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LA LIRICA BAROCCA “E’ del poeta il fin la meraviglia…”

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LA LIRICA BAROCCA

“E’ del poeta il fin la meraviglia…”

Manierismo e Barocco

Il Manierismo l’inizio dello sgretolamento di un sistema di regole non piu’ giustificato dall’esperienza di vita e dagli orientamenti profondi degli scrittori

il Barocco letterario nasce e si definisce come consapevole e volontaria rottura con quegli ideali di equilibrio e di composizione delle tensioni che la realtà generale del mondo rende sempre meno credibili e praticabili.

Il Manierismo Il Barocco

stravolgimento degli schemi e dei modelli equilibrati del Classicismo

il Manierismo agisce all’interno delle forme classiche, corrodendole e facendole quasi ripiegare su se stesse

Il Manierismo tende a scomporre i particolari, a separarli tra loro;

stravolgimento degli schemi e dei modelli equilibrati del Classicismo,

il Barocco tende invece a far esplodere quelle forme, proiettandole all’esterno, variandole e moltiplicandole, in una ossessiva ricerca del “nuovo”.

il Barocco tende invece a moltiplicarli. Esso cerca una nuova comunicazione, uno scambio incessante con la natura: l’arte viene percorsa dal flusso vivace della natura che viene catturata e ricreata nell’arte (significativo è il gusto barocco per le fontane), in un trionfo della spettacolarità, degli effetti scenografici proiettati in tutte le direzioni.

G. B. MARINO E I MARINISTI

Marino diviene il punto di riferimento di tutta la

produzione poetica del secolo.

“Marinista” diviene in Italia sinonimo di Barocco

Prima caratteristica di questa nuova poetica e’

l’ampliamento del campo tematico e un’accentuata

varieta’ dei temi.

1. Caratteristiche fondamentali della

lirica barocca (marinista)

Nuovo concetto di imitazione , che non consiste più nella

riproduzione più o meno originale della perfezione dei

modelli e nell’attenersi a precetti ben precisi

(ANTICLASSICISMO)

consiste nel competere con i modelli, rielaborandoli

liberamente e nel violare sistematicamente le regole

per assecondare i gusti del pubblico.

1. Caratteristiche fondamentali della

lirica barocca (marinista)

Esplorazione della realtà in tutti i suoi aspetti, anche i

più inediti e sorprendenti.

Strumento di tale rappresentazione è la metafora

che consente di istituire collegamenti originali e

sorprendenti tra realtà molto distanti tra loro e di dar

vita a un mondo nuovo (la metafora è strumento cognitivo

e creativo: le onde dorate

diventano lo spunto per la

creazione di un mondo marino del

tutto originale).

1. Caratteristiche fondamentali della

lirica barocca (marinista)

Il fine ultimo dell’arte poetica (e non solo: pensa all’arte

barocca) è destare stupore e meraviglia ad ogni

costo: di qui il virtuosismo formale fine a se stesso e il

carattere spesso arido e artificioso di tanta lirica

barocca.

2. Caratteristiche fondamentali della

lirica barocca (marinista)

EMANUELE TESAURO: teorico della poetica della “meraviglia”, attribuisce alla metafora una fondamentale funzione conoscitiva. Questa figura retorica diviene cosi’ il centro dell’esperienza poetica.

La ricerca di un’emozione attraverso un gioco intellettuale diviene lo scopo della poesia barocca.

Il Canzoniere non è più il racconto lirico di una storia d’amore, ma una sequenza di componimenti che esplorano nel dettaglio la figura femminile o i particolari della realtà in cui è immersa (per es. sonetto dedicato alla zanzara)

2. Caratteristiche fondamentali della

lirica barocca (marinista)

Frammentazione del corpo femminile: la figura

della donna non è rappresentata nella sua interezza,

ma nei particolari isolati (occhi, seni, guance ecc.).

Molto spesso è intenta in occupazioni «domestiche» e

dimesse quali pettinarsi, cucire, mungere, o, con

effetto ancor più realistico, nell’atto di mendicare o

di spulciarsi i pidocchi.

3.Caratteristiche fondamentali della

lirica barocca (marinista)

Non esiste un canone preciso che distingua il bello dal

brutto: tutto diventa oggetto di poesia, anche i

pidocchi e gli orecchini dell’amata.

La tipologia della figura femminile si allarga a tutte

le categorie sociali: dalla signora alla schiava alla

mendicante.

3.Caratteristiche fondamentali della

lirica barocca (marinista)

L’altro aspetto fondamentale della lirica barocca è IL CONCETTISMO o ARGUZIA, vale a dire l’esibizione dell’ingegno artistico che consiste nel PRODURRE QUALCOSA DI ASSOLUTAMENTE ORIGINALE E

INGEGNOSO: IN QUESTO CASO UN’ANALISI MINUTA DI TUTTE LE CONTRADDIZIONI DEL SENTIMENTO AMOROSO DI CUI SI DECLINANO TUTTE LE POSSIBILI MANIFESTAZIONI ANTITETICHE IN MANIERA ASSOLUTAMENTE ORIGINALE E SORPRENDENTE

LA POESIA CLASSICISTA

Esperienza che nasce in chiave antimarinista, ma nei fatti non troppo distante, risente anch’essa del momento di crisi culturale e si afferma piu’ che altro come gusto letterario.

Sostanzialmente si ribellano alla pretesa marinista di ridurre tutto il patrimonio classico a mera enciclopedia di temi poetabili necessita’ di subordinare la propria liberta’ a regole di ordine superiore.

Giovan Battista Marino (1569-1625)

Vita

Nasce a Napoli nel 1569

Fu incarcerato molto giovane e nel 1600 evase andando a Roma

Nel 1602 pubblica le Rime che gli consentono di ottenere un impiego presso il cardinale Aldobrandini che seguirà prima a Ravenna e poi a Torino

Scrisse un panegirico in lode del Duca di Savoia che gli valse il titolo di Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro

Nel 1615 fu accolto alla corte parigina di Maria de’ Medici

Rientrò in Italia negli ultimi anni di vita e morì a Napoli nel 1625

Opere

Le opere di Marino sono frutto di una collezione e di un catalogo di immagini , sensazioni e termini preziosi.

La LIRA: distingue poesie amorose, encomiastiche e sacre raccolto secondo diversi criteri dimostra la volontà del poeta di affrontare qualunque argomento poetabile.

La Galeria: raccoglie i componimenti poetici dedicati alla descrizione di quadri e sculture.

I dodici Idilli mitologici e pastorali della SAMPOGNA: hanno per oggetto esperienze erotiche tramandate dal mito e dalla letteratura.

Onde dorate (dalla Lira)

Onde dorate, e l’onde eran capelli, A navicella d’avorio un dì fendea; B una man pur d’avorio la reggea B per questi errori preziosi e quelli; A e, mentre i flutti tremolanti e belli A con drittissimo solco dividea, B l’òr delle rotte fila Amor cogliea, B per formarne catene a’ suoi rubelli. A Per l’aureo mar, che rincrespando apria C il procelloso suo biondo tesoro, D

agitato il mio core a morte gìa. C Ricco naufragio, in cui sommerso io moro, D poich’almen fur, ne la tempesta mia, C di diamante lo scoglio e ‘l golfo d’oro! D

Parafrasi

I capelli sono come onde dorate, che una navicella d'avorio sta

solcando; una mano bianca come l'avorio la conduce attraverso

quelle preziose e disordinate ciocche di capelli.

Mentre la navicella crea dei solchi attraverso i capelli, l'Amore

raccoglie l'oro di quelli spezzati, per formare catene per coloro i

quali non sono abbagliati dalla sua bellezza.

Il cuore del poeta muore alla vista di questo mare dorato, che

mostra il suo biondo tesoro.

Il naufragio in cui l'autore sta morendo è prezioso, perché durante

la sua tempesta lo scoglio è di diamante e il golfo d'oro.

Naufragio amoroso e capelli d’oro

I temi del naufragio e dei capelli dorati sono tópoi

della lirica amorosa

Si pensi ai Rerum vulgarium fragmenta di Petrarca,

90 Erano i capei d’oro a l’aura sparsi e

189 Passa la nave mia colma d’oblio,

che Marino, in questo sonetto, sviluppa in direzione

antipetrarchista.

Metafora e artificio

La metafora onde-capelli regge l’intero componimento. Ogni elemento può appartenere all’una o all’altra realtà, alle onde del mare o alla chioma della donna:

la navicella d’avorio (un’imbarcazione / un pettine),

i flutti tremolanti (le onde / i capelli) ecc.

Esemplare il gusto della “variazione sul tema”, tipicamente barocco; evidenti l’arguzia e la raffinatezza intellettuale; del tutto assente, invece, la partecipazione emotiva, sostituita da una sensazione di bizzarro divertimento e di interesse – tutto cerebrale – per il gioco metaforico e l’artificio retorico.

Schema metrico: sonetto, con rime ABBA, ABBA, CDC, DCD

Figure retoriche: metafora

Flutti tremolati e belli

Onde dorate navicella

d’avorio

(pettine)

Rubelli, aureo e procelloso: latinismi

Golfo d’oro: sineddoche per mare ( i capelli)

I BIONDI CAPELLI della

DONNA

Riduzione di ogni elemento a

sensazione

Ogni oggetto si riduce a pura sensazione di luce

Gli oggetti sono trasformati in immagini evocative

dei sensi

Fitta rete di echi fonici della metafora dominante

dell’oro

Le due espressioni che indicano la morte

metafore dello smarrimento da cui è colto il poeta

di fronte al movimento (AGITATO mare, capelli,

cuore)

L’Adone (1596-1623)

Il poema nasce nell’arco di vent’anni per aggregazione

di materiali compositi e tratti dalle fonti piu’ disparate.

TRAMA:

Adone fa innamorare di se’ Venere attirandosi la gelosia di

Marte che lo fa assalire da un cinghiale, che lo ferisce a

morte.

L’Adone: caratteristiche

1) Tratta la favola mitologica degli amori di

Venere e Adone narrata da Ovidio nelle

Metamorfosi

ANTICLASSICISMO: il tema è il mito, soggetto di

carattere classico, ma i modi di

rappresentazione sono cambiati

L’Adone: caratteristiche

2) Dilatazione eccezionale delle digressioni, piu’

ampie del racconto

Evidente disinteresse dell’autore al filo conduttore

della storia mira alla sua estinzione.

“Estinzione del racconto” (Pozzi)

L’Adone: caratteristiche

3) Definito il “poema dei 5 sensi” perché tutto è

ridotto a pure sensazioni

la realtà esiste solo per essere colta e goduta

attraverso i sensi

“poema del lusso e della lussuria” (Getto)

L’Adone: caratteristiche

4) Il vero protagonista è il linguaggio

Grazie a questo vengono raffigurate le sensazioni con

metafore e concetti

Rappresentazione non per contenuti, ma per forme di

contenuti (Pozzi)