l'âme hellenique d'après les vases grecsby georges méautis

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L'âme hellenique d'après les vases grecs by Georges Méautis Review by: Orsolina Montevecchi Aevum, Anno 8, Fasc. 1 (GENNAIO-MARZO 1934), pp. 160-162 Published by: Vita e Pensiero – Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Stable URL: http://www.jstor.org/stable/25818724 . Accessed: 14/06/2014 10:23 Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at . http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp . JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected]. . Vita e Pensiero – Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend access to Aevum. http://www.jstor.org This content downloaded from 185.44.77.40 on Sat, 14 Jun 2014 10:23:02 AM All use subject to JSTOR Terms and Conditions

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L'âme hellenique d'après les vases grecs by Georges MéautisReview by: Orsolina MontevecchiAevum, Anno 8, Fasc. 1 (GENNAIO-MARZO 1934), pp. 160-162Published by: Vita e Pensiero – Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro CuoreStable URL: http://www.jstor.org/stable/25818724 .

Accessed: 14/06/2014 10:23

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recensioni

in cui visse, e ii suo atteggiamento spirituale di fronte alia storia, che

egli senti non diversamente da Tucidide, pur non essendo come Tucidide artista.

Poi con rapidi tocchi l'A. fissa i caratteri della storiografia greca durante 1' impero; il dominare della retorica, la satira di Luciano contro

gli storici, gli ultimi scrittori in cui prevale Finteresse storico e politico: Arriano, Cassio Dione, Erodiano, Appiano; e infine la storiografia di corte dell'eta bizantina, da Procopio di Cesarea a Teofilatto Simocatta.

Chiaro e sintetico, il Saggio del Lavagnini presenta un quadro molto nitido della storiografia greca dalle origini ai tempi piu tardi, delineando con efficacia e precisione le caratteristiche dei vari storici, cogliendone acutamente i tratti essenziali, fissando le relazioni ideali che intercorrono fra di loro, e determinando in pari tempo la formazione, Pevoluzione e le deformazioni del concetto di storia presso i Greci.

Orsolina Montevecchi

Georges Meautis, Uarne hellenique d'apres les vases grecs, Paris, Partisan du livre, 1932.

E lo studio di un certo numero di vasi greci, non dal punto di vista tecnico o estetico, ma in considerazione dei sentimenti che la vista

delle scene su di essi raffigurate doveva risvegliare nelP animo di chi li

guardava: si esamina cioe quello che PA. chiama il ? valore emotivo ?

del vaso stesso. Cio posto, e naturale che la trattazione non proceda per stili o per scuole, o per luoghi d'origine, ma per soggetti, raggruppando i vasi che sMspirano ai medesimi miti o motivi. Pero PA. fissa un limite

cronologico alle sue ricerche, e, come regola generale, non va oltre la

ceramica a figure rosse di stile severo, rimanendo in un'eta in cui il mito

era ancora generalmente sentito come una realta religiosa e vivente. II

Meautis si preoccupa sopratutto di cogliere Patmosfera della rappresen tazione piftorica, e, per conseguenza, le risonanze che essa poteva avere, data la civilta, gli usi, i costumi, Pambiente di allora. Cosi, per esempio, esaminata Pimportanza individuale e sociale del guerriero nelP antichita, considera la scena: ? partenza del guerriero ? in tre diversi vasi, fissando

il sentimento fondamentale di ciascuna di queste tre rappresentazioni del medesimo motivo: malinconia, angoscia, energia virile.

Per i miti PA. procede nel seguente modo: enunciato il mito quale ci e stato tramandato dalle fonti letterarie, colle sue differenti versioni, e stabilito, se e possibile, quale di esse e la migliore o Poriginaria, cerca il significato umano del mito stesso, trascurando qualsiasi interpretazione naturalistica, che sarebbe un inutile ingombro per il suo assunto. L'artista si e posto in un determinato atteggiamento rispetto al mito: talvolta lo ha considerato nel momento culminante, centrale, talvolta nelle sue con

seguenze, o anche nei suoi precedenti; Pidea cenirale del mito puo essere

suggerita dalla scena o direttamente o per contrasto. Inoltre certi motivi

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RECENSIONI

fondamentali si ripetono in vari miti: per citarne uno, il motivo del dono della divinita, quale apportatore di maledizione e di sventura, per le am

bizioni, le gelosie, le lotte che suscita. Vengono quindi esaminate le varie

rappresentazioni del mito di Troilo ucciso da Achille, mito che e piu fre

quente nei vasi a figure nere, e scompare quasi in quelli a figure rosse: cio puo essere un segno di evoluzione del gusto, per quanto non si possa pronunciare un giudizio assoluto in materia, dato che i vasi che posse diamo sono ben poca cosa in confronto con quelli che dovevano essere

in commercio nelF antichita. L'A. considera poi le varie rappresentazioni dei Centauri, e i loro rapporti con Eracle; Cicno, il figlio di Ares, gli offre Poccasione di fare alcune belle osservazioni sul modo con cui gli antichi, a cominciare da Omero, sentirono il problema dei rapporti delle divinita coi loro figli mortali. Dopo aver delineato le caratteristiche di alcuni eroi: Eracle, Teseo, Peleo, Aiace, Ulisse, si sofferma particolar mente sui due ultimi, nei quali i Greci hanno voluto esprimere il contrasto tra la forza fisica e F intelligenza; Aiace sopratutto ha una larga parte nelParte, specialmente nel suo aspetto particolare di eroe solitario, abban donato dalla folia immemore e ingrata.

Quanto agli dei, Dioniso h uno dei piu frequentemente rappresentati nella ceramica, ma chi veramente puo chiamarsi il suo artista h Brigos, che sa meravigliosamente rendere Feccitazione e Fallucinazione bacchica; il dio del vino ha ispirato inoltre ad Exekias una coppa (la navigazione di Dioniso) che FA. ammira senza ricerve, come un capolavoro della ce

ramica antica. Anche Demetra e Trittolemo occupano un posto cospicuo nella ceramica.

A proposito del vaso di Duride rappresentante la contesa per le armi di Achille, FA. enuncia un principio che egli chiama ? dexteralita?, secondo il quale nelFarte greca (ceramica e bassorilievo) la parte che sara vincitrice e posta sempre a destra della figura centrale (quindi a sinistra di chi guarda): un principio che puo essere utile per la ricostruzione di opere mutile o frammentarie.

Nella seconda parte del suo libro FA. studia la composizione delle

pitture dei vasi. Una categoria a se costituiscono i vasi a scene circolari, di cui prototipo sono i vasi corinzi a file d'animali, e capolavoro e il vaso Francois. Negli altri vasi si possono dare cinque casi differenti:

1? le scene rappresentate sulle due facce non hanno nessuna rela

zione fra di loro.

2? la stessa scena si ripete nelle due facce con leggere varianti.

3? le due scene sono la continuazione Funa delPaltra.

4? le due scene sono in relazione piu meno stretta fra di loro. 5? le due scene sono in opposizione.

Gli ultimi due casi sono i piu interessanti ed istruttivi, sopratutto Fultimo. Spesso il contrasto ci riporta alle idee fondamentali di guerra e

pace, lotta e riposo, dei e uomini (= felicita e dolore), o anche, come in una bellissima anfbra di Copenaghen, forza maschile, grazia femminile.

Naturalmente il contrasto porta con se anche una corrispondenza formale

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Aevum - Anno Vltl - 11

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recensioni

fra le due scene, corrispondenza non di simmetria, da cui Parte greca sempre rifugge, ma di equilibrio e di armonia.

La terza parte e tutta dedicata alia discussione del valore dei Misteri eleusini e degli elementi orfici che secondo PA. sono in essi penetrati fin dai tempi piit antichi. In particolare la teoria del ffGna-ayjuia, del corpo sepolcro delP anima, sarebbe divenuta propria del Misteri di Eleusl: le

Danaidi, Sisifo, Tantalo rappresenterebbero coloro i quali in questa vita si affannano nella ricerca del sensibile e quindi non possono mai trovar

pace: sono i non-iniziati.

Tale concetto permette di interpretare rettamente un vaso di Palermo

riprodotto nel libro, rappresentante le cosidette Danaidi. Questa ultima

parte pero, per quanto interessantissima, costituisce una digressione ri

spetto alP argomento principale, e, data la complessita della questione, meriterebbe di essere trattata in un'opera a se.

II libro, corredato di tavole fuori testo accuratamente scelte per i fini

particolari dell'A., e condotto con un vivo senso di umanita e una fine

comprensione delPanima greca, offre un bel saggio dei risultati nuovi ed interessanti a cui puo condurre uno studio sistematico della ceramica

greca dal punto di vista del mito e della sua evoluzione.

Orsolina Montevecchi

Silvio Ferri, Arte romana sal Reno (= Biblioteca della Rivista Historia del ? Popolo d'ltalia ? N. 2), Milano 1931.

Secondo la dichiarazione delP A., e un lavoro condotto su materiale

gia noto e in gran parte gia studiato, ma considerato 'da un punto di

vista diverso, perche differentemente si presenta il problema delP arte renana a chi lo considera dalla Oermania e a chi lo vede dalF Italia, da

Roma. E quesfultimo punto di vista si rivela migliore, date le particolari condizioni delParte renana, arte provinciale, e di scarso interesse se con

siderata per se stessa, senza connessione colParte contemporanea del resto

delP Impero. Quanto al metodo, PA. si propone non gia di descrivere o

classificare monumenti, bensi di occuparsi della loro origine e delle loro

varie ragioni d'essere, tenendo conto delle ? vicende storiche, della varieta

etnica, delle disposizioni e civilta della popolazione, delP influenza del Pambiente su uomini e cose, delle vie su cui la cultura si muove ?.

Alia trattazione vera e propria delPargomento fa precedere un capitolo in cui esamina i presupposti della questioner il presupposto storico : Palterna vicenda di ondate germaniche e spedizioni romane di qua e di la dal Reno; il presupposto artistico: una breve storia della questione archeologica renana, da quando fu impostata dal Furtwangler nel 1896, agli studi piu recenti del Koepp; il presupposto religioso: le varie cor renti religiose che affluirono sul Reno, le identificazioni di divinita stra niere con divinita locali, le forme nuove che ne ebbero origine.

II cap. II h dedicato alP impostazione del problema e alP illustrazione

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