giornale di finanza norme e tributi 2 edizione

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PERIODICO DI INFORMAZIONE FISCALE - TRIBUTARIA, DELL’USURA E DELLA CRIMINALITA’ INDIPENDENTE DALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE POSTE ITALIANE SPA - Spedizione in abbonamento postale 70% Lo/Mi -Autorizzazione Tribunale di Milano n.103 del 12/2/2008 ORGANO UFFICIALE NAZIONALE S.N.A.A.T.C. Work Media srl N. 03 - 2011 Anno I° ECONOMIA: E E L L I I M M I I N N A A R R E E I I D D E E B B I I T T I I O O I I P P O O P P O O L L I I E E U U R R O O P P E E I I ? ? P P O O L L I I T T I I C C A A : : L L a a F F i i n n a a n n z z a a V V a a t t i i c c a a n n a a F F I I S S C C O O : : Studi di Settore ECONOMIA:

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giornale di finanza norme e tributi 2 edizione

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Page 1: giornale di finanza norme e tributi 2 edizione

PERIODICO DI INFORMAZIONE FISCALE - TRIBUTARIA, DELL’USURA E DELLA CRIMINALITA’INDIPENDENTE DALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

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ORGANO UFFICIALE NAZIONALE S.N.A.A.T.C.

Work Media srl

N. 03 - 2011

Anno I°

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FF II SS CC OO ::Studi di Settore

ECONOMIA:

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Editoriale

LETTERA APERTA AL MINISTRO DELL’ECONOMIA E AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO.

L'uovo di Colombo indoloreper la soluzione della crisi italiana

Premesso:-�Che�in�alternativa�a�tutte�le�solu-zioni�sin�ora�ipotizzate�e�proposte�per

il�rilancio�dell’economia�Italiana�ne�esisteuna�miracolosa,� semplice� ed� indolore,� ingrado� di� riallineare� i� dati� economici� delnostro�paese,�senza�gravare�sulle�famiglie�esulle�imprese,�già�spremute�oltre�ogni�limitee� in� percentuale� di� molto� superiore� allamedia�degli�altri�paesi�europei.-�Che,�si�impone�per�il�governo�di�uscireallo�scoperto�per�denunziare�la�verità�sul-l’insostenibile�debito�pubblico�che�ha�scon-volto�le�sorti�economiche�e�che�condizionain�negativo�la�ripresa�del�Paese,�nel�pienodella�peggiore�emergenza�monetaria.-� Che,� lo� SNAATC� il� SindacatoNazionale�Antiusura,�per�voce�del�suopresidente� Maurizio� Cacciavillani� ,già� negli� anni� scorsi� ha� sollecitato,prima� Prodi� e� poi� Berlusconi� sullaopportunità�di�un�provvedimento�legi-slativo�finalizzato�ala�restituzione�allaStato� della� proprietà� delle� azioni� dicontrollo� della� Banca� d’Italia,� l’Isti-tuto�Centrale�che�–�se�pure�in�totaleautonomia�–�ha� l’obbligo�di�operareper�delega�dello�Stato�italiano.-�Che,�nel�bilancio�della�Banca�d’Italia,�ilcircolante�monetario�è�riportato�integral-mente�nello�stato�passivo,�non�come�debitonei�confronti�dello�Stato�da�cui�è�delegataalle� attività�monetarie,�ma� come� debitoverso�la�BCE,�che�addebita�invece�solo�icosti�di�carta,�stampa�e�trasporto.-�Che,�in�virtù�di�tale�modalità�contabile,�laBanca�d’Italia�alla�conclusione�di�ogni�eser-cizio�realizza�attività�di�signoraggio�prima-rio�e�secondario�per�molti�miliardi�di�euro,che�vengono�suddivisi�sotto�forma�di�utilitra�i�suoi�azionisti,�in�prevalenza�istituti�dicredito�speculativi�e�all’INPS�col�5%�deten-gono�l’intero�capitale�sociale�della�Bancad’Italia�pari�ad�€�154.937,07.-�Che,�risulta�pertanto�evidente�che�a�fardata�dal�1992,�il�gruppo�di�banche�specu-lative� private,� sostituitesi� agli� istituti� didiritto�pubblico,�che�avevano�investito�inazioni�della�Banca�d’Italia�solo�285�milionidi�vecchie�lire,�a�far�data�dal�1993�hannolucrato�ingenti�dividendi�per�signoraggio

primario�per�la�loro�posizione�di�azionisti,insieme�ad�incalcolabili�utili�per�signorag-gio�secondario�sulle�somme�investite�a�cre-dito,�che�hanno�determinato�l’ingente�inde-bitamento�dello�Stato,�costretto�a�comprarela�moneta�di�sua�proprietà�a�tassi�quadru-plicati�rispetto�al�T.U.S.�e�T.U.R.�e�la�con-dizione�di�usurati�per�imprese�e�cittadini.-�Che,�gli�italiani�hanno�il�diritto�di�essereinformati� che� dopo� la� costituzione� del-l’Unità�d’Italia,�l’emissione�della�monetafino�ad�allora�demandata�a�vari�istituti�èstata�delegata�a�un�unico�Istituto�Centraledenominato�Banca�d’Italia�S.p.A.�parteci-pata�dagli�Istituti�di�Diritto�Pubblico.-� Che,� già� alla� data� di� costituzionedella�Banca�d’Italia�per�gli�Istituti�diEmissione� esisteva� l’obbligo� dellariserva� aurea� istituita� nel� lontano1694� dalla� Banca� d’Inghilterra,opportuna�per�garantire�la�converti-bilità� della�moneta� emessa� con� orocorrispondente�al�suo�valore�di�mer-cato�e�per�evitare�l’abuso�di�emissionimonetarie� non� correlate� all’anda-mento�dell’economia.-�Che,�per�la�successiva�mancanza�diogni� forma�di� controllo� sulle� emis-sioni�monetarie�che�venivano�deciseautonomamente�dalle�rispettive�ban-che�centrali,�negli�anni�successivi�al1971�è�iniziata�la�pericolosa�instabi-lità� monetaria,� che� per� il� nostropaese� ha� avuto�per� conseguenza� lagraduale� crescita� verticale� dell’in-gente�debito�pubblico.-� Che� la� Banca� d’Italia� ha� conti-nuato� ad� emettere� moneta,� con� lasostanziale� differenza� però,� che� lastampa�delle�banconote�è�proseguitasenza�la�garanzia�della�convertibilitàaurea� e� unicamente� a� vantaggiodella�sola�Banca�d’Italia,�la�quale�dadelegata� alla� emissione� per� contodello� Stato� è� inconcepibilmentedivenuta�proprietaria�della�monetaemessa,� che� via� via� ha� prestato� aigoverni� succedutisi,� con� la� conse-guenza� che� il� debito� pubblico� haraggiunto�l’�insostenibile�esposizionesuperiore�a�1800�miliardi�di�euro.-�Che� per� le� sua� finalità� istituzionali,� laBanca�d’Italia�avrebbe�dovuto�e�dovrebbeoperare�per�delega�dello�Stato�e�per�contodi�esso�Stato�alla�emissione�di�banconote,�ea�far�data�dal�2000�per�la�sua�partecipa-zione� alla� BCE,� alla� distribuzione� dellamoneta,�così�che�il�signoraggio�primario,costituito�dalla�differenza�tra�il�valore�attri-buito�alle�banconote�emesse�e�i�costi�di�pro-duzione�sin�dal�1993�sarebbe�dovuto�essereaccreditato�allo�Stato�Delegante�e�non�allebanche�partecipanti�al�capitale,�alle�quali

competeva�solo�ed�unicamente�l’utile�deri-vante�dal�signoraggio�secondario�derivantedai�prestiti�effettuati�dalla�Banca�d’Italiaagli�Istituti�di�Credito.-�Che,�tale�assunto�è�stato�anche�confer-mato�dalla�sentenza�emessa�nel�2005�dalGiudice�di�Pace�di�Lecce�a�seguito�dellaC.T.U.�che�ha�statuito�il�principio�secondocui�la�proprietà�della�moneta�non�è�da�attri-buirsi�né�alla�Banca�d’Italia�e�né�tantomenodella� Banca� Centrale� Europea,� ma� alpopolo� sovrano,� così� affermando� che� laproprietà�della�moneta�è�degli�italiani.-�Che,�nella�medesima�sentenza,�il�Giudi-cante�leccese�ha�accertato�che�le�bancheazioniste�di�Bankitalia,�nel�solo�quinquen-nio� che� va� dal� 1998� al� 2004,� hannolucrato� signoraggio� primario� per� oltre5.023�miliardi� di� euro,� importo� che� sefosse�stato�incamerato�dallo�Stato�avrebbeconsentito�agli�italiani�un�alleggerimentodel�carico�fiscale�dal�45%�al�20%.-� Tanto� premesso,� tenuto� conto� che� lebanche�azioniste�nel�decennio�trascorsohanno�indebitamente�locupletato�signo-raggio�primario�nell’ordine�di�oltre�10.000miliardi�di� euro,� e� che� tale� somma�overestituita� alla� disponibilità� dello� Stato,unico�reale�soggetto�avente�diritto,�per-metterebbe�l’immediata�soluzione�di�tuttii�problemi�economici�che�attanagliano�ilpaese,� si� invita� il�Governo�e�per� esso� ilMinistro�dell’Economia�ad�emettere�unospeciale� decreto� legge� per� imporre� allebanche�azioniste�della�Banca�d’Italia� latempestiva�restituzione�delle�somme�per-cepite�a�dividendo,�derivanti�da�signorag-gio�primario�di�competenza�dello�Stato,poiché� indebitamente� percepite� negliultimi� dieci� anni.� Contestualmente,� diemettere�altresì�un�secondo�decreto�legi-slativo�per�imporre�alla�Banca�d’Italia,�apartire�dall’esercizio�2011,�di�iscrivere�adebito�verso�lo�Stato�Italiano�-�nello�statopassivo�del�proprio�bilancio�-�l’importo�delcircolante�monetario�integrato�anno�dopoanno�con�le�emissioni�integrative�che�per-vengono�dalla�BCE,�insieme�all’obbligo�didettagliare� analiticamente� l’andamentotrimestrale�del�signoraggio�per�consentireal�ministro�dell’economia�di�essere�infor-mato� di� ogni� evoluzione� sul� suo� realeandamento.�Benché�ovvio,�si�ribadisce�chel’attuazione�del�provvedimento�propostoha� la� finalità� di� alleggerire� immediata-mente�l’impossibile�pressione�fiscale�e�dirilanciare�l’economia�con�interventi�miratigarantiti�dallo�Stato�beneficiario�del�signo-raggio�monetario�primario�e�la�gradualeriduzione�del�debito�pubblico.

Il Presidente S.N.A.A.T.C.

Maurizio Cacciavillani

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USURA:

Confartigianatolancia l’allarme

FISCO:

STUDI DI SETTORE:difesa a ostacoliper i contribuenti

Sommario�����������EDITORIALE3��������������������USURA10 ���������USURAI ALLA RISCOSSA.�CONfARTIGIANATO LANCIA L’ALLARME.

�����������fISCO14 ���������STUDI DI SETTORE:�DIfESA A OSTACOLI PER I CONTRIBUENTI.

18 ���������LA CONSULTA PROMUOvE IL RADDOPPIO DEI TERMINI PER I CONTROLLI fISCALI.

�����������SwAP24 ���������COSTI OCCULTI CONDANNATI.

�����������ECONOMIA28 ���������fRANCO BEChIS fA I CONTI IN TASCA ALL'ITALIA E ALL'UNIONE EUROPEA.

30 ���������MACELLERIA SOCIALE ED EvASIONE BANCARIA.

�����������POLITICA36 ���������LA fINANzA vATICANA. LA BANCA vATICANA L'EvASIONE fISCALE.

40�������LA ChIESA DEvE PAGARE LE TASSE COME TUTTI GLI ITALIANI.

�����������ERARIO42 ���������EqUITALIA:�PROTESTE CONTRO vESSAzIONI A IMPRESE.

44 ���������INPS�APRIPISTA SULL’INCASSO ESECUTIvO.

�����������CRONACA46 ���������fISCO «MITE»�qUANDO C'è CRISI.

48 ���������MAxI TRUffA NEL LAzIO.

FinanzaFinanzaILILGiornaleGiornaledi di

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Gerenza

[ ]36

[ ]40 ERARIO:

EQUITALIAPrestiti contro

vessazioni a imprese

POLITICA:

LA FINANZA VATICANAL’evasione Fiscale

IL GIORNALE DI FINANZA NORME E TRIBUTI :Periodico�di�informazione�fiscale,tributaria,�dell’usura�e�dellacriminalità�indipendente�dalla�Pubblica�Amministrazione.�

ANNO I° - NR. 03 - 2011Periodico�Trimestrale�/�Agosto�-�Settembre�-�Ottobre�2011

EDITORE :wORK�MEDIA�S.r.l.Sede�legale:�viale�Marelli,�352�-�20099�Sesto�San�Giovanni�(MI)Tel.�02.92800603�(20�linee�r.a.)

DIRETTORE POLITICO:Maurizio�Cacciavillani

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Organo�Ufficiale�Nazionale�del�:SINDACATO S.N.A.A.T.C.(SINDACATO NAZIONALE ANTIUSURA ANTIRACKETE TUTELA DEI CONSUMATORI)Sede�legale:�via�Azuni,���-30�–�09016�IGLESIAS�(CI)�Numero�unico�Nazionale:�Tel.�06�98233902E-mail:�[email protected]�-�Internet:�http://www.snaatc.com�

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FinanzaFinanzaILILGiornaleGiornaledi di

qualche�giorno�fa�cid om a n d av amocome�mai�la�bruscariduzione� dellabolla� valutaria� im-posta� dal� governo

alle� banche� fosse� avvenuta� nel� piùassoluto�silenzio.�Mentre�la�“discre-zione”�di�ministri�e�politici�di�mag-gioranza� continua� ad� essere� per-meata�da�un�fitto�mistero,�l’omertàdelle�banche�e�dei�media�da�esse�con-trollati,�non�promette�nulla�di�buono.Meno� se�ne�parla�oggi,� dicevamo,più�facile�sarà�domani�rimettere�lecose� a� posto� e� riportare� tuttocom’era�prima.

Col�passare�dei� giorni,� dal� tipo�diazioni�messe�in�atto�dal�sistema�cre-ditizio,� sembra� proprio� che� quel“domani”�sia�sempre�più�vicino.Le�spese�bancarie�aumentano�a�vistad’occhio�e�si�moltiplicano.�Dopo�averclonato�e�fatto�lievitare�la�commis-sione�di�massimo�scoperto�(cambian-dole�però�il�nome…)�e�quindi�conti-nuando�a�succhiare�i�soldi�ai�corren-tisti� che� sconfinano,� si� è� inventataun’ulteriore�gabella�per�taglieggiarechi�dispone�di�un� fido,�applicata�aprescindere�che�lo�si�usi�o�meno.�Unpo’�come�quel�re�che�aveva�inventatola� tassa� sulle� finestre� aperte� e,� ilgiorno�dopo,�constatata�la�chiusura

USURAIUSURAIalla riscossa