ettore cozzani e “l’eroica” · un laboratorio per la xilografia italiana ore 17.30...

31
Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere Milano Ettore Cozzani e “L’Eroica” nei documenti dell’Istituto Lombardo

Upload: others

Post on 22-Aug-2020

7 views

Category:

Documents


1 download

TRANSCRIPT

Page 1: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere Milano

Ettore Cozzani e “L’Eroica” nei documenti dell’Istituto Lombardo

Page 2: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

4

 

Page 3: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

5

 

INCONTRO DI STUDIO 31 maggio 2012

Milano, Palazzo Brera – Via Brera, 28

MOSTRA 31 maggio 2012 – 13 luglio 2012

Milano, Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25

Page 4: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

6

 

Nel primo centenario dell’“Eroica” (1911-1944) l’Istituto

Lombardo dedica un incontro di studio a Ettore Cozzani, eclettico

intellettuale fondatore e primo animatore della rivista e delle

iniziative artistico-letterarie a essa connesse.

Una serie di xilografie pubblicate su “L’Eroica”, una selezione di

volumi dell’omonima casa editrice, di rara qualità grafica, così

come carte dell’archivio Cozzani – pervenuto all’Istituto in

donazione dai familiari nel 1984 – saranno per l’occasione

esposti al pubblico, quale esemplificativa documentazione di un

fondo di speciale interesse per gli studi sulla cultura letteraria,

artistica e grafica italiana del primo Novecento.

Page 5: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

7

 

Saluto del Presidente dell’Istituto Lombardo Presiede prof. Maurizio Vitale

Francesco Spera Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere - Università degli Studi di Milano L’intellettuale e lo scrittore

Davide Colombo Università degli Studi di Milano Cozzani tra Dante e Pascoli

Antonello Negri Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere - Università degli Studi di Milano “L’Eroica”, tra modernità e tradizione

Marta Sironi Università degli Studi di Milano - Centro Apice Un laboratorio per la xilografia italiana

Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta fino al 13 luglio 2012 dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 16.00

Page 6: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

8

 

FRANCESCO SPERA Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere – Università degli Studi di Milano

L’INTELLETTUALE E LO SCRITTORE

Ettore Cozzani (1884-1971) svolse un’intensa attività culturale nella Milano del primo Novecento. Nella natia La Spezia aveva fondato una rivista, L’Eroica, che trattava di letteratura e arte, ma nel 1917 si trasferì a Milano continuando la pubblicazione del periodico e dando inizio anche a una casa editrice dallo stesso nome. La Milano capitale culturale ben si addiceva ai poliedrici interessi di Cozzani, deciso a sperimentare i più importanti generi letterari (dalla poesia alla narrativa), ma anche originale critico letterario (molto impegnato su alcuni grandi autori della nostra tradizione come Dante e Pascoli). Soprattutto Cozzani si distinse per le sue innumerevoli iniziative, per una generosa vocazione educativa nei confronti dei giovani, per un’indiscutibile capacità oratoria. Se dal punto di vista creativo le opere poetiche e narrative non convinsero molto la critica contemporanea, ben altra risonanza ebbero le sue conferenze e le molteplici iniziative letterarie e artistiche. Così accade che la fama di Cozzani sia rimasta circoscritta al suo tempo, dal momento che versi e romanzi non sono riusciti a superare la barriera del tempo. In parallelo la scarsa bibliografia critica si è concentrata più sulle sue diverse e talora notevoli attività di organizzatore culturale, trascurando quasi del tutto l’opera creativa, qualche volta con giudizi fin troppo severi. Si aggiunga che allo scrittore ha nuociuto non poco l’accusa di adesione al fascismo marcatamente sostenuta da alcuni critici. Su tale questione non si è arrivati ancora a delineare con accettabile oggettività l’effettivo comportamento di Cozzani, anche se nei suoi vari scritti emerge un’indubbia ideologia di destra. Occorre quindi ripercorrere da un lato le variegate esperienze dello scrittore focalizzando le tappe del suo percorso, meglio precisando le sue scelte di politica e di poetica letteraria e artistica, dall’altro iniziare qualche sondaggio più approfondito sulle sue opere creative, in particolare quelle di genere narrativo, non al fine di ribaltare il più vulgato giudizio critico su questi testi, ma puntando a sceverare le componenti concrete della sua scrittura narrativa. In opere come Il regno perduto (1927), Un uomo (1934), Destini (1944) si alternano rilevanti tematiche autobiografiche e

Page 7: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

9

 

amplificate costruzioni di personaggi forti, secondo una proposta di narrativa eloquente, con un’evidente ricerca di operazioni letterarie ambiziose che restano un documento significativo della ricca e multiforme cultura media della Milano novecentesca.

Page 8: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

10

 

DAVIDE COLOMBO Università degli Studi di Milano

COZZANI FRA DANTE E PASCOLI

Fra i molteplici interessi culturali di Ettore Cozzani, occupano un posto di rilievo gli studi danteschi. Essi sono indagati – per la prima volta in modo sistematico, sulla scorta di materiali in larga misura inediti o inesplorati – da questo intervento, che procede secondo tre linee di ricerca. In primo luogo due biografie dantesche postillate da Cozzani rivelano la sua attenzione per la vita di Dante, in particolare per la figura di Gemma Donati. In secondo luogo le lecturae Dantis e le conferenze conservate dall’archivio dell’Istituto Lombardo illustrano l’umile lavoro di servizio condotto dal Cozzani dantista, il suo sforzo di venire incontro alle esigenze e alle aspettative dei suoi ascoltatori e lettori. Sia i postillati sia i materiali del Lombardo sono ispirati dagli studi danteschi di Giovanni Pascoli, ai quali Cozzani dedicò numerose conferenze e soprattutto il volume del 1939 Pascoli. Il poeta di Dante. Il dantismo pascoliano – terza e principale linea di ricerca del contributo – costituisce il sostrato della riflessione di Cozzani su Dante, che proprio per questo offre sulla Divina Commedia uno sguardo alternativo e di sicuro interesse.

Page 9: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

11

 

ANTONELLO NEGRI Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere – Università degli Studi di Milano

“L’EROICA”, MODERNITÀ E TRADIZIONE

La linea di Cozzani, quale si manifesta nelle scelte grafiche e di illustrazione per “L’Eroica”, è quella di un’arte fuori dal tempo, che si direbbe risolvere la seicentesca querelle des anciens et des modernes affermando la pari dignità degli uni e degli altri, quando siano veri artisti: la “modernità sbalorditiva” dei pittori di Stabiae può essere tuttora ammirata, nello stesso modo in cui pittori e scultori del XX secolo come Soffici e de Pisis, Viani e Medardo Rosso, avrebbero potuto emozionare gli amatori d’arte di età romana. Così, nelle concrete scelte per la componente visiva della sua rivista, Cozzani passa con una certa disinvoltura dalla modernità alla tradizione, facendosi guidare da un gusto talvolta sorprendente e diffidando comunque delle tendenze artistiche dominanti, legate a programmi artistici predefiniti: non è casuale che novecentismo e futurismo – le due principali polarità della scena artistica italiana fra le due guerre – solo incidentalmente s’incrocino nei fascicoli dell’“Eroica”. In tale quadro generale – stante una manifesta passione per chi riesca a contaminare modernità e tradizione, come l’Andreotti del bambino che gioca col cane – si può osservare come scelte dichiaratamente moderniste caratterizzino in modo particolare la stagione iniziale della rivista, quando le composizioni ‘secessioniste’ e primitiviste di Marussig, Viani e Casorati convivono con i michelangiolismi di De Carolis e altre e diverse forme di preraffaellismo italianizzato. Le scelte successive – degli anni Venti e Trenta – si concentrano su autori specialmente amati, tra i quali primeggia Eugenio Baroni: uno scultore capace, come piaceva a Cozzani, di mettere una tecnica controllata con esemplare mestiere, indifferente a ‘invenzioni’ alla moda, virtuosisticamente al servizio di diversi registri espressivi e tematici.

Page 10: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

12

 

MARTA SIRONI Università degli Studi di Milano - Centro Apice

UN LABORATORIO PER LA XILOGRAFIA ITALIANA

Le pagine dell’“Eroica” e ancor più il personale e continuo sostegno di Ettore Cozzani ad alcuni artisti sono stati un’importante occasione: non solo di lavoro, ma anche di crescita di una pratica artistica a lungo considerata degna solo di maestri artigiani, lontana da una propria autonoma dignità di ‘arte’. Così, nella prospettiva di una rinascita della xilografia come forma d’arte nazionale, e moderna, Cozzani ha giocato un ruolo di primo piano, aprendo inizialmente a orizzonti europei e facendo riferimento, nel loro ambito, sia a riviste, sia a specifiche ed esemplari esperienze artistiche. L’interesse per altre nazioni si esplicita nei numeri speciali dedicati a Polonia, Inghilterra e Belgio, ma anche a Serbia e Armenia: nei primi casi, per una specifica attenzione alla tradizione storica di grandi scuole grafiche nazionali; negli altri, per un interesse politico di sostegno a paesi che si sentivano ideologicamente vicini. Dopo tali aperture ai modelli europei dei primi anni, due xilografi d’affezione – lo spezzino Emilio Mantelli (1884-1918) e il ticinese Aldo Patocchi (1907-1986) – sintetizzano le principali anime della rivista di Cozzani. L’opera del primo è caratterizzata da una sempre maggior sintesi delle forme, pur mantenendo quella forza espressiva misurabile nei ritratti pubblicati in un fascicolo monografico del 1920: uno dei primi dopo il trasferimento a Milano della testata, che ribadisce l’importanza dell’artista anche dopo la morte (avvenuta in guerra nel 1918) e anche oltre i confini liguri. Al contrario, nelle sue incisioni Patocchi ama definire con estremo dettaglio le superfici lavorate. I primi saggi dell’artista ventenne, nel 1927, sono giocati sul contrasto tra spazi ariosi, dove gli elementi della rappresentazione fluttuano nel vuoto, e superfici sature, invece, di particolari. Il banco di prova della rivista lo fa presto maturare, come attesta il numero a lui dedicato nel 1932, introdotto da un nuovo autoritratto d’impronta magico-realista, quasi più ‘tedesco’ che italiano, a testimoniare le ricorrenti aperture europee della rivista.

Page 11: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

13

 

CATALOGO

Page 12: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

14

 

“L’Eroica” La fondazione, le prime mostre, le fiere e i premi

“L’Eroica” viene fondata a La Spezia dallo scrittore Ettore Cozzani e dall’architetto Franco Oliva, che ne sono i primi animatori dall’estate 1911. Una tappa decisiva per il rafforzamento della direzione artistica della rivista e per il consolidamento dell’incisione su legno in Italia è la Mostra internazionale della xilografia, tenuta a Levanto tra agosto e settembre 1912, qui testimoniata dall’Albo degli espositori, oggi considerato, con le sue 46 xilografie, una rarità bibliografica. Dal 1919, dopo il trasferimento di Cozzani e della testata a Milano, la rivista partecipa alle principali esposizioni d’arte decorativa nazionali e internazionali, così come alle fiere del libro negli anni tra le due guerre: ne sono eloquente testimonianza i numerosi diplomi e onorificenze ricevute dalla rivista e dall’omonima casa editrice.

In esposizione:

Diploma di medaglia d’oro alla Società “L’Eroica”, Esposizione internazionale di arti decorative e industriali moderne, Parigi, 1925

Diploma di medaglia d’oro alla casa editrice “L’Eroica”, Esposizione universale di Bruxelles, 1935

Primo numero dell’“Eroica”, luglio 1911

Rassegna stampa relativa alla prima uscita della rivista

Benvenuto Disertori, Libro alla finestra, esposto alla Mostra internazionale della xilografia di Levanto, agosto-settembre 1912

Guido Marussig, Pali, Albo degli espositori, La Spezia, 1912, stampato in 300 copie numerate in occasione della Mostra internazionale della xilografia di Levanto, agosto-settembre 1912

Menu in occasione della Mostra Internazionale della xilografia di Levanto, agosto-settembre 1912

Albo d’oro per la Mostra Nazionale d’Arte, organizzata dalla Croce Rossa e da “L’Eroica” a Sarzana, marzo-aprile 1916

Correzioni autografe di Cozzani sul foglio di sottoscrizione all’Associazione Italiana di Acquafortisti e Incisori, dal 1913 Corporazione degli xilografi

Page 13: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

15

 

Primo numero dell’“Eroica”, luglio 1911

Page 14: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

16

 

In esposizione:

Diploma di partecipazione dell’Eroica alla Prima mostra internazionale delle arti Ddecorative, Monza, 1923

Diploma di collaborazione di Ettore Cozzani alla V Triennale di Milano, 1933

Fotografie di stand fieristici dell’Eroica: Prima mostra internazionale delle arti decorative di Monza, 1923; V Triennale di Milano, 1933; Festa del libro di Milano, 1933; vetrine di libreria con pubblicazioni dell’Eroica

Esempi di comunicazione pubblicitaria dell’“Eroica” negli anni Trenta

Page 15: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

17

 

Lo stand dell’Eroica alla Festa del libro di Milano, 1933

Page 16: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

18

 

Una scuderia di xilografi per il Decamerone di Formiggini

Un primo banco di prova per la scuderia degli xilografi dell’Eroica è la serie di dieci volumi del Decamerone di Boccaccio curata da Ettore Cozzani e pubblicata da Formiggini a partire dal 1913. La cornice ornata da De Carolis per la collana “I classici del ridere” introduce le interpretazioni grafiche di Emilio Mantelli, Giovanni Governato, Gino Carlo Sensani, Edoardo Del Neri, Carlo Guarnieri, Armando Cermignani, Antonio Moroni, Pietro Dodero, Benvenuto Disertori e Mossa De Murtas, che restituiscono la varietà degli stili dell’incisione su legno italiana degli anni Dieci. Tra gli interessi letterari di Cozzani, quello dantesco è qui esemplificato dalle xilografie di Francesco Gamba per La cantica di Dante, edita dall’Eroica nel 1921, e da due diverse edizioni della Vita di Dante dallo stesso Cozzani appuntate.

In esposizione:

Xilografie di Giovanni Governato per Il Decamerone. Giornata seconda, pubblicate nel 1913, e di Edoardo Del Neri per Il Decamerone. Quarta giornata, pubblicate nel 1914

Xilografie di Gino Carlo Sensani per Il Decamerone. Giornata terza, pubblicate 1913

Giovanni Boccaccio, Il Decamerone. Giornata prima, Genova, Formiggini, 1913, a cura di Ettore Cozzani, xilografie di Emilio Mantelli

Antonio Moroni, xilografia per Il Decamerone. Settima Giornata, pubblicata nel 1917

Giovanni Boccaccio, Vita di Dante, Roma, Oreste Garroni, 1908, con appunti manoscritti di Ettore Cozzani

Vita di Dante, a cura di Tommaso Gallarati Scotti, Milano, Istituto italiano per il libro del popolo, 1921, con appunti manoscritti di Ettore Cozzani

Lettera dalla Società Nazionale Dante Alighieri relativa alla conferenza ‘dantesca’ tenuta da Cozzani ai minatori italiani del Limburgo a Sittard, 26 novembre 1958

Xilografie di Francesco Gamba per il volume di Giovanni Chiapparini, La cantica di Dante, Milano, L’Eroica, 1921 dall’album di Ettore Cozzani con la raccolta delle xilografie eseguite per le sue edizioni

Page 17: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

19

 

Antonio Moroni xilografia per Il Decamerone. Settima Giornata, pubblicata nel 1917

Page 18: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

20

 

Il ritratto tra sperimentazione e avanguardia

La consuetudine della rivista di dedicare i fascicoli a un singolo artista ha stimolato la produzione di autoritratti: i testi di Cozzani sui diversi xilografi sono spesso introdotti da un autoritratto, anche funzionante da saggio stilistico d’apertura. Così, nel numero dedicato alla Polonia, Alessandro Pandolfi usa una tecnica xilografica allusiva alle stampe popolari nordiche; il ticinese Aldo Patocchi si autoritrae con il tratto ‘freddo’ tipico del legno duro utilizzato per le sue incisioni, mentre Gino Barbieri inventa una scena estremamente elaborata, colma di particolari. Il sostegno di Cozzani alla scuderia degli artisti chiamati a collaborare all’“Eroica” è stato costante, basato su stretti rapporti personali e su un continuo aggiornamento delle informazioni: i faldoni d’archivio dedicati ai suoi artisti sono ricchi di cataloghi, informazioni biografiche dettagliate e numerosi testi manoscritti per articoli, presentazioni e conferenze.

In esposizione:

Autoritratto di Gino Carlo Sensani “L’Eroica”, (20-21) 1913

Autoritratto di Ettore Di Giorgio, “L’Eroica”, (26) marzo 1914

Autoritratto di Emilio Mantelli, “L’Eroica”, (22-23) novembre-dicembre 1913

Giovanni Costetti, Ritratto di Lanza Del Vasto, “L’Eroica”, (127) marzo 1929

Autoritratto di Alessandro Pandolfi, “L’Eroica”, (43-47) 1916

Autoritratto di Aldo Patocchi, “L’Eroica”, (116) aprile 1928

Autoritratto di Gino Barbieri, “L’Eroica”, (24-25) gennaio-febbraio 1914

Autoritratto di Antonio De Witt, “L’Eroica”, (58) 1919

Page 19: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

21

 

Autoritratto di Emilio Mantelli “L’Eroica”, (22-23) novembre-dicembre 1913

Page 20: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

22

 

Le scuole straniere di xilografia

Fin dagli esordi della rivista Cozzani guarda a modelli extra-nazionali, in primis al periodico viennese “Ver Sacrum”, punto di riferimento fondamentale per il rinnovamento stilistico tra Otto e Novecento; e non a caso invita esponenti delle principali scuole grafiche europee alla Mostra internazionale di xilografia di Levanto (1912). L’interesse e l’apertura internazionali sono una costante di tutta la prima stagione della rivista, che vede tra l’altro la pubblicazione di numeri speciali dedicati alla Serbia, all’Armenia, alla Polonia, alla Romania, al Belgio e all’Inghilterra. È in particolare quest’ultimo fascicolo a far conoscere l’opera grafica di Frank Brangwyn, allora noto in Italia soprattutto per la sua pittura, ampiamente rappresentata nelle Biennali di Venezia.

In esposizione:

Frank Brangwyn, L’assedio e I pugili, “L’Eroica”, (59-60) 1919, fascicolo dedicato all’Inghilterra

Albert Delstanche, L’hotel de la ville de Lourain, e Frans Masereel, La processione, “L’Eroica”, (82-83) 1924, fascicolo dedicato alla xilografia in Belgio

Fascicolo dedicato al russo Meeter De Zorn, “L’Eroica”, (17) giugno 1913

Charles Doudelet, Tre canti per dire i dolori della terra e del cielo, “L’Eroica”, (41-42) 1915-16, fascicolo dedicato all’Armenia

Edgard Tytgat, Il palazzo di St. Nicholas, “L’Eroica” (27-28), aprile-maggio 1914, fascicolo dedicato alla xilografia in Belgio

Page 21: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

23

 

Charles Doudelet

Tre canti per dire i dolori della terra e del cielo, “L’Eroica”, (41-42) 1915-16, fascicolo dedicato all’Armenia

Page 22: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

24

 

Aristide Sartorio e Adolfo Wildt

La Sibilla, il poema in versi scritto e illustrato da Sartorio, pubblicato a puntate sulla rivista, trova forma compiuta nel raffinato volume d’arte edito dall’Eroica nel 1922: a esservi incisi, con un risultato di eccezionale qualità grafico-editoriale, non sono solo le illustrazioni ma anche i caratteri del testo. L’impresa editoriale è promossa da una fervida campagna di comunicazione – che si avvale di volantini propagandistico-esplicativi e pagine pubblicitarie – direttamente sostenuta da Cozzani anche attraverso lettere personalmente scritte a numerosi possibili sottoscrittori del progetto. La vena simbolista tipica dell’opera di Sartorio, nella quale Cozzani si riconosce, si ritrova anche nell’opera dello scultore Adolfo Wildt. Lo stile della sua grafica tende però, diversamente da Sartorio, a un’estrema sintesi espressiva d’intonazione secessionista, dove virtuosistici linearismi impreziositi da inchiostrazioni d’oro e d’argento trasformano in preziosi ricami anche soggetti drammatici.

In esposizione:

Giulio Aristide Sartorio, Sibilla, s.d., e depliant pubblicitario per la pubblicazione in volume, 1922

Adolfo Wildt, Anime della notte e Sorelline, “L’Eroica”, (70-72) 1920

Giulio Aristide Sartorio, Sibilla, Milano, “L’Eroica”, 1922

Adolfo Wildt, Madre adottiva, “L’Eroica”, (70-72) 1920; matrice lignea della xilografia

Page 23: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

25

 

Adolfo Wildt

Anime della notte, “L’Eroica”, (70-72) 1920

Page 24: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

26

 

Ettore Cozzani scrittore ed editore

L’attività editoriale di Cozzani affianca sin dagli inizi la rivista – si veda l’Albo per la Mostra internazionale di xilografia del 1912 – ma si fa più intensa e costante a partire dagli anni Venti. Al di là di casi isolati, scaturiti da occasionali incontri – come per il volume di Anton Giulio Bragaglia Scultura vivente –, sono emblematiche delle sue edizioni le due serie di piccoli ma preziosi volumi “I gioielli” e “La collana di corallo”, dedicata alla giovane poesia italiana. Quanto a Cozzani scrittore, è da ricondurre alle origini liguri la costante presenza del mare e della montagna nei suoi scritti – da Il poema del mare e I racconti delle Cinque terre fino a Il regno perduto – che si riflette in tante edizioni e illustrazioni de “L’Eroica”, prima fra tutte la collana “Montagna” di Giuseppe Zoppi. Il tema del paesaggio italiano e della sua bellezza e unicità s’intreccia altresì all’ardente nazionalismo di Cozzani, configurandosi quale chiave interpretativa di non poche scelte di autori e argomenti dei libri delle sue edizioni. Bisogna in tale prospettiva ricordare anche la collana dedicata alle “Leggende d’Italia”, edita dal 1932.

In esposizione:

Locandina del Politeama Duca di Genova a La Spezia in occasione della lettura di Ettore Cozzani del Poema del Mare, 3 gennaio 1932 ; Walter Klemm, Leggenda marinara, “L’Eroica”, (12) 1912 e Mimmo Guelfi, La rete, s.d.

Ugo Lucerni, Asinello, 1932; copertina di Francesco Gamba per Giuseppe Zoppi, Il libro dell’Alpe, Milano, “L’Eroica”, 1922 e Vittorio di Colbertaldo, [Paesaggio notturno], s.d

Legno utilizzato dallo xilografo ligure Salvatore Apriliano per la sovraccoperta di Ettore Cozzani, Il regno perduto, Milano, “L’Eroica”, 1941

Anton Giulio Bragaglia, Scultura vivente, Milano, “L’Eroica”, 1928

Due esempi della collana “Gioielli”, edita dall’Eroica dal 1917 al 1941: Dino Valeri, Alcassino e Nicoletta, 1920, xilografie di Roberto Aloy, Ettore Cozzani, Poemetti notturni, 1920, xilografie di Francesco Gamba

Due esempi della “Collana di corallo”, edita dall’Eroica dal 1925 al 1929: Paolomaria Arcari, In divine parvenze, 1927, xilografie di Antonio Giuseppe Santagata, Elmo Patocchi, L’altalena, 1927, xilografie di Aldo Patocchi

Page 25: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

27

 

Sovraccoperta di Ettore Cozzani, Il regno perduto, Milano, “L’Eroica”, 1941

Page 26: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

28

 

Tradizione e modernità

Le pagine dell’“Eroica” dal 1911 al 1944 mantengono inalterata una coerenza in gran parte attribuibile al gusto estetico dello stesso Cozzani, che pur amando la figurazione in tutte le sue declinazioni si è in alcuni casi aperto a momenti di sperimentazione. Da una parte si trova quindi la linea più tradizionalmente figurativa, che dal gusto classicheggiante di Adolfo De Carolis arriva al figurativismo degli anni Trenta tipico di Italo Zetti e Bruno da Osimo passando attraverso maestri minori provenienti da varie regioni italiane: autori oggi in gran parte dimenticati ma sintomatici di un gusto diffuso e di temi legati alle tradizioni popolari. Chiaramente sperimentali invece, nei primi anni della rivista, gli interventi di artisti impegnati in un personale percorso creativo non necessariamente legato alla sola xilografia: di particolare interesse i lavori di Lorenzo Viani ed Enrico Prampolini, così come i ‘saggi’ del pittore Felice Casorati e dello scultore Arturo Martini.

In esposizione:

Adolfo De Carolis, L’amore, s.d., e Benvenuto Disertori, senza titolo, s.d.

Armando Baldinelli, L’amore di Saffo, 1933, e Italo Zetti, Atleti, “L’Eroica”, (204-206) agosto-ottobre 1935

Lorenzo Viani, La Madre, “L’Eroica”, (29) agosto 1914

Arturo Martini, La vergine, “L’Eroica”, (34-36) marzo 1915

Enrico Prampolini, La danza, “L’Eroica”, (41-42) 1915-16, fascicolo dedicato all’Armenia

Emilio Mantelli, La bimba, “L’Eroica”, (34-36) marzo 1915

Page 27: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

29

 

Lorenzo Viani La Madre, “L’Eroica”, (29) agosto 1914

Page 28: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

30

 

Eugenio Baroni e Duilio Cambellotti

Pur in modo diverso, lo scultore Eugenio Baroni e il pittore e grafico Duilio Cambellotti hanno una presenza importante nella vicenda editoriale di Cozzani. A Baroni sono dedicati diversi fascicoli e sue specifiche opere di scultura, di grande impegno e risonanza pubblica, sono presentate con abbondanza di riproduzioni, con dettagli e vedute d’insieme: dal Monumento ai Mille di Quarto, inaugurato alla presenza di Gabriele D’Annunzio il 5 maggio 1915, al Monumento al fante sul monte S. Michele del Carso fino al Monumento al Duca d’Aosta di Torino. L’ammirazione per Baroni, con cui intrattiene rapporti d’amicizia, spinge Cozzani alla stesura di una monografia, mai però pubblicata. Se ne presenta qui la prima pagina. Cambellotti disegna il logo per La Giovane Italia, associazione giovanile combattentista fondata da Cozzani a La Spezia nel 1917; e ancora nel 1937 è considerato da Cozzani l’artista più adatto a risolvere con un linguaggio moderno quei temi di romanità allora specialmente apprezzati dal fascismo. La presenza nell’Archivio di una serie di disegni originali di Cambellotti richiesti dallo stesso Cozzani nel 1946 ne fa la figura di artista che più a lungo, pur saltuariamente, ha affiancato l’esperienza editoriale dell’Eroica.

In esposizione:

Duilio Cambellotti, Orazio Coclite, “L’Eroica”, (231-232) novembre-dicembre 1937

Duilio Cambellotti, Tarpeia, 1937

Pagina autografa di Ettore Cozzani per una monografia su Eugenio Baroni, inedita

Fascicolo dedicato al Monumento ai Mille di Eugenio Baroni, “L’Eroica”, (37-38) 1915:

Ritratto fotografico di Baroni accanto al suo monumento e doppia pagina con bozzetto del monumento e xilografia di Emilio Mantelli

La Giovane Italia, Milano, 1918

Disegni originali commissionati da Ettore Cozzani a Duilio Cambellotti nel 1946 per il volume Fiori sul tascapane, inedito

Page 29: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

31

 

Fascicolo dedicato al Monumento ai Mille di Eugenio Baroni, “L’Eroica”, (37-38) 1915: ritratto fotografico di Baroni accanto al monumento

Page 30: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

32

 

“L’Eroica” 1911 - 1944

Una selezione di numeri dell’“Eroica” tra 1911 e 1944 esemplifica i diversi stili grafici che ne hanno caratterizzato la vicenda. Autori delle copertine: Adolfo De Carolis (1913), Charles Doudelet (1916), Francesco Gamba (1920), Aldo Patocchi (1927), Publio Morbiducci (1934). Nell’ultimo fascicolo è in copertina una Testa di Giovanetto dal Supplizio di San Cristoforo di Andrea Mantegna (1944).

Page 31: Ettore Cozzani e “L’Eroica” · Un laboratorio per la xilografia italiana Ore 17.30 Inaugurazione della mostra a Palazzo Landriani - Via Borgonuovo, 25 La mostra rimarrà aperta

33

 

Adolfo De Carolis copertina, “L’Eroica”, novembre-dicembre 1913