Gli incunaboli e le cinquecentine della Biblioteca del Ginnasio Liceo «Giovanni Prati» di Trento,(Patrimonio storico e artistico del Trentino, 18) by Beatrice NiccoliniReview by: Edoardo BarbieriAevum, Anno 72, Fasc. 3 (Settembre-Dicembre 1998), pp. 883-884Published by: Vita e Pensiero – Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro CuoreStable URL: http://www.jstor.org/stable/20860907 .

Accessed: 15/06/2014 00:45

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ANNUNZI BIBLIOGRAFICI 883

L'una, in legatura quattrocentesca in pel le su assi, raccoglie s. Antonino, Confes sionale, Venezia, R. da Novimagio, 1479 (n? 2); Miracoli della Vergine, Milano, F. di Lavagna, [1479] (n? 42); Meditationes vi tae Christi (in it.), Milano, L. Pachel - U. Scinzenzeler, 1480 (n? 41). Si notera sem mai che i Miracoli sono la rarissima edi zione che, riportando scritta nel colophon la data 1469, tante discussioni ha suscitato circa gli inizi della stampa a Milano: forse un cenno alia cosa non avrebbe guastato.

L'altra miscellanea, probabilmente di con fezione ottocentesca come l'attuale legatu ra, raccoglie una bella serie di edizioni Flo rentine (tranne una, indicata): Marco dal

Monte Santa Maria, Libro dei comanda menti, A. Miscomini, 1494 (n? 39); Egidio d'Assisi, Aurea verba (in it.), [L. Morgiani - J. Petri, 1493?] (n? 29); s. Bernardino da Siena, Sermone, [Treviso, H. Liechtenstein, c. 1477] (n? 9); ps. Agostino, Sermoni agli eremiti, A. Miscomini, 1493 (n? 61).

Completano il volume una concordanza con i maggiori repertori incunabolistici, e

poi indici degli autori principali e seconda ry dei luoghi di stampa, dei tipografi, del le opere in ordine cronologico, delle mar che, dei fondi librari, delle collocazioni, dei

possessori (con precise indicazioni storiche e biografiche).

Edoardo Barbieri

Gli incunaboli e le cinquecentine della Bi blioteca del Ginnasio Liceo ?Giovanni Prati? di Trento, a cura di Beatrice Nic colini, Trento, Provincia di Trento, 1995 (Patrimonio storico e artistico del Trenti no, 18). Un vol. di pp. 148.

Pur in ideale continuity con la biblioteca del Ginnasio gesuitico di Trento, dispersa con le soppressioni degli Ordini, dal 1811 e andata costituendosi, per successive do nazioni, la raccolta libraria del liceo ?Pra ti? di Trento (L. De Finis, Dai maestri di

grammatica al Ginnasio-Liceo di v. S. Tri nita in Trento, Trento 1987). Dopo una vec chia schedatura di Rodolfo Dalpiaz alia fi ne degli anni '20, viene messo ora a di sposizione un pregevole catalogo delle edi zioni del Quattro e del Cinquecento posse dute dal liceo trentino.

Le edizioni descritte sono in tutto 75 (74 numerate piu una fuori serie), delle quali solo tre in italiano, mentre la maggior par te e in latino o greco (soprattutto autori clas sici); in tale insieme 7 sono incunaboli, le restanti cinquecentine. Le schede sono mol to accurate, con intestazione, paginazione, formato, fascicolatura, dati sui testi inseriti nell'edizione, rimandi bibliografici, im pronta, osservazioni sull'esemplare e sul

l'edizione (incentrate piu sulla tradizione delle opere che sull'aspetto tipografico). Le schede sono spesso accompagnate da utili

riproduzioni fotografiche. I volumi non sono in generale particolar

mente preziosi, e molti sono quelli scom

pleti o lacunosi. Fanno certo eccezione ad

esempio il n? 49, Filostrato, De vita Apol lonis Tyanei, [Lyon, c. 1504] e, soprattutto, il gruppetto delle edizioni erasmiane (dal n? 22 al 26). Tra queste da ricordare almeno il n? 26, Novum Instrumentum del 1516 e il De libero arbitrio del 1524. Quest'ulti

mo volume e particolarmente notevole per la legatura (ora distaccata). Infatti venne uti lizzato materiale di recupero di speciale in teresse: le carte di guardia erano costituite da fogli di pergamena in minuscola Caroli na dei secolo XI (una fotografia a p. 54), mentre i piatti erano rinforzati da frammenti di alcuni rari pamphlets protestanti del 1522

(Agricola, Bucer, Gengenbach, Zierer) che ora costituiscono la Reformatorische Flug schrift della Biblioteca. Molte sono co

munque le legature antiche (abbondante mente descritte dalla curatrice), cosicche an che altri volumi hanno permesso il recupe ro di materiali interessanti, come il n? 2 un

foglio pergamenaceo del XII secolo (ripro dotto a p. 33). Significative anche le pro venienze: da privati, come il conte Ludovi co Lodron condottiero (n? 6), o da istitu zioni religiose, come i francescani di S. Ma ria delle Grazie di Arco (dieci pezzi) o i Gesuiti del Ginnasio di Trento (n? 59).

Qualche dubbio suscitano solo i com mend all'edizione n? 10, Bibbia, Venezia, Eredi di Nicolo Bevilacqua, 1578, dove in fine sembra confondersi l'autorevole Bibbia di Lovanio del 1547 (e 1569) con la Sisto Clementina (si veda in proposito G.O. Bra vi, Bibbie a Bergamo. EdiTioni dal XV al XVII secolo, Bergamo 1983, n? 25). Anco ra al n? 11, Bibbia, Lyon, Giacomo Giun ta, 1546, sembra intendersi che le matrici

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delle illustrazioni siano le stesse incise per i Giunta di Venezia nel 1490, mentre si trat ta di copie. Si puo anche segnalare qualche lacuna bibliografica: per le edizioni virgi liane di Venezia (dal n? 71 al 73) si pote va fare riferimento a C. Kallendorf, A Bi bliography of Venetian Editions of Virgil, 1470-1599, Firenze 1991, cosi come per il Tasso fuori numerazione (p. 108) si dove va ricorrere alia classica Raccolta Tassiana della Biblioteca Civica A. Mai di Bergamo, Bergamo 1960.

Nell'appendice finale sono inseriti mate riali diversi: Al. trascrizione dei testi ma noscritti inseriti nei fogli di guardia di un incunabolo (documenti notarili, Ferrara 1343); A2-A5 descrizione delle edizioni del la Reformatorische Flugschrift; A6. dati re lativi a tre edizioni descritte dal Dalpiaz e ora perdute. Chiudono il volume indici del le intestazioni, dei tipografi, delle edizioni in ordine cronologico, degli autori secon dari, delle edizioni illustrate, dei possesso ri (con identificazione).

Edoardo Barbieri

L'attivita editoriale di Gershorn Soncino, 1502-1527. Atti del Convegno (Soncino, 17 settembre 1995), a cura di Giuliano Tamani, Soncino, Edizioni dei Soncino, 1997. Un vol. di pp. VI-158.

II contribute fornito alia storia dell'edi toria da Gershom-Hieronymus Soncino e ben note, almeno a partire dagli Annali pro curati da Giacomo Manzoni tra il 1883 e il 1886. II convegno tenutosi a Soncino, oc

cupandosi del secondo periodo dell'attivita di Gershom (dopo quello incunabolistico, 1483-1497, coi familiari Yehoshua Shelo

moh e Shelomoh e prima di quello 'orien tale\ 1529-1547, col figlio Eliezer), costi tuisce la sintesi dei dati fin qui noti e as sieme la proposta di nuovi, importanti con tributi suirargomento. II punto centrale del Tinteresse per il Soncino, come spiega Giu liano Tamani neH'intervento 'proemiale' al

volume, si identifica con la sua contempo ranea presenza sul mercato con la produ zione di stampe sia in ebraico, sia in gre co, latino e italiano.

Dopo Bruno Chiesa, che descrive gli esemplari delle edizioni ebraiche del Son

cino possedute da alcune biblioteche tori nesi (con osservazioni su antichi possesso ri e censori cattolici), Giulio Busi presenta la breve esperienza del Soncino a Venezia intorno all'anno 1500. La citta lagunare pa reva essere un centro di particolari pro spettive per l'editoria ebraica, visto il cre scente interesse che l'umanesimo cristiano e cabbalistico andava sviluppando: non a caso Aldo pubblico (anonima) quella Intro ductio in hebraicam linguam che corre spes so sotto il suo nome, ma fu in realta scrit ta dal Soncino (si integri cosi ?Aevum?, 70, 1996, 542). In realta il soggiorno venezia no costitui per il Soncino una cocente de lusione, che lo spinse gia nel 1502 a im piantare la propria attivita lungo le coste italiane del medio Adriatico, ma insieme fu pure il suggerimento ad allargare la propria produzione anche a testi in lingue differen ti dall'ebraico.

Saverio Campanini propone una attenta rilettura dei testi liminari delle stampe son ciniane, capaci di illustrare il contesto nel quale nacquero le diverse edizioni. Si sco pre cosi la polemica con Daniel Bamberg, acciisato di sfigurare i testi ebraici; ancor piu si chiarisce la presenza nel catalogo son ciniano di testi antigiudaici. Contro l'inter pretazione di chi voleva il Soncino un apo stata o semplicemente un accorto opportu nista, Campanini suggerisce la partecipa zione del Soncino al movimento, di per se ambiguo, dei cabbalisti cristiani, che inten devano utilizzare l'esoterismo ebraico come

tramite a una sapienza piu profonda che avrebbe dimostrato le verita stesse del cri stianesimo (basti pensare alia stampa del De arcanis catholicae veritatis contra obstina

tissimam Judeorum [...] perfidiam, del fran cescano Pietro Galatino, Ortona a Mare 1518). Angela Nuovo si occupa invece della pro

duzione volgare del Soncino. L'analisi si in centra solo su alcuni nuclei 'forti' della pro duzione sonciniana: le edizioni delle Rime di Serafino Aquilano (per le quali l'autrice si basa sui materiale messo a sua disposi zione da Antonio Rossi, che ne sta alle stendo l'edizione critica), quelle dell'Arte militare di Antonio Cornazano (per le qua li si avvale della bibliografia compilata da Roberto L. Bruni) e una esigua collana di opere teatrali (si noti alle pp. 78-79 n. 36 una improbabile biografia di Pontico Viru

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