neo-ingegneri che, nel corso di quest’anno sono stati tutti
confermati a tempo indeterminato, hanno immediatamente “fatto
gruppo”, un gruppo che, nel tempo, si è consolidato ed è diventato
base per una piacevole osmosi, lavorativa e di amicizia personale, tra
di loro e con gli altri, giovani e meno giovani, colleghi di lavoro.
Altre fi gure professionali sono entrate o stanno per entrare in
Techno Sky, compatibilmente con le risorse economiche attualmente
disponibili: analisti programmatori con ottime conoscenze di sistemi
operativi e linguaggi di programmazione, specialisti per l’attività
di progettazione reti di comunicazioni dati, nonché per attività
di progettazione di impianti civili; in quest’ultimo caso è stato
individuato ed opera dal 1° ottobre scorso un ingegnere che supporta
gli studi tecnici e di progettazione con la sottoscrizione dei progetti,
consentendo così un notevole risparmio di costi per le sottoscrizioni
fi nora apposte da professionisti esterni.
Ma l’Azienda è composta anche da giovani e meno giovani
tecnici, laureati e non, professionisti anche dell’attività operativa sugli
impianti, parte fondamentale del “core business” di Techno Sky. Si sta
avviando, inoltre, un processo di avvicendamento “naturale” che deve
essere, nel contempo, occasione per la progressiva immedesimazione
con le nuove tecnologie della manutenzione.
Techno Sky, anche così, si dimostra pronta per le sfi de del
mercato, pronta per dare il suo contributo di professionalità e di
competenza a tutto il Gruppo, pronta per guidare, con le sue “truppe
scelte”, la ripresa.
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WE-FREE: WEEK-END FREE ROUTE FOR ENVIRONMENTAL EFFICENCYDUE WEEK-END PER CONSUMARE MENO SULLE ROTTE TRA ITALIA E FRANCIA
Si possono usare parole semplici per descrivere il WE-FREE
(week end free route for enviromental e ciency): in fondo il concetto
base del progetto è anch’esso semplice, ovvero consentire, in condi-
zioni di tra co poco intenso, l’utilizzo di tratti diretti di rotta tra fi ne SID
(rotta standard di partenza) ed inizio STAR (rotta standard di arrivo) al
fi ne di ridurre consumo di carburante, emissioni di CO2 e, non ultimo,
il tempo di volo.
Di fatto, molto spesso, l’assegnazione di percorsi diretti su base
tattica avviene già. La novità consiste nel consentire alle compagnie ae-
ree di pianifi care in fase strategica percorsi diretti altrimenti non piani-
fi cabili con il duplice intento di favorire un risparmio di carburante già
in fase di carico, con relativo alleggerimento del velivolo e conseguente
minor consumo, ma anche, e soprattutto, un risparmio in volo, conse-
guenza del percorso più breve .
Il progetto WE-FREE rappresenta l’applicazione del concetto
Free Route più conveniente per gli Aircraft Operator. Il Free Route è
infatti applicabile in 3 modalità diverse: da fi ne SID ad inizio STAR,
dall’uscita di una TMA fi no all’ingresso della TMA in cui è presente
l’aeroporto di destinazione, al di sopra di un defi nito Livello di Volo.
Concetti resi oggi plausibili anche grazie alla graduale integrazione
dei nuovi sistemi di controllo satellitari che in futuro renderà indipen-
dente il sistema aeroviario dalla fi tta rete di radioassistenze a terra.
Spesso, in questi due anni di lavoro, propedeutici ai due primi
“week-end Trials”, è stata posta la domanda: perché non consenti-
re sempre l’utilizzo della rotta più diretta possibile? La risposta, in
questo caso, proprio semplice non è, se non altro per i non addetti
ai lavori.
Viaggiando in aereo come passeggero si ha sempre la sensazio-
ne di volare “dritti” tranne subito dopo il decollo ed immediatamente
prima dell’atterraggio. In realtá le virate in rotta sono forse meno eviden-
ti, poiché e ettuate dolcemente, ma comunque numerose. Il sistema
aeroviario europeo è complesso e frutto di continue “messe a punto”
tali da garantire in piena sicurezza il regolare svolgimento dei compiti
istituzionali dei CTA e contestualmente contenere il carico di lavoro de-
gli stessi a fronte di un continuo e costante aumento del numero di voli
controllati. Questo si traduce di fatto in rotte “spezzate”. Volendo fare
un esempio, immaginate di trovarvi in un grande parcheggio a ollato,
oppure completamente vuoto: nel primo caso saremmo evidentemen-
te vincolati ai percorsi previsti, nel secondo caso, molto probabilmente,
tutti noi “taglieremmo” velocemente verso l’uscita. Ebbene il WE-FREE
vuole essere per il sistema aeroviario la possibilità di “volare verso l’u-
scita”, in condizioni di tra co non intenso, rendendo il percorso com-
plessivamente più breve pur mantenendo costanti gli standard di safe-
ty. Parlando di distanze di diverse centinaia di miglia, si capisce subito
come, lavorando in forte sinergia con diversi ANSP europei si possa
ipotizzare un sistema aeroviario alternativo, snello e versatile, utilizza-
bile nei periodi di tra co meno intensi, come ad esempio la notte, o,
appunto, i week end invernali.
Questo è stato il mandato di WE-FREE: valutare l’utilizzo di tratti
diretti di rotta per voli operati da Parigi Charles de Gaulle verso 8 desti-
nazioni italiane in due week-end dello scorso novembre (16/17 e 23/24),
al fi ne di poter confrontare i dati relativi a consumo di carburante ed
emissioni di CO2, con voli analoghi operati nel resto dell’anno, lungo le
rotte tradizionali.
Il progetto, condotto in ambito SESAR (Single European Sky
ATM Research) risponde ad uno dei principali obiettivi che si pone
il “Cielo unico europeo II”, la riforma voluta dalla Commissione Eu-
ropea per aumentare l’efficienza del sistema di gestione del traffico
aereo continentale:
• supportare aumento di capacità ATM 3 volte l’attuale;
• aumentare di 10 volte il grado di sicurezza;
• riduzione impatto ambientale del 10% per volo assistito;
• riduzione 50% dei costi ATM.
Tre ANSP quali ENAV, DSNA e SKYGUIDE in collaborazione con
le compagnie aeree, ALITALIA ed AIR FRANCE e con le regionali
BRITAIR e REGIONAL, hanno collaborato per quasi due anni per identi-
fi care ogni possibile segmento diretto, volabile e pianifi cabile. Conside-
rando che tutto avviene nel cuore dell’Europa, ovvero l’area a maggior
densità di tra co aereo mondiale, con punte di oltre 33.000 voli al gior-
no, si può intuire l’e ort messo in campo da ogni partner.
ENAV ha accolto con entusiasmo ed ambizione l’opportunità di
indirizzare parte delle proprie risorse ad uno studio orientato al “cliente”,
alle sue esigenze, collaborando con esso come “parte di sistema”, con
il solo obiettivo di favorire la crescita e lo sviluppo del trasporto aereo a
tutto vantaggio del vero utente fi nale: il passeggero.
I vantaggi prodotti dal programma nelle due settimane di trial
possono essere riepilogati nella seguente tabella:
Tratta Numero di voli Minor tempo di Kg di carburante Minor emissione volo per singola risparmiato per di CO2 per tratta singola tratta singola tratta
LFPG-LIRF 34 6’ 200 600
LFPG-LIML 22 5’ 180 540
LFPG-LIPZ 14 5’ 200 600
LFPG-LIPE 14 4’ 180 540
LFPG-LIPX 8 4’ 180 540
LFPG-LIMJ 8 4’ 180 540
LFPG-LIRP 8 2’ 100 300
LFPG-LIMF 6 2’ 100 300
Il programma ha prodotto una minor emissione di circa 60.000 Kg di CO2 nell’atmosfera.
di Antonello Bologni - CTA Milano ACC
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SAFETY CULTURE:HAPPY BUT NOT SATISFIEDLA CULTURA DI SAFETY NON È UN LUSSO MA UNA NECESSITÀ!
di Maurizio Mancini - Responsabile settore Valutazione e Gestione del Rischio
Il termine cultura e tutti i termini “derivati”
quali sotto-cultura, cultura di massa, sono
difficili da definire e non sempre rappresentano
degli indicatori antropologicamente positivi.
Volendo evitare di incorrere, per
quanto possibile, in “trabocchetti” filologici/
etimologici/sociologici riporterei, adattandola
al nostro contesto, la definizione più affine alle
mie corde: “la capacità globale di rispondere
ad ogni livello (energetico, agricolo, industriale,
educativo, mentale, comportamentale) in modo
adeguato ai problemi di sopravvivenza che una
società deve affrontare”. Volendo semplificare,
ma non troppo, si può considerare la cultura
come l’ultimo baluardo a cui affidarsi, più o
meno coscientemente, quando ci troviamo in
una situazione imprevista e non auspicabile.
Per quanto fi nora detto, il termine Cultura ed
il termine Safety sono, usando un’espressione molto attuale, una
coppia di fatto. Si tratta di un vero connubio naturale tra termini
che puntano a valorizzare l’uomo, sia come singolo che come
organizzazione.
Purtroppo nell’attuale processo produttivo, vista l’incessante
rincorsa tecnologica sia in termini di Hardware che di Software,
l’essere umano è spesso considerato come l’anello debole da
utilizzare al massimo solo per verifi care a campione l’esecuzione
automatizzata di complesse procedure operative.
Questo approccio, avente origine con la rivoluzione industriale
del XIX secolo, ha sicuramente consentito a una buona fetta del
genere umano di vivere meglio e più a lungo, ma forse sta iniziando
a mostrare, almeno in qualche ambito (ad es. quello sociale), delle
crepe che non sono e non saranno di facile gestione nel breve
termine.
Evitando di approfondire concetti/problematiche che sono al
di fuori del mondo ATM, anche se hanno delle ricadute sullo stesso,
occorre comunque riconoscere che anche nel nostro ambito la
tecnologia ha fatto passi da gigante. Al contempo però, l’industria
aeronautica è uno dei settori più sensibili agli aspetti di Safety
(minimizzare il rischio fino a renderlo accettabile), in quanto solo
grazie alle ottime performance percepite e riscontrate in tale area si
è riusciti a superare l’ancestrale paura del volo.
Probabilmente, grazie a questa particolare sensibilità,
l’industria aeronautica ha tra le prime intuito che i prossimi
investimenti dovranno essere concentrati verso il cosiddetto “anello
debole” e cioè sull’essere umano.
Tale scelta ovviamente non è attribuibile solo alla sensibilità o a
considerazioni fi lantropiche/morali ma anche alla semplice evidenza
che un investimento sulla componente umana ha un impatto
migliore, in termini di costi/benefi ci, rispetto ad un investimento di
carattere puramente tecnologico.
Nella stessa direzione si sta muovendo anche la Commissione
europea la quale, nell’ambito dell’identifi cazione dei futuri indicatori
di performance di Safety, ha inserito un indicatore dedicato alla Safety
Culture ed alla sua di usione.
ENAV S.p.A in questo è stata tra i primi ANSP, anticipando
nettamente DFS, DSNA ed AENA, ad accorgersi dell’importanza
di questo aspetto e, già nel 2010, organizzò, con il supporto di
Eurocontrol, una survey dedicata al livello di Safety Culture. Ben
2000 dipendenti compilarono, in forma completamente anonima,
un questionario in cui venivano poste domande sia generiche
che customizzate al ruolo del compilatore. La partecipazione del
personale fu entusiastica e numerosa, in alcune Funzioni Territoriali
si raggiunsero addirittura punte oltre il 90% mancando solo di poco
l’en plein.
A tale indagine statistica, che ENAV a dò interamente ad
Eurocontrol ed all’Università di Aberdeen, seguirono, sempre a cura
dell’Agenzia, una serie di workshop miranti ad analizzare in dettaglio
i risultati statistici ottenuti. A questi workshop parteciparono, in
rappresentanza di tutte le categorie professionali (con l’esclusione
del Management della Società e del personale della Funzione Safety
al fi ne di garantire la massima trasparenza ed indipendenza), circa
50 dipendenti.
Figura 1 – Safety Culture Survey in Europa
Hai delle esperienze professionali da raccontare?Scrivi un articolo ed invialo alla
casella di posta elettronica [email protected]
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Il risultato di questa analisi fu un documento denominato
“Results of a Safety Culture Survey at ENAV” che riportò i risultati
divisi 8 aree principali:
- Responsabilità;
- Comunicazione;
- Commitment;
- Teamwork;
- Coinvolgimento;
- Reporting & Learning;
- Risk Awareness;
- Fiducia.
I principali risultati riscontrati sono stati i seguenti:
1. un forte impegno/partecipazione da parte del personale e
del management per gli aspetti legati alla Safety Culture Survey;
2. una grande fi ducia nelle capacità operative dei colleghi;
3. un forte spirito di squadra tra i dipendenti che consente poi
all’ENAV di operare con fl essibilità e prontezza sul mercato;
4. un elevato senso di responsabilità;
5. un positivo e propositivo scambio d’informazioni, seppur a
livello informale, tra i membri dei vari team di lavoro.
Dal 2010 molte cose sono cambiate e la stessa ENAV ha
assunto una forma diversa diventando un Gruppo focalizzato non
solo sul mercato nazionale, ma anche su quello internazionale.
Varie riorganizzazioni interne miranti ad efficientare i vari processi
hanno anche di fatto provveduto a colmare alcune delle lacune
evidenziate dalla Safety Culture Survey. In base a tali considerazioni
ENAV ed il suo management si sarebbe potuta ritenere più che
soddisfatta, ma così non è stato! In considerazione del fatto che
il Top Management ENAV, a seguito della lettura del Report finale
di Eurocontrol, si è definito “Happy but not Satisfied” e che la
Cultura, specialmente quella di Safety, non è un lusso ma una
necessità, la Direzione Generale (nella persona di Massimo Bellizzi)
ha recentemente approvato un piano di miglioramento. Tale piano,
denominato “Action Plan 2013/2014”, ha l’obiettivo di mettere in
atto 68 azioni di miglioramento che interesseranno trasversalmente
tutta la Società, finalizzate sia a mantenere desta l’attenzione su
questo aspetto che a migliorare alcune delle aree dove sono stati
riscontrati i maggiori margini di miglioramento. A supporto di questo
Piano è stato nominato un Gruppo di Lavoro ad-hoc con il compito
di supervisionare e rendicontare l’implementazione delle azioni di
miglioramento.
In altre parole abbiamo un anno di tempo per compiere un
ulteriore balzo in avanti e per non cullarci sugli allori, tenendo sempre
d’occhio i nostri competitor che, nel frattempo, stanno ovviamente
cercando di recuperare il terreno perso in questo ambito.
LA VIGNETTA DI CLEARED
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LA PAROLA A...PAOLOPETTINAROLI Presidente Comitato 8 Ottobre 2001
L’8 ottobre 2001 è una data drammaticamente importante per l’aviazione italiana che nessuno potrà mai dimenticare e che ha rappresentato l’anno zero da cui ripartire per tutte le organizzazioni impegnate in campo aeronautico.Qual è stato in questi anni il contributo della Fondazione di cui Lei è Presidente alla costruzione ed alla crescita generale della Safety?
L’incidente di Linate ha sconvolto profondamente l’Italia, creando sgomento in tutta la popolazione per l’entità della tragedia. Questo causò una immediata reazione da parte delle autorità competenti e delle Istituzioni (Regulator, Service provider, Agenzia di sicurezza Aerea), reazione che portò anche ad una riorganizzazione e revisione della catena di responsabilità interna dei singoli enti, ivi compresa la riforma della parte aeronautica del codice della navigazione. La costituzione dopo l’incidente del comitato 8 ottobre prima e della Fondazione 8 ottobre successivamente, ha contribuito in modo costante, concreto ed importante a questa trasformazione. Il percorso intrapreso, fatto di dibattiti, riunioni, incontri, contributi
professionali ecc..., sempre svolti da professionisti a titolo gratuito, è stato un elemento propulsivo per questo momento di innovazione. La propria azione è culminata con l’organizzazione a Milano e per la prima volta in Italia del seminario mondiale della FSF (Flight Safety Foundation) del novembre 2010 cui parteciparono oltre 650 delegati e 52 Paesi.
Cosa è cambiato nella cultura della sicurezza aerea nazionale a 12 anni di distanza da quel tragico evento?
Apparentemente vi sono stati interventi profondi, ma l’incidente accaduto a Palermo, nel 2010, e quello successivo del febbraio 2013 a Roma Fiumicino, ci ha fatto riconsiderare in modo più obiettivo questa convinzione, rendendoci consapevoli che, forse, i cambiamenti sono stati più cosmetici che reali. Continuiamo ad impegnarci affinché la cultura della sicurezza del volo possa più autenticamente entrare nel modus operandi di dirigenti ed addetti ai lavori del mondo dell’Aviazione commerciale.
Da qualche anno Lei è entrato a far parte del Board della Flight Safety Foundation,
l’Organizzazione internazionale per la sicurezza aerea. Quali sono i risultati raggiunti e cosa si deve ancora migliorare per aumentare le performance di Safety a livello europeo? C’è collaborazione tra i vari Stati sulla sicurezza aerea?
Paradossalmente, i risultati da noi ottenuti sono stati più concreti ed apprezzati a livello internazionale che nazionale. Il lavoro elaborato dalla nostra Task Force Tecnica e presentato ai massimi livelli mondiali per la safety, è stato accolto con grande interesse ed inserito nei topics per gli obiettivi da raggiungere da parte del board of directros della FTF, sia per quanto attiene la Just Culture che per quanto attiene la protezione delle informazioni per la safety (Anonymus Report). In merito alla collaborazione tra i vari Stati, pur essendo un aspetto fondamentale per l’implementazione della safety, c’è ancora molto da fare per la costituzione di banche dati comuni idonee allo scambio di informazioni indispensabili per il miglioramento. Il direttore della Task Force Tecnica della Fondazione 8 Ottobre 2001, Radini, è stato invitato come observer alla recente assemblea
generale ICAO, tenutasi a Montreal nello scorso mese di ottobre, alla quale anche il sottoscritto ha partecipato in qualità di observer, facente parte del gruppo ACVFG (Air Crash Victims Family Group).
La fondazione è anche inserita nella EAC (European Advisor Comittee) della FSF partecipando regolarmente agli incontri. L’impegno internazionale della Fondazione in tal senso è continuo, costante ed attento, anche se molto oneroso.
Il Comitato 8 ottobre 2001 nel novembre del 2010 ha premiato ENAV per “la trasformazione della Società in un modello di progresso, efficienza e professionalità riconosciuto a livello internazionale”. Qual è il suo pensiero sull’ENAV di oggi?
Confermiamo il nostro apprezzamento nei confronti di ENAV ed oggi rinnoviamo ancora una volta il riconoscimento a suo tempo fatto all’Ente che ci ha costantemente supportato nell’organizzazione di tutte le iniziative della Fondazione, in particolare, lo IASS 2010 di Milano. Alla luce dei miei numerosi viaggi all’estero per l’impegno della Fondazione, posso sicuramente a ermare di aver sentito sempre parlare in modo positivo di ENAV.
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