lac lugano 2014

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www.luganolac.ch Opening 2015

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LAC Lugano 2014

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Page 1: LAC Lugano 2014

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Opening 2015

Page 2: LAC Lugano 2014

2Luzern Zürich Basel Bern St. Moritz Genève Lugano Kuala Lumpur Hong Kong

La pietra della vita e dell’amore

«Le tonalità del rubino cangiano,

chiare e vellutate,

dal rosa al porpora scuro.

Quanto più luminoso, quanto più vivido

è lo scintillio del rosso, tanto più

pregiata e preziosa è questa pietra,

simbolo della vita e dell’amore».

Dr. Eduard J. Gübelin (1913– 2005)

Rubino birmano da 6.95 carati,

taglio ovale

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Incastonata in uno dei più splendidi paesaggi naturali d‘Europa, la Città di Lugano viene spesso definita, alludendo al monte San Salva-tore, come la «piccola Rio de Janeiro». Seconda maggiore città della Svizzera per superficie, Lugano può vantare delle carte decisamente vincenti. Dai risultati della più recente classifica sulle città (Städte-Ran-king) condotta dallo studio di consulenza Wüest & Partner, sono so-prattutto la cultura, il tempo libero e il relax a garantire un’elevata qua-lità di vita.

Lugano è la più grande città ticinese per il numero di abitanti e la terza piazza finanziaria e bancaria nazionale, rappresenta il fulcro di una re-gione che affronta con decisione le attuali richieste del mercato del la-voro, della mobilità e del traffico.

Nel 2015 aprirà il LAC – Lugano Arte e Cultura, un nuovo centro cultu-rale che ospita un museo, una sala concertistica e teatrale da circa 1000 posti e diverse sale multiuso. L’edificio progettato dall’architetto ticinese Ivano Gianola è un oggetto etereo e solido allo stesso tempo,

Impressum

Editore: Frehner Consulting AG, CH-9001 San Gallo, [email protected] Produttore: MetroComm AG, CH-9001 San Gallo, [email protected]: Dr. Stephan Ziegler, Configurazione: Tiziana Secchi, Stampa: Procom SA, CH-6934 Bioggio

LAC LUGANO ARTE E CULTURA

C.P. 5129 | CH-6901 Lugano | Tel. +41 (0)58 866 72 81 | Fax +41 (0)58 866 72 [email protected] | www.luganolac.ch luglio 2014

Lugano ponte fra nord e sud dell’Europa

con una hall trasparente e una nuova grande piazza che è pensata per diventare un importante nuovo luogo di incontro della città.

Il Direttore generale del LAC, in carica dall’aprile 2014, è Michel Gagnon, per 14 anni direttore della programmazione del più grande centro cul-turale del Québec, la Place des Arts di Montréal. L’obiettivo è che il com-plesso del LAC offra una programmazione di alto livello ma soprattutto che sia uno spazio aperto a tutti gli operatori culturali, in primis della Svizzera italiana, aperto a sviluppare una collaborazione con gli artisti e aperto a ogni genere di pubblico.

Lugano con il LAC, il maggiore e più ambizioso progetto dell’ammini-strazione cittadina, ambisce quindi a rivestire un ruolo importante nello scenario culturale nazionale ed internazionale e grazie ai suoi musei e alle numerose istituzioni culturali ha ottimi presupposti per affrontare e vincere questa sfida. La Città, attraverso al cultura, assu-merà così una nuova funzione di collegamento fra nord e sud dell’Eu-ropa.

Prefazione

Page 4: LAC Lugano 2014

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Page 5: LAC Lugano 2014

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Lugano aspira ad un ruolo di primo piano quale città culturale. Ade-

guate strutture cittadine e cantonali uniranno le loro energie in

un’unica rete.

«Quando mi affaccio di fronte a questo paesaggio benedetto ai piedi delle Alpi, ho come la sensazione di tornare a casa da un esilio, come se finalmente fossi tornato sul giusto versante della montagna» così, un tempo, il premio Nobel tedesco per la letteratura Hermann Hesse ide-alizzava il Ticino, sua patria d›adozione. Da allora Lugano, la «Signora del Ticino», è visibilmente cambiata ma è sempre molto attraente. Cre-ano un suggestivo contrasto non soltanto le cime innevate delle mon-tagne unite alle palme mediterranee che in primavera si riflettono sul lago, ma anche la presenza di lingue, di culture e di mentalità diverse che a Lugano si fondono insieme in armonia.

I cittadini e i loro gusti culturali

«Dimmi che gusti hai…», così l’Amministrazione Comunale ha intito-lato un sondaggio rivolto ai cittadini per scoprire qualcosa in più sulle loro preferenze culturali. «Dimmi i tuoi gusti e ti darò la cultura che vuoi»: con questo titolo un quotidiano ticinese ne ha pubblicato i signi-ficativi risultati. In tal modo è stata promossa l’idea di riunire le attività culturali di tutti i settori in un’unica rete, nel «polo culturale», e di pre-sentare la Città di Lugano come uno spazio culturale aperto.

La missione del LAC

LAC – LUGANO ARTE E CULTURA – è il nome del nuovo centro culturale destinato a svolgere un ruolo trainante in questo nuovo scenario. La sua emblematica sede di nuova costruzione è stata realizzata sul lun-golago. Essa comprende una hall, una sala teatrale e concertistica, sale espositive e diverse sale multiuso: la multifunzionalità è sempre in primo piano. L’intera superficie è pari a circa 29 000 metri quadrati, esclusa la grande piazza antistante. Durante le maggiori affluenze di pubblico il centro è in grado di ospitare fino a 2000 visitatori. Le strut-ture architettoniche più antiche, dopo essere state restaurate, sono state inglobate nell’intero complesso. Sotto la piazza è stato realizzato un nuovo autosilo a disposizione della Città.

Il LAC come trait d’union

Il LAC rappresenta un nuovo elemento di richiamo sul lungolago; costi-tuisce il trait d’union fra i diversi siti culturali della Città e del Cantone, ormai famosi anche oltre i confini nazionali: il Museo d’Arte Moderna a Villa Malpensata, il Museo Cantonale d’Arte, Villa Ciani e il Museo delle Culture a Villa Helenum. Attraverso il LAC vengono riunite e coordinate tra loro le attività delle realtà museali ma anche dei teatri e tutte le al-tre strutture. Con l’apertura prevista per il 2015, il LAC diventerà il fulcro di questa rete.

Antefatto, idea per la nascita

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UNO SGUARDO DIETRO LE QUINTE DEL LAC

Dall’inizio dei lavori, i Luganesi seguono con curiosità l’avanzamento

del futuro centro culturale. Durante le visite al cantiere sono a loro di-

sposizione esperti in grado di rispondere a tutte le domande.

Nel mese di maggio del 2010, con una roboante festa di suoni e colori, Lugano ha posto la prima pietra di costruzione al LAC. Dal mattino fino a notte fonda diversi gruppi teatrali e musicali hanno inscenato coreo-graficamente l’evento. Al grande pubblico è stato offerto un caleido-scopio di performance musicali, dall’Orchestra della Svizzera italiana con pregevole musica classica alla Scuola di Musica Moderna con pezzi tratti dal repertorio jazz e rock; molto spettacolari sono stati la perfor-mance dell’artista Frank Bouroullec – il pittore più veloce della Francia – quella del gruppo di acrobazia aerea Sonic e lo spettacolo La Dama Bianca sul lago.

Complicati lavori preliminari

Per il concorso architettonico bandito nel 2002 erano giunte oltre 100 partecipazioni. L’architetto svizzero Ivano Gianola si è aggiudicato il progetto. Con l’inizio dei lavori il sedime dell’ex Palace si è trasformato in un enorme cantiere in soli quattro anni. È stato necessario spostare

Work in progress

il corso della strada passante lungo Riva Caccia per creare uno spazio aperto utile ai lavori di costruzione; sono state stabilizzate le fonda-menta delle facciate dell’ex Palace ed è stato predisposto un nuovo si-stema di canalizzazione. Questa fase si è conclusa dopo due anni.

Nel contempo, i lavori del cantiere hanno permesso di fortificare l’im-poverito ecosistema del fondale del lago di Lugano in maniera oltre-modo semplice: il materiale di scavo del cantiere è stato depositato sul fondo del lago. Sulla superficie di questo materiale si sono insediate piante acquatiche, ottimo nutrimento per i pesci lacustri. Inoltre, gra-zie a questo stratagemma, le imprese del cantiere hanno potuto evi-tare il trasporto in discarica, inquinante e costoso, di 200 000 metri cubi di terra scavata. Sfruttare le risorse naturali nel miglior modo pos-sibile è una strategia che il LAC si è posta come obiettivo, infatti anche per gli impianti di climatizzazione e di riscaldamento verrà utilizzata l’acqua del lago.

Ingresso nel «cuore pulsante»

La hall del LAC, imponente struttura su tre livelli alle spalle della piazza, costituisce il cuore del centro culturale. E’ il luogo di collegamento tra gli ambienti principali del LAC: la sala teatrale concertistica ed il museo. Grazie alle alte superfici vetrate, ad est e ad ovest, essa mostra la stra-

La storia dei lavori di costruzione

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Work in progress

ordinaria caratteristica della trasparenza. La grande area della hall si presta facilmente ad ospitare rappresentazioni, incontri, concerti o spettacoli, presentazioni di libri e mostre d’arte.

LA SALA TEATRALE CONCERTISTICA DEL LAC

Una sala flessibile per tutte le manifestazioni

Dalla hall di ingresso, dove sono collocate le casse e il bookshop, i visi-tatori accedono comodamente all’edificio di destra, la sala teatrale concertistica, grazie ad un’ampia scalinata. La platea principale con la fossa orchestrale ed una balconata suddivisa in due parti caratteriz-zano la sala rettangolare, ben proporzionata e rivestita interamente in legno di pero, dalla capienza di 900/1000 posti a sedere; l’ultima fila è riservata ai visitatori disabili.

La fossa orchestrale è una struttura modulabile e flessibile a seconda dei diversi tipi di spettacolo. È possibile sollevarla al livello della platea principale, aumentando così la capienza di ulteriori 100 posti a sedere.

È previsto un utilizzo versatile della sala teatrale e concertistica, con le più diverse tipologie di spettacolo. Durante la progettazione si sono af-

frontati numerosi problemi in merito, compresi quelli legati all’acu-stica. In collaborazione con lo studio di progettazione Karlheinz Müller-BBM di Monaco di Baviera è stata garantita la massima qualità acu-stica per tutta la sala.

Una sala ideale per molteplici manifestazioni

Al LAC si potranno realizzare molteplici proposte culturali, Lugano Fe-stival che cura la stagione della musica classica e LuganoInscena che cura la stagione teatrale potranno realizzare i loro cartelloni partendo dal teatro e dalla danza, dai concerti musicali più diversi – compresa l’Opera lirica – fino al teatro per bambini. La sala offre le condizioni ide-ali anche per manifestazioni, come festival o eventi patrocinati da sponsor o da privati, seminari e feste.

La storia dei lavori di costruzione

Page 8: LAC Lugano 2014

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Page 9: LAC Lugano 2014

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Il museo del LAC

Il Museo del LAC, progettato con indubbia forza architettonica, ospi-

terà le prestigiose collezioni d’arte della Città di Lugano e del Cantone

Dalla hall di ingresso verso sinistra i visitatori hanno la possibilità di raggiungere l’area espositiva del LAC, in cui si trova anche una caffette-ria. Disposta su tre piani, la costruzione allungata si estende lungo la nuova piazza. L’elegante edificio del museo è posto parallelamente alla facciata dell’ex Palace; il suo prospetto termina ad angolo acuto verso il lago. Attraverso le grandi vetrate il visitatore può rivolgere un ampio sguardo all’esterno, verso il lago ed il panorama circostante. Il museo dispone complessivamente di una superficie di circa 2500 metri quadri che comprende diverse sale dedicate sia alle esposizioni temporanee che a quelle permanenti, con le prestigiose collezioni d’arte della Città di Lugano e del Cantone Ticino.

I due tesori cittadini e cantonali

Le esposizioni temporanee hanno luogo principalmente al primo e al secondo piano, con una superficie a disposizione di 2300 metri quadri,

mentre al piano inferiore è in mostra la Collezione permanente con opere del XX e XXI secolo.

Il Museo sarà aperto al pubblico 12 mesi all’anno, con una programma-zione continua di mostre temporanee monografiche e tematiche - af-fiancate da altre di dimensioni più contenute - prevalentemente dedi-cate alle figure più eminenti dell’arte moderna e contemporanea, con possibili incursioni in epoche più lontane. Saranno inoltre proposte molteplici iniziative legate alla mediazione culturale quali visite cultu-rali, conferenze, simposi, serate tematiche ed esposizioni interdiscipli-nari, in collaborazione con altri musei e con il settore del teatro e della musica.

Preparati per diversi target group

Il Museo si rivolge a pubblici con esigenze ed aspettative molto diverse, da esperti appassionati d’arte ai giovani e alle famiglie.

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Accanto alla sala teatrale concertistica, il centro si avvale di altre im-

portanti aree: il Teatro studio e diverse Sale multiuso. Anche questi

spazi soddisfano perfettamente i criteri di multifunzionalità.

Il Teatro studio può essere utilizzato quale spazio di prova autonomo al posto del palcoscenico principale. È adatto sia per gruppi teatrali che per orchestre. Lo spazio si presta ad un utilizzo estremamente flessi-bile, potendo accogliere specifiche scenografie e ridefinendo così una relazione spaziale fra palcoscenico e pubblico.

Il LAC si presta a diversificate attività quali eventi aziendali, simposi, congressi grazie a diverse sale a disposizione: • una sala multiuso a nord dell’edificio del teatro;• la sala polivalente panoramica, all’ultimo piano;• le sale restaurate dell’attiguo convento di Santa Maria degli

Angioli, a pianterreno.

Un palcoscenico in più

La vicina Santa Maria degli Angioli

Un’ importante valenza storico-artistica della città di Lugano è la chiesa di Santa Maria degli Angioli, consacrata nel 1515. All’esterno, i blocchi grossolanamente sbozzati conferiscono all’edificio sacro una rigorosa nota ascetica. Bernardino Luini, allievo di Leonardo da Vinci, nel 1529 realizzò la decorazione della parete detta «tramezzo» con il prezioso affresco della «Passione di Cristo», uno dei pochi esemplari in Svizzera per grandezza e perfezione. Anche «l’Ultima cena» sulla pa-rete meridionale della navata della chiesa è una sua opera. Sotto l’arco centrale del tramezzo, all’interno di due lunette si scorgono la rappre-sentazione della città santa di Gerusalemme e del Monte degli Ulivi: un gioiello storico culturale a contatto diretto con il LAC.

È stata recuperata una parte del convento francescano attiguo alla chiesa: le sale a pianterreno e l’antico chiostro costituiscono nuovi spazi riaperti alla cittadinanza mentre ai piani superiori avranno luogo gli uffici amministrativi del LAC.

Il teatro studio e le sale multiuso

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La grande piazza di fronte al LAC offre le condizioni ideali per incon-

trarsi.

La «piazza» è un elemento vitale dei centri cittadini. È qui che tradizio-nalmente si svolge la vita pubblica. Nelle piazze ci si incontra la sera per fare quattro chiacchiere e si fa la «passeggiata» d’obbligo con gli amici.Con una superficie di 2500 metri quadri – delimitata su tre lati dalla hall, dal museo e da quello che era una volta il Palace Hotel – il grande spazio aperto di fronte al LAC rappresenta la piazza pubblica più estesa di Lugano. Esso offre le condizioni ideali per una molteplicità di occa-sioni d’incontro a cielo aperto, dedicate ai giovani e ai meno giovani. In tal modo tutta la zona circostante si arricchisce di una moderna agorà.

Vista lago e scenario naturale

La piazza che guarda verso il lago al contempo collega il LAC con la pre-stigiosa zona commerciale di via Nassa. Non c’è punto di partenza mi-gliore per fare delle passeggiate che permettano di accedere al centro e di visitare i suoi gioielli storico-artistici, in primis la chiesa di Santa Maria degli Angioli. Quale luogo di incontro naturale, la nuova piazza

La nuova piazza, un nuovo luogo d’incontro

permette ai visitatori di godersi una pausa rilassante nel panorama na-turale che circonda il LAC.

L’autosilo del LAC È costruito su tre piani sotto la piazza, dotato di due ascensori e pas-saggi pedonali. Grazie alle opere d’arte installate la vocazione artistica del LAC è messa in risalto anche in questo luogo.

Lo «spazio -1»

Situato nei sotterranei del Central Park, -1 è uno spazio privato accessi-bile al pubblico: un collegamento diretto con il futuro Museo d’Arte del LAC. Analogamente a uno Schaulager, -1 è aperto al pubblico più volte all’anno, in primavera e autunno, e su appuntamento. Lo spazio ospita le opere della Collezione di Giancarlo e Danna Olgiati, comprese in un arco cronologico che va dagli anni ’60 a oggi, con capolavori dell’Arte povera italiana, del Nouveau Réalisme, dello Spazialismo e dell’Astrat-tismo. Una sezione ospita esempi del periodo topico del Futurismo e un’inestimabile collezione di libri d’artista, cataloghi e prime edizioni.www.collezioneolgiati.ch

La piazza

Page 14: LAC Lugano 2014

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Ivano Gianola, nato a Biasca nel 1944, è esponente della scuola ticinese

che negli anni ’60 e ’70 del secolo scorso ha introdotto nella Svizzera

meridionale la tecnica costruttiva naturale. Gestisce da diversi anni il

suo studio di architettura a Mendrisio, luogo della rinomata Accade-

mia di Architettura, una delle cinque facoltà dell’Università della Sviz-

zera italiana.

Architetto Gianola, lei è uno dei capostipiti della «Tessinerschule», da

sempre caratterizzata per il ritorno ad un sistema costruttivo «natu-

rale». Come si esprime questa idea nel complesso del LAC?

Nelle strutture del LAC si ritrova la volontà progettuale e costruttiva se-condo tutto ciò che ho imparato nei diversi anni di pratica insieme ai suggerimenti dettati dall’ esperienza. Non mi riferisco soltanto a que-sto progetto architettonico ma a tutto il lavoro che ho realizzato adot-

Il LAC come punto focale e culturale di Lugano

tando la regola principale del rispetto del luogo e dell’uso corretto dei materiali.

Quali sono gli elementi significativi nel progetto del LAC?

Gli elementi più significativi sono legati alla posizione del LAC e alle di-verse funzioni che lo caratterizzano quale polo culturale della Città di Lugano. Nella sala teatrale e concertistica si esprimono in modo impor-tante la qualità dell’acustica e la volontà di avere uno spazio nel quale raccogliersi ad ascoltare ed assistere agli spettacoli. Il museo, oltre alla sua principale funzione espositiva, è realizzato con un elemento archi-tettonico orizzontale, e sollevato da terra, che delimita la piazza per-mettendo comunque la visione del paesaggio circostante; questa grande ala, posta all’inizio del centro storico, indica chiaramente la fun-zione pubblica del luogo.

Intervista con Ivano Gianola

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La combinazione di antico e di moderno è una caratteristica del LAC.

Concretamente, a cosa si deve prestare attenzione quando si vogliono

integrare le facciate di un hotel «Belle epoque» e dei monumenti tar-

domedievali in un complesso moderno?

Nei centri urbani ci si è sempre confrontati con la storia e gli edifici sto-rici hanno spesso subìto dei mutamenti importanti. Nel nostro caso, il convento adiacente alla chiesa era già stato soggetto a trasformazioni importanti con la nascita dell’hotel. Al momento del concorso di archi-tettura, l’hotel Palace – escluse le facciate principali – era ridotto ad una rovina e quanto rimaneva del convento era da tempo inutilizzato. I vincoli del mantenimento originario delle facciate dell’ex-hotel Palace ed i resti del convento e del chiostro sono stati fondamentali per lo svi-luppo del progetto. Infatti questa parte della Città rivivrà non soltanto grazie ai nuovi edifici pubblici ma anche grazie alle parti storiche che

riacquisteranno una loro funzione, sia al loro interno che nei percorsi esterni, nel chiostro e nei cortili.

Questo tipo di progetto ha avuto sicuramente delle difficoltà in più ri-spetto ad una situazione più libera, senza relazioni con l’esistente, ma le parti «storiche» hanno fatto da filtro e da collante tra le nuove co-struzioni e il resto del nucleo, facilitando in un certo senso le scelte so-prattutto urbanistiche. La scelta delle forme e dei materiali sono state studiate con attenzione per mostrare i nuovi volumi rispettando quelli esistenti.

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Molte manifestazioni e significative personalità del mondo musicale, teatrale ed artistico che hanno in Lugano la loro sede naturale o di ele-zione fanno conoscere in tutto il mondo il nome della Città, l’operosità, l’estro e la qualità che qui vengono espresse.

Il LAC potrà contribuire in modo importante al progetto culturale della Città grazie alla sua nuovissima struttura polivalente in cui il teatro ed il museo, le sale multiuso ed il teatro studio saranno preziosi stru-menti, ulteriori luoghi di espressione di queste eccellenze se non sedi stabili delle più significative istituzioni culturali locali.

Lugano Festival

È una fondazione che oggi gestisce un Festival annuale a Lugano, dedi-cato principalmente alla musica classica e aperto alle altre forme arti-stiche, che costituisce un polo di attrazione culturale, turistica, econo-mica e diffonde l’immagine di Lugano in ambito cosmopolita.

A seguito di un concorso internazionale, da pochi mesi è stato nomi-nato il nuovo direttore artistico e amministrativo di Lugano Festival, Etienne Reymond. Con l’apertura del LAC, Lugano Festival è chiamato

Le collaborazioni e i nuovi progetti

ad organizzare il principale cartellone musicale della nuova sala con-certistica sull’arco dell’intero anno, armonizzandolo con le proposte delle altre istituzioni musicali che operano sul territorio, in particolare la Radiotelevisione svizzera e la Fondazione per l’Orchestra della Sviz-zera italiana. www.luganofestival.ch

L’Orchestra della Svizzera italiana

Fondata nel 1933, l’Orchestra della Svizzera italiana è una delle 13 for-mazioni a livello professionale attive in Svizzera. Composta da 41 musi-cisti stabili, è finanziata dal Cantone Ticino, dalla Radiotelevisione sviz-zera, dalla Città di Lugano. Dà vita annualmente alle due stagioni musi-cali di Rete Due (Concerti d’autunno al Palazzo dei Congressi di Lugano e Concerti dell’Auditorio RSI) e partecipa regolarmente alle Settimane Musicali di Ascona, a Lugano Festival e al Progetto Martha Argerich. Si esibisce nei maggiori centri nazionali ed internazionali. Effettua nume-rose registrazioni in studio, finalizzate all’emissione radiofonica o alla produzione discografica. Nel 1999 ha avviato un’intensa collabora-zione con Alain Lombard che, dal ruolo di direttore principale, nel 2005 è stato nominato direttore onorario. Attualmente l’Orchestra della

Lugano attende il LAC

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Svizzera italiana attira a Lugano i grandi nomi del panorama diretto-riale e i più celebri solisti del momento, alcuni dei quali sono divenuti ospiti ricorrenti come Martha Argerich, Alexander Vedernikov e Heinz Holliger.

Da settembre 2013 il grande pianista e direttore d’orchestra Vladimir Ashkenazy è direttore ospite principale.www.orchestradellasvizzeraitaliana.ch

Diego Fasolis ed il Coro dei Barocchisti

L’orchestra dei Barocchisti, sotto la direzione di Diego Fasolis, è oggi in-ternazionalmente apprezzata quale complesso di riferimento per l’ese-cuzione del repertorio antico su strumenti storici. Ha raccolto l’eredità della Società cameristica di Lugano fondata da Edwin Loehrer, che da-gli anni ’50 ha svolto un’attività fondamentale per il recupero delle opere vocali e strumentali del Barocco. Insieme al Coro della Radiotele-visione Svizzera, l’orchestra in questi ultimi anni ha realizzato diverse produzioni concertistiche e discografiche dedicate a Bach, Cavalli, Ga-luppi, Gossec, Händel, Mozart, Scarlatti, Paisiello, Pergolesi, Piccinni, Purcell, Vivaldi, ed incisioni strumentali dedicate a Bach ottenendo suc-cessi di livello mondiale, tra cui vari dischi d’oro. I Barocchisti si sono esi-biti nei maggiori Festival musicali in Austria, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Italia, Portogallo, Spagna, Svizzera e Stati Uniti.

Lo scorso anno Diego Fasolis e i Barocchisti hanno accompagnato Ceci-lia Batoli nella registrazione del suo ultimo premiato disco. retedue.rsi.ch/barocchisti/welcome.cfm?part=1&ids=554&lang=it

La Compagnia Finzi Pasca

A Lugano è legato Daniele Finzi Pasca. Con la sua Compagnia ha saputo imporsi sulle scene teatrali del mondo intero con spettacoli universali ed intensi nella loro capacità di parlare direttamente all’animo umano. Nelle opere di Finzi Pasca si riuniscono il teatro, la danza, la musica, l’opera, il cinema, dal monologo ad una cerimonia olimpica. Spettacoli

onirici e suggestivi come «Icaro», «Nomade», «Rain», «Nebbia», «Donka», e l’ultimo «La Verità» hanno portato il nome e la creatività Svizzera in tutto il mondo ed ottenuto riconoscimenti importanti, come lo Swiss Award 2006 e l’Anello Hans Reinhardt 2012. Daniele Finzi Pasca è stato anche chiamato per creare e dirigere la Cerimonia di Chiusura dei Giochi Olimpici e la Cerimonia di Apertura dei Giochi Pa-ralimpici di Sochi, Russia 2014, www.finzipasca.com

Progetto Martha Argerich

Dal 2001 anni Martha Argerich, pianista fra i maggiori del nostro tempo, ha scelto Lugano per realizzare un Festival da lei diretto, in cui è in scena accanto ad una schiera di interpreti che con lei condividono la motivazione del suonare insieme. Una palestra di musica, che riuni-sce ogni anno artisti di fama internazionale insieme a giovani talenti, a cui partecipano anche l’Orchestra della Svizzera Italiana ed il Coro della RSI. Il Festival si svolge in diversi luoghi di Lugano: il Palazzo dei Congressi, la Chiesa San Rocco, l’Auditorio Stelio Molo della RSI, il Con-servatorio della Svizzera Italiana, il Grand Hotel Villa Castagnola e molti altri. Anche Il LAC entrerà nel virtuoso circuito dell’importante Festival mettendo a disposizione il nuovissimo teatro, predisposto acu-sticamente da esperti del settore per esecuzioni impeccabili. Promossa da Lugano Festival, RSI Rete Due e Banca BSI, la manifestazione dedi-cata alla grande musica classica si è presto fatta conoscere come uno dei più importanti appuntamenti dell’estate musicale europea. Un va-lore aggiunto di grande prestigio per la nuova sala concertistica del LAC, un altro importante tassello per diffondere l’immagine della città di Lugano in ambito internazionale. www.rsi.ch/argerich

Varini nell’autosilo

Dal mese di ottobre 2012, la collezione del nuovo museo d’Arte al LAC si è arricchita di tre nuove opere dell’artista ticinese Felice Varini (Lo-carno, 1952), famoso per i suoi interventi in spazi urbani e in costruzioni

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architettoniche in cui lo spazio viene manipolato per un coinvolgi-mento totale dello spettatore attraverso l’uso di pittura, pellicole e gesso. Tre installazioni permanenti, collocate sulle rampe all’interno del nuovo autosilo LAC: campiture di colore che a un primo sguardo sembrano percorrere i muri, i guard-rail, le ringhiere, in modo casuale e frammentario, si compongono in grandi figure geometriche appena l’osservatore raggiunge una precisa posizione. Emergono forme che ampliano e alterano spazio e architettura. Discendere lungo le rampe di un luogo prevedibile e funzionale come un parcheggio si trasforma in un’esperienza percettiva, in una rivelazione di forme e colore. Un pre-ludio a quanto di sorprendente il LAC stesso potrà offrire nel museo. www.varini-autosilo.ch

La creazione in corso di un unico museo

Il progetto di realizzazione delle nuove sale espositive al LAC prevede un’idea innovativa che diventerà presto realtà: la creazione di un unico Museo d’Arte al LAC, a Lugano, della Svizzera Italiana. Si prevede una struttura medio-grande, con una dotazione rilevante di opere, sia in proprietà sia in deposito, e risorse adeguate per svolgere una program-mazione culturale, nel medio e lungo termine, di rilievo e di valore in-ternazionali.

La creazione di un soggetto espositivo unico è un progetto in sintonia con la tradizione museale elvetica, che vede un rapporto costruttivo fra istituzione pubblica e collezionismo privato – con esempi positivi nelle città di Basilea, Berna, Zurigo e Winterthur – nella prospettiva di un raf-forzamento della politica museologica intrapresa dalla Città.

La prova dell’importanza decisiva del LAC è già contenuta nell’accordo fra Cantone e Comune raggiunto nel 2010, relativo alla collaborazione fra Museo Cantonale e Museo d’Arte di Lugano.

Gli elementi costitutivi ben strutturati del Museo Cantonale (direzione, commissione scientifica e associazione) integrati nel sistema museale cittadino permetteranno ai musei cittadini e al LAC l’inserimento nella rete dei più importanti Musei Svizzeri e consentiranno la realizzazione di eventi espositivi di risonanza internazionale e di sicuro richiamo, nel segno dell’efficienza, della competenza, degli scambi e della qualità. Una gestione integrata supportata da un gruppo di lavoro misto Can-tone/Città di Lugano e già sostenuta da grandi sponsor che confer-mano la qualità del progetto e le sue scelte artistiche e culturali.

La Swissminiatur

Tutto ciò che gli Svizzeri nel corso degli anni hanno aggiunto al loro pa-trimonio di preziosi monumenti e mezzi di trasporto viene mostrato in piccole dimensioni nel parco tematico della Swissminiatur, nella loca-lità di Melide. Ai 120 modelli realizzati a mano in scala 1:25, dall’au-tunno 2011 si è aggiunto anche un esemplare del LAC. Su una superfi-cie di 30 metri quadrati, la miniatura del LAC permette di vedere in an-teprima la struttura e la funzionalità del centro. www.swissminiatur.ch

Contact

LAC Lugano Arte e Cultura

C.P. 5129

6901 Lugano

Tel. +41 (0)58 866 72 81

Fax. +41 (0)58 866 72 89

[email protected]

www.luganolac.ch

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