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La prevalenza di infezioni correlate all’assistenza e La prevalenza di infezioni correlate all’assistenza e La prevalenza di infezioni correlate all’assistenza e La prevalenza di infezioni correlate all’assistenza e
di uso di antibiotici nelle strutture residenziali per di uso di antibiotici nelle strutture residenziali per di uso di antibiotici nelle strutture residenziali per di uso di antibiotici nelle strutture residenziali per
anziani in anziani in anziani in anziani in EmiliaEmiliaEmiliaEmilia----RomagnaRomagnaRomagnaRomagna
I risultati del Progetto europeo HALT3 2017
Enrico Ricchizzi
European Centre for Disease
Prevention and Control
OD Santé publique & surveillance
Belgio
Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale
Emilia Romagna
CCM Azioni Centrali “Sorveglianza nazionale delle infezioni
correlate all'assistenza”
Regione Piemonte
Università degli Studi di TorinoDipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e
Pediatriche
Studio HALT 3
2016-2017
MATERIALI & METODI
Gli Obbiettivi
Stimare:
• le infezioni correlate all’assistenza e l’uso di antibiotici in termini
qualitativi e quantitativi
• Le risorse disponibili per:
• Il controllo
• La prevenzione
• La formazione
• A livello di singola struttura, regionale, nazionale…
Individuare possibili aree di miglioramento e priorità di intervento
Il protocollo di studio
Prevalenza Puntuale (PPS)
• Un singola giornata di rilevazione
• Dati su:• Caratteristiche delle popolazione ospite
• Misure di prevenzione e controllo delle
ICA e Antimicrobial stewardship
• ICA e Trattamenti antimicrobici
Questionario Residente
Questionario di Struttura
ANTIBIOTICI
RazionaleL’intento è descrivere l’uso di antibiotici in termini di:
• Principi attivi
• Indicazioni al trattamento (Terapia o profilassi)
• Siti di infezioni trattate
• Chi prescrive e dove vengono prescritti gli
antibiotici
REGISTRARE la prescrizione, non valutare
l’appropriatezza o «interpretare»
INFEZIONI CORRELATE
ALL’ASSISTENZA
RazionaleL’intento è riportare solo le ICA e descriverle in
termini di:
• Siti di infezione
• Microrganismi responsabili delle infezioni
• Origine dell’infezione (se la struttura, un
ospedale, un’altra struttura…)
Scheda di reparto
• antibiotici per uso sistemico (ATC livello J01)
• antimicotici per infezioni sistemiche (J02)
• per infezioni cutanee (D01BA: griseofulvina e terbinafina)
• antibiotici antinfettivi intestinali (A07AA)
• antiprotozoari (P01AB)
• antimicobatterici (J04)
ANTIBIOTICI
Somministrati per via orale,
parenterale (IV), intramuscolare (IM),
sottocutanea, inalatoria o rettale
• Agenti antivirali per uso sistemico
• Antibiotici per uso topico es. pomate, colliri
• Agenti antisettici
Somministrati per via topica:
Pomate, colliri, colluttori, compresse
vaginali, ovuli, etc…
ESCLUSI
INCLUSI
ASegni/sintomi di infezione:
Sono presenti nel giorno della rilevazione E sono di nuova
insorgenza o di recente peggioramentoa
OPPURE
Erano presenti nelle due settimane precedenti (14 giorni) al
PPS ED erano di nuova insorgenza o di recente
peggioramentoa E il residente sta ancora ricevendo il
trattamento per tale infezione nel giorno della rilevazioneb
BSegni/sintomi di infezione sono comparsi:
più di 48 ore dopo l’ingresso (o la riammissione) nell’attuale LTCF
OPPURE
da meno di 48 ore (cioè insorta il giorno dell’ammissione, in prima o in seconda
giornata) se l’ospite è stato trasferito nell’attuale LTCF da un’altra struttura
sanitaria (ad esempio un’ altra LTCF, una struttura di riabilitazione, un ospedale)
OPPURE
il residente presenta un’infezione del sito chirurgico di tipo profondo o ad
organo/spazio che si è manifestata meno di 90 giorni dopo l’impianto di una
protesi
OPPURE
Il residente ha un’infezione del sito chirurgico insorta da meno di 30 giorni da
un intervento chirurgico
OPPURE
è presente un’infezione da Clostridium difficile insorta entro 28 giorni dalla
dimissione da una struttura sanitaria (ad esempio LTCF o ospedale).
INFEZIONE CORRELATA ALL’ASSISTENZA (ICA) SECONDO L’HALT-3?
Definizione di caso: algoritmo decisionale
Condizione specifica
Segni e sintomi:
• Constitutionali
• Locali/Sito specifici
Colture
• Tipologia di esame / campione
• Cut-off di Posività
Diagnosi:
• ICA confermata
• ICA probabile
Exhaustive searching for signs/symptoms present in residents is crucial in order to be able to confirm infections.
L’organizzazione
Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale:• Coordinamento della rilevazione
• Formazione dei rilevatori
• Supporto alla rilevazione
• Data entry, cleaning e produzione reportistica di feedback a strutture/Aziende sanitarie
Aziende Sanitarie:• Referenti del controllo infezione in collaborazione con Direzione dei Servizi Socio Sanitari
• Reclutamento e coordinamento delle strutture
• Supporto alla rilevazione
• Rilevazione
CASA RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI CRA:
Definizione• La Casa residenza per anziani non autosufficienti CRA è una struttura socio-sanitaria residenziale destinata ad
accogliere, temporaneamente o permanentemente, anziani non autosufficienti di grado medio ed elevato, che non
necessitano di specifiche prestazioni ospedaliere.
Finalità• La Casa residenza per anziani non autosufficienti CRA fornisce ospitalità ed assistenza; offre occasioni di vita
comunitaria e disponibilità di servizi per l'aiuto nelle attività quotidiane; offre stimoli e possibilità di attività
occupazionali e ricreativo-culturali, di mantenimento e riattivazione. Fornisce altresì assistenza medica, infermieristica
e trattamenti riabilitativi per il mantenimento ed il miglioramento dello stato di salute e di benessere dell'anziano
ospitato.
• Di norma la CRA ospita anziani non autosufficienti con bisogni assistenziali di diversa intensità (disturbi
comportamentali, elevati bisogni sanitari correlati ad elevati bisogni assistenziali, disabilità severe e moderate).
• La CRA può ospitare anche anziani non autosufficienti con elevati bisogni assistenziali, riabilitativi e sanitari,
preferibilmente in nuclei appositamente individuati. In ogni caso garantisce una adeguata organizzazione del servizio e
adegua la presenza del personale.
Nel 2017
337 CRA
RISULTATI
200 STRUTTURE6 AUSL
10722 OSPITI
Popolazione dello studio
57% ≥85 anni
69% Disorientato
78% Incontinente
10% Cat. urinario
Allettato/70% non autonomo
3 Femmine1 Maschio
1% Int. chirurgico
4% Cat. vascolare
9% Lesioni da Pressione
10% Altre ferite
CARICO ASSISTENZIALE FATTORI DI RISCHIO
CARICO ASSISTENZIALE
74,4
44,5
93,9 94,797,5
35,3
10,8
41,1 40
49,1
57,7
26
7072,5
81,7
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
% ospiti Età > 85
anni
% maschi % ospiti con
disorientamento
% ospiti con
ausilio o allettati
% ospiti con
incontinenza
fecale e/o
urinaria
Popolazione dello studio
FATTORI DI RISCHIO
26,1
18,9
21,1
22,3
3,8
8,7
2,5
7,9 8
00
5
10
15
20
25
30
% ospiti con
catetere urinario
% ospiti con
catetere
vascolare
% ospiti con LdP % ospiti con altre
ferite
% ospiti con
intervento
chirurgico a 30gg
Popolazione dello studio
INFEZIONI CORRELATE ALL’ASSISTENZA
Infezioni correlate all’assistenza
PREVALENZA 3,2%
1 OSPITE SU 30
Infezioni urinarie 21%
Infezioni della cute/ferita 17%
Infezioni gastrointestinali 6%
Infezioni di occhio, orecchio, bocca 6%
Infezioni respiratorie 46%
Episodi febbrili non spiegabili 2%
Batteriemie <1%
Altre infezioni 1%
Infezioni del sito chirurgico <1%
1,5/100 ospiti
0,7/100 ospiti
0,5/100 ospiti
0,2/100 ospiti
0,2/100 ospiti
<0,1/100 ospiti
<0,1/100 ospiti
<0,1/100 ospiti
<0,1/100 ospiti
8%
ICA OSPEDALIERE
ANTIBIOTICI
PREVALENZA 3,3%
1 OSPITE SU 30
Uso di antibiotici
Profilassi
11%Terapia89%
Perché vengono somministrati?
Profilassi
11%Terapia89%
Dove vengono prescritti?
• Struttura 89%
• Ospedale 10%• Altrove 1%
Come vengono somministrati?
• Orale 59%
• Parenterale 41%• Altra* <1%
* Inalazione o rettale (no topici)
Cefalosporine di 3za generazione
Associazioni di Penicilline
Fluorochinoloni
Altri
Perché vengono somministrati?
Quali vengono somministrati?
Cefalosporine di 3za generazione
Associazioni di Penicilline
Fluorochinoloni
Altri
Quali vengono somministrati?
30%
21%
18%
39%
Respiratorie
Cute, ferite e tessuti molli
Urinarie
Altre
Quali infezioni?
RESISTENZE ANTIBIOTICHE
Resistenze antibiotiche in
campioni clinici di Urine*
Escherichia coli
48% Cefalosporine III gen.
66% Fluorochinoloni
0% Carbapenemi
Proteus mirabilis44% Cefalosporine III gen.
84% Fluorochinoloni
Klebsiella pneumoniae
41% Cefalosporine III gen.
54% Fluorochinoloni
11% Carbapenemi
Pseudomonas aeruginosa 15% Carbapenemi
Enterococcus faecalis 1% Glicopeptidi
*Dati Regione Emilia Romagna 2017
Le resistenze antibiotiche in Emilia Romagna
In Emilia Romagna, a partire dal 2004, è
attivo un sistema di sorveglianza regionale
basato sulla trasmissione elettronica dei dati
di batteriologia.
All’indirizzo http://salute.regione.emilia-
romagna.it/siseps/sanita/lab è possibile
accedere e consultare i dati, che sono
disponibili anche per campioni clinici inviati
da struttura residenziale socio-sanitaria.
Le urinocolture sono l’esame più richiesto in
struttura residenziale (circa il 60% di tutti gli
esami richiesti da strutture residenziali socio-
sanitarie).
I dati del periodo gennaio settembre 2017
IL CONTROLLO INFEZIONIE
USO APPROPRIATO DI ANTIBIOTICI
FORMAZIONE
Formazione del personale infermieristico e paramedico
in controllo e prevenzione delle infezioni 78%
Formazione specifica in prevenzione e controllo delle infezioni ai
medici di medicina generale e personale medico 29%
Formazione sull’igiene delle mani per gli operatori della struttura 57%
Formazione annuale regolare sulla prescrizione appropriata di
antibiotici 12%
SORVEGLIANZA
Programma di sorveglianza delle infezioni associate
all’assistenza sanitaria 17%
Sistemi di alert e registrazione di residenti con
infezione/colonizzazione da parte i microrganismi multiresistenti 62%
Sorveglianza e feedback del consumo di antibiotici 28%
Sorveglianza dei microorganismi resistenti 42%
AUDIT DELLE PRATICHE
Organizzazione, controllo e riscontro alla igiene delle
mani nella struttura in modo regolare 46%
Organizzazione, controllo e feedback regolari di sorveglianza, audit
sulle procedure e sulle prassi in tema di infezioni 30%
IGIENE DELLE MANI
Formazione sull’igiene delle mani per gli operatori della struttura 57%
Organizzazione, controllo e riscontro alla igiene delle
mani nella struttura in modo regolare 46%
Valutazione adesione all’igiene delle mani nel 2016 25%
Protocolli sull’igiene delle mani 100%
ANTIMICROBIAL STEWARDSHIP
Lista di antibiotici ‘soggetti a restrizione’ 65%
Report regionali sui profili di antibiotico resistenza consultabili
nella struttura o negli ambulatori del medico generale 13%
Feedback al medico di medicina generale locale sul
consumo di antibiotici nella struttura 34%
Linee guida scritte per l'uso appropriato di antibiotici 21%
Gli elementi
SORVEGLIANZA
FORMAZIONE
AUDIT DELLE PRATICHE
IGIENE DELLE MANI
NO AGLI ANTIBIOTICI NON NECESSARI
In conclusione1. Disporre in ciascuna struttura di dati sulle infezioni, l’uso di antibiotici e l’isolamento di microrganismi
antibiotico resistenti. Solo sulla base di dati locali, è infatti possibile promuovere una maggiore
attenzione al problema, formare gli operatori, adattare le linee guida terapeutiche.
2. Promuovere l’uso di pratiche assistenziali “sicure”. Per raggiungere tale obiettivo i protocolli
rappresentano un primo passo, ma sono necessari programmi formativi adeguati e soprattutto
programmi di audit, che consentano di verificare l’effettiva adesione a quanto raccomandato nei
protocolli.
3. Individuare gli ambiti prioritari delle infezioni e di uso non appropriato di antibiotici. Tra questi vi sono
sicuramente.
4. Collaborazione tra Rischio Infettivo e Servizi Socio Sanitari
5. Formazione
6. Creazione e rafforzamento delle reti regionali e locali