il r ischio cardio-vascolare - sardegnasalute.it · che cos ’È il rischio c ardio vascolare...
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Come sono nate le carte del rischioCome sono nate le carte del rischio
la carta del rischio italiana (progetto cuore) la carta del rischio italiana (progetto cuore)
altre carte e/o altri metodi per individuare i altre carte e/o altri metodi per individuare i
pazienti a rischiopazienti a rischio
I limiti delle carte del rischioI limiti delle carte del rischio
Come le carte del rischio hanno cambiato Come le carte del rischio hanno cambiato
(stanno cambiando) l’approccio alla (stanno cambiando) l’approccio alla
prevenzione cardio-vascolareprevenzione cardio-vascolare
Di cosa parleròDi cosa parlerò
Come sono nate le carte del rischioCome sono nate le carte del rischio
la carta del rischio italiana (progetto cuore) la carta del rischio italiana (progetto cuore)
altre carte e/o altri metodi per individuare i altre carte e/o altri metodi per individuare i
pazienti a rischiopazienti a rischio
I limiti delle carte del rischioI limiti delle carte del rischio
Come le carte del rischio hanno cambiato Come le carte del rischio hanno cambiato
(stanno cambiando) l’approccio alla (stanno cambiando) l’approccio alla
prevenzione cardio-vascolareprevenzione cardio-vascolare
Di cosa parleròDi cosa parlerò
Framingham StudyFramingham StudyIniziato negli anni ’50 su Iniziato negli anni ’50 su ~ ~ 5000 uomini e donne
durata oltre 40 anni
Colesterolo -LD
L
Col
este
rolo
HD
L
02468
1012141618
Colesterolemia totale, mmol/L (mg/dL)
Tas
so d
i mor
talit
à pe
r C
HD
pe
r 10
00 u
omin
i
3.62(140)
4.14(160)
4.65(180)
5.17(200)
5.69(220)
6.21(240)
6.72(260)
7.24(280)
7.75(300)
analisi della mortalità per malattia coronarica a 6 anni
studio MRFIT (Multiple Risk Factor Interventional Trial )
Iniziato nel 1973 su Iniziato nel 1973 su 361.662 uomini (fra 35 e 57 aa)
Martin MJ et al. Lancet 1986;ii:933–936 .
Come sono nate le Come sono nate le carte del rischiocarte del rischio
da NCEP – ATP III
Framingham StudyFramingham Study
Andamento del rischio di malattia coronarica in una Andamento del rischio di malattia coronarica in una popolazione di quarantenni osservati per popolazione di quarantenni osservati per 40 anni40 anni
Correlazione con età e sesso (dati USA)Correlazione con età e sesso (dati USA)
Colesterolo tot. < 200 mg/dl
Colesterolo tot. fra 200 e 239
Colesterolo tot. > 240
Colesterolo tot. < 200 mg/dl
Colesterolo tot. fra 200 e 239
Colesterolo tot. > 240
Colesterolo tot. < 200 mg/dl
Colesterolo tot. fra 200 e 239
Colesterolo tot. > 240
anni anni
uominiuomini donnedonne
Come sono nate le carte del rischioCome sono nate le carte del rischio
Seven Countries studySeven Countries studyiniziato negli anni ‘70 su iniziato negli anni ‘70 su 12.467 uomini, (fra 40 e 59 anni)
JAMA 1995;274:131–136.
Come sono nate le carte del rischioCome sono nate le carte del rischio
durata 25durata 25 annianni
Menotti A, et al. Rev Lat Cardiol 1986, 7: 329-34
SEVEN COUNTRIES STUDYrelazione fra i tassi di mortalità per
cardiopatia coronarica e il consumo di grassi saturi
Tas
si d
i mor
talit
à co
rona
rica
per
10.0
00
Consumo di calorie da grassi saturi in %
Correlazione fra aumento del Correlazione fra aumento del Colesterolo LDL e il rischio di Colesterolo LDL e il rischio di
malattia coronaricamalattia coronarica
da NCEP – ATP III
Come sono nate le carte del rischio
Come sono nate le carte del rischioCome sono nate le carte del rischio
la carta del rischio italiana (progetto cuore) la carta del rischio italiana (progetto cuore)
altre carte e/o altri metodi per individuare i altre carte e/o altri metodi per individuare i
pazienti a rischiopazienti a rischio
I limiti delle carte del rischioI limiti delle carte del rischio
Come le carte del rischio hanno cambiato Come le carte del rischio hanno cambiato
(stanno cambiando) l’approccio alla (stanno cambiando) l’approccio alla
prevenzione cardio-vascolareprevenzione cardio-vascolare
Di cosa parleròDi cosa parlerò
Primo evento CHD e cerebrovascolare maggioreRivascolarizzazioni, morte improvvisa
10Età, PAS, CT, Abitudine al fumo, DiabeteUomini
Donne
CUORE (2004)
Primo evento CHD e cerebrovascolare maggiore
10Età, PAS, CT, Abitudine al fumo, Diabete
Uomini
Donne
Risk ScoreCardioricerca
Morte, CHD, IMA, AP, morte improvvisa
10Età, PAS, CT, Diabete, Abitudine al fumoUominiServen Countries Studies (Italia)
Mortalità CV10PAS, CT or CT/HDL, Abitudine al fumo (età)
Uomini
DonneSCORE
IMA, morte improvvisa10Età, PAS, LDL, HDL, Trigliceridemia,
Abitudine al fumo, Diabete, Storia familiare di IMA, AP
UominiPROCAM
Morte CHD, IMA, AP, HF, Ictus, TIA, arteriopatia periferica
5Età, PA, CT/HDL, Abitudine al fumo, Diabete
Uomini
DonneNew Zealand
IMA, AP, HF, morte CHD, morte improvvisa
10Età, PA, CT, HDL Abitudine al fumo, Diabete, TI
Uomini
Donne
Framingham (1998)
End-pointsPredizione(anni)
Fattori di rischioGenereStudio
CARTE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE NEL MONDOCARTE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE NEL MONDO
PA=Pressione Arteriosa (sistolica e diastolica), CT=Colesterolemia Totale, HDL=HDL-Colesterolemia, TI=Trattamento per Ipertensione, CHD=Cardiopatia Coronarica, PAS=Pressione Arteriosa Sistolica, LDL=LDL-Colesterolemia, AP=Angina Pectoris, HF=Insufficienza Cardiaca, TIA=Attacco Ischemico Transitorio, MCV=Malattie Cardiovascolari
12 coorti costituite da12 coorti costituite da
più di 20.000 individuipiù di 20.000 individui 13.000 donne13.000 donne 7.500 uomini7.500 uomini
di età fra 35 e 69 aadi età fra 35 e 69 aa
con circa 1000 eventi analizzaticon circa 1000 eventi analizzati
Iniziato nel 1986Iniziato nel 1986
per oltre 10 anni ha seguitoper oltre 10 anni ha seguito
� i certificati di morte (ISTAT)
� le diagnosi di dimissione ospedaliera (SDO)
� le cartelle cliniche dei MMG (in una parte dei casi)
Metodologia applicata per definire gli eventiMetodologia applicata per definire gli eventi
La raccolta dati si realizza attraverso l’utilizzo di tre fonti di informazione:
Tutti gli eventi sono stati validati, attraverso l’applicazione Tutti gli eventi sono stati validati, attraverso l’applicazione delle procedure e criteri diagnostici del progetto MONICA delle procedure e criteri diagnostici del progetto MONICA ((MONIMONItoring of CACArdiovascular diseases del WHO) a cui l’Italia ha ) a cui l’Italia ha partecipato.partecipato.
� Infarto miocardico, morte coronarica,
� morte improvvisa,
� interventi di rivascolarizzazione
(coronarica, carotidea).
• emorragia subaracnoidea e
intracerebrale, trombosi cerebrale,
ictus.
Eventi monitoratiEventi monitorati
R R ISCHIO ISCHIO
C C ARDIOVASCOLARE ARDIOVASCOLARE
G G LOBALE LOBALE
A A SSOLUTOSSOLUTO
CHE COS’È IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE GLOBALE ASSOLUTO (RCVGA)?
Rischio CardioVascolare
la probabilità di comparsa di malat-tia cardiovascolare in 10 anni
Globale tiene conto dei principali fattori di rischio
Assoluto è espresso come numero di eventi attesi su 100 individui con caratteri-stiche simili a quelle del soggetto considerato
Infartoictus
ma non è la semplice somma
Questa modalità, considerando insieme i valori di più fattori di rischio, permette di stimare la probabilità di andare incontro ad un primo evento cardio - vascolare maggiore (infarto, ictus) nel corso dei successivi 10 anni
Stati Uniti
Europa MeridionaleRA 200 = 8.5%RA 240 = 10.1%
RA 200 = 11.5%RA 240 = 13.6%
RA = rischio assoluto
Colesterolemia totale, mmol/L (mg/dL)
0
5
10
15
20
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35
Tas
si d
i mor
talit
à pe
r C
HD
(%
)
2.60(100)
3.25(125)
3.90(150)
4.50(175)
5.15(200)
5.80(225)
6.45(250)
7.10(275)
7.75(300)
8.40(325)
9.05(350)
COLESTEROLO COME FATTORE DI RISCHIO PER LA COLESTEROLO COME FATTORE DI RISCHIO PER LA CARDIOPATIA ISCHEMICACARDIOPATIA ISCHEMICA
Stati Uniti
Europa MeridionaleRA 200 = 8.5%RA 240 = 10.1%RR = 1,18
RA 200 = 11.5%RA 240 = 13.6%RR = 1,18
RA = rischio assolutoRR = rischio relativo
Colesterolemia totale, mmol/L (mg/dL)
0
5
10
15
20
25
30
35
Tas
si d
i mor
talit
à pe
r C
HD
(%
)
2.60(100)
3.25(125)
3.90(150)
4.50(175)
5.15(200)
5.80(225)
6.45(250)
7.10(275)
7.75(300)
8.40(325)
9.05(350)
COLESTEROLO COME FATTORE DI RISCHIO PER LA COLESTEROLO COME FATTORE DI RISCHIO PER LA CARDIOPATIA ISCHEMICACARDIOPATIA ISCHEMICA
Donne non diabetiche
donne diabetiche
Uomini non diabetici
Uomini diabetici
www.cuore.iss.it
LE CARTE ITALIANE DEL RISCHIO CVLE CARTE ITALIANE DEL RISCHIO CV
E IL CALCOLATOREE IL CALCOLATORE
Classi di rischio Classi di rischio individuateindividuate
LE CARTE ITALIANE DEL RISCHIO CVLE CARTE ITALIANE DEL RISCHIO CV
Pressione arteriosa sistolica (mmHg)
0
1
2
3
4
5
6
≤ 120 121-139 140-159 ≥ 160 o in trattamento
mmHg
Hazard
Ratio
JNC 7 - 2003
Uomini e Donne 35-69
Pressione arteriosa diastolica (mmHg)
0
1
2
3
4
≤ 80 81-89 90-99 ≥100 o in trattamento
mmHg
Hazard Ra
tio
JNC 7 - 2003
Uomini e Donne 35-69
Colesterolemia Totale (mg/dl)
0
1
2
3
< 200 200-239 ≥ 240
mg/dl
Hazard Ratio
ATP III
Uomini e Donne 35-69
Colesterolemia HDL (mg/dl)
0.0
0.5
1.0
1.5
2.0
< 40 40-59 ≥ 60
mg/dl
Hazard Ratio
ATP III
Uomini e Donne 35-69
Abitudine al fumo
0
1
2
3
4
5
6
M ai/ex <10 10-19 ≥ 20
Categorie fumatori
Hazard Ratio
Uomini e Donne 35-69
VALUTAZIONE DEL RISCHIO: il colesterolo VALUTAZIONE DEL RISCHIO: il colesterolo non è l’unico elemento da considerarenon è l’unico elemento da considerare
Individuo BIndividuo A
UomoUomoSesso
Rischio MCV, % in 10 anni
Trattamento antipertensivo
Diabete
Pressione arteriosa sistolica (mmHg)
HDL-colesterolo (mg/dl)
Colesterolo totale (mg/dl)
Fumo
Età
6,13,6
NoNo
NoNo
130110
3840
220260
SìNo
50 anni50 anni
Perché è importante Perché è importante
avere una carta del avere una carta del
rischio italiana?rischio italiana?
Confronto con la carta di rischio Confronto con la carta di rischio derivata da Framinghamderivata da Framingham
Altre carte attualmente in usoAltre carte attualmente in uso
European j Cardiovascular Prevention
and Reabilitation 2007 14 (suppl 2)
Come sono nate le carte del rischioCome sono nate le carte del rischio
la carta del rischio italiana (progetto cuore) la carta del rischio italiana (progetto cuore)
altre carte e/o altri metodi per individuare i altre carte e/o altri metodi per individuare i
pazienti a rischiopazienti a rischio
I limiti delle carte del rischioI limiti delle carte del rischio
Come le carte del rischio hanno cambiato Come le carte del rischio hanno cambiato
(stanno cambiando) l’approccio alla (stanno cambiando) l’approccio alla
prevenzione cardio-vascolareprevenzione cardio-vascolare
Di cosa parleròDi cosa parlerò
Carte del rischioCarte del rischio
Punti di forzaPunti di forza
� facili da usare per il medico
� semplici da capire per il paziente
� forniscono un’idea d’insieme
� esprimono intervalli di rischio (sono più vicine alla realtà)
� consentono di mostrare al paziente le varie strategie possibili
� consentono di estrapolare il rischio alla decade superiore
CriticitàCriticità
� utilizzabili solo: - fra i 40 e 69 aa - con colesterolemia tot.
tra 130 e 320 mg/dL, - con PAS tra 90 e 200 mmHg.
� non considerano col.HDL
� non considerano l’esistenza di un trattamento antipertensivo, ma solo il valore di PA misurato
Calcolatore del rischio individualeCalcolatore del rischio individuale
Punti di forzaPunti di forza
� fornisce una valutazione accurata e puntuale
� considera il col.HDL
� considera l’esistenza di un trattamento antiipertensivo
� consente una valutazione dai 35 anni
CriticitàCriticità
� Meno immediato da utilizzare (occorre computer)
� Più difficile da capire per il paziente
� Non fornisce un’idea d’insieme
� Non consente di mostrare al paziente le varie strategie possibili
� Non consente di estrapolare il rischio alla decade superiore
Il calcolo del RCVGA non risolve tutti i problemi!
• Come utilizzare ulteriori informazioni cliniche dis ponibili– Famigliarità per MCV– Sindrome metabolica– Sedentarietà– Obesità– Alterazioni ECG
• Pazienti di età uguale o superiore a 70 anni
• Proiezione oltre i 10 anni per i più giovani
• ………………….
• Cosa fare per il rischio “intermedio”
Eventi cardiovascolari maggiori (barre) in relazione all'incidenza in 10 anni
(curva tratteggiata) per decile di rischio MCV; UOMINI 35-69 anni
112
153
94
76
46
3327
18 20 17
0
20
40
60
80
100
120
140
160
180
I (3433) II (1659) III (800) IV (439) V (253) VI (161) VII (115) VIII (79) IX (62) X (55)
Decili di rischio cardiovascolare in 10 anni (popolazione )
Eventi MCV
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
Incidenza %
in 10 anni
Ital Heart J 2004; 5 (Suppl 8): 122S-135S
2020
Il paradosso della prevenzione
Eventi cardiovascolari maggiori (barre) in relazione all'incidenza in 10 anni
(curva tratteggiata) per decile di rischio MCV; UOMINI 35-69 anni
112
153
94
76
46
3327
18 20 17
0
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100
120
140
160
180
I (3433) II (1659) III (800) IV (439) V (253) VI (161) VII (115) VIII (79) IX (62) X (55)
Decili di rischio cardiovascolare in 10 anni (popolazione )
Eventi MCV
0
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15
20
25
30
35
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Incidenza %
in 10 anni
25% degli eventi
75% degli eventi
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4
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2
1 1 1 1 1
0
1
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5
6
7
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
num
ero
di e
vent
i CVM
I(146)
IV(19)
V(11)
III(34)
II(71)
VI(7)
VII(5)
VIII(3)
IX(3)
X(2)
decili di rischio cardiovascolare in 10 anni (nella parentesi il numero di pazienti in ogni decile)
Eventi cardiovascolari maggiori in relazione all’incide nza in 10 anni per decile di rischio CV.
Simulazione : eventi attesi nell’ipotesi di considerare una popolazione di 1500 pazienti in carico ad un MMG di cui 300 maschi fra 35 e 69 anni (41,3% del totale di 726 maschi )
Eventi cardiovascolari maggiori (barre) in relazione all'incidenza in 10 anni
(curva tratteggiata) per decile di rischio MCV; DONNE 35-69 anni
80 83
50
38
159 7 7 3 6
0
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40
60
80
100
120
140
160
180
I (9331) II (1854) III (679) IV (337) V (164) VI (71) VII (55) VIII (35) IX (26) X (22)
Decili di rischio cardiovascolare in 10 anni (popolazione )
Eventi MCV
0
5
10
15
20
25
30
35
40
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Incidenza %
in 10 anni
Ital Heart J 2004; 5 (Suppl 8): 122S-135S
20
Il paradosso della prevenzione
decili di rischio cardiovascolare in 10 anni (nella parentesi il numero di pazienti in ogni decile)
Eventi cardiovascolari maggiori in relazione all’incide nza in 10 anni per decile di rischio CV.
Simulazione: eventi attesi nell’ipotesi di considerare una popol azione di 1500 pazienti in carico ad un MMG di cui 320 fe mmine fra 35 e 69 anni (41,3% del totale di 774 femmine)
0
1
2
3
4
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6
7
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
num
ero
di e
vent
i CV
M
I(237)
IV(9)
V(4)
III(17)
II(47)
VI(2)
VII(1)
VIII(1)
IX(1)
X(1)
2 2
11
Come sono nate le carte del rischioCome sono nate le carte del rischio
la carta del rischio italiana (progetto cuore) la carta del rischio italiana (progetto cuore)
altre carte e/o altri metodi per individuare i altre carte e/o altri metodi per individuare i
pazienti a rischiopazienti a rischio
I limiti delle carte del rischioI limiti delle carte del rischio
Come le carte del rischio hanno cambiato Come le carte del rischio hanno cambiato
(stanno cambiando) l’approccio alla (stanno cambiando) l’approccio alla
prevenzione cardio-vascolareprevenzione cardio-vascolare
Di cosa parleròDi cosa parlerò
Curve del RCVGA al variare della colesterolemia totale in soggetti NON fumatori di 69 anni
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
40%
100 120 140 160 180 200 220 240 260 280 300 320
Colesterolo Totale mg/dL
RCVGA a 10 aa
69 normoteso 69 iperteso 69 normotesa 69 ipertesa
Soggetti NON fumatori di 69 aa
uomo iperteso
uomo NON iperteso
donna ipertesa
donna NON ipertesa
Concetto diConcetto di valori soglia di colesterolemia valori soglia di colesterolemia
sulla base di valori sogliavalori soglia, l’ipolipemizzante verrà somministrato a pazienti con RCVGA molto diversi
≥≥≥≥ 190
≥≥≥≥ 160
≥≥≥≥ 130
> 100
Livello di LDLLivello di LDL
(in mg/dL)(in mg/dL)
per iniziare il per iniziare il trattamentotrattamento
<1600-1 fattore di rischio
<130< 10%
< 13010%-20%
< 100> 20%
Inclusi gli equivalenti ischemici
2 o più fattori di rischio
Livello di Livello di LDLLDL
(in mg/dL)(in mg/dL)
targettarget
Rischio a 10 anni di CHDRischio a 10 anni di CHDClassi di Classi di rischiorischio
NCEP-ATP IIINCEP-ATP III
Livelli target di colesterolo LDL in Livelli target di colesterolo LDL in
prevenzione primariaprevenzione primaria
Concetto diConcetto di valore decisionale di colesterolo valore decisionale di colesterolo
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
40%
100 120 140 160 180 200 220 240 260 280 300 320
Colesterolo Totale mg/dL
RCVGA a 10 aa
69 normoteso 69 iperteso 69 normotesa 69 ipertesa
Soggetti NON fumatori di 69 aa uomo iperteso
donna ipertesa
donna NON ipertesa
uomo NON iperteso
sulla base dell’RCVGA , il farmaco verrà somministrato a pazienti con valori di colesterolo anche molto diversi valori decisionalivalori decisionali
perché la scelta di un cut-off del perché la scelta di un cut-off del RCVGA del 20% a 10 anni?RCVGA del 20% a 10 anni?
Statine in prevenzione primaria
le caratteristiche dei principali studi
Uomini non fumatori
Sta cambiando Sta cambiando l’approccio l’approccio
alla prevenzione alla prevenzione cardio - vascolarecardio - vascolare
Sta cambiando l’approccio Sta cambiando l’approccio alla prevenzione cardio - vascolarealla prevenzione cardio - vascolare
fattori di rischiofattori di rischioconsideraticonsideratieetrattatitrattatisingolarmentesingolarmente
Valutazione globale del Valutazione globale del
rischiorischio
Scelta della strategia Scelta della strategia
preventiva più opportuna preventiva più opportuna
per ogni singolo pazienteper ogni singolo paziente
Per quali esiti si valutano i farmaci
attivi sui fattori di rischio CV?
Studi preclinici � meccanismo d’azione
Studi clinici
� End-points/esiti surrogati:
- riduzione valori pressori- riduzione colesterolemia
� End-points/esiti clinicamente rilevanti:
- riduzione eventi CV maggiori - riduzione mortalità
ESITI SURROGATI
• Densità minerale ossea
• Pressione arteriosa
• Grado di stenosi carotidea
• Livelli ematici LDL-colesterolo
• Grado di stenosi all’angiografia coronarica
• Conta delle cellule CD4
Esiti Surrogati vs Principali esempi
ESITI CLINICAMENTE RILEVANTI
Fratture osteoporotiche
Ictus cerebrale
Ictus cerebrale
Infarto miocardico
Infarto miocardico
Mortalità da AIDS