lopon tsechu - i quattro pensieri che orientano la mente

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  • 8/9/2019 Lopon Tsechu - I Quattro Pensieri Che Orientano La Mente

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    I Quattro Pensieri che

    orientano la Mente

    Lopon Tsechu

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    Ogni pratica del Dharma preceduta da alcunepreparazioni che rappresentanole solide basi per una praticacorretta. Tali preparazioni si

    dividono in due categorie: lepreparazioni generali e quellespeciali.

    I "quattro pensieri che guidanola mente fuori dal samsara"appartengono alle preparazionigenerali o ordinarie.

    Che cosa significa orientare la

    mente fuori dal samsara?Significa liberare se stessi daogni attaccamento alla vita neitre regni del samsara.

    I quattro pensieri, le quattropreparazioni generali, cipermettono di sviluppare questalibert, riflettendo sulla preziosaesistenza umana,sullimpermanenza, sul Karma

    (o causalit) e sulle sofferenzedel samsara.

    Il prezioso corpo umano

    Si parla di "prezioso corpoumano" riferendosi allapreziosit dellumana esistenza,che molto difficile da ottenere.Essa ha un grande valore inquanto dotata di alcune liberte abilit. La sua preziosit definita da tre aspetti:paragonata alla situazione piampia, ad un aspettoquantitativo e attraversoanalogie.

    Il primo di questi aspettidescrive le cos dette "libert"che caratterizzano la preziosaesistenza umana. Avereunesistenza umana ha un

    grande valore perch significaaver evitato altre forme dirinascita che ci porterebbero difronte a situazionicompletamente diverse daquelle del regno umano.

    Immaginate che un piccoloanello galleggi sulloceano e chesul fondo delloceano viva una

    particolare tartaruga che salgaper un attimo in superficie unavolta ogni cento anni. Laprobabilit che il suo capo infililanello galleggiante davverominima, eppure molto pigrande della possibilit diottenere un prezioso corpoumano.

    Queste sono le otto possibili

    forme di esistenza:

    1. Nascita nello stato diparanoia, dove si hannocontinue esperienze disofferenza perinsopportabile gelo ocalore.

    2. Nascita nel regno deglispiriti famelici dove si

    soffrono ininterrottamentela fame e la sete.3. Nascita nel regno animale,

    dove si vienecostantemente cacciati osfruttati, dove ci si sbranaa vicenda o si vienemaltrattati.

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    4. Nascite in luoghi (terre)non civilizzate, dove nonvi alcuna possibilit diapprendere nulla cheorienti ad un sentiero

    positivo5. Nascita come un essere

    divino, precisamente unessere divino con una vitaassai lunga. Perconseguenza di precedentiazioni positive un diolongevo sperimentafelicit e gioia nel corsodella sua vita. Sebbene

    ci sia lesito di un buonkarma, in questo modoanche tale opportunit siesaurir. Dopo le lorolunghe vite questi dirinascono in statinecessariamente inferiorie dolorosi.

    6. Nascita in un esserementalmente disabile,dove impossibile

    comprendere il significatodel Dharma e tantomenopraticarlo.

    7. Vita con una costantevisione scorretta che portaad accumulare azioninegative e di conseguenzacause di sofferenza futura.

    8. Nascita in un periodo incui nessun Buddha si

    incarnato, non vi sonoinsegnamenti buddhisti equindi non si possonoricevere aiuti per liberares stessi dalle sofferenzedel samsara.

    In queste otto forme diesistenza non si sperimentaaltro che sofferenza. Non si

    sperimenta libert non avendopossibilit di praticare ilDharma.

    Possedere un prezioso corpoumano non significa solo avereevitato questi stati dolorosi diesistenza, ma anche avere adisposizione alcune abilit. Eccodescritti dieci aspetti di cui

    cinque ci riguardanodirettamente.

    Avere un corpo umano Essere nati in una regione

    dove gli insegnamenti delBuddha siano accessibili

    Avere sani organisensoriali

    Non avere visioni errate Avere una naturale fiducia

    nel Dharma

    Gli altri cinque aspettiriguardano maggiormentelambiente e la situazioneesterna:

    Essere nati in unepoca incui un Buddha si manifestato

    Tale Buddha ha scelto ditrasmettere degliinsegnamenti; nonnecessariamente tutti iBuddha lo fanno.

    Tali insegnamenti, benchantichi, sono statipreservati e tuttora resi

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    accessibili Comprendere e praticare

    tali insegnamenti (unaspetto personale anchese elencato tra gli

    esterni): ci si pu trovareanche nelleccellentesituazione descritta, ma,senza praticare, laccedereagli insegnamenti nonproduce nulla di buono.

    Avere un cuore buono eduna naturale disposizioneamorevole verso gli altriesseri; ancora un aspetto

    personale.

    Queste otto libert e dieciopportunit costituiscono lediciotto condizioni che, se sirealizzano tutte insieme,rappresentano un "preziosocorpo umano". Se una di questecondizioni viene perduta, non sipu parlare di "esistenzapreziosa".

    Tutti noi abbiamo avuto unanascita definibile "preziosa". Cinon facile da ottenere, anzi estremamente difficile perci possibile che ci sia lesitodellaver accumulato un enormepotenziale positivo e un ottimokarma nelle vite precedenti.

    Soprattutto c una causa che ciconsente di essere rinati incircostanze cos preziose: laderire ad una condotta etica.

    Da un lato, la condotta etica haa che fare con i vari gruppi divoti che prendiamo nella via

    verso la liberazione individuale.Dallaltro ha a che fare conlevitare le dieci azioni negative.

    Comunque la definiamo,

    lattitudine alla condotta etica la causa diretta che ci faottenere la preziosa esistenzaumana.

    Vi sono immagini chedescrivono la difficolt diottenere la preziosa esistenzaumana. Immaginiamo, adesempio, una casa di vetro con

    pareti completamente lisce. Sequalcuno lanciasse dei pisellicrudi sulle pareti di vetro, lamaggior parte di essirimbalzerebbe cadendo a terra.E assolutamente improbabileche un pisello si attacchi alvetro; ma continuando alanciare, prima o poi uno vi siattaccher. La probabilit diottenere un prezioso corpo

    umano di molto inferiore diquella che un pisello si attacchi.

    Oppure immaginate che unpiccolo anello galleggisulloceano e che sul fondodelloceano viva una particolaretartaruga che salga per unattimo in superficie una voltaogni cento anni. La probabilit

    che il suo capo infili lanellogalleggiante davvero minima,eppure molto pi grande dellapossibilit di ottenere unprezioso corpo umano.

    Immaginiamo, per esempio, unmucchio di erba secca grande

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    come una montagna. Se aquesta catasta fosse appiccataanche la pi piccola scintilla,lintero mucchio di erbaandrebbe in fiamme. Allo stesso

    modo, anche la pi piccolaazione negativa pu avere uneffetto assolutamentedistruttivo. Ci avviene ancheper le azioni utili. Non si devemai pensare che una piccolabuona azione non abbia valore equindi non fare lo sforzo dicompierla.

    Si pu descrivere il valore e lararit di unesistenza umanaparagonandola al grandenumero delle diverse forme diesistenza. Per esempio facilmente calcolabile il numerodi persone che vivono in unanazione, mentre se cercheremodi contare quanti insetti vivonoin un piccolo pezzo di terreno,sar praticamente impossibile.

    Tutti noi qui siamo nati incircostanze che rendono lanostra vita umanaestremamente preziosa.

    Dovremmo ricordare cheabbiamo questa preziosaesistenza perch abbiamoaccumulato un grande

    potenziale positivo e purificatole nostre menti da molti velioscuratori. Proprio ora stiamogodendo i risultati di tuttoquesto, ma importante usarequesti esiti nel modo migliore epi sensibile possibile, altrimentili staremo soltanto sprecando.

    Sarebbe come avere intrapresoun viaggio unicamente perprocurarci qualcosa etornassimo invece a manivuote; o come se portassimo un

    secchio vuoto per raccoglieredellacqua e tornassimo con ilsecchio ancora vuoto. Inentrambi i casi un viaggiosprecato.

    Dobbiamo inoltre impegnarciper ottenere il massimo dallanostra fortunata situazione enon disperderla inutilmente.

    Riempire la propria vita disignificato significa praticare ilDharma e tutti i diversi metodiche il Buddha insegn. IlBuddha trasmise un numerocos grande di metodi che non possibile ad una personapraticarli tutti. Perci ciascunodovr praticare i metodi checorrispondono alle proprie

    capacit.

    Praticare il Dharma nel modomigliore significa praticare comeMilarepa ed allontanarsi da tuttigli interessi mondani.

    Nel mondo di oggi, tuttavia, visono solo poche persone ingrado di praticare il Dharma a

    questo livello. Se non si capacidi praticare in questo modo, sidovrebbe decidere di praticaresecondo i propri limiti personali.Ciascuno dovrebbe fare quantopi gli possibile. Ci vale perognuna delle nostre pratiche meditazione, accumulo di meriti,

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    pratiche di purificazione e,naturalmente, le pratichepreliminari.

    Il modo per accumulare

    costantemente meriti positiviconsiste nel fare offerte aiBuddha. Il meglio sarebbeoffrire una grande quantit dellecose che abbiamo. Quando cinon possibile, si pu sempreoffrire acqua pura. Se neppureci possibile, si possono offriremolti fiori. Oppure, inmancanza, con una mente

    colma di devozione, possiamoimmaginare dei fiori e offrirli aiBuddha. Con la mente sipossono offrire tutti i fiori chevediamo durante il giorno.Facendo offerte ai Buddha inqualsiasi forma possibile, siaccumulano impressioni positivenella propria mente.

    Dobbiamo veramente essere

    consapevoli della grandeopportunit qui e ora e faretutto il nostro meglio per usarlafinch possiamo. Prendetevi iltempo per studiare il Dharma eper praticare. Ci utile ed iodesidero incoraggiarvi acontinuare a farlo.Non scoraggiatevi mai nellavostra pratica del Dharma.

    Unaltra possibilit esseregenerosi con il Sangha.Dobbiamo essere il pi generosipossibile e sostenere il Sanghacon una mente piena di rispetto.

    La terza possibilit consistenellessere generosi con tutti gliesseri senzienti. Bisogna fare

    tutto ci che ci possibile peraiutarli. Per esempio, passandovicino ad un animale assetato, sipu dargli dellacqua.

    Tutti questi diversi esempimostrano come sia semprepossibile praticare azioni utili emeritevoli a diversi livelli.Bisogna realmente tentare di

    agire cos per aprirsi il pipossibile, cos da rafforzare ilproprio potenziale positivo edistruggere la negativit cheopprime la mente.

    Per ci che distingue le azionivirtuose da quelle nocive, non sideve pensare che devono essereevitate le azioni gravementenegative, senza preoccuparsi di

    quelle lievemente nocive.Unazione negativa, poco otanto che sia, semprenegativa e produrr difficolt esofferenza. Lesito sar semprenegativo perch corrispondeallazione originale.

    Perci non ci si deveconcentrare soltanto nellevitare

    le gravi azioni negative, ma sidevono prendere le distanzeanche da quelle piccole azioni incui ci si imbatte cos facilmente.

    Immaginiamo, per esempio, unmucchio di erba secca grandecome una montagna. Se a

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    questa catasta fosse appiccataanche la pi piccola scintilla,lintero mucchio di erbaandrebbe in fiamme. Allo stessomodo, anche la pi piccola

    azione negativa pu avere uneffetto assolutamentedistruttivo. Ci avviene ancheper le azioni utili. Non si devemai pensare che una piccolabuona azione non abbia valore equindi non fare lo sforzo dicompierla.

    E facile assumere questa

    visione. Si pensa di non esserein grado di compiere azionipositive ad un livellosignificativo e cos non ci siprova nemmeno. Ma unazionepositiva produrr sempre uneffetto corrispondente eciascuno deve fare ci che gli possibile al proprio livello.

    Relativamente alla pratica non si

    deve mai pensare che sia vanoiniziare perch non si riesce afare molto. Ognuno devepraticare quanto pu, diqualunque quantit sia capace.

    Impermanenza

    Il secondo dei quattro pensieritratta dellimpermanenza. Vi

    sono molti modi per una vitaumana di concludersi prima dimorire di vecchiaia. Unalampada a olio consiste in uncontenitore con dellolio e unostoppino. Quando la lampada piena fino allorlo e lo stoppinonon ancora acceso, ci

    corrisponde alla situazione diuna persona non ancora nata.Una lampada che ha esauritocompletamente il carburantecorrisponde ad una persona

    morta di vecchiaia. Tra questedue condizioni vi un enormenumero di possibilit. Vi sonoinfatti molte pi condizioni chepossono causare la morte diquante possano sostenere lavita. La nostra vita pu essereparagonata ad una goccia dirugiada sullerba: molto fragilee appena spunta il sole evapora.

    La vita preziosa non soloperch cos difficile daottenere, ma anche perch cos facile perderla. Il corpoumano ha molte possibilit, mauna certa: la morte. Incerto ,tuttavia, lesatto momento in cuiverr. Non segue alcuna regola.I bambini non necessariamentesopravvivono ai loro genitori. Gli

    insegnanti non necessariamentemuoiono prima dei loro allievi.Anche se la gente oggiapprende questo dalla propriaesperienza, sembra ancorapensare che sia normale per ibimbi vivere pi a lungo deigenitori. Tuttavia se ci diamouno sguardo attorno econsideriamo la nostra

    esperienza, concluderemo chetutto ci non predeterminato.

    Sebbene una persona abbia lafortuna di essere ancora viva,non affatto scontato chedebba continuare ad esserlo. Ilmomento della propria morte

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    pu giungere a qualsiasi ora.

    Ecco il problema della vita: cos facile da perdere, facile dadistruggere.

    Al momento della morteciascuno comunque solo perquanto possa essere legato allapropria famiglia, per quantifratelli e sorelle possa avere,per quanti cari e veri amicipossieda. Essi non possonoaccompagnarci o aiutarci nelmomento della morte. Anche le

    cose materiali che sembranocos importanti, per quantodenaro avremo accantonato, perquanto grande e bella possaessere la nostra casa o la nostraauto, non potremo portare nulladi tutto ci con noi alla morte.

    Ci avviene anche per ci cheabbiamo di pi intimo e caro, ilnostro corpo. La nostra ombra ci

    ha accompagnato attraversolintera vita. Non dovevamoportarla con noi, npreoccuparci che ci fosse o nonci fosse: cera,automaticamente. Ma persino lanostra ombra non ciaccompagner in punto dimorte.

    La sola cosa che realmenteconter al momento della mortesono le impressioni che abbiamoraccolto nella nostra mente.Entrambe le impressioni positivee negative ci accompagneranno,che lo vogliamo o no. Non possibile trattenere solo le

    sensazioni positive e lasciarequelle fastidiose dietro di noi.Queste impressionidetermineranno lo stato dellamente. Determineranno la

    nostra esperienza della morte eil tempo seguente.

    Se avremo accumulato molteesperienze positive nella mente,sperimenteremo leffettoappropriato.

    Sperimenteremo una grandegioia e non incontreremo la

    sofferenza collegata alleattitudini negative. Tuttavia, sele impressioni negative sonomaggiori nella nostra mente,esse segneranno la nostraesperienza che sar di dolore esofferenza.

    Dobbiamo esserne consapevoli:nulla pu aiutarci per la nostramorte e ci che segue, se non

    ci che abbiamo vissuto.

    Karma: causa ed effetto

    Il karma ha a che fare con lacausalit.

    Unazione precisa conduce ad unpreciso risultato. Un gestopositivo porter ad un esito dinatura positiva, quindi,unesperienza di felicit e gioia.

    Daltro canto, unazionenegativa avr inevitabilmenteun esito doloroso. Certamentecauser sofferenza. Ci avvieneda s, perch leffetto

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    corrisponde inevitabilmente allanatura della causa. Per esempiose pianti un seme, da essonascer una certa specie dipianta. Da un seme di riso,

    crescer una pianta di riso enessunaltra specie.

    Per questo cos importanteessere attenti e fare tutto ilmeglio possibile per i gestiapparentemente insignificanti,per rafforzare il comportamentopositivo.

    Le tendenze dominanti nellanostra mente saranno le primea dare frutti. Se sonocaratterizzate da generi dicomportamento negativi, perprimo sperimenteremo questanegativit ed essa dominer lanostra vita. Proveremo pena enon saremo felici. Ciesacerber i nostri problemiperch non sapremo cavarcela

    bene nella vita e avremo ancorapi preoccupazioni. Se, alcontrario, rafforzeremo uncomportamento positivo e utile,la nostra gioia e il nostrobenessere cresceranno ediverranno lesperienzaprevalente.

    Ci accresce la nostra capacit

    di rafforzare un comportamentopositivo.

    I quattro pensieri non furonosemplicemente inventati daqualcuno per illudere oingannare. Sono autentici,totalmente veri e furono

    concepiti dal BuddhaShakyamuni. Il Buddha diedequesti insegnamenti provenientidalla sua saggezza onnisciente,dalla sua amorevole dolcezza e

    dalla sua eccezionale capacit.Ognuno ha forti turbamentinella propria mente, tra i quali ipi dannosi sonolattaccamento, la rabbia elignoranza. Sulla base di questeemozioni perturbatrici, sorgonopoi uninfinita quantit di altreemozioni disturbanti nellamente. Esse influenzano le

    nostre azioni e conducono amolte altre attivit negative.

    Nella situazione attuale leemozioni perturbatrici sonodominanti e producono attivitfisiche, verbali e mentaliattraverso cui accumuliamokarma negativo.

    Parlando in generale, esistono

    molte attivit negative, ma essesi dividono in diverse categorie.Tre hanno a che fare con ilcorpo: uccidere, rubare ecausare sofferenza sessuale.Quattro concernono la nostraparola: la menzogna, lamaldicenza, parole di discordia,discorsi oziosi.

    Le tre azioni negative dellamente sono la malevolenza,linvidia ed il coltivareconvinzioni errate.

    Queste dieci azioni negativedevono essere evitate ad ognicosto. Nel contempo, ci si deve

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    impegnare allopposto in dieciatteggiamenti positivi che sianoil contrario dei precedenti.

    Ci sono cinque azioni negative

    che procurano la maggiorquantit di negativit. Sonodefinite come "le cinque azioniterribilmente dannose", essesono:

    1. uccidere il proprio padre2. uccidere la propria madre,3. uccidere un Arhat4. danneggiare fisicamente

    un Buddha o chi lorappresenti, come ilproprio insegnante ci siriferisce anche alladistruzione dirappresentazioni delBuddha e

    5. dividere il SanghaCompiere una di queste azionisignifica accumulare un karma

    estremamente negativo.Leffetto di queste azioni simanifesta immediatamentedopo la morte, senza uno spaziointermedio. Come conseguenzadi ci ci si ritrova in uno stato diparanoia. E per questo che taliazioni vengono definite " lecinque azioni con cui non vi uno stato intermedio".

    Vi sono altre cinque azioni moltosimili a queste:

    1. distruggere uno stupa,2. uccidere un "normale"

    Bodhisattva che non haancora raggiunto un livello

    di realizzazione3. uccidere il proprio lama4. intraprendere relazioni

    sessuali con un Arhatrealizzato

    5. rubare ai tre Gioielli,Buddha, Dharma, Sangha per esempio sottrarreunofferta.

    In generale le azioni negativenon hanno la minima buonaqualit, sono semplicementedannose. Tuttavia il Buddhadisse che le azioni negative

    hanno un risvolto positivo: lapossibilit di purificarsi dallanegativit che si generata.

    Tale purificazione realizzabileattraverso i cosiddetti "quattropoteri": pentimento per lazionecompiuta, fare ammenda deglieffetti dannosi, risoluzione a nonripeterla, rinnovare la presa dirifugio nei Tre Gioielli.

    Anche con i quattro poteri molto difficile rimuovere leimpressioni negative generatedalle cinque azioniestremamente dannose. Ealtrettanto difficile trattare conle impressioni negative quandonon si ha nessuna fiducia nelTre Gioielli e ci si aggrappa a

    false visioni.

    La natura di sofferenza delsamsara

    A causa del nostro karma cheporta a maturare certeesperienze, il ciclo dellesistenza

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    condizionata continua a girare.Questo il samsara. Azioni ekarma si sommano edattraverso questo le esperienzesi manifestano.

    Quando le azioni positive sonopredominanti si sperimenta unesito pi o meno gioioso.Quando prevalgono le azioninegative, si sperimentersoprattutto sofferenza. Inquesto modo, allinterno delsamsara si distinguono seidiversi stati di esperienza:

    regno della paranoia, stato deglispiriti, esistenza animale,esistenza umana, semi-divina edivina.

    In queste situazioni non si trovaaltro che sofferenza. Il samsara nientaltro che sofferenzaperch lesito delle azioniaccumulate.

    Diamo un rapido sguardo aquesti sei stati per comprenderecosa significa vivere in ciascunodi essi.

    Lo stato di paranoia non soloun regno dove si pu nascere. Ela definizione dello stato dellamente divisa in diversi sotto-regni. Vi sono, ad esempio,diciotto differenti regni infernali.In otto di questi gli esserisoffrono soprattutto perlintenso calore, e in altrisoffrono invece per il grandegelo. Vi sono altri due regniinfernali simili a questi per un

    totale di diciotto. In tutti questistati non si sperimenta altro checalore e gelo.

    Si pu pensare che nel regno

    della paranoia vi sia la maggiorsofferenza, ma che negli altristati non sia cos male.Dovremmo allora dare unosguardo al mondo degli spiriti.Gli "spiriti famelici" nati inquesti regni soffronoenormemente la fame e la sete.In una descrizione di questimondi si dice che per cento anni

    uno spirito famelico non odeneppure una volta la parola"cibo" o "acqua" e non haalcuna possibilit di ottenerli. Glispiriti famelici vengono descritticon lo stomaco grande comeuna montagna e bocche sottilicome un capello.

    E assolutamente impossibileper loro avere nutrimento per

    saziare la propria fame e lapropria sete. Quandanche essitrovino cibo o acqua, nelmomento in cui stanno per bereo per mangiare, il nutrimento sitrasforma in qualcosa direpellente come sangue o pus.

    Questa la loro costanteesperienza.

    Si potrebbe ancora una voltapensare che le cose non sianocos tremende nel mondoanimale. Tuttavia, dandoci unosguardo, ci si trova solosofferenza: E semplice vederequanto soffrono gli animali

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    nellacqua e sulla terra, comevengano continuamente cacciatie sfruttati. Questi regni vengonodefiniti i tre regni "inferiori"perch in essi la sofferenza

    predominante e di naturabrutale. Ma del resto nontroviamo altro che sofferenzanei cosiddetti regni "superiori".

    Per esempio il problemadominante per gli asura o esserisemidivini la gelosia. Essivedono la piacevole condizionedegli dei e ne sono gelosi perch

    la loro esperienza a confrontoimpallidisce. Perci essi sonocontinuamente in lotta contro glidei, ma non vincono mai. Sonoeternamente perdenti econtinuamente gelosi. Questa la condizione che essi patiscono.

    Eppure anche i veri esseri divinisoffrono. Sebbene abbianomolto piacere durante le loro

    vite, essi sperimentano moltasofferenza prima della mortepoich divengono consapevoli dimorire sette giorni prima. Settegiorni in un regno divino sonoparagonabili a sette anni umani.Gli dei vedono doverinasceranno e, poich hannoesaurito il loro buon karma, essicadranno nei regni inferiori. Nel

    processo di decadimento cheprecede la loro morte,riconoscono alcuni segni.

    Per esempio i fiori che adornanoi loro corpi cominciano adavvizzire ed i loro corpi hannoun cattivo odore. Cos la

    sofferenza regna anche nelmondo degli dei.

    Infine nel regno umano sisperimenta la sofferenza della

    nascita, della vecchiaia, dellamalattia e della morte.

    Dunque, a qualunque regno diesistenza si pensi, scopriremoche la sofferenza e lillusionesono uniche e medesime. Si puparagonare il samsara al restareseduti su di un ago. Non vi unsolo istante privo di sofferenza.

    I quattro pensieri che orientanola mente fuori dal samsara sonoper noi molto importanti. Moltimaestri antichi dissero: "lequattro pratiche preliminarisono pi profonde delle praticheprincipali". Per il propriosviluppo nel Dharma la pratica estremamente importante peravere il tempo di realizzare una

    comprensione di queste visionifondamentali.

    Dopo che si passati attraversoogni particolare e compreso lespiegazioni del "prezioso corpoumano" lo si pu totalmenteapprezzare. Poi si va oltre conlimpermanenza. Dopo avereconsiderato attentamente si

    comprende naturalmente comeil karma funziona, come ilsamsara agisce e qual lasofferenza sperimentata neidiversi stati di esistenza.

    Quando si sono sviluppatequeste visioni fondamentali, si

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    possiede un solido fondamentosu cui costruire la successivapratica del Dharma e cio "lequattro speciali pratichepreliminari" prostrazioni,

    Mente di Diamante, lofferta delMandala e il Guru Yoga. Sopraquesta solida base si pu esserein grado di far sorgere larealizzazione. Se nondedicassimo il tempo necessarioa costruire fondamenta potenti,sarebbe difficile raggiungere irisultati desiderati di tuttequeste pratiche. E come la

    costruzione di un edificio: senzabuone fondamenta la casapotrebbe facilmente crollare.

    Molto c ancora da spiegare aquesto proposito, ma vi chiedodi conservare nella vostramente ci che stato detto.Essere nel samsara significasofferenza. Dobbiamo tuttaviaessere lieti di avere avuto il

    karma per rinascere con unprezioso corpo umano.

    E una situazione fortunataperch abbiamo le splendideopportunit che non si trovanonegli altri regni dellesistenza.

    Abbiamo un certo grado dilibert in quanto siamo in grado

    di discriminare tra azioni buonee dannose. Siamo in grado diabbandonare la negativit econcentrarci sulle azionipositive. Se praticheremounattitudine proficua in questavita, potremo raggiungere lo

    stato di liberazione dal samsara.

    Se, al contrario, non ciimpegneremo in azioni positiveo nella pratica del Dharma e

    continueremo ad agirenegativamente, otterremo ilrisultato corrispondente e nonsaremo in grado di affrancarcidal samsara.

    Continueremo con leterno ciclodelle rinascite in uno stato diesistenza o nellaltro.

    Per questa ragione dobbiamoveramente essere consapevolidella grande opportunit qui eora e fare tutto il nostro meglioper usarla finch possiamo.Prendetevi il tempo per studiareil Dharma e per praticare. Ci utile ed io desidero incoraggiarvia continuare a farlo.

    Non scoraggiatevi mai nella

    vostra pratica del Dharma.