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IL NEGAZIONISMO E LA SHOAH

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IL NEGAZIONISMO E LA SHOAH

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I NAZISTI E IL NEGAZIONISMO

Uno degli obiettivi raggiunti dalle politiche dei Nazisti fu quello di favorire la

negazione dell'Olocausto durante la Seconda Guerra Mondiale.

L'Olocausto fu trattato come un segreto di stato

nella Germania nazista e i Tedeschi cercarono di

lasciare il minor numero possibile di documenti

scritti.

Per nascondere le operazioni di sterminio

Hitler ordinò che non si dovesse far parola delle

operazioni nei rapporti ufficiali e neppure in

dichiarazioni pubbliche.

Nel 1943, in un discorso segreto ai generali delle

SS a Posen, Heinrich Himmler, Comandante delle

SS di tutto il Reich e della Polizia, sostenne che

lo sterminio degli Ebrei europei doveva rimanere

segreto e non doveva essere documentato.

Heinrich Himmler

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Per lasciare meno prove I leader nazisti in genere evitarono di pianificare in

modo dettagliato le uccisioni, preferendo procedere in modo certo e

sistematico, ma allo stesso tempo improvvisato. Inoltre usarono nomi in

codice e termini dal significato apparentemente neutro per nascondere le

operazioni di sterminio.

Termini e nomi in codice usati

dai tedeschi:

● Azione (Aktion) = operazioni

violente contro gli Ebrei.

● Trasferimento a est

(Umsiedlung nach dem Osten) =

deportazione forzata degli Ebrei

nei centri di sterminio.

● Trattamenti speciali

(Sonderbehandlung) = uccisioni.

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Occultazione delle prove:

Il 23 giugno 1944, i Nazisti permisero a una commissione della Croce Rossa Internazionale (due danesi e un svizzero) di visitare il campo di concentramento di Terezin.

Si trattò in effetti di una truffa ben organizzata poichè essi vollero dimostrare le buone

condizioni di vita degli Ebrei intensificando le deportazioni dal ghetto e abbellendone

l'interno creando giardini, ridipingendo le case, aprendo caffè e teatri.

Essi diedero persino precise istruzioni ai prigionieri su come comportarsi durante

l'ispezione e ordinarono di parlare in modo positivo delle condizioni di vita nel

ghetto.

Una volta terminata la visita, però, le

SS ricominciarono i maltrattamenti

degli Ebrei.

La visita raggiunse il suo scopo:

nascose all'opinione pubblica

internazionale la vera natura delle

politiche naziste contro gli Ebrei.

Page 5: IL NEGAZIONISMO E LA SHOAH - LANFRANCONI...nella Germania nazista e i Tedeschi cercarono di lasciare il minor numero possibile di documenti scritti. Per nascondere le operazioni di

...inoltre:

Heinrich Himmler assegnò all'ufficiale delle SS Paul Blobel il comando distruggere tutte

le prove rimaste nei luoghi dei massacri. Le SS obbligarono i prigionieri a riaprire le

fosse comuni nei centri di sterminio per poi cremare i cadaveri e eliminare tutte le prove

delle uccisioni.

In questo modo, i Tedeschi e i loro collaboratori distrussero la maggior parte – ma non

tutte – delle prove dello sterminio prima che le avanzanti truppe Sovietiche arrivassero sui

luoghi di quei crimini.

Nonostante gli sforzi dei Nazisti di

tenere segreto l'Olocausto, le

informazioni cominciarono a

diffondersi.

Gli stessi autori dei crimini parlavano di

ciò che facevano e a volte i

sopravvissuti ai massacri furono in

grado di diffondere le notizie sui piani

di sterminio.

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Prove contro negazionismo – Processi di Norimberga 1945-1946

● 22 maggiori criminali processati dal Tribunale Militare ● Internazionale (TMI) per cospirazione, crimini contro la pace ●e l'umanità, crimini di guerra.

●Raccolta meticolosa di dati che provano i crimini commessi: 3000 tonnellate di materiali, tra cui documenti e video dei Nazisti stessi.

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● Nessuno dei colpevoli negò mai l'Olocausto

● Hermann Göring confessò e testimoniò apertamente sulla persecuzione degli Ebrei

● Otto Ohlendorf, conduttore della Squadra della Morte, fece altrettanto

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ANNA FRANK E IL

NEGAZIONISMO Per avallare le proprie posizioni, i negazionisti hanno preso di mira il Diario d’Anna Frank, lo scritto

considerato un simbolo dell’Olocausto, definendolo un falso.

Mettono in dubbio alcuni aspetti dell’ opera con

argomentazioni prevalentemente deboli e incoerenti :

•L’ opera sembra essere scritta con la penna a sfera (

invenzione postuma ad Anna frank) in realtà

studi scientifici hanno dimostrato l’ uso di inchiostro

rosso e matita nera.

•L’ ipotesi che il diario sia stata una montatura di Levin,

uno sceneggiatore che avrebbe modificato il testo

originale per propaganda sionista.

•La convinzione di far comparire Anna Frank come una

persona poco raccomandabile, superficiale (per via dell’

amore fraterno con Peter) e anche tossicodipendente

per le pasticche di valeriana che predeva prima di

dormire.

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Irving e Fausson, partendo dalla demistificazione di tale opera , hanno creato

le basi per negare altri documenti successivi riguardanti la Shoa.

gli obiettivi sono di tipo politico:

riabilitare il sistema nazionalsocialista

minare il diritto di esistenza dello Stato di Israele.

…La divulgazione di falsità

dimostrabili sul diario di Anne

Frank non è soltanto

estremamente offensiva per i

suoi parenti, ma è anche

discriminazione e rappresenta

un insulto a tutte le vittime

dell’Olocausto e ai loro

discendenti

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NEGAZIONISMO SCIENTIFICO

Il negazionismo scientifico è una particolare branca del negazionismo della Shoah, volto a dimostrare, attraverso la chimica, la fisica, la

statistica e l’ingegneria, l’inesistenza delle camere a gas che hanno causato la morte di milioni di ebrei detenuti nei lager.

Argomentazioni dei negazionisti: • Assenza dei residui di cianuri nei resti delle

camere a gas dei campi di concentramento

• Assenza sui tetti delle camere a gas di aperture per l’introduzione dello Zyklon B (nome del veleno utilizzato dai nazisti)

• Incapacità termotecnica dei forni crematori per garantire questo enorme numero di cremazioni

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NEGAZIONISMO SCIENTIFICO Al riguardo è stato anche pubblicato un rapporto (Leuchter Report), totalmente smentito, il quale attraverso prove tecniche negava l’utilizzo del gas mortale; la prova era data dagli scarsi residui di gas tossici trovati nelle camere a gas. I resti erano in quantità maggiore nelle camere adibite alla disinfestazione, perciò è negata l’esistenza di camere apposite per lo sterminio degli ebrei.

Confutazioni alla tesi negazionista: • Nelle camere a gas l’acido era lasciato per

circa 10-15 minuti, nelle stanze per la disinfestazione era lasciato per diverse ore

• Le camere a gas erano spesso lavate per eliminare i resti delle vittime

• I tedeschi hanno distrutto molte camere a gas, le quali sono state esposte agli agenti atmosferici

• La quantità di Zyklon B per uccidere una persona è molto inferiore rispetto a quella necessaria per la disinfestazione dei pidocchi

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La volontà dei nazisti non è mai consistita

nello STERMINARE gli ebrei, ma nel RINCHIUDERLI

in campi di concentramento

Le CAMERE A GAS per

eliminare gli ebrei NON SONO MAI ESISTITE

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RAPPRESENTAZIONE CINEMATOGRAFICA Denial , di Mick Jackson, 2016, tratto dal libro History on Trial My Day in Court with a Holocaust Denier, di Deborah Lipstadt

TEMI • Accusa di diffamazione

da parte del negazionista David Irving alla casa editrice Penguin Books

• Dimostrazione tramite processo che l’Olocausto è esistito realmente

David Irving

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RAPPRESENTAZIONE CINEMATOGRAFICA Il labirinto del silenzio, di Giulio

Ricciarelli, 2016 TEMI

• Volontà dei tedeschi degli anni ‘50 di insabbiare i pochi ricordi dell olocausto

• I processi di Auschwitz

• Errato processo di autoanalisi della Germania che continua ancora oggi L’Entrata di Birkenau

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>> Esponente del NEGAZIONISIMO >> Saggista britannico, specializzato nella storia militare della seconda guerra mondiale. Scrittore del libro «Hitler’s War» (1977) , in cui descrive Hitler come un personaggio estremamente intelligente, versatile, razionale, il cui principale fine era quello di incrementare la prosperità e l'influenza della Germania in Europa e nel mondo.

DAVID IRVING (Hutton, 24 marzo 1938)

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>> Negò alcuni elementi fondamentali dell'Olocausto (come l'uso delle camere a gas per lo sterminio di massa), oltre al coinvolgimento di Adolf Hitler. Molte librerie del Regno Unito, annullarono le ordinazioni del suo libro «Hitler’s War» e diversi governi tra cui Canada, Australia, Nuova Zelanda, Italia, Germania e Sudafrica gli hanno negato l'ingresso.

>> Nel maggio 1992, durante un raduno in Germania, Irving affermò che la camera a gas ricostruita ad Auschwitz era “un falso fabbricato dopo la guerra”.

>> David Irving fu arrestato in Austria l'11 novembre 2005; il 20 febbraio 2006 fu riconosciuto colpevole e fu condannato a tre anni di reclusione. Fu scarcerato in seguito alla sentenza della Corte d'Appello.

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SE AUSCHWITZ È NULLA Donatella Di Cesare

L’autrice Donatella Di Cesare sposta l’attenzione dal come al perché della negazione,

ritenendola l’unica via percorribile per dimostrare la stretta relazione che intercorre tra

quest’ultima e l’annientamento.

L’allarme denunciato dall’autrice è lo stesso che tormentava

Primo Levi il quale scriveva: «E’ avvenuto, quindi può accadere di nuovo».

L’autrice prosegue la sua disamina del profilo del

negazionista osservandone la storia e le modalità

d’affermazione che lo accompagnano: il negazionista è colui

che si serve della «lingua»

prima che del «sangue» – rovescia i ruoli servendosi dell’astuzia

dialettica cosicché la realtà venga mistificata e la

responsabilità

dissolta, con il risultato nefasto che:

«i veri carnefici sono le presunte vittime e le vere vittime

sono i pretesi carnefici»

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Carlo Mattogno

• Lo storiografo umbro (nato a Orvieto nel 1951) è un militare in pensione.

• Ha pubblicato con quasi tutte le case editrici della destra radicale italiana.

• Ha anche un blog (revisionismo.splinder.com), il cui sottotitolo è Premiata ditta di olo-demolizioni.

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Carlo Mattogno

• Per Mattogno i tedeschi desideravano unicamente far emigrare gli ebrei dalla Germania, in quanto gli ebrei stessi sarebbero stati i primi a dichiarare la propria opposizione verso il regime nazista.

• L'Olocausto non sarebbe altro che un'enorme macchinazione propagandistica, nata negli ambienti dei lager ad opera delle cellule resistenziali ebraiche, sistematizzata in seguito dai Sovietici

Page 21: IL NEGAZIONISMO E LA SHOAH - LANFRANCONI...nella Germania nazista e i Tedeschi cercarono di lasciare il minor numero possibile di documenti scritti. Per nascondere le operazioni di

Dimostrare l’esistenza delle camere a gas (da un articolo dello storico Michael Shermer)

Come sappiamo che i nazisti usarono le camere a gas per sterminare in massa gli ebrei? 1. Documenti scritti : ordini per il gas Zyklon B, preventivi e ordini per i materiali di

costruzione dei crematori.

2. Testimonianze oculari: i diari dei sonderkommandos, le confessioni di guardie e comandanti.

3. Fotografie: non solo dei campi, ma particolarmente interessanti sono le fotografie scattate di nascosto ai corpi che bruciavano, contrabbandate al di fuori di Auschwitz.

4. I campi stessi : test forensi che sono stati condotti dimostrano l’uso omicida di camere a gas e crematori con lo scopo preciso di sterminare un gran numero di prigionieri.

5. Le prove negative: abbiamo documenti che attestano il numero di prigionieri spediti nei vari campi, il numero di quelli trasferiti, e di quelli liberati.

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Dimostrare l’esistenza delle camere a gas (da un articolo dello storico Michael Shermer)

Le testimonianze dei sopravvissuti:

• Judith Berg, una sopravvissuta che ha passato sette mesi ad Auschwitz e che ha partecipato a Donahue [una trasmissione televisiva sulla Shoah, N.d.T.], ha confermato che i corpi venivano bruciati in massa.

• Edith Gleick [un’altra sopravvissuta, N.d.T.] ha dato una descrizione del processo di separazione e smistamento che avveniva sulla banchina del treno a Auschwitz, che si accorda completamente con foto di ebrei ungheresi.

Ci sono migliaia di testimonianze come questa.

Barattoli di gas asfissiante

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Dimostrare l’esistenza delle camere a gas (da un articolo dello storico Michael Shermer)

Le confessioni delle guardie: come l’ SS-Unterscharfuehrer (Sergente) Pery Broad, catturato il 6 maggio 1945 dagli inglesi nella loro zona di occupazione. Broad cominciò a lavorare a Auschwitz nel 1943 all’interno della “sezione politica” e rimase lì fino alla liberazione del campo, nel gennaio 1945. In questo periodo lavorò come interprete per gli inglesi e al processo scrisse un memorandum, che fu trasmesso ai servizi segreti britannici nel luglio 1945. A dicembre dichiarò sotto giuramento che ciò che aveva scritto era vero. Il 29 settembre 1947 quel documento fu tradotto in inglese e usato nei processi di Norimberga in relazione alle camere a gas e ai meccanismi di omicidio di massa. Più tardi quello stesso anno fu rilasciato. Nell’aprile 1959, Broad fu chiamato a testimoniare in un processo contro le SS di Auschwitz e riconobbe la paternità del memorandum, confermò la sua veracità, e non ritrattò nulla.

Pery Broad

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HELGA WEISS

• Nata a Praga nel 1929,di origine ebrea

• È stata deportata nei campi di Terezìn, Auschwitz-Birkenau, Freiberg e Mauthausen

• Durante la deportazione scrisse un diario: “IL DIARIO DI HELGA”

• Sopravvisse alla shoa e vive tutt’ora a Praga come pittrice e artista nella casa in cui nacque e da cui venne strappata

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Una frase del suo diario rimase celebre: I capelli ricresceranno, non è tutta questa gran tragedia, basta solo che sopravviviamo. Io non mi faccio grandi illusioni. Non appena siamo arrivati, ci hanno tenuto un lungo discorso di cui non mi ricordo che la prima frase, ma basta e avanza: «Ihr seid in Vernichtungslager!» (siete in un campo di sterminio).

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ERNST NOLTE

Ernst Nolte, morto quest'anno a Berlino a 93 anni, era per tutti un intellettuale conservatore e nazionalista che ha inteso la storiografia come disciplina da impiegare «retroattivamente» anche nell’interpretazione del presente, e che alla normalizzazione e al «superamento del senso di colpa» della Germania per il nazismo e la Shoah ha consacrato la propria opera. Ma il suo paradigma relativistico estremo faceva da maschera alle finalità reali e al pensiero autentico di un profeta dell’antisemitismo e del negazionismo, convinto delle «buone ragioni» dell’aberrante e mostruosa ideologia nazionalsocialista. E, difatti, lo storico che formalmente si professava «antifascista» e dichiarava di augurarsi una destra tedesca «normale», non per caso, lasciava trasparire continue ambiguità intorno al giustificazionismo, ed era accesamente anti-israeliano. Comunismo, sionismo e nazismo venivano equiparati in maniera da sciogliere e confondere le responsabilità del regime hitleriano e dei suoi accoliti in una hegeliana «notte in cui tutte le vacche erano grigie».

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Auschwitz, il «male assoluto» veniva in tal modo relativizzato, perché la Germania nazista «semplicemente» reagiva agli «ebrei comunisti», i veri colpevoli nella sconcertante e strumentale rilettura dell’intellettuale simpatizzante dei partitini neonazisti. Puro negazionismo riverniciato, appunto, che si imponeva nel dibattito generale e all’opinione pubblica attraverso lo schermo dello schema revisionistico noltiano, con la dura opposizione di Jürgen Habermas e di altri intellettuali e storici e gli apprezzamenti di intellettuali importanti come François Furet e Renzo De Felice che caddero nel tranello.

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Un esempio di negazionismo “di Stato”

È precisamente la negazione dell'Olocausto il tema di un concorso indetto dall'istituto iraniano del fumetto: 12.000, 8.000 e 5.000 dollari, riporta il quotidiano ”Times of Israel”, i riconoscimenti per i primi tre classificati. Tutte le opere verranno inoltre esposte al Museo Palestinese d'Arte contemporanea della capitale Iraniana. Gli organizzatori hanno affermato, si tratta di una risposta alle vignette contro Maometto pubblicate da Charlie, ma anche del tentativo di denunciare la politica di "due pesi e due misure" che secondo il governo di Teheran l'Occidente adotterebbe in relazione alla satira sull'Olocausto e sull'Islam.

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… L’Iran non si limitò alle vignette. Nel dicembre del 2006 si radunarono 67 “storici” e “studiosi” di 30 paesi (anche da paesi dove il negazionismo è un reato perseguibile per legge)

sostenendo che la Shoah non è mai esistita. Il convegno era organizzato dal ministero degli Affari Esteri iraniano.

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Metodologie logiche del

negazionismo La semiologa Valentina Pisanty

ha analizzato il metodo che

utilizzerebbero i negazionisti per

elaborare le loro teorie, dal

punto di vista logico-stilistico.

I negazionisti dell'olocausto in

particolare, per apparire più

credibili, tenterebbero di dare

l'impressione che la veridicità

dei documenti (libri e lettere)

e testimoni della shoah sia

del tutto incerta anche da

parte di storiografi "ufficiali".

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● Selezione sui documenti

e materiali di partenza. In

questo modo essi

tentano di smentire le

teorie opposte, senza

però dare

argomentazioni

logiche.

● Supportano quindi le loro

idee per via negativa.

Dal punto di vista tecnico i negazionisti

procedono in 2 modi :

● Rimozione di tutto il

materiale inutile alle

loro teorie. Ignorano

quindi ad esempio molti

documenti e

testimonianze, tra cui ad

esempio i vari scritti e

discorsi di Hitler che

confermerebbero

l'esistenza

dell'olocausto.

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IL NEGAZIONISMO E' UN REATO

Il giorno 8 Giugno 2016 il Parlamento

Italiano ha approvato con 234 voti

favorevoli, 102 astenuti e 5 contrari

un disegno di legge, per adeguare le

leggi italiane agli orientamenti normativi

europei, che include anche il divieto di

apologia e minimizzazione della

Shoah.

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SCONTRO TRA PARTITI

Le opinioni in seguito all'approvazione della

legge sono contrastanti :

● Fi: '' Norma tecnicamente orribile''

● Pd: '' Legge che guarda al futuro''

● Dem: ''Legge contro la diffamazione

razziale''

Il presidente dell' UCEI, Gattegna, presente

al dibattito e alla votazione, afferma che

con questa legge l'Italia scrive una pagina

storica.

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LA PENA

Per il reato la legge introduce due varianti per la pena per propaganda, istigazione e incitamento fondato sul negazionismo della Shoah: ● da 2 a 6 anni di reclusione ●una multa fino a € 6.000

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Robert Faurisson

● Robert Faurisson,

nato nel 1929, è un

saggista francese,

noto soprattutto per

le sue teorie di

stampo

negazionista

sull'olocausto.

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Teorie negazioniste di Faurisson

Le teorie del saggista si articolano in 4 punti :

● Non è mai esistito un piano di sterminio

preordinato degli ebrei, ma un progetto per la

loro emigrazione fuori dall'Europa e nell'est.

● Furono uccisi 500.000 ebrei invece che 6

milioni

● L'esistenza delle camere a gas nei lager è

impossibile

● La storia dell'olocausto sarebbe solo

propaganda a favore dello stato di Israele.

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«Negare l’innegabile: c’è

davvero chi è capace di farlo»

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SITOGRAFIA

• ushmm.org; googleimmagini.it e MuseoShoah.IT

• www.homolaicus.com

• Istituto Superiore di Scienze Religiose S. Apollinare delle diocesi di Ravenna, Cesena, Imola, Faenza, Forlì Anno Accademico 2013/2014 SHOAH: UN APPROCCIO CRITICO ALLE TEORIE NEGAZIONISTE DI CARLO MATTOGNO Esercitazione in Cultura Ebraica Loris Dott. Derni

• L’articolo originale (Proving the Holocaust: The Refutation of Revisionism & the

Restoration of History), è stato pubblicato su Skeptic, Vol. 2, N. 4, Altadena, California, giugno 1994.

• http://www.queryonline.it/2014/01/27/dimostrare-lesistenza-delle-camere-a-gas/

• Wikipedia enciclopedia libera

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SCIENTIFICO L. LANFRANCONI

SUCCURSALE DI GENOVA SESTRI PONENTE

5H

Alessia Nanni Ilaria Zunino

Bianca Balascau Erika Scipione

Federica Franco Giulia Galleano Matteo Gastaldo

Michela De Mattia Oriana Spanu

Roberto Panciroli Niccolò Marchesi

Emanuele Giordano Margherita Lupi

Andrea Campodoni Davide Beneventano

Marco Reali Giulia Pistarino

Alessio Musi Lorenzo Tegami