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Canzoni italiane
• Gino Paoli ( La gatta – testo bucato )
• Gino Paoli ( La gatta )
• Gino Paoli ( Sapore di sale )
• Gino Paoli ( Il cielo in una stanza )
• Roberto Vecchioni ( Samarcanda )
• Gian Maria Testa ( L’emigrante )
La Gatta – testo “bucato” ¶• C’era una volta una ____?____che aveva
una macchia nera sul muso e una vecchia soffitta vicino al mare con una____?____
ad un passo dal cielo blu.
Se la _____?_____ suonavo
la gatta faceva le fusa ed una stellina
_____?____vicina vicina
poi mi sorrideva e se ne tornava su
• Ora non ____?______più là
tutto è ____?_____non abito più là.
Ho una ___?_____bellissima,
bellissima come vuoi tu.
Ma io ripenso a una gatta che aveva una _____?___nera sul muso, a una vecchia
____?________ vicino al mare
con una stellina che ora non vedo più.
La Gatta ¶• C’era una volta una gatta che aveva una
macchia nera sul muso e una vecchia soffitta vicino al mare con una finestra
ad un passo dal cielo blu.
Se la chitarra suonavo
la gatta faceva le fusa ed una stellina
scendeva vicina vicina
poi mi sorrideva e se ne tornava su
• Ora non abito più là
tutto è cambiato non abito più là.
Ho una casa bellissima,
bellissima come vuoi tu.
Ma io ripenso a una gatta che aveva una macchia nera sul muso, a una vecchia
soffitta vicino al mare
con una stellina che ora non vedo più.In rosso i verbi all’imperfetto
Sapore di sale
• Sapore di sale, sapore di mareche hai sulla pelle, che hai sulle labbraquando esci dall'acqua e ti vieni a sdraiarevicino a me, vicino a me.Sapore di sale, sapore di mareun gusto un po' amaro di cose perdutedi cose lasciate lontano da noidove il mondo è diverso, diverso da qui.
• Il tempo è nei giorni che passano pigrie lasciano in bocca il gusto del saleti butti nell'acqua e mi lasci a guardartie rimango da solo nella sabbia e nel sol.Poi torni vicino e ti lasci caderecosì nella sabbia e nelle mie bracciae mentre ti bacio sapore di salesapore di mare, sapore di te.
Il cielo in una stanza ¶• Quando sei qui con me
questa stanza non ha più paretima alberi,alberi infinitiquando sei qui vicino a mequesto soffitto violano, non esiste più.Io vedo il cielo sopra noiche restiamo quiabbandonaticome se non ci fosse piùniente, più niente al mondo.
Suona un'armonicami sembra un organoche vibra per te e per mesu nell'immensità del cielo.Per te, per me:nel cielo.
Samarcanda ¶C'era una grande ___?____nella capitaleperché la _____?________era finita.I soldati erano tornati tutti a ________?______e avevano gettato le divise.Per la strada si ballava e si beveva___?_____,i musicanti suonavano senza interruzione.Era primavera e le donne potevano, dopo tanti anni,riabbracciare i loro uomini.
All'alba furono spenti i falò
e fu proprio allora che tra la folla,
per un momento, a un ____?_____
parve di vedere
una donna vestita di______?________
che lo guardava con occhi cattivi.
Ridere ridere ridere ancora
ora la guerra paura non fa,
brucian le divise dentro il fuoco la sera,
brucia nella gola vino a sazietà
musica di tamburelli fino all'aurora
il soldato che tutta la notte ballò
vide tra la folla quella nera Signora
vide che cercava lui e si spaventò.
"Salvami, salvami grande sovrano
fammi fuggire, fuggire di qua
alla parata lei mi stava vicino
e mi guardava con malignità"
"Dategli, dategli un animale,
figlio del lampo, degno di un re
presto, più presto perché possa scappare
dategli la bestia più veloce che c'è".
"Corri____?________, corri ti pregofino a Samarcanda io ti guiderònon ti fermare, vola ti pregocorri come il vento che mi salverò...oh oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh cavallo,oh oh cavallo, oh oh".Fiumi poi campi poi l'alba era viola,bianche le torri che infine toccò,ma c'era tra la folla quella nera Signorae stanco di fuggire la sua testa chinò
"Eri tra la gente nella ________?__________so che mi guardavi con malignitàson scappato in mezzo ai grilli e alle cicaleson scappato via ma ti ritrovo qua!""Sbagli, ti inganni, ti sbagli soldatoio non ti guardavo con malignità,era solamente uno sguardo stupito,cosa ci facevi l'altro ieri là?T'aspettavo qui per oggi a Samarcandaeri _________?_______ due giorni fa,ho temuto che per aspettar la bandanon facessi in tempo ad arrivare qua".
Samarcanda ¶C'era una grande festa nella capitaleperché la guerra era finita.I soldati erano tornati tutti a casa e avevano gettato le divise.Per la strada si ballava e si beveva vino,i musicanti suonavano senza interruzione.Era primavera e le donne potevano, dopo tanti anni,riabbracciare i loro uomini.
All'alba furono spenti i falò
e fu proprio allora che tra la folla,
per un momento, a un soldato parve di vedere
una donna vestita di nero
che lo guardava con occhi cattivi.
Ridere ridere ridere ancora
ora la guerra paura non fa,
brucian le divise dentro il fuoco la sera,
brucia nella gola vino a sazietà
musica di tamburelli fino all'aurora
il soldato che tutta la notte ballò
vide tra la folla quella nera Signora
vide che cercava lui e si spaventò.
"Salvami, salvami grande sovrano
fammi fuggire, fuggire di qua
alla parata lei mi stava vicino
e mi guardava con malignità"
"Dategli, dategli un animale,
figlio del lampo, degno di un re
presto, più presto perché possa scappare
dategli la bestia più veloce che c'è".
"Corri cavallo, corri ti pregofino a Samarcanda io ti guiderònon ti fermare, vola ti pregocorri come il vento che mi salverò...oh oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh cavallo,oh oh cavallo, oh oh".Fiumi poi campi poi l'alba era viola,bianche le torri che infine toccò,ma c'era tra la folla quella nera Signorae stanco di fuggire la sua testa chinò
"Eri tra la gente nella capitaleso che mi guardavi con malignitàson scappato in mezzo ai grilli e alle cicaleson scappato via ma ti ritrovo qua!""Sbagli, ti inganni, ti sbagli soldatoio non ti guardavo con malignità,era solamente uno sguardo stupito,cosa ci facevi l'altro ieri là?T'aspettavo qui per oggi a Samarcandaeri lontanissimo due giorni fa,ho temuto che per aspettar la bandanon facessi in tempo ad arrivare qua".