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LA CRISI DIPLOMATICA IN CRIMEA COSA STA SUCCEDENDO?

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LA CRISI DIPLOMATICA IN CRIMEA. COSA STA SUCCEDENDO?. DOVE SI TROVA LA CRIMEA?. STORIA POLITICA. La C rimea è diventata stato autonomo dell’Unione Sovietica nel 1921. - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: LA CRISI DIPLOMATICA IN CRIMEA

LA CRISI DIPLOMATICA IN CRIMEA

COSA STA SUCCEDENDO?

Page 2: LA CRISI DIPLOMATICA IN CRIMEA

DOVE SI TROVA LA CRIMEA?

Page 3: LA CRISI DIPLOMATICA IN CRIMEA

STORIA POLITICA

• La Crimea è diventata stato autonomo dell’Unione Sovietica nel 1921.

• Nel 1954, Nikita Krushev la regalò all’Ucraina per commemorare i 300 anni del trattato di pace con la Russia, la leggenda dice che Krushev fosse ubriaco quando prese quella decisione.

• Con lo scioglimento dell’URSS, la Crimea si dichiarò indipendente, accettando di rimanere però all’interno dell’Ucraina, con capitale Simferopoli.

• Gli abitanti della Crimea sono di maggioranza russa.

Page 4: LA CRISI DIPLOMATICA IN CRIMEA

LE CAUSE DELLA CRISI

• La scintilla va ricercata negli scontri di Kiev che hanno portato alla deposizione del presidente Viktor Yanukovic (filo russo) e l’instaurazione di un governo filo europeo.

• L’Ucraina è sempre stata, per storia e posizione geografica, divisa in due fazioni:– I filo occidentali a Nord

Ovest.– I filo russi a Sud – Est.

Page 5: LA CRISI DIPLOMATICA IN CRIMEA

• Anche per quanto riguarda la politica la nazione è praticamente spaccata in due, la parte ad Ovest è filo europea, mentre quella ad Est filo russa.

Page 6: LA CRISI DIPLOMATICA IN CRIMEA

• Le zone ad est dell’Ucraina sono le regioni più ricche dello Stato, ed economicamente e generano la maggior parte del PIL ucraino.

Page 7: LA CRISI DIPLOMATICA IN CRIMEA

• L’Ucraina è un crocevia di interessi economici e strategici tra l’Europa e la Russia, si trova infatti al centro dei due fuochi e ha un ruolo fondamentale per la Russia perché permette ai suoi gas dotti di arrivare in occidente.

Page 8: LA CRISI DIPLOMATICA IN CRIMEA

I FATTI• 3 marzo 2014, fonti ucraine parlavano di circa 15 mila soldati

russi che si stavano unendo a quelli già presenti in Crimea, e inoltre alcuni soldati, sempre russi, avevano circondato il centro di intelligence della marina Ucraina a Capo Fiolent e il centro di approvvigionamenti militari Bakhcisarai.

Page 9: LA CRISI DIPLOMATICA IN CRIMEA

• Il 4 marzo Gazprom, fornitore mondiale russo di gas, dichiarò che sospenderà a partire da aprile lo sconto concesso all’Ucraina sull’acquisto di gas metano, causando uno acceso dibattito tra i due stati.

• Il 6 marzo uomini armati filo russi invadono la stazione radio e i media locali di Simferopoli.

Page 10: LA CRISI DIPLOMATICA IN CRIMEA

• Il 7 marzo una base della difesa antiaerea ucraina a Yuharinoy, nella periferia di Sebastopoli, è stata assediata da truppe militari di Mosca e, secondo la Difesa ucraina, nella base c’è il comando tattico delle forze aeree ucraine in Crimea.

• Il 10 marzo Dimitri Belik, sindaco filo russo di Sebastopoli, ha proclamato il russo lingua ufficiale della città.

• Intanto dei soldati filo russi armati hanno occupato un’altra base militare a Bahkcisarai.

• Il 14 marzo, la svolta, il parlamento della Crimea si dichiarò indipendente, con l’appoggio della Russia.

• Il 16 marzo Ucraina e Russia decisero una tregua fino al 21 marzo

Page 11: LA CRISI DIPLOMATICA IN CRIMEA

• Il 21 marzo il senato russo ratificò l’annessione alla Russia della Crimea. Putin affermò inoltre che non risponderà alle sanzioni decise dagli usa e come se non bastasse il comandante della marina, Viktor Chirkov, affermò che la Russia rafforzerà la propria potenza nucleare e non in Artico.

• Il 22 marzo il presidente Putin firmò il trattato di annessione della Crimea alla Russia.

• Sempre in quel giorno testimoni parlarono di un assalto armato nella base di Belbek, a Sebastopoli, e che dopo la mancata resa degli ucraini, i russi irruppero, provocando feriti e catturando il comandante.

Page 12: LA CRISI DIPLOMATICA IN CRIMEA

QUALI SONO LE CONSEGUENZE?

• Nonostante la presa della Crimea, le truppe russe continuano a muoversi, ma questa volta in direzione dell’Est Ucraina, ovvero dove risiedono le provincie filo russe, testimoni dichiarano di aver visto carri armati e camion militari varcare il confine.

• Sulle ali dell’entusiasmo per l’annessione della Crimea alla Russia anche le provincie ad Est provano ad opporsi, scendendo in piazza a protestare.

• Facendo questo potrebbe scoppiare una guerra civile tra la parte ad Est, che vuole l’annessione alla Russia, e quella ad Ovest che vuole tenere un buon rapporto con l’Europa.

Page 13: LA CRISI DIPLOMATICA IN CRIMEA

• In tal caso Putin sarebbe già pronto ad intervenire, e con il pretesto di mantenere stabile la situazione e l’incolumità dei cittadini, porterà i suoi armamenti in Ucraina, con gravi conseguenze a livello mondiale.