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Dott. Matteo Paciotti Funzione adattiva e connotazione emotiva Emozioni Positive Emozioni Negative Sono cruciali nell’indurre comportamenti esplorativi proattivi Interesse e attivazione costituiscono un elemento basilare nel promuovere l’esplorazione e un comportamento inusuale e rappresentano un aspetto essenziale della nostra natura di organismo adattivi orientati alla crescita emozioni come gioia e felicità (proprie del del contatto con il caregiver) hanno la funzione di mantenere l’organismo proattivo alla ricerca costante di legami e padronanza. Le emozioni che possiedono una loro specifica predisposizione all’azione sono: gioia, interesse e i sentimenti complessi di affetto e amore. Stare bene”, una risposta che mantiene aperti curiosi e attivi, senza tuttavia condurci ad azioni specifiche Le emozioni positive oltre ad ampliare la possibilità di agire, sono dei veri e propri antidoti alle emozioni negative ristabilendo l’equilibrio delle risposte fisiologiche e liberando gli individui dalla tendenza all’azione provocata dalle emozioni negative. Sono molto differenziate: emozioni quali paura disperazione, rabbia, vergogna e disgusto, ci possono preoccupare, ma nessuna potrebbe essere confusa con un’altra. Tutte le emozioni negative possiedono una propria tendenza all’azione. la rabbia ci spinge contro, nella paura ci ritiriamo da qualcosa avvertito come minaccioso... Le emozioni negative si sono differenziate per far fronte a una molteplicità di eventi potenzialmente nocivi per mezzo di vari tipi di risposte. 1

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Dott. Matteo Paciotti

Funzione adattiva e connotazione emotivaEmozioni Positive Emozioni Negative

•Sono cruciali nell’indurre comportamenti esplorativi proattivi•Interesse e attivazione costituiscono un elemento basilare nel promuovere l’esplorazione e un comportamento inusuale e rappresentano un aspetto essenziale della nostra natura di organismo adattivi orientati alla crescita•emozioni come gioia e felicità (proprie del del contatto con il caregiver) hanno la funzione di mantenere l’organismo proattivo alla ricerca costante di legami e padronanza.•Le emozioni che possiedono una loro specifica predisposizione all’azione sono: gioia, interesse e i sentimenti complessi di affetto e amore.•“Stare bene”, una risposta che mantiene aperti curiosi e attivi, senza tuttavia condurci ad azioni specifiche•Le emozioni positive oltre ad ampliare la possibilità di agire, sono dei veri e propri antidoti alle emozioni negative ristabilendo l’equilibrio delle risposte fisiologiche e liberando gli individui dalla tendenza all’azione provocata dalle emozioni negative.

•Sono molto differenziate: emozioni quali paura disperazione, rabbia, vergogna e disgusto, ci possono preoccupare, ma nessuna potrebbe essere confusa con un’altra.•Tutte le emozioni negative possiedono una propria tendenza all’azione. la rabbia ci spinge contro, nella paura ci ritiriamo da qualcosa avvertito come minaccioso...•Le emozioni negative si sono differenziate per far fronte a una molteplicità di eventi potenzialmente nocivi per mezzo di vari tipi di risposte.

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Dott. Matteo Paciotti

Rapporto Organismo AmbienteSia che avvenga in modo automatico o volontario, le emozioni vengono generate per condurre delle azioni tese a modificare il rapporto organismo ambiente in modo da rendere l’emozione non più necessaria.

PAURA

RABBIA

TRISTEZZA

FUGA

ASSERZIONE

CONFORTO

Una volta conseguiti gli scopi di conforto, asserzione e fuga, la risposta emotiva non sarà più necessaria pertanto cesserà.

Questo è il valore dell’importanza di poter esprimere le proprie emozioni

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Dott. Matteo Paciotti

Tipologie di emozioniEmozioni primarie: sono quelle fondamentali o iniziali agli stimoli esterni, sono degli stati fondamentali il cui valore adattivo è evidente.

Emozioni secondarie: mediate dalla cultura, sono delle reazioni a processi identificabili, più basilari, interni, emozionali o cognitivi; quindi secondarie nel tempo o nella sequenza ai processi interni.

Emozioni strumentali: utili al raggiungimento delle carezze, o meglio si tratta di emozioni che vengono esperite in quanto si è appreso che producono un effetto sugli altri. Possono essere consciamente volute per raggiungere uno scopo, oppure essere divenute abituali perché la persona ha appreso senza alcuna consapevolezza che l’espressione di queste emozioni ha un effetto specifico. 3

Dott. Matteo Paciotti

Paura

Tristezza

Gioia

Rabbia

Emozioni Primarie

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Dott. Matteo Paciotti

Emozioni Secondarie

Disgusto

Noia

Vergogna

Senso di Colpa5

Dott. Matteo Paciotti

La Rabbia

aggrottare violento della fronte e delle sopracciglia

s c o p r i r e e d i g r i g n a r e (mostrare) i denti

Il cuore batte veloce; La voce si fa intensa; I muscoli diventano duri; Sensazione di calore.

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Dott. Matteo Paciotti

La Tristezza

Sopracciglia rivolte verso il basso, più alte verso il centro del viso

Labbra con le punte rivolte verso il basso

Non abbiamo voglia di fare nulla; Senso di debolezza; Pianto;

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La Pauraocchi spalancati e sopracciglia alzate

bocca aperta e spalancata

Vogliamo fuggire/attaccare Attivazione sensoriale; Pianto; Freddo;

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La GioiaSguardo disteso

Bocca aperta in un sorriso

Sensazione di libertà Attivazione; Sorriso;

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Si tratta diUna forma di intelligenza che include la capacità di osservare le proprie e altrui emozioni, di differenziarle e di usare tale informazione per guidare il proprio pensiero e le proprie azioni. (Goleman, 1995)

Si caratterizza per:

•Consapevolezza di sé •Padronanza di sé •Motivazione •Empatia •Abilità sociali

L’intelligenza emotiva: definizione

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Sviluppo dell’intelligenza EmotivaLa sintonizzazione affettiva del caregiver è la dimensione principale per lo sviluppo di una corretta capacità responsiva che determina lo sviluppo dello stile di attaccamento.

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