gustave courbet

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GUSTAVE COURBET (Ornans 1819 La Tour-de-Peilz, 1877) „La pittura è un'arte essenzialmente concreta e può consistere soltanto nella sentazione reali ed 1 NATHALIE SACCO COMIS CLASSE V D ANNO SCOLASTICO 2015/2016 ISTITUTO ARTISTICO A.VITTORIA

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GUSTAVE COURBET (Ornans 1819 – La Tour-de-Peilz, 1877)

„La pittura è un'arte

essenzialmente concreta

e può consistere soltanto

nella rappresentazione

delle cose reali ed

esistenti.“

G.Courbet

NATHALIE SACCO COMIS CLASSE V D ANNO SCOLASTICO 2015/2016 ISTITUTO ARTISTICO A.VITTORIA

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È ad Ornans che Gustave Courbet nasce nel 1819.

Egli è il primogenito e unico figlio maschio di 4 tra fratelli e sorelle. La sua è un'affiatata famiglia di benestanti che devono la loro

ricchezza all'ingente patrimonio terriero del padre. Per tutta la vita, Courbet esprime l'affetto che nutre nei confronti

dei suoi cari, ha difatti realizzato numerosi ritratti dei suoi familiari che talvolta sono inseriti in mezzo ai protagonisti delle sue corali composizioni.

VITA: NASCITA

Musée Courbet-Ornans

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L'artista è inoltre molto legato alla sua regione natale che fa da sfondo a numerosi suoi quadri.

Nel corso della sua vita, Courbet visita i paesi del Nord dove la sua arte è apprezzata, abitando a Parigi, recandosi nella provincia di Saintonge, terra natale del suo amico Castagnary, ma finisce sempre col tornare nella su terra natia.

Jules-Antoine Castagnary (11 Apr 1830 – 11 Maggio 1888) è stato un francese liberale politico, giornalista e progressista e influente critico d'arte.

Fu un intimo amico di Courbet e prima della sua morte inizio a scrivere una biografia sull’amico, che però non fini.

La corrispondenza tra i due uomini è un documento fondamentale per analizzare la vita e l'uscita di Courbet.

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Verso i quattordici anni d'età, Gustave Courbet viene introdotto alla pittura dal padre Baud, professore ad Ornans.

A venti anni Courbet giunge a Parigi per iscriversi alla facoltà di diritto ma abbandona presto questa strada preferendo frequentare le botteghe di Steuben e di Padre Suisse.

Egli imita i maestri del Louvre come Rembrandt, Hals, Rubens, Caravaggio o Tiziano.

Nella "galleria spagnola" di Luigi-Filippo (installata al Louvre dal 1838 al 1848) Courbet scopre Vélasquez e Zurbaran che sarà molto apprezzato anche da Manet.

Tra i suoi concittadini, Courbet ammira Géricault e Delacroix, due maestri romantici che utilizzeranno i grandi formati per raffigurare episodi di storia contemporanea.

GLI ANNI DELLA GIOVINEZZA (1833-1848)

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In questo periodo, Courbet è ancora alla ricerca di sé stesso. In varie occasioni, egli si mette in scena con enfasi. Citiamo, a tal proposito:

Il disperato, 1841; L'uomo con il cane nero, 1842;  L'uomo ferito, 1844-1854; L'uomo con la cintura di cuoio; Ritratto dell'artista, 1845-1846).

Andando oltre l'influsso dei maestri del passato e dei romantici, Courbet manifesta già l'intenzione di svolgere, nella storia dell'arte, un ruolo di primo piano grazie ad una pittura personale e sincera.

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Nel 1848, Courbet, che fino allora ha esposto poche opere al Salon, ha finalmente l'occasione di presentare una decina di tele, uscendo così dall'anonimato e di ricevere onorificenze per alcune sue opere.

Altre opere di Courbet, invece, suscitano scandalo ed espongono l'artista all'incomprensione.

Questo è il caso, nel 1849, di Gli spaccapietre (opera andata distrutta) e di Funerale ad Ornans che partecipò al Salon del 1850-1851.

VITA: “Perché proprio di realismo si tratta” (1848-1855)

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Egli ritiene che la storia contemporanea, ivi compresa quella della gente del popolo, meriti grandi formati.

Affermando che "L'arte storica è per definizione contemporanea", Courbet esprime il suo desiderio di riformare la pittura di storia. Da questo punto di vista il titolo originale dell'opera testé citata, ovvero, Quadro storico di un funerale ad Ornans, è emblematico.

Nella seconda metà del XIX secolo, secondo la tradizione accademica, i quadri di grande formato sono riservati ai soggetti storici, biblici, mitologici o allegorici.

Courbet infrange questa convenzione dipingendo su grandi tele un mondo familiare e domestico.

I CONTADINI DI FLAGEY DI RITORNO DALLA FIERA (1850-1855) di 2,75 m x 2 m ca

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Nel corso di questo periodo, Courbet fa un incontro decisivo per il proseguimento della sua carriera.

Alfred Bruyas (1821-1877), un ricco collezionista originario di Montpellier, acquista Le Bagnanti. 

A partire da questo momento, Bruyas diventerà un vero e proprio mecenate per l'artista che, in questo modo, può vivere della sua pittura in completa indipendenza.

Attestati di stima giungono anche dall'estero. A partire dal 1854, Berlino e Vienna si contendono l'onore e il privilegio di esporre Courbet. 

PARTICOLARE DELLA DONNA SEDUTA IN BASSO A SINISTRA DEL QUADRO “LE BAGNANTI”

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Questo periodo raggiunge il suo apogeo con La bottega del pittore (1854-1855), vero e proprio quadro-manifesto nel quale Courbet dichiara le sue scelte artistiche e politiche.

D'altra parte, l'artista attribuisce a quest'opera di circa 4m x 6m il significativo sottotitolo “Allegoria reale che fissa una fase di sette anni della mia vita artistica e morale”. 

La giuria del Salon del 1855 accetta più di una decina di tele di Courbet, ma rifiuta questa, proprio a causa delle sue enormi dimensioni.

Tale decisione spinge Courbet ad organizzare una mostra personale. La manifestazione ha luogo in un edificio fatto costruire a proprie spese e da lui ribattezzato con il nome di "Padiglione del Realismo".

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Alcune opere di Courbet del 1857 gli permettono di formarsi un fedele circolo di ammiratori e di difensori della sua arte.

Questo gli consente di partecipare regolarmente alle varie edizioni dei Salon.

La sua abbondante produzione si sviluppa intorno a tematiche di vario genere: scene di caccia, paesaggi, nature morte floreali.

L'artista, tuttavia, dà di nuovo scandalo con Il ritorno dall'assemblea (1863, opera distrutta) che raffigura una comitiva di ecclesiastici aggirarsi senza meta e in evidente in stato di ebbrezza su una strada di campagna.

La tela viene rifiutata al Salon del 1863 "per oltraggio alla morale religiosa".

VITA: GLI ANNI DI ABBONDANZA (1856-1870)

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È nel corso di questo stesso periodo che Courbet dipinge una serie di opere a carattere soprattutto erotico il cui culmine si ha con L'origine del mondo (1866), che ritrae un organo genitale femminile e Il Sonno (Les Dormeuses).

Nonostante non fosse stata concessa l'autorizzazione ad esporle in pubblico, tali opere fecero ulteriormente aumentare la sua notorietà.

Courbet organizza una nuova mostra personale: il pubblico può ammirare circa 140 sue opere. 

Nell'estate del 1869, Courbet soggiorna a Etretat. In questa località realizza, tra l'altro, Il Mare in burrasca e La falesia di Etretat dopo la tempesta.

Al Salon del 1870, queste due tele vengono accolte da un coro di lodi. La fama di Courbet è oramai saldamente consolidata.

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Il 14 aprile 1870 Courbet fonda la Federazione degli artisti per sostenere lo sviluppo delle arti libero e senza alcuna forma di censura.

Il suo rifiuto di accettare l'onorificenza della Legion d'onore offertagli da Napoleone III lo rende enormemente popolare tra gli oppositori del regime.

Alla caduta del Secondo Impero francese, Courbet viene eletto presidente della Federazione degli artisti.

Mentre Parigi subisce l'assedio delle truppe prussiane e molti abitanti abbandonano la capitale, Courbet resta in città.

MORTE (1871-1877)

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A causa della sua insistenza nel voler la distruzione della "Colonna della Grande Armée", fatta erigere da Napoleone Primo e divenuta il simbolo del Primo e del Secondo Impero,viene considerato responsabile dell'atto (di distruzione della stessa) effettivamente avvenuto.

Il 2 settembre 1871 la corte marziale di Versailles lo condanna a sei mesi di carcere e al pagamento di una multa di 500 franchi.

(che adesso equivarrebbe a più di un paio di milioni di euro)

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Nel 1873 il nuovo presidente eletto vuole ripristinare la colonna e decide che Courbet deve pagare le spese dei lavori.

Il pittore fugge in Svizzera per evitare il disastro finanziario.

A Courbet viene concesso di pagare la somma in rate annuali di 10.000 franchi l'una per i successivi trentatré anni, fino al compimento del suo novantunesimo anno di età.

Il 31 dicembre 1877, a cinquantotto anni, Courbet muore in Svizzera per le conseguenze della cirrosi epatica, aggravata dalla sua propensione al bere.

Il giorno seguente avrebbe dovuto pagare la prima rata al governo francese.

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FUNERALE A ORNANS

Quadro di figure umane, narrazione di un funerale a Ornans - 1850

Olio su tela Cm 315 x 668

Parigi, museo d'OrsayNATHALIE SACCO COMIS CLASSE V D ANNO SCOLASTICO 2015/2016 ISTITUTO ARTISTICO A.VITTORIA

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Il dipinto fu realizzato negli anni cruciali delle rivoluzioni in Europa. Courbet aveva realizzato una trilogia, ovvero tre grandi quadri che

rappresentano: la borghesia (Funerale a Ornan) i contadini (Ritorno dei contadini dal mercato), gli operai (Gli spaccapietre).

Si tratta di un vero e proprio “manifesto artistico” del Realismo, infatti i tre quadri furono esposti nel Pavillon Du Realism nel 1855.

L'opera suscitò scandalo nel paese poiché sembrava ridicolizzare le autorità cittadine e i borghesi ben pensanti: figure con nasi rubicondi, atteggiamenti distratti ed indifferenti, furono scambiati per una provocazione.

Courbet in realtà rappresenta con oggettività il rito della sepoltura e la psicologia delle persone.

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il paesaggio è scarno con rocce piatte e vuote.

L'effetto di tristezza è accentuato dall’immersione in un tramonto invernale, con lo sfondo del cielo velato.

STUDIO DELL’OPERA PAESAGGIO

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COLORI Domina il nero e una gamma di colori spenti, sui quali spiccano a

contrasto i bianchi, i rossi e i verdi. A sinistra la bara contrasta con le figure nere che prevalgono sulla

destra. La tavolozza si riduce alla fine a contrasti di bianco e di nero; ciò è

in linea con quanto avviene nella nascente fotografia in b/n.Vedi DIAPOSITIVA 22

STUDIO DELL’OPERA

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STUDIO DELL’OPERAPERSONAGGI

 Le persone che avevano assistito al funerale erano state utilizzate come modelli per l’opera.

Mentre in precedenza, i modelli erano stati usati come attori di narrazioni storiche; qui Courbet disse di aver "dipinto le stesse persone che erano presenti alla sepoltura ovvero tutta la gente del paese". Il risultato è una presentazione realistica di loro, e la loro vita, ad Ornans.

I personaggi rappresentati, come scrive lo stesso autore, erano effettivamente tutti abitanti di Ornans. Il sindaco, il notaio, il prete, il padre del pittore, il commissario. Tutte persone comuni dunque, perlopiù sconosciute e anonime.

Ma ciò che è ancora più sconosciuto è l'identità del defunto, di cui si scorge appena la bara, coperta da un pesante drappo bianco.

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STUDIO DELL’OPERAPERSONAGGI

Le figure sono disposte a corteo, orizzontalmente; non c'è messa in posa (manca della teatralità romantica). Pur trattandosi di un funerale, come ricordano il titolo e i vari

elementi rappresentati ( (a)la presenza di sacerdoti, (b) di una fossa, (c)di un teschio, (d)del crocifisso) non sembra che le figure provino grande dolore o partecipazione per questa morte (f)

(a)(b)

(c) (d)

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21NATHALIE SACCO COMIS CLASSE V D ANNO SCOLASTICO 2015/2016 ISTITUTO ARTISTICO A.VITTORIA

“Il funerale a Ornans è stato, in realtà, la sepoltura del romanticismo”

G.Courbet

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Il dipinto ha attirato sia lode e feroci denunce da parte della critica e del pubblico

Di dimensioni enormi (misura oltre tre metri per sei e mezzo)una volta esposto al Salon venne giudicato molto aspramente come un omaggio alla volgarità e alla bruttezza.

Le figure sono state definite rozze, grottesche, senza ''decoro'', ma soprattutto questo quadro è stato ritenuto offensivo perchè troppo vero.

Di fatto Courbet nel suo lavoro persegue un obiettivo che è l'opposto dell'idealizzazione, sia neoclassica che romantica, e crea uno spettacolo che appare come volutamente sgradevole.

CRITICA

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