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IC Toscanini
Chiari 2
Anno Scolastico 2017/18
Biblioteche Scolastiche Scuola Primaria e
Riqualificazione del Progetto di adozione alternativa al libro di testo
Premessa:
L’adozione alternativa al libro di testo, per noi insegnanti della scuola primaria dell’IC Toscanini è una realtà
consolidata nel tempo da venticinque anni.
Dal punto di vista legislativo si rifà al decreto delegato 419 del 1974, poi – soprattutto – la legge 517 del 4
agosto 1977 che riconoscono l’adozione alternativa, ma solo nella scuola primaria. L’estensione di questa
possibilità all’intero percorso scolastico passa per una serie di altre tappe: dalle indicazioni del decreto
legge 297 del 1994 a quelle del DPR 275 del 1999, fino alla legge 128 del 2013.
L’adozione alternativa è stata scelta pensando al libro (cartaceo), alle strategie di promozione della lettura,
e al ruolo delle biblioteche scolastiche nella didassi. Per questo negli anni, entrambe i plessi, hanno
aumentato il patrimonio librario delle rispettive biblioteche scolastiche con i volumi dell’adozione
alternativa, visto il benestare delle famiglie degli alunni.
Non per ultima, viene posta l’attenzione verso il prestito bibliotecario ai bambini e la sua valenza formativa.
A tale scopo riteniamo importante continuare ad usufruire del patrimonio librario già esistente e ad
incrementarlo; inoltre è necessario ampliare e sperimentare nuove azioni didattiche legate all’adozione
di libri di testo e alla metodologie laboratoriali che prevedono la fruizione della biblioteca scolastica.
Da dove nasce la scelta dell’adozione alternativa e la conseguente organizzazione della Biblioteca
Scolastica?
Questa scelta è nata dalla consapevolezza che i libri di testo uniscono, in maniera non sempre efficace,
almeno quattro funzioni che, con l’adozione alternativa, si possono meglio affidare a strumenti distinti:
1. quella di filo conduttore (anche narrativo), sintesi e accompagnamento del percorso formativo
dello studente;
2. quella di riferimento e di supporto per il lavoro didattico del docente;
3. quella di raccolta antologica di materiali di corredo;
4. quella di raccolta di esercizi (dove gli esercizi di apprendimento dovrebbero essere ulteriormente
distinti da quelli di valutazione o autovalutazione).
Si tratta evidentemente di funzioni diverse che possono essere sì immaginate e costruite in maniera
integrata ma devono essere poi concretamente distinguibili e distinte. La scelta dell’adozione alternativa,
dichiarata nel PTOF di Istituto, ha permesso questa integrazione e altre possibilità.
Inoltre… “Il libro di testo, sembra confrontarsi con due compiti altrettanto impossibili: da un lato,
rispondere alla ricchezza dell’universo conoscitivo di riferimento e alla pluralità delle voci, delle posizioni,
delle idee che lo caratterizzano. Dall’altro, parlare con eguale efficacia all’universo altrettanto plurale e
differenziato dei discenti, ciascuno portatore di bisogni, istanze, competenze, riferimenti culturali diversi. La
reductio ad unum di questa duplice molteplicità parrebbe non solo irrealizzabile, ma anche non desiderabile:
finirebbe infatti per trasformarsi inevitabilmente nell’imposizione di una particolare visione del mondo, di
una particolare ideologia, di una particolare impostazione culturale, di una singola voce.”
(Gino Roncaglia in “L’età della frammentazione”)
Nel nostro Istituto, la progettazione, la selezione, l’inquadramento delle risorse sono nate dal lavoro
collaborativo di più docenti, all’interno del modulo di riferimento.
Cosa fanno i docenti nella scelta dei libri dell’Adozione Alternativa?
I docenti, che scelgono l’Adozione Alternativa, sono responsabili e garanti delle scelte librarie.
In questi anni, le scelte collegiali hanno garantito il raccordo, la colla narrativa, il filo conduttore che ha
permesso l’organizzazione complessiva dei percorsi di apprendimento, e il peso e lo spazio riservato ai
diversi argomenti, per la formazione degli alunni nel rispetto delle Indicazione Nazionali. Tutto ciò, nel
tempo, ha dimostrato la validità della scelta fatta.
Quali libri vengono acquistati?
I libri dell’Adozione Alternativa sono stati e continuano ad essere risorse di natura eterogenea e
differenziata, selezionati di volta in volta dal docente o individuati collaborativamente, in base alle attività
svolte, alle strategie didattiche adottate, alle specificità, necessità e opportunità dei singoli percorsi e
contesti di apprendimento.
La Biblioteca Scolastica offre a bambini, in ambienti piacevoli di lettura e di studio (col tempo verranno
individuati e arredati negli spazi del nuovo polo scolastico), un patrimonio di libri direttamente disponibili,
a scaffali aperti e suddivisi in 4 settori:
- Narrativa: fiabe, romanzi, racconti, avventure, gialli, fantasy.
- Saggistica: libri per le ricerche, lo studio, il desiderio di conoscere, ordinati per materie secondo
la Classificazione Decimale Dewey
- Primi Libri: libri, prevalentemente illustrati, per i bambini più piccoli e libri-gioco
- Audiovisivi: film, cartoni animati e documentari
- Autoproduzioni della scuola in formato cartaceo e digitale
Quali sono i criteri generali per la scelta dei titoli?
I libri devono soddisfare diverse esigenze in relazione:
- alle diverse abilità degli alunni
- ai diversi bisogni di fruizione
- al completamento, aggiornamento di collane o collezione editoriale, di serie di testi già presenti
nella biblioteca scolastica
- al costo ministeriale
Quali sono i tempi e le procedure da seguire?
Nel mese di maggio, si propone all’interclasse l’Adozione Alternativa del libro di testo, visto il parere
positivo si richiede l’approvazione del Collegio dei Docenti.
La cifra a disposizione si evince dalla tabella ministeriale che esce ogni anno conteggiando i costi previsti
per ogni classe.
L’elenco dei libri da acquistare viene comunicato alla segreteria nei mesi di settembre-ottobre per le azioni
di richiesta di gara e acquisto.
Quale valore ha maturato negli anni la Biblioteca Scolastica nella nostra scuola?
Libri e biblioteche scolastiche dei nostri plessi, sono diventati strumenti che negli anni hanno indirizzano
verso forme di apprendimento non frontale e non verticale, ma collaborativo. La Biblioteca Scolastica è di
fatto uno dei primi luoghi di capovolgimento della didattica tradizionale: un capovolgimento strettamente e
correttamente legato anche all’uso di risorse strutturate e complesse come i libri.
La Biblioteca Scolastica è uno spazio multidimensionale:
un luogo di acquisizione delle competenze legate al riconoscimento delle varie tipologie di risorse
informative, al loro reperimento e alla loro valutazione critica
un luogo di riflessione
luogo di incontro e confronto
luogo di lettura lenta e immersiva, su carta o digitale che sia
luogo della motivazione
della curiosità e della creatività
della partecipazione e della socializzazione
della trasversalità dei diversi linguaggi
della meta cognizione e della responsabilità
La biblioteca così pensata richiama alla metodologia strutturata secondo l’organizzazione laboratoriale.
Vedi Allegato 1: strumento per la progettazione e documentazione per le insegnanti che hanno scelto
l’Adozione Alternativa.
Novità degli ultimi anni: nella biblioteca entrano i contenuti e strumenti digitali, come già nella vita
quotidiana e lavorativa di ciascuno di noi.
In questo contesto, la formulazione dell’azione #24 mette innanzitutto in chiaro che le biblioteche
scolastiche sono considerate dal PNSD ambienti di accesso alle risorse informative e documentali, di
information literacy, di promozione della lettura e della scrittura.
La Biblioteca Scolastica deve diventare anche luogo di alfabetizzazione informativa, di acquisizione delle
indispensabili competenze legate alla ricerca, alla selezione, alla valutazione delle fonti. L’integrazione fra la
pratica della lettura e la produzione e l’uso di contenuti informativi digitali può rappresentare una chiave
– anche se non certo l’unica possibile – per favorire la crescita della motivazione e dell’interesse verso la
lettura e il coinvolgimento attivo degli alunni. Il digitale e la rete sono lo spazio che accompagna oggi, in
molti casi, la relazione attiva fra testo e lettore, anche quando la lettura avviene su carta. La grande
maggioranza dei lettori, di fatto, usa la rete – prima e più che per discutere di libri – per allargare la propria
esperienza di lettura. La biblioteca scolastica deve essere proposta come luogo:
dove incontrare sia libri (con la massima libertà di scelta dei supporti preferiti, cartacei o digitali che
siano) sia risorse di altro genere, comprese risorse granulari e integrative presenti in Internet;
per sperimentare la lettura aumentata, come allargamento dell’orizzonte di fruizione e
reinterpretazione personale del testo, con strumenti online utili alla produzione, all’aggregazione e
al riuso delle risorse e dei contenuti.
Per il futuro…
le biblioteche scolastiche, con risorse ministeriali, potranno essere impegnate sul fronte
dell’information literacy e dell’integrazione e capaci di funzionare come centri di servizio e
documentazione tanto per i docenti quanto per gli studenti.
il nostro Istituto potrebbe gestire un proprio portale MLOL Scuola, la piattaforma di prestito digitale
con la più grande collezione di contenuti di tutte le biblioteche scolastiche.
proseguirà la preziosa collaborare con il sistema bibliotecario territoriale, in particolare con la
Biblioteca Civica F. Sabeo, considerata anche la nuova ubicazione dei plessi scolastici.
Giugno 2018
Animatrice Digitale
Craighero Daniela
Allegato 1
Scheda progettazione laboratorio Biblioteca Scolastica
Progetto attività di laboratorio nei propri contesti scolastici e necessità educative
Titolo del laboratorio
Anno Scolastico
Plesso Classe/i N° Alunni coinvolti
Nucleo tematico disciplinare
Organizzazione concettuale per discipline secondo le Indicazioni Nazionali 2012:
ITALIANO/ L2:
ascolto e parlato, lettura, scrittura, acquisizione e espansione del lessico ricettivo e produttivo, elementi di
grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua;
STORIA:
uso delle fonti, organizzazione delle informazioni, strumenti concettuali, produzione scritta e orale;
GEOGRAFIA:
orientamento, linguaggio della geo-graficità, paesaggio, regione e sistema territoriale;
MATEMATICA:
numeri, spazio e figure, relazioni, dati e previsioni;
SCIENZE:
esplorare e descrivere oggetti e materiali, osservare e sperimentare sul campo, l’uomo i viventi e
l’ambiente, oggetti, materiali e trasformazioni;
ARTE E IMMAGINE:
esprimersi e comunicare, osservare e leggere le immagini, comprendere e apprezzare le opere d’arte;
EDUCAZIONE FISICA:
il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo, il linguaggio del corpo come modalità comunicativa e
espressiva, il gioco, lo sport, le regole e il fair play, salute e benessere , prevenzione e sicurezza;
TECNOLOGIA:
vedere e osservare, prevedere e immaginare, intervenire e trasformare.
Competenze di riferimento
Compito unitario di apprendimento
Ogni laboratorio porta all’elaborazione/costruzione finale di un prodotto cognitivo o materiale.
Obiettivi specifici di apprendimento
Gli obiettivi vengono scelti all’interno di quelli citati
nel Curricolo pubblicato sul sito della scuola.
Organizzazione della classe
Indicare se e in quali momenti del laboratorio si
effettueranno lavori individuali, nel grande gruppo
o in piccoli gruppi.
Organizzazione degli spazi
Indicare gli spazi interni ed esterni presenti nella
scuola, nei quali si intende far svolgere le attività.
Indicare le eventuali uscite o visite didattiche.
Tempi di applicazione
Dichiarare anche possibili variazioni e modifiche
delle attività progettate apportate in itinere.
Materiali
Tutto quanto occorre per svolgere efficacemente le
attività.
Osservazioni
Osservazioni costanti per rilevare l’insorgenza di
problematiche o difficoltà per intervenire
prontamente riequilibrando il percorso.
Osservazioni e conclusione del percorso
Documentazione, diario di bordo, osservazione e
riflessioni degli insegnanti che hanno realizzato il
laboratorio, utile per una revisione e valutazione
finali dell’intero lavoro.