farmaco generico

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Inchiesta Testo di Valentino Maimone Tutta la verità sui tarmaci "non di marca" è in queste pagine. Per te abbiamo intervistato Silvio Garattini. Lui non ha dubbi, meno che mai "peli sulla lingua". Leggi: questa inchiesta ti farà capire. E risparmiare subito Generici funzionano davvero c i sembra già di sentirti: "Proprio a me venite a proporre di usare un prodotto senza marca? Ma qui si parla di salute, mica si può guardare al prezzo!". Tie- niti forte: siamo qui per convincerti che i farmaci generici sono assoluta- mente identici a quelli di marca. Che quella scatola un po' anonima dal nome quasi impronunciabile vale in tutto e per tutto quella a cui sei abituata da una vita. Con il bel van- taggio di costare meno, molto meno. E di questi tempi, lo ammetterai, non è poco, giusto? Se fai parte di quel 30 per cento di italiani che ancora ignora l'esistenza e la funzione dei medicinali equivalenti, andare avanti a leggere non potrà farti che bene. Ma anche se rientri nel gruppone dei 21 milioni di Segue > STARBENE NOVEMBRE 87

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InchiestaTesto di Valentino Maimone

Tutta la verità suitarmaci "non di marca"è in queste pagine. Perte abbiamo intervistatoSilvio Garattini. Luinon ha dubbi, menoche mai "peli sullalingua". Leggi: questainchiesta ti farà capire.E risparmiare subito

Genericifunzionano •davvero ci sembra già di sentirti:

"Proprio a me venite aproporre di usare unprodotto senza marca?Ma qui si parla di salute,

mica si può guardare al prezzo!". Tie-niti forte: siamo qui per convincertiche i farmaci generici sono assoluta-mente identici a quelli di marca.

Che quella scatola un po' anonimadal nome quasi impronunciabile valein tutto e per tutto quella a cui seiabituata da una vita. Con il bel van-taggio di costare meno, molto meno.E di questi tempi, lo ammetterai, nonè poco, giusto? Se fai parte di quel 30per cento di italiani che ancora ignoral'esistenza e la funzione dei medicinaliequivalenti, andare avanti a leggerenon potrà farti che bene. Ma anche serientri nel gruppone dei 21 milioni di

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famiglie che divorano in mediapillole, fiale e bustine al ritmo diuna dose e mezzo al giorno, ti faràcomodo sapere che esiste un modoper risparmiare. In media, infatti,spendiamo 85 euro al mese per laSanità (tra visite, esami, farmaci),più di 1.000 euro l'anno. Che nediresti di cominciare a risparmiareil 20 per cento (in certi casi fino al50) sulle medicine?

Eppure non si vendono tantoI generici, sul mercato dal 1996,non riescono a sfondare. Nonostan-te i consumi continuino a crescere,la quota di mercato resta intornoall'8 per cento o poco più. I moti-vi? Tanti e diversi. Secondo il pro-fessor Silvio Garattini, tra i più au-torevoli farmacologi italiani (leggia fianco), sono anzitutto economi-ci: «Le industrie che producono ifarmaci di marca non hanno alcuninteresse a perdere quote di merca-to in favore dei farmaci generici.Così, abbassano i prezzi dei propriprodotti, per ridurre l'effetto con-venienza degli equivalenti».

Giorgio Foresti, presidente diAssogenerici (l'associazione cheriunisce le aziende produttrici difarmaci equivalenti in Italia) so-stiene invece che se i generici danoi non sfondano «è per colpa dellatroppa superficialità che pesa suquesto mercato. Continuo a legge-re insinuazioni su presunti deficitdi qualità, sicurezza e controlli, etrovo paradossale che queste accusevengano mosse dopo oltre 35 annidalla loro introduzione nel merca-to europeo e oltre 10 anni in quelloitaliano. Sono affermazioni stru-mentali, sintomo di un'evidentearretratezza del nostro paese rispet-to all'Europa».

II fascino della griffeMa se il generico è uguale al far-maco griffato e più economico,perché il consumatore conti-nua a comprare il prodottodi marca? «Purtroppo,ancora oggi, si pensa chequando qualcosa costameno, di sicuro ha mi-

nor valore», dice il professor Ga-rattini. «Come se un antibioticogenerico uccidesse solo 50 dei 100germi che un antibiotico griffato èin grado di eliminare... ».

Identikit del dubbiosoAncora tanti italiani, insomma,continuano a subire il fascino dellamarca, salvo poi lamentare le ta-sche vuote. Già, ma chi sono? In-nanzitutto gli anziani: chi è abi-tuato a prendere sempre una stessapasticca di uno stesso colore, dauna scatola di una stessa forma,difficilmente vuoi cambiare. Masecondo il professor Silvio Garatti-ni questo atteggiamento può an-che essere «la conseguenza di undiffuso senso di sfiducia nei con-fronti delle istituzioni: siamo por-tati a pensare che se il Servizio sa-nitario risparmia dei soldi, li uti-lizzerà chissà come o finiranno nel-le tasche di chissà chi».

Hai ancora qualche dubbio? Leg-gi subito l'intervista al nostro "su-pe (farmacologo".

Che cosa sono i generici?Fratelli gemelli dei farmaci dimarca: contengono lo stesso prin-cipio attivo (cioè la sostanza chepermette al medicinale di ottenerel'effetto curativo desiderato), inuguale quantità, e hanno quindiidentica efficacia (tecnicamente sidice che sono "bioequivalenti").

Cambia solo il prezzo (più basso) ela denominazione: i farmaci, di so-lito, hanno un nome di fantasia; igenerici sono venduti invece con ilnome del principio attivo, seguitoda quello dell'azienda produttrice.

Perché costano meno?Perché è scaduto il brevetto delcorrispettivo farmaco di marca.Ogni medicinale in commercio èfrutto di anni di ricerca da parte

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IL NOSTRO ESPERTO EIL "VERONESI" DEI FARMACI

• Quando si parla di farmaci,lui è un punto di riferimento,ed è per questo che a lui

^ ^ • k abbiamo rivolto tutte le nostre• m domande. Già, perché SilvioGarattini (79 anni) è tra le voci piùautorevoli nel campo della farmacologiainternazionale. Fondatore dell'Istituto diricerche farmacologiche Mario Negri(www.marionegri.it), autore di centinaia dilavori scientifici e volumi sull'argomento,fa parte del "Gruppo 2003", un team diricercatori italiani particolarmente citatinella letteratura scientifica internazionale.Consulente dell'Organizzazione mondialedella Sanità, fa parte del comitatoscientifico della Lega italiana per la lottacontro i tumori ed è vicepresidente delConsiglio superiore di sanità. Legiond'onore della Repubblica Francese permeriti scientifici, ha due lauree adhonorem e vanta decine di premiinternazionali per la sua attività di ricerca.

Inchiesta

delle aziende farmaceutiche e, diconseguenza, di ingenti investi-menti finanziari. Ecco perché lalegge prevede che tutti i nuoviprodotti messi a punto siano co-perti da un brevetto che dura di-versi anni (di solito 20).

Vuoi dire che lo può produrre evendere in esclusiva solo l'aziendache per prima l'ha studiato e intro-dotto sul mercato, in modo da re-cuperare le spese sostenute per laricerca e lo sviluppo. Quando ilbrevetto scade, l'azienda perde ildiritto di produrre quel principioattivo in esclusiva: a quel punto,qualunque casa farmaceutica puòprodurlo e venderlo. A patto dicommercializzarlo, però, a unprezzo inferiore di almeno il 20 percento (con punte del 50 per cento),perché il nuovo produttore non hainvestimenti da recuperare.

Davvero non c'è differenza?Nell'efficacia, no. Le sole differen-ze autorizzate dalla legge sono, ol-tre al nome e al costo, anche la for-ma e il colore della confezione e ilsapore del medicinale.

Chi ci assicura che siano ugualiai prodotti di marca?La legge impone che quattro para-metri siano uguali al prodotto diriferimento: la purezza del princi-pio attivo, la quantità impiegata, iltempo di dissoluzione in acqua esoprattutto la concentrazione ema-tica, cioè la quantità di farmacoche si ritrova nel sangue.

Chi garantisce che questi criterivengano rispettati? Il primo con-trollo viene effettuato dall'azienda

È quello che puoiarrivare a risparmiareusando i generici

ECCO I PIÙ UTILIZZATI

Ecco i primi 17 principi attivi equivalentidi classe A (a carico del Ssn), in ordine dispesa con alcune delle loro indicazioni

1. Lansoprazolo (problemi gastrici)2. Amoxicillina + Acido clavulanico

(ulcera, reflusso gastroesofageo)3. Nitroglicerina (vasodilatatore)4. Simvastatina (colesterolo alto)5. Paroxetina (depressione)6. Ceftriaxone (antibiotico, infezioni varie)7. TattlSUlosina (problemi alle vie urinarie)8. Enalapril (ipertensione)9. Acido alendronico (osteoporosi)10. Doxazosin (ipertensione)11. Carvedilolo (Ipertensione)12. Mesalazina (colite)13. Ticlopidina (ischemie e trombosi)14. Citalopram (depressione)15. Sertralina (depressione)16. Diclofenac (antinfiammatorio)17. Metformina (diabete di tipo 2)

Fonte: rapporto Osmed 2007

produttrice, che ne sottopone i ri-sultati all'Agenzia del farmaco (Ai-fa). Questa provvede a verificareche il generico sia efficace, di ele-vata qualità e con un grado di pu-rezza e inalterabilità nel tempo pa-ri ai farmaci di marca. Solo dopoaver accertato la sussistenza di tuttiquesti requisiti, il farmaco generi-co viene immesso sul mercato.Non solo: il prodotto dovrà co-munque sottoporsi agli esami pe-riodici da parte dell'Istituto supe-riore di sanità.

È impossibile imbrogliare?In linea teorica, non è impossibile,ma gli imbrogli possono riguarda-re benissimo anche i farmaci dimarca. Insomma, anche da questopunto di vista, i generici sonouguali ai "griffati".

È vero che esistono generici"tarocchi" che arrivano dallaCina o dall'India?Se esistono non sono sul mercatoufficiale italiano. Tutte le aziendeche producono o distribuiscono

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farmaci in Icalia sono ben indivi-duate e certificate. E non mettonocerto in giro tarocchi. Insomma:non c'è alcun tipo di rischio. Il di-scorso cambia se ci si affida a canaliclandestini o illegali.

E se li acquisto su Internet?Il rischio, in questi casi, è davveroaltissimo: comprare farmaci (dimarca o generici) on line è un erro-re grave, imperdonabile. Anzituttoperché qualsiasi medicinale deveessere assunto sotto controllo me-dico e questo non può certo avve-nire semplicemente riempiendoun modulo via Internet.

In secondo luogo, perché nessunopuò avere certezza su cosa ci sia ef-fettivamente dentro le pillole ac-quistate on line. Finché non esiste-rà un sistema capace di assicurarela qualità del prodotto anche viaweb, meglio starne alla larga: i ri-schi (sotto forma per esempio di

NEGLI ALTRI PAESI UÈEcco la quota di uso dei genericirispetto al totale dei farmaci in Europa

55%

FRANCIA

ITALIA

Media Uè: 18.5Fonte: Assogenerici

Sono gli italiani chenon sanno cheesistono i generici

reazioni allergiche o problemi car-diaci) sono troppo elevati.

I farmaci di marca sono prodottida aziende più serie e affidabili?No. Le case produttrici dei medici-nali equivalenti devono rispondereagli stessi livelli di qualità di tuttele altre industrie farmaceutiche.Altrimenti non sono autorizzate aprodurre né a commercializzarefarmaci in Italia.

Esiste un farmaco equivalenteper ciascun farmaco di marca?No. Nessuna industria farmaceuti-ca diversa da quella titolare del bre-vetto, fino alla sua scadenza, puòprodurre né vendere un medicinaleche abbia lo stesso principio attivo.

Come faccio a sapere se esisteun generico con cui possosostituire il farmaco che uso?Devi farti aiutare dal medico di fa-miglia, dallo specialista oppure dalfarmacista: conoscono la lista com-pleta degli equivalenti in commer-cio e possono indicarti quello chefa al caso tuo. L'elenco completo eaggiornato in tempo reale dei ge-nerici è anche on line, sul sito del-l'Agenzia italiana del farmaco,

www.agenziafarmaco.it. L'Aifa met-te a disposizione anche il servizio"Farmaci Line", un numero verdeper chiedere informazioni su que-ste tematiche: basta chiamare ilnumero verde 800-571661, attivodal lunedì al venerdì, dalle 8 alle13 e dalle 14 alle 17.

In farmacia posso acquistareliberamente un generico?Le regole cambiano a seconda chesi tratti di farmaci da banco, cioèsenza obbligo di ricetta, o con ob-bligo di prescrizione medica: nelprimo caso, il farmacista ti puòsuggerire il farmaco equivalenteche ti consente di risparmiare di-rettamente sull'acquisto.

Nella seconda ipotesi, il farmaci-sta ha l'obbligo di proporti di cam-biare il farmaco di marca che vuoiacquistare con un altro equivalen-te. Il medico, poi, può specificaresulla ricetta il nome del generico el'azienda che lo produce; se vuoleche il paziente usi proprio quello,deve annotarlo scrivendo "non so-stituibile". Ma se non lo fa, il far-macista può consegnare qualsiasigenerico corrispondente a quantoprescritto o richiesto.

Ma i farmacisti sono a "favore"0 "contro" i generici?Di fatto molti di loro li promuovo-no, ma c'è una fetta non indifferen-te che non si danna l'anima per se-gnalarne l'esistenza: in fin dei con-ti, il ricavato che da un equivalenteè inferiore a quello di un prodottodi marca...

1 generici sono rimborsabili?Tutti quelli che appartengono allafascia A sono totalmente a caricodel Servizio sanitario nazionale.Gli altri si pagano.

È ipotizzabile che su unapersona un generico si dimostrimeno efficace rispetto alprodotto di riferimento?Impossibile. E se mai dovesse acca-dere, non dipende certo dal farma-co generico: i fattori che influisco-no sull'efficacia di un medicinale

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sono tanti, anche ambientali (peresempio il clima, il modo di con-servazione dei medicinali), oltre-ché individuali: quel determinatogiorno l'organismo può reagire di-versamente dal solito. E comun-que, un eventuale deficit di effica-cia potrebbe riguardare anche ilprodotto di marca. In realtà, chistabilisce se un medicinale "fun-ziona" oppure no è la scienza, equesto dato lo ottiene su base stati-stica, non individuale.

Compresse, pasticche, ovuli:quanto conta la forma di unfarmaco? Può fare la differenza?In nessun modo: a parità di veicoli,cioè di forma farmaceutica del far-maco, un generico è assolutamenteidentico a un "griffato".

Eppure in passato alcuneassociazioni di malati hannochiesto di avere la griffe

rimborsata al posto delgenerico per presunti problemidi efficacia. Hanno ragione?Ma dove sono gli studi scientificiche dimostrano questa minore effi-cacia? Quest'ultima non si misurasu un singolo individuo o su ungruppo di persone che fanno partedi un'associazione, ma con analisiserie e documentabili. Ebbene: fi-no a oggi, non esistono provescientifiche serie che contestinol'affidabilità dei generici.

Ultima domanda: quantoinfluiscono alcuni "ingredienti"(eccipienti) sull'efficacia? È veroche un farmaco generico può"funzionare" peggio perchénon ha gli stessi eccipientidi un prodotto di marca?Gli eccipienti (per esempio il lat-tosio, il glucosio, il saccarosio) so-no sostanze che vengono aggiuntenella preparazione del farmaco per

poterlo produrre nella forma far-maceutica desiderata (compresse,capsule, sciroppi) e per garantirnela conservazione e la stabilità neltempo. E vero che gli eccipientipossono essere diversi da quelliutilizzati dai prodotti di riferimen-to, ma proprio per questo uno deiquattro parametri di riferimentoper l'equivalenza con i griffati è laconcentrazione ematica: se laquantità di farmaco che resta nelsangue è uguale, gli eccipientinon contano nulla.

L'unica preoccupazione cheoccorre avere nei confronti deglieccipienti è per un'eventualeallergia: se per esempio si èallergici al lattosio, megliochiedere sempre al farmaci-sta quali eccipienti contiene ilmedicinale, prima di acquistarlo.E affidandosi, per la prescrizione,al medico che ci conosce meglio,quello di famiglia. jS

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E un medicinale. Leggere attentamente il foglietto illustrativo. Autorizzazione del 01/08/2008. Attenzione, i medicinali vanno assunti con cautela, per un breve periodo di tempo, non superandole dosi consigliate e solo per le indicazioni riportate nel foglio illustrativo. In caso di dubbio rivolgersi al medico o al farmacista. jamgr