emmaus dicembre 2008

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“…mentre discorrevano Gesù si avvicinò” PERIODICO DELLE PARROCCHIE DI MUSILE DI PIAVE, CHIESANUOVA E MILLEPERTICHE ANNO 2 - N. 4 DICEMBRE 2008 - Piazza Libertà, 2 - 30024 MUSILE DI PIAVE - Tel. e Fax 0421.52308 - E-mail: [email protected] SALUTO DI INGRESSO DI DON SAVERIO E DON GIORGIO Auguriamo a tutti un Buon Natale e Felice Anno Nuovo! Buongiorno a tutti. Alla fine della celebrazione, in- sieme a don Giorgio, vogliamo porgervi un brevissimo saluto e ringraziare il Signore per questo momento, per questa celebra- zione che ci fa vivere, pur con normale inquietudine, questa av- ventura che inizia oggi, come un dono, come una nuova chiamata voluta proprio da Gesù che ci dice: “Segui me e non te stesso, annuncia me e non te stesso, fi- dati di me e non di te stesso”. Non avevo certo messo in pre- ventivo di diventare parroco di tre parrocchie… non solo perché non mi sento adeguato nel sosti- tuire don Mario e don Narciso, ma anche perché non era proprio nei miei progetti a breve o a lungo termine… Ora il Signore, at- traverso la chia- mata del Vescovo, mi manda qui tra voi e vi chiedo di essere miei com- pagni di viaggio per tutto il tempo che Lui ci donerà di vivere insieme. Cercheremo e fa- remo di tutto per vi- vere da fratelli anche tra noi quat- tro preti: don Giorgio, don Flavio, don Vanio ed io… insieme per ser- vire 5 parrocchie… insieme per mettere al centro Gesù. La data del 12 ottobre scorso ha segnato per le tre parrocchie di Musile, Chiesanuova e Millepertiche un momento impor- tante per l’entrata di don Saverio e don Giorgio. Le tre celebrazioni con il rito dell’ingresso del parroco sono state signifi- cative ma soprattutto hanno visto una grande partecipazione di fedeli riuniti attorno al Vescovo e ai preti della zona. Grazie a tutti coloro che hanno preparato questo evento e grazie a chi ha pregato per i nuovi pastori. Pubblichiamo il saluto che don Saverio ha pronunciato alla fine di ogni messa e una riflessione di don Giorgio. Cari amici di Musile, Chiesanuova e Millepertiche Con questo numero natalizio di Emmaus vogliamo aprire una nuova stagione: anche la Parrocchia di Mil- lepertiche entrerà in questo circuito “virtuoso” di collaborazione che da tempo (ormai 15 anni) è iniziato tra Musile e Chiesanuova. Come don Mario, mio predecessore, amava dire: “Emmaus è il luogo dell’in- contro e dello stupore”. Così, con gioia, come abbiamo già iniziato a condividere notizie e riflessioni nel foglietto settimanale, da questo numero condivideremo la vita, la storia, le suggestioni e il cammino di fede anche con la parrocchia di Millepertiche. Credo sia davvero importante che tutti insieme (preti e laici) possiamo dare segni di comunione e condi- visione con una attenzione particolare alle situazioni più difficili, più problematiche per essere piccolo segno di speranza e di comunione. Che “Emmaus” possa diventare sempre più punto di incontro e di dialogo fraterno. Potete scriverci quando volete! Facciamoci insieme gli auguri di Natale e nella preghiera affidiamo al Signore i cammini delle tre comu- nità e il cammino comune: auguri perché questa è una nuova stagione dove anche a livello diocesano si sta riflettendo sulle collaborazioni pastorali e la nostra è già ben avviata su questa strada; preghiera perché senza l’aiuto del Signore non potremo nemmeno immaginare di vivere l’accoglienza e la disponi- bilità reciproca. Benvenuta parrocchia di Millepertiche in questo cammino con Gesù e tutti gli altri fratelli e sorelle di Musile e Chiesanuova .

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Collaborazione Pastorale di Musile di Piave - Emmaus Dicembre 2008

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Page 1: Emmaus Dicembre 2008

“…mentre discorrevano Gesù si avvicinò”PERIODICO DELLE PARROCCHIE DI MUSILE DI PIAVE, CHIESANUOVA E MILLEPERTICHE

ANNO 2 - N. 4 DICEMBRE 2008 - Piazza Libertà, 2 - 30024 MUSILE DI PIAVE - Tel. e Fax 0421.52308 - E-mail: [email protected]

SALUTO DI INGRESSO DI DON SAVERIO E DON GIORGIO

Auguriamo a tutti un Buon Natale e Felice Anno Nuovo!

Buongiorno a tutti. Alla fine della celebrazione, in-sieme a don Giorgio, vogliamoporgervi un brevissimo saluto eringraziare il Signore per questomomento, per questa celebra-zione che ci fa vivere, pur connormale inquietudine, questa av-ventura che inizia oggi, come undono, come una nuova chiamatavoluta proprio da Gesù che cidice: “Segui me e non te stesso,annuncia me e non te stesso, fi-dati di me e non di te stesso”. Non avevo certo messo in pre-ventivo di diventare parroco di treparrocchie… non solo perchénon mi sento adeguato nel sosti-

tuire don Mario e don Narciso,ma anche perché non era proprionei miei progetti a breve o alungo termine…Ora il Signore, at-traverso la chia-mata del Vescovo,mi manda qui travoi e vi chiedo diessere miei com-pagni di viaggioper tutto il tempoche Lui ci doneràdi vivere insieme. Cercheremo e fa-remo di tutto per vi-vere da fratellianche tra noi quat-

tro preti: don Giorgio, don Flavio,don Vanio ed io… insieme per ser-vire 5 parrocchie… insieme permettere al centro Gesù.

La data del 12 ottobre scorso ha segnato per le tre parrocchie di Musile, Chiesanuova e Millepertiche un momento impor-tante per l’entrata di don Saverio e don Giorgio. Le tre celebrazioni con il rito dell’ingresso del parroco sono state signifi-cative ma soprattutto hanno visto una grande partecipazione di fedeli riuniti attorno al Vescovo e ai preti della zona. Graziea tutti coloro che hanno preparato questo evento e grazie a chi ha pregato per i nuovi pastori. Pubblichiamo il saluto chedon Saverio ha pronunciato alla fine di ogni messa e una riflessione di don Giorgio.

Cari amici di Musile, Chiesanuova e MilleperticheCon questo numero natalizio di Emmaus vogliamo aprire una nuova stagione: anche la Parrocchia di Mil-lepertiche entrerà in questo circuito “virtuoso” di collaborazione che da tempo (ormai 15 anni) è iniziatotra Musile e Chiesanuova. Come don Mario, mio predecessore, amava dire: “Emmaus è il luogo dell’in-contro e dello stupore”. Così, con gioia, come abbiamo già iniziato a condividere notizie e riflessioni nelfoglietto settimanale, da questo numero condivideremo la vita, la storia, le suggestioni e il cammino di fedeanche con la parrocchia di Millepertiche.Credo sia davvero importante che tutti insieme (preti e laici) possiamo dare segni di comunione e condi-visione con una attenzione particolare alle situazioni più difficili, più problematiche per essere piccolosegno di speranza e di comunione. Che “Emmaus” possa diventare sempre più punto di incontro e didialogo fraterno. Potete scriverci quando volete!Facciamoci insieme gli auguri di Natale e nella preghiera affidiamo al Signore i cammini delle tre comu-nità e il cammino comune: auguri perché questa è una nuova stagione dove anche a livello diocesanosi sta riflettendo sulle collaborazioni pastorali e la nostra è già ben avviata su questa strada; preghieraperché senza l’aiuto del Signore non potremo nemmeno immaginare di vivere l’accoglienza e la disponi-bilità reciproca. Benvenuta parrocchia di Millepertiche in questo cammino con Gesù e tutti gli altri fratellie sorelle di Musile e Chiesanuova.

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Cari parrocchiani di Musile, Chie-sanuova e Millepertiche,abbiamo cominciato a conoscercida alcune settimane, con alcuniun po’ di più, con altri meno.

Sono prete da 17 anni e ultima-mente sono stato parroco di Po-vegliano (provincia di Treviso)per 9 anni. Ritengo la più grandefortuna (o dono?) per la mia vita,

l’aver conosciuto il Signore Gesùe poter approfondire continua-mente la sua conoscenza: è unapersona straordinaria, il cuiamore per me e per ciascuno dinoi non ha paragoni al mondo, emi riempie ogni giorno di più distupore e di gratitudine.In questi anni mi stò appassio-nando sempre di più ad ascoltarela sua Parola, e a trovarla unaparola libera, liberante, piena disperanza, di verità, di coraggio,di tenerezza. In parallelo, mi stòappassionando ad ascoltare lepersone fino a provare talvoltaverso di loro una sorta di…venerazione e rispetto, che mi la-scia senza parole…per la ric-chezza che hanno dentro, piccoleo anziane, conosciute o non conosciute, praticanti o non prati-canti…senza differenza.

Vi ringrazio per l’accoglienza delgiorno del mio ingresso insiemea don Saverio, il 12 Ottobrescorso, e di quella che, più fatico-

samente ma più realisticamente,cercate e cercherete di offrirmiman mano che il tempopassa…perché non sono unapersona facile da accogliere.Vi chiedo di avere pazienza conme, di darmi tempo perché credodi averne bisogno per farmi cono-scere davvero…come ciascunodi voi, credo.Le cose che, giustamente, chie-dete ai vostri sacerdoti…che visappiano capire, che si mettanoal vostro passo, che rispettino ivostri tempi, e non vi chiedano,appena arrivati, di stravolgere ilvostro modo di essere persone ecomunità…ecco, tutto questoche, giustamente chiedete anchea me, appena arrivato…lo chiedoanch’io a voi!Non sono “superman”, non è fa-cile adattarmi nel giro di pochesettimane a persone, stili e abitu-dini che non conoscevo; sento giádi dovervi chiedere scusa, perchéqualche mia parola o gesto che vihanno lasciati perplessi, o sono

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Essere prete, essere parroco è lamia vita, la mia vocazione e la-sciare Ciano, non lo nego, è statodurissimo.Conoscerete il mio carattere, nonsempre facile, io conoscerò il vo-stro e se guarderemo all’essen-ziale supereremo ogni difficoltà. Qual è l’essenziale? E’ mettereproprio Gesù al centro della no-stra vita, della nostra parroc-chia… e attorno a Lui e con Luiannunciare la Buona Notizia del-l’Amore vero, dell’Amore che nonmuore e che ci salva.Insieme, collaborando tra parroc-chie, potremo mettere al centro,con Gesù, soprattutto i poveri, gliultimi e anche i lontani dalla fede,le famiglie in difficoltà, le personesole, malate, anziane, i giovani ei bambini… Insieme, celebrando il misterodella Morte e Risurrezione di

Gesù, potremo essere credibili egioiosi, dare speranza a un mondoche sembra non averne più.Insieme, potremo partecipare albanchetto nuziale al quale il Si-gnore ci invita a prepararci, conla preghiera, i sacramenti e la ca-rità, ad avere l’abito giusto che,come diceva S. Agostino “è il ve-stito dell’amore, della carità”… Insieme, potremo puntare losguardo sul non evidente, sull’in-visibile e senza rovinarlo o detur-parlo o tradirlo, lo annunceremocon gioia in questa nostra terra,tra le nostre case e le nostre fa-miglie. Lo faremo insieme.

Ringrazio i miei genitori e i mieifratelli, gli amici e i parrocchianidi Ciano: so che tutti pregate perquesto nuovo passaggio impe-gnativo. Grazie al Vescovo per la fiducia

e l’amicizia, grazie al Sindaco diMusile e Sindaco di San Donàper gli auguri, agli amici preti perla loro presenza e a tutti voi per lapreghiera.

Un grazie particolare a don Vanioe a don Flavio, a don Marcello ea don Giancarlo per questi mesidi lavoro intenso, grazie alle co-rali e a tutti coloro che hanno col-laborato per questa bellacelebrazione.

Molti di voi sanno che l’espe-rienza dell’Africa è incisa nel miocuore: ai poveri del mondo, ai cri-stiani in prima linea, a coloro chedanno la vita per gli ultimi, affidola mia vita e con voi farò di tuttoper mettere l’Amore vero, che sichiama Gesù, sopra ogni cosa. Grazie.

don Saverio Fassina

Ecco don Giorgio…

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DICEMBRE 2008 33

Oggi la nostra comunità è in festa!Dopo aver celebrato il mistero del-l’Eucarestia, dono del corpo e delsangue di Gesù, tocchiamo conmano la gratuità del Signore nel ri-cevere in dono dal Vescovo, il nostronuovo Parroco, d. Saverio. L’attesadi questi mesi, pur confortata dallapresenza di d. Vanio e d. Flavio, ci faapprezzare ancor più l’arrivo del no-stro nuovo pastore.

Ringraziamo quindi, innanzitutto, ilnostro Vescovo Andrea Bruno, per-ché ha creduto nel cammino sinorapercorso dalla comunità di Musile diPiave insieme a Chiesanuova, tantoda volerlo ampliare, coinvolgendoanche la comunità di Millepertiche,in un’ottica di coordinamento tra lediverse realtà del nostro territorio. Ilprogetto di condivisione che ci at-tende allarga la visuale verso nuovi

orizzonti, e siamo certi sarà fonte digrazia ed arricchimento per tutti.

Carissimo d. Saverio, siamo felici diaccoglierti tra noi. La comunità diMusile di Piave, da me rappresen-tata quale membro del Consiglio Pa-storale Parrocchiale, apre con gioiaper te le porte delle sue case, ti in-vita a visitare i suoi luoghi ed i suoiabitanti, ma soprattutto vuole condi-videre con te il cammino che oggi hainizio, aprendoti le porte del cuore,affinché tu ci possa considerare ognigiorno di più la tua nuova famiglia inCristo. Siamo certi che la cono-scenza reciproca, coltivata in unospirito di condivisione, solidarietà,correzione fraterna e perdono, arric-chirà ciascuno di noi.La comunità di Musile di Piave cheoggi ti dà il benvenuto è composta,per grazia dello Spirito Santo, da nu-merosi gruppi che esprimono la lororicchezza e vivacità, ciascuno con ipropri carismi e risorse, ma anchecon le fatiche che accompagnano ilcammino di ogni cristiano. I lettori li-turgici, i ministri ausiliari della Comu-nione, il coro Parrocchiale, icatechisti, gli educatori, i gruppi diAzione Cattolica, i gruppi giovanili, lapastorale familiare, il Consiglio Pa-storale Parrocchiale, il Consiglio Pa-storale per gli Affari Economici, ilgruppo Caritas, il gruppo Missiona-rio, l’associazione NOI, il gruppo di“Comunità in festa”, la redazione di“Emmaus”: tutti attendono con gioiae trepidazione la tua guida come no-stro nuovo pastore, con l’intenzionedi realizzare il piano pastorale par-rocchiale. L’obiettivo della nostra co-

munità, ispirato al brano evangelicodella “casa costruita sulla roccia”,vuole essere un invito a camminareinsieme, approfondendo la cono-scenza di Cristo come adoratori eda portarlo a tutti come missionari. Caro d. Saverio, crediamo che la tuaguida nella realizzazione del pianopastorale parrocchiale sia fonda-mentale, al fine di allargare i reci-proci orizzonti delle nostre comunitàdi Musile, Chiesanuova e Milleperti-che. Troverai in noi apertura, dispo-nibilità e collaborazione in questoprogetto di coordinamento tra le treparrocchie.Carissimo d. Giorgio, ringraziamoSua Eccellenza per aver arricchito ildono con la tua presenza, inviandotia condividere con le nostre comunitàquesto nuovo cammino che ci siapre dinanzi. Auguriamo anche a tedi poter trovare tra la nostra gente latua nuova famiglia.Infine un grazie di cuore a d. Vanio ed. Flavio che hanno predisposto lastrada per la realizzazione di questoprogetto di condivisione interparroc-chiale, occupandosi a tempo pienoed in maniera ottimale delle attivitàdella nostra comunità in quest’ultimoperiodo.

Rinnoviamo la nostra gratitudine aDio per la presenza di d. Saverio ed. Giorgio tra di noi, per la loro vitaal servizio della Chiesa e dei fratelli,ricordandoci di pregare assidua-mente il Signore perché elargisca lagrazia della nascita di nuove voca-zioni nel nostro territorio.

La comunità cristiana di Musile

12 Ottobre 2008 - Parrocchia di S. Donato, Musile di Piave

DISCORSO DI SALUTO AL NUOVO PARROCO, D. SAVERIO FASSINA

stati poco rispettosi verso divoi…mi dispiace proprio e sperolo mettiate nel conto del fattoanche che il nostro rapporto èappena agli inizi.Spero che potremo darci recipro-camente il tempo necessario per

andare oltre le prime impressioniche, belle o brutte che siano, ab-biamo già avuto modo, di scam-biarci reciprocamente ma chespesso rischiano di essere un po’superficiali.E che il tutto possa avvenire, il

più possibile, attraverso un par-larci direttamente, e rispettosa-mente in verità, meglio cheriusciamo!

Un Buon Natale,di cuore, a ciascuno!

don Giorgio Battistella

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Sono proprio contento di spen-dere qualche parola sulla vitadella comunità di “S.Maria dellebonifiche” in Millepertiche, che,per la prima volta si affaccia sulgiornalino “Emmaus”, insiemealle parrocchie di Musile e Chie-sanuova.Inizio io che sono l’ultimo arri-vato, sperando di passare la

mano, nei prossimi numeri, adaltre persone sicuramente più ad-dentro di me alla storia passata epresente di questa frazione.

Millepertiche ha iniziato da poco ilnuovo anno pastorale dopo al-cuni mesi dal ritiro di don NarcisoBaldassa presso la Casa delClero di Treviso, mesi nei quali

ha preso temporaneamente le re-dini don Marcello Miele, parrocodi S.Pio X in S.Donà, quale am-ministratore parrocchiale. Lo rin-graziamo di cuore per la cura cheha rivolto a tutti in questo periodo,in attesa che arrivassimo, donSaverio, come nuovo parroco eio, come collaboratore, per conti-nuare, a nome del Vescovo, la

La voce di Millepertiche…

DICEMBRE 200844

MMIILLLLEEPPEERRTTIICCHHEE

Con queste semplici parole anome della comunità cristiana diSanta Maria delle Bonifiche, intutta umiltà mi permetto di rivol-gere a Lei don Saverio e unita-mente a Lei anche a don Giorgio,don Vanio e don Flavio questosemplice benvenuto. Ci piacepensare che sarete una comu-nità di sacerdoti e questo ci riem-pie il cuore di felicità. Il perché èpresto detto.

Noi siamo una comunità cristianapiccola e povera, lontana datutto: dalle strade principali, daisevizi, dal centro diocesi. E’ perquesto che ci siamo, fin dall’ini-zio, affidati alla protezione di

Maria Santissima che nel Magni-ficat ci assicura che i “piccoli e ipoveri” sono nel cuore di Dio.Ringraziamo anche Mons. Ve-scovo che ha dimostrato di por-tarci nel suo cuore di pastoredonandoci un altro parroco dopol’amato don Narciso e dei sacer-doti collaboratori per la cura pa-storale della nostra parrocchia.

Ora noi non abbiamo grandi pre-tese ma siamo animati da grandisperanze: di diventare una veracomunità cristiana, di imparare dinuovo dove incontrare il SignoreRisorto, ad accompagnare i pic-coli all’incontro con Cristo dopoaverlo noi adulti incontrato per

primo, che le nostre famiglie ritor-nino ad essere piccole chiese, didare risposte vere all’emergenzaeducativa che coinvolge dura-mente i nostri giovani.Non ultimo abbiamo tanto biso-gno di riscoprire la centralità del-l’Eucarestia nel Giorno di Signoreper la nostra vita personale e perla nostra comunità cristiana.

Troverete qualche debito a livellofinanziario, ma non preoccupa-tevi, lo copriremo assieme, anzipotrà diventare la “scuola” doveimparare a colmare debiti moltopiù importanti quali lo stile di col-laborazione, la fiducia reciproca,la ricerca dell’umiltà, il volonta-riato con unica gratifica la co-scienza di aver lavorato per ilSignore. Offriamo a don Saverioe a don Giorgio due piccole iconeda viaggio con raffigurante Mariacon Gesù bambino. Maria santis-sima possa accompagnare Voi etutti noi sulle strade dove il Si-gnore ci ha chiamati nella suagrande provvidenza. Ci facciamoun “sursum corda” reciproco!

La comunità cristianadi Millepertiche

BREVE INDIRIZZO DI SALUTO A DON SAVERIO, DON GIORGIO,DON VANIO E DON FLAVIO

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55DICEMBRE 2008

presenza di Gesù buon pastorein mezzo al suo gregge.

Un grazie affettuoso lo rivolgiamoanche a don Giancarlo Ruffato,sempre disponibile all’aiuto pa-storale nelle parrocchie della no-stra zona e che ha sostenuto eincoraggiato particolarmente ilcammino dei millepertichesi inquesti mesi di passaggio.

La parrocchia, dicevamo, ha ini-ziato con entusiasmo e speranzail nuovo anno pastorale: moltofrequentate e partecipate attiva-mente le diverse riunioni con i ge-nitori dei ragazzi del catechismoe con quelli della Scuola d’infan-zia, gli incontri con i vari gruppi (lecatechiste, il Consiglio Pastoralee quello degli affari economici, ilcomitato dell’asilo, i lettori, la“Voce del Paese”, la corale par-rocchiale…), come pure leS.Messe festive, nelle quali rice-viamo parole e nutrimento con-creti per la nostra fede.

Non mancano mai all’appunta-mento i ragazzi delle elementarie medie che, sotto la guida deglianimatori dell’ADS (Amici diS.Domenico Savio…uno dei figlispirituali di S.Giovanni Bosco),

hanno cominciato il loro percorsoannuale di crescita nell’amiciziae nella fede, sostenuti dai lorogenitori. Né mancano mai i ra-gazzi che giocano a pallone nelcampetto dietro la chiesa…

Hanno preso il via anche gli incontri di catechismo che, in par-ticolare, accompagneranno que-st’anno la terza elementare allacelebrazione della Prima Confes-sione (Domenica 8 Marzo 2009)e la terza media a quella dellaS.Cresima (Domenica 10 Maggio2009); per “accordarci” megliocon il cammino di catechesi diMusile e Chiesanuova abbiamospostato la Prima Comunione inquarta elementare…dato che inostri bambini che attualmente lafrequentano, hanno già fatto laloro Prima Comunione l’annoscorso, quest’anno non avremmoa Millepertiche questa festa.

Una parola a parte la dedico adon Narciso che ha festeggiatocon noi il suo 83° compleanno,Domenica 16 Novembre, allaS.Messa delle 10.30, circa 40anni dopo il suo ingresso comeparroco a Millepertiche (era infattiil 13 Ottobre 1968 !!): la chiesaera davvero gremita per dire a

don Narciso ancora una volta lanostra riconoscenza per essersispeso in mezzo alle nostre fami-glie con tanta dedizione, e per lapreghiera e il ricordo con cui, daTreviso, ogni giorno continua aseguirci.

Lo abbiamo visto abbastanza inbuona salute, per poi emozio-narsi e commuoversi fin dalleprime parole che ci ha rivolto, sa-lutando tutti, in particolare i pic-coli e vivaci amici della Scuolad’infanzia con le loro maestre e iragazzi cresimandi, cui ha conse-gnato di persona il Vangelo.Ci ha raccomandato ancora conforza e convinzione di rimanereattaccati al Signore, in un mondospesso confuso e privo di riferi-menti solidi per la vita.

Tra applausi, canti, preghiere e ivari doni che ci siamo scambiati,la celebrazione si è conclusa,dando modo poi a ciascuno (magià molti lo avevano fatto fin dalsuo arrivo in chiesa…) di salutarepersonalmente don Narciso, fer-mandosi al rinfresco offerto nellasala parrocchiale attigua.Abbiamo poi pranzato insieme incanonica a Musile con tutti i pretidelle parrocchie vicine con i qualidon Narciso ha collaborato inquesti anni: lo abbiamo vistocome rinascere tra battute scher-zose e ricordi, fino ai saluti e alleraccomandazioni che ha rivolto ame e a don Saverio prima di ritor-nare a Treviso.

Continuiamo il cammino della no-stra Chiesa, insieme a quanti cihanno preceduto e dando il no-stro contributo che possa facili-tare la strada a quelli che ciseguiranno!

don Giorgio

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DICEMBRE 200866

EmmausPeriodico bimestrale delle parrocchie di Musile di Piave, Chiesanuova e Millepertiche.

Direttore Responsabile: Dino Boffo - Via Amalfi, 41 - TVDirezione e Redazione: Piazza Libertà, 1 - Musile di Piave - VE

Registrazione al Tribunale di Venezia n. 884 del 21.03.1987Stampa: Tipografia COLORAMA: San Donà di Piave - VE - Tel. 0421.40225

Hanno collaborato a questo numero di Emmaus:

don Saverio, don Giorgio, don Vanio,

Elena De Piccoli, Barbara Fornasier, Laura Scabbio,

Federico Contarin, Adalberta Contarin.

Carissimo Don Narciso, innan-zitutto ben tornato tra noi è perme motivo di grande gioia por-gerLe a nome del sindaco, On.Gianluca Forcolin, dell’Ammini-strazione Comunale e di tutta lacittadinanza i migliori auguri perquesto mirabile momento dellaSua vita.

E’ un vero piacere rivederLa an-cora tra noi, nel calore della suaamata comunità parrocchialeche felicemente l’accoglie e af-fettuosamente si stringe intornoa Lei in questa speciale cele-brazione eucaristica di lode e diringraziamento per il Suo com-pleanno.

Caro don Narciso, la vita èscandita da tanti passaggi che,come pietre miliari, sono lì adindicare non il raggiungimentodella meta ma a dirci che siamosulla buona strada. La Sua pre-senza, rinnova sentimenti di sin-cera amicizia e di profondagratitudine per il prezioso servi-zio che Lei, con grande pas-sione, ha svolto nel Suo lungoministero di sacerdote e pastoredi questa parrocchia. Un’espe-rienza che ha lasciato un segnoindelebile in questa comunitàper il cammino fatto insieme,per i valori umani, sociali e cri-stiani che Lei ha costantementeproposto e che saranno un si-curo riferimento per il camminofuturo.

Accanto all'obbedienza alla Pa-rola e all’impegno Lei, don Nar-ciso, ha sempre espressochiare virtù, come la semplicità,l'umiltà, la consapevolezza diagire sempre nel nome del Si-gnore.

Per tutti noi, Lei don Narciso, èe rimarrà sempre un preziososimbolo di carità e di fede, unesempio di integrità morale e dihumanitas, valori guida per tuttele generazioni e in particolareper le nostre giovani genera-zioni.

Reverendo don Narciso siamograti a don Saverio e a donGiorgio nuovi pastori di Musilee Millepertiche e a don Gian-carlo per averLa riportata an-cora tra noi e condividere conLei la festosità per il Suo ammi-revole 83 esimo compleanno.

Grazie don Narciso per la Suapresenza tra noi, grazie pertutto quanto riuscirà ancora adonarci e tanti auguri di cuoreper il Suo 83° compleanno.

Per l’amministrazione comunaleAssessore alla cultura

prof. Luciano Carpenedo

L’anima mia magnificail Signore. (Lc. 1, 46)

Grazie alla Trinità per il servizio prestato,

perdono dal Signore e da voitutti per le debolezze.

40° di servizio pastorale a Millepertiche.

13-10-196813-10-2008

Sac. NARCISO BALDASSA

Saluto a Don Narciso

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DICEMBRE 2008

Rivolgiamo a Sua Eccellenza ilnostro ringraziamento per esserepresente oggi in mezzo a noi pic-cola comunità cristiana di Chie-sanuova; vogliamo esprimerLe lanostra più viva riconoscenza peraverci tenuti presenti nel Suocuore di Pastore in questo tempocertamente non facile.

Un pensiero e un grazie partico-lare all’amministratore parroc-chiale don Flavio e a don Vanioper essere stati sicuri e vicinipunti di riferimento condividendocon noi la singolare estate ap-pena trascorsa.

Dopo 120 giorni di silenzio,siamo consapevoli del fatto che,con l’aiuto del Signore e grazie aLei Eccellenza, ora noi possiamoancora una volta ritrovarci as-sieme per vivere questo specialedono.

E’ con gioia infatti che a nome deiConsigli Pastorale e degli Affari

economici e di tutta la comunitàcristiana di Chiesanuova, diamoal nuovo Parroco, don SaverioFassina, il nostro più calorosobenvenuto.

La nostra, signor Parroco, è unacomunità cristiana semplice cheguarda e spera nel futuro perchéaffonda le proprie radici storichenel Signore Gesù.

In questi anni questa parrocchia,confidando nel Signore, graziealla presenza e all’aiuto dei Suoipredecessori è riuscita a mante-nere viva questa Chiesa, av-viando e preservando non senza

difficoltà e sacrificio tutte le piùimportanti attività pastorali adessa connesse, dal catechismoai vari gruppi giovani e di AzioneCattolica fino alla collaborazioneeffettiva con la vicina parrocchiadi Musile; ci permetta solo, di sof-fermarci brevemente e menzio-nare a parte la nostra attivitàparrocchiale più attempata, nata

nel lontano 1926, ma allo stessotempo anche la più giovane e te-nera perché “scuola per l’infan-zia”, o familiarmente, “L’Asilo”,cui tutta la gente di Chiesanuovaè particolarmente affezionata.

Siamo una comunità cristianafragile, ma che sa ancora stareassieme condividendo gioie e tri-stezze, godendo delle piccolegrandi cose quotidiane; che si ri-promette di pregare per Lei carodon Saverio, di non lasciarLasola, di sostenerLa con fattivacollaborazione; che cercherà dinon cadere nella tentazione di la-sciarsi andare a lamenti, critiche,confronti o sconforti.

Avvertiamo sempre il bisogno diessere guidati e illuminati dallegrandi preghiere della Chiesadove il Signore mediante l’inter-vento e l’aiuto di Voi Sacerdoti ciinsegni a pregare nel modo giu-sto; abbiamo ancora bisogno diuna speranza che vada oltre, chenon ci abbandoni, che ognigiorno ci mantenga in cammino.

Per questo La ringraziamo di es-sere qui Signor Parroco ed ac-cogliamo e ringraziamo assiemea Lei il nuovo collaboratore pa-storale don Giorgio Battistella;auguriamo a Voi la salute delcorpo e dello spirito e di potercontinuare a svolgere sempre fe-delmente il Vostro Ministero eservizio Sacerdotale.

la comunità cristiana di Chiesanuova

Benvenuto al nuovo Parroco don Saverio Fassina

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CCHHIIEESSAANNUUOOVVAA

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DICEMBRE 200888

“Ci guardiamo in viso nel mattinoe ci sembra il primo istante dellavita. Vogliamo vivere cosi', nellabellezza semplice dei volti, averemani capaci sempre di carezzee di scoperte.Tu ci accogli in questo nuovogiorno, ci doni ancora l'uno all'al-tro ed è bello, perchè vuoi che ciguardiamo come Tu ci guardi involto e ci riveli.”

Azione Cattolica AdultiChiesanuova

Anno Pastorale 2008-2009

SCOPRIRE NEI VOLTIIL VOLTO

Percorso formativoper giovani e adulti

in sei serate

Inizia così una bellissima pre-ghiera che un sacerdote ha dedi-cato a tutte le coppie di sposi, darecitare al mattino, al risveglio.

Le nostre giornate sono segnateda tanti incontri, quindi di volti esguardi che inevitabilmente la-sciano un segno dentro di noi.Possono essere volti sorridenti otristi, volti che celano un segreto,volti segnati dalla fatica o dallasofferenza. Volti imbruttiti dallaviolenza, ma anche volti di bimbigioiosi e spensierati.

Dentro ad ogni volto pulsa unavita che il Creatore ci ha donatocon generosità, affidando a cia-

scuno la libertà di renderla fe-conda, espressione quindi in unamore grande ed incondizionatocome il Suo.Questi incontri non ci possono la-sciare indifferenti. La fede inGesù ci insegna che dietro adogni volto si manifesta il volto delSignore.Madre Teresa a chi le chiedevaperchè si portava a casa i mori-bondi di Calcutta, rispondeva cheera perchè in ogn'uno di loro rico-nosceva il volto di Cristo soffe-rente.“.. il tuo volto io cerco Signore,non nascondermi il tuo volto.. re-cita il salmista e noi con lui.Ricercare il Suo volto affinchè lasua luce si rifletta sul nostro è de-siderio di ogni cristiano e questoè possibile se stabiliamo con il no-stro Signore una relazione umile,vera, attraverso la preghiera, i sa-cramenti e l'aiuto di una comunitàorante che ti è vicino.

Lasciatevi guidare e plasmaredallo spirito di Gesù, non abbiate

SCOPRIRE NEI VOLTI.... IL VOLTO

Lunedì 1 dicembre ore 20.30:“I VOLTI QUOTIDIANI”

Lunedì 12 gennaio ore 20.30:“I VOLTI NEGATI”

Lunedì 16 febbraio ore 20.30:“I VOLTI FRATERNI”

Lunedì 16 marzo ore 20.30:“I VOLTI SFIGURATI”

Lunedì 20 aprile ore 20.30:“I VOLTI TRASFIGURATI”

Lunedì 18 maggio ore 20.30:Film: “7 KM DA GERUSALEMME”

Ogni incontro sarà così suddiviso :

- Interroghiamoci- Ascolto della parola- Confrontiamoci- Momento di preghiera

Sono invitati i giovani (dai 18 anni) e gli adultiaderenti all’Azione Cattolica e tutti coloro chesono interessati a vivere un tempo di riflessionee confronto. Vi chiediamo la puntualità. Gli incontri si svolgeranno in canonica a Chiesa-nuova.

Vi aspettiamo!A.C. Chiesanuova e don Saverio

PROSSIMI APPUNTAMENTI:

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DICEMBRE 2008 99

paura, amava ripetere Giovanni Paolo II a tutti edin particolare ai giovani, spalancate le porte a Cristoe la vostra vita verrà trasformata e voi stessi diven-terete testimoni credibili e gioiosi strumenti di sal-vezza gli uni per gli altri.

Ma non è facile seguire Gesù , non è facile abbas-sare le nostre difese, tappare l'orecchio dal richiamodi facili “sirene “ che ci stordiscono e ci distraggono.L'orgoglio spesso ci impedisce di riconoscere che lavera libertà è quella proposta dalle pagine del Van-gelo, esigenti, se vogliamo, ma le sole che sanno col-mare e dare senso alla sete di infinito che è dentroa ciascuno di noi.

Attraverso un percorso di sei incontri, l'azione catto-lica adulti di Chiesanuova, guidati da don Saverio,desidera dare la possibilità, a chiunque lo desidera,di intraprendere una cammino di verifica, di ricerca edi scambio, dando spazio al confronto ma anche al-l'ascolto.

Ci addentreremo nella Parola Rivelata da Gesù percogliere spunto ed insegnamento, confrontandoci conla cultura e la mentalità corrente nella quale ciascunodi noi è chiamato quotidianamente ad operare, peressere uomini e donne che desiderano fare della pro-pria vita un'icona a immagine di Cristo.

Adalberta Contarin

Contributo per “EMMAUS” eil foglietto parrocchiale

settimanale 2009

Si ringraziano fin d’ora quanti, con il loro con-tributo, sostengono le spese di stampa econsegna a tutte le famiglie di Musile, Chie-sanuova e Millepertiche di questo giornalino“Emmaus”, e quelle del foglietto settimanaleche si trova in Chiesa. A quanti volesserounirsi con il loro aiuto, suggeriamo l’offerta dieuro 10,00.Il versamento del contributo può essere fattorivolgendosi presso l’Ufficio parrocchiale aMusile, di domenica, alle porte della Chiesa;a Chiesanuova ad Antonietta Mengo oppure,di domenica, in sacrestia e a Millepertiche incanonica.

CAMPAGNA ABBONAMENTI 2009 aLA VITA DEL POPOLO

settimanale della nostra diocesi

E’ strumento prezioso per conoscere quanto

in atto nella nostra diocesi e in ogni singola

parrochia, oltre che per essere informati sulle

iniziative promosse dal Vescovo e dai diversi

organismi e associazioni della nostra Chiesa

di Treviso. Vuole, così aiutarci ad essere co-

munità cristiana in cammino con tutte le altre.

L’abbonamento per l’anno 2009 è di euro

51,00 da versare presso l’Ufficio parrocchiale

o tramite l’apposito vaglia postale.

“Il tuo volto Signore, io cerco”.Ricercare il volto di Gesù deve essere l’anelitodi tutti noi cristiani; siamo infatti noi “lagenerazione” che in questo tempo cerca il suovolto. Se perseveriamo nel cercare il volto delSignore, al termine del nostro pellegrinaggiosu questa terra sarà Lui, Gesù, il nostro eternogaudio, la nostra ricompensa e gioia per sempre.

Benedetto XVI

Io lo so che non sono soloanche quando sono solo,io lo so che non sono soloe rido e piango e mi fondo con il cieloe con il fango.Io lo so che non sono soloanche quando sono solo.Il battito di un cuore dentro il petto,la passione che fa crescere un progetto,l’appetito, la sete, l’evoluzione in atto,l’energia che si scatena in un contatto.

Jovanotti (Fango)

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DICEMBRE 20081100

A ottobre 2008 si è conclusa la XIIassemblea ordinaria del Sinododei Vescovi sul tema “La Parola diDio nella vita e missione dellaChiesa”: un messaggio rivolto al-l’immenso orizzonte di tutti coloroche nelle diverse regioni delmondo seguono Cristo come di-scepoli e continuano ad amarlocon amore incorruttibile. A tuttipropongono la voce e la luce della

Parola di Dio … “questa parola èmolto vicina a te, è sulla tuabocca e nel tuo cuore perché tu lemetta in pratica” (DT 30,14)

La Bibbia, radice della nostragrandezza, è ciò che ci permettedi presentarci con un nobile patri-monio alla altre civiltà e culture,senza alcun complesso di inferio-rità e con la consapevolezza dipoter instaurare un dialogo im-muni dall’essere vulnerabili e“terra di conquista”. E’ la fontealla quale attingere giorno pergiorno quell’acqua che placa l’ar-sura: sete di sapere, sete di co-noscere e incamerare per poiesternare il nostro credo, tuttoquello maturato nel nostro cam-mino, attraverso la testimonianzaquotidiana del nostro vissuto. Il nostro essere credenti non puòfar a meno della linfa che scorgadalla lettura dei testi sacri : è at-traverso essi, la loro interpreta-zione, meditazione e confronto,che rendiamo più vera la nostra

testimonianza nel mondo. Essisono il nostro sostentamento, ilpane ed il vino complementari al-l’ostia domenicale, necessari afortificarci e irrobustirci; sono l’an-tidoto ogni qualvolta ci sopraffaelo scoraggiamento e la tentazionedi arrenderci ai mille problemiquotidiani che ci attanagliano;ogni qualvolta la società ci pro-pone di investire in quel

“bel vestito pre-confezionato” daindossare se “vuoiessere un vin-cente nel mondo”obbligandoci inmodo subdolo anegare i valori incui crediamo, acelare il nostro es-sere, ciò chesiamo realmente, i

nostri sentimenti, i nostri pensieri,mascherandoci dietro ad un bu-rattino che si muove con le nostresembianza ma che non siamonoi!Alla Chiesa di oggi è stata rinno-vata la sfida di far penetrare laParola di Dio nella molteplicitàdelle culture ed esprimerla se-condo i linguaggi, le loro conce-zioni, i loro simboli e le lorotradizioni religiose.

La rivelazione che è la voce dellaParola; Gesù Cristo che ne è ilvolto; la Chiesa invece la casa ela Missione che ne sono le strade:sono queste le 4 tappe, delineatedal Sinodo, in cui si articola ilviaggio spirituale attraverso cuirendere le Sacre Scritture e cioèDio vicino alla nostra quotidianità,presente nelle nostre case e nellenostre città.

1 - La voce della Parola: la rive-lazione. Dio si rivela a Mosè noncome immagine o effige ma solo

come voce in mezzo al fuoco.Una voce che già era entrata inscena agli inizi stessi della crea-zione: “in principio Dio disse: siala luce! E luce fu .. in principio erail Verbo .. e il Verbo era Dio .. tuttoè stato fatto per mezzo di lui esenza di lui mai è stato fatto di ciòche esiste” (gen.1,13; Gv 1, 1.3)Lo stesso creato nasce da unaparola che vince il nulla e creal’essere. Parola divina che è allaradice della storia umana: Diocreò l’uomo e la donna a sua so-miglianza dandoci l’opportunità didialogo con il Creatore in quantoinsiti dell’impronta divina maanche la libertà di respingerlo at-traverso il peccato. La parola di-vina efficace, creatrice esalvatrice è quindi il principio al-l’essere e alla storia, alla crea-zione e alla redenzione. Alla vocedivina rivelata segue la parolascritta: le Sacre Scritture sono latestimonianza in forma scrittadella parola divina, il memorialecanonico, storico e letterario atte-stante l’evento della Rivelazionecreatrice e salvatrice.

2 - Il volto della Parola: GesùCristo. Lògos sarx eghèneto : il“Verbo/Parola si fece carne” E’questo il cuore della stessa fedecristiana. La Parola divina entranello spazio e nel tempo e as-sume un volto, una identitàumana. “io ti conoscevo per sen-tito dire, ora i miei occhi ti vedono”Cristo Gesù che è “il Verbo che èpresso Dio ed è Dio” che è l’im-magine del Dio invisibile generatoprima di ogni creatura è ancheGesù, uomo, che cammina per lestrade, che parla una lingua lo-cale, che rivela i tratti di un po-polo, l’ebraico, e della sua cultura.Un Gesù Cristo umano, carne fra-gile e mortale è storia e umanitàma anche gloria, divinità, mistero:

La Bibbia: Parola di Dio nella vita e missione della Chiesa.

MMUUSSIILLEE DDII PPIIAAVVEE

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DICEMBRE 2008 1111

colui che ci ha rivelato il Dio chenessuno ha mai visto.

3 - La casa della Parola: laChiesa. Dalla chiesa esce lavoce dell’annuncio della Parola,dell’annuncio di Dio. Nella stessaomelia il ministro dovrebbe diven-tare “profeta” annunciando la Pa-rola di Dio, la parola di salvezza,in modo nitido, incisivo e sostan-zioso attualizzando il testo biblicoproposto dalla liturgia ai tempi emomenti reali vissuti dei fedeli(annuncio, catechesi, omelia)Dalla chiesa si emblema la fra-zione del pane: all’omelia di Gesùsubentra la frazione del pane eu-caristico alla cui mensa sono tuttiinvitati per nutrirsi e fortificarsi eessere testimoni autentici nellaquotidiana vita e nel mondo.

Dalla chiesa si ergono le pre-ghiere cibo quotidiano spiritualedel fedele che aiutano nell’incon-tro con il Cristo e sono sostegnoin ogni momento. Dalla chiesa si sprigiona la koino-nia, cioè la comunione fraterna.Non basta essere solo ascoltatoridella Parola di Dio ma dobbiamometterla in pratica con la nostratestimonianza autentica. “…L’uomo giusto e fedele non solospiega le Scritture ma le dispiegadavanti a tutti come realtà viva epraticata. …”

4 - Le strade della Parola : laMissione. … “ da Sion uscirà laLegge e da Gerusalemme la pa-rola del Signore” .. (Is 2,3) “La Pa-rola di Dio personificata escedalla sua casa, il tempio e si avvialungo le strade del mondo per in-contrare il grande pellegrinaggioche i popoli della terra hanno in-trapreso alla ricerca della verità,della giustizia e della pace.

“Cristo avanza lungo le vie dellenostre città e sosta davanti allesoglie delle nostre case: ecco, stoalla porta e busso. Se qualcunoascolta la mia voce e apre laporta, io verrò da lui, cenerò conlui e egli con me” (Ap 3,20) La fa-miglia, nell’ambito delle sue muradomestiche, attorniata dalle suegioie e dolori e drammi è uno spa-zio fondamentale in cui far entrarela Parola di Dio che poi a goccia eruscello si espanderà tutt’attornoin ogni realtà vissuta: scuola, la-voro, ecc. come un tassello di unmosaico pietruzza dopo pie-truzza.

Per conoscere, approfondire emeditare sui testi sacri, si è apertoun ciclo di incontri, di cui il primosi è tenuto il 5 dicembre, pressola parrocchia di Chiesanuova.L’esperienza avrà una continua-zione negli anni presso le parroc-chie di Millepertiche e Musile.L’esperienza è rivolta a tutti. Daalcuni anni nella parrocchia diPasserella, don Flavio organizzasettimanalmente un tempo diascolto e preghiera sul Vangelodella domenica.

Ecco il volantino donato a tuttele comunità:Parrocchie di Musile, Chiesa-nuova, Millepertiche, Passarellae S. Maria di Piave

Lettura della BIBBIA

“… Se si comprende che la Paroladella rivelazione è una “lettera di Dio”che può parlare al cuore di ognuno edi tutti, allora se ne coglierà la deci-siva importanza per la vita del sin-golo e per quella della comunità. Cisi avvicinerà ad essa con la trepida-zione e il desiderio con cui un inna-morato legge le parole della personaamata, e il Dio, che è padre e madrenell’amore, parlerà a chi lo cerca.”

Bruno Forte vescovodi Chieti-Vasto

“In principio…”

Lettura e commento del Primolibro della BIBBIA:

La GENESI

Primo incontro: Venerdì 5 dicembre ore 20.30presso le sale parrocchiali di Chiesa-nuova. Portare con sé la Bibbia, unquaderno e una penna.

Inizieremo, guidati da don Saverio,un percorso di lettura continuata dialcuni libri della Bibbia, iniziandodalla Genesi, dando spazio ad unasemplice esegesi, a un tempo di ri-flessione e di preghiera. Decideremoinsieme il calendario degli incontriper tutto l’anno.

Ascolto della PAROLA

Presso la canonica di Passarellaogni martedì alle 20.30, insieme adon Flavio, si ascolta il Vangelo dellaDomenica successiva dando spazioal dialogo e alla condivisione.Questi incontri sono aperti a tutti co-loro che vogliono prendere sul seriola Parola preparandosi alla Liturgiadella Domenica. Vi aspettiamo! I vostri sacerdoti

Laura Scabbio

CALENDARIO DI LETTURADEL LIBRO DELLA GENESI:

Tutti gli incontri si svolgeranno alle ore 20.30

Venerdì 9 gennaioLe due creazioni (Gen. 1-2)

Venerdì 23 gennaioLa caduta (Gen. 3)

Venerdì 13 febbraioCaino e Abele. La storia di Noè (Gen. 4-10)

Venerdì 27 febbraioLa torre di Babele. Abramo (Gen. 11-12)

Venerdì 13 marzoAbramo, Sara, Isacco (Gen. 13-25)

Venerdì 27 marzoAbramo, Sara, Isacco (Gen. 13-25)

Venerdì 3 aprileLa storia di Giacobbe (Gen. 26-36)

Venerdì 24 aprileGiacobbe e Giuseppe (Gen. 37-50)

Venerdì 8 maggioLa storia di Giuseppe (Gen. 37-50)

Venerdì 22 maggioVisione del film di Ermanno Olmi:“Genesi”.

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Per gli adolescenti e i giovanilunedì 22 dicembre, ore 20.30Per gli adultilunedì 22 dicembre:16.00-18.30martedì 23 dicembre: 16.00-18.30mercoledì 24 dicembre: 9.00-12.00 e 15.00-19.00

CHIESANUOVA

NOVENA DEL NATALEda mercoledì 17 a martedì 23 dicembre.ore 18.30: Canto delle profezie e S. Messa

SOLENNITÀ DEL NATALE - 25 DICEMBRE24 dicembre: S. Messa di mezzanotte preceduta dauna veglia di preghiera (ore 23.30). La colletta rac-colta durante la S. Messa sarà devoluta all’iniziativadi carità “Un posto a tavola”.SS. Messe: ore 8.00 - 10.00

VENERDÌ 26 DICEMBRE - S. STEFANOS. Messa: ore 9.00

DOMENICA 28 DICEMBRE - SANTA FAMIGLIA DIGESÙ, MARIA E GIUSEPPESS. Messe: ore 8.00 - 10.00

MERCOLEDÌ 31 DICEMBREore 18.00: S. Messa di ringraziamento e canto del “Te Deum”

GIOVEDÌ 1 GENNAIO - SOLENNITÀ DI MARIAMADRE DI DIO (Giornata mondiale per la pace)SS. Messe: ore 8.00 - 10.00

MARTEDÌ 6 GENNAIO - EPIFANIA DEL SIGNORESS. Messe: ore 8.00 - 10.00

DOMENICA 11 GENNAIO - BATTESIMO DEL SIGNORESS. Messe: ore 8.00 - 10.00

CELEBRAZIONI DEL SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE

Per i ragazzi delle elementari e mediegiovedì 18 dicembre, ore 15.00Per gli adolescenti e i giovanilunedì 22 dicembre, ore 20.30 a MusilePer gli adultiLunedì 22 dicembre:16.30-18.30Mercoledì 24 dicembre: 15.00-19.00

DICEMBRE 20081122

MUSILE DI PIAVE

NOVENA DEL NATALEda mercoledì 17 a martedì 23 dicembre.ore 18.30: Canto delle profezie e S. Messa (al mar-tedì, giovedì e al venerdì senza la S. Messa.

SOLENNITÀ DEL NATALE - 25 DICEMBRE24 dicembre: E’ sospesa la Messa delle 18.30 dimercoledì 24 dicembre.S. Messa di mezzanotte preceduta da una veglia dipreghiera (ore 23.30). La colletta raccolta durante laS. Messa sarà devoluta all’iniziativa di carità “Unposto a tavola”.SS. Messe: ore 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.30

VENERDÌ 26 DICEMBRE - S. STEFANOSS. Messe: ore 8.00 - 10.30

DOMENICA 28 DICEMBRE - SANTA FAMIGLIA DIGESÙ, MARIA E GIUSEPPESS. Messe: ore 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.30

MERCOLEDÌ 31 DICEMBREore 18.30: S. Messa di ringraziamento e canto del“Te Deum”

GIOVEDÌ 1 GENNAIO - SOLENNITÀ DI MARIAMADRE DI DIO (Giornata mondiale per la pace)SS. Messe: ore 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.30

MARTEDì 6 GENNAIO - EPIFANIA DEL SIGNORESS. Messe: ore 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.30ore 14.30: Rito di benedizione dei bambini

DOMENICA 11 GENNAIO - BATTESIMO DEL SIGNORESS. Messe: ore 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.30

CELEBRAZIONI DEL SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE

Per i ragazzi delle elementari4ª elementare: venerdì 5 dicembre, in precedenzaalla Messa di Prima Comunione5ª elementare: martedì 16 dicembre, alle 15.45Per i ragazzi della scuola mediamercoledì 17 dicembre, ore 14.30-15.30: 3ª mediamercoledì 17 dicembre, ore 15.45-16.45: 2ª media (tutti)sabato 20 dicembre, 14.30-15.30: 1ª e una classe di3ª medialunedì 22 dicembre, ore 14.30: 1ª media

CALENDARIO CELEBRAZIONI DEL NATALE 2008

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DICEMBRE 2008 1133

MILLEPERTICHE

NOVENA DEL NATALECanto delle profezie, in Chiesa martedì 16 ore 18.30,mercoledì 17 ore 18.30, giovedì 18 ore 18.30, venerdì19 ore 18.30, sabato ore 18.00, domenica 21 ore14.30, lunedì 22 ore 18.30 e martedì 23 ore 18.30.

SOLENNITÀ DEL NATALE24 Dicembre ore 22.30 S.Messa “in nocte” (durantequesta S.Messa tutte le offerte saranno devolute al-l’iniziativa di carità “Un posto a tavola”)25 Dicembre S.Messe ore 8.00 e 10.30 - Vespri So-lenni ore 14.30

VENERDÌ 26 DICEMBRE - S.STEFANOS.Messe ore 10.30

DOMENICA 28 DICEMBRE - S.FAMIGLIA DIGESÙ, GIUSEPPE E MARIAS.Messe alle 8.00 e alle 10.30 (Festa degli anniver-sari di matrimonio)

MERCOLEDÌ 31 DICEMBREore 18.30 S.Messa e canto del “Te Deum” di ringraziamento

GIOVEDÌ 1 GENNAIO - SOLENNITÀ DI MARIA,MADRE DI DIO (Giornata mondiale di preghiera perla pace) - S.Messe ore 10.30 e 16.00

MARTEDÌ 6 GENNAIO - EPIFANIA DEL SIGNORES.Messe 8.00 e 10.30 - Alle 16.30 Vespri, festa conbenedizione dei bambini e panevin

DOMENICA 11 GENNAIO - BATTESIMO DEL SIGNOREMesse 8.00 e 10.30 (con Battesimo di Nicola De Faveri)

CELEBRAZIONI DEL SACRAMENTODELLA RICONCILIAZIONE

IV e V ElementareMercoledì 10 alle ore 16.30I° - II° - III° MediaLunedì 15 alle ore 15.30Adolescenti e giovaniLunedì 22 alle ore 20.30 (a Musile)Adultia Millepertiche: Martedì 23 dalle 16.30 alle 19.00 Mercoledì 24 dalle 9.00 alle 12.00

CALENDARIO CELEBRAZIONI

DEL NATALE 2008 CONCERTO DI NATALEFra le varie iniziative musicali che offre il territo-rio nel periodo natalizio, segnaliamo il concertoorganizzato dalla nostra parrocchia, con un pro-gramma vario: ad aprire la serata il Coro Parroc-chiale accompagnato dal nostro organistaAntonio de Nobili e con la partecipazione del ba-ritono Alessandro Sessolo, seguirà BernardinoZanetti, virtuoso dell’organo e nostro concitta-dino, con brani famosi del repertorio organistico,che mettono in evidenza le potenzialità espres-sive di questo strumento (l’organo di Musile è unMascioni e quest’anno festeggia il suo 80. com-pleanno). Di particolare interesse il Coro Tho-mas Tallis di Arduino Pertile (Noale), nomi che ilcoro ha ripreso da un autore inglese del rinasci-mento e dal suo direttore e fondatore. Il grupponoalese predilige la polifonia sacra e profana enel concerto di Musile propone canti natalizi datutto il mondo.

DOMENICA 21 DICEMBREALLE ORE 20.45ingresso libero.

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DICEMBRE 20081144

«Mettici alla prova per diecigiorni, dandoci da mangiare ver-dure e da bere acqua, poi si con-frontino.... le nostre facce conquelle dei giovani che mangianole vivande del re» (Dn 1,12-13)

Quest'anno con l'Avvento la Cari-tas vicariale si rivolge alle Comu-nità con un messaggio un po’speciale. Non con richami ai "mali" delmondo: tutti ne siamo informati eognuno ha le sue (poche o tante)responsabilità. Niente proposteoccasionali a dare offerte a chic-chessìa; ognuno può nella suacondizione dare qualcosa a chi ènel bisogno. Poi, proprio que-st'anno, (complice la crisi che di-cono), siamo sommersi dallealtre offerte: ti danno tutto e di piùe puoi pagare nel 2009 e anchepiù in là. Quindi noi pensiamo adun messaggio più interiore,personale e familiare: valutareil nostro stile di vita con qual-

che proposta per dargli senso.Riportiamo tre delle nove propo-ste di Arena 2000: **(manifestazione periodica tra i gruppi e mo-vimenti solidali presenti in Italia)

Compra beneCompra i prodotti che ti servonoimparando a leggere le certifi-cazioni per sapere da dove ven-gono, come sono stati ottenuti eda chi sono commercializzati.Partecipa alle campagne di boi-cottaggio e pressione rivolte asocietà commerciali che violanosistematicamente i diritti dei lavo-ratori (in particolare donne ebambini) e offendono l'ambiente.Preferisci frutta e cibi freschi distagione tipici del tuo territorio.Favorisci, per quanto possibile,chi nella produzione cerca di noninquinare e di rispettare l'am-biente anche se ti costa di più.Rifiuta prodotti transgenici persalvaguardare la biodiversitàcome patrimonio di tutta l'uma-nità. Dà importanza al consumocritico e al commercio equo.Mantieni e fa gustare la tua iden-tità culturale anche con i prodottitipici del tuo territorio.

Riduci i consumiVa a fare la spesa con un fo-glietto delle cose necessarie,non cedere alle offerte e alla pub-blicità. Usa il televisore come ilferro da stiro e la lavatrice. Muo-viti il più possibile a piedi, in bici-cletta e con i mezzi pubblici.Scoraggia l'uso delle auto nellecittà intasate e inquinate. Costrui-sci giochi con i bambini e per ibambini. Tratta l'acqua come ri-sorsa preziosa, usala con parsi-monia, utilizza quella naturale diacquedotto, opponiti alla privatiz-zazione delle acque minerali. Faila raccolta differenziata dei rifiuti

o impegnati perchè venga realiz-zata. Usa meno dettersivi possi-bile e acquista i meno inquinanti.Investi per consumare menoenergia possibile in casa.

Fai festaCelebra la vita con riconoscenza.Fermati e contempla volti, cielo,mare, monti, piante e animali efalli conoscere ai bambini: da loroimpara la sorpresa e l'incantodella bellezza. Impegnati controla desertificazione e la cementifi-cazione del territorio; pianta al-beri e fiori. Prepara la festa conpersone che tu e i tuoi amiciescludereste. Costruisci la festa,non consumarla. Ritrovati con gliamici senza correre tanto e lon-tano, rispettando i limiti del tuocorpo, del giorno e della notte.Non spingere sempre oltre l'og-getto dei tuoi desideri, accetta ilimiti tuoi e degli altri.

Leggiamo nell’enciclica Cente-simus annus, al n.36:“Non è male desiderare di viveremeglio, ma è sbagliato lo stile divita che si presume essere mi-gliore, quando è orientato al-l'avere e non all'essere e vuoleavere di più non per essere dipiù, ma per consumare l'esisten-za in un godimento fine a sestesso. È necessario, perciò,adoperarsi per costruire stili divita, nei quali la ricerca del vero,del bello e del buono e la comu-nione con gli altri uomini per lacrescita comune siano gli ele-menti che detterminano le sceltedei consumi, dei risparmi e degliinvestimenti. In proposito, nonposso ricordare solo il doveredella carità, cioè il dovere di sov-venire col proprio superfluo e,talvolta col proprio necessarioper dare ciò che è indispensabile

Vicariato di S.Donà di Piave GIORNATA DELLA CARITÀ Avvento 2008

LA SOBRIETÀ COME STILE DI VITA

RIFLETTIAMO 1

Page 15: Emmaus Dicembre 2008

DICEMBRE 2008 1155

I genitori dei tempi odierni a dif-ferenza dei propri padri devonosempre più spesso fare i conticon un particolare atteggiamentoda parte dei giovani circa il rap-porto con Dio: una tendenza a“disertare”, rifiutare la messa do-menicale. Una repulsione, una ri-bellione che generalmente si

manifesta in modo inizialmentevelato per farsi via-via più concla-mato per lo più in età adolescen-ziale.Si tratta di un fenomeno che ac-comuna la vita di molte famigliee, a seconda del carattere e dellapersonalità del ragazzo, può pre-sentare radici e rimostranze più

o meno esplicite e profonde. Per-sonalmente da catechista mi eroposto delle domande a riguardo.Tuttora in parrocchia svolgo unruolo di educatore e questo temam’è caro. Lungi da me il soste-nere di conoscere i giovani me-glio dei loro stessi genitori o ilpensare di poter avere qualcosada insegnare a questi ultimi inquest’ambito. Ma di seguito sonoriportati le riflessioni e i consigli inmerito da parte di autorevoliesperti in materia quali AgnèsAuschitzska e don Marco Saianirispettivamente una stimata psi-cologa e teologa francese -madre di tre figli- e il responsabiledella Pastorale giovanile delladiocesi di Trento.Va tenuto innanzitutto presenteche spesso questo tipo di atteg-giamenti da parte dei giovani nonè altro che uno sfogo, l’espri-

alla vita del povero. Alludo al fattoche anche la scelta di investirein un luogo piuttosto che in unaltro, è sempre una scelta moralee culturale”.

LE 7 “R” CHE BRILLANOCOME STELLE. (da “Il drago e l’agnello”, G. Martirani pag.184)

“Un uomo è ricco in propor-zione alle cose di cui riesce afare a meno” (Gandi).

“La resistenza non è soltanto sulsettore della guerra e della pace,ma anche contro certe forme per-verse che tirano all'egoismo, al-l'accaparamento, a mettere lemani sulle cose come se aves-simo degli artigli” (don Tonino Bello).

1. RESISTERE alle mode e almercato.2. RINUNCIARE al consumismo.

3. RIDURRE i propri bisogni.4. RIPARARE gli oggetti rotti.5. RIUSARE gli oggetti nelle loromolteplici vite (le 5 vite dellegno).6. RICICLARE carta, alluminio,vetro, stracci, plastica, legno.....7. RI-SORSE che ri-sorgono.

"Un'educazione veraha bisogno delle decisioni definitive, che oggivengono considerate un vincoloche mortifica la nostra libertà, ma in realtà sono indispensabili per crescere e raggiungere qual-cosa di grande nella vita, in particolare per far maturare l'amore in tutta la sua bellezza: quindi perdare consistenza e significatoalla stessa libertà”.(Bendetto XVI, 4° Convegno Ecclesiale Nazionale)

«Uomo, ti è stato insegnato ciòche è buono e ciò che richiedeil Signore da te: praticare lagiustizia, amare la bontà, cam-minare umilmente con il tuoDio». (Michea 6,8)

Avvento 2008, Caritas Vicariale

“GIOVANI DISERTORI”:Quando gli ADOLESCENTI non vogliono più andare a Messa...

RIFLETTIAMO 2

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mersi d’un disagio. Spesso sitratta d’una crisi radicata nel ra-gazzo da un punto di vista psico-logico. Ad esempio potrebbeessere il senso di inadeguatezzaderivante dal fatto di essereormai l’unico tra i propri amici apartecipare alla messa. Tuttaviala ragione più autentica e pro-fonda risiede spesso in moti del-l’animo a livello più intimo epersonale. Si tratta cioè di una ri-sposta spontanea ad una realtàlontana dal giovane. Una realtàcon i suoi simboli, i suoi riti che ilragazzo, immerso com’è in unmondo di immediatezza e d’ap-parenza, non riesce a coglierenel suo senso più pieno, ricco evero. E’ di per sé cosa ardua ta-lora anche per noi adulti.Quando il ragazzo riesce adesprimere il suo malessere con-densato nella propria intenzionedi non venire più a messa è op-portuno, da parte dei genitori,stare attenti al tipo di reazione daadottare.Innanzitutto evitare minimizzareed arrendersi fingendo indiffe-renza. In secondo luogo non co-struire una difesa costellata diricatti. Terza cosa: non dramma-tizzare la scelta fatta come fosseirreversibile.Se è vero che questo tipo di mo-menti costituiscono una crisi pergli interessati -anche se spesso

questi non ne sono pienamenteconsapevoli- bisogna ricordarecome anche e non solo da unpunto di vista etimologico il con-cetto di crisi rimanda a quello discelta e di crescita. E’ risolvendola propria crisi che il ragazzo ma-turerà una decisione che solocosì sarà veramente sua. Daquesta crisi giungerà ad una sin-tesi che segnerà un passo inavanti nel suo personale cam-mino di crescita fede e matura-zione dal punto di vista umano. Equesto in modo del tutto libero.Forse non potrebbe essere altri-menti visto che considerandoqual è il Dio verso cui il camminosopra scritto è diretto: intendodire il Dio dal volto umano, il Dioche ci ama e quindi ci rispetta. Eproprio in virtù di questo rispettovuole rispettare la nostra libertà.Se Lui per primo rispetta la li-bertà di chi si trova in un mo-mento critico chi siamo noi-genitori o educatori a vario titoloindifferentemente- per non rispet-tare a nostra volta questa libertà?Ma allora qual è il ruolo deglieducatori, soprattutto dei genitoriin questi momenti così delicati?Un ruolo c’é. E non solo è giustoricoprirlo, ma anche doveroso!Si tratta d’un ruolo che prevedepazienza, comprensione, tolle-ranza ma anche e soprattuttodialogo oltre che una punta di

scaltrezza e savoir-faire.Non si dimentichi poi come siaimportante un atteggiamento difondo da parte dei genitori: quellodell’esempio e della coerenza nelvivere cristianamente. Il giovaneè infatti in un momento delicatoin cui i punti di riferimento devonoavere delle caratteristiche fonda-mentale per il ragazzo per essercredibili: la coerenza è uno diquesti -ed, aggiungerei, uno deipiù importanti. Se un giovane do-vesse notare un’incoerenza in unsistema di valori o in un modellotenderebbe, nella sua tendenzaad essere selettivo, a discono-scerlo. Come possiamo caldeg-giare la presenza alla messadomenicale quando siamo noi iprimi a disertarla? I giovani rile-vano questa incoerenza di fondoe la rigettano categoricamente.L’esempio inoltre è importanteperché il messaggio cristianocontinui a pervenire all’adole-scente con una certa costanza.Da questo incontro continuativoe tutto sommato quasi inconsciocon Cristo non potrà che derivareuna riconciliazione. Perchè saràproprio quando il giovane avràesperito in prima persona il ca-lore e il fascino di Cristo e del suomessaggio che consapevol-mente e di cuore lo sceglierà.

Federico Contarin

All’interno del presente numero di Emmaus è stata inserita una busta per contribuire alle spese di gestione

della Chiesa e della Parrocchia.

La presente “busta” annuale intende essere pertanto invito alla cor-

responsabilità, da vivere sempre e comunque in piena libertà.

Le famiglie che desiderano contribuire, sono pregate di portare la

busta, che rimane anonima, in Chiesa durante il periodo natalizio

(fino a fine gennaio), ponendola nell’urna collocata nella corsia cen-

trale o nei cestini che passano per la raccolta delle offerte durante le

Sante Messe.

Ancora una volta... grazie.

LA “BUSTA NATALIZIA 2008” PER LE NECESSITÀDELLA CHIESA E DELLA PARROCCHIA

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Il 15 novembre, Paderno di Pon-zano ha ospitato il convegno peri giovani dell’Azione Cattolica, in-titolato “Tutti i Santi giorni”. Iltema era infatti il dovere di ognicristiano di perseguire la santità,anche nel piccolo della sua quo-tidianità. Il convegno è iniziato con l’inter-

vento del vescovo don AndreaBruno Mazzoccato, il quale ha in-vitato i ragazzi ad essere semprelampade accese, ovvero a man-tenere viva la propria fede maanche i propri atteggiamenti dacristiani.Dopodiché sono intervenuti ilPresidente diocesano di AzioneCattolica e un prete chehanno raccontato alcune espe-rienze che hanno a che fare conuomini considerati santi per leloro azioni, ma soprattutto perraccontare che la santità è allaportata di tutti. Essere santi, do-potutto, vuol dire vivere la propriavita da cristiani in ogni aspetto,anche se sappiamo bene che èpiù semplice a dirsi che a farsi.La seconda parte del convegnoera dedicata al lavoro di gruppo;tutti i partecipanti hanno sceltol’aspetto della loro vita in cui viaverso la santità si fa più zoppi-cante e ne è stato fatto argo-mento di discussione.

La giornata poi si è conclusa conuna grande festa.Per rimanere in ambito di AC, èdoveroso spendere due paroleper la Settimana Comunitaria Vi-cariale, che ha visto convivereper una settimana i responsabilidi ACR e ACG delle parrocchiedel vicariato di San Donà.

Ovviamente laquestione non siè limitata allasemplice condivi-sione della quoti-dianità; ogni seraai giovani veni-vano propostidegli spunti di ri-flessione sultema del discer-nimento spiri-tuale e del fattoche il nostro rap-

porto con Dio influenza ogniaspetto della nostra vita, anchequando questo ci sembra impro-babile.Venerdì 28 novembre alcuni gio-vani della nostra parrocchia sonostati invitati a partecipare al se-condo appuntamento di pre-ghiera con il nostro VescovoAndrea Bruno. Come sempre sipuò rimanere sconcertati dallanumerosa presenza di giovaniprovenienti da tutta la diocesipronti a mettersi in ascolto delVescovo che ha chiesto a tutti dimettersi sotto lo Sguardo inna-morato di Gesù che cerca i nostriocchi per condividere il suoamore per noi.

Elena De Piccoli

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CONVEGNO GIOVANI AC E SETTIMANA COMUNITARIA VICARIALE

UN ULTIMO DELL’ANNO

DAVVERO SPECIALE

Per tutti coloro che

desiderano passare la

notte del 31 dicembre

in modo diverso, or-

ganizziamo un sem-

plice momento di

preghiera e adora-

zione dalle 22 alle 24.

Vuole essere un

tempo di ringrazia-

mento e di lode per

tutto ciò che il Signore

ci ha donato in que-

st’anno 2008 e una

preghiera di affida-

mento per il nuovo

anno.

Ci ritroveremo in ora-

torio. Al termine una

fetta di buon panet-

tone e un brindisi in-

sieme.

Vi aspettiamo!

Don Saverio

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MUSILE DI PIAVE: AL VIA I LAVORI PER LA NUOVA CANONICA

E’ innegabile che in questi ultimitempi il vento delle novità sembrasoffiare incessantemente nellaparrocchia di Musile di Piave; giànel numero scorso di Emmaus siparlava da un lato dell’arrivo di donSaverio e di don Giorgio e dall’altrodella “nuova e temporanea” cano-nica.Ci sembra giusto, quindi, dedicarequalche riga per capire megliocosa stia accadendo nella casa,fino a qualche settimana fa, abitatadai nostri sacerdoti.A dir il vero le pagine del nostrogiornale si sono occupate già nel-l’aprile 2006 della ristrutturazionedella canonica ma all’epoca c’erasolo un progetto di massima e siera ancora in attesa delle dovuteautorizzazioni; ora, invece, siamoai blocchi di partenza.In primis ha avuto luogo il trasferi-mento dei nostri sacerdoti: don Sa-verio, don Giorgio e don Vanio dapoco più di un mese si sono trasfe-riti in via San Giovanni in quellache è stata negli anni prima la“casa del laboratorio analisi”, poi lacasa obiettori, quindi l’abitazionedelle cooperatrici pastorali ed in-fine casa Betania e contempora-neamente dei pannelli bianchihanno “rinchiuso” la nostra vec-chia canonica.Questa atipica “recinzione” fa uncerto che soprattutto per chi inquesti anni ha imparato a frequen-tare quegli ambienti.Ci si potrebbe, quindi, soffermarea lungo sui molteplici aspetti cheaccompagnano una ristruttura-zione di questo tipo: tempi, cifre,scelte … ma riteniamo che le pa-gine del nostro giornale debbano,soprattutto, ripercorrere le paginedella storia di questa casa che hapiù di novant’anni e alla quale, permotivi diversi, siamo tutti legati.La casa canonica, come testimo-niano sia la quantità di finestre pre-senti sia la iniziale struttura dellestanze che sembravano tanti uffici,era il municipio. Dopo la costruzione del nuovo mu-

nicipio venne donata alla parroc-chia perché divenisse la casa deisacerdoti.Ai tempi di don Giovanni Tisato –parroco fino agli anni ’60 - accantoalla canonica c’era la stalla ed al-l’ultimo piano dell’edificio c’era ungrande granaio.Le prime significative modifichestrutturali si debbono al succes-sore di don Tisato, don ValentinoBenetton: vengono rifatti i pavi-menti, l’impianto di riscaldamento,i tempi cambiano e la stalla vienesostituita da un più moderno ga-rage e l’intera casa viene ridipintaesternamente; internamente lastruttura è lineare: due grandistanze, una al piano terra ed unaal primo piano, attorniate rispetti-vamente da 5 stanze più piccole alpiano terra e 4 stanze più unbagno al piano superiore.Ma la principale differenza dallacasa canonica come la inten-diamo noi oggi era un’altra: la ca-nonica, e questo non solo a Musiledi Piave, era la CASA del parroco,quindi tutte le altre persone – sa-cerdoti e cappellani compresi -erano solo degli ospiti. Anche i mo-bili erano prevalentemente di pro-prietà del parroco.Nel 1994 con l’arrivo di don MarioSalviato si da il via ad una nuovaserie di cambiamenti: al primopiano il grande salone viene sud-diviso in due parti in modo tale dacreare due stanze-studio, moltepareti segnate dall’umidità ven-gono ricoperte da cartongesso, ibalconi e le grondaie vengono so-stituiti.Anche i mobili piano piano ven-

gono acquistati con i soldi dellaparrocchia in modo tale che nonsiano soggetti a periodici trasferi-menti.Anche il concetto di canonica cam-bia radicalmente: pur rimanendo,principalmente, l’abitazione dei sa-cerdoti è sempre un bene della co-munità e quindi diventa luogoaperto anche agli incontri parroc-chiali.

Nonostante, comunque, le innova-zioni di cui sopra ora ci si trova difronte alla necessità di una vera epropria ristrutturazione totale, ciòsia perché ci troviamo davanti aduna casa che si avvia al secolocon tutti i limiti che è superfluoelencare sia, soprattutto, e le no-stre parrocchie ne sono un esem-pio più chiaro di mille parole,perché la vita/quotidianità dei sa-cerdoti è destinata a cambiare:sono finiti i tempi che una cano-nica era legate ad un solo sacer-dote, sono passati i giorni in cuitante piccole parrocchie convive-vano indipendenti l’una dall’altranonostante sorgessero a poca di-stanza.La nuova canonica, quindi, dovràrispondere a molteplici esigenze:avere uno spazio aperto alla co-munità (l’ufficio parrocchiale, unasaletta per le riunioni, una stanzaper gli incontri personali), uno spa-zio per la vita comunitaria dei sa-cerdoti (la cucina, la sala dapranzo, …) , uno spazio privatoper il singolo sacerdote e uno spa-zio adatto ad accogliere sacerdotidi passaggio e su, al posto delvecchio granaio, una cappellinaper i momenti di preghiera.Accanto a tali innovazioni struttu-rali non dobbiamo scordare che lavita di oggi richiede una serie diservizi e di impianti divenuti indi-spensabili.Sicuramente, quindi, ci attendonogiorni di grande lavoro e, certa-mente, ci saranno dei disagi so-prattutto per i nostri sacerdoti. Vista l’entità e l’importanza dei la-vori crediamo dedicare, alla fine,un po’ di spazio anche a chi hapermesso di “imbarcarci” su talelavoro: ringraziamo, quindi, la“Conferenza episcopale Italiana”,la Regione Veneto e tutte quellepersone che, silenziosamente,hanno contribuito e continuano acontribuire alla ristrutturazionedella nostra canonica.

Barbara Fornasier

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UNA POESIA

Verrà un giorno

Verrà un giorno più duro degli altri: scoppierà la pace sulla terra

come un sole di cristallo. Un fulgore nuovo avvolgerà le cose. Gli uomini canteranno nelle strade

liberi ormai della morte menzognera. Il frumento crescerà sui resti delle armi distrutte e nessuno verserà il sangue del fratello.

Il mondo sarà allora delle fonti e delle spighe che imporranno il loro impero d'abbondanza e freschezza senza frontiere.

(Jorge Carrera Andrade)

JORGE CARRERAANDRADEPoeta, saggista e tradut-tore equadoregno nato aQuito nel 1903. È unadelle figure più impor-tanti della poesia equa-doregna del XX secolo. La sua opera, ricca dimetafore descrittive,subì la forte influenza daisuoi viaggi all’estero indiversi paesi dove lavoròcome diplomatico. Fece

parte del gruppo letterario «La Idea» e fu uno dei pio-nieri del rinnovamento lirico in America Latina, appor-tando un notevole contributo all’avanguardia. Tra lesue opere si segnalano: El estanque inefable (L’inef-fabile lago artificiale,1922), La guirnalda del silencio(La ghirlanda del silenzio, 1926), La hora de las ven-tanas iluminadas (L’ora delle finestre illuminate,1937), Familia de la noche (Famiglia della notte,1953) e Floresta de los guacamayos (La foresta delleare, 1964). È inoltre autore di numerosi saggi e tra-duzioni pubblicati in diverse riviste di lingua spagnola.Ricevette il “Premio Nacional de Cultura” nel 1977 emorì un anno dopo.

UN TESTIMONE

Sui passi di... Lucia Schiavinato

Lucia Schiavinato nasce a Musile di Piave il 31 ottobre 1900, maben presto si trasferisce a S. Donà di Piave. Nella sua giovinezzae negli anni che precedono la prima guerra mondiale, Lucia faparte dell’Azione Cattolica Femminile e della Conferenza di S.Vincenzo; dopo la guerra, è tra le persone che si danno da fareper la ricostruzione materiale e spirituale del paese. Sentì sem-pre una forte predilezione per gli anziani soli, i bambini abbando-nati, i disabili fisici e psichici, anche gravissimi. Ne sistemò e curò alcuni, nella forma di una casa famiglia,dando vita all’esperienza del Piccolo Rifugio. Il primo nasce aS. Donà di Piave, l’antivigilia di Natale del 1935. Altre casesono fondate a Roma nel 1955, a Ferentino (Frosinone) e aVittorio Veneto nel 1957, a Verona nel 1960 e a Trieste nel1962. “Dare l’Eucaristia agli infermi, e gli infermi all’Eucaristia”,sarà la formula che caratterizzerà ogni forma di intervento,suggerito dalla carità, in favore dei fratelli. L’attività, quasi fre-netica durante il giorno, si univa a lunghe ore di preghiera pas-sate di notte davanti all’Eucaristia. In quegli intensi momenti traLucia e il Cristo si strinse un patto di fedeltà indissolubile. InLucia la missione tra i più poveri scaturiva dall’adorazione delsuo Signore. Nel 1954 un gruppo di 12 giovani vennero a condividere lostile di vita di Lucia, dando così vita all’Istituto Secolare “Vo-lontarie della Carità”. A loro scriverà un giorno: “Temo che ladottrina per cui Cristo si trova nei fratelli faccia prevalereanche nella vostra persuasione, che basti andare ai fratelliper trovare Dio. Sì… ma se una di voi non si unisce a Cristoe non riceve alimento da Lui, che cosa dà ai fratelli?”. Nel 1957, prima ancora della legge Merlin e della chiusuradelle case di tolleranza, la Schiavinato apre a Campocroce diMogliano il primo centro di riabilitazione per le ex prostitute.Ne seguiranno altre a Bologna, Cappella di Noale, Rimini. Il Concilio Eumenico Vaticano II dilata gli orizzonti di Luciaalla missione in America Latina. Per rispondere alla richiestadel vescovo di Ruy Baiosa, parte per il Brasile a servizio divarie chiese locali. Anche lì Lucia manifesterà il suo amoreprivilegiato per gli ultimi, gli alagados di Salvador, i lebbrosi diAguas Caras Grajaù, gli indios dell’Amazzonia. Lucia tra-scorse gli ultimi mesi di missione nel lebbrosario di Grajaù,dove avrebbe voluto morire, condividendo con questi fratelliil tempo finale della sua vita. Ritornata in Italia per l’aggra-varsi del male, morì a Verona il 17 novembre 1976. Le ultimeparole scritte furono: “Mi fido di Te… Il nostro patto? Io cicredo… Tu sei l’amore”. Lucia è tutta in queste parole. La suacausa di beatificazione è stata introdotta l’8 marzo 1999.

BREVI DA EMMAUS - BREVI DA EMMAUS - BREVI DA EMMAUS

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BREVI DA EMMAUS - BREVI DA EMMAUS - BREVI DA EMMAUSB

UN LIBROIN NOME DELLA MADRE di Erri de Luca edizioni Feltrinelli 79 pagine “«In nome del padre»: inaugura il segno della croce. In

nome della madre s’inaugura la vita”.

Erri De Luca sceglie di ripartire dalle pa-gine degli evangelisti Luca e Matteo perraccontare la storia di Miriàm/Maria e“ingrandire un dettaglio da loro sol-tanto accennato: l’accensione dellanatività nel corpo femminile, il più per-fetto mistero naturale”.

Ad innescare il desiderio di realizzarequesto libro, è la grandezza stessa dellasua protagonista, in grado di servire al-l’autore da sprone per andare oltre quello

che è scritto e privilegiare il taciuto, “amplificando i dettagli etentando così una vicinanza”. La voce narrante racconta,quindi, quei nove mesi speciali, in una Israele occupata dal-l’esercito romano, tra tassazioni e prepotenze. Non c’è spazioper le celebrazioni, l’attenzione è focalizzata esclusivamentesul coraggio di quell’adolescente che, dopo una gravidanzafuori dalle regole della propria gente, partorisce senza aiuto.L’avvento del Messia passa in secondo piano, a De Luca inte-ressa di più come quella ragazza porti a compimento la mis-sione affidatale, coerentemente con la convinzione personalesecondo cui il 24 dicembre sia la festa non del bambino, madella madre. “Il maggior prodigio di quella notte di nativitàè la perizia di una ragazza madre, la sua solitudine assi-stita”. E queste righe sono un omaggio a lei, “all’operaia delladivinità”. Ma è Miriàm stessa a raccontare e raccontarsi, DeLuca le presta il nero del suo inchiostro, non interviene, noncommenta. È scrittura al femminile: l’uomo resta in dispartequasi a sottolineare l’ininfluenza del “concorso maschile chein questa storia manca senza che se ne senta la man-canza”. Il percorso da Nazaret verso la Giudea non è solo andatura ob-bligata per il censimento dei romani, è occasione di intimità traMiriàm e il nascituro. Lontana dal biasimo della sua gente,segue la stella con serenità e sperimenta la devozione dellosposo, che di quel figlio non suo, accetta di essere padre inpieno. Eroico nell’accollarsi il peso dello scandalo, eroico anchenella premura di un’astinenza intrisa d’amore. Sradicata dal suo presente, Miriàm/Maria accetta quel “figlio diun vento di parole addosso” e l’incognita del futuro. Ieshunasce spezzando l’unità con la madre, “sguscia dalla sua pie-nezza senza lasciarla vuota perché il vuoto lo porterà consé” sulla croce. Il nodo si scioglie nel canto di Miriàm e nella sua paura per quelfiglio, ora non più solamente suo.

Voto: 10 e lode!

LE VIGNETTE