guida officine int ita

45
 Sistema di gestione ambientale semplificato per officine meccaniche Come rispettare l’ambiente e risparmiare denaro Col lan a no. 9 Revisione 1 del 15.10.2002 Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente e la tutela del lavoro P r o v i n c i a A u t o n o m a d i B o l z a n o

Upload: david-dolci

Post on 19-Jul-2015

106 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 1/44

Sistema di gestione

ambientale semplificato

per officine meccaniche

Come rispettare l’ambiente e risparmiare denaro

Collana no. 9Revisione 1 del 15.10.2002

Agenzia provincialeper la protezionedell’ambiente e latutela del lavoro

P r o v i n c i aA u t o n o m ad i B o l z a n o

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 2/44

0 Indice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Copertina

1 Gestione aziendale orientata all ’ambiente -

Perchè? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4

2 Il percorso verso un’officina rispettosa dell‘ambiente . . 6

3 Le autor izzazioni necessarie . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

4 La manutenzione degli impiant i . . . . . . . . . . . . . . . 12

5 La gestione dei r i f iuti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14

5.1 I principi base della gestione dei rifiuti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145.2 Tipologie di rifiuti nelle officine meccaniche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155.3 Obblighi di registrazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 175.4 Cernita dei rifiuti all’interno dell‘azienda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 185.5 Gestione degli smaltitori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21

6 La gest ione del le sostanze pericolose . . . . . . . . . . 22

6.1 I principi base per la gestione delle sostanze pericolose . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 226.2 La gestione delle sostanze pericolose all’interno dell‘azienda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23

6.3 Sostanze pericolose e loro manipolazione - Una guida . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28

7 Impianti d i verniciatura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31

7.1 Sostanze pericolose - Emissioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 317.2 Scarichi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 357.3 Rifiuti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35

8 Impiant i di lavaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38

8.1 Energia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 388.2 Consumo idrico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 388.3 Utilizzo di sostanze pericolose - detergenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 408.4 Depurazione degli scarichi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 418.5 Rifiuti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42

9 Distr ibutor i di benzina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43

2

 INDICE INDICE

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 3/44

Moduli

Modulo 1: Bilancio ambientale

Modulo 2: Lista dei macchinari e degli impianti

Modulo 3: Checklist sulla gestione ambientale esistente

Modulo 4: Programma di manutenzione

Modulo 5: Programma annuale di manutenzione - Compressore

Modulo 6: Programma annuale di manutenzione - Impianto di verniciatura

Modulo 7: Programma annuale di manutenzione - Percorso per prove

Modulo 8: Programma annuale di manutenzione - Raddrizzatrice

Modulo 9: Programma di manutenzione - Ponte elevatore

Modulo 10: Lista delle riparazioni

Modulo 11: Lista delle sostanze pericolose

Editore: Agenzia Provinciale per la protezione dell’ambiente e la tutela del lavoro -Provincia Autonoma di Bolzanovia Amba Alagi 5 - 39100 Bolzano

 Autori: Ecoteam Consulting, Innsbruck / Bolzanodott.ssa Laura Brida, (EMC sas - Bolzano)

Indirizzo di riferimento: dott.ssa Debora Predenz Agenzia Provinciale per la protezione dell’ ambiente e la tutela del lavorovia Amba Alagi 35 - 39100 Bolzano

Telefono: 0471 - 41 18 17

E-Mail: [email protected]

Progetto grafico: Ufers Graphic Design - Bolzano

Stampa: Nova Grafica - Bolzano

Data di stampa: ottobre 2002Revisione 1 del 15.10.2002

3

 INDICE / IMPRESSUMINDICE / IMPRESSUM

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 4/44

1 Gestione aziendale orientata all’ambiente -

Perché?

Negli ultimi anni per le aziende si sono moltiplicati gli obblighi in campo ambientale. Questo approccio norma-tivo ha mostrato peró i propri limiti: si è arrivati quindi alla conclusione che l‘ottimizzazione delle stutture

organizzative contribuisce in modo essenziale al miglioramento degli effetti ambientali nelle aziende, più dellaseverità delle leggi.

I problemi ambientali diventano in questo modo parte integrante della gestione aziendale. Ogni aziendadefinisce quindi degli obiettivi volontari, come in qualsiasi altro ambito, il cui raggiungimento viene controllatodall‘azienda stessa. In questo modo le aziende vengono chiamate alla responsabilità personale e ad unapproccio preventivo nella tutela ambientale.

Le norme di riferimento per questo nuovo approccio sono il Regolamento EMAS (Eco-Audit) e la norma ISO 14001.

Senza voler per forza raggiungere una certificazione ambientale secondo le norme suddette, la gestioneaziendale orientata all’ambiente è non solo per le grandi aziende, ma anche per le piccole-medio imprese,

un’opportunità per integrare la tutela dell’ambiente in tutte le attvità aziendali. L’obiettivo di linee-guida è infat-ti quello di mostrare ad officine meccaniche di piccole dimensione le possibilità pratiche per una gestionesemplice, ma sistematica delle tematiche ambientali.

Quali sono gli effetti ambientali delle officine meccaniche?

4

1 GESTIONE AZIENDALE 1 GESTIONE AZIENDALE

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 5/44

Gli effetti ambientali di un’officina meccanica sono chiari a chiunque lavori in questo settore. Queste linee-guida presentano dei metodi molto semplici per rispettare gli obblighi legislativi nei diversi ambiti e miglioraregli effetti ambientali stessi.

Quali sono i principali vantaggi di una gestione ambientale?

1) Riduzione dei rischi grazie alla certezza del diritto (Conoscenza di tutti gli obblighie delle disponizioni legislative in questo campo)

2) Procedure piu` efficienti in azienda (piu` trasparenza)

3) Miglioramento della competitività (migliore immagine)

4) Miglioramento dell’organizzazione e della comunicazione

5) Risparmio di risorse e riduzione delle emissioni

6) Diminuzione dei costi

 A lungo termine la tutela ambientale rende in ogni caso.

Se si guardano gli effetti ambientali di un’officina meccanica, è subito chiaro che una riduzione degli stessi èspesso connessa ad un risparmio dei costi. Se viene consumata meno acqua o meno energia elettrica o ven-gono utilizzate con piu` cautela le sostanze pericolose necessarie, si riducono automaticamente i costi. Perottenere un certo risparmio di costi, sono magari necessari inizialmente degli investimenti che però si ammor-tizzano presto grazie ai risparmi ottenuti nel consumo delle risorse.

5

1 GESTIONE AZIENDALE 1 GESTIONE AZIENDALE

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 6/44

6

 2 IL PERCORSO2 IL PERCORSO

2 Il percorso verso un’officina rispettosa dell‘ambiente

Per poter capire quali sono i possibili ambiti di miglioramento, l’azienda deve essere innanzitutto analizzatariguardo ai propri effetti ambientali e le proprie procedure organizzative. Una metodologia possibile, che èstata realizzata nel progetto-pilota, viene rappresentata di seguito:

Per la prima analisi dei possibili punti deboli in campo ambientale sono quindi necessarie tre attività:

1.  Rilevazione dei dati ambientali: qui devono essere raccolti tutti i principali dati ambientali

che vengono poi riassunti in un cosiddetto bilancio ambientale.Fonti di informazione possono essere ad es. le bollette della corrente e dell’acqua,il registro di carico e scarico dei rifiuti ecc.

Redigete il Vostro bilancio ambientale attraverso il modulo 1!

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 7/44

7

 2 IL PERCORSO2 IL PERCORSO

Il seguente esempio Vi può essere di aiuto:

Bilancio ambientale - Azienda “ESEMPIO”

Valutazione: A: grande rilevanza ambientale B: media rilevanza ambientale C: nessuna rilevanza ambientale

FLUSSI DI MATERIA ED ENERGIA (ANNUALI) QUANTITÀ COSTI VALUTAZIONEIN LIT ABC

Materie prime

Metalli (alluminio) 400.000 C

Materiali di supporto (senza sostanze pericolose)

Lubrificanti 20 kg 400.000 C

Refrigeranti 200 l 1.300.000 B

Polvere (detergente) 3 kg 60.000 B

Energia

Energia elettrica 4.600.000 B

Gas 3.500.000 B

 Acqua 914 m3 400.000 C

Scarichi 457 m3 600.000  A

Rifiuti ( anche pericolosi )

Ferro vecchio 3.000 kg - 360.000 C

 Accumulatori 880 kg  A

Gomme 1.400 kg 423.000 B

Filtri dell‘olio 700 kg 1.050.000  A

Olio esausto 3.000 l  A

Fanghi (residui del disoleatore) 1.000 l 900.000  A

2.  Rilevazione di tutti gli impianti e dei loro effetti ambientali:

Un ulteriore punto importante per un officina meccanicasono gli impianti ed i macchinari che vengono utilizzatiin azienda. Per la prima analisi è consigliabile rilevare tuttii macchinari e gli impianti esistenti e valutare la loro rile-vanza per l’ambiente e la sicurezza. Queste informazionirappresentano il punto di partenza per la pianificazionedelle attività di manutenzione.

 Valutate i Vostri impianti e macchinari attraverso

il modulo 2!

Il seguente esempio Vi può essere di aiuto.

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 8/44

   N   r .

   A   t   t    i   v    i   t    à   d    i   l   a   v   o   r   o    /

   T    i   p   o   l   o   g    i   a

    S   t   a   n   d   a   r   d

   E   N   E

    S    C   R

   R   I   F

    S    O   P

   E   M   I

   R   M

    S   I   L

   D

   a   t    i   t   e   c   n    i   c    i

   P   r   o   c   e   s   s   o

   t   e   c   n .   (   +    /   0    /  -   )

   1

   R  e  g  o

   l  a  z   i  o  n  e  m  o   t  o  r   i

   A  p  p .  m   i  s  u  r  a  z   i  o  n  e  g  a  s  s  c  a  r   i  c  o

   0

   C

   C

   C

   C

   A

   C

   C

   2

   O   f   f   i  c   i  n  a

   R  e  g  o   l  a   t  o  r  e  s  c  a  r   t  a  m  e  n   t  o

  -

   C

   C

   C

   C

   C

   C

   C

   3

  -   "

  -

   P  o  n   t  e  e   l  e  v  a   t  o  r  e

   0

   B

   C

   C

   C

   C

   C

   A

   M  a

  x .   4 .   5   0   0   k  g

   4

  -   "

  -

   E  q  u   i   l   i   b  r  a   t  r   i  c  e

   0

   B

   C

   C

   C

   C

   C

   B

   5

  -   "

  -

   M  o  n   t  a   t  o  r  e  p  n  e  u  m

  a   t   i  c   i

   0

   C

   C

   B

   C

   C

   B

   B

   6

  -   "

  -

   C  a  r   i  c  a  -   b  a   t   t  e  r   i  e

   0

   A

   C

   C

   C

   B

   C

   A

   7

  -   "

  -

   A  v  v   i   t  a   t  r   i  c  e  a   d   i  m

  p  u   l  s   i

   0

   B

   C

   C

   C

   C

   C

   B

   8

  -   "

  -

   T  r  a  p  a  n  a   t  r   i  c  e

   0

   B

   C

   B

   C

   C

   C

   B

   9

  -   "

  -

   T  o  r  n   i  o

  +

   B

   C

   B

   C

   C

   C

   B

   1   0

  -   "

  -

   S  a   b   b   i  a   t  r   i  c  e

  +

   C

   C

   B

   C

   A

   B

   B

   1   1

  -   "

  -

   S  a   l   d  a   t  o  r   i

  +

   A

   C

   C

   B

   B

   C

   A

   1   2

   A  r  e  a

   l  a  v  a  g  g   i  o

   L  a  v  a  g  g   i  o  c  o  m  p  o

  n  e  n   t   i

   0

   B

   A

   B

   B

   C

   B

   C

   1   3

   V  a  p  o  r   i  z  z  a   t  o  r  e

  +

   B

   A

   C

   B

   C

   B

   B

   1   4

   I  m  p   i  a

  n   t   i  p  e  r   i   f  e  r   i  c   i

   C  o  m  p  r  e  s  s  o  r  e

   0

   A

   C

   B

   B

   C

   B

   A

   2   5   0  p   *   V

   1   5

   A  s  p   i  r  a  z   i  o  n  e   (  e  m   i  s  s   i  o  n   i   )

  +

   B

   C

   C

   C

   A

   C

   C

   1   6

   S  e  r   b  a   t  o   i

  -

   C

   C

   A

   A

   C

   C

   C

   2  x

   1   5  m   3

   1   7

   D   i  s  o   l  e  a   t  o  r  e

   0

   C

   A

   A

   B

   C

   C

   C

   6  m

   3

   1   8

   I  m  p   i  a  n   t  o   t  e  r  m   i  c  o

  +

   A

   C

   C

   A

   A

   C

   B

  p  o   t  e  n  z  a  :   5   0   0   k   W

 2 IL PERCORSO2 IL PERCORSO

   C  r   i   t  e  r   i  :

   E  n  e  r  g   i  a   (   E   N   E   ) ,   S  c  a  r   i  c   h   i   (   S   C   R   ) ,   R   i   f   i  u   t   i   (   R   I   F   ) ,   S  o  s   t  a  n  z  e  p  e  r   i  c  o   l  o  s  e   (   S   O   P   ) ,   E  m   i  s  s   i  o  n   i   (   E   M   I   ) ,   R  u  m  o  r  e   (   R   M   ) ,   S   i  c  u  r  e  z  z  a   d  e   l   l  a  v  o

  r  o   (   S   I   L   )

   V  a   l  u   t  a  z   i  o  n  e  :

   A  :  m  o   l   t  o  r   i   l  e  v  a  n   t  e  ;

   B  :  m  e   d   i  a  m  e  n   t  e  r   i   l  e  v  a  n   t  e  ;

   C  :  n  e  s  s  u  n  a  r   i   l  e  v  a  n  z  a

   S   t  a  n   d  a  r   d   t  e  c

  n  o   l  o  g   i  c  o  :

   (  +   )  n  u  o  v  o ,   (   0   )  a  c  c  e   t   t  a   b   i   l  e ,   (  -   )  v  e  c  c   h   i  o ,   d  a  s  o  s   t   i   t  u   i  r  e

   L   i  s   t  a

   i  m  p   i  a  n   t   i   /  m  a  c  c   h   i  n  a

  r   i  c  o  n  v  a   l  u   t  a  z   i  o  n  e   t  e  c  n   i  c  a

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 9/44

9

 2 IL PERCORSO2 IL PERCORSO

3. Visita dell‘officina: Attraverso una visita sul posto viene valutata la gestioneambientale esistente. Punto di riferimento per la valutazione sul posto sonole disposizioni legislative e lo standard tecnologico. Per agire in modo sistematicoe non dimenticare tematiche importanti, è opportuno utilizzare delle cosiddettechecklist. Le checklist utilizzate nell’ambito del progetto (settori: tecnica e diritto)sono riportate in allegato.

 Valutate la Vostra azienda grazie alle relative checklist (Modulo 3)!

Dopo che sono stati raccolti i dati ambientali e le informazioni sugli impianti e macchinari esistenti ed è stataeffettuata una visita in loco sulla base delle checklist, si possono desumere i punti deboli e quindi i potenzialidi miglioramento.

Questi potenziali di miglioramento si potranno trovare in particolar modo nelle seguenti aree:

• Risparmio di materie prime, ad es. attraverso variazioni di processo, sistemi di dosaggio ecc.

• Sostituzione di sostanze problematiche per l’ambiente con prodotti più compatibili

• Risparmio ovvero recupero o riutilizzo di rifiuti

• Miglioramento dei processi lavorativi attraverso cambiamenti organizzativi o piccoli investimenti

La realizzazione di tutte le misure non può ovviamente avvenire dall’oggi al domani. L’obiettivo è piu` che altroquello di elaborare un programma, con il quale si possano pianificare le principali misure con tempistiche rea-listiche e realizzarle una dopo l’altra.

La realizzazione delle misure richiede un controllo continuo. Per il futuro questo significa in particolare valutaresempre le sostanze utilizzate e i processi aziendali per poter riconoscere potenziali di miglioramento.

Coinvolgere il personale

Fondamentale per la pianificazione e la realizzazione di cambiamenti è il coinvolgimentodel personale. I collaboratori sono coscienti di determinate possibilità di risparmioe possono spesso fornire buone idee. Soltanto idee che vengono pianificate e realizzatesul posto con i responsabili possono funzionare ed essere messe in pratica in azienda.

Nei capitoli seguenti verranno trattate le principali tematiche ambientali che riguardano le officine meccaniche,sia dal punto di vista tecnico, che legislativo. Verranno in particolar modo mostrate le possibilità di migliora-mento ambientale che comportino anche un risparmio di costi.

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 10/44

3 Le autorizzazioni necessarie

Il documento più importante, di cui un’azienda deve disporre, è la licenza d‘uso. Essa viene emessa dalComune competente secondo la seguente procedura:

10

 3 LE AUTORIZZAZIONI NECESSARIE 3 LE AUTORIZZAZIONI NECESSARIE

Documentazione da fornire per le emissioni in atmosfera:- Descrizione degli impianti (aspirazione e impianto di verniciatura)- Descrizione del ciclo produttivo e delle materie prime

e dei semilavorati utilizzati- Descrizione delle tecnologia utilizzata per evitare l’inquina-

mento dell‘aria- Indicazioni su quantità e qualità delle emissioni e dei punti

di emissione

Per gli scarichi si deve fornire una descrizione del disoleatore.

15 giorni prima della messa in esercizio degli impianti all’Agenziaper l’ambiente, corredata di dichiarazione di conformità allecaratteristiche indicate nel progetto autorizzato.

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 11/44

11

 3 LE AUTORIZZAZIONI NECESSARIE 3 LE AUTORIZZAZIONI NECESSARIE

Questa procedure viene applicata sia per la costruzione di nuove aziende che per la modifica sostanziale diimpianti esistenti.

Per l’emanazione della licenza d’uso si deve quindi consegnare una descrizione tecnica di tutti gli impianti dirilevanza ambientale (impianti di aspirazione, di verniciatura, di lavaggio, disoleatore ecc.). Questa relazionetecnica diviene poi il punto di riferimento per costruire gli impianti e per garantire in futuro la funzionalità degli

stessi.

IMPORTANTE!Controllate la Vostra licenza d’uso e la relativa relazione tecnica, che è stata consegnataper la richiesta di autorizzazione!Bisogna fare attenzione che tutti gli impianti esistenti corrispondano ancora tutti allo statoal momento del collaudo e quindi alla relativa funzionalità. Allo stesso modo bisognaassicurarsi che non siano stati installati nuovi impianti o che non siano modificati i vecchiin modo rilevante.

Si deve ancora sottolineare che nell’anno 2000 è entrata in vigore la nuova legge provinciale sull’aria (LP n. 8vom 16.03.2000: Norme per la tutela della qualità dell’aria). In base alle nuove disposizioni è consigliabile con-trollare fino a che punto gli impianti esistenti corrispondano ancora ai limiti di legge. Questo potrebbe avveniresecondo la seguente procedura:

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 12/44

4 La manutenzione degli impianti

Gli impianti ed i macchinari devono essere utilizzati e controllati secondo le prescrizioni della licenza d’uso.Per la maggior parte degli impianti questo comporta l’effettuazione di controlli e manutenzioni periodiche.

Oltre a ciò anche macchinari ed impianti non soggetti ad autorizzazione devono essere controllati tecnica-mente e sottoposti a manutenzione. Nelle officine meccaniche vengono infatti utilizzati numerosi macchinaried impianti che, in mancanza di manutenzione, non solo perdono la propria funzionalità, ma possono anchecostituire un pericolo per l’uomo e l’ambiente. Per questo motivo è particolarmente importante responsabili-zzare il personale per l’effettuazione della manutenzione, ovviamente se qualificati per farlo. In caso contrariodevono essere incaricate ditte esterne.

In particolare, grazie all’entrata in vigore della "direttiva macchine" tutti i nuovi macchinari ed impianti (marcatiCE) dispongono di libretti di manutenzione, nei quali il produttore definisce le attività di manutenzione e la lorofrequenza. Tali attivitá di manutenzione devono essere effettuate e documentate negli intervalli prescritti.Senza la registrazione di tali attività il produttore non risponde di eventuali malfunzionamenti dell’impianto.

IMPORTANTE!

Raccogliete per i principali impianti che avete elencato nella Vostra lista la documentazionefornita dal produttore. Lì troverete tutte le informazioni necessarie per poter pianificareal meglio le Vostre attività di manutenzione.

Nelle pagine verranno presentate delle proposte su come organizzare la manuten-zione in un’azienda. La cosa più importante è agire in modo sistematico,

identificando e pianificando prima le attività di manutenzione e facendoregistrare poi dal responsabile le attivitá effettuate.

In questa sede si propone di organizzare la documentazione su

2 piani:

 A) Programma annuale di manutenzione:

Tutti gli impianti ed i macchinari con periodicità di manuten-zione trimestrale o annuale vengono riassunti in un unicoprogramma di manutenzione. Nello stesso documento verràregistrata l’effettuazione di tali attività, indicando la datanella relativa casella.

Determinate attività di manutenzione, come ad es. per i ser-batoi e per i mezzi anti-incendio, possono essere ancheeffettuate da ditte esterne. La relativa documentazione fornitadeve essere archiviata come prova.

Il seguente esempio può esserVi di aiuto:

12

 4 LA MANUTENZIONE 4 LA MANUTENZIONE

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 13/44

13

 4 LA MANUTENZIONE 4 LA MANUTENZIONE

 ANNO:________

trimestr 1 trimestr 2 trimestr 3 trimestr 4

Ponti elevatori: lubrificazione, controllo visivo

Impianto saldatura:  Controllo visivo di tubi ed armature, controllo tenuta

durante il cambio bombola Aspirazione impianto saldatura: Pulizia, controllo tenuta

 Aspirazione gas di scarico officina: Pulizia, controllo visivo, potenza di aspirazione

Impianto di miscelazione: Pulizia ordinaria

Impianto di lavaggio: Pulizia

 Aspirazione tornio: Pulizia, controllo tubazione, cambio filtri in caso di necessità

Pulizia componenti: Cambio liquido e controllo visivo della corrosione: ogni 2 anni!

Impianto termico: controllo interno del bruciatore

Impianto termico: controllo esterno e misurazione da parte dello spazzacamino

Disoleatore: Controllo visivo, manutenzione e svuotamente esterni dipendonoda dimensioni ed utilizzo

 Altri macchinari: Pulizia in caso di necessitàCavi e spine di tutti gli apparecci elettrici: verificare

Sistema aria compressa: Controllo visivo eventuali perdite

Mezzia anti-incendio: verifica esterna

Serbatoi: Controllo visivo eventuali perdite

Serbatoi: revisione quinquennale di una ditta esterna

Impianti di messa a terra: verifica esterna

Paranchi: verifica esterna

Redigete il Vostro programma annuale di manutenzione con il modulo 4!

Fate particolare attenzione a rispettare la periodicità prevista dal produttore!

B) Fogli di verifica per macchinari: qui vengono elencati singolarmente macchinari ed impianti che necessi-tano di attivitá di manutenzione piu` frequenti (mensili o meno), ovvero piano di manutenzione per singolomacchinario. Le attivitá di manutenzione indicate devono essere registrate come "fatte" dopo essere stateeseguite. Qui non si tratta soltanto di attività di manutenzione prescritte, ma anche di attività che, attraversoun’effettuazione periodica, possono rappresentare un miglioramento, sia della funzionalità tecnica, che incampo ambientale o della sicurezza. Ciò è anche spesso connesso con un risparmio di costi.

Esempio compressore: se le tubazioni e gli allacciamenti non tengono (perdita di aria), il consumo di energiacresce, come anche i costi. Una verifica periodica della tenuta di tubazioni ed allacciamenti è quindi consigliabile.

In allegato si trovano numerosi moduli come esempio. Le frequenze proposte per le singole attività di manu-tenzione possono naturalmente essere cambiate ed adattate all’azienda stessa. Si tratta di:

Modulo 5: Programma annuale di manutenzione - CompressoreModulo 6: Programma annuale di manutenzione - Impianto di verniciaturaModulo 7: Programma annuale di manutenzione - Percorso per proveModulo 8: Programma annuale di manutenzione - RaddrizzatriceModulo 9: Programma di manutenzione - Ponte elevatore

Le registrazioni delle attività di manutenzione effettuate devono essere archiviate, dato che esse in caso diincidente, possono essere utilizzate come liberatoria per le responsabilità!

Infine si possono anche rilevare le riparazioni in un modulo separato, cosa che semplifica anche la rilevazione

successiva ad es. dei costi di riparazione di impianti specifici.

Un esempio per la registrazione delle riparazioni è rappresentanto dal modulo 10.

Macchinario / Attività di manutenzione

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 14/44

5 La gestione dei rif iut i

Evitare e gestire i rifiuti è sicuramente una tematica importante, se non la più importante in un’officina mecca-nica. Ogni giorno in azienda vengono prodotti rifiuti, il cui stoccaggio e smaltimento sono regolamentati sever-amente attraverso disposizioni legislative. Qui la direzione aziendale deve adottare alcune soluzioni tecnico-

organizzative che - una volta realizzate - rappresentano un miglioramento duraturo della situazione. Non daultimo una manipolazione coscienziosa dei rifiuti è sempre più una questione di costi, dato che i costi di smal-timento aumentano continuamente.

Una moderna officina si dovrà quindi preoccupare di introdurre una gestione efficiente dei rifiuti. Questa farisparmiare costi, tutela l’ambiente e garantisce ordine e pulizia in azienda. Gli sforzi iniziali per arrivare ad unagestione moderna dei rifiuti vengono ripagati anche da una migliore immagine presso i clienti.

5.1 I principi base della gestione dei rifiuti

Se si pensa allo smaltimento già nel momento dell’acquisto, si risolve una parte del problema dei rifiuti.Proprio qui si possono ottenere vantaggi in termini di costi, dato che verrebbe a mancare il dispendio di risor-se per la raccolta, lo stoccaggio e lo smaltimento dei rifiuti.

Vale quindi il principio: 1) EVITARE

2) DIMINUIRE CERNENDO E RICICLANDO

3) SMALTIRE

Possibilità di evitare rifiuti in un’officina:

• Preferire l’acquisto di materiali di supporto in contenitori di grandi dimensioni.

• Ottiminizzazione di processo: pulizia dei freni con acqua calda al posto di sostanze chimiche.

• Utilizzo di strofinacci riutilizzabili al posto dei rulli di carta da buttare spesso ancora utilizzati.

• Nelle apparecchiature da ufficio possono ad es. essere utilizzati toner ricaricabili.

• I fornitori sono sempre più disposti a riprendere gli imballaggi del materiale fornito(coraggio di mercanteggiare!).

14

 5 LA GESTIONE DEI RIFIUTI5 LA GESTIONE DEI RIFIUTI

! ! 

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 15/44

15

 5 LA GESTIONE DEI RIFIUTI5 LA GESTIONE DEI RIFIUTI

Non tutti i rifiuti si possono evitare. è risaputo che "non si fanno frittate

 senza rompere le uova". Quindi in azienda si producono rifiuti di di-versa composizione in diverse attività. Una parte di tali rifiuti è re-cuperabile, il resto deve essere smaltito secondo le disposizionidi legge.

L’ordine di grandezza dei materiali residui che possonoessere mandati al riciclo dipende dalle possibilità stesse diriciclaggio, ma anche dall’organizzazione aziendale interna.Si devono quindi garantire una cernita delle diverse tipolo-gie di rifiuti nelle aree in cui essi vengono prodotti, l’utiliz-zo di contenitori adeguati, l’informazione degli addetti e lagestione di uno stoccaggio provvisorio ordinato. Con que-sto tipo di organizzazione dei rifiuti anche lo smaltimento

dei rifiuti non riciclabili e dei rifiuti pericolosi risulta piùsemplice e meno dispendioso. Contemporaneamente unagestione più sistematica contribuisce a semplificare lagestione del registro di carico e scarico e la redazione delladichiarazione dei rifiuti.

5.2 Tipologie di rifiuti nelle officine

meccaniche

Il Catalogo Europeo dei Rifiuti distingue le diverse categorie di rifiuti attraverso uncodice a sei cifre. Per la gestione dei rifiuti è sicuramente adeguata una distinzione in tre gruppi principali,dato che qui si differenziano le vie di smaltimento.

RIFIUTI Rifiuti e materiali riciclabiliRICICLABILI

RIFIUTI NON Rifiuti solidi urbani ed assimilabiliRICICLABILI e rifiuti speciali non pericolosi

RIFIUTI  A causa della loro composizione sono da rispettarePERICOLOSI disposizioni particolari per lo stoccaggio ed il trasporto.

Per la manipolazione dei rifiuti vale fondamentalmente un divieto di miscelazione. Questo obbligo si riferiscein particolare ai rifiuti pericolosi, dato che si potrebbero causare reazioni pericolose o incendi e che se ne pre-giudicherebbe comunque uno smaltimento compatibile con l’ambiente. Nel caso invece di materiali riciclabiliverrebbe invece a mancare la possibilità di recupero del rifuto stesso.

I principali rifiuti di un’officina meccanica:

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 16/44

16

 5 LA GESTIONE DEI RIFIUTI5 LA GESTIONE DEI RIFIUTI

Tipologie di rifiuti Codice UE Descrizione Dove vengono prodotti?

Rifiuti riciclabili

Oli esauriti 130204 Post consumo clorurati Officina

Metalli:- apparecchi fuori uso 160214 Parti metalliche, lattine pulite Officina, carrozzeria,- Ferro e acciaio 170405 possono essere raccolte insieme; magazzino- Alluminio 170402 l’alluminio dovrebbe essere raccolto- Rame 170401 separatamente

Imballaggi in cartone 150101 Cartone, scatoloni Ufficio, magazzinoe carta Magazzino

Vetro 170202 Parabrezza (auto) Officina

Contenitori di vetro 150107 Altri settoriPneumatici fuori uso 160103 Possono essere in parte riciclati Officina, distributore

come materiale o termicamente

Imballaggi in plastica 150102 Contenitori puliti di liquidi e fogli Reparto vendite,estensibili magazzino, officina

Catalizzatori esauriti 160801 Contengono metalli preziosi Officina

Imballaggi in legno 150103 In particolare parti di materiali Magazzinoda imballaggio

Rifiuti non riciclabili ed industriali (rifiuti speciali non pericolosi)

Rifiuti non differenziati 200301 Rifiuti urbani misti, incluso carta e Ufficio, vendite, areaadesivi sporchi di vernice, esterna, magazzino,residui di vernici essiccati distributore di benzina,in diversi contenitori diverse aree

Imballaggi in materiali misti 150106 Se non esistono possibiltà di riciclo Ufficio, vendite,magazzino, diverse aree

Materiali filtranti 150203 Stracci, indumenti protettivi Officina

Pastiglie per freni 160112 Diversi da pastiglie per freni Officinacontenenti amianto

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 17/44

17

 5 LA GESTIONE DEI RIFIUTI5 LA GESTIONE DEI RIFIUTI

Tipologie di rifiuti Codice UE Descrizione Dove vengono prodotti?

Rifiuti pericolosi

Batterie al piombo 160601 Accumulatori al piombo Officinacontengono acido solforico

Liquidi (oli) per freni 160113 Olio speciale che non deve essere Officinamescolato con altri oli esausti

Liquidi antigelo 160114 Contengono sostanze pericolose Officina

Materiali filtranti 150202 Contaminati da sostanze pericolose Officina

Veicoli inutilizzabili 160104 Veicoli tali quali Officina

Rifiuti di sgrassaggio 110113 Contenenti sostanze pericolose Officina, carrozzeria,impianto di lavaggio

Soluzione acquose 120301 In caso di utilizzo di sgrassanti Impianto di lavaggiodi lavaggio o di sostanze aggressive

 Altri solventi e miscele 140603 Generalmente utilizzati integralmente Impianto di lavaggiodi solventi Detergenti (ad es. detergenti senza pezzi meccanici

solventi alogenati)

Emulsioni non clorurate 130105 Scarti di circuiti idraulici Officina

Pastiglie freni 160111 Contenenti amianto Officina

Filtri olio 160107 Da preparare separatamente, Officinadato che possono essere recuperatedelle parti

5.3 Obblighi di registrazione

Sono prescritti per legge:

• Registro di carico e scarico (vidimato):

Introdurre periodicamente (almeno settimanalmente) i rifiuti prodotti come cariconello stoccaggio provvissorio (non vale per i rifiuti assimilabili agli urbani).Introdurre lo scarico dei rifiuti al momento della consegna degli stessi allo smaltitore

• Formulari di identificazione:

Questi formulari devono essere compilati alla consegna dei rifiuti (non per quelli conferitial servizio pubblico); una copia rimane in azienda, entro tre mesi lo smaltitore deve rispedireuna seconda copia controfirmata che deve essere archiviata assieme alla prima copia.

• MUD (Modulo unico di dichiarazione): la dichiarazione annuale dei rifiuti deve essere redattaentro aprile di ogni anno e consegnata all‘autorità competente.

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 18/44

Grazie ad un accordo siglato fra l’Ufficio Gestione Rifiuti, l’APA e la ditta Hafner è nato il progetto

"Sistema di raccolta e smaltimento computerizzato". Nell’ambito di tale progetto le aziende artigiane

possono delegare a questa ditta di smaltimento, oltre al trasporto e lo smaltimento di rifiuti pericolosi,

anche la tenuta del registro di carico e scarico e la dichiarazione dei rifiuti.Se siete interessati, chiedete informazioni all’Associazione Provinciale Artigiani!

5.4 Cernita dei rifiuti all’interno dell‘azienda

 Attraverso una chiara "logistica dei rifiuti" interna all’azienda si deve garantire che:

1. Venga effettuata una chiara cernita delle diverse tipologie di rifiuti

2. Le quantità di rifiuti non riutilizzati si riduca al minimo e che vengano quindi "guadagnate"frazioni di rifiuti riciclabili

Presupposto per una buona cernita e rilevazione dei rifiuti in azienda è un sistema di separazione dei rifiutichiaro e ben riconoscibile. Lo spazio necessario deve essere discusso con il personale che deve essere istrui-to e sensibilizzato ripetutamente. Affinché tutto possa funzionare al meglio si devono definire chiare respons-abilità.

Responsabilità:

Registrazione: la tenuta ed il controllo del registro e la dichiarazione annuale dei rifiuti sono compitidella direzione o di una persona dell’amministrazione.

Punti di raccolta: qui ogni reparto è responsabile dei punti di raccolta all’interno della propria area.Indipendentemente dal reparto, una periodica ispezione di controllo da parte dellapersona incaricata può spesso evitare un peggioramento della raccolta dei rifiuti.

Stoccaggio provvisorio: un responsabile deve controllare lo stoccaggio provvisorio dei rifiuti ed eventual-mente segnalare mancanze di ordine o pulizia.

Passi per una raccolta ordinata dei rifiuti in azienda:

1. Definire i punti dove le diverse tipologie di rifiuti vengono prodotte

2. Elencare i punti di posizionamento dei contenitori di rifiuti

Qui è importante prevedere degli adeguati contenitori per i rifiuti, tenendo conto che general-mente i contenitori standard di plastica per i rifiuti con una capacità fra 60 a 240 l dovrebberoessere sufficienti. Rifiuti particolari (pericolosi ed in particolare liquidi) devono essere portatiimmediatamente allo stoccaggio provvisorio. Molto utile è sicuramente una semplice piantina,nella quale vengono rappresentati i punti di raccolta con l’indicazione delle tipologie di rifiuti.

3. Contrassegnare i contenitori con un codice di colori

Un chiaro contrassegno della tipologia di rifiuti sul contenitore può fare miracoli ed aiuta a fardiventare "quotidianità" una buona cernita dei rifiuti. L’esperienza pratica insegna che ancheun codice di colori può essere utile per semplificare agli addetti la cernita dei rifiuti, ad es.:

18

 5 LA GESTIONE DEI RIFIUTI5 LA GESTIONE DEI RIFIUTI

! ! 

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 19/44

Nero: rifiuti non recuperabili

Giallo: carta

Verde: vetro

Blu: metallo

Bianco: plasticaRosso: rifiuti pericolosi e rifiuti particolari (contenenti oli)

Officina meccanica

IL NOSTRO SISTEMA DI CERNITA DEI RIFIUTI

Le seguenti foto mostrano l’applicazione pratica di un sistema di colori per la cernita dei rifiuti:

 A) sul posto di lavoro

19

 5 LA GESTIONE DEI RIFIUTI5 LA GESTIONE DEI RIFIUTI

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 20/44

B) nell’area esterna

4. Costruire ed organizzare uno stoccaggio provvisorio dei rifiuti (vedi schema sottostante)

Esempio di schema per uno stoccaggio provvisorio di rifiuti

20

 5 LA GESTIONE DEI RIFIUTI5 LA GESTIONE DEI RIFIUTI

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 21/44

Di seguito un deposito di rifiuti effettuato correttamente.

5.5 Gestione degli smaltitori

Le ditte di smaltimento sono partner e "fornitori" di un servizio che acquista sempre più importanza e cheperò influisce sempre di più sui costi in azienda. Scegliete quindi il Vostro partner di smaltimento secondocriteri qualitativi e richiedete un buon servizio.

Per concludere ancora alcuni suggerimenti importanti per uno smaltimento senza problemi:

Tenete una lista di smaltitori e richiedete offerte a concorrenti.

Richiedete l’iscrizione all’Albo gestori (codice di rifiuti autorizzato!)

Concordate i servizi accessori (documentazione, tenuta del registro)

21

 5 LA GESTIONE DEI RIFIUTI5 LA GESTIONE DEI RIFIUTI

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 22/44

22

6 LA GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE 6 LA GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE

6 La gestione delle sostanze pericolose

Le sostanze pericolose sono materiali e sostanze che possono essere pericolose per l’uomo e l’ambiente eche devono essere specificatamente contrassegnate (simbolo di pericolo). Per queste sostanze il produttoredeve elaborare delle schede di sicurezza secondo uno standard europeo, che descrivono le relative caratteri-

stiche delle sostanze e gli aspetti riguardanti la sicurezza e l’ambiente.

6.1 I principi base per la gestione delle sostanze pericolose

 ACQUISTO: Con un po’ di attenzione nell’acquisto, la problematica legata allo stoccaggio e alla manipolazio-ne di sostanze pericolose può essere limitata notevolmente. I tempi in cui i prodotti alternativi più ecologici

significavano una peggiore qualità sono ormai lontani. Anche i prezzi sono generalmente confrontabili e l’utiliz-zo comporta alla lunga meno problemi e dispendio di risorse. Conviene comunque chiedere sempre alle ditteproduttici i nuovi prodotti più ecologici!

Possibilità di azione nell’acquisto di sostanze pericolose:

• Minor utilizzo possibile di detergenti speciali

• Utilizzare prodotti concentrati per ridurre anche il trasporto al minimo possibile

• Confezioni ricaricabili, imballaggi ecologici, grandi contenitori

• Verificare la concentrazione di utilizzo

• Acquistare possibilmente solventi acquosi

• Fare attenzione alla compatibilità dei detergenti con il separatore al fine di evitarnein seguito problemi di funzionalità

• Richiedere la schede di sicurezza in caso di acquisto di nuovi prodotti

La “Lista nera”: ogni azienda dovrebbe valutare quali materiali non si vogliono avere in azienda. Questi sonoda elencare in una semplice lista e da comunicare al personale. Spesso certe "bombe chimiche" sono le pre-ferite da alcuni collaboratori!

! ! 

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 23/44

UTILIZZO: Nell’utilizzo di sostanze pericolose si deve porre particolare attenzione che:

- I dispositivi di protezione indicati nelle schede di sicurezza siano utilizzati durantela manipolazione delle sostanze pericolose.

- La quantità della sostanza pericolosa utilizzata deveessere la minore possibile

e devono essere rispettate le dosi consigliate dal produttore. È utile quindi utilizzaredei sistemi di dosaggio.

SMALTIMENTO: Per un corretto smaltimento delle sostanze pericolose i contenitori devono essere svuotaticompletamente. In questo modo i contenitori possono essere smaltiti come ferro vecchio, altrimenti sono rifiu-ti pericolosi (il cui smaltimento è più costoso).

Opzione: Contenitori ricaricabili che vengono ritirati dal fornitore.

6.2 La gestione delle sostanze pericolose all’interno dell‘azienda

Per gestire in modo sistematico in azienda le sostanze pericolose, si devono seguire i seguenti punti:

 RILEVAZIONE:

È sicuramente molto utile avere una lista sempre aggiornata delle sostanze pericolose (pag. 25)stoccate. Questo avviene attraverso la redazione della "Lista delle sostanze pericolose".

La raccolta di queste informazioni sulle sostanze pericolose servesoprattutto a valutare:

- Se per ogni sostanza pericolosa utilizzata in aziendaesite una scheda di sicurezza attuale e secondo qualimodalità essa viene archiviata;

- Se e come le informazioni contenute nelle schededi sicurezza vengono trasmesse agli addetti(istruzioni ecc.):

- Se il personale utilizza anche i relativi dispotivi diprotezione individuale;

- Come queste sostanze pericolose vengono stoccatedurante e prima dell’utilizzo;

- Come avvengono l’acquisto, il trasporto internoed il travaso.

Redigete la Vostra lista delle sostanze pericolose

con il modulo 11!

23

6 LA GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE 6 LA GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 24/44

24

6 LA GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE 6 LA GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE

   S   i  m   b  o   l   i   d   i  p  e  r   i  c  o   l  o  :

   C  =  c  o  r  r  o  s   i  v  o  ;

   X   i  =   i  r  r   i   t  a  n   t  e  ;

   O  =   i  n   f   i  a  m

  m  a   b   i   l  e

   F  =   f  a  c   i   l  m  e  n   t  e   i  n   f   i  a  m  m  a   b   i   l  e

   E  s  e  m  p   i  o   d   i   l   i  s   t  a   d  e

   l   l  e  s  o  s   t  a  n  z  e  p  e  r   i  c  o   l  o  s  e  :

   n   r .

   D   e   s   c   r    i   z    i   o   n   e

    C   o   n   s   u   m   o

   A   r   e   a   d    i   s   t   o   c   c   a   g   g    i   o    /

    S   c   h   e   d   a

    S    i   m   b   o   l   o

   F   r   a   s    i   R

   F   r   a   s    i    S

    O   s   s   e   r   v   a   z    i   o   n    i    /

   p   r .

   (   n   o   m   e   c   o   m   m   e   r   c    i   a   l   e   )

   a   n   n   u   o

   r   e   q   u    i   s    i   t    i

   d    i   s    i   c   u   r   e   z   z   a

   d    i   p   e   r    i   c   o   l   o

   a   l   t   r   o

   p   r   e   s   e   n   t   e

   1

   V  e  r  n   i  c  e  p  e  r  a  u   t  o

   2   2   4   k  g

   M  a  g  a  z  z   i  n  o  c  a   b   i  n  a

 ,

   S   i

   f  o  r  n   i   t  u  r  a   1  x  s  e   t   t   i  m

  a  n  a

   2

   D   i   l  u  e  n   t  e

   1   4   0   k  g

  m  a  g  a  z  z   i  n  o ,

   S   i

   f  o  r  n   i   t  u  r  a   1  x  s  e   t   t   i  m

  a  n  a

   3

   I  n   d  u  r  e  n   t  e

   1   2   0   k  g

  m  a  g  a  z  z   i  n  o ,

   S   i

   f  o  r  n   i   t  u  r  a   1  x  s  e   t   t   i  m

  a  n  a

   4

   M  a  s  s  a  p  e  r  m  a  n  o   d   i   f  o  n   d  o

   1   9   0   k  g

  m  a  g  a  z  z   i  n  o ,

   S   i

   f  o  r  n   i   t  u  r  a   1  x  s  e   t   t   i  m

  a  n  a

   5

   S  o   l  v  e  n   t  e

   7   0   0   l

  m  a  g  a  z  z   i  n  o ,

   S   i

   f  o  r  n   i   t  u  r  a   1  x  s  e   t   t   i  m

  a  n  a

   7

   O   l   i  o  p  e  r  m  o   t  o  r  e

   3   0   5   0   k  g

  m  a  g  a  z  z   i  n  o  m  a  x .   5

   0   0   k  g

   S   i

   8

   A  n   t   i  g  e   l  o

   3   7   0   k  g

  m  a  g  a  z  z   i  n  o

   S   i

   9

   L   i  q  u   i   d  o  p  e  r   f  r  e  n   i

   6   0   l

  m  a  g  a  z  z   i  n  o

   S   i

   1   0

   B  a   t   t  e  r   i  e

   6   0   S   t   ü  c   k

  m  a  g  a  z  z   i  n  o

   S   i

   1   1

   D  e   t  e  r  g  e  n   t   i

   1   2   0   l

  m  a  g  a  z  z   i  n  o

   S   i

   I  n   t  r  o   d  u  r  r  e

   l  e   i  n   d   i  c  a  z   i  o  n  e   d  e   l   l  e

  s  c   h  e   d  e   d   i  s   i  c  u  r  e  z  z  a   !

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 25/44

SCHEDE DI SICUREZZA:

Le schede di sicurezza devono sempre accompagnare i prodotti acquistati. Il fornitori ha il compito di adem-piere a questo obbligo e di garantire l’attualità delle schede di sicurezza. È sicuramente opportuno archiviarele schede di sicurezza arrivate in un raccoglitore specifico. Le schede di sicurezza non più attuali devono in-vece essere eliminate.

SICUREZZA DEI LAVORATORI:

Il giusto utilizzo di sostanze pericolose deriva dalle frasi R ed S e dalla descrizione di queste frasi, chesono contenute nelle schede di sicurezza. Ai lavoratori che vengono a contatto con sostanze pericolose sideve fornire una copia relativa delle schede specifiche e devono essere spiegati i contenuti delle relative frasiR e S. In particolare si deve documentare la distribuzione di dispositivi di sicurezza individuali.

STOCCAGGIO DI SOSTANZE PERICOLOSE:

Si deve fare particolare attenzione ad un corretto stoccaggio delle sostanze pericolose. Fondalmentalmente,per legge, possono essere stoccate sul luogo di utilizzo soltanto quelle quantità che devono essere utilizzatea breve (al massimo il relativo fabbisogno quotidiano ). Esistono però buoni compromessi ad es. per lo stoc-caggio di oli:

 A causa della disposizione legislativa sopra citata è sicuramente opportuno acquistare armadi di sicurezza oattrezzare uno specifico magazzino delle sostanze pericolose. Al riguardo esistono anche dei requisiti darispettare.

Nel caso in cui vengano stoccate sostanze pericolose per l’acqua, le sostanze pericolose devono essere stoc-cate in vasche di contenimento e secondo le indicazioni delle schede di sicurezza: minimo 100% della capa-cità del contenitore più grande o 50% della capacità di tutti i contenitori assieme.

25

6 LA GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE 6 LA GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 26/44

Se vengono stoccate sostanze infiammabili, è sicuramente opportuno stoccare contemporamente meno di

500 litri di tali sostanze. Nel caso in cui infatti venga superato questo quantitativo è necessario un collaudoanti-incendio del magazzino e devono essere rispettati i seguenti requisiti:

• sostanze infiammabili e non devono essere stoccate in luoghi separati;

• il magazzino deve essere suddiviso con pareti resistenti al fuoco;

• le porte devono essere anti-incendio;

• i ripiani, le pareti e la pavimentazione devono essere di materiale non infiammabile;

• il magazzino deve essere areato in modo adeguato;• il pavimento deve avere una vasca di contenimento e non devono esserci pozzetti di raccolta;

• il magazzino deve essere adeguatamente segnalato e l’accesso deve essere regolamentato.

Dal punto di vista organizzativo è sicuramenteopportuno definire nella lista delle sostanze pericolosei luoghi di stoccaggio delle diverse sostanze pericolose.

Concludendo si deve ancora accennare al fatto cheanche i gas liquidi possono rappresentare un rischioper l’azienda. È anche previsto per legge che bombole

di gas, sia durante lo stoccaggio che durante l’utilizzo,debbano essere assicurate con una catena. Un buonesempio in tal senso:

26

6 LA GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE 6 LA GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE

stoccaggio

non in regola

stoccaggio

in regola

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 27/44

MARCATURA:

Sia le sostanze pericolose che i rifiuti pericolosi devono essere contrassegnati in ogni fase di attivitá (stoc-caggio, trasporto interno, utilizzo in produzione). Questo avviene attraverso l’utilizzo dei contenitori originaliche sono contrassegnati. In casi eccezionali, quando si utilizzano altri contenitori, si deve comunque garantireche le seguenti informazioni siano presenti sul contenitore:

• descrizione univoca dei contenuti

• simbolo di pericolo

• istruzioni di pericolo

• descrizione ed eventuale codice del rifiuto (in caso di rifiuti pericolose)

Esempio di marcatura:

CONTROLLO INTERNO:

É sicuramente opportuno effettuare almeno una voltaal mese una ispezione interna dopo l’orario di lavoroper valutare l’effettivo stoccaggio delle sostanze peri-colose. Questa attività è sicuramente coordinabilecon la pulizia settimanale dell’azienda. SegnateVi quindii problemi rilevati e parlatene il lunedì successivo conil personale durante la riunione settimanale di piani-ficazione.

27

6 LA GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE 6 LA GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE

F

Diluente di alcol

 Xn

Contiene:

metanolo (2%), toluolo (20%), butanolo (30%)

Istruzioni di pericolo:

R 20/22 Nocivo per inalazione e ingestioneR 11 Facilmente infiammabile

Istruzioni di sicurezza:

S2 Conservare fuori dalla portata dei bambiniS7 Conservare il recipiente ben chiusoS16 Conservare lontano da fiamme e scintille.

Non fumare.S24 Evitare il contatto con la pelle25 e gli occhiS33 Evitare l’accumulo di cariche elettrostatiche

Produttore, importatore e distributore

dannosoper la salute

facilmenteinfiammabile

Fonte, origine

“Frasi S”: consigli per la sicurezza

“Frasi R”: rischi specifici

Componenti, contenuti

Descrizione del pericolo

Simbolo di pericolo

Nome commerciale

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 28/44

6.3 Foglio informativo sui preparati pericolosi

e la loro manipolazione

Sostanze esplosive

• Conservare il recipiente ben chiuso in luogo adeguatamente ventilato, tenere lontano da fonti di calore e di ignizione.• Durante la manipolazione di queste sostanze indossare guanti e occhiali protettivi idonei oppure protezione del viso.• Smaltire i rifiuti secondo le normative nazionali (consultare prima l’addetto).• Durante la manipolazione di sostanze o preparati esplosivi non fumare non utilizzare fiamme libere.

Non utilizzare in vicinanze di superfici calde (riscaldamento, fornello elettrico, ecc.). Tenere lontano da fonti d’ignizione.• Evitare l’urto e lo sfregamento.

Sostanze estremamente/altamente infiammabili

• Conservare il recipiente ben chiuso in luogo adeguatamente ventilato, tenere lontano da fonti di calore e di ignizione.• Durante la manipolazione di queste sostanze indossare guanti e occhiali protettivi idonei oppure protezione del viso.• Non permettere l’immissione nel sistema fognario; rischio di esplosione!• Prendere misure di prevenzione contro cariche elettrostatiche (messa a terra ecc.)• Utilizzare solamente in luoghi adeguatamente ventilati.• Durante la manipolazione di sostanze o preparati estremamente infiammabili non fumare non utilizzare fiamme libere.

Non utilizzare in vicinanze di superfici calde (riscaldamento, fornello elettrico, ecc.). Tenere lontano da fonti d’ignizione.

Sostanze infiammabili

• Durante la manipolazione di sostanze o preparati infiammabili non fumare non utilizzare fiamme libere. Non utilizzarein vicinanze di superfici calde (riscaldamento, fornello elettrico, ecc.). Tenere lontano da fonti d’ignizione.

• Predisporre mezzi di estinzione adatti (vedi indicazione etichetta).• Utilizzare solamente in luoghi adeguatamente ventilati.

Sostanze facilmente infiammabili

• Durante la manipolazione di queste sostanze indossare guanti e occhiali protettivi idonei oppure protezione del viso.

• Conservare il recipiente ben chiuso in luogo adeguatamente ventilato, tenere lontano da fonti di calore e di ignizione.• Non permettere l’immissione nel sistema fognario.• Utilizzare solamente in luoghi adeguatamente ventilati.• Durante la manipolazione di sostanze o preparati facilmente infiammabili non fumare non utilizzare fiamme libere.

Non utilizzare in vicinanze di superfici calde (riscaldamento, fornello elettrico, ecc.). Tenere lontano da fonti d’ignizione.• Predisporre mezzi di estinzione adatti (vedi indicazione etichetta).

Sostanze comburenti

• Durante la manipolazione di queste sostanze indossare guanti e occhiali protettivi idonei oppure protezione del viso• Conservare il recipiente ben chiuso in luogo adeguatamente ventilato, tenere lontano da fonti di calore e di ignizione.• Durante la manipolazione di sostanze o preparati comburenti non fumare non utilizzare fiamme libere. Non utilizzare

in vicinanze di superfici calde (riscaldamento, fornello elettrico, ecc.). Tenere lontano da fonti d’ignizione.• Non permettere l’immissione nel sistema fognario.• Tenere lontano da sostanze infiammabili.

• Smaltire i rifiuti contenenti resti di questi preparati secondo le normative nazionali (consultare prima l’addetto).

Sostanze altamente tossiche

• Conservare sotto chiave (box per veleni serrato).• Conservare lontano da alimenti, bevande o mangimi.• Non mangiare, bere e fumare durante il lavoro.• Evitare il contatto con la pelle, occhi e mucosa.• Non inalare polveri/vapori/gas.• Smaltire i rifiuti e contenitori secondo le normative nazionali (consultare prima l’addetto).• Indossare abbigliamento, occhiali e guanti protettivi idonei.• Ventilare bene oppure usare apparecchio respiratorio adatto.• In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile mostrargli l’etichetta).• Conservare il recipiente ben chiuso in luogo adeguatamente ventilato.

• Non utilizzare in grandi superfici all’interno di aree di soggiorno• Togliere immediatamente indumenti sporchi o contaminati.• Tenere lontano dalla portata dei bambini.• Lavare le mani abbondantemente dopo aver lavorato con la sostanza.

28

6 LA GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE 6 LA GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE

E

F+

F

O

T+

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 29/44

Sostanze tossiche

• Conservare sotto chiave (box per veleni serrato).• Tenere lontano dalla portata dei bambini.• Conservare il recipiente ben chiuso in luogo adeguatamente ventilato• Conservare lontano da alimenti, bevande o mangimi.• Non mangiare, bere e fumare durante il lavoro.• Non inalare polveri/vapori/gas.• Evitare il contatto con la pelle.• In caso di contatto con la pelle lavarsi immediatamente ed abbondantemente.• Smaltire i rifiuti e contenitori secondo le normative nazionali (consultare prima l’addetto).• Indossare abbigliamento, occhiali e guanti protettivi idonei.• Togliere immediatamente indumenti sporchi o contaminati.• In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile mostrargli l’etichetta).• Non utilizzare in grandi superfici all’interno di aree di soggiorno

Nocivo• Non inalare polveri/vapori/gas.• Evitare il contatto con la pelle.• Indossare abbigliamento, occhiali e guanti protettivi idonei.• In caso di formazione di aerosol usare apparecchio respiratorio adatto.• In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile mostrargli l’etichetta).• Non utilizzare in grandi superfici all’interno di aree di soggiorno.

Corrosivo

• Tenere lontano dalla portata dei bambini.• Non mangiare, bere e fumare durante il lavoro.• Evitare il contatto con la pelle e gli occhi.

• In caso di contatto con la pelle lavare immediatamente ed abbondantemente con acquae consultare immediatamente il medico.• Togliere immediatamente indumenti sporchi o contaminati.• Indossare abbigliamento, occhiali e guanti protettivi idonei.• Dopo ingestione consultare immediatamente il medico (se possibile mostrargli la confezione oppure l’etichetta).

Irritante

• Tenere lontano dalla portata dei bambini.• Non mangiare, bere e fumare durante il lavoro.• Non inalare polveri/vapori/gas.• Evitare il contatto con la pelle e gli occhi.• In caso di contatto con la pelle lavare immediatamente ed abbondantemente con acqua

e consultare immediatamente il medico.• In caso di contatto con la pelle lavare immediatamente ed abbondantemente con acqua

e consultare immediatamente il medico.• Indossare abbigliamento, occhiali e guanti protettivi idonei.• Utilizzare solamente in luoghi adeguatamente ventilati.

Infettivo

• Evitare il contatto con la pelle e gli occhi.• Non inalare polveri/vapori/gas.• Non mangiare, bere e fumare durante il lavoro.• Conservare sotto chiave.• Tenere lontano dalla portata dei bambini.• Indossare abbigliamento e guanti protettivi idonei.• Smaltire i rifiuti e contenitori secondo le normative nazionali (consultare prima l’addetto).

29

6 LA GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE 6 LA GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE

Xn

C

Xi

T

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 30/44

Cancerogeno, mutageno

• Evitare l’esposizione, prima dell’utilizzo chiedere informazioni dettagliate.• In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico.

Tossico per il ciclo riproduttivo

• Non utilizzare da parte di donne in età fertile• In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico.

Danni cronici

• Durante il lavoro indossare abbigliamento protettivo idoneo.• In caso di formazione di aerosol usare apparecchio respiratorio adatto• Utilizzare solamente in luoghi adeguatamente ventilati.• Non utilizzare in grandi superfici all’interno di aree di soggiorno

Cartelli di prescrizione sui luoghi di lavoro (mezzi di protezione individuale)

Guanti di protezione obbligatoria

Protezione obbligatoria degli occhi

Calzature di sicurezza obbligatoria

Protezione obbligatoria delle vie respiratorie

30

6 LA GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE 6 LA GESTIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 31/44

7 Impianti di verniciatura

La figura sottostante mostra le principali problematiche ambientali connesse ad un impianto di verniciatura.Da essa si possono dedurre le seguenti tematiche principali da affrontare: l’utilizzo di sostanze pericolose,le emissioni in atmosfera e i rifiuti connessi a tale utilizzo. Questa tematiche verranno affrontate nel dettaglio

nei prossimi capitoli.

Estratto da: Der Umweltbewusste Kfz-Betrieb. Bayerisches Staatsministerium für Landesentwicklung und Umweltfragen, DeutschesKraftfahrzeuggewerbe LV Bayern, 1996.

7.1 Sostanze pericolose - Emissioni

Le sostanze pericole utilizzate in un’officina meccanica sono da un lato, le vernici stesse (sottosmalto, fondoe vernice superficiale), dall’altro i detergenti. Per quanto riguarda le vernici si possono nuovamente distingueretra vernici a base di solventi e vernici a base di acqua. In tutte le vernici si lavora su tre strati: il sottosmalto, ilfondo e la vernice superficiale

Come per le tutte le sostanze pericolose in un’officina, anche per le vernici ed i detergenti si devono richiede-re le relative schede di sicurezza. Le sostanze pericolose devono essere stoccate secondo norma. Tutto il per-sonale, che manipola sostanze pericolose, deve essere istruito sui rischi connessi a tale attività e deve riceve-

dere ed anche utilizzare i relativi dispositivi di protezione individuale (vedi capitolo gestione delle sostanzepericolose).

31

7 IMPIANTI DI VERNICIATURA7 IMPIANTI DI VERNICIATURA

Pulizia distrumentidi lavoro

Levigatura Abbattimentoeccedenze(a secco

o ad acqua)

Stoccaggiodi vernici e

solventi

Miscelazionedi vernici

TrattamentoScarichi

Smaltimentorifiuti - gestionedocumentazione

Produzione rifiuti:residui vernici,

solventi,contenitori sporchi,

filtri

Cernitatrattamento

rifiuti,riciclaggio

Stoccaggiorifiuti

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 32/44

7.1.1 Vernici a base di solvente

Fino a poco tempo fa in questo settore venivano utilizzate esclusivamente vernici a base di solvente. Il con-tenuto di solventi organici di queste vernici varia tra il 30 ed 80%, cui corrisponde un altrettanto alto valore diemissioni di solventi in atmosfera. Queste vernici sono anche di tipi diversi.

Nelle vernici ad 1 componente, il legante è costituito da un unico componente ed è contenuto nel solvente.L’indurimento avviene attraverso l’evaporazione del solvente (fisico). La vernice stessa dispone di una bassastabilità chimica e fisica e per questo motivo oggigiorno non viene quasi piu` utilizzata.

Nelle vernici a 2 componenti, il legante è costituito da due componenti, la vernice di base e l’indurente.Questi componenti vengono mescolati poco prima della lavorazione, non si possono però immagazzinare(breve tempo di impiegabilità). Inoltre con il sistema a bicchieri si possono mescolare soltanto quantità dialmeno 0,5, 1, 2 o più litri. Per piccole riparazioni rimangono quindi sempre dei residui che poi devono esseresmaltiti a caro prezzo. Per questo motivo si dovrebbero utilizzare sistemi di dosaggio 2-K. In questo modo sipossono mescolare anche quantità minori di 0,5 litri e quindi si producono meno rifiuti.

Un’ulteriore miglioramento è l’utilizzo di vernici high-solid (vernici con una alta componente solida) per i sotto-

fondi. In questo modo in questa fase di lavorazione sono necessari un numero minore di strati di vernice equindi meno vernice. Se queste vernici altamente vischiose vengono utilizzate con un sistema di dosaggio 2-K e Hot Air si possono ottenere i seguenti vantaggi:

- ottimale polverizzazione, meno overspray

- maggiori quantitá di vernice, per questo meno strati

- lavorazione dei singoli componenti direttamente dai contenitori originali, quindi minori perdite

- evaporazione più veloce dei solventi residui, asciugatura più veloce

- miscelazione non necessaria

- diminuzione dei tempi di asciugatura tra i diversi strati

Il risparmio possibile si aggira intorno a circa il 70% della quantità acquistata!

7.1.2 Emissioni

RIDUZIONE GRAZIE AD UN MINORE CONSUMO DI VERNICI

L’utilizzo di vernici a base di solvente è problematico sia per chi effettua questo tipo di lavorazione che ancheper il resto dell’ambiente, dato che a causa della alta pressione del vapore una buona parte dei solventi vieneceduta all’ambiente durante la verniciatura. L’utilizzo di pistole di verniciatura ad alta pressione con rendimen-to massimo del 35% provoca il cosiddetto overspray, ovvero la vernice che non raggiunge l’oggetto da verni-ciare. Questo overspray deve essere allontanato dall’aria interna della cabina di verniciatura e smaltito a caroprezzo.

In questo ambito altri tipi di pistole di verniciatura possono raggiungere una notevole riduzione dell’overspraye della nebulizzazione del colore, come ad es. le High Volume Low Pressure e la pistola di verniciatura HVPLa nebulizzazione ridotta. In queste pistole la pressione dell’aria del polverizzatore è ridotta a 0.7 bar, il rendi-mento raggiunge circa il 50%. In questo senso esistono diversi sistemi per deviare l’aria nella pistola con lapressione desiderata:

a) produzione di aria compressa in soffianti o turbine < 1 bar

b) allacciamento alla rete di aria compressa (2,5 - 6 bar) con un regolatore di pressione prima della pistola

c) allacciamento alla rete di aria compressa, ma riduzione della pressione all’interno della pistola

La qualità della verniciatura con queste pistole di verniciatura è momentaneamente uguale al sistema ad alta

pressione, dato che il problema delle goccie troppo grosse è stato risolto grazie ad un rimpicciolimento deglispruzzatori di colore. Per l’utilizzo di questa tecnologia è importante l’addestramento dell’addetto alla verni-ciatura, in modo che egli non venga ad es. fuorviato dal rumore ridotto ad applicare più vernice.

32

7 IMPIANTI DI VERNICIATURA7 IMPIANTI DI VERNICIATURA

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 33/44

TRATTAMENTO DELLE EMISSIONI

 Anche con l’applicazione del più attuale standard tecnologico, l’utilizzo di vernici a base di solventi provocaemissioni di solventi nell’atmosfera. Questo significa che le emissioni degli impianti di verniciatura devonoessere abbattute, nel caso in cui vengano utilizzati più di 250 kg di solventi (non quantità di vernici!) all’anno. Allo scopo si possono installare gli utilizzatissimi filtri a carbone attivo. Questi f iltri devono essere sottoposti a

manutenzione e sostituzione periodiche per poter garantire che l’abbattimento sia sufficiente e regolare. Sonoconsigliabili quei sistemi muniti di blocco automatico quando i filtri devono essere sostituiti.

Per diminuire effettivamente le emissioni di solventi oggigiorno si può provare l’utilizzo di vernici a base diacqua. Queste vernici contengono ancora soltanto circa il 10% di solventi non a base di acqua e sono quindisono da considerarsi molto più ecologiche delle prime.

7.1.3 Vernici a base di acqua

Dal punto di vista ambientale l’utilizzo di vernici a base di acqua è vantaggioso soltanto perché la quantità diemissioni contenenti solventi si riduce drasticamente. La perdita di qualità, paventata spesso fino a poco

tempo fa, oggi non esiste più. Al contrario: dato che tutte le case automobilistiche europee utilizzano già inparte vernici a base di acqua per la verniciatura in serie, l’utilizzo delle stesse diventa sempre più importanteanche nelle riparazioni, al fine di evitare la scarsa compatibilità spesso rilevata tra le due tipologie di vernici.

 Anche se fondalmentalmente le apparecchiature esistenti possono essere ancora utilizzate ed i vantaggi e glisvantaggi dei diversi apparecchi sopra elencati valgono ancora, anche se in misura minore, l’utilizzo di verniciad base di acqua richiede alcuni adattamenti dell’impianto di verniciatura:

a) tutte le apparecchiature, sia per l’alimentazione che per la spruzzatura, dovrebbero essere di acciaio

inox o di plastica; materiali corrodibili come ad es. acciaio zincato dovrebbero essere evitati.

b) durante l’applicazione la temperatura dovrebbe essere tra i 23°C ed i 28°C e l’umidità relativatra il 30% ed 75%. Per il volume di aria è consigliabile anche una portata di perlomeno 15m 3 /ora,

ancora meglio di 25m3 /ora.

Se vengono utilizzate entrambe le tipologie di vernici, le cabine devono esse-re convertibili per la vernice ad acqua.

Gli svantaggi della vernice ad acqua sono sicuramente la scarsaresistenza al gelo e la breve conservabilità. Le vernici ad acquanecessitano di temperatura di trasporto e stoccaggio tra i 5°C edi 35°C. Questo requisito è difficilmente rispettabile durante il tra-

sporto in inverno ed ha giá provocato la distruzione di intericarichi.

Una soluzione a questo problema sono le vernici ad acqua a

due componenti. Il primo componente contiene un concen-trato di contenuto solido ed il solvente, l’altro è il componenteacquoso e contiene coagulanti e regolatori. Questi due com-ponenti vengono mescolati soltanto prima della lavorazione. Inquesto modo la vernice non è sensibile alla temperatura ed hauna maggiore conservabilità.

Si è anche arrivati ad un tempo di essicazione più breve grazie aimiglioramenti effettuati sul componente acquoso. Inoltre si può

anche ridurre il tempo di essiccazione con l’utilizzo di sistemi di sof-fiatura. Questi sistemi di soffiatura si possono installare da soli nellacabina.

33

7 IMPIANTI DI VERNICIATURA7 IMPIANTI DI VERNICIATURA

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 34/44

34

7 IMPIANTI DI VERNICIATURA7 IMPIANTI DI VERNICIATURA

Il seguente riassunto contiene i principali pro e contro all’utilizzo di vernici ad acqua:

Pro Contra

Diminizione delle emissioni di solventi. Se leemissioni di solventi non superano i 250 kg/annonon è necessaria l’installazione di impiantidi abbattimento.

L’evaporazione della vernice superficiale Tempo di miscelazione maggiorenon è necessaria.

 Aggiornamento dell’addetto alla verniciatura

Minore consumo di vernici (1/3) La vernica ad acqua è più cara

L’utilizzo di vernici ad acqua è comunque nell’insieme più vantaggioso.

L’asciugatura può essere ridotta attraverso nuovi Maggiore dispendio di tempo ed energiasistemi, come ad es. sistemi di soffiatura, allo per l‘asciugaturastesso durata di quella delle vernici a solvente.

Compatibilità tra la prima verniciaturae la riparazione

Utilizzo di vernici ad acqua a 2 componenti per Scarsa resistenza al gelo e breve conservabilitàaumentare la resistenza al gelo e la conservabilità delle vernici ad acqua

Riassumendo si può sicuramente concludere che l’utilizzo di vernici a base di acqua è più vantaggioso sia dalpunto di vista ambientale che economico. Il cambiamento della tecnologia richiede sicuramente da parte degliutilizzatori la disponibilità a testare nuovi processi lavorativi per raggiungere la qualità ottimale.

7.1.4 Pulizia

L’utilizzzo di sostanze non pericolose per l’ambiente può essereapplicato anche nella pulizia delle apparecchiature di verniciatu-ra. Anche qui dipende se la lavorazione viene effettuata con ver-

nici a solvente o ad acqua.

La pulizia di apparecchiature sporche di solventi avviene condiluenti nitrosi, cosa che provoca emissioni attraverso l’evapora-zione del detergente. Lo smontaggio delle pistole prima dellapulizia richiede molto lavoro.

Un possibilità di miglioramento per l’utilizzatore consiste anchedi nuovo nell’utilizzo di pistole HVLP, dato che esse devonoessere smontate per la pulizia. Inoltre oggigiorno trovano giàspesso utilizzo impianti chiusi di pulizia, all’interno dei qualivengono preparati i solventi. Attraverso la distillazione la miscela

di solventi viene pulita e può quindi essere riutilizzata. Il rifiutopastoso deve essere smaltito.

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 35/44

Una ulteriore variante è una macchina per la pulizia ad ultrasuoni completamente automatizzata con un cir-colo chiuso e contenente criptolo. Anche in questo caso non si deve effettuare lo smontaggio delle appa-recchiature ed il criptolo usato può essere rigenerato. Si riducono in questo modo anche le quantità di deter-genti, di emissioni ed i tempi di pulizia.

Per la pulizia degli apparecchi per la verniciatura con vernici ad acqua non vengono utilizzati solventi nitrosi,

ma soltanto acqua completamente desalinizzata. Dopo aver lavato la pistola quest’acqua viene mescolatacon una polvere coagulante, che coagula appunti le particelle di vernice. Dopo il filtraggio rimangono ca. 5%di residui che possono essere smaltiti con i rifiuti industriali.

7.2 Scarichi

Durante la verniciatura si producono scarichi, principalmente in casodi levigatura ad acqua. Questa tecnica viene comunque utilizzata sem-pre di meno, a parte in casi particolari prima della verniciatura finale.Nel caso della levigatura a secco, più utilizzata, la polvere viene aspi-

rata e quindi non finisce negli scarichi.

 Attraverso la levigatura ad acqua si vengono a trovare dei metallipesanti negli scarichi. Quest’acqua non può essere immessa nellacanalizzazione. Gli allacciamenti della cabina di verniciatura alla canali-zzazione dovrebbero quindi essere chiusi, in modo che non ci possanoessere scarichi incontrollati nella canalizzazione. Eventuali scarichiancora esistenti devono essere raccolti e smaltiti come rifiuti pericolo-si. Se si lascia evaporare l’acqua, si può effettuare una pulizia a seccoe si può smaltire la vernice essiccata.

Esistono cabine di verniciatura che sono attrezzate con un "pavimentoad acqua", nel quale vengono raccolte parti di vernice e polveri. Anchequest’acqua non può essere immessa nella canalizzazione, ma deveessere smaltita periodicamente come rifiuto pericoloso, dove, attraver-so l‘evaporazione, il residuo può essere ridotto notevolmente.

7.3 Rifiuti

La tabella seguente fornisce una quadro riassuntivo dei rifiuti che vengono tipicamente prodotti da un impian-to di verniciatura e delle relative possibilità di riduzione, riciclaggio e smaltimento. Altri rifiuti, come stracci,carta pulita ed imballaggi, possono essere smaltiti assieme agli altri rifiuti dell’officina, suddivisi per tipologia.

Tutti i rifiuti sono sottoposti agli obblighi legislativi indicati nel capitolo 5.

Di seguito le principali tipologie di rifiuti per un’impianto di verniciatura:

35

7 IMPIANTI DI VERNICIATURA7 IMPIANTI DI VERNICIATURA

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 36/44

36

7 IMPIANTI DI VERNICIATURA7 IMPIANTI DI VERNICIATURA

   T   i  p  o   l  o  g   i  a   d   i  r   i   f   i  u   t  o

   C  o   d   i  c  e   d  e   l  r   i   f   i  u   t   i   (   E   U   )

   R   i   d  u  z   i  o  n  e

   R   i  c   i  c   l  a  g  g   i  o   /  s  m  a   l   t   i  m

  e  n   t  o

   M  a   t  e  r   i  a   l   i   f   i   l   t  r  a  n   t   i

   1   5   0   2   0   3

   A  u  m  e  n   t  o   d  e   l   l   ’  e   f   f   i  c   i  e  n  z  a   d   i  v  e  r  n   i  c   i  a   t

  u  r  a

   L  a  s  c   i  a  r  e  s  s   i  c  c  a  r  e ,  r   i   f   i  u   t  o

  u  r   b  a  n  o

   S  o   l  v  e  n

   t   i   i  n  q  u   i  n  a   t   i   (  p  u   l   i  z   i  a   )

   1   1   0   1   1   3

   U   t   i   l   i  z  z  o  r   i  s  p  a  r  m   i  o  s  o ,   i  m  p   i  a  n   t   i

   R   i   f   i  u   t  o  p  e  r   i  c  o   l  o  s  o

   d   i  p  u   l   i  z   i  a  a  c   i  r  c  o   l  o  c   h   i  u  s  o

   I  m   b  a   l   l  a  g  g   i   i  n  m  e   t  a   l   l  o

   1   5   0   1   0   4

   C  o  n   t  e  n   i   t  o  r   i  a  r  e  n   d  e  r  e

   R  e  s   t   i   t  u  z   i  o  n  e  a   l   f  o  r  n   i   t  o  r  e ,

  a   l   t  r   i  m  e  n   t   i  s  m  a   l   t   i  m  e  n   t  o  c  o

  n  m  e   t  a   l   l   i

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 37/44

Riassumento si può sottolineare che negli ultimi dieci anni è cambiato molto in campo ambientale nel settoredella verniciatura derivante dalla riparazione di auto. Si è passati dalle tradizionali tecniche di spruzzatura convernici a solvente e pistole ad alta pressione all’utilizzo di vernici a basso contenuto di solventi e di appa-recchi con il più alto grado di efficacia. Anche nel settore del riciclaggio di rifiuti pericolosi ci sono state grandinovità. Se tutte queste tecniche possono essere considerate delle potenziali misure ambientali, allora i migli-oramenti proposti in questo capitolo possono essere riassunti in questo modo:

1) Misure di riduzione:

- Utilizzo di vernici a basso contenuto di solventi

- Utilizzo di vernici ad acqua

- Utilizzo di impianti di dosaggio

- Utilizzo di apparecchiature ad alto grado di efficacia

2) Misure di riciclaggio

- Distillazione e riutilizzo di solventi

3) Misure di trattamento

- Utilizzo di impianti per l’abbattimento delle emissioni

- Trattamento dei rifiuti (esterno, vedi tabella precedente)

Ulteriori misure, come ad es. il riciclaggio di vernici attraverso l’ultrafiltrazione, vengono utilizzate nell’industria

automobilistica, ma non sono economiche per un’azienda che effettua riparazioni.

37

7 IMPIANTI DI VERNICIATURA7 IMPIANTI DI VERNICIATURA

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 38/44

8 Impianti di lavaggio

Se l’officina meccanica possiede anche un impianto di lavaggio, devono essere valutati anche ulteriori effettiambientali. Questi aspetti vengono rappresentati di seguito:

Di seguito verranno spiegate nel dettaglio le singole problematiche ambientali. La tabella specifica fornisceanche una visione d’insieme sulle diverse tipologie di impianti di lavaggio, le loro problematiche ambientali esoluzioni potenziali.

8.1 Energia

Per ridurre al massimo l’utilizzo di energia, bisogna fare particolare attenzione ai valori di allacciamento. Talivalori vengono riportati nella relativa tabella.

Un‘alternativa per la preparazione di acqua calda è rappresentata dall’energia solare. A tal fine devono peròessere presenti grandi superfici per l’installazione dei collettori, ad es. cappannoni con tetti piatti. Comunqueanche su superfici piccole si possono installare collettori a vuoto che risparmiano spazio e sono molto effi-cienti. La loro redditivitá è però al momento ancora incerta a causa degli alti costi di acquisto.

8.2 Consumo idrico

 A seconda dell’utilizzo da farne si possono acquistare diverse tipologie di impianti di lavaggio.

Lavaggio a monte di automezzi

Il lavaggio a monte di automezzi può essere effettuato in  impianti di lavaggio a portale o in impianti di lavaggio

 self service. Il consumo idrico è sicuramente maggiore in un impianti di lavaggio a portale (vedi tabella 1).Vengono utilizzati in questo caso soprattutto detergenti a base di tensioattivi, al cui preciso dosaggio bisognafare particolare attenzione (sistemi di dosaggio!). Si può comunque rinunciare a detergenti specifici. L’acquacontiene in particolare particelle di sapone e di sporco, ma pochi liquidi leggeri. Per questo motivo si devefare particolare attenzione che il collettore di fanghi sia dimensionato a sufficienza (almeno 5000 litri).Per ridurre il consumo idrico il circolo chiuso dell’acqua è sicuramente una buona alternativa. La sua redditi-vità dipende dalla quantità di lavaggi di auto effettuati.

Esempio: Il prezzo dell’acqua (acqua in entrata e di scarico) è di Lire 3000 / m3. Con un circolo chiuso del80% dell’acqua gli impianti di lavaggio a portale possono effettuare con 200 litri di acqua ben cinque lavaggianziché un lavaggio con un impianto a monte degli automezzi. I relativi costi ed i costi per l’abbattimento

degli scarichi sono di ca. Lire 1000. Il risparmio di costi per 5 automobili è di circa Lire 1400. Il potenziale dirisparmio (connesso al numero di lavaggi effettuati all’anno) deve essere confrontato con i costi di impiantoper il ricircolo dell’acqua. Questo calcolo della redditività deve essere fatto individualmente in ogni azienda.

38

 8 IMPIANTI DI LAVAGGIO8 IMPIANTI DI LAVAGGIO

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 39/44

39

 8 IMPIANTI DI LAVAGGIO8 IMPIANTI DI LAVAGGIO

   T  a   b  e   l   l  a  :   R   i  a  s  s  u  n   t  o   d  e   l   l  e  p  r   i  n  c   i  p  a

   l   i   t   i  p  o   l  o  g   i  e   d   i   i  m  p   i  a  n   t   i   d   i   l  a  v  a  g  g

   i  o ,   d  e   l   l  e  r  e   l  a   t   i  v  e  p  r  o   b   l  e  m  a   t   i  c   h  e

  a  m   b   i  e  n   t  a   l   i  e   d  e   i  p  o   t  e  n  z   i  a   l   i   d   i  r   i  s  o   l  u  z   i  o  n  e

   I  m  p   i  a  n   t

   i   d   i   l  a  v  a  g  g   i  o  a  p  o  r   t  a   l  e

   L  a  v  a  g

  g   i  o  a   d  a   l   t  a  p  r  e  s  s   i  o  n  e

   D  e  c  e  r  a   t  u

  r  a

   A  s  p  e   t   t   i  a  m   b   i  e  n   t  a   l   i  r   i   l  e  v  a  n   t   i

   L  a  v  a  g  g   i

   L  a  v  a  g  g   i

   L  a  v  a  g

  g   i

   L  a  v  a  g  g   i

   L  a  v  a  g  g

   i  o

   L  a  v  a  g  g   i  o

  a  m  o  n   t  e

  s  o   t   t  o  s   t  a  n   t   i

  a  m  o  n

   t  e

  s  o   t   t  o  s   t  a  n   t   i

  m  o   t  o  r   i

  c  o  m  p  o  n  e  n   t   i

   C  o  n  s  u

  m  o   i   d  r   i  c  o

   2   0   0   l

   5   0   l

   5   0  -   1   0   0   l

   2   0  -   5   0   l

   2   0  -   5   0   l

   N  e  s  s  u  n  a

   N  e  s  s  u  n  a

   i  n   d   i  c  a  z   i  o  n  e

   i  n   d   i  c  a  z   i  o  n  e

   D  e   t  e  r  g

  e  n   t   i

   D  e   t  e  r  g  e  n   t  e  c  o  n   t  e  n  s   i  o  a   t   t   i  v   i

   L  a  v  a  g  g   i  o  a   d  a   l   t  a  p  r  e  s  s   i  o  n  e  c  o  n   t  e  n  e  n   t  e

   t  e  n  s   i  o  a   t   t   i  v   i

   D  e   t  e  r  g  e  n

   t  e  a   f  r  e   d   d  o

   S  c  a  r   i  c

   h   i

   P  a  r   t   i  c  e   l   l  e   d   i  s  a  p  o  n  e

   E  m  u   l  s   i  o  n   i  s   t  a   b   i   l   i  c  o  n   i  n  p  a  r   t  e  v  a   l  o  r   i  a   l   t   i   d   i   i   d  r  o  c  a  r   b  u  r   i

   E  m  u   l  s   i  o  n

   i  s   t  a   b   i   l   i  c  o  n

  v  a   l  o  r   i  a   l   t   i

   d   i   i   d  r  o  c  a  r   b  u  r   i

   V  a   l  o  r  e

   d   i  a   l   l  a  c  c   i  a  m  e  n   t  o

   3   0   k   W

   1   5   k   W

    (   L  a  v  a  g  g   i  o  s  e   l   f  -  s  e  r  v   i  c  e  c  o  n   d  u  e   b

  o  x   )

   P  o  s  s   i   b

   i   l   i  s  o   l  u  z   i  o  n   i

   F  a  r  e  a   t   t  e  n  z   i  o  n  e  a   l   l  a   t   i  p  o   l  o  g   i  a

   R   i   d  u  z   i  o  n  e   d  e   l   l  a  p  r  e  s  s   i  o  n  e  a   6   0   b  a  r  p  e  r

  e  v   i   t  a  r  e   l  a  c  r  e  a  z   i  o  n  e

   S   i  s   t  e  m  a  s  e  p  a  r  a   t  o   d  e  g   l   i

  e  a   l   l  a  p  r

  e  c   i  s   i  o  n  e   d  e   l   d  o  s  a  g  g   i  o

   d   i  e  m  u

   l  s   i  o  n   i  s   t  a   b   i   l   i .   I   l   l  a  v  a  g  g   i  o   d   i  p  a  r   t   i  e

  c  o  m  p  o  n  e  n   t   i

  s  c  a  r   i  c   h   i ,

   d  e   i   d  e   t  e

  r  g  e  n   t   i ,  n  e  s  s  u  n   d  e   t  e  r  -

   d  e  v  e  e

  s  s  e  r  e  e   f   f  e   t   t  u  a   t  o  s  o   l  o   d  a  p  e  r  s  o  n  a   l  e  q  u  a   l   i   f   i  c  a   t  o .

  g  e  n   t  e  p  a  r   t   i  c  o   l  a  r  e ,  s   i  s   t  e  m   i   d   i

   I  m  p   i  a  n   t   i  a  c   i  r  c  o   l  o  c   h   i  u  s  o

   d  o  s  a  g  g   i  o ,   i  m  p   i  a  n   t   i   d   i  r   i  c   i  c   l  o

   M  a  c  c   h

   i  n  a  r   i  p  e  r   i   l   l  a  v  a  g  g   i  o   d   i  c  o  m  p  o  n  e  n

   t   i   (  c   h   i  u  s   i   )

   (  a   d  e  s .   i  m

  p   i  a  n   t   i   d   i

   d  e   l   l   ’  a  c  q  u  a ,  c  o   l   l  e   t   t  o  r  e   f  a  n  g   h   i

   f   l  o   t   t  a  z   i  o  n

  e   )

   d   i  m  e  n  s   i  o  n  a   t  o  a  s  u   f   f   i  c   i  e  n  z  a

   (  >   5   0   0   0   l   )

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 40/44

Lavaggio ad alta pressione

Lavaggi a monte, sottostanti, lavaggi di motori e componenti possono essere effettuati tutti con impianti adalta pressione. Vengono utilizzati detergenti ad alta pressione contenenti tensioattivi, che provocano emulsionistabili in combinazione con un lavaggio ad alta pressione. Per evitare ciò si dovrebbe ridurre la pressione a 60bar. Nel caso in cui la pressione dovesse essere maggiore a causa del tipo di lavaggio, il separatore deve

essere in grado di fissionare le emulsioni stabili. A tal fine possono essere utilizzati cosiddetti separatori acoalescenza.

Il lavaggio di componenti può anche essere effettuato in un impianto di lavaggio di componenti a circolo chiu-so con un disoleatore separato. L’acqua ed i detergenti vengono immessi in un circolo, grazie al quale losmaltimento si rende necessario solamente dopo molti lavaggi.

Deceratura

Con la deceratura vengono immessi negli scarichi cera, solventi e detergenti a freddo contenenti idrocarburi;in questo modo si creano nuovamente delle emulsioni. Gli scarichi della deceratura devono essere effettuati inmodo separato. Anche in questo caso sono molto utili impianti a circolo chiuso, come ad es. impianti di flottazione.

8.3 Utilizzo di sostanze pericolose - Detergenti

Nel lavaggio di automezzi vengono utilizzate in particolar modo due tipologie di detergenti: detergenti conte-nenti tensioattivi e detergenti a freddo contenenti idrocarburi. Di seguito vengono riportate alcune attività dasvolgere nell’ambito dell’acquisto, stoccaggio, utilizzo e smaltimento di tali sostanze:

 Acquisto• A quali detergenti o sostanze in essi contenute posso rinunciare? - ad es. detergenti

a freddo contenenti idrocarburi, se non viene effettuata una deceratura

• Il minor numero possibile di detergenti specifici• Acquisto di concentrati per ridurre il trasporto

• Imballaggi: imballaggi riutilizzabili, imballaggi ecologici, grandi dimensioni

• Valutare la concentrazione di utilizzo a parità di effetto detergente

• Fare attenzione alle possibilità del separatore, per evitare successivi problemicon il suo funzionamento

• Richiedere le scheda di sicurezza in caso di nuovi prodotti

Stoccaggio

• Stoccaggio dei detergenti in vasche di contenimento (queste dovrebbero contenereperlomeno di volume pari al contenitore più grande ivi stoccato)- vedi capitolo “Gestione delle sostanze pericolose“ -

Utilizzo• Durante l’utilizzo dei detergenti si devono indossare i dispositivi di protezione individuale

richiesti dalla scheda di sicurezza - vedi capitolo “Gestione delle sostanze pericolose”

• La quantità di detergente deve essere mantenuta la minore possibile ed deve essererispettato il dosaggio consigliato dal produttore. A tal fine possono essere utilizzatiappositi sistemi di dosaggio.

• La pressione dell’impianto di lavaggio ad alta pressione deve essere limitato a 60 bar,la temperatura a 60°C: grazie a ciò si evita la creazione di emulsioni che possono poicompromettere la funzionalità del separatore.

Smaltimento

Per smaltire in modo corretto le sostanze pericolose si devono svuotare completamente i contenitori. In questo modo

essi possono essere smaltiti come ferro vecchio; in caso contrrario si tratta di rifiuti pericolosi (il cui smaltimentocosta di più). Sicuramente vantaggiosi sono i contenitori ricaricabili che vengono riportati indietro dal fornitore.

40

 8 IMPIANTI DI LAVAGGIO8 IMPIANTI DI LAVAGGIO

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 41/44

8.4 Depurazione degli scarichi

Le diverse tipologie di lavaggio degli automezzi portano il gestore di fronte a diverse problematiche legate alladepurazione degli scarichi. Scarichi contenenti idrocarburi vengono prodotti con la deceratura e con il lavag-gio di motori e componenti con apparecchiature ad alta pressione. Scarichi contenenti tensioattivi vengonoinvece prodotti con il lavaggio di automezzi a monte.

Per garantire la funzionalità di separatori o impianti di depurazione delle acque è necessario far confluire in taliimpianti esclusivamente acque inquinate; ciò significa che le acque ad es. di origine sanitaria dovrebbe essereconfluite in modo separato.

Per la scelta dei separatori bisognerebbe quindi in ogni caso seguire le indicatori del produttore dell’impiantodi lavaggio.

Separatori

Tutti gli scarichi inquinati con oli, grassi ecc. possono essere immessi nella canalizzazione soltanto dopo

averli sottoposti a trattamento. A seconda del tipo di inquinamento devono essere utilizzate diverse tipologiedi impianti:

Impianti di trattamento degli scarichi

Se a causa del tipo di lavaggio si creano delle emulsioni stabili (ad es. con l’utilizzo > 60°C e > 60 bar in com-binazione con detergenti contenenti tensioattivi), gli scarichi vengono convogliati in impianti di trattamentodegli scarichi. Possono essere utilizzati i seguenti impianti di trattamento:

41

 8 IMPIANTI DI LAVAGGIO8 IMPIANTI DI LAVAGGIO

SI NO

Un separatore è sufficiente,

ad es. separatore di liquidi leggeri(principio della forza di gravità)Separatori di coalescenza (filtri che

assorbono e coalizzano i residui di oli)Intervallo di manutenzione e svuotamentodipendente dal dimensionamento e dalla

quantità di scarichi

Idrocarburi disciolti negli scarichi come emulsioni stabili

Collettore fanghi: deposito corpi solidi

Scarichi inquinati dopo il lavaggio di automezzi

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 42/44

42

 8 IMPIANTI DI LAVAGGIO8 IMPIANTI DI LAVAGGIO

• impianti di sfaldamento emulsioni: sfaldano le emulsioni che normalmente non vengonosfaldate con normali separatori. Utilizzo di energia, sostanze chimiche e aria compressa.

• impianti di sedimentazione o gravitazione: sostanze chimiche di flottazione

• impianti di flottazione: coagulanti e aria compressa.

• impianti di ultrafiltrazione: pressione, moduli di membrane con filtri.

I separatori e gli impianti di trattamento devono essere svuotati e sottoposti periodicamente a manutenzione.Per questo tipo di attività è opportuno tenere delle liste di manutenzione con scadenze e responsabilità (vedicapitolo 4).

8.5 Rifiuti

Lo stoccaggio e lo smaltimento di rifiuti è stato trattato nel capitolo 5. I seguenti rifiuti vengono prodotti inparticolare dagli impianti di lavaggio:

Tipologia di rifiuto Codice Riduzione Riciclaggio / smaltimento

del rifiuti (EU)

Rifiuti dell’eliminazione 190802 -- (non è pericoloso) Ditta per la rimozionedella sabbia

Impianti di abbattimento 190810 -- Ditta per la rimozione,(residui di olio e benzina) separati dai rifiuti

di dissabbiamento

Detergenti 140603 Tutti i contenitori devono Ditta di smaltimento(p.es. detergente a freddo essere ripuliti bene,non alogenato) consumare i detergenti

Imballaggi misti materiali 150106 Contenitori, contenitori Ditta di smaltimentoriutilizzabili o restituzione al fornitore

Stracci per la pulizia 150203 Fornitori di sistemi di Se non viene utilizzatoriciclaggio per stracci un sistema di riciclaggio,di pulizia smaltimento con gli altri

rifiuti dell‘officina

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 43/44

9 Distributori di benzina

Le officine meccaniche dispongono spesso anche di un distributore di benzina. Anche se il concessionario ègeneralmente una compagnia petrolifera e quest’ultima mette anche a disposizione l’attrezzatura tecnica prin-cipale del distributore di benzina, il gestore ha comunque dei compiti cui adempiere, che sono connessi conproblematiche ambientali.

Di seguito vengono riassunti i principali aspetti ambientali e il loro trattamento:

Principali adempimenti legislativi in campo ambientale:

Un distributore di benzina deve essere sottoposto annualmente ad una verifica tecnica funzionale, la cui do-cumentazione deve essere archiviata. Questo riguarda in particolare anche il sistema di recupero dei vapori dibenzina, che dalla fine di aprile 2000 deve essere installato in tutti i distributori di benzina. Questo sistema dicaptazione deve recuperare l‘ 80% dei vapori di benzina che vengono provocati durante il rifornimento, cosache deve essere confermata da un collaudo iniziale e da verifiche funzionali periodiche.

Inoltre si deve fare particolare attenzione alla durata della concessione e alla licenza d’uso (come relativocapitolo).

Sostanze pericolose e sicurezza:

I carburanti distribuiti sono sostanze pericolose; in particolare la benzina mescolata al benzolo risulta essereuna sostanza velenosa. Fate quindi attenzione, che presso le pompe di benzina sia presente un relativo car-tello di pericolo. Inoltre per i serbatoi, generalmente sotterranei, si deve assicurare, che essi siano a doppia

parete e che dispongano dei dispositivi di sicurezza periodicamente verificati, come ad es. un indicatore dilivelo, una sicura di troppo pieno (durante il rifornimento) ed un sistema di rilevazione delle perdite.

Il tema principale riguardante la sicurezza è però sicuramente la prevenzione incendi, che prevede l’esistenzadi un piano anti-incendio attuale (ovvero che corrisponda ai rischi connessi con gli impianti esistenti). Il pianodi allarme deve anche essere attuale ed accessibile. Da non dimenticare è anche la revisione semestrale deimezzi anti-incendio.

 Acqua / Scarichi

I carburanti sono sostanze molto pericolose per le acque; quindi l‘areale del distributore di benzina deverispondere a requisiti particolari:

• superficie asfaltata, all’interno della quale non possono esistere canali di scarico che sicongiungano con la canalizzazione

43

 9 DISTRIBUTORI DI BENZINA9 DISTRIBUTORI D I BENZINA

5/17/2018 Guida Officine Int Ita - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/guida-officine-int-ita 44/44

• l’areale deve essere a forma di vasca.

• gli scarichi al di fuori dell’area del distributore devono essere dotati di separatori.

• i tubi flessibili collegati alle pompe possono arrivare fino al massimo 1 metro dal confineesterno dell’areale.

• sul posto deve essere presente sufficiente materiale coagulante per eventuali fuoriuscitedi carburante (generalmente sabbia sottile).

Energia:

I distributori di benzina che sono stati costruiti da poco possono ottenere un’illuminazione efficiente dell’a-zienda con lampadine a risparmio energetico. I costi di acquisto sono in questo caso più alti, ma sonocomunque ammortizzabili nell’arco di 8 fino a 12 mesi, grazie al minore consumo energetico.

Contaminazione del suolo:

Un areale con un distributore di benzina esistente già da tempo è sicuramente una superficie da considerareproblematica dal punto di vista della contaminazione del suolo. Non per ultimo a causa della mancanza didisposizioni legislative in merito, in un’area adibita a distributore di benzina è molto probabile che sia avve-nuta in passato una contaminazione di idrocarburi nel suolo sottostante (perdite dei serbatoi, rifornimenti nonattenti, mancata protezione del suolo ecc.).

Se i distributori di benzina vengono gestiti secondo le regole, non nascono sicuramente problemi di tipo am-bientale. Il gestore dovrebbe però essere cosciente che in caso di rilevazione di contaminazioni delle acquesuperficiali o della falda nel circondario, ne viene ovviamente ricercata la causa. Anche in caso di vendita ochiusura del distributore di benzina quest‘aspetto può diventare rilevante. Esiste comunque il rischio che, incaso di richiesta di sondaggi esplorativi (carotaggi, analisi ecc.) e di risanamento (asportazione, trattamentodel terreno, smaltimento), possano nascere elevati costi per il gestore.

 AssicurateVi quindi già oggi per il futuro che il Vostro distributore di benzina venga

gestito in modo compatibile con l’ambiente. Provare a pensare se, a causa di situazioni

particolari avvenute in passato, ci possa essere il sospetto di contaminazioni del suolo.

Discutete con il Vostro esperto l’eventuale rischio esistente, sia dal punto di vista sia

tecnico che finanziario

44

 9 DISTRIBUTORI DI BENZINA9 DISTRIBUTORI DI BENZINA

! !