la ricerca di newton: prisca sapientia - prisca theologia

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I PIANI DI DIO “Tieni nascoste queste parole e sigilla il libro sino al tempo della fine. Molti lo studieranno con cura e la conoscenza aumenterà.” Daniele 12:4

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Page 1: La ricerca di Newton: Prisca Sapientia - Prisca Theologia

I PIANI DI DIO

“Tieni nascoste queste parole e sigilla il libro sino al tempo della fine. Molti lo studieranno con cura e la conoscenza

aumenterà.”Daniele 12:4

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I PIANI DI DIO

La ricerca di Newton:Prisca Sapientia Prisca Theologia

Page 3: La ricerca di Newton: Prisca Sapientia - Prisca Theologia

PRISCA SAPIENTIA - 1• Tutti i meccanismi naturali

della creazione hanno origine in Dio.

• Gli intellettuali del 1400 e 1500 credevano che la perduta “conoscenza pura” fosse stata scoperta dagli antichi all’interno dei meccanismi matematici e/o linguaggi simbolici.

• Il re Salomone veniva considerato, dai teologi del rinascimento, un detentore della “scienza pura” tramite la rivelazione divina.

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PRISCA SAPIENTIA - 2

• Nella prisca sapientia, Newton afferma che le distanze tra il Monte del Tempio di Gerusalemme e le più importanti città dei gentili che hanno avuto maggior influenza storica su di essa, siano connesse in modo sovrannaturale nelle unità di tempo e spazio.

• “Magia nera” e prisca sapientia sono paragonate nel rinascimento occulto.

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PRISCA SAPIENTIA - 3Questa descrizione si riferisce alla credenza, da parte di molti esponenti della rivoluzione scientifica, nella prisca sapientia o saggezza antica, ossia l’idea che gli antichi possedessero una conoscenza elevatissima delle cose naturali e spirituali, che si sarebbe andata perdendo e corrompendo dall’antichità ad oggi. All’inizio dell’età moderna alcuni, tra cui Newton, ritenevano che alcuni elementi di questa antica conoscenza fossero recuperabili. (Stephen D. Snobelen, University of King’s College, Halifax)

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PRISCA SAPIENTIA - 4• Sir Isaac Newton ricercò la

prisca sapientia, ma né la sua vera forma o natura né la sua fonte vennero mai scoperte, sebbene siano stati scoperti gli enigmi di spazio, tempo, gravità, luce e calcolo.

• Newton studiò l’alchimia come chiave simbolica per l’accesso alla prisca sapientia, ma non trovò mai un “tema unificatore di tutti i pensieri”. Egli “riscoprì la prisca sapientia e racchiuse queste informazioni nei suoi scritti in riferimento alle leggi della creazione, con il desiderio che, in futuro, le sue scoperte fossero rivelate.” (David Flynn)

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PRISCA THEOLOGIA - 1• È la manifestazione della profezia

registrata sulla terra. • Dimostra il controllo di Dio sul tempo e lo

spazio, l’ascesa e la caduta delle nazioni e il compimento profetico.

• Il tempo ha un inizio, un presente ed una fine, pertanto le relazioni spazio/tempo si manifestano negli eventi profetici attraverso il passato, il presente e il futuro.

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PRISCA THEOLOGIA - 2• Il pensiero centrale di Newton

era: “La prima religione era la più razionale di tutte, finché le nazioni non l’hanno corrotta […] si può giungere alla conoscenza della Deità solo tramite la conoscenza della natura”. (Newton, MS Yahuda 41, p. 7r. Prof. Rob Iliffe)

• Francis Van Helmont (1614-1698) affermò che “la grande e perduta conoscenza esisteva nella versione originale ebraica dell’Antico Testamento”. (David Flynn)

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PRISCA THEOLOGIA - 3• “Quando ho scritto il

trattato sul nostro Sistema, ho considerato che tali principi avrebbero potuto essere applicati al problema della relazione tra l’uomo e la Deità, e nulla avrebbe potuto rendermi più felice che poterli usare a tale scopo”. (Newton, Trattato sull’Apocalisse, Prefazione, citazione di una lettera a Richard Bentley, 10/12/1692)

• “Daniele era tenuto nel più alto credito tra gli ebrei, fino al regno dell’imperatore Adriano. Rifiutare le sue profezie, significa rifiutare la religione cristiana. Poiché tale religione è fondata sulle profezie di Daniele riguardanti il Messia”. (Trattato sull’Apocalisse, p.24)

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PRISCA THEOLOGIA - 4• “Daniele è il profeta più antico e facile

da comprendere e, sulle cose relative agli ultimi tempi, egli dovrebbe fungere da chiave interpretativa per tutto il resto”. (Trattato sull’Apocalisse, p. 14)

• “La follia degli interpreti di questa profezia è stata quella di tentare di prevedere tempi ed eventi, come se Dio li avesse resi profeti. A causa di questa avventatezza, essi non solo si sono esposti, ma hanno anche messo a repentaglio questa stessa profezia. Lo scopo di Dio è ben altro. Egli ha fornito questa e le altre profezie del Vecchio Testamento non per soddisfare la curiosità umana, ma perché fossero gli eventi stessi a darne interpretazione con il loro compimento e fosse la Sua Provvidenza, non gli interpreti, ad essere manifestata così al mondo. Perché il compiersi delle cose predette molti secoli prima fosse una prova innegabile che il mondo è governato dalla provvidenza”. (Trattato sull’Apocalisse, pp. 244-245)

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PRISCA THEOLOGIA - 5Contributi di Newton:• Il linguaggio divino utilizza delle

regole fisse, perciò ogni vera comprensione deve basarsi su una interpretazione derivante da un insieme di precetti. Newton ha ricavato le leggi della fisica credendo che Dio abbia seguito delle leggi precise, e ha assunto che anche la rivelazione da parte di Dio segua leggi analoghe.

• Parte della rivelazione può trovare un duplice compimento nella prima e seconda venuta di Gesù Cristo.

• La sua Cronologia emendata dei regni antichi è basata sulla delimitazione di tempo e spazio e la prova di misure, distanze e calcoli matematici.