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LO STATO NEL SISTEMA ECONOMICO

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LO STATO NEL SISTEMA ECONOMICO

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Lo Stato nel sistema economico

• L’intervento dello Stato nasce dalla necessità di soddisfare i bisogni collettivi che nascono dalla vita in una società.

• I bisogni collettivi possono essere soddisfatti dai privati o dallo Stato. Se è lo Stato che decide di soddisfarli, i bisogni collettivi diventano pubblici.

• I bisogni pubblici che lo Stato decide di soddisfare cambiano da momento storico a momento storico e da Stato a Stato.

• I bisogni pubblici sono soddisfatti mediante la fornitura di SERVIZI PUBBLICI.

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PERCHE’ interviene?

• Per garantire i servizi istituzionali (sicurezza, giustizia, difesa…).

• Per assicurare le infrastrutture a prezzi accessibili (strade, ferrovie, porti…)

• Per assicurare a tutti alcuni servizi essenziali (sanità, istruzione…).

• Per favorire lo sviluppo del sistema economico (finanziamenti alla ricerca tecnica e scientifica).

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CHI E’ “Lo Stato” nel sistema economico?

• Ministeri• Enti pubblici territoriali:

Regioni,Province,Comuni • Enti pubblici: es. ASL, INPS, INAIL

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COME interviene?

• Gli obiettivi vengono decisi dagli organi pubblici con le leggi.

• Dopo aver individuato i settori dove intervenire e le misure dell’intervento (spese) vengono individuate le manovre necessarie per procurarsi le entrate.

• Art 23 cost.: “Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge”.

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SERVIZI PUBBLICI

Sono le prestazioni fornite dallo Stato per soddisfare dei bisogni collettivi.

Possono essere SERVIZI– GENERALI– SPECIALI

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SERVIZI PUBBLICI GENERALI

• Sono generali i servizi offerti indistintamente ai cittadini, senza che questi li richiedano;

• sono servizi indivisibili in quanto non si può misurare quanto se ne usufruisca individualmente.

• ES. difesa, ordine pubblico, punizione dei reati, tutela dell’ambiente, infrastrutture…

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SERVIZI PUBBLICI SPECIALI

• Sono speciali i servizi offerti su richiesta del cittadino;

• sono servizi divisibili perché è possibile individuarne la parte utilizzata da ciascun cittadino.

• ES. istruzione, sanità, certificati, trasporti pubblici, servizio postale

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DIRITTI ECONOMICO-SOCIALI

Molti interventi dello Stato sono necessari per la piena realizzazione di diritti riconosciuti dalla Costituzione:–Art.31 interventi di aiuto alle famiglie–Art.32 diritto alla salute–Art.33-34 diritto all’istruzione–Art. 35 tutela del lavoro–Art.38 diritto alla previdenza e assistenza sociale

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SPESE PUBBLICHE

• Quantità complessiva delle uscite dello Stato e degli enti pubblici per coprire i costi dei servizi pubblici.

• La somma totale delle spese pubbliche si chiama fabbisogno finanziario.

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TIPI DI SPESE PUBBLICHE

In base alla destinazione si distinguono:

- SPESE DI PRODUZIONE - SPESE PER TRASFERIMENTI

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SPESE DI PRODUZIONE

• Sono le spese sostenute per i servizi forniti dallo Stato;

• Sono le spese per: – gli stipendi,– l’acquisto di beni e servizi,– costruzione di opere pubbliche– svolgimento delle funzioni degli organi

dello Stato.

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SPESE DI TRASFERIMENTO

• Le spese di trasferimento consistono nella somme di denaro che lo Stato fornisce, senza nessuna richiesta in cambio.

• Sono spese dirette– Alle Famiglie (es. sussidi per la

disoccupazione, pensioni di vecchiaia o di invalidità, borse di studio, assegni familiari),

– Alle Imprese (es. contributi per lo sviluppo dell’imprenditoria o investimenti in determinate zone o per determinati settori produttivi).

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TIPI DI SPESE PUBBLICHE

In base alla durata degli effetti si distinguono:

–SPESE CORRENTI–SPESE IN CONTO CAPITALE

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SPESE CORRENTI

• Sono le spese per il mantenimento e il funzionamento dell’apparato statale.

• Rappresentano i Consumi pubblici.• Vi rientrano:

– gli stipendi dei dipendenti,– l’acquisto di beni e servizi.

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SPESE IN CONTO CAPITALE

• Sono le spese per incrementare le risorse produttive, per l’acquisto di immobili, per la realizzazione delle infrastrutture.

• Rappresentano gli INVESTIMENTI pubblici.

• Es. spese per strade, ponti, ospedali, scuole, acquisto di impianti, attrezzature, immobili, spese per la ricerca scientifica.

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Esempio: spese per la pubblica istruzione

SPESE CORRENTI

• STIPENDI di insegnanti, personale non docente, dirigenti, dipendenti del ministero, dell’Ufficio scolastico regionale…

• ACQUISTO di gessi, carta, fotocopie, penne per la segreteria,

• TRASFERIMENTI: borse di studio, buoni libro

SPESE IN CONTO CAPITALE

•MIGLIORAMENTO dell’edilizia scolastica;•SPESE PER LE ATTREZZATURE: banchi, sedie, laboratori, computer

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La spesa pubblica in Italia

• I compiti dello Stato sono diventati sempre più numerosi e questo ha portato ad una crescita enorme della spesa pubblica.

• Nel 2010 la spesa pubblica ha raggiunto quasi 800 mld di euro.

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ENTRATE PUBBLICHEENTRATE PUBBLICHE

A seconda delle fonti da cui hanno origine:– Entrate tributarie= le entrate che derivano

dal pagamento dei TRIBUTI, cioè imposte, tasse, contributi.

– Entrate extratributarie= le entrate che derivano dalla vendita dei beni o dallo svolgimento delle attività gestite dallo Stato o da altri enti pubblici.

– Emissione di titoli del debito pubblico: entrate che derivano dai prestiti delle famiglie che acquistano i titoli del debito pubblico (BOT, BTP, CCT).

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TRIBUTI• Sono TRIBUTI le entrate che lo Stato preleva dai privati (famiglie e imprese) per offrire i servizi pubblici.

• Sono TRIBUTI: – IMPOSTE– TASSE– CONTRIBUTI

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Dovere di pagare i tributi

• L’art 2 cost, dopo aver riconosciuto i diritti inviolabili dell’uomo, richiede l’adempimento di doveri inderogabili di solidarietà.

• Tra questi rientra il dovere di pagare i tributi, per l’esigenza di distribuire tra tutti gli appartenenti alla collettività le spese che nascono dalla necessità di garantire l’interesse comune.

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Dovere di pagare i tributi

art.53 cost: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità

contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di

progressività.”

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PRINCIPI DEL SISTEMA TRIBUTARIO

1. UNIVERSALITA’: TUTTI devono contribuire alla spesa pubblica attraverso il è pagamento dei tributi.

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PRINCIPI DEL SISTEMA TRIBUTARIO

2. CAPACITA’ CONTRIBUTIVA: il pagamento dei tributi è basato sulla capacità di ciascuno di contribuire alle spese dello Stato a seconda della propria ricchezza (desumibile dal reddito, dal patrimonio, dai consumi).

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PRINCIPI DEL SISTEMA TRIBUTARIO

3. PROGRESSIVITA’: chi guadagna di più è chiamato a contribuire in proporzione maggiore rispetto a chi guadagna meno.

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ELEMENTI COSTITUTIVI DI UN TRIBUTO

SOGGETTO ATTIVO: è lo Stato (o gli enti pubblici territoriali) a cui si deve pagare il tributo;

SOGGETTO PASSIVO: è chi che deve pagare il tributo (contribuente);

PRESUPPOSTO OGGETTIVO: è la circostanza che fa nascere l’obbligo di pagare;

BASE IMPONIBILE: è il valore della richezza, espresso in denaro, su cui si calcola il tributo.

ALIQUOTA: è la percentuale che si applica alla base imponibile per calcolare il tributo.

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TRIBUTI: LE IMPOSTE

• Somme pagate obbligatoriamente (coattive) per la prestazione di servizi generali (indivisibili).

• Il dovere di pagarle è legato alla capacità contributiva cioè alla capacità di ogni cittadino di contribuire alle spese dello Stato in base alla propria ricchezza.

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TIPI DI IMPOSTETIPI DI IMPOSTE

• DIRETTE: Colpiscono direttamente la ricchezza come PATRIMONIO (es.I.M.U., abbonamento Rai) o come REDDITO (es.I.R.PE.F. e I.RE.S.).

• INDIRETTE: Colpiscono la ricchezza quando viene prodotta (Accise es. sulla benzina), consumata (es.I.V.A.) o quando viene trasferita da un soggetto ad un altro (es. eredità, donazioni, ecc).

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TIPI DI IMPOSTETIPI DI IMPOSTE

•PERSONALI: quando si applicano tenendo conto delle condizioni del personali o familiari del contribuente (I.R.PE.F.).•REALI: gravano sul contribuente senza considerare le sue condizioni personali (I.M.U.).

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TIPI DI IMPOSTETIPI DI IMPOSTE

In base al metodo di calcolo:•PROPORZIONALI: quando l’aliquota rimane fissa al variare della base imponibile (es IVA).L’imposta cresce in modo proporzionale.•PROGRESSIVE: quando l’aliquota aumenta al crescere della base imponibile (es IRPEF). L’imposta cresce in modo più che proporzionale.

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TRIBUTI: LE TASSE

• Somme che i cittadini pagano quando richiedono un servizio speciale (divisibile).

• Non sono obbligatorie: si pagano solo se si chiede il servizio.

• Le tasse sono sempre inferiori al costo sostenuto dallo Stato. La parte rimanente è coperta con le imposte.

• ES. tassa per lo smaltimento dei rifiuti, tasse scolastiche, ticket, bollo auto ecc.

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Tariffe

• La tassa non deve essere confusa con le tariffe versate per la usufruire determinati servizi pubblici quali, ad esempio, il trasporto ferroviario, il servizio postale e telefonico, le forniture di gas, elettricità e acqua e cosi via; in questi casi, infatti, si è di fronte a veri e propri prezzi, mentre la tassa è un tributo e, come tale, può essere stabilita solo con legge.

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TRIBUTI: I CONTRIBUTI

• Somme che devono essere pagate obbligatoriamente da quei cittadini che si avvantaggiano di un opera di pubblica utilità o che godono di un particolare servizio pubblico.

• ES. i contributi per opere di urbanizzazione di un quartiere; i contributi per la previdenza e l’assistenza.

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PRESSIONE FISCALE

• La pressione fiscale è il rapporto, in termini percentuali, tra il totale delle entrate tributarie e il P.I.L.

• Nel 2011 la pressione fiscale è del 42,5%.• Questo significa che in media, su un valore di

beni e servizi pari a 100, un valore di 42 va allo Stato.

• La media della pressione fiscale nei paesi dell’UE è del 38,1% .

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DEBITO PUBBLICO

• La differenza tra quello che lo Stato spende e quello che incassa si chiama DEFICIT.

• Attualmente lo Stato ha speso circa 800 miliardi nel 2011 e incassato circa 740 miliardi.

• I 60 miliardi circa di deficit di quest’anno, sommati ai quasi 1900 miliardi di euro accumulati negli anni passati, formano il DEBITO PUBBLICO.

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TITOLI DEL DEBITO PUBBLICO

• Per coprire il debito lo Stato ricorre a dei prestiti vendendo dei titoli ai risparmiatori (BOT,CCT,BTP)

• Questi titoli rappresentano per lo Stato un debito nei confronti dei cittadini che li acquistano.

• I cittadini infatti hanno diritto di ricevere, dopo un certo periodo, il denaro prestato e degli INTERESSI.

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Interessi sui titoli del debito• I tassi di interesse sul debito pubblico sono tanto più alti

quanto maggiore è il rischio che il debitore non paghi. • La crisi greca è particolarmente grave perché c’è il

rischio che la Grecia fallisca: se il rischio è alto per prestare soldi alla Grecia si chiederanno maggiori interessi, il che mette la Grecia in una situazione ancora più difficile, in un circolo vizioso dal quale è difficile uscire.

• Se si riduce o azzera il deficit, il rischio che il paese fallisca diminuisce, e con esso diminuiscono i tassi di interesse che si devono pagare sul debito pubblico.

• Per questo lo Stato deve ridurre la spesa pubblica e raggiungere il PAREGGIO DEL BILANCIO.

Page 41: Fisco e diritti

Spread

• Indica la differenza tra il tasso di rendimento di un titolo e quello di un altro preso a riferimento.

• Ad esempio se un B.T.P. con una certa scadenza ha un rendimento del 7% e il corrispettivo Bund Tedesco, con la stessa scadenza ha un rendimento del 3%, allora lo spread sarà 7-3=4 punti percentuali ovvero 400 punti base.

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EVASIONE FISCALE

• E’ il comportamento di chi non rispetta la normativa fiscale al fine di pagare meno tasse.

• L’evasione è un atto illecito punito con sanzioni che vanno dalle sanzioni pecuniarie fino alla condanna penale.

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Tipi di evasione

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1. Ricavi “in nero”

• La legge obbliga gli operatori economici a

certificare tutti i ricavi derivanti dalla vendita

di beni e servizi e a documentare tutti i costi

relativi all’acquisto di beni e servizi.

• Non documentando ricavi l’evasore dichiara minori redditi rispetto a quelli realmente conseguiti e quindi versa meno imposte.

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2. False fatture

• L’evasore documenta delle operazioni apparentemente regolari ma che sono, in tutto o in parte, inesistenti: in questo modo crea maggiori costi e riduce così le sue imposte da pagare.

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3. Evasori totali

• Nessun elemento relativo all’attività esercitata viene documentato (numero partita Iva, fatture, dichiarazioni fiscali)

• L’evasore totale formalmente risulta non esistere dal punto di vista fiscale

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4. False dichiarazioni della base imponibile

• In occasione della conclusione di un contratto le parti si accordano per dichiarare valori inferiori a quelli effettivi e pagare così meno imposte (esempio: vendita di un’abitazione)

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5. Affitti in nero

• Il proprietario dell’immobile e l’inquilino si accordano per non registrare il contratto o per registrarlo indicando una cifra inferiore a quella reale, per pagare meno imposte

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ELUSIONE

• E’ un meccanismo attraverso il quale un contribuente evita il prelievo tributario rispettando formalmente le norme previste