la casta padana 2008

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Page 1: La casta padana 2008

La casta padana

Incarichi, compensi, conflitti di interesse

Dicembre 2007

__________________________________________ A cura di: Luigi Calesso, Anna Mirra, Marcello Stampacchia

http://unaltratreviso.splinder.com [email protected]

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1. Incarichi e compensi. La mappa del potere che proponiamo è aggiornata a pochi giorni fa sulla base di documenti di Comune, Provincia e Regione e non esaurisce il complesso di incarichi, consigli di amministrazione, collegi dei sindaci, comitati di gestione che i leghisti si sono spartiti in questi anni insieme, soprattutto negli ultimi mesi, agli alleati di Forza Italia (Archiutti, Bastianetto, Cerniato) ed Alleanza Nazionale (Dalle Feste, De Checchi, Magaton). Oltre a quelli evidenziati potremmo citare altri enti ed altre ex-municipalizzate (asilo Appiani, Miani Park Srl, istituto Turazza, fondazione Mazzotti…). Abbiamo preferito concentrarci sulle società in cui sono largamente presenti i rappresentanti dei Comuni di Treviso e Villorba, i consiglieri comunali e gli esponenti leghisti della città. Decine e decine di posti, retribuiti e non, in che i leghisti occupano massa ormai da oltre un decennio, con un costante allargamento della loro area di influenza ed un livello sempre più accentuato di controllo di società ed enti. Per quanto riguarda i costi dell’amministrazione locale cittadina rileviamo che nel 2006 i leghisti ed i loro amici del Polo nel 2006 hanno incassato 488.095,11 euro (945.000.000 in lire) di indennità per Sindaco, vicesindaco, assessori e presidenti di circoscrizione, come risulta dai dati forniti dagli uffici municipali (che non sembrano invece in grado di fornire i dati su spese telefoniche, di viaggio…). Non si tratta di un dato scontato: i contribuenti avrebbero potuto spendere molto meno se la maggioranza consiliare leghista non avesse deliberato per Sindaco, vicesindaco, assessori e Presidente del Consiglio il massimo delle indennità consentite dalla legge. Per quanto riguarda le indennità ed i compensi dei ‘nominati’ in ex-municipalizzate ed enti, riportiamo solo i più significativi, sulla base dei dati più recenti forniti da Comune, Provincia, Regione, società e consorzi. Alcuni non sono compensi, ma rimborsi spese annuali, altri sono in fase di revisione, ma allo stato attuale – secondo le informazioni di cui disponiamo - la situazione dovrebbe essere la seguente. Mario Piovesan € 47.300,00 Presidente La Marca SpA Luca Vettor € 45.600,00 Presidente Trevisoservizi Srl Liviana Scattolon € 42.636,24 Presidente ATER di Treviso Roberto Loschi € 39.000,00 Presidente Treviso Mercati SpA Consiglio d’ Amm. € 26.400,00 La Marca SpA Vicepresidente € 22.550,00 La Marca SpA Roberto Zava € 21.318,12 Vicepresidente ATER di Treviso Andrea Zanchetta € 10.328,00 Presidente Farmacie Trevigiane SpA Stefano Cerniato € 10.000,00 amministratore ACTT SpA Alberto Magaton € 7.410,00 Presidente Parco del Sile Fulvio Zugno € 6.000,00 amministratore Consorzio Energia Veneto Aldo Van Den Borre € 5.164,00 amministratore Farmacie Trevigiane SpA Michele Chiole € 5.000,00 Presidente Consorzio Universitario Trevigiano Erich Zanata € 3.705,00 Vicepresidente Parco del Sile Il totale annuo è di totale € 292.411,36 (quasi 570 milioni in lire) che Comune, Regione, società ed enti pagano alla ‘casta padana’ con i soldi dei contribuenti.

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2. Conflitti di interesse. Controllati e controllori. Molti dei componenti dei consigli d’amministrazione esaminati sono anche consiglieri comunali leghisti: il Consiglio Comunale di Treviso, quindi, è pieno di persone con la doppia veste di controllori (in quanto appunto consiglieri chiamati, ad esempio, a vigilare sull’attività delle ex-municipalizzate) e di controllati, in quanto presidenti delle medesime ex-municipalizzate che dovrebbero controllare. E’ capitato, ad esempio che alle domande sull’ACTT abbia risposto in Consiglio, in quanto consigliere, il Presidente dell’ACTT, a quelle sulla Trevisoservizi il consigliere che era anche Presidente della Trevisoservizi, a quelle sulla Trevisomercati il consigliere che ne era presidente, a quelle sulle Farmacie Comunali il consigliere che era anche Presidente delle Farmacie! Come può esercitare un efficace controllo sulle ex-municipalizzate un Consiglio Comunale pieno di presidenti delle stesse ex-municipalizzate? C’è o no un evidente conflitto di interessi? La situazione è migliorata solo perché una legge dello Stato costringe i consiglieri comunali che sono anche amministratori di ex-municipalizzate a rinunciare al compenso della società, compenso che è ben più elevato del gettone di presenza di consigliere comunale: alcuni presidenti di ex-municipalizzate, quindi, si sono dimessi dal Consiglio comunale cittadino. Inefficienze e sprechi: il conto lo pagano i cittadini. Se la gestione di una ex-municipalizzata è affidata ad esponenti politici si rischia che sia incentrata più sulle logiche di appartenenza politica che su quelle del miglioramento della qualità dei servizi e della riduzione dei costi per i cittadini. Quando queste inefficienze si traducono in sprechi di risorse, cattiva qualità e alto costo del servizio, il conto lo pagano i cittadini-utenti! Lo pagano perché hanno a disposizione servizi in quantità e qualità inadeguati rispetto alle necessità e lo pagano nelle bollette salate che si ritrovano a casa! Un esempio classico di inefficienza nelle ex-municipalizzate? Le assunzioni. Trevisoservizi e assunzioni. In città circola insistentemente la voce che, in particolare negli ultimi tempi, Trevisoservizi, oltre al direttore, Zani e qualche altro leghista dichiarato, abbia assunto parenti ed affini di vari esponenti leghisti. In effetti, dal 2000 ad oggi il personale di Trevisoservizi è raddoppiato, tra passaggi di dipendenti comunali e nuove assunzioni. Lo abbiamo già chiesto, ma lo ripetiamo: per porre fine a quelle che sono sicuramente “affermazioni prive di fondamento”, il Presidente della Trevisoservizi potrebbe rendere pubblico attraverso la stampa l’elenco dei dipendenti dell’azienda e la loro data di assunzione: la città è piccola e tutti sarebbero in grado di valutare la fondatezza o meno delle “chiacchiere” che circolano. Presidente dell’assemblea dei sindaci dell’Ulss e sindaco della immobiliare della stessa Ulss. E che dire, infine, della Sindaca di Villorba e Presidente dell’ATER Liviana Scattolon che è anche Presidente dell’assemblea dei Sindaci dell’Ulss 8? Fin qui niente di strano (se non il superlavoro per la Sindaca), ma la Presidente dell’Assemblea dei Sindaci dell’Ulss fa parte anche del collegio sindacale (l’organismo di controllo contabile) della Gestione Immobiliare Ca’ Foncello SpA, la società che gestisce il patrimonio immobiliare della stessa Ulss. Non sarebbe meglio che chi, in qualità di Presidente dell’assemblea, può essere chiamato a decidere anche sulla destinazione degli immobili dell’Ulss, non facesse parte dell’organismo che esercita funzioni di controllo sulla società proprietaria degli stessi immobili?

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2. Le proposte della lista civica “Un’altra Treviso”. La gestione della cosa pubblica va, a nostro avviso, ispirata a principi di trasparenza, efficienza e controllo democratico: solo una amministrazione trasparente garantisce efficacia ed efficienza all’azione amministrativa come ai servizi pubblici locali. 1. Società solo se servono. Pensiamo, in primo luogo, che le società controllate dall’amministrazione comunale (ammesso che la legislazione nazionale continui a consentirne l’attività) sono utili solo se dimostrano di saper offrire servizi alla città in modo migliore di quanto facesse l’amministrazione comunale quando gestiva direttamente gli stessi servizi ed in modo migliore e meno costoso rispetto ai consorzi di comuni che svolgono attività analoghe. Un esempio per tutti: lo smaltimento dei rifiuti affidato a Trevisoservizi. E’ dimostrato dati alla mano che il servizio di asporto rifiuti in città è più costoso rispetto a quello dei Consorzi Treviso 2 e Treviso 3 che raggruppano decine di comuni ed servono oltre 400.000 residenti in provincia. I due consorzi, oltre presentare agli utenti una bolletta più bassa almeno del 20-30% rispetto a quella di Treviso, hanno portato la raccolta differenziata tra il 70% e l’80% del totale dei rifiuti, mentre in città Trevisoservizi non è ancora arrivata al 50%. Per ottimizzare l’utilizzo degli impianti e la gestione dell’attività, i due Consorzi hanno deciso di fondersi, mettendo in comune le rispettive strutture di Spresiano e Trevignano. A nostro avviso, Trevisoservizi dovrebbe essere sciolta, il personale ed le strutture di cui dispone conferite nel nuovo consorzio, con effetti positivi sia per le tasche dei cittadini che per l’ambiente (più raccolta differenziata significa meno discariche e meno inceneritori). L’amministrazione comunale di Mogliano, ugualmente proprietaria di una azienda per la raccolta dei rifiuti, si sta avviando su questa strada: se può farlo Mogliano, può farlo anche Treviso. Se i leghisti non lo fanno è per mantenere in vita società che è diventata un luogo di potere più lontano dal controllo delle minoranze consiliari e dei cittadini. 2. Manager, non politici. Per le società di cui si rivela necessaria ed utile l’esistenza, riteniamo che il problema sia quello di affidarne la guida (presidenza e consiglio di amministrazione) a tecnici del settore, tenuti a raggiungere gli obiettivi determinati dall’amministrazione comunale su tariffe e qualità del servizio. Solo affidando la gestione di società a carattere ‘industriale’ (trasporto pubblico, mercati ortofrutticoli…) a tecnici del settore che rispondono del loro operato potremo avere gestioni più efficaci ed efficienti. Se la guida rimane ai politici di maggioranza continueremo ad avere tante assunzioni e tariffe più alte che nel resto della provincia, tanto il posto di amministratore è garantito dall’appartenenza politica e i voti che si perdono per la tariffa delle ‘scoasse’ si recuperano con qualche tirata contro gli extracomunitari, i gay, i rom… 3. La rappresentanza delle opposizioni. Nei consigli di consorzi ed enti in cui devono giustamente continuare a sedere rappresentanti del Consiglio Comunale, infine, ci parrebbe corretto che il posto riservato alle opposizioni venisse loro effettivamente garantito, diversamente da quanto è stato fatto, ad esempio, con l’Ente Parco del Sile nel cui consigli di amministrazione i leghisti e i loro amici di Forza Italia ormai da anni si prendono anche il posto delle minoranze. Un posto per i consiglieri di minoranza, per esercitare la funzione di controllo loro assegnata dai cittadini, non ci sembra eccessivo.

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Lega Nord (con qualche aggiunta di Forza Italia e Alleanza Nazionale)

Gruppo consiliare leghista Città di Treviso

Giunta Municipale di Treviso

Amministrazione Comunale di Villorba

ACTT SPA Presidente C.d’A. Sandro Zampese Consiglio d’A. Enrico Chinellato Andrea De Checchi Stefano Cerniato Mirco Visentin

Parcheggio Dal Negro SRL Presidente C.d’A. Sandro Zampese Consiglio d’A. Giuseppe Caporin Enrico Chinellato

Treviso Servizi SRL Presidente C.d’A. Luca Vettor Consiglio d’A. Andrea Dalle Feste

Treviso-Mercati SPA Presidente C.d’A. Roberto Loschi

Conferenza Sindaci Ulss 9 Presidente Liviana Scattolon

Gestione Immobiliare Ca’ Foncello SPA (al 100% dell’Ulss 9) Collegio dei Sindaci Liviana Scattolon

Farmacia Trevigiana SPA Presidente C. d’A. Andrea Zanchetta C.d’A. Aldo Van Den Borre

SAVE SPA Consiglio d’Amministrazione Luca Zaia

La mappa del potere leghista

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Consorzio Energia Veneto Consiglio Direttivo Fulvio Zugno

I.S.R.A.A. Consiglio d’A. Walter Frandoli Cristiano Paro

La Marca SPA C. d’.A Giancarlo Da Tos

ATER Presidente Consiglio d’Amministrazione Liviana Scattolon Consiglio d’A. Loris Colmaor Pierantonio Fanton

AERTRE SPA Presidente C.d’A. Giacomo Archiutti

Consiglio d’A. Roberto Merlin Giancarlo Iannicelli

Collegio dei Sindaci Liviana Scattolon

ASCO TLC Consiglio d’A. Mauro Michielon Collegio dei Sindaci Fabrizio Nardin

Fondazione Cassamarca Consiglio di Indirizzo e Programmazione Marco Serena

ASCOTRADE SPA Presidente C.d’A. Luca Baggio Collegio dei Sindaci Fulvio Zugno

Consorzio Universitario Trevigiano Presidente C.d’A. Michele Chiole Consiglio d’A. Giancarlo Gentilini Giancarlo Scottà

ENTE PARCO DEL SILE Vicepresidente Erich Zanata Consiglio d’A. Stefano Bastianetto Mirco Visentin

Ente Provinciale della Liberazione della Marca Trevigiana Consiglio d’A. Pamela Prizzon

Istituto Turazza Consiglio d’A. Giorgio Bettio