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TEORIE & TECNICHE ImageReady di Raffaello De Masi a cura di Andrea de Prisco Nella lunga e travagliata storia della mia vita (sono al quattordicesimo volume e ho appena sfiorato gli an- ni universitari). segnata dalla lunghissima (e dall'esito ancora quanto mai incerto) guerra di se- cessione della mia amata Atripalda nei confronti dell'odiato oppressore Avellino, ho fatto di tutto, ma ho sempre evitato di confrontarmi, in una ma- niera o nell'altra, con l'arte del pennello, E questo non tanto per la mia intrinseca bravura a fare le "O" col bicchiere, ma perché per me il pennello, oltre che insaponare la barba, non ha ragion d'essere, Perciò, presente a me stesso come non mai, ac- cetto di volta in volta incarico da AdP di recensire questo o quel prodotto, per questa sempiterna rubrica, consapevole che, grazie alla mia innata modestia e bravura, potrò sempre dare un avanzato contributo alla" immaginazione" digita- le, Mi vengono in mente, a tale proposi- to, le pionieristiche trattazioni di AdP e di Francesco Petroni che, roba di dieci anni fa, tentavano di piegare rudi PC al- le regole dell'immagine virtuale, Allora si era di bocca buona, sempre pronti a entusiasmarsi per una piccola animazio- ne, ottenuta dopo sudato debug di un codice scritto in un linguaggio alieno, Si cominciava appena a parlare di masche- re, filtri, e vecchi conservatori (ce ne so- no anche nel giovane campo dell'infor- matica) scuotevano la testa, I clock gira- vano a velocità di unità, e pensare a processori a 400 MHz era come imma- ginare di guidare il Nostromo del tenen- te Ripley, Dieci anni, e a cinema si ve- 146 dono raffinatezze come" Z la formica", roba da far cadere gli occhi, ImageReady, un pacchetto per volare Se un giorno mi toccherà, canuto va- te, di raccogliere, taciute le armi, l'ico- nografia della guerra civile cui accenna- vo in premessa, userò un pacchetto come Photoshop, arricchito di una se- rie di plug-in da far impallidire Adelmo da Otranto, ma un bilancino come Ima- geReady non potrà certo mancare quando deciderò di aggiungere al tutto grafica multimediale per la relativa pa- gina su WWW, e di realizzare una sto- ria illustrata in sessanta volumi con re- lativi CD-ROM, e un ambiente multi- mediale capace di combattere ad armi pari con capolavori come Pompei On Line e così via, Adobe ImageReady, pre- sente sul mercato per PC e per Mac (ma le due ver- sioni sono vendute separa- tamente). è un'applicazio- ne (si noti bene, non un plug-in) che mette a dispo- sizione i tool più avanzati per creare immagini a fina- lità multimediale di ridotte dimensioni e di alta qualità, E' possibile creare immagi- ni in GIF, JPEG o PNG, At- traverso IR è possibile edi- tare interattivamente il no- stro lavoro, comparandolo con le precedenti release e l'immagine originale, per selezionare il miglior bilan- ciamento tra grandezza del file e qualità, In aggiunta, ImageReady offre una ve- loce e semplice strada per creare GIF animati, ridu- cendo significativamente i tempi di creazione delle animazioni IR inoltre permette di creare mappe d'immagini e immagini composite per le pagine Web, ImageReady è ideale per lavorare con immagini create in Adobe Photoshop o altri pacchetti di editing di immagine e fotoritocco, E' possibile anche lavorare con immagini catturate tramite scanner, o immagini realizzate direttamente at- traverso l'ambiente di editing interno, Il programma inoltre include caratteristi- che avanzate di fotoritocco, che per- mettono di lavorare sul colore, di gesti- re i layer, di applicare filtri, di eseguire operazioni anche complesse di masche- ramento e di selezione di parti, In ImageReady si lavora interattiva- mente, provando varie forme di imma- gine e valutandone gli effetti, in termini di qualità e di grandezza del file, IR può ottimizzare documenti grafici nei forma- ti GIF, JPEG, PNG-9 e PNG-24, Il forma- to scelto dipende dal tipo di immagine MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999

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TEORIE & TECNICHE

ImageReadydi Raffaello De Masi

a cura di Andrea de Prisco

Nella lunga e travagliatastoria della mia vita (sonoal quattordicesimo volumee ho appena sfiorato gli an-ni universitari). segnatadalla lunghissima (edall'esito ancora quantomai incerto) guerra di se-cessione della mia amataAtripalda nei confrontidell'odiato oppressoreAvellino, ho fatto di tutto,ma ho sempre evitato diconfrontarmi, in una ma-niera o nell'altra, con l'artedel pennello, E questo nontanto per la mia intrinsecabravura a fare le "O" colbicchiere, ma perché perme il pennello, oltre cheinsaponare la barba, nonha ragion d'essere,

Perciò, presente a mestesso come non mai, ac-cetto di volta in volta incarico da AdP direcensire questo o quel prodotto, perquesta sempiterna rubrica, consapevoleche, grazie alla mia innata modestia ebravura, potrò sempre dare un avanzatocontributo alla" immaginazione" digita-le,

Mi vengono in mente, a tale proposi-to, le pionieristiche trattazioni di AdP edi Francesco Petroni che, roba di diecianni fa, tentavano di piegare rudi PC al-le regole dell'immagine virtuale, Allorasi era di bocca buona, sempre pronti aentusiasmarsi per una piccola animazio-ne, ottenuta dopo sudato debug di uncodice scritto in un linguaggio alieno, Sicominciava appena a parlare di masche-re, filtri, e vecchi conservatori (ce ne so-no anche nel giovane campo dell'infor-matica) scuotevano la testa, I clock gira-vano a velocità di unità, e pensare aprocessori a 400 MHz era come imma-ginare di guidare il Nostromo del tenen-te Ripley, Dieci anni, e a cinema si ve-

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dono raffinatezze come" Z la formica",roba da far cadere gli occhi,

ImageReady, unpacchetto per volare

Se un giorno mi toccherà, canuto va-te, di raccogliere, taciute le armi, l'ico-nografia della guerra civile cui accenna-vo in premessa, userò un pacchettocome Photoshop, arricchito di una se-rie di plug-in da far impallidire Adelmoda Otranto, ma un bilancino come Ima-geReady non potrà certo mancarequando deciderò di aggiungere al tuttografica multimediale per la relativa pa-gina su WWW, e di realizzare una sto-ria illustrata in sessanta volumi con re-lativi CD-ROM, e un ambiente multi-mediale capace di combattere ad armipari con capolavori come Pompei OnLine e così via,

Adobe ImageReady, pre-sente sul mercato per PCe per Mac (ma le due ver-sioni sono vendute separa-tamente). è un'applicazio-ne (si noti bene, non unplug-in) che mette a dispo-sizione i tool più avanzatiper creare immagini a fina-lità multimediale di ridottedimensioni e di alta qualità,E' possibile creare immagi-ni in GIF, JPEG o PNG, At-traverso IR è possibile edi-tare interattivamente il no-stro lavoro, comparandolocon le precedenti release el'immagine originale, perselezionare il miglior bilan-ciamento tra grandezza delfile e qualità, In aggiunta,ImageReady offre una ve-loce e semplice strada percreare GIF animati, ridu-

cendo significativamente i tempi dicreazione delle animazioni IR inoltrepermette di creare mappe d'immagini eimmagini composite per le pagine Web,

ImageReady è ideale per lavorare conimmagini create in Adobe Photoshop oaltri pacchetti di editing di immagine efotoritocco, E' possibile anche lavorarecon immagini catturate tramite scanner,o immagini realizzate direttamente at-traverso l'ambiente di editing interno, Ilprogramma inoltre include caratteristi-che avanzate di fotoritocco, che per-mettono di lavorare sul colore, di gesti-re i layer, di applicare filtri, di eseguireoperazioni anche complesse di masche-ramento e di selezione di parti,

In ImageReady si lavora interattiva-mente, provando varie forme di imma-gine e valutandone gli effetti, in terminidi qualità e di grandezza del file, IR puòottimizzare documenti grafici nei forma-ti GIF, JPEG, PNG-9 e PNG-24, Il forma-to scelto dipende dal tipo di immagine

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L 'instafler di ImageReady.

T ••••

1t.dat»11MgIA~10

Adobe ActabItR""" 3,0.1

Ql.d:.T_2.12

Adobe ImageReady'stessa; foto full-color generalmente of-frono i migliori risultati se salvati in for-mato JPEG, mentre la compressionesotto PNG-24 è capace di preservare icolori principali e le sfumature di tintameglio che con altre forme di compres-sione, il tutto in file di ingombro ragio-nevolmente piccoli. Il tutto non è sem-pre vero, visto che tutto dipende ancheda come la figura è composta; immaginicon ampie zone omogeneamente colo-rate possono raggiungere rapporti dicompressione più elevati. in altri terminipiù sono le ripetizioni in un'immagine,più il file risultante dopo la compressio-ne sarà ridotto.

..•.••

---!iO_--!iO

cità, coordinate del pixel puntato, valorein esadecimale, posizione dell'indice dicolore nella tabella di confronto, e, ovemai si "draghi" una parte dell'immaginestessa, le dimensioni dell'area rettango-

lare intercettata.Molti tool pre-

senti sono stati datempo già visti sualtre applicazioni;ovvio l'uso di at-trezzi come la ma-no, la lente, lo spu-mino e altro. Coe-rentemente con leabitudini dell'uten-te, le tecniche e glishortcut di utilizzodi essi sono analo-ghi se non identicia quelli cui l'utentePhotoshop è abi-tuato; comoda enon priva di piace-voli effetti inaspet-

MCMicrocomputel'

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Adobe~lmageReadYTMlO

Protecttd by U.S. p,tents 4.837.6135.546.528. P.ttnts pending.Copyrf9ht. 1998 Mobe: Systems ~orpor.ttd. M ~ts rtstr'Ved.Adobo. lho Adobo109<>ond ImogoRudy ••.• 1rodtrnKks o( Adobo Sy.tems Incorportltdwww ..Idobecom

Indispensllble: MicheSe -one I- DMhberg

InternA'io".' Engin.eri,..: Andr.w Webst.r. AkikoM,tsubar. Birk

La finestra di partenza,con la palette dei tool ele ta volozze dei colori.

Lo startup screen, inperfetto stile Adobe. EJo f'" __ ~ ••• ~- _ HoO>

caricati. L'ambiente di lavoro può esse-re, comunque, continuamente monito-rato, usando la palette "I nfo", che mo-stra informazioni sui colori intercettatidal puntatore, e offre una serie di para-metri relativi, come valore RGB, opa-

UsandolmageReadyLa finestra di lavoro di ImageReady è,

quanto a impostazione, classicamenteispirata a quella del suo più famoso fra-tello. A sinistra compare il toolbox, lapalette che, attraverso una serie di tool,permette di selezionare, colorare, edita-re, tagliare e "leggere" le immagini oparti di esse. Altri controlli scelgono icolori di sfondo e di editing in default, e,ancora, cambiano la tecnica di displaydello schermo. Alcuni tool hanno, asso-ciati, sfumi e palette speciali, che per-mettono di scendere in particolari propridel tool stesso, e di modificare effetti ecaratteristiche del suo modo d'uso.

Caratteristica interessante di Image-Ready è la tecnica della doppia immagi-ne, che consente di mettere a confron-to e di "saltare" facilmente dall'origina-le alla copia modificata (interessante esenz'altro da tenere in debita considera-zione è la combinazione di ImageReadycon FlashBack, il pacchetto di cui parlia-mo nella rubrica Macintosh, consigliabi-le peraltro per diversi altri usi). L'avere adisposizione l'immagine di partenza e diarrivo è senz'altro comodo, anche per-ché consente di recuperare porzioni osettaggi dalla prima per eventualmenteripristinare, nella seconda, momenti disviluppo magari non andati a buon fine.Proprio nell'ottica di una delle più inte-ressanti e conclamate caratteristichedel pacchetto, una finestrina posta allabase del file consente di tenere sott'oc-chio le caratteristiche del file in terminid'ingombro. Ancora più interessante èla possibilità di mettere insieme paletteprovenienti da setup diversi, costruen-dosene di personalizzate, e quindi rea-lizzando veri e propri ambienti di lavoro"su misura", con i soli tool necessari

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Alcune finestre delle preferenze; si notino, tra l'altro, i settaggi relativi all'antialiasing e le tecniche di creazione delle trasparenze.

A proposito di compressioneLa scelta del formato di salvataggio e della relativa tecnica di compressione è funzione

di diversi parametri come colore, tono, e caratteristiche grafiche del file maneggiato. In li-nea molto generale e semplificata, immagini dotate di sfumature continue (es. fotografie)andrebbero salvate in formato JPEG o PNG-24, mentre disegni con colori pieni e bordi benevidenti trovano ragion d'essere nel salvataggio in formato GIF o PNG-8

Il formato JPEG, utilizzato per la manipolazione di immagini fotografiche, usa colore a 24bit e permette di conservare estesi range di tinte e sottili variazioni rispetto a un colore ori-ginario. Supportato da diversi browser, JPEG usa una tecnica di compressione cosiddetta"a perdita" (Iossy), durante la quale alcuni dati vengono persi durante la compressione. Inaltri termini la conservazione quasi completa di ampie sfumature di colore e di chiaroscuriva a scapito della" durezza" di linee precise. Immagini vettoriali o scrittura tipografica per-deranno parte della loro definizione quando compresse con questo metodo. Da notareche, utilizzando questo formato, si può scegliere il rapporto di compressione da applicare,direttamente proporzionale alla qualità dell'immagine risultante.

Il formato GIF, ampiamente utilizzato in diverse occasioni. supporta colore a 8 bit, ecomprime aree a colorazione omogenea (solid area). preservando preferenzialmente i det-tagli relativi ai contorni. come linee, immagini vettoriali, illustrazioni con scritto, logo, imma-gini stilizzate. IR permette in particolare di salvare, con buon grado di approssimazione, im-magini animate.

Questo formato usa un metodo di compressione" lossless", senza perdita di dati, mabisogna tener sempre conto che la sua codifica a 8 bit comporta un inevitabile scadimentodella qualità quando si salvano immagini a 24 bit. Non esiste possibilità di "regolare" ilrapporto di compressione in maniera continua, ma il file compresso, specie quandonell'originale colori omogenei ("solidi") abbondano, può risultare sensibilmente più piccolodell'originale.

Il formato PNG-8 supporta anch'esso, come intuibile dal nome, il formato a 8 bit. La tec-nica di compressione, specie su aree a colorazione omogenea, è simile a quella GIF, mauna sua più avanzata integrazione con Internet Explorer (dalla versione 4 in poi) e con Net-scape (attraverso un plug-in, come PNG Uve) lo rendono spesso vincente quando si finaliz-za tale compressione all'area WWW. Anche qui la compressione avviene in forma "Ios-sless" (fatta salva la conversione da 24 a 8 bit). ma la tecnica di compressione di PNG ri-spetto a GIF è più efficiente, traducendosi in un risparmio di spazio, rispetto a questo, diun ulteriore 10-30%. La maggiore modernità ed efficienza di questo standard, peraltro nonancora affermatosi universalmente (GIF la fa ancora da padrone, in WWW, grazie anche al-la sua pressoché totale integrazione e presenza in tutti i pacchetti di image editing) per-mette di gestire trasparenze multiple di background, mescolanze di bordi su una stessaimmagine, supporto di interlacciatura. Ancora meglio si va con il formato PNG-24, figlio na-turale del primo, con supporto per immagini a 24 bit. Questo formato, oltre a garantire laqualità intrinseca di tale codifica, garantisce la completa preservazione dei dati, a scapito diuna maggiore dimensione del file, che supera quasi sempre, in grandezza, anche quelloJPEG. Occorrerà infine ricordare che PNG non è supportato dalle versioni più vecchie deigrandi browser.

tati è la possibilità di continuare il lavoromentre è in corso un'altra operazione(tipicamente un refreshing dell'immagi-ne). ImageReady può incorporare plug-in realizzati ad hoc da Adobe e da altricostruttori, e ha piena compatibilità condiversi add-in di Photoshop stessi, con-

dividendoli con esso, Ancora, quasi aguisa di un plug-in di classe elevata,ImageReady può essere abbinato a unbrowser, che consentirà di visualizzarela resa finale dell'immagine nel suo pre-ciso ambiente di utilizzo. Ancora, graziea un sofisticato modello di gestione in

parallelo, altre applicazioni (come Illu-strator, FreeHand o altro) possono es-sere aperte dall'interno di ImageReady,e immagini dell'uno passate all'altro perle rispettive competenze, Oltre a lavora-re direttamente sulla risoluzione legataal monitor, eccoci a cambiare le dimen-sioni fisiche del pixel attraverso il "re-sampling", lavorando su metodi diversidi interpolazione per determinare la mi-gliore combinazione tra nuova qualitàdell'immagine (non sempre la riduzionedella grandezza dei pixel porta a un mi-glioramento della qualità totale; adesempio, la campionatura dei bordi diun'immagine può portare a perdita dellanitidità del contorno), dimensioni del filee qualità delle sfumature (per citare so-lo qualche faccia del problema). Si puòdefinire, in default, il metodo di interpo-lazione preferito; i due principali (suc-cessivamente personalizzabili) sono loJagged (letteralmente" dentellato", inaltri termini assimilazione alla campiona-tura più vicina - in gergo Nearest Neigh-bor), metodo veloce, salvaspazio, ma in-trinsecamente meno preciso, e loSmooth (interpolazione bicubica, con"mediazione" delle caratteristiche deipunti circostanti). Il primo metodo, co-me è noto, è raccomanda bile quando silavora su illustrazioni con bordi netti(non abbisognevoli di antialiasing) chedevono essere rese in maniera precisa(pensate a un disegno geometrico o aun'illustrazione a tratto; ovviamentequesta tecnica può portare, in numerosicasi - immaginiamo una linea obliqua - adentellature e, nel caso di riduzione didimensioni di un'immagine o quando sieseguono manipolazioni multiple suc-cessive, a contorni distorti).

Sulle immagini, importate od ottenu-te attraverso una scansione, si posso-no eseguire, dall'interno di Image-Ready, una serie di operazioni interes-santi. Crop, Clip e Trim sono quelle piùcomuni e utili (cancellazione di pixel inqualche modo individuati, mantenendocostante la risoluzione dell'immagine;rispettivamente eliminando parti al difuori della selezione, all'interno e attor-

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Naomi a 2400 dpi e a sa/varia in forma·to TIFF, ma poi ci vuole un CD o unacartuccia ZI P per portarsela appresso(questo data anche la grande qualitàdel soggetto originario), E allora eccocia sudare sulla ottimizzazione che nonvuoi dire solo creare immagini di grandiqualità, ma anche conciliare diverseesigenze tra cui, non ultima, quella dimantenere basso l'ingombro dei file,

Per raggiungere quest'ultimo scopo,ImageReady supporta i tre principaliformati di compressione correnti e, pe-raltro, ampiamente utilizzati su Web: ilG IF (Graphic Interchange Format), loJPEG (Joint Photographic ExpertsGroup) e il meno noto ma non per que-sto meno interessante PNG (PortableNetwork Graphics),

Manipolare immagini con Image-Ready significa, in gran parte dei casi,lavorare anche per Web. E qui le cose

La sezione manipola,zione immagini, sullasinistra, con le tre pa-lette, ognuna organiz-zata con la tecnica del-le linguette, permettedi definire chirurgica-mente le caratteristi-che della figura; al cen-tro le due finestre, conl'immagine originale equella di modifica .,.....

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" "1!l'l:ZII1.~~ .• DI~ •......r --Ie.l '

Difficile conciliare diverse esigenze,quando si lavora sulle immagini. Certotutti sono bravi a fare una scansione di

Quando il meglio èamico del bene

l\ICMkTOCOlllputerMAt •.-.-.

MCMicrooomputer

no a una superficie irregolare, basando-si su interpolazioni delle trasparenze edel colore' del bordo), ma non mancal'aumento selezionato dell'area di lavo-ro (work canvas), e tutta un'avanzataserie di ottimizzazione dell'immaginestessa.

~ Adobe'lmage library

-Alcuni esempi, tratti dalle librerie fornite, molto interessanti in quanto anche ottima fonte di esercizi; nel primo, sulla destra, il framer per le animazioni.

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Adobe'lmage Library

--si complicano, visto che, oltre alle ca-ratteristiche intrinseche del file immagi-ne, giocano a favore o meno della qua-lità finale altri fattori, non sempre con-correnti, come tipo di computer, siste-ma e caratteristiche della grafica delloschermo, sistema operativo e, cosa cuispesso si pensa di meno, tipo e versio-ne del browser. La caratteristica di Ima-geReady di poter disporre della doppiafinestra (originale e copia di lavoro) di-mostra anche qui la sua validità d'esse-re. Il manuale di IR è molto esaurientee preciso in proposito, e consente direcuperare informazioni utili alla miglio-re scelta della tecnica da utilizzare. Peri formati GIF e PNG-8 l'ambiente mettea disposizione inoltre l'Optimized ColorPalette, che" elenca", per così dire, latabella dei colori specifici per un'imma-gine originale che usa colori indicizzati.Questa tecnica, già presente in altriprogrammi (si vedano i diversi articolisu Debabelizer). consente di seleziona-re, al volo, pixel disuniformemente di-stribuiti su un'immagine, e di cambiar-ne immediatamente le caratteristiche,oltre a editarne le tinte o, addirittura,impedirne la modifica (Iock color). Lapalette, che può essere personalizzataperfino escludendone dei colori, puòessere modificata (ad esempio aggiun-gendo tinte personali, opache e traspa-renti. stabilendo le caratteristiche deldithering anche in funzione del browserdi default) e salvata come palette per-sonale.

Animando l'inanimatoBeh, sarebbe davvero strano se non

si potesse, a questo punto, passareall'animazione. E questa caratteristica

150

Il nuovo servizio di upda-te Adobe Online. utilizza-bile attraverso Internet.•~ •.. ~

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è ovviamente supportata con buonepossibilità di scelta in ImageReady. Latecnica è la stessa vista in altri ambien-ti, e si basa su un "frame director",che permette di creare sequenze, rior-dinare fotogrammi, manipolarli, usarele diverse tecniche di trasparenza ba-sandosi anche sui layer. Le animazionipossono essere salvate in formatoPhotoshop, e animazioni già pronte(WWW è una vera miniera in proposi-to) possono essere editate e modifica-te. Le immagini, siano esse animate ostatiche, possono essere esportate invari formati (BMP, PCX, PIXAR, Targa,TIFF) oltre che essere salvate diretta-mente in formato HTML. Sempre ri-guardo alle animazioni (ma non solo inqueste) ImageReady permette di auto-matizzare sequenze d'operazioni ripeti-tive, usando la "Action Palette", untool originale e piacevolmente diversodalle solite tecniche di script viste in al-tri ambienti. Questo subambiente go-de poi di un tool non originale, ma quiottimamente realizzato; il droplet. Sitratta di questo: quando un'azione vaeseguita ripetitivamente si può costrui-re un droplet. appunto, che si presen-terà come un'icona. Sarà sufficientetrascinare su di esso l'oggetto (adesempio un'immagine) da manipolareper incaricare il sistema di eseguiretutte le operazioni desiderate. Manco adirlo, ImageReady supporta in ogni ca-so ambienti d'automazione esterna,come ODE sotto Windows, o Apple-Script sotto MacOS.

E a questo punto giungiamo alla fasefinale del lavoro, che riguarda l'ottimiz-zazione dell'immagine, in termini diqualità, dimensione, portabilità. La fi-gura può essere sottoposta a diversiprocessi, come regolazione di contra-

sto e luminosità, bilanciamento del co-lore, selezione e modifica di colori indi-viduali. sharpening (evidenziazione deibordi), e così via. Grazie agli strumentidi selezione già noti nel pacchetto ca-postipite, e qui integralmente trasferiti,si possono eseguire selezioni irregola-ri. sfumature di aree di frontiera, corre-zione dello jagging, trasformazioned'immagini o parti di esse. I classicistrumenti di painting (dal pennello alsecchio, alla matita, alla gomma e cosìvia), si arricchiscono qui di alcune fun-zionalità insolite e curiose, come speci-ficazione del livello di opacità, fusionedel colore di fondo e di quello aggiuntoper creare effetti speciali, "sottrazio-ne" di colori quando sovrapposti, scel-ta e modifica del colore di fondo; il po-tente strumento dei "Iayer", soventepoco apprezzato, offre qui inaspettatieffetti, e perfino il pur semplice am-biente dei caratteri tipografici. certa-mente già ben esplorato in altre appli-cazioni, si presenta potente e ottima-mente integrato. E non manca, alla fi-ne, un buon ambiente per la gestionedei filtri, la cui libreria è ben realizzatae ricca di interessanti effetti.

ConclusioneMai come oggi l'ambiente di editing

e manipolazione dell'immagine si è mo-strato così attivo e vivace. Pare nonpassi giorno che non ci giunga notiziadi nuove applicazioni, alcune estrema-mente specializzate, altre funzional-mente valide per un ampio ventaglio dirisultati. ImageReady appartiene a que-sta seconda categoria e, pur essendo,almeno istituzionalmente, finalizzato aottimizzare immagini destinate ad am-bienti della multimedialità, può esseretranquillamente adottato anche da chidesidera un complemento potente edefficiente al suo Photoshop.

Dotato di caratteristiche di editingpregevoli, capace di generare animazio-ni in maniera rapida ed efficiente, inpossesso di funzioni di automazioneoriginali e interessanti, ha dalla sua an-che il pregio della velocità e della faci-lità d'uso. Alcune sue caratteristichesono davvero notevoli e di uso moltorazionale (si pensi alla possibilità di ave-re sempre in linea l'immagine originale

~ e elaborata), mentre l'ampia disponibi-lità di formati gesti bili lo rende un rapi-do ambiente di supporto per diversi al-tri pacchetti (il solito Photoshop, in pri-mis, ma anche FreeHand, Iliustrator ecosì via).

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