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1 ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI NEI LUOGHI DI LAVORO DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 TITOLO VIII CAPO IV Via Cassala 88 Brescia Tel. 030.47488 [email protected] Le onde elettromagnetiche sono un fenomeno fisico attraverso il quale l´energia elettromagnetica può trasferirsi da un luogo all´altro per propagazione. Tale fenomeno di trasferimento di energia può avvenire nello spazio libero (via etere), oppure può essere confinato e facilitato utilizzando appropriate linee di trasmissione (guide d´onda, cavi coassiali, etc.). Le onde elettromagnetiche, sono fenomeni oscillatori, generalmente di tipo sinusoidale e sono costituite da due grandezze che variano periodicamente nel tempo: il campo elettrico ed il campo magnetico.

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ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI NEI LUOGHI

DI LAVORODECRETO LEGISLATIVO 81/2008

TITOLO VIIICAPO IV

Via Cassala 88BresciaTel. [email protected]

Le onde elettromagnetiche sono un fenomeno fisicoattraverso il quale l´energia elettromagnetica puòtrasferirsi da un luogo all´altro per propagazione.Tale fenomeno di trasferimento di energia può avvenirenello spazio libero (via etere), oppure può essere confinatoe facilitato utilizzando appropriate linee di trasmissione(guide d´onda, cavi coassiali, etc.).Le onde elettromagnetiche, sono fenomeni oscillatori,generalmente di tipo sinusoidale e sono costituite da duegrandezze che variano periodicamente nel tempo: il campoelettrico ed il campo magnetico.

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Il campo elettrico E si definisce come una proprietào perturbazione dello spazio, prodotta dalla presenzadi cariche elettriche, positive o negative.Tale perturbazione si può verificare constatando cheponendo una carica elettrica nella regione perturbataquesto risulta soggetto ad una forza.L´intensità del campo elettrico si misura in Volt sumetro (V/m). Qualsiasi conduttore elettrico produceun campo elettrico associato.

Il campo magnetico H può essere definito come unaproprietà o perturbazione dello spazio prodotta dalmovimento delle cariche elettriche ossia dallapresenza di correnti elettriche oppure da magnetipermanenti (calamite).L´intensità del campo magnetico si esprime in Ampèresu metro (A/m), anche se solitamente si preferisceriferirsi ad una grandezza correlata, la densità diflusso magnetico o induzione magnetica B, misurata inmicroTesla (µT).

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Le principali caratteristiche delle ondeelettromagnetiche dipendono da una loro proprietàfondamentale: la frequenza f, ossia il numero dioscillazioni compiute in un secondo. Tale grandezza simisura in cicli al secondo o Hertz (Hz) e relativimultipli e sottomultipli.

Produzione di campo elettrico e campo magnetico presenti in ambienti domesticiNegli ambienti di vita e di lavoro, tutti gli apparecchi alimentaticon l’energia elettrica sono sorgenti di campi elettrici emagnetici ELF.Il campo elettrico è sempre presente negli ambienti domesticiindipendentemente dal funzionamento degli elettrodomestici.Il campo magnetico, invece, si produce solamente quando gliapparecchi vengono messi in funzione ed in essi circola corrente.

A. Spina non allacciata; solo campoelettrico generato dalla presasotto tensione.

B. Spina attaccata ma interruttorespento; il campo elettrico siestende anche alla lampada.

C. Interruttore acceso; il passaggiodi corrente necessariaall’accensione della lampadinagenera il campo magnetico.

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RADIAZIONI IONIZZANTI

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CAMPI STATICI

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Laser

Lampade

Radarterapia

Impianti radar

Telefonia cellulare

Emissioni radiotelevisive

Marconiterapia

Forni a microonde

Elettrodomestici

Linee elettriche

Metal detector

Magnetoterapia

Videoterminali

RMNElettrolisiMagneti nel settore dell’industria

Radioamatori

UV

Vis

Sorgenti termiche

Riscaldamento a induzione

Telecomandi

Sterilizzazione

Linee telefoniche

Ponti radio

Saldatura e incollaggio

Diagnostica a raggi X

Radioisotopi

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Meccanismi di interazioneFino alla frequenza di circa 100 KHz (basse frequenze)prevale l’induzione di correnti elettriche nei tessutielettricamente stimolabili (nervi e muscoli) e per quantoriguarda la salute si valutano i soli “effetti non termici” sulcorpo umano

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Meccanismi di interazioneCon l’aumentare della frequenza diventa prevalentel’assorbimento di energia nei tessuti attraverso il rapidomovimento oscillatorio di ioni e molecole di acqua e diconseguenza oltre agli “effetti non termici” è necessariovalutare gli “effetti termici” sul corpo umano (si passa dauna valutazione di parametri istantanei a parametri dosimetricisu un intervallo di 6 minuti: SAR).

A frequenze superiori a circa 30 MHz, e per quanto riguarda lasalute, prevalgono i soli “effetti termici”

Effetti biologici e effetti sanitariI campi elettromagnetici possono indurre effetti biologiciche in alcuni casi possono portare ad effetti di danno allasaluteE’ importante comprendere la differenza tra i due effetti� un effetto biologico si verifica quando l'esposizione provoca qualche variazione fisiologica notevole o apprezzabile in un sistema o organo� un effetto di danno alla salute si verifica quando l’effetto biologico è al di fuori dell’intervallo in cui l'organismo può normalmente compensarlo, e ciò porta a qualche condizione di detrimento della salute

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Linee Guida ICNIRPICNIRP (International Commission on Non IonizingRadiation Protection) fornisce “Linee Guida” circa lalimitazione dei livelli dei campi elettromagnetici per laPOPOLAZIONE e per i LAVORATORI.garantiscono protezione da effetti diretti cioè insostanza alterazioni di natura reversibilenon garantiscono da effetti indiretti“i campi magnetici ELF (extremely low frequency è la terminologia anglosassone perdefinire i campi elettromagnetici a frequenze estremamente basse, comprese tra 30 Hze 300 Hz) sono possibili cancerogeni (2B) per l’uomo, sulla base di una coerenteassociazione statistica tra elevati livelli residenziali e un raddoppio del rischio dileucemia infantile. Non si è trovata nessuna evidenza coerente che l’esposizioneresidenziale o professionale degli adulti a campi ELF aumenti il rischio di alcun tipo dicancro” - IARC 2001)“sulla base della letteratura attuale, non c’è nessuna evidenza convincente chel’esposizione a campi elettromagnetici a radiofrequenza abbrevi la durata della vita, néche induca o favorisca il cancro” (OMS 1998)

D.Lgs. 9 aprile 2008, n.81 (integrato con il D.Lgs. n.106/2009)

TITOLO VIII – AGENTI FISICICapo I – Disposizioni generaliArticolo 180 - Definizioni e campo di applicazioneArticolo 181 - Valutazione dei rischiArticolo 182 - Disposizioni miranti ad eliminare o ridurre i rischiArticolo 183 - Lavoratori particolarmente sensibiliArticolo 184 - Informazione e formazione dei lavoratoriArticolo 185 - Sorveglianza sanitariaArticolo 186 - Cartella sanitaria e di rischio

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CAPO IV – PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI(da art. 206 a art. 212)

Articolo 206 - Campo di applicazione1. Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione deilavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza derivantidall'esposizione ai campi elettromagnetici (da 0 Hz a 300 GHz), comedefiniti dall'articolo 207, durante il lavoro. Le disposizioni riguardanola protezione dai rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratoridovuti agli effetti nocivi a breve termine conosciuti nel corpo umanoderivanti dalla circolazione di correnti indotte e dall'assorbimento dienergia, e da correnti di contatto.2. Il presente capo non riguarda la protezione da eventuali effetti a lungotermine e i rischi risultanti dal contatto con i conduttori in tensione.

Articolo 207 – Definizioni1. Agli effetti delle disposizioni del presente capo si intendono per:a) campi elettromagnetici: campi magnetici statici e campi elettrici,magnetici ed elettromagnetici variabili nel tempo di frequenza inferioreo pari a 300 GHz;b) valori limite di esposizione : limiti all'esposizione a campielettromagnetici che sono basati direttamente sugli effetti sulla saluteaccertati e su considerazioni biologiche. Il rispetto di questi limitigarantisce che i lavoratori esposti ai campi elettromagnetici sonoprotetti contro tutti gli effetti nocivi a breve termine per la saluteconosciuti;c) valori di azione: l'entità' dei parametri direttamente misurabili,espressi in termini di intensità di campo elettrico (E), intensità dicampo magnetico (H), induzione magnetica (B) “, corrente indottaattraverso gli arti (IL)” e densità di potenza (S), che determinal'obbligo di adottare una o più delle misure specificate nel presentecapo. Il rispetto di questi valori assicura il rispetto dei pertinentivalori limite di esposizione.

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Articolo 208 - Valori limite di esposizione e valori d’azione1. I valori limite di esposizione sono riportati nell'ALLEGATO XXXVI, lettera A, tabella 1.

I parametri espressi dai valori limite in pratica non possono esseremisurati se non in laboratori di ricerca mediante metodi di simulazioneo algoritmi di calcolo.

2. I valori di azione sono riportati nell'ALLEGATO XXXVI, lettera B, tabella 2.

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I valori di azione garantiscono il rispetto dei valori limite diesposizione per i lavoratori addetti alla specifica attivitàlavorativa (quindi soggetti formati, addestrati, ecc.).

L’esposizione a livelli inferiori ai valori di azione non tutela da:� effetti indiretti quali rischi da contatto con parti in tensione;� portatori di protesi o corpi estranei metallici;� portatori di protesi munite di dispositivi elettronici;� donne in gravidanza;� minori.

Livelli inferiori ai valori di azione per la popolazione (tratti sempredalle linee guida ICNIRP) consentono di individuare “lavoratori nonesposti” e di conseguenza risultano tutelati anche i soggetticontroindicati quali ad esempio i portatori di pacemaker.

Differimento entrata in vigore dei limitiin attesa approvazione direttiva

Sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea del 24 Aprile2012 è stata pubblicata la Direttiva 2012/11/UE che rinviadal 30 aprile 2012 al 31 ottobre 2013, il termine per ilrecepimento da parte degli Stati membri della Direttiva2004/40/CE sui campi elettromagnetici. L' Italia si èconformata all'ordinamento comunitarioIl 26 giugno 2013 è stata approvata la nuova DIRETTIVA2013/35/UE sulle disposizioni minime di sicurezza e di saluterelative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagliagenti fisici (campi elettromagnetici) che ha abrogato ladirettiva 2004/40/CE a decorrere dal 29 giugno 2013.Gli Stati membri dovranno conformarsi alla direttiva entro ilprimo luglio 2016.

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DIRETTIVA 2013/35/UEAnche la nuova direttiva fissa valori limite di esposizione (VLE) evalori di azione (VA).Anche in questo caso i valori di azione VA sono parametridirettamente misurabili ed il rispetto di questi valori assicura ilrispetto dei pertinenti valori limite di esposizione.Si evidenzia che nella direttiva 2013/35/CE alcuni valori limitesono diventati meno restrittivi, questo per tener conto degli studipiù recenti e di problematiche insorte con particolari attivitàsanitarie.La nuova direttiva prevede all’Articolo 14 che la Commissionemette a disposizione guide pratiche non vincolanti almeno sei mesiprima del luglio 2016 al fine di agevolare l’attuazione delladirettiva.

DIRETTIVA 2013/35/UE"Le innovazioni introdotte

sono di notevole complessità e non è

possibile allo stato, in assenza del provvedimento

di recepimento e delle guide pratiche previste,

fornire indicazioni pratiche aderenti ai requisiti della

nuova direttiva…"

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Sono pienamente in vigore gli articoli del CAPO I – DISPOSIZIONI GENERALI del

TITOLO VIII – AGENTI FISICI nella parte che prevede:

Articolo 180 - Definizioni e campo di applicazioneArticolo 181 - Valutazione dei rischi... il datore di lavoro valuta tutti i rischi derivanti da esposizione ad agenti fisici in modo da identificare e adottare le opportune misure di prevenzione e protezione con particolare riferimento alle norme di buona tecnica ed alle buone prassi.Articolo 182 - Disposizioni miranti ad eliminare o ridurre i rischiArticolo 183 - Lavoratori particolarmente sensibiliArticolo 184 - Informazione e formazione dei lavoratoriArticolo 185 - Sorveglianza sanitariaArticolo 186 - Cartella sanitaria e di rischio

Nell'ambito della valutazione del rischio di cui all'articolo 181, il datore di lavoropresta particolare attenzione ai seguenti elementi:a) il livello, lo spettro di frequenza, la durata e il tipo dell'esposizione;b) i valori limite di esposizione e i valori di azione di cui all'articolo 208;c) tutti gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al

rischio;d) qualsiasi effetto indiretto quale:1) interferenza con attrezzature e dispositivi medici elettronici (compresi stimolatoricardiaci e altri dispositivi impiantati);

2) rischio propulsivo di oggetti ferromagnetici in campi magnetici statici con induzionemagnetica superiore a 3 milliTesla;

3) innesco di dispositivi elettro-esplosivi (detonatori);4) incendi ed esplosioni dovuti all'accensione di materiali infiammabili provocata da scintilleprodotte da campi indotti, correnti di contatto o scariche elettriche;

e) l'esistenza di attrezzature di lavoro alternative progettate per ridurre i livelli di esposizioneai campi elettromagnetici;

f) la disponibilità di azioni di risanamento volte a minimizzare i livelli di esposizione ai campielettromagnetici;

g) per quanto possibile, informazioni adeguate raccolte nel corso della sorveglianza sanitaria,comprese le informazioni reperibili in pubblicazioni scientifiche;

h) sorgenti multiple di esposizione;i) esposizione simultanea a campi di frequenze diverse.

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Norme di buona tecnica e buone prassi

Linee guida ICNIRP

Norme tecniche (CEI EN 50499)

Linee guida ISPESL ecc.

CEI EN 50499Attrezzature giustificabili

“white list”Definiamo situazione “giustificabile” la condizione espositiva aCEM che non comporta apprezzabili rischi per la salute.Ai fini di questa definizione si reputano in primo luogo noncomportare rischi per la salute le esposizioni inferiori ai livellidi riferimento per la popolazione di cui alla raccomandazioneeuropea 1999/519/CE (valori inferiori a quelli previsti daICNIRP 1998 per la popolazione).In linea con questa definizione sono condizioni espositivegiustificabili quelle elencate nella Tabella 1 elaborate a partirenorma CENELEC EN 50499.In questi casi la giustificazione è adottabile indipendentementedal numero di attrezzature di lavoro in uso.

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CEI EN 50499 Tab. 1 - Attrezzature e situazioni giustificabili. Lista non esaustiva

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CEI EN 50499 Tab. 2Macchinari e impianti che richiedono

valutazione del rischio CEM e adozione di misure di tutela - Lista non esaustiva

In tabella 2 si riportano gli apparati che devonoessere oggetto di specifica valutazione CEM in quantopossono dare luogo ad esposizioni superiori ai livelli diriferimento per la popolazione ovvero ai livellid'azione per i lavoratori.

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Criteri per la valutazione del rischio

norma CENELEC EN 50499

DIRETTIVA MACCHINEDECRETO LEGISLATIVO 27 gennaio 2010 , n. 17 .

Attuazione della direttiva 2006/42/CE 1.5.10. Radiazioni

Le emissioni indesiderabili di radiazioni da parte dellamacchina devono essere eliminate o essere ridotte alivelli che non producono effetti negativi sulle persone.Ogni emissione di radiazioni ionizzanti funzionali deveessere ridotta al livello minimo sufficiente per ilcorretto funzionamento della macchina durante laregolazione, il funzionamento e la pulitura.Qualora sussistano rischi si devono prendere lenecessarie misure di protezione.Ogni emissione di radiazioni non ionizzanti funzionalidurante la regolazione, il funzionamento e la pulituradeve essere ridotta a livelli che non producono effettinegativi sulle persone.

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1.7.4.2. Contenuto delle istruzioniCiascun manuale di istruzioni deve contenere, se delcaso, almeno le informazioni seguenti:v) se la macchina può emettere radiazioni non ionizzantiche potrebbero nuocere alle persone, in particolare seportatrici di dispositivi medici impiantabili attivi o nonattivi, le informazioni riguardanti e radiazioni emesseper l'operatore e le persone esposte.

Esempi:

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Norma di riferimento per la valutazione e riduzione dei rischigenerati dalle radiazioni emesse dal macchinario che riguardal’emissione di tutti i tipi di radiazione elettromagnetica nonionizzante, incluse le radiazioni ottiche. In funzione del livellodi emissione di radiazioni, il fabbricante deve assegnare allamacchina una categoria di emissione di radiazioni.In particolare la norma considera:Categorie di emissione: per le quali sono previste diverse misuredi protezione, informazione, addestramento, secondo la Tabellaseguente.

UNI EN 12198

Delimitazione delle areeLe aree di lavoro ove i valori di esposizione possono risultare superiori ai livelli di riferimento per la popolazione di cui alla raccomandazione europea 1999/519/CE (coincidenti con i livelli di riferimento ICNIRP del 1998) dovranno essere delimitate con cartelli di segnalazione di presenza di campi elettromagnetici, conformi alle normative vigenti in materia di segnaletica di sicurezza.

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Soggetti con controindicazione all’esposizione a campielettromagnetici superiori ai livelli di riferimento stabilitidall'ICNIRP per la protezione della popolazione (elenco a titoloindicativo):* Portatori di pacemaker o altre protesi e dispositivi dotati dicircuiti elettronici* Portatori di clips vascolari, dispositivi e protesi endovascolario schegge metalliche (ferromagnetiche nel caso di campostatico, schegge metalliche in generale nel caso di esposizione aRF e microonde)* Portatori di protesi interne* Donne in gravidanza* Infarto recente del miocardio* Portatrici di dispositivi intrauterini* Soggetti operati di cataratta (solo campo magnetico statico)

Esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici

L’esposizione di lavoratori a sorgenti CEM che ricadonosotto la gestione del datore di lavoro, ma non correlatecon la specifica attività dei lavoratori, devono essereeliminate o ridotte entro le restrizioni previste dallanormativa vigente per la popolazione.

• D.P.C.M. 8 luglio 2003 (G.U. del 29 agosto 2003, n. 200)

• D.P.C.M. 8 luglio 2003 (G.U. del 28 agosto 2003, n. 199)

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D.P.C.M. 8 luglio 2003Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e

magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti(G.U. del 29 agosto 2003, n. 200).

In pratica questo decreto fissa limiti di esposizione e valoridi attenzione per la popolazione per campi a bassafrequenza (50 Hz), ed introduce inoltre un valore piùrestrittivo definito “obbiettivo di qualità” per nuovielettrodotti in corrispondenza di aree gioco per l'infanzia,in ambienti abitativi, in ambienti scolastici e nei luoghiadibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere(3 microTesla per il valore dell'induzione magnetica B).Per la protezione da possibili effetti a lungo termine, nellemedesime aree o edifici e nei luoghi adibiti a permanenzenon inferiori a quattro ore giornaliere, si assume perl'induzione magnetica il “valore di attenzione“ di 10 microT.

D.P.C.M. 8 luglio 2003Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di

qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz.

(G.U. n. 199 del 28-8-2003). In pratica questo decreto fissa limiti di esposizione, valori diattenzione e obiettivi di qualità per la popolazione per campia alta frequenza (tra 100 kHz e 300 GHz). In questo caso citroviamo nel campo delle telecomunicazioni (telefonia,televisione digitale, ecc)

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campo elettromagnetico a 50 Hz generato da elettrodotti

Lo svolgimento di attività lavorative invicinanza elettrodotti richiede unavalutazione del rischio CEM.E’ necessario individuare quella chepossiamo indicare come la “fascia dirispetto dell’elettrodotto”, cioè l’areaall’esterno della quale si registra ilrispetto dell’obiettivo di qualità di 3microTesla per il valore dell'induzionemagnetica (B).(art. 4 del DPCM 8 luglio 2003).

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Negli strumenti urbanistici delle amministrazionicomunali e gli enti gestori della linea (TERNA, ecc.)dispongono di cartografie con indicate le fasce dirispetto indicate come Distanza di PrimaApprossimazione (D.P.A.).La D.P.A. è la distanza espressa in metri, in pianta sullivello del suolo, della proiezione a terra dell’isolinea a3 microT dalla proiezione a terra dell’asse della lineaed è unica per entrambi i lati.

Una postazione o area di lavoro all’interno dellaD.P.A. (Distanza di Prima Approssimazione) puòfar registrare livelli inferiori all’obiettivo diqualità di 3 microTesla.Misure in campo o adeguate simulazioni sono ingrado di confermare tale situazione.

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Esempi di esposizione a campo elettromagnetico generato da apparecchiature

Mentre il campo elettrico è normalmente assai modestonella maggior parte degli ambienti industriali e degliambienti domestici e pubblici, gli impianti elettrici e lenumerose apparecchiature presenti in tali ambienti sonosorgenti di campo magnetico. L’intensità del campomagnetico però decresce molto rapidamente conl’aumentare della distanza dalla sorgente.

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MISURA CAMPI STATICI(0-1 Hz)

Gaussmetro con sonda triassiale

CAMPI MAGNETICI STATICI � impianti di ricerca� impianti nel settore medico� acceleratori di particelle � magneti nel settore dell’industria� impianti alimentati a corrente continua

i “livelli tipici” di esposizione al campo magnetico statico peri lavoratori nel settore dell’industria normalmente non sonocorrelati a effetti diretti nei confronti dell’organismo, mapossono comportare interferenze con gli stimolatoricardiaci, e problemi per i portatori di protesi metalliche

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CAMPO MAGNETICO STATICOIndicazioni circa gli effetti sanitari

� esposizioni a lungo termine a campi d’induzionemagnetica minori di 200 milliTesla (valore di azione perlavoratori secondo ICNIRP 1998) non sembrano avereconseguenze sullo stato di salute� se il campo d’induzione magnetica supera qualchemilliTesla (0,5 mT secondo ICNIRP), possono sussisterepotenziali rischi sanitari in portatori di pacemaker,impianti ferromagnetici e altri dispositivi elettronici

MISURA CAMPI A BASSA FREQUENZA

(fino a 100 kHz)Rilevatori conspecifica sondache misurano ilpicco ponderato erestituiscono unvalore % rispettoai valori di azioneICNIRP

Rilevatori conspecificasonda cheeffettuanol’analisi infrequenza concalcolo FFT

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MISURA CAMPI A MEDIA FREQUENZA

(tra 100 kHz e 30 MHz)Rilevatori con specifiche sonde di campo elettrico e magnetico

Necessarie sonde che effettuano l’analisi in frequenza con calcolo FFT quando non è nota la frequenza

MISURA CAMPI AD ALTA FREQUENZA

(superiore a 30 MHz)Rilevatori con specifiche sonde che di campo elettrico e magnetico

Necessarie sonde che effettuano l’analisi in frequenza con calcolo FFT quando non è nota la frequenza

Nota: Necessarie in caso di CEM emesso da antenne e nelle telecomunicazioni

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MISURA CORRENTI DI CONTATTOCorrente che fluisce fra un individuo ed un oggetto caricato dalcampo elettromagnetico.Anche le linee guida ISPESL riportarono l’indicazione che attualmentenon esistono strumenti e procedure standard per valutare il rispettodei valori di azione delle correnti di contatto.In attesa si raccomanda utilizzo di guanti protettivi, l’informazionedel lavoratore e la verifica corrette condizioni di installazione dellemacchine sotto il profilo della sicurezza elettrica.

MISURA DELLE CORRENTI INDOTTE ATTRAVERSO GLI ARTIIl valore limite negli arti non viene superato se la corrente massima inqualunque arto è inferiore al livello di riferimento di 100 mA specificatonella tabella dei valori d’azione.

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cabine elettriche sottostazioni elettriche linee elettriche alta tensione

magneti

ripetitorisaldatura e riscaldo elettrico

APPLICAZIONI TIPICHE

PSC, DUVRI, POS e campi elettromagneticiIl committente, attraverso il Coordinatore alla sicurezza in fase diprogettazione, all’atto dell’elaborazione del piano di sicurezza ecoordinamento (PSC) dovrà prendere in considerazione il problema relativoall’esposizione ai campi elettromagnetici (presenza linee elettriche altatensione, ripetitori, cabine elettriche, ecc.) con riferimento al possibilesuperamento dei valori d’azione ma anche dei limiti per la popolazione.Il Documento Unico per la Valutazione Rischi da Interferenze (DUVRI),fornisce informazioni sui rischi specifici presenti nei luoghi di lavoro alloscopo di eliminare o ridurre i rischi determinati dalle interferenze tra ilavori delle differenti aziende coinvolte nel cantiere,Il Piano Operativo di Sicurezza (POS) redatto dal datori di lavorodell’impresa esecutrice (documento che un datore di lavoro deve redigereprima di iniziare le attività operative in un cantiere esterno) dovràcontenere informazioni relative alle attrezzature che potrebberocomportare il superamento dei valori di azione.

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D.P.I. e protezione CEMAttualmente non esistono dispositivi di protezioneindividuali specifici per proteggere direttamentel’individuo.

Possono essere realizzate schermature intorno allasorgente o accorgimenti o utensili che allontaninol’operatore.

Particolare importanza quindi riveste la limitazioni agliaccessi e l'uso di opportuna segnaletica.E’ necessaria una adeguata formazione econsapevolezza del rischio da parte dei lavoratori.