effetti benefici dei nutraceutici sulla sindrome metabolica · cardiopatia ischemica e diabete ......

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Effetti benefici dei Nutraceutici sulla Sindrome Metabolica Abbiamo le idee chiare? Francesca Pescosolido MMG 8 novembre 2017

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Effetti benefici dei Nutraceutici sulla Sindrome Metabolica

Abbiamo le idee chiare?Francesca Pescosolido MMG8 novembre 2017

PREMESSA……

La MG è considerata una

“Medicina d’Attesa”

Il paziente viene da noi riferendo un sintomo

PREMESSA……

La MG è considerata una

“Medicina d’Attesa”

Il paziente viene da noi riferendo un sintomo

Ma la potenzialità della MG è la

“Medicina d’Opportunità”

….e questa è la sfida!

....deve arrivare al paziente il concetto di

«Mi prendo cura di Lei……»

quando non è ancora cosciente di

dover essere curato.

La S.M. è

uno stadio prodromico dimalattia

Questo è il campo d’intervento peculiare della MG

(Prevenzione Primaria)

La MG moderna deve essere

. informatizzata,

.praticata in team,

.dotata di software sofisticati peridentificare gruppi di soggetti a cui proporreprogrammi mirati di

“Medicina d’Iniziativa”

Millewin

MilleGPG

Sindrome MetabolicaCriteri di valutazione (ATP 3)

Pressione arteriosa > / = a 130/85 mmHg

Trigliceridi sierici > 150 mg/dl

Glicemia a digiuno > 110 mg/dl

(100 mg/dl secondo ADA)

Colesterolo HDL < 40 mg/dl nei maschi e 50 mg/dl nelle femmine

Circonferenza addominale > 102 cm nei maschi e 88 cm nelle femmine

OBESITA’ L’obesità viscerale è una componente importante della S.M.

E’ UN FATTORE DI RISCHIO

per lo sviluppo di

CARDIOPATIA ISCHEMICA e DIABETE

CARDIOPATIA ISCHEMICA + DIABETE =

AUMENTO DELLA MORBILITA’ E MORTALITA’

I miei pazienti obesi

Dislipidemie

Breve storia della medicina

2000 AC – Ecco, mangia questa radice.

1000 AC – Questa radice è pagana, dì questa preghiera.

1850 AD – Questa preghiera è superstizione, bevi questa pozione.

1940 AD – Quella pozione è olio di serpente, ingoia questa pillola.

1985 AD – Quella pillola è inefficace, prendi questo antibiotico.

2000 AD – Questo antibiotico è artificiale. Ecco, mangia questa radice.

(Anonimo)

Quali cibi ci fanno bene?

Nel DNA esistono circa 35.000 geni,la maggior parte dei quali sembrerebbe funzionarein relazione alle sostanze nutritive ingerite.

Questo darebbe ragione alle antiche medicine orientaliche da millenni sostengono la correlazione tra cibo e salute:

nella macrobiotica

non esistono farmaci se non i cibi stessi,i quali vengono utilizzati come rimedioper le più comuni malattie.

la scienza che studia i rapporti tra il genoma e la variabilità interindividuale ai cibi (un termine introdotto da Brennan nel 1975)

mentre la disciplina che si occupa di studiare correlazioni tra alimenti e modifiche del DNA è la

NUTRIGENOMICA o GENOMICA NUTRIZIONALE

…nasce quindi la

GENETICA NUTRIZIONALE o NUTRIGENETICA

Nell’ultimo decennio si sono moltiplicati gli studie le ricerche in campo nutrigenomico,attraverso l’elaborazione di test geneticivolti a svelare le mutazioni responsabili di alcune dellepiù comuni e gravi patologie, come

il diabete,l'ipercolesterolemia,le intolleranze alimentarie il cancro,ma anche attraverso un'attenta indaginesui benefici che alcune categoriedi alimenti apportano se introdotti nella dieta

NUTRIGENOMICA

ALIMENTI FUNZIONALIDiplock et al. nel 1999 sul British Journal of Nutrition puntualizzano che

«Un alimento può essere considerato 'funzionale',se è sufficientemente dimostrata la sua influenza beneficasu una o più funzioni del corpo,oltre ad effetti nutrizionali adeguati,tanto da risultare rilevante per uno stato di benesseree di salute o per la riduzione del rischio di una malattia.

Gli effetti benefici potrebbero consistere sia nel mantenimentoche nella promozione di uno stato di benessere o salute e/o in unariduzione del rischio di un processo patologico o di una malattia.«

Gli alimenti funzionali, o alicamenti,

sono alimenti, freschi o trasformati,naturalmente ricchi di molecole con proprietà benefiche e protettive per l'organismo,importanti nella pratica nutrizionale perché, se inseriti in un regime alimentare equilibrato, svolgono un'azione preventiva sulla salute.

Il termine è stato coniato in Giappone negli anni '80.

Attualmente nell'Unione Europea manca una legislazione specifica su questa categoria di alimenti e sulla sua etichettatura.

Sono state individuate due categorie di alimenti funzionali:

Tipo A: alimenti che migliorano una specifica funzione fisiologica al di làdel loro specifico ruolo nella crescita corporea e nello sviluppo. Questo tipo di alimenti non hanno funzioni in relazione a malattie o stati patologici.

Tipo B: alimenti che riducono il rischio di una malattia.Un esempio può essere il tè verde, per il suo contenuto in catechineche potenzia le difese antiossidanti.

Solo alcune nazioni estere possiedono una precisa legislazioneriguardo definizione, etichettatura e commercializzazione degli alimenti funzionali.In Giappone, per esempio, tali alimenti sono riconosciuti e commercializzati con la sigla FOSHU (Food for Specific Health Use),e le proprietà funzionali comprovate da indagini scientifiche su popolazione (in vivo).

Il termine “Nutraceutico” coniato nel 1989 da Stephen De Felice, biochimico nutrizionista americano,

nasce dalla fusione dei termini

“nutrizione” e “farmaceutica”,

per indicare la disciplina che indaga tutti i componenti o i principi attivi degli alimenti con effetti positivi per la salute, la prevenzione e il trattamento delle malattie.

NUTRACEUTICI

Riso rosso fermentato:

è ottenuto dalla fermentazione del comune riso (Oryza sativa L.) da parte di un particolare ceppo di lievito rosso: il Monascus purpureus. Durante la fermentazione, il preparato si arricchisce di un gruppo di sostanze denominate monacoline, in grado di inibire un enzima chiave nella biosintesi del

colesterolo.

Studio epidemiologico riportato sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità e sui dati di Farmacovigilanza

CONFRONTO STATINE SINTETICHE STATINE NATURALI

Tossicità epatica 2% 0,001%

Mialgia 5% 0,019%

Rabdomiolisi 0,2% 0,001%

L’eventualità di tossicità epatica e quella di Rabdomiolisi che risulta da questo confronto con le statine vegetali è 2.000 volte inferiore rispetto a quella registrata con le statine sintetiche, per la mialgia è di 2.500 volte meno probabile.Come confermano anche L’EFSA (l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) e il Ministero della Salute, il Riso rosso fermentato è di assoluta sicurezza

Berberina:

La berberina è un estratto vegetale di sale di ammonio quaternario, chepresenta un'attività

ipocolesterolemizzante,ipoglicemizzante, antinfiammatoria eantipertensiva.

Le dosi standard di berberina (500-1000 mg/die) sono usualmente bentollerate e sono rari gli effetti collaterali (soprattutto disturbi a livellogastrointestinale.

[Cicero, Ertek. (2009 [Brusq, et al. (2006)],

[Cameron, et al. (2008)].

[Zhang Y, et al. (2008);Vin, et al. (2008);Dong, et al. (2013);

[Zhang W, et al. (2008)];

[Kim, et al. (2007);

[Wang, et al. (2008)];

[Yin, et al. (2008) 'b'].

Chitosano:

è un polisaccaride ottenuto dall'esoscheletro di crostacei. Come per la cellulosa, il nostro organismo non possiede enzimi per la sua degradazione e nello stomaco, a pH acido, forma un gel con proprietà emulsionanti che può ridurre l'assorbimento dei grassi dal lume intestinale.

Coenzima Q 10:

Coenzima Q10 o ubichinone è una molecola organica ubiquitarianell'organismo, coinvolta in numerosi processi biochimici necessari allaproduzione di ATP, ovvero di energia, e nei processi di ossido-riduzione.Questi processi, se alterati, possono portare ad una condizione di stressossidativo e in particolare alla perossidazione lipidica e alla formazione diradicali liberi.

Dal momento che, con il tempo, la sua produzione tende a diminuire, per contrastarne la carenza risulta indicata una sua integrazione.

Fibre solubili:

Le fibre introdotte con la dieta, in particolare quelle solubili, hannomostrato effetti significativi su alcuni parametri della SM: in particolare lefibre con maggiori evidenze cliniche sono quelle dello Psyllium che oltre adessere economiche sono solitamente ben tollerate l'effettoipocolesterolemizzante, antidiabetico, antipertensivo e dimagrante

Numerose meta-analisi sostengono che il supplemento di 10 g/die di fibresolubili a base di Psyllium abbia un effetto sulla riduzione dellacolesterolemia LDL del 7%

[NCEP expert panel (2001

[Cicero, et al. (2010)],

[Adam, et al. (2013)].

[Everson, et al. (1992)]. [Wei ZH (2009) ),

Pal S, Radavelli-Bagatini S (2012)].

Cinnamaldeide, acido cinnamico e altri nutraceutici derivati dalla cannella:

La cannella (Cinnamon zeylanicum) è una spezia molto antica, usata da centinaiadi anni nell'alimentazione per le sue note proprietà benefiche sulla saluteContiene principalmente oli essenziali altri derivati, in particolare lacinnamaldeide, l'acido cinnamico e il cinnamato Sono disponibili un gran numerodi specie, tra queste il Cinnamomum aromaticum (Cassia) e il Cinnarnomumzeylanicum sono state oggetto di ricerca. Gli studi cimici ne hanno dimostratol'attività ipoglicemizzante e ipocolesterolemizzante, oltre che anti-ipertensiva

[Varkeet al. (2012)].

[Rao, et al. (2014)]

[Bandara, et al. (2012)].

Acido corosolico della banaba:

La Lagerstroemia speciosa, chiamata dalla medicina tradizionaleasiatica "banaba", è una pianta a cui sono state attribuite proprietàanti-diabetiche e antiobesità

Nell'uomo, l'estratto di banaba, standardizzato all'l% di acidocorosolico somministrato per due settimane, ha portato allariduzione della glicemia dei 30%[Klein, et al. (2007)]

[Stohs, et al. (2012)]

[Liu, et al. (2005)]

[Saumya, Basha (2011)]

[Kakuda, et al. (1996)]

[Suzuki, et al. (1999)]

[Liu, et al. (2001)]

[Kouzi, et al. (2015)]

[Judy, et al. (2003)]

Carantina del melone amaro:

Il melone amaro (Momordica charantia L.) è un tipico vegetale tropicale,usato nella medicina tradizionale nella prevenzione o nel trattamento deldiabete Inoltre, il melone amaro liofilizzato è stato testato anchesull'uomo, in soggetti con sindrome metabolica: i risultati hanno mostratoche l'assunzione di 4,8 g/die per 7 settimane

riduce in modo significativo la glicemia a digiuno e la circonferenza vita;

alla fine del trattamento i pazienti non rientravano più nei criteri perdefinire la sindrome metabolica.

Nei pazienti con nuova diagnosi di diabete mellito di tipo Il l'assunzione di 2g/giorno di melone amaro ha dimostrato un modesto effettoipoglicemizzante paragonato alla somministrazione di 1 g/giorno dimetformina[Kasbia, et al. (2009)]

[Chaturvedi. (2012)]

[Wang, et al. (2012)]

[Tsai, et al. (2012)]

[Fuangchan, et al. (2011)]

Catechine e flavonoli del tè verde e del cacao:

Il consumo di tè verde e del cacao può essere di beneficio in pazienti con sindromemetabolica. Infatti questi nutraceutici sono ricchi di agenti fitochimici, incluse lecatechine e i fenoli, che hanno significative proprietà antiossidanti con evidentibenefici a livello cardiovascolare

Una meta analisi di 20 trials clinici randomizzati, con un totale di 1536 partecipanti,che hanno assunto regolarmente tè verde, ha mostrato una lieve riduzione dellapressione arteriosa sistolica (MD: -1.94 mmHg; 95% CI: -2.95 to -0.93; 12 = 8%; p =0.0002), così come una riduzione moderata del colesterolo LDL (MD: -0.19 mmol / L;95% CI: -0.3 to -0.09; 12 = 70%; p = 0.0004) [Onakpoya, et al. (2014)]. Inoltre,l'estratto di tè verde ha mostrato un'azione nella riduzione dell'adipogenesi inpazienti con sindrome metabolica.

[USDA database for the flavonoid content of selected foods.;

Grassi, et al. (2012)].

[Vang, et al. (2014)].

Acidi grassi polinsaturi vegetali omega-3:

L'azione ipocolesterolemizzante degli acidi grassi polinsaturi omega-3 èstata chiaramente dimostrata in numerosi trials clinici e meta-analisi. Nesono ricchi la frutta secca, le noci, i vegetali a foglia verde e gli olii vegetali,alcune alghe. Gli acidi grassi omega-3 stimolano la formazione diprostaglandine, inibiscono l'attività dell'enzima di conversionedell'angiotensina, riducono la formazione di angiotensina Il e aumentanoquella di ossido nitrico, tutte peculiarità che permettono un abbassamentodel rischio di patologie cardiovascolari.

[Salonen, et al. (1988)]

[Wei, Jacobson. (2011)]

[Mimouni, et al. (2012)]

[Mohan, Das. (2001)]

[Douglas. (2007)]

[Poudyal, et al. (2011)]

Allicina dell'aglio:L'allicina è una componente dell'aglio (Allium sativum), nota per le sue proprietàantidiabetiche, ipotensive, antinfiammatorie e ipocolesterolemizzanti, chesuggeriscono il suo ruolo potenziale nella gestione della sindrome metabolicaL'effetto principale dell'estratto d'aglio si esplica nella riduzione della pressionearteriosa grazie alla sua azione inibitoria sia sull'enzima di conversionedell'angiotensina (ACE) sia sui canali al calcio; inoltre causa un aumento dei livellidella bradichinina e dell'ossido nitrico, migliorando la compliance arteriosa,laglicemia a digiuno.

[Hosseini, Hosseinzadeh. (2015)]

[Ried, Fakler. (2014 ]

[Butt, et al. (2009)]

[Reid, et al. (2010)]

[Jung, et al. (2014)]

[Gòmez-Arbelàez, et al. (2013)]

[Kumada, et al. (2003)]

[Sobenin, et al. (2008)]

Peptidi della soia: La soia ha ricevuto un riconoscimento internazionale nel 2006 per la sua attivitàpreventiva nei confronti del rischio cardiovascolare da parte dellAmerican HeartAssociation Nutrition Committee. In particolare, è stata esaltata la sua efficacianella prevenzione del diabete e nel controllo del metabolismo lipidico, con unariduzione della sintesi delle LDL anche in soggetti con sindrome metabolica. Leproteine della soia riducono il rapporto insulina/ glucagone, diminuendo lasintesi di LDL da parte del e aumentando l'espressione.

Inoltre la soia presenta un'azione antipertensiva e porta a una perdita di peso,dovuta al basso apporto calorico e alla capacità di indurre sazietà.

[Sacks, et al. (2006)]

[Villegas, et al. (2008)]

[Davidson. (2008)]

[Jones, et al. (2009)]

[Jenkins, et al. (2010)]

[Singh, et al. (2014)]

[Nanri, et al. (2010)]

La curcumina della Curcuma longa:

La curcumina può agire favorevolmente su tutte le componenti della sindrome metabolica, inclusa

l'insulino-resistenza, l'obesità, l'ipertrigliceridemia, la riduzione del colesterolo HDL e l'ipertensione arteriosa, prevenendone le complicanze.

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Effetti benefici dei Nutraceutici sulla Sindrome Metabolica

Abbiamo le idee chiare?Francesca Pescosolido MMG8 novembre 2017

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