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E+S 5.3.1 Dispositivi di protezione contro la scossa elettrica F i g . 5 . 3 . 1 . 3 . A . 1 C o m b i n a z i o n e c o n i n t e r r u t t o r e d i p o t e n z a L e g e n d a 1 Trasformatore per la somma delle correnti 2 Relè RCD (FI) (nella posizione di disinserzione) 3 Interruttore di potenza con disinserzione per minima tensione Ý 4 Dispositivo di protezione contro le sovracorrenti Se si sceglie un interruttore di potenza come elemento di manovra, questo va scelto in modo che il dispositivo di protezione contro le sovracorrenti collegato a monte impedisca la saldatura dei contatti in caso di cortocircuito sul lato dell’uscita della protezione.

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Page 1: E+S 5.3.1 Dispositivi di protezione contro la scossa ... · E+S 5.3.1 Dispositivi di protezione contro la scossa elettrica Fig. 5.3.1.3.A.2 Combinazione con contattore Legenda 1 Trasformatore

E+S 5.3.1 Dispositivi di protezione contro la scossa elettrica

  Fig. 5.3.1.3.1.2 Esempio di progettazione per dispositivo contro la corrente di guasto (RCD) tipo B 

  Legendaa) Circuiti elettrici che possono presentare, in caso di guasto, correnti di guasto alternate e/o correnti di guasto

continue ad impulsi.b) Circuiti elettrici che possono presentare, in caso di guasto, correnti di guasto alternate e/o correnti di guasto

continue ad impulsi e/o correnti di guasto continue livellate.

5.3.1.3.2 Condizioni generali per la scelta e la realizzazione di dispositivi di protezione contro la corrente di guasto(RCD)

  Il collegamento del conduttore di neutro è necessario in modo da evitare che, in caso di interruzione delconduttore di neutro a monte della protezione contro la corrente di guasto (RCD), gli apparecchi elettricicollegati con il conduttore di protezione o di neutro non siano esposti alla tensione di ritorno.

  Le protezione contro la corrente di guasto (RCD) con contrassegno dipendono dalla tensione. QuesteÝprotezioni contro la corrente di guasto (RCD) disinseriscono se c'è un abbassamento della tensione oun'interruzione del conduttore di neutro. I dispositivi di protezione contro la corrente di guasto (RCD) non sireinseriscono automaticamente dopo il ritorno della tensione normale. Per questo motivo, i dispositivi contro lacorrente di guasto (RCD) sono ammessi solo negli impianti, come teleferiche, sciovie, impianti di sollevamentoe di trasporto e simili, che sono sorvegliati in permanenza da persone addestrate in elettrotecnica (BA4).

5.3.1.3.A Combinazione di protezioni contro la corrente di guasto (RCD)  Nel caso che si installino singole parti, per es. un trasformatore per la somma delle correnti, un meccanismo di

sgancio, un elemento di manovra (interruttore di potenza fig. 5.3.1.3.A.1 oppure contattore fig.¿ ¿5.3.1.3.A.2), combinandole insieme, si deve fare attenzione che il sistema non venga modificato da personenon autorizzate e conseguentemente possa essere reso inefficace.

  Questa combinazione, se con essa, dopo un abbassamento o interruzione della tensione, non si ottiene unareinserzione automatica, può essere installata solo negli impianti sorvegliati in permanenza. (per es. impianti infabbriche, impianti di sollevamento e trasporto, teleferiche, sciovie).

E+S 5.3.1 Dispositivi di protezione contro la scossa elettrica

  Fig. 5.3.1.3.A.1 Combinazione con interruttore di potenza 

  Legenda1 Trasformatore per la somma delle correnti2 Relè RCD (FI) (nella posizione di disinserzione)3 Interruttore di potenza con disinserzione per minima tensione Ý

4 Dispositivo di protezione contro le sovracorrenti

  Se si sceglie un interruttore di potenza come elemento di manovra, questo va scelto in modo che il dispositivodi protezione contro le sovracorrenti collegato a monte impedisca la saldatura dei contatti in caso dicortocircuito sul lato dell’uscita della protezione.

Page 2: E+S 5.3.1 Dispositivi di protezione contro la scossa ... · E+S 5.3.1 Dispositivi di protezione contro la scossa elettrica Fig. 5.3.1.3.A.2 Combinazione con contattore Legenda 1 Trasformatore

E+S 5.3.1 Dispositivi di protezione contro la scossa elettrica

  Fig. 5.3.1.3.A.2 Combinazione con contattore 

  Legenda1 Trasformatore per la somma delle correnti2 Relè RCD (FI) (nella posizione di

disinserzione)3 Contattore4 Dispositivo di protezione contro le sovracorrenti

  Se si impiega un contattore come elemento di manovra, si deve fare attenzione ai punti seguenti:  - si deve impedire qualsiasi manomissione della funzione del contattore per mezzo di coperture o

montandolo in una custodia;- si deve scegliere il contattore in modo che il dispositivo di protezione contro le sovracorrento inserito a

monte impedisca, nel caso di un cortocircuito sul lato uscita del contattore, la fusione dei contatti nelcontattore

- si deve applicare un cartello di avvertimento, per rendere attenti sulla pericolosità di una alterazione dellafunzione.

  AttenzioneDispositivo di protezione a corrente di guasto (RCD)

con trasformatore per la somma delle correnti, relé RCD e contattoreNon modificare il collegamento!

Page 3: E+S 5.3.1 Dispositivi di protezione contro la scossa ... · E+S 5.3.1 Dispositivi di protezione contro la scossa elettrica Fig. 5.3.1.3.A.2 Combinazione con contattore Legenda 1 Trasformatore

E+S 5.3.4 Dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD)

5.3.4 Dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD)5.3.4.2 Scelta e realizzazione di dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD) in impianti di

edifici5.3.4.2.1 Utilizzo di dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD)  In caso di fulmini, anche se sono scaricati lontano, nelle installazioni elettriche domestiche si possono

verificare, in seguito ad accoppiamenti galvanici delle condutture elettriche introdotte nell'edificio, pericolosesovratensioni causa a loro volta di perforazioni nell'isolamento delle installazioni. La corrente ordinaria diservizio che attraversa un tale punto di perforazione può formare un arco di scarica permanente conconseguente pericolo di incendio. Le sovratensioni causate da fulmini possono rappresentare un notevolepericolo anche per le persone. Secondo la gravità del pericolo che si presenta per le sovratensioni dovute alfulmine, tutte le condutture introdotte nell'edificio dall'esterno devono essere dotate di appropriati dispositivi diprotezione contro le sovratensioni. Tutte le tubazioni metalliche per media e le armature metalliche dei cavidevono venire inclusi, compresi i dispersori di fondazione, nel collegamento equipotenziale con collegamenti abassa impedenza.

  Nella scelta dei dispositivi di protezione contro le sovratensioni, si deve stare attenti che essi siano in grado diderivare sufficientemente la corrente del fulmine. Si deve rigorosamente sconsigliare un impiego noncoordinato dei dispositivi di protezione contro le sovratensioni. Negli impianti di notevole estensione, nei qualisi deve assicurare in modo speciale anche la protezione di apparecchi elettronici, si deve realizzare unadeguato concetto di protezione contro la sovratensione. L'efficacia dei dispositivi di protezione contro lesovratensioni dipende anche in notevole misura da una disposizione e da un cablaggio corretti, anche inrelazione alla CEM (compatibilità elettromagnetica). In termini di disposizione e massima sicurezza ammissibiledei dispositivi di protezione contro le sovratensioni si devono se del caso seguire le indicazioni del costruttore.

5.3.4.2.2 Utilizzo di dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD)  Fig. 5.3.4.2.2.1 Dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD) in sistemi TN

(schema di collegamento A) 

  Legenda3 Sbarra o morsetto principale di terra4 Dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD), che assicurano un livello di protezione conforme alla

categoria di sovratensioni II5 Collegamento a terra dei dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD), su 5a o 5b, in base al

collegamento più corto6 Mezzi di servizioF1 Interruttore automatico di sovracorrente nel punto d'origineF2 Dispositivo di protezione contro le sovracorrente richiesto dal costruttore della protezione contro le sovratensioni

(SPD)R A Dispersore (resistenza di terra) dell'impianto

R B Mezzo di servizio dispersore R (resistenza di terra) del sistema di fornituraB

E+S 5.3.4 Dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD)

  Fig. 5.3.4.2.2.2 Dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD) su lato carico (lato uscita) di un RCD insistemi TT(schema di collegamento B)

 

  Legenda3 Sbarra o morsetto principale di terra4 Dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD), che assicurano un livello di protezione conforme alla

categoria di sovratensioni II5 Collegamento a terra dei dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD), su 5a o 5b, in base al

collegamento più corto6 Mezzi di servizio7 Dispositivi di protezione a corrente di guasto (RCD)F1 Interruttore automatico di sovracorrente nel punto d'origine dell'impiantoF2 Dispositivo di protezione contro le sovracorrente richiesto dal costruttore della protezione contro le sovratensioni

(SPD)R A Dispersore (resistenza di terra) dell'impianto

R B Dispersore (resistenza di terra) del sistema di fornitura

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E+S 5.3.4 Dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD)

  Fig. 5.3.4.2.2.3 Dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD) sul lato fornitura (lato ingresso) di unRCD in sistemi TT(schema di collegamento B)

 

  Legenda3 Sbarra o morsetto principale di terra4 Dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD), che assicurano un livello di protezione conforme alla

categoria di sovratensioni II4a Dispositivo di protezione contro le sovratensioni (SPD) (la combinazione di 4-4a che assicura un livello di

protezione conforme alla categoria di sovratensioni II)5 Collegamento a terra dei dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD), su 5a o 5b, in base al

collegamento più corto6 Mezzi di servizio7 Protezione contro la corrente di guasto (RCD), a valle dei dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD)F1 Interruttore automatico di sovracorrente nel punto d'origine dell'impiantoF2 Dispositivo di protezione contro le sovracorrente richiesto dal costruttore della protezione contro le sovratensioni

(SPD)R A Dispersore (resistenza di terra) dell'impianto

R B Dispersore (resistenza di terra) del sistema di fornitura

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E+S 5.3.4 Dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD)

  Fig. 5.3.4.2.2.5 Realizzazione di dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD) tipo 1, tipo 2 e tipo 3 insistemi TN-C-S

 

  Legenda1 Punto d'origine dell'impianto2 Quadro di distribuzione (= armadio elettrico)3 Uscita dal quadro di distribuzione4 Sbarra o morsetto principale di terra5 Dispositivo di protezione contro le sovratensione (SPD) tipo 16 Collegamento a terra (conduttore di terra) del dispositivo di protezione contro le sovratensione (SPD)7 Mezzo di servizio da proteggere a collegamento fisso8 Dispositivo di protezione contro le sovratensione (SPD) tipo 29 Dispositivo di protezione contro le sovratensione (SPD) tipo 2 o tipo 310 Componente di disaccoppiamento o lunghezza del conduttoreF1, F2, F3 Dispositivo di protezione contro la sovracorrente

  Nota 1:  Per ulteriori informazioni si rimanda a CLC/TS 61643-12 .4

  Nota 2:  I dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD) 5 e 8 possono essere riassunti in un unico dispositivo di

protezione contro le sovratensioni (SPD).  Nota 3:  Con sistema TN-S è anche possibile utilizzare dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD) con

disposizione 3+1.

E+S 5.3.5 Dispositivi di protezione contro le sottotensioni

5.3.5 Dispositivi di protezione contro le sottotensioni  Per la protezione di persone e cose contro le sottotensioni può rendersi necessario applicare adeguate misure.

I dispositivi di protezione contro le sottotensioni (SPD) sono scelti secondo i seguenti criteri:  1) Sganciatori per minimo di tensione ad azione diretta

- valore inferiore della tensione di spunto,- valore superiore della tensione di rilascio,- ritardo temporale (se richiesto).

2) Influsso indiretto mediante relé di sottotensione,- valore di risposta inferiore della tensione,- valore di risposta superiore della tensione,- ritardo temporale (se richiesto).

3) Reinserimento automatico con ripristino della tensione- con blocco di reinserimento,- senza blocco di reinserimento.

  I dati caratteristici dei dispositivi di protezione contro le sottotensioni (SPD) devono soddisfare i requisiti indicatinelle norme e relativi a collegamento (avvio), esercizio e scollegamento dei dispositivi elettrici.

5.3.6 Coordinamento di dispositivi di protezione5.3.6.2 Coordinamento di dispositivi di protezione contro la corrente di guasto (RCD)5.3.6.2.2 Selettività  I dispositivi di protezione contro la corrente di guasto (RCD) con contrassegno sono ritardati al punto daÀ

intervenire selettivamente in dispositivi di protezione contro la corrente di guasto (RCD) con correnti nominali diapertura inferiori e senza contrassegno .À

  I dispositivi di protezione contro la corrente di guasto (RCD) con contrassegno sono altresì utilizzabili inÀassenza di ulteriori dispositivi di protezione contro la corrente di guasto (RCD) a valle.

5.3.6.2.3 Coordinamento di dispositivi di protezione contro la corrente di guasto (RCD) con dispositivi di protezionecontro le sovracorrenti

  La protezione contro cortocircuiti o corrente di sovraccarico è ottenibile nel seguente modo:  1. Protezione contro cortocircuiti

La protezione contro cortocircuiti è ottenibile nelle pos. a) e b) della fig. 5.3.6.2.3.1 purché la corrente¿nominale d'intervento dei dispositivi de protezione contro le sovracorrenti previsti a valle è superiore allacorrente nominale del dispositivo di protezione contro la corrente di guasto (RCD) installato a monte.

2. Protezione contro corrente di sovraccaricoSecondo a) in fig. 5.3.6.2.3.1 la protezione contro la corrente di sovraccarico è assicurata se la somma¿delle correnti nominali degli apparecchi elettrici fissi e simultaneamente inseriti non è superiore alla correntenominale del dispositivo di protezione contro la corrente di guasto (RCD) installato a monte.Secondo b) in fig. 5.3.6.2.3.1 la protezione contro la corrente di sovraccarico è assicurata se la somma¿delle correnti nominali degli dispositivi di protezione contro le sovracorrenti installati nelle uscite, moltiplicatecon il rispettivo fattore di contemporaneità di cui alla tabella 5.3.6.2.3.1, non risulta in nessun conduttore¿polare superiore alla corrente nominale del dispositivo di protezione contro la corrente di guasto previsto amonte.

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E+S 5.3.6 Coordinamento di dispositivi di protezione

  Per minimizzare la probabilità di un cortocircuito tra il dispositivo di protezione contro la corrente di guasto(RCD) e i dispositivi de protezione contro le sovracorrente a valle, è necessario integrare il dispositivo diprotezione contro la corrente di guasto (RCD) e gli dispositivi de protezione contro le sovracorrente a vallenella stessa apparecchiatura assiemata di manovra, oppure in caso di montaggio fuori dell'apparecchiaturaassiemata di manovra, la lunghezza del conduttore tra dispositivo di protezione contro la corrente di guasto(RCD) e gli dispositivo de protezione contro le sovracorrente più lontano non deve essere maggiore di 3 m.

  Fig. 5.3.6.2.3.2.1 Protezione contro le sovracorrenti di dispositivi di protezione contro la corrente di guasto(RCD)

 

  Legendaa) Apparecchi elettrici fissib) Max. 3 uscite per conduttore polare

Fattore di contemporaneità = 0,8L1 = I = 51 A - 51 A 0,8 = 40,8 AS n ý !

L2 = I = 51 A - 51 A 0,8 = 40,8 AS n ý !

L3 = I = 55 A - 55 A 0,8 = 44,0 AS n ý !

(i conduttori N e PE non sono raffigurati)

  Gli interruttori sotto carico e gli interruttori di potenza estraibili o innestabili. Si devono marcare chiaramente leviti, che sono eventualmente da svitare per realizzare la posizione di sezionamento.

  Come indicazione univoca di posizione valgono i contrassegni 0 -1 simili da applicare su quel dispositivo che èriconosciuto per prova come punto di sezionamento. Il contrassegno 0 deve essere visibile solo quando si èraggiunta in modo sicuro la posizione di sezionamento per tutti i poli dell'apparecchio.

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E+S 5.3.9 Apparecchiature assiemate di manovra (AM)

  Apparecchiatura assiemata di manovra per il servizio da parte di persone non istruite (BA 1) o di personeaddestrate in elettrotecnica (BA 4)Fig. 5.3.9.1.1 Per esercizio BA1 Fig. 5.3.9.1.2 Per esercizio BA4

  Legendaa) Nonostante la presenza di parti sotto tensione è necessario prevedere coperture interne solo in prossimità di

elementi di comando con tipo di protezione IP 2X.b) La porta si lascia aprire solo con una chiave o un attrezzo.

5.3.9.5 Dati caratteristici delle apparecchiature assiemate di manovra5.3.9.5.2 Corrente nominale (I ) della AMn

  La corrente nominale di un'apparecchiatura assiemata di manovra è determinata secondo quanto indicato{nei seguenti esempi:

  Fig. da 5.3.9.5.2.1 a .4

corrispondentemente allacorrente nominale d'interventodispositivo d'interruzione dellasovracorrente montatodell'apparecchiatura assiematadi manovra

corrispondentemente allasomma delle correnti nominalid'intervento di tutti i dispositivi diprotezione contro lesovracorrenti inseriti in parallelo

corrispondentemente allasomma delle correnti nominalidegli apparecchi elettrici fissi omobili allacciatiall'apparecchiatura assiematadi manovra

corrispondentemente allacorrente nominale d'interventodei dispositivi di protezionecontro le sovracorrente ed allecorrenti nominali degliapparecchi elettrici fissi omobili allacciati

208 A 0,7 = 146 A!Corrente nominale d'intervento= 160 A

40 A48 A35 A

= 123 AS

(40 + 25) 0,8 = 52 A!48 A35 A

= 135 ASa) punto di allacciamento

E+S 5.3.9 Apparecchiature assiemate di manovra (AM)

5.3.9.6 Indicazioni5.3.9.6.1 Marcatura dell'apparecchiatura assiemata di manovra (targhetta identificativa)  Nota:  Per i quadri elettrici (DBO) si presuppone una corrente di cortocircuito massima di Icp eff 10 kA in=

corrispondenza dei morsetti d'ingresso. In uscita da una cartuccia fusibile 125 A corrente nominale=d’intervento si può presupporre che la corrente di cortocircuito non superi il valore Icp eff 10 kA.In tal casol'indicazione della sicurezza a monte massima consentita massima consentita sostituisce l’indicazione relativaalla resistenza al cortocircuito sufficiente.

  Figura 5.3.9.6.1.1 Esempio di targhetta identificativa per un DBO con un dispositivo di protezione dacortocircuito nell'alimentazione

 

  Nota:  Il dispositivo di protezione da cortocircuito per l'apparecchiatura assiemata di manovra fa parte

dell'apparecchiatura assiemata di manovra ed è disposto subito dopo l'alimentazione.  Figura 5.3.9.6.1.2 Esempio di targhetta identificativa per un DBO senza dispositivo di protezione da

cortocircuito nell'alimentazione 

  Nota:  Il dispositivo di protezione da cortocircuito per l'apparecchiatura assiemata di manovra si trova al esterno.

5.3.9.8 Esigenze costruttive5.3.9.8.7 Dimostrazione di riscaldamento  Occorre dimostrare che non vengano superati i limiti delle sovratemperature per le diverse parti

dell'apparecchiatura assiemata di manovra o del sistema di apparecchiature assiemate di manovra.  Le dimostrazioni devono essere fornite attraverso uno o più dei seguenti procedimenti:  - prova;

- estrapolazione dei valori nominali di varianti analoghe (di un modello costruttivo controllato);- calcolo.

  Nota:  Un DBO viene di norma realizzato come produzione singola, quindi la dimostrazione mediante prova non sarà

finanziariamente accettabile, la dimostrazione mediante estrapolazione è presa in considerazione solo se èpresente un protocollo di prova delle varianti analoghe del produttore originario.

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E+S 5.3.9 Apparecchiature assiemate di manovra (AM)

5.3.9.8.7.1 Dimostrazione mediante calcolo  La dimostrazione mediante il calcolo può essere effettuata se vengono soddisfatte tutte le seguenti condizioni:  - Le indicazioni sulla perdita di potenza di tutti gli apparecchi installati, sono fornite dai produttori degli

apparecchi.- La perdita di potenza viene suddivisa abbastanza uniformemente all'interno dell'alloggiamento.- Le correnti nominali del circuito elettrico dell'apparecchiatura assiemata di manovra non possono superare

80 % (fattore di carico nominale 0,8) delle correnti termiche convenzionali all'aperto (Ith), se presenti, o0delle correnti di nominali (I ) del materiale elettrico nel circuito elettrico.n

- Le parti meccaniche e i mezzi di servizio installati devono essere disposti in modo che la circolazionedell'aria non venga sostanzialmente compromessa.

  Tutti i conduttori devono avere una sezione minima pari al 125 % della corrente nominale ammissibile delrelativo circuito elettrico. La scelta delle linee deve avvenire in conformità a 5.2.¿

  Fig. 5.3.9.8.7.1.1 Programma per la dimostrazione del rispetto dei limiti di sovratemperatura 

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E+S 5.3.9 Apparecchiature assiemate di manovra (AM)

5.3.9.8.7.1 Dimostrazione mediante calcolo  La dimostrazione mediante il calcolo può essere effettuata se vengono soddisfatte tutte le seguenti condizioni:  - Le indicazioni sulla perdita di potenza di tutti gli apparecchi installati, sono fornite dai produttori degli

apparecchi.- La perdita di potenza viene suddivisa abbastanza uniformemente all'interno dell'alloggiamento.- Le correnti nominali del circuito elettrico dell'apparecchiatura assiemata di manovra non possono superare

80 % (fattore di carico nominale 0,8) delle correnti termiche convenzionali all'aperto (Ith), se presenti, o0delle correnti di nominali (I ) del materiale elettrico nel circuito elettrico.n

- Le parti meccaniche e i mezzi di servizio installati devono essere disposti in modo che la circolazionedell'aria non venga sostanzialmente compromessa.

  Tutti i conduttori devono avere una sezione minima pari al 125 % della corrente nominale ammissibile delrelativo circuito elettrico. La scelta delle linee deve avvenire in conformità a 5.2.¿

  Fig. 5.3.9.8.7.1.1 Programma per la dimostrazione del rispetto dei limiti di sovratemperatura 

E+S 5.3.9 Apparecchiature assiemate di manovra (AM)

.1 Determinazione della perdita di potenza efficace  Nei cataloghi e nelle schede dati dei mezzi di servizio viene indicato per lo più solo la perdita di potenza che si

verifica nel mezzo di servizio quando caricato con la sua corrente nominale. Per giudicare il riscaldamento diun'apparecchiatura assiemata di manovra, sono fondamentali tuttavia le perdite di potenze che si manifestanocon corrente nominale per lo più bassa dell'intero circuito. Per la conversione dell'indicazione della perdita nelladocumentazione di produzione relativa alla perdita di potenza effettivamente efficace, si applicano regoledifferenti a seconda del tipo di mezzo di servizio preso in considerazione. Si raccomanda pertanto dideterminare innanzitutto la perdita di potenza effettiva di ogni gruppo con dipendenza analoga della perdita dipotenza dalla corrente d'esercizio, se risulta necessario prendere in considerazione il fattore nominale dicontemporaneità (RDF) e aggiungere successivamente solo questa perdita di potenza per quella complessiva.

  La tabella seguente mostra una panoramica sulle dissipazioni di diversi mezzi di servizio e cavi, oltreall'emissione di calore di un quadro metallico a seconda delle dimensioni, fissato su un muro di mattoni.

  Fig. 5.3.9.8.7.1.1.1 

  Tabelle per portata di corrente di circuiti elettrici all'interno di DBO.  I valori nelle seguente tabella si basano sulla 5.2.3.¿

  Tab. 5.3.9.8.7.1.1.2Sezione deiconduttori

Portata di corrente in ampere per conduttori in CU posati in canalina posati in canalina temperaturaambiente 40 °C - tipo di posa di riferimento B2

mm 2 isolante PVCnumero dei circuiti

isolante VPE/EPRnumero dei circuiti

1 2 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 81,5 13 10 9 8 8 7 7 7 18 14 12 11 11 10 10 92,5 18 14 12 11 11 10 9 9 24 19 17 16 14 14 13 124 23 19 16 15 14 13 13 14 32 26 22 21 19 18 17 166 30 24 21 19 18 17 16 15 40 33 28 26 24 23 22 2110 40 32 28 26 24 23 22 21 55 45 39 36 33 31 29 2816 54 43 37 35 32 31 29 28 73 60 52 47 44 42 39 38

Page 10: E+S 5.3.1 Dispositivi di protezione contro la scossa ... · E+S 5.3.1 Dispositivi di protezione contro la scossa elettrica Fig. 5.3.1.3.A.2 Combinazione con contattore Legenda 1 Trasformatore