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1 1 Anno Scolastico 2015 2016 E' l'arte suprema dell'insegnante, risvegliare la gioia della creatività e della conoscenzaAlbert Einstein

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Anno Scolastico 2015 2016

“E' l'arte suprema dell'insegnante, risvegliare la gioia della creatività

e della conoscenza”

Albert Einstein

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INDICE

PREMESSA PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA CAPITOLO 1: Premessa

1. Breve storia dell’Istituto 2. Analisi del contesto Territoriale 3. Composizione dell’Istituto 4. Organizzazione Oraria

CAPITOLO 2: ANALISI DELLE RISORSE 1. Risorse strutturali 2. Risorse umane: struttura organizzativa 3. Consiglio di Istituto 4. Giunta esecutiva

CAPITOLO 3: ANALISI DEI BISOGNI 1. La Mission 2. La Vision

CAPITOLO 4: ORGANIZZAZIONE DELL’ ATTIVITA’ DIDATTICA 1. Scuola dell’infanzia 2. Scuola Primaria 3. Scuola Secondaria di Primo Grado

CAPITOLO 5: PERCORSO EDUCATIVO

CAPITOLO 6: PERCORSO DIDATTICO 1. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell’Infanzia 2. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola Primaria 3.Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della sc. Sec. di I Grado 4.La Valutazione

CAPITOLO 7: BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: DISAGIO, D.S.A. 1. Interventi mirati a risolvere situazioni di disagio 2. Inclusione degli alunni d.a.

CAPITOLO 8: VERSO LA QUALITA’

CAPITOLO 9: PROGETTI 1. Progetti comuni 2. Progetti Scuola dell’infanzia 3. Progetti Scuola Primaria 4. Progetti Scuola Secondaria di Primo Grado

ALLEGATI AL POF: Regolamento d’Istituto Regolamento di disciplina Patto Formativo Regolamento GLH Regolamento scuola dell’Infanzia Regolamento Organo di Garanzia Regolamento viaggi e visite guidate Carta dei servizi Piano Annuale d’Inclusione (PAI) Curricolo

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DATI GENERALI DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA

ISTITUTO COMPRENSIVO 2 CASTALDO-NOSENGO

SCUOLA AD INDIRIZZO MUSICALE

Dirigente Scolastico PROF. COMUNE VIRGINIA

Codice Meccanografico NAIC8DQ002

Codice Fiscale 80104500634

E-mail pec

[email protected] [email protected]

Distretto scolastico 28

SITO WEB www.ic2castaldo-nosengo.gov.it

Scuola Primaria e dell’Infanzia Piazza Ciampa n°19 Telefono e Fax 081.860.24.44

Scuola Secondaria di Primo Grado

via Cirillo n° 71 Telefono e Fax 081.852.44.58

ORARIO DI RICEVIMENTO

PRESIDENZA e SEGRETERIA:

Lunedì – Mercoledì – Venerdì dalle ore 10.30 alle ore 12.30

Martedì- Giovedì dalle ore 14.30 alle ore 16.30 dal mese di novembre a maggio

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PREMESSA

“Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia”. (D.P.R. 275/99, art. 3)

Il P.O.F. della nostra scuola è, dunque, il documento con il quale comunichiamo ai genitori e al territorio la nostra idea di “fare scuola" e le ragioni pedagogiche che la sostengono. E’ un “piano” mediante il quale la scuola elabora ed esplicita la progettazione delle proprie attività formative, le indirizza a delle finalità precise e le rende note ad alunni e famiglie per una consapevole e informata partecipazione.

Valorizza la professionalità docente, riconoscendone la libertà d’insegnamento

e favorendo la formazione e l’aggiornamento

IL POF

Promuove lo sviluppo della persona nella sua

dimensione olistica, coniugando gli obiettivi

educativi e didattici alla formazione cognitiva e

metacognitiva degli alunni.

Risponde ai bisogni del territorio e alle richieste delle famiglie, perché offre attività

che promuovono la crescita identitaria.

Definisce le linee guida e le

Pratiche educative, didattiche,

organizzative e formative dell’Istituto.

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CAPITOLO 1 1. BREVE STORIA DEL NOSTRO ISTITUTO

L’Istituto Comprensivo 2 “Castaldo – Nosengo” nasce il 01/09/2012 a seguito della fusione della

scuola dell’Infanzia e Primaria “Castaldo” e della scuola Sec. di primo Grado “Nosengo”. Sorge

nei pressi del centro storico di Afragola, tra piazza Ciampa, dove sono ubicate la scuola

dell’infanzia e la scuola primaria, ed il quartiere San Marco dove ha sede la scuola secondaria di

primo grado.

La scuola secondaria di primo grado è a Indirizzo Musicale: questo significa che è stato istituito

un corso (il corso H) che ha accolto tutti quei ragazzi che avevano richiesto, all’atto

dell’iscrizione, l’insegnamento dello strumento e che hanno superato le prove orientativo-

attitudinali. La commissione nominata, in base ai risultati delle predette prove, ha redatto una

graduatoria di ammissione per ogni tipologia di strumento (pianoforte, clarinetto, chitarra e

percussioni) da cui ha provveduto a costituire la classe. Le lezioni comprendono momenti di

insegnamento individuale e orchestrale e si svolgono nel pomeriggio.

Il nostro Istituto, in qualità di Comprensivo, ha la possibilità di articolare un progetto formativo,

unitario e continuo che ha inizio nella Scuola dell’Infanzia, prosegue nella Scuola Primaria e si

conclude nella Scuola Secondaria di primo grado con l'obiettivo di orientare i nostri ragazzi a

costruire consapevolmente il loro futuro. La struttura comprensiva dell'Istituto determina

condizioni più favorevoli per ottenere risultati qualitativamente migliori sul piano organizzativo,

amministrativo e didattico quali ad esempio:

lo scambio di competenze ed esperienze fra i docenti

l'utilizzo combinato delle risorse professionali e strutturali

la continuità dei percorsi formativi

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2. ANALISI DEL CONTESTO TERRITORIALE

“Chi conosce il territorio ha le maggiori possibilita’ di vittoria in battaglia”

Confucio

Sede Plesso Nosengo Sede Plesso Castaldo Via Cirillo 71 Piazza Ciampa 19

A nord-est di Napoli (circa 10 km), sorge Afragola comune che conta piu di 60.000 abitanti.

Si trova tra importanti nodi di traffico, quali le arterie stradali dei comuni vicini e l’A1 che è stata

collegata con l’Asse Mediano ed è sede di grossi centri commerciali quali Ipercoop e Ikea.

La nostra scuola opera in una zona periferica, il quartiere S. Marco, ai confini dei comuni di

Acerra e Casalnuovo.

I servizi di trasporto da e verso il centro di Afragola sono inesistenti e gli spostamenti,

soprattutto per coloro che abitano in zone periferiche, devono essere affidati a mezzi di

locomozione personali, oppure, come è il caso di alcuni nostri ragazzi, a scuola-bus privati.

Fino a 30 anni fa, p.zza Ciampa - S. Marco erano dei quartieri di braccianti agricoli, piccolo

possidenti, di manodopera specializzata o generica per l’industria edile, e di emigranti. Alla

tradizionale coltivazione e al lavoro diretto dei campi, che è rimasto per lo più come attività

saltuaria o integrativa del reddito principale, si sono sostituite attività di commercializzazione

dei prodotti agricoli, in ambito provinciale o nazionale, di autotrasporti in proprio (i cosiddetti

“padroncini”), ma soprattutto di operai edili, specializzati o generici, per lo più sottopagati e in

nero, a meno che non si spostino in altre regioni. Pochi sono gli operai regolarmente inquadrati

e che percepiscono un salario costante. Le attività artigianali sono o collegate all’industria

automobilistica o quelle atte a soddisfare bisogni essenziali quali fabbri e falegnami o legate al

servizio alla persona quali barbieri, parrucchieri, estetiste. Il piccolo commercio è di pura

sussistenza.

Sono occupati quasi sempre soltanto gli uomini, le donne sono per lo più casalinghe o svolgono

attività in casa al servizio dell’industria dell’abbigliamento.

I rapporti sociali sono basati ancora su vincoli parentali o sulla conoscenza personale e mancano

forme di aggregazione all’infuori della parrocchia.

Per decenni il contesto socio-culturale in cui opera la nostra scuola è stato caratterizzato da

disoccupazione, disagi economici, scarsa alfabetizzazione, microcriminalità. Negli ultimi anni la

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situazione socio-economico-culturale si è leggermente evoluta: i genitori degli alunni, infatti,

partecipano più attivamente alla vita della scuola e ciò ha contribuito a migliorarne

l’efficienza, l’efficacia e la qualità.

Le molteplici problematiche di disagio sociale, segnalate, inducono gli operatori scolastici ad

impegnarsi nella prevenzione della dispersione scolastica, sia sul piano del recupero

strumentale dei numerosi alunni che presentano problemi nell’ alfabetizzazione di base, sia in

quello relazionale, per garantire a tutti gli allievi della scuola il pieno successo formativo.

Altresì si pone come necessario in un territorio così illustrato, proporsi come agenzia formativa

reale in termini di valori morali, civici ed educativi che garantiscano un supporto concreto, e

spesso unico, alla crescita personale dei ragazzi

Assume importanza fondamentale l’obiettivo di fare in modo che la scuola sia riconosciuta, dal

tessuto sociale del territorio, come un irrinunciabile e fondamentale punto di riferimento

culturale e di aggregazione sociale, trasformando uno spazio vissuto con disagio in uno spazio

“vitale”, creando un canale di comunicazione attraverso il quale colmare le carenze di base,

affettive e psicologiche, per ridurre lo svantaggio scolastico e culturale che è alla base

dell’insuccesso.

ll servizio che viene richiesto alla scuola è il più delicato e il più complesso perché diretto alla

formazione di soggetti “unici” e “diversi” nel loro evolversi dinamico che vivono ed agiscono in

ambienti di vita e di relazioni differenti.

Alla luce dei risultati emersi dall’analisi del territorio il percorso educativo si prefigge le seguenti

finalità educative:

Educare al rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente

Promuovere processi formativi diretti a sviluppare armonicamente la personalità degli allievi

in tutte le direzioni

Fornire gli strumenti per operare scelte autonome consapevoli, improntate alla comprensione

degli altri e al rispetto della diversità

Favorire la cultura della legalità e sviluppare l’etica della responsabilità

Promuovere lo spirito di cooperazione e di solidarietà in un clima di positive relazioni

interpersonali

Insegnare le regole del vivere e del convivere

Favorire la conoscenza di sé per sviluppare un progetto di vita personale

Acquisire una visione approfondita della realtà sociale per affrontare in modo responsabile le

scelte future

Sollecitare e rafforzare lo sviluppo di capacità logiche, espressive ed operative attraverso

l’apprendimento di conoscenze, abilità e competenze

Radicare conoscenze e abilità disciplinari ed interdisciplinari sulle effettive capacità di ciascuno

Promuovere la qualità del processo insegnamento – apprendimento

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3. COMPOSIZIONI CLASSI

SEZIONE

CLASSI

ALUNNI

di cui D.A.

Scuola

dell'infanzia

plesso

"Castaldo"

11

228

7

Scuola

primaria

plesso

"Castaldo"

31

621

28

Scuola

secondaria

I grado

"Nosengo"

18

365

21

TOTALE 11 49 1214 56

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4. ORGANIZZAZIONE ORARIA

Scuola dell'infanzia

"Castaldo"

TEMPO NORMALE (con servizio mensa)

Dal lunedì al venerdì 8:30/16:30

TEMPO RIDOTTO Dal lunedì al venerdì 8:30/13:30

Scuola primaria

"Castaldo"

Dal lunedì al sabato 8:30/13:05

Scuola secondaria

I grado plesso

"Nosengo"

Dal lunedì al sabato 8:30/13:30 Corso H ad indirizzo musicale lun-

mar-gio-ven dalle 13:30/17:00

merc dalle 13:30/17:30

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CAPITOLO 2 . ANALISI DELLE RISORSE

"Ciò che l'insegnante è, è più importante di ciò che insegna." Soren Kierkegaard).

1. RISORSE STRUTTURALI

L’Istituto Comprensivo 2 “Castaldo-Nosengo” è così composto:

Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria Castaldo - Piazza Ciampa n°19

Scuola Secondaria di Primo Grado “Nosengo” - via Cirillo n°71

La Scuola dell’Infanzia è dotata di:

12 aule per le attività di sezione

2 saloni adibiti per l’accoglienza dei bambini, per il gioco libero, per le attività motorie e i

momenti di intersezione

servizi igienici

giardino

palestra

La Scuola Primaria è dotata di:

aule

palestra

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laboratori

La Scuola Secondaria di Primo Grado è dotata di:

16 aule per l’attività curricolare tutte dotate di lavagna luminosa collegata in rete

laboratorio linguistico-informatico e multimediale con 23 PC collegati in rete, 3 stampanti,

proiettore

aule per attività didattiche individualizzate

aula multisensoriale per alunni d.a.

aule attrezzate per l’attività di strumento musicale

laboratorio musicale

laboratorio scientifico

laboratorio artistico

open space utilizzato per l’attività artistica e per le mostre

biblioteca

ufficio di vice-presidenza

ufficio di segreteria

sala riunioni e sala professori

palestra

archivio

bidelleria

2 gruppi di servizi igienici ad ogni piano, differenziati per maschi e femmine, per insegnanti e

personale ausiliario

sistema wifi

videosorveglianza

Nella sede centrale Castaldo di Piazza Ciampa hanno sede gli uffici della segreteria e la

Dirigenza

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2.RISORSE UMANE

DIRIGENTE SCOLASTICO

PROF. SSA COMUNE VIRGINIA

D.S.G.A. Rag. Napolitano Michelina

PERSONALE ATA COLLABORATORI n° 13 ASSISTENTI AMMINISTRATIVI n° 6

DOCENTI SCUOLA PRIMARIA n° 42 DOCENTI DI SOSTEGNO n° 17

DOCENTI SCUOLA DELL’INFANZIA n.° 22 DOCENTI DI SOSTEGNO n° 4

DOCENTI SCUOLA SECONDARIA n.° 50 DOCENTI DI SOSTEGNO n° 13

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STRUTTURA ORGANIZZATIVA

.

DIRIGENTE SCOLASTICO

PROF. SSA COMUNE VIRGINIA COLLABORATORE

VICARIO Prof.ssa Mauro Anna SECONDO

COLLABORATORE Ins. Nocerino Annunziata

COORDINATRICE SCUOLA SECONDARIA

Prof.ssa Fabbricatore Arletta

COORDINATRICE SCUOLA INFANZIA Ins. Boemio Rosa Anna

DIPARTIMENTI Linguistico-storico-geografico-artistico– musicale: Prof. Fico Michelina Scientifico-tecnologico-motorio: Prof. Pepe Giuliana

FUNZIONI STRUMENTALI AREA 1: GESTIONE POF Prof. Fabbricatore Arletta Ins. Caputo Carla Ins. Russo Spena Raffaella AREA 2: SOSTEGNO AL LAVORO DOCENTE Prof. Sepe Iolanda Ins. D’Ambrosio Elena AREA 3: INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI Perna Salvatore Ins. Tucci Carla Ins. Capone Giuseppa AREA 4. PROGETTI D’INTESA CON ENTI Prof. Fico Michelina Ins. Capone Maria Pia

GRUPPI DI LAVORO PER INCLUSIONE SCOLASTICA Ins. Cafaro, Moccia, Salzano, Romanucci Prof. Perna Salvatore, Prof.ssa Fabbricatore

NUCLEO DI AUTOVALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO

Prof. Fabbricatore Arletta Ins. Caputo Carla ’65, Romanucci Rosa, Tucci Carla, Cerbone Concetta, Petrellese Maria

COMMISSIONE ORARIA Prof. Mauro Anna Ins. Petrellese Maria, Cerbone Concetta

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.

.

COMMISSIONE PROGETTO “IL PRESEPE VIVENTE”

Capone M.P.(referente), Mocerino G., Russo Spena R., Gennarelli E., Boemio R., Tucci C., Tremante R., D’Ambrosio E., Fabbricatore A., Rega L., De Luca L., Terracciano C., Laudiero E., Sibilio, Zoccolella A. Capone G. Paduano A.M.,

COMMISSIONE CONCORSO “L’ARTE… PER LA LEGALITA” III EDIZIONE Prof. Fabbricatore A., ins. D’Ambrosio E. (referenti), Tremante R., Romanucci R., Petrellese M., Boemio R., Capone M.P., Rega L., Capone G., Vitolo V., Tucci C..

COMMISSIONE GIOCHI MATEMATICI Prof. Mauro Anna

RESPONSABILE SITO WEB Prof. Cristaldi Rosario Ins. Cerbone concetta Di Marzo Orsola

PROGETTI PALESTRA: Ins. Gennarelli E. Prof. Palma D.

REFERENTI SOSTEGNO: Prof. Perna Salvatore Ins. Moccia Anna, Salzano Giuseppina, Cafaro BES Prof. Fabbricatore Arletta Ins. Romanucci Rosa AMBIENTE Prof. Sepe Iolanda, ins. Castiello Maria, Giugliano Teresa. INVALSI Prof. Mauro Anna Ins. Caputo Carla, Cerbone Concetta VISITE GUIDATE Prof. Mauro Anna Ins. De Rosa Agnese, Russo Spena Raffaella LEGALITA’ Prof. Sepe Iolanda Ins. Tremante Rita QUALITA’ Prof. Fabbricatore Arletta

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DIRIGENTE SCOLASTICO

PROF. SSA COMUNE VIRGINIA

RESPONSABILI INTERCLASSE

Prime ins. Cerbone Concetta

Seconde ins. Castaldo

Francesca

Terze ins. Castiello Maria

Quarte ins. Capone Maria Pia

Quinte ins. Laudiero Erminia

RESPONSABILE DI INTERSEZIONE

Ins. De Luca Laura

COORDINATORE DI CLASSE S. SECONDARIA 1A prof. Mocerino Maria Luisa

1B prof. Nappi Marianna

1C prof. Orefice Carmelina

1D prof. De Sarno Claudia

1E prof. Balsamo Assunta

1H prof. Esposito Rossella

2A prof. Dolce Iolanda

2B prof. Russo Vincenza

2C prof. Fico Michelina

2D prof. Aliberti Anna

2E prof. Boccia Loredana

2H prof. Manfredi Anna

3A prof. Salzano Carolina

3B prof. Ianniello Rachele

3C prof. Celardo Giovanna 3D prof. Fabbricatore Arletta 3E prof. Muto Genoveffa 3H prof. D’Anto Rosà

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3. CONSIGLIO D’ISTITUTO

DIRIGENTE SCOLASTICO PROF. Comune Virginia

PRESIDENTE Punzo Veronica

PERSONALE ATA DE LUCA Vincenza LA MANTIA Giuseppe

COMPONENTE DOCENTE Capone Giuseppa Tremante Rita Nocerino Annunziata Castiello Maria Fico Michelina Mauro Anna Giuliano Teresa Russo Spena Raffaella

COMPONENTE GENITORI GIGLIO Angela GINQUEGRANA Assunta COPPETA Giovanna RUSSO Andrea RUSSO Angela POLLINA Vincenza

PUNZO Veronica BOEMIO Angelo

SEGRETARIO DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO Ins. NOCERINO Annunziata

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4. GIUNTA ESECUTIVA

DIRIGENTE SCOLASTICO PROF. Comune Virginia

PERSONALE ATA D.S.G.A. Rag. NAPOLITANO Michelina (membro di diritto) PROTA Raffaela

COMPONENTE DOCENTE Mauro Anna

COMPONENTE GENITORI Giglio Angela Russo Andrea

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CAPITOLO 3 1. ANALISI DEI BISOGNI

Le caratteristiche socio-ambientali della platea scolastica del nostro quartiere, evidenziano

l’opportunità e la validità di una formazione culturale che renda i ragazzi capaci di operare

scelte responsabili e consapevoli e che faccia raggiungere loro l’indispensabile equilibrio psico-

fisico che è alla base di un sano rapporto di convivenza.

I ragazzi appartenenti ad ambienti familiari, meno emarginati economicamente e

culturalmente, sono più maturi e vengono a scuola per apprendere nozioni e competenze che

sfrutteranno in un futuro non lontano. La restante parte vive nella perenne oscillazione tra

l’obbligo di andare a scuola e il desiderio di evaderla per incominciare presto a lavorare ed

ottenere una certa indipendenza economica.

Questi ultimi, stretti nella morsa di ambienti familiari privi di stimoli culturali e capacità di farli

riflettere sulla realtà circostante, si acculturano con la televisione, oppure vagabondando per le

strade intrattenendosi nei bar e nei circoli ricreativi, esposti a contatti con ragazzi e persone di

tutte le età, con esperienze e problemi più grossi di loro. Si trovano spesso indifesi davanti al

messaggio del consumismo dilagante e alla mentalità prevalente dell’illegalità e

dell’individualismo, per cui vogliono vivere e affermarsi subito con violenza e aggressività,

cedendo ad una logica camorristica che sempre più va diffondendosi.

Fatalmente, se non entrano in una spirale di devianza, essi evaderanno la scuola e

concluderanno in ritardo il loro obbligo scolastico con continue e gravi difficoltà.

L'abbandono scolastico, anche se diminuito rispetto agli anni precedenti, è tipico dei ragazzi che

intendono inserirsi subito nel mondo del lavoro sia perché spinti da esigenze familiari, sia per

poter avere un'indipendenza economica dai genitori ed acquistare beni di consumo (quali

cellulare, motorino, abiti firmati) nel più breve tempo possibile.

Si registrano anche abbandoni scolastici o interruzioni degli studi da parte delle ragazze che

frequentano la scuola media solo in virtù dell'obbligo vigente, perchè la mentalità culturale le

porta ad essere destinate al ruolo di casalinghe ed alla dipendenza economica prima dai genitori

e poi dal coniuge.

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2. LA MISSION

“L’insegnamento non è un mestiere ma una missione rivolta alla formazione della persona”. Gesualdo Nosengo

Accompagnare gli alunni nel processo di crescita dando loro punti di riferimento culturali, sociali ed educativi

Promuovere “l’idea scuola” come agenzia formativa, istituzione sul territorio, centro di socializzazione primaria e presidio permanente di legalità

CENTRALITÀ DELLO STUDENTE COME PERSONA

Ottimizzare il processo di insegnamento/apprendimento valorizzando le capacità di ognuno utilizzando la didattica del fare

Promuovere il successo

formativo prevenendo la

devianza minorile e

l’abbandono

Potenziare l’impegno e la cura della disabilità

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3. LA VISION

“Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere”

Mahatma Gandhi

Scuola della prevenzione dei disagi e del recupero degli svantaggi

Scuola della conoscenza e della cultura

ISTITUTO COMPRENSIVO “CASTALDO - NOSENGO”

Scuola di riferimento sociale

Scuola della solidarietà

Scuola della legalità

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CAPITOLO 4. ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA

"Perchè i fanciulli vivano felici col maestro, occorre che lui sia felice di vivere con i fanciulli” (R. Cousinet)

1. SCUOLA DELL’INFANZIA

La Scuola dell’Infanzia si rivolge ai bambini dai tre ai cinque anni d’età ed è la risposta al loro diritto all’educazione. Essa rispetta le scelte educative delle famiglie, promuove lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza e rappresenta il contesto di relazione, di cura e di apprendimento, in cui i bambini attuano il loro percorso di formazione. Il processo educativo si articola attraverso i seguenti campi di esperienza che facilitano il raggiungimento dei traguardi al termine del percorso.

Questi i traguardi attesi:

sviluppare il senso dell’identità personale

giocare e lavorare in modo costruttivo e creativo con gli altri

conoscere il proprio corpo e avere cura dell’igiene e dell’alimentazione

esprimersi attraverso il linguaggio del corpo

esprimersi attraverso il disegno, la pittura ed altre attività manipolative

sviluppare le capacità espressive

ascoltare e comprendere le narrazioni di storie

esplorare la realtà ponendo domande, discutendo, confrontando soluzioni.

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METODOLOGIA Le attività verranno svolte partendo dalle esperienze dei bambini che, attraverso il fare, lo sperimentare, il contatto con le cose reali e alla loro portata, avranno la possibilità di acquisire conoscenze, abilità e competenze adatte alla loro età con tempi e modalità personalizzate. La programmazione sia per obiettivi, per progetti, per mappe concettuali o per sfondo integratore, e sarà, di volta in volta, adeguata agli argomenti che verranno trattati. In base alle attività, i bambini saranno suddivisi in piccoli, medi e grandi gruppi, omogenei o eterogenei per età, in sezione e intersezione in modo da favorire il recupero e il potenziamento e assicurare a tutti le pari opportunità. Il tempo sarà ripartito in maniera flessibile. Sono previste, attività di laboratorio: manipolazione, lettura, pittura e musica.

VALUTAZIONE E VERIFICA

La valutazione riguarda non solo il raggiungimento degli obiettivi didattico-educativi prefissati e le mete cognitive raggiunte dal bambino ma soprattutto il percorso compiuto nel corso dell'anno o degli anni scolastici. Le insegnanti si avvalgono dell'osservazione sistematica dei bambini e di specifici strumenti di controllo. Durante i tre anni vengono raccolti dei disegni significativi che servono a documentare l'evoluzione del bambino. Alla fine del percorso scolastico viene elaborata una presentazione essenziale dei percorsi eseguiti.

ORARIO ED ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA SCOLASTICA

La scuola rimane aperta dal Lunedì al Venerdì dalle ore 08:30 alle ore 16:30

LA NOSTRA GIORNATA SCOLASTICA

08:30 – 09:00 Entrata a scuola dei bambini ed accoglienza nei corridoi

09:00 – 09:30 Attività e gioco in sezione

09:30 – 10:00 Riordino e igiene personale

10:00 – 11:30 Attività di sezione con gruppi eterogenei ed omogenei, giochi di gruppo e gioco libero

11:30 – 12:00 Riordino ed igiene personale

12:00 – 13:00 Pranzo

12:30 Uscita bambini che non refezionano

13:00 – 13:30 Uscita bambini sezioni a solo turno antimeridiano

13:30 – 15:30 Attività in sezione, giochi liberi e guidati, riposo,

ascolto di musiche e letture di fiabe.

15:30 – 16:00 Riordino ed igiene personale

16:00 – 16:30 Uscita

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ORGANICO DELLE INSEGNANTI Nella Scuola dell’Infanzia vi sono 11 sezioni:

9 a turno normale (sez. A-B-C-D-E-F-G-H-I)

2 a turno ridotto (sez. L-M).

In esse vi operano 20 docenti su posto comune, 5 docenti di sostegno e 2 docenti di R.C.:

AULA N° SEZIONE

DOCENTI

SOSTEGNO R.C.

1 A Boemio Rosanna Orzo Leonilda

Burrone Chiara

2 B Di Marzo Orsola Iazzetta Maria Rosaria

Burrone Chiara

3 C Castaldo Giuseppina Sibilio Anna Maria

Burrone Chiara

4 D Esculapio Maria Rosaria Falco Nicoletta

De Rosa Caterina Burrone Chiara

5 E Capone Carolina Giacco Chiara

Burrone Chiara

6 F Cimmino Giovanna Giugliano Teresa

Burrone Chiara

7 G Castaldo Raffaela Vitolo Rosa

Bencini Silvana Burrone Chiara

8 H Lanzano Carmela Russo Russo Spena Raffaella

Marzocco Laura Celentano Salzano Annunziata

9 I De Luca Laura Terracciano Cristina

Bencini Silvana Celentano Salzano Annunziata

10 L Ernione Concetta Cafaro Mariarosaria Celentano Salzano

Annunziata

11 M Tuccillo Carmela Loreto Santa

Celentano Salzano Annunziata

Le insegnanti titolari sono presenti a scuola per 5 ore giornaliere in turno antimeridiano o pomeridiano: turno antimeridiano dalle 08:30 alle 13:30, turno pomeridiano dalle 11:30 alle 16:30.

Dalle ore 11:30 alle ore 13:30 le insegnanti sono in compresenza. Le insegnanti R.C. sono presenti nei giorni di Mercoledì nelle sezioni C-E-F-G, Venerdì nelle sezioni A-B-D-H-I-L-M dalle ore 08:30 alle 14:30.

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TRAGUARDI FORMATIVI

Il nostro piano di lavoro delle Attività Educative e Didattiche fa riferimento alle grandi Finalità della Scuola dell’Infanzia:

Conquista dell’autonomia

Maturazione dell’identità

Sviluppo delle competenze

Educazione al senso di cittadinanza

Avere fiducia in sé e fidarsi degli altri

Vivere serenamente con se stessi e con gli altri

Imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione e l’osservazione

Porta a scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire la vita quotidiana attraverso regole condivise

Provare soddisfazione nel fare e chiedere aiuto

Sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato

Raccontare vissuti Diritti e doveri

Esprimere Sentimenti ed emozioni

Imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica ed irripetibile

Descrivere, rappresentare, immaginare situazioni ed eventi

Rispetto dell’ambiente, degli altri e della natura

Assumere atteggiamenti sempre più consapevoli e responsabili.

Sperimentare diversi ruoli: figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, etc.

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2. SCUOLA PRIMARIA

La scuola Primaria promuove l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona. La scuola propone situazione e contesti in cui gli alunni riflettono per capire il mondo e se stessi, sviluppano il pensiero analitico e critico, imparano ad imparare, coltivano la fantasia e il pensiero creativo, acquisiscono atteggiamenti cooperativi e collaborativi. Per realizzare questo la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza, cura gli interventi per gli alunni con disabilità, previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione, valorizza il talento e le inclinazioni di ciascuno. L’offerta formativa della scuola primaria si pone, in direzione della continuità con la scuola dell’ infanzia, come ponte di passaggio o come percorso che accompagna la crescita dei bambini nel periodo che va dai sei anni fino alla loro entrata nella scuola secondaria di primo grado. Alfabetizzazione culturale di base Gli obiettivi formativi sono contestualizzati nel rispetto dei documenti programmatici di riferimento (Indicazioni nazionali per il curricolo del primo ciclo d’istruzione). Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso l’acquisizione dei diversi tipi di linguaggio e dei codici che costituiscono la struttura della nostra cultura. La scuola offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose e si pone come scuola formativa permettendo di esercitare differenti stili cognitivi e sviluppando, così, il pensiero riflessivo e critico. Il tutto si attuata attraverso lo svolgimento sistematico delle singole discipline in una prospettiva pluri, inter e transdisciplinare. Cittadinanza e Costituzione L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentono di prendersi cura di sé stessi, degli altri e dell’ambiente e di sviluppare atteggiamenti cooperativi e collaborativi che consentono di costruire il senso della legalità come condizione per praticare la convivenza civile. Per favorire il recupero didattico sono previste due pause didattiche a gennaio e ad aprile.

Tutte le classi seguiranno il prospetto di Programmazione di Circolo secondo un orario curricolare approvato dal collegio dei docenti e dal Consiglio di Circolo nel rispetto, ovviamente, dei differenti ritmi di apprendimento di ciascun alunno. Per l’anno scolastico 2015/2016 l’Offerta Formativa si articola in 27.30 ore settimanali dalle ore 8.30 alle ore 13.05 tutti i giorni. Il tempo scuola è distribuito su sei giorni settimanali: 27.30 ore settimanali (30 moduli di 55’). Quest’anno il Circolo, stabilisce per le classi prime, seconde, quarte e quinte la figura dell’insegnante prevalente; mentre per le classi terze mantiene il sistema modulare.

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SCELTE DIDATTICHE

Materie Classe 1 Classe 2 Classe

3/4/5

ITALIANO 10 9 8

ARTE E IMMAGINE 1 1 1

MATEMATICA 7 7 7

INGLESE 1 2 3

SCIENZE 2 2 2

TECNOLOGIA-INFORMATICA 1 1 1

GEOGRAFIA 2 2 2

STORIA 2 2 2

MUSICA 1 1 1

ATTIVITÀ SPORTIVE E MOTORIE 1 1 1

RELIGIONE 2 2 2

TOTALE 30* 30* 30*

30 moduli di 55’ (pari a 27h e 30m settimanali)

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ORGANIGRAMMA SCUOLA PRIMARIA

Anno scolastico 2015 -2016

Docenti

Posto

Classe assegnata

Andreozzi Nicoletta Comune 3^C-3^D

Antignano Carmela Carmela Lingua Inglese 1^A- 1^E- 2^A-2^B- 2^C-2^E-

3^C- 3^D-4^G- 5^E

3^D-4^G-5^E- Balsamo Letizia Comune 5^B

Barra Filomena Comune 4^A

Capone Elisabetta Sostegno 3^D-4^B

Capone Giuseppa I.R.C. 3^C-3^D-4^A-4^B-

4^E-5^A-5^C-5^E-5^F

Capone Maria Pia Comune /Lingua Inglese 4^D

Caputo Carla Comune 2^A

Caputo Carla (65) Comune 1^F-1^E-4^A-4^B-4^G

Caputo Olimpia Comune 5^D

Castaldo Francesca Comune 2^D

Castiello Maria Comune 3^A-3^B

Celardo Anna Comune 1^B

Celentino Antonia Comune 2^E

Celentino Maria Comune 2^A-2^B- 2^C-2^D-2^E-2^F

Cerbone Antonia Comune 2^B

Cerbone Concetta Comune 1^A

Credendino Santa Sostegno 1^A- 3^C

D’Ambrosio Elena Comune 4^C

De Rosa Agnese Lingua Inglese 1^B-1^D-2^D-4^B-4^C-4^F-

5^A-5^B-5^C

5^C Di Rosa Maddalena Sostegno 3^B- 2^C

Donnarumma Anna Sostegno 4^F

Dorio Rachele Sostegno 1^B

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Esposito Giuseppina Sostegno 3^A-3^B

Fusco Antonella Sostegno 4^E

Gennarelli Emilia Comune 4^B

Gennarelli Maria Comune 1^D

Giacco Maria Comune 3^A-3^B

Gibotta Anna Sostegno 3^D

Guadagno Nunzia Sostegno 5^A- 5^E

Guardabascio Silvana Comune 5^E

Laudiero Erminia Comune 5^A

Laudiero Rosa Comune 5^F

Liguori Carmela Comune 4^G

Mattinale Clorinda Comune 2^F

Moccia Anna Sostegno 3^A-3^F

Moccia Clementina Comune 2^C- 3^C-3^D-4^F

Mocerino Geltrude Comune 3^C-3^D

Mormile Francesca Sostegno 1^B - 4^G

Nocerino Annunziata Comune 4^C-4^D-4^E

Paduano Annamaria Comune / Lingua Inglese 3^A-3^B-3^E-3^F-5^A-5^B-

5^C-5^D-5^E-5^F-

5^E-5^F-5^E Palladino Teresa Sostegno 1^D -5^A

Petrellese Maria Comune 1^E

Piccirilli Luigia I.R.C. 1^D-1^E -2^C-2^E-2^F-3^F-

4^C-4^F -4^G- 5^B- 5^D

Puzio Marianna Sostegno 3^C-1^D

Punzo Veronica Sostegno 1^E

Rago Maria Comune 1^A-1^B-1^C-1^D-1F

Romanucci Rosa Comune 1^C

Russo Antonella Comune 3^E-3^F

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Sibilio Marchesina Sostegno 5^D

Salzano Giuseppina Sostegno 1^C -4^A

Serio Ortensia Comune / Lingua Inglese 4^E

Sessa Francesco Lingua Inglese 1^C -1^F -2^F- 3^F- 3^A-3^B-

4^A-5^D- 5^F

Tremante Rita I.R.C.

1^A- 2^A-2^B-2^D-3^A-3^B- 3^E-

5^A-5^B-5^C-5^F-5^H Tucci Carla Comune 4^F

Venezia Rosa Comune 3^E-3^F

Zoccolella Anna Comune 5^C

METODOLOGIA I docenti promuovono attività coinvolgenti, gratificanti, organizzate in forma ludica e variata, attività incentrate sull’osservazione della realtà in modo da favorire l’intervento di ognuno nel processo di apprendimento, il reciproco confronto, la costruzione personale delle competenze che vede l’alunno costruttore attivo del suo sapere. I vari apprendimenti vengono presentati nel rispetto della gradualità e muovono da situazioni nelle quali l’osservazione e l’azione concreta permettono il ragionamento, la deduzione, l’acquisizione. Il tutto si svolge in un clima in cui si dà valore al gusto della scoperta, alla riflessione, all’intraprendenza nel fare ipotesi, ma anche all’aiuto reciproco che si sviluppa nel momento in cui si organizzano attività a gruppi nelle quali ognuno dà il suo contributo e si misura o si appoggia agli altri. Gli alunni sono guidati ad ascoltare i messaggi e le sensazioni del proprio corpo, ad osservare i fenomeni e gli elementi presenti nell’ambiente circostante, a formulare ipotesi di spiegazione di quanto preso in considerazione e a verificarle con esperimenti. Viene così valorizzato il momento della scoperta attiva rispetto a quello della ricezione passiva di nozioni. Si realizza, anche, la costruzione di mappe concettuali in cui sistemare le conoscenze. Inoltre si utilizzano i seguenti metodi: Circle time, brainstorming, tutoring, problem solving, work in progress, didattica modulare, ricerca di natura ludica creativa ed espressiva, giochi di ruolo, drammatizzazioni, routines metacognitive.

VALUTAZIONE E VERIFICA

Le verifiche degli obiettivi cognitivi, socio-affettivi e psico-motori sono effettuate mediante conversazioni, colloqui, osservazioni, prove pratiche, prove oggettive del tipo vero/falso, a scelta multipla, di completamento, di riempimento. I risultati delle verifiche saranno riportate sul Giornale di classe per ogni ambito disciplinare. La valutazione terrà conto di quanto stabilito in materia dalla legge n. 169/2008 e dal D.P.R. 122/09 e successive integrazioni.

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3. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Le finalità della scuola secondaria di primo grado riguardano la promozione del pieno sviluppo della persona, rimuovendo ogni ostacolo alla frequenza; la promozione della pratica consapevole della cittadinanza attiva; il consolidamento e l’ampliamento degli alfabeti di base della cultura; lo sviluppo e il potenziamento delle capacità di riflessione e rielaborazione personale; la promozione dell’orientamento. Tali finalità vengono raggiunte con lo sviluppo di tutte le discipline, di attività educative e didattiche unitarie relative alla convivenza civile, di specifici progetti didattico-educativi. Nella scuola secondaria di primo grado si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo. L’educazione plurilingue e interculturale rappresenta una risorsa funzionale al successo scolastico di tutti e di ognuno ed è presupposto per l’inclusione sociale e per la partecipazione democratica. Le conoscenze, le abilità e le competenze sviluppate nell’ambito delle discipline concorrono alla piena realizzazione personale e alla partecipazione attiva alla vita sociale. I docenti promuovono la consapevolezza del proprio modo di apprendere e fanno sì che l’alunno sia impegnato nella costruzione del suo sapere e di un suo metodo di studio. Realizzano, poi, attività didattiche laboratoriali per favorire l’operatività e la riflessione. Il curricolo locale è organizzato attraverso attività di educazione alla legalità ed educazione ambientale sviluppate anche con l’ausilio di strumenti multimediali quali pc e LIM (Lavagne Interattive Multimediali) presenti ormai in tutte le classi. Questa nuova tecnologia ha permesso ai docenti di confrontarsi con una forma mentale che i ragazzi vivono in maniera pervasiva nei contesti dell’extrascuola, alimentata da elementi virtuali “immersivi” capaci di parlare il loro linguaggio in misura decisamente superiore al testo scritto. Non trascurabile, inoltre, la caratteristica ludica dello strumento, che permette agli alunni di apprendere, utilizzando le tecnologie informatiche e multimediali con straordinaria abilità.

ORGANIZZAZIONE • 30 ore antimeridiane, per sei giorni settimanali irrinunciabili e obbligatorie. • 1 ora settimanale di insegnamento dello strumento (pianoforte, clarinetto, chitarra e violino e 1 ora di attività orchestrale (tali attività si svolgono settimanalmente nel pomeriggio Per favorire il recupero didattico sono previste due pause didattiche a gennaio e ad aprile.

Curricolo di base (30 ore)

DISCIPLINA CLASSI 1 2 3 ITALIANO 6

L. INGLESE 3

L. FRANCESE/SPAGNOLO 2

STORIA 2

GEOGRAFIA 1

APPROFONDIMENTO 1 MATEMATICA 4

SCIENZE 2

MUSICA 2

ARTE E IMMAGINE 2

ED. FISICA 2

TECNOLOGIA 2

RELIGIONE 1

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METODOLOGIA La metodologia didattica ha come obiettivo prioritario la centralità dell’alunno che apprende, con la sua individualità, i suoi ritmi, le sue peculiarità, all’interno di una rete di relazioni che lo legano alla famiglia, ai diversi ambiti sociali, regionali ed etnici. Nella progettualità dei percorsi didattici i docenti utilizzano strategie, metodologie, strumenti atti a valorizzare le esperienze pregresse dell’allievo, le sue conoscenze, le sue abilità e potenzialità, in un clima che favorisca la costruzione di relazioni significative, attraverso il confronto, il dialogo, lo scambio, la cooperazione con gli altri. Per agevolare il processo di formazione degli alunni i docenti utilizzano: • la lezione frontale per presentare e riepilogare; • la discussione per coinvolgere e motivare; • il metodo dell’animazione (lavori di gruppo di cui fanno parte docenti ed alunni); • il metodo “problem solving” (basato sulla ricerca e scoperta dell’alunno); • il metodo “peer tutoring” o “cooperative learning” (basato sull’aiuto reciproco fra alunni); • il Circle time, brainstorming, work in progress, didattica modulare, role play, drammatizzazioni, didattica metacognitive.

VALUTAZIONE E VERIFICA

La valutazione va intesa come sistematica verifica dell'efficacia della programmazione per la correzione di eventuali errori di impostazione. La valutazione degli apprendimenti è effettuata dal consiglio di classe, presieduto dal Dirigente Scolastico o da suo delegato, con deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza. La valutazione periodica e finale si attua con voti espressi in decimi (art. 2 e 3 Legge n.169/2008), secondo la tabella di valutazione del comportamento e delle discipline esposta nel cap 6. Il Consiglio di classe, per la valutazione finale di ogni singolo alunno, tiene presente l’impegno evidenziato durante le attività, la rispondenza alle sollecitazioni proposte, il graduale progresso verificatosi rispetto alla situazione di partenza e agli obiettivi prefissati, sia dal punto di vista del recupero sia da quello del potenziamento, il raggiungimento degli obiettivi disciplinari, le abilità sviluppate nelle diverse aree e il grado di preparazione culturale acquisito. Periodicamente sono proposte verifiche scritte ed orali per rilevare la preparazione acquisita dai singoli alunni. Le prove, diversificate e adeguate alla specificità delle varie discipline, sono costituite da: • prove oggettive e non oggettive; • questionari • composizioni • relazioni • traduzioni • disegni e prove grafiche • prove di tipo psico-motorio • prove di carattere musicale. I docenti si impegnano a programmare con anticipo lo svolgimento delle verifiche scritte, annotandole sul registro di classe almeno 5 giorni prima, ed evitando che nella stessa giornata venga effettuata più di una verifica scritta. Le date di svolgimento delle verifiche devono essere concordate fra docenti salvaguardando, in via primaria, le esigenze delle materie che prevedono prove scritte obbligatorie. Sarà cura del coordinatore risolvere eventuali sovrapposizioni.

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ORGANIGRAMMA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

DOCENTI DI ITALIANO Celardo Giovanna D’Antò Rosa Fabbricatore Arletta Muto Genoveffa Esposito M. Rosaria Salzano Carolina Aliberti Anna Boccia Loredana Nappi Marianna Balsamo Assunta Manfredi Anna

DOCENTI DI MATEMATICA Mocerino M. Luisa Orefice Carmelina Pepe Giuliana De Sarno Claudia Esposito Rossella Russo Vincenza Matrecano Eliana Cardi Manuela

Mauro Anna

DOCENTI DI TECNOLOGIA

Cristaldi Rosario

Barbato Gaetano

Correra Rosa

DOCENTI DI LINGUA STRANIERA Apreda Concetta Fico Michelina Dolce Iolanda Rescinito Ivana Cafaro Filomena Chianese Cristina Morgillo Clementina

DOCENTI DI ARTE Sepe Iolanda Vitolo Vincenzo

DOCENTI DI SOSTEGNO Cantalupo Nicola Canzanella Giada Di Maiolo Gaetano Di Palo Arcangelo Dulvi Vincenza Lippiello Vincenzo Nappi Rita Perna Salvatore Tuccillo Raffaella Vecchiarelli Rosaria Monda Maria Morabito Brigida

DOCENTI DI ED. FISICA Iorio Giuseppe Palma Domenico

DOCENTI DI MUSICA Rega Luigi Minale Mariano Gioffrè Daniela (pianoforte) Pone Alfonso (percussioni) Sperindeo Gianluigi (chitarra)

Ricciardi Fabrizio (clarinetto)

DOCENTE DI RELIGIONE Romano Anna

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CAPITOLO 5. PERCORSO EDUCATIVO

"Non posso insegnare niente a nessuno, posso solo cercare di farli riflettere" (Socrate)

Il nostro Istituto Comprensivo considera come fondamenti del percorso educativo:

L’INSEGNANTE

• programma percorsi educativi e didattici

• decide le strategie di apprendimento

• guida gli alunni a soddisfare il proprio bisogno di conoscenza

L’ALUNNO Apprende con i compagni, gli adulti,

LA FAMIGLIA

interagisce con la scuola

• nel rapporto di fiducia

• nella collaborazione

• nell'alleanza educativa

La scuola è per tutti e, prima di tutto, il luogo dell'educazione intesa come spinta alla crescita della persona, pertanto bisogna che essa si caratterizzi come un "ambiente educativo" ricco di stimoli. Lo scopo dell'insegnante è quello di favorire la formazione della personalità degli alunni in tutte le sue componenti. Come sottolineato dalle Indicazioni per il Curricolo, “la finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona”. Ogni essere umano è unico e irripetibile e l’educatore ha il compito, difficile ma affascinante di evidenziarne l’originalità. Ognuno deve essere aiutato a scoprire il valore di se stesso, in relazione agli altri e alla realtà. Il fine ultimo del processo di maturazione non può limitarsi al raggiungimento dell'alfabetizzazione, ma implica una crescita paritetica sul piano sociale e morale. La nostra scuola, pertanto, si propone come luogo di accoglienza, di confronto, di integrazione e insieme di valorizzazione delle diverse culture. Operare per il successo formativo dei giovani è il fondamento del nostro Istituto, sollecitando l'alunno ad una sempre più attenta riflessione sulla realtà stessa, su di sé e sui valori irrinunciabili che devono guidare ogni scelta di sviluppo e di progresso. Parallelamente la scuola si fa carico di tutelare e difendere gli alunni da possibili devianze e pulsioni negative. Difficile compito che richiede, nel contempo, strumenti, strategie e sinergie adeguate. I traguardi e gli obiettivi di apprendimento, presentati nelle Indicazioni per il Curricolo, orientano la natura e il significato degli interventi educativi e didattici predisposti complessivamente dai docenti al servizio del massimo ed integrale sviluppo delle capacità di ciascun allievo. I nostri percorsi formativi sono finalizzati alla costruzione dei saperi e all’interiorizzazione dei valori tenendo conto sia delle diverse fasi evolutive degli alunni (la cui età varia da tre a quattordici anni), sia della loro sfera emotiva. L'Istituto si attiva per sviluppare e costruire a) la maturazione dell'identità: • avere percezione e consapevolezza di sé • avere fiducia nelle proprie capacità e potenzialità

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• sapersi mettere in relazione con gli altri • sapere prendere decisioni • non scoraggiarsi dinanzi alle difficoltà sforzandosi di controllare la propria emotività • interpretare l'errore non come punto di debolezza, ma come partenza per migliorarsi • comprendere e valutare meglio il proprio essere, i propri interessi, le proprie attitudini b) La conquista dell'autonomia: • capacità di compiere scelte • capacità di interagire con gli altri • capacità di pensare liberamente rispettando gli altri • capacità di organizzare il proprio lavoro, acquisendo consapevolezza dell'uso del proprio tempo e delle proprie idee e, responsabilità delle proprie azioni rispetto a: ambiente, compagni, adulti • capacità di orientarsi nell'essere autonomi a partire dal necessario riconoscimento delle dipendenze esistenti e operanti nella concretezza dell'ambiente naturale e sociale • capacità di strutturare un progetto flessibile di vita personale fondato sulla possibilità di valutare la realtà per operare scelte consapevoli c) Lo sviluppo delle competenze trasversali: • sviluppare una creatività ordinata e produttrice • osservare, analizzare, conoscere ed interpretare la realtà • imparare le forme della comunicazione non verbale • comprendere e produrre messaggi verbali e non • personalizzare la comunicazione • comprendere, tradurre e rielaborare messaggi in codici diversi • ricercare il giusto collegamento tra realtà e fantasia • trasformare e utilizzare la recettività multimediale • costruire le prime rappresentazioni e descrizioni della realtà • utilizzare le sollecitazioni culturali per costruire progressivamente la capacità di pensare, riflettere e criticare • acquisire comportamenti cognitivi trasversali orientati alla soluzione di problemi e alla produzione di risultati verificabili d) L'interiorizzazione dei valori: • rispettare la persona e i punti di vista altrui • essere collaborativi e solidali • avere senso di responsabilità personale e sociale • rispettare le regole della convivenza civile • valorizzare le diversità • essere consapevoli dei propri diritti e doveri

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CAPITOLO 6. PERCORSO DIDATTICO

“Chiave della felicità è scoprire che cosa uno è adatto a fare e dargli l’opportunità di farlo”

J. Dewey

1. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA

DELL’INFANZIA

Il sé e l’altro • sviluppo del senso dell’identità personale • consapevolezza delle proprie esigenze e dei propri sentimenti • sviluppo del senso di appartenenza • sviluppo del senso morale • acquisizione e condivisione delle norme di comportamento in società • consapevolezza delle differenze e rispetto delle diversità Il corpo in movimento • raggiungimento di una autonomia personale nelle pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione • sviluppo delle abilità motorie attraverso attività sia guidate che libere • acquisizione di regole finalizzate a giochi individuali, di gruppo e all’utilizzo di attrezzi specifici • conoscenza e rappresentazione del proprio corpo in stasi e in movimento • sviluppo delle potenzialità espressive, comunicative, sensoriali, conoscitive, relazionali e ritmiche del corpo Linguaggi, creatività, espressione • sviluppo dell’interesse per spettacoli di vario tipo, l’ascolto della musica, la fruizione e l’analisi delle opere d’arte • esprime emozioni e racconta di sé e del mondo attraverso forme di rappresentazione, drammatizzazione, pittura, disegno e altre attività manipolative e creative • formula piani di azione, individualmente ed in gruppo, sceglie con cura materiali e strumenti in relazione al progetto da realizzare • scopre e combina elementi musicali di base, utilizzando corpo, voce e oggetti producendo semplici sequenze sonoro-musicali • esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse I discorsi e le parole • il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico • sviluppa e fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività • racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga e discute, chiede spiegazioni e spiega, sviluppando un repertorio linguistico adeguato all’esperienza e agli apprendimenti compiuti nei vari campi di esperienza • riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità linguistica e il linguaggio poetico • formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, anche utilizzando le tecnologie

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La conoscenza del mondo • raggruppa, compara, conta, ordina, orienta ed organizza le proprie esperienze attraverso l’esplorazione della realtà • formula correttamente riflessioni e considerazioni relative alla dimensione temporale • colloca correttamente se stesso, le persone e gli oggetti nello spazio • osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi, cogliendone le trasformazioni • è curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni.

2. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA

PRIMARIA

Italiano • partecipa a scambi comunicativi • comprende testi di tipo diverso • legge e produce testi letterari di vario genere • svolge attività di riflessione linguistica Lingua inglese • comprende frasi ed espressioni di uso frequente • interagisce nel gioco e comunica in modo comprensibile • descrive in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente • conosce aspetti di culture diverse Musica • ascolta, analizza e rappresenta fenomeni sonori e linguaggi musicali • esegue semplici brani strumentali e vocali Arte e immagine • descrive e rielabora in modo creativo le immagini attraverso molteplici tecniche • acquisire tecniche diverse per elaborare immagini • conosce e analizza i beni del patrimonio artistico-culturale presenti sul territorio Scienze motorie e sportive • utilizza e consolida schemi motori e posturali • comprende nel gioco di gruppo il valore delle regole e l’importanza di rispettarle • riconosce alcuni principi relativi al proprio benessere psico-fisico Storia • orienta e colloca nel tempo fatti ed eventi • conosce e espone le società studiate, individuando le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali • comprende e produce semplici testi storici Geografia • si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici,punti cardinali e coordinate geografiche • individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi • conosce e localizza i principali aspetti geografici fisici e antropici dell’Italia Matematica • effettua calcoli ed esegue operazioni con i numeri naturali e razionali • conosce le proprietà delle figure geometriche e opera con esse

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• classifica oggetti, figure, numeri in base a una o più proprietà e realizza adeguate rappresentazioni delle classificazioni. • effettua misurazioni dirette e indirette di grandezze ed le esprime secondo unità di misura convenzionali adeguate • raccoglie, classifica, organizza dati, quantifica le situazioni di incertezza e formula previsioni Scienze • esplora la realtà utilizzando le procedure dell’indagine scientifica • riconosce e descrive i fenomeni principali del mondo fisico e biologico • conosce e applica in modo consapevole le regole basilari di igiene personale • ha cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti ed abitudini alimentari Informatica • conosce e utilizza le tecnologie informatiche per apprendere e comunicare • conosce e utilizza le funzioni base dei programmi principali: Paint, Word, Power Point, Excel • accede a internet per cercare informazioni specifiche e immagini pertinenti Educazione alla cittadinanza e costituzione • valorizzare l’esperienza individuale per riflettere sui comportamenti e modi di vivere • stare bene con se stessi per star bene con gli altri • comprendere, accettare e rispettare le diversità • contribuire alla crescita degli alunni come persone e cittadini • rispettare l’ambiente

3. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SC.

SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Italiano • l’alunno usa in modo efficace la comunicazione orale e scritta per interagire e collaborare con gli altri nelle diverse situazioni comunicative, sostenendo le proprie idee in modo rispettoso delle opinioni altrui • nell’attività di studio, utilizza il manuale delle discipline per ricercare, raccogliere, rielaborare dati, informazioni, concetti necessari e si avvale anche di strumenti informatici • legge con interesse e con piacere testi letterari di vario tipo • impara a conoscere autori e opere della letteratura italiana e straniera, esprimendo opinioni personali e critiche • usa le proprie conoscenze della lingua anche per esprimere stati d’animo ed esperienze personali • sfrutta le proprie conoscenze metalinguistiche per migliorare la comunicazione orale e scritta • conosce e usa correttamente i registri formale e informale e i termini specialistici richiesti dall’ambito del discorso Lingua inglese • l’alunno si esprime in modo chiaro e corretto sia oralmente sia per iscritto, comunicando avvenimenti, opinioni, esperienze personali • comprende i punti principali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari della vita quotidiana e relativi alla cultura anglosassone

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• riconosce i propri errori e li corregge spontaneamente in base alle regole linguistiche Seconda lingua • l’alunno comprende frasi ed espressioni di uso frequente legate ad ambiti familiari e di immediata rilevanza • comunica in modo semplice informazioni su argomenti familiari e abituali • descrive in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente Storia • l’alunno conosce i processi fondamentali della storia (italiana, europea, mondiale) dal medioevo ad oggi • attraverso un personale metodo di studio, è in grado di comprendere e ricavare informazioni storiche da testi e fonti di vario genere • espone le conoscenze acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni Geografia • l’alunno osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, localizzando i principali elementi geografici, fisici e antropici, dell’Europa e del mondo • utilizza opportunamente concetti geografici, carte geografiche, immagini dallo spazio, grafici, per comunicare informazioni sull’ambiente • valuta gli effetti delle azioni dell’uomo sull’ambiente Matematica • l’alunno comprende che gli strumenti matematici appresi sono utili per operare nella realtà • rappresenta forme, relazioni e strutture relativamente complesse • riconosce e risolve problemi di vario genere analizzando la situazione e traducendola in termini matematici, controllando sia il processo risolutivo che i risultati • confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni Scienze naturali • l’alunno, con la guida dell’insegnante, formula ipotesi e previsioni • sa osservare, registrare, classificare e schematizzare fatti e fenomeni senza banalizzarne le complessità • utilizza concetti basati su semplici relazioni con altri concetti • analizza un fenomeno, prospettando soluzioni e interpretazioni, di cui produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato Arte e immagine • l’alunno padroneggia gli elementi della grammatica del linguaggio grafico-iconico, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali • descrive e commenta, collocandole nel contesto storico-culturale, le opere artistiche più significative prodotte nel tempo • é sensibile ai problemi della tutela e conservazione del patrimonio artistico • realizza elaborati personali e creativi, utilizzando tecniche e materiali diversi Musica • l’alunno, attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali, partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali • é in grado di realizzare, partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali

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• valuta in modo funzionale ed estetico ciò di cui fruisce, raccordando l’esperienza personale sia alle tradizioni sia alle diversità culturali contemporanee • integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali • sviluppa le competenze musicali partendo dalla consapevolezza delle proprie attitudini capacità, dalla conoscenza e dalla fruizione delle opportunità musicali offerte dalla scuola e dal territorio Scienze motorie e sportive • l’alunno, attraverso le attività di gioco motorio e sportivo, costruisce la propria identità personale con la consapevolezza delle proprie competenze e dei propri limiti • utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio corporeo, motorio, sportivo • possiede conoscenze e competenze relative all’educazione alla salute, alla prevenzione e alla promozione di corretti stili di vita • é capace di integrarsi nel gruppo, condividendone e rispettandone le regole e impegnandosi per il bene comune Tecnologia • l’alunno conosce le relazioni (forma/funzione/materiali) attraverso esperienze personali, anche se semplici, di progettazione e realizzazione • é in grado di realizzare un progetto per la costruzione di un oggetto • esegue la rappresentazione grafica in scala di oggetti e/o ambienti, usando il disegno tecnico • inizia a capire i problemi connessi alla produzione di energia • ha sviluppato sensibilità per i problemi economici, ecologici e della salute legati alle varie forme di produzione energetica • é in grado di utilizzare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per supportare il proprio lavoro

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4. VALUTAZIONE

“La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l’obiettivo dell’apprendimento permanente di cui alla “ Strategia di Lisbona nel settore dell’istruzione e della formazione” adottata dal Consiglio europeo.

La valutazione è il momento in cui il percorso didattico definisce in modo visibile il proprio valore.. Non è un momento isolato e fiscale, ma un processo controllato via via nel tempo e sistematicamente confrontato con le acquisizioni precedenti, con l’efficacia degli interventi predisposti e con il raggiungimento o meno dei traguardi assegnati.

ALLA FAMIGLIA Perché può conoscere e seguire i progressi e il percorso formativo dell’alunno

VALUTAZIONE

ALLA SCUOLA Per verificare la propria adeguatezza ai bisogni degli studenti e quindi mettere in atto le strategie per migliorare le proprie proposte

AGLI STUDENTI

Perché chiarisce loro il livello di preparazione raggiunto

E’ quindi in questo momento fondante che il patto formativo alunni-genitori- insegnanti viene fortemente valorizzato. La scuola è garante di trasparenza, rispetto ai criteri di valutazione e riservatezza e rispetto ai progressi degli allievi. Il nostro punto di partenza è che la valutazione delle scuole debba fondarsi principalmente su una misurazione dell’apprendimento degli studenti che tenga conto delle condizioni di partenza e di contesto in cui gli studenti vivono e le scuole operano. La valutazione svolge una funzione essenziale nel processo formativo: il Consiglio di classe, consapevole di tale importante e delicato compito, valuterà operando scelte equilibrate, calibrate secondo le situazioni reali. Il processo di valutazione che seguirà il percorso dei singoli alunni avverrà mediante l’osservazione sistematica del comportamento di lavoro, dell’impegno nello studio, dei progressi manifestati rispetto alla situazione di partenza; le prove di verifica, formative e sommative, durante le varie fasi di lavoro, avranno lo scopo di controllare costantemente i risultati raggiunti e confrontarli con quelli previsti

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Saranno effettuate verifiche di produzione e di comprensione della lingua scritta/orale; verifiche sui testi letti, su brani ascoltati o sui contenuti affrontati; esercitazioni assegnate per casa o svolte in classe singolarmente, attraverso elaborati, esposizioni orali, letture e prove di comprensione, questionari , prove oggettive strutturate o semi strutturate a risposta aperta o chiusa ( due a quadrimestre). I risultati delle prove orali, scritte o pratiche consentiranno di misurare gli apprendimenti e il livello di acquisizione del metodo di lavoro saranno espressi in decimi nella scheda di valutazione nell’ambito delle singole discipline, secondo quanto stabilito dalle vigenti normative Nelle prove di verifica orali e scritte i docenti utilizzeranno griglie predisposte dai dipartimenti. Per l’area affettivo-relazionale, le osservazioni sistematiche serviranno a descrivere i comportamenti degli alunni attivati con maggior frequenza e relativi a:

Comportamento affettivo/relazionale rispetto delle regole/relazione con gli altri

Comportamento di lavoro(disponibilità ad apprendere): attenzione/partecipazione/impegno

La valutazione finale non si configurerà come un semplice giudizio di merito attribuito solo in base ai criteri oggettivi (i risultati ottenuti nelle varie prove di verifica) ma , nella misura in cui potranno risultare determinanti nel processo di maturazione e di crescita, si terrà conto dei possibili condizionamenti rilevati nel processo di apprendimento nonché della riduzione dello scarto tra la situazione iniziale e le attese educative stabilite dalla scuola, tenuto conto dell’imprescindibile acquisizione degli strumenti culturali di base, dei saperi essenziali, delle competenze La valutazione sarà quindi: continua cioè declinata nel corso dell’intero processo didattico, in modo da fornire una costante percezione della situazione individuale e di classe. formativa come verifica del conseguimento, da parte di ciascun allievo, dei singoli obiettivi definiti dalla programmazione e dell’adeguatezza della proposta di istruzione in relazione alle necessità degli allievi. sommativa come consuntivo dei risultati ottenuti sia in termini di competenze terminali degli allievi, sia di validità delle soluzioni didattiche. trasparente e condivisa sia nei suoi fini che nelle procedure, in modo che ogni alunno possa conoscere i criteri e gli strumenti usati. A tale scopo ogni docente manterrà costantemente aggiornato il suo registro personale con osservazioni continue sul processo di apprendimento degli alunni; comunicherà poi agli stessi in modo immediato e diretto i risultati delle verifiche effettuate. La funzione formativa della valutazione sarà in particolare orientata a favorire e determinare una didattica individualizzata, in grado di attivare meccanismi di retroazione e di compensazione delle carenze riscontrate, al fine di impedire che il cumulo di deficit porti all’insuccesso. A tale scopo si riconosce la necessità di una rilevazione che avvenga non solo nelle forme dell’interrogazione tradizionale, ma anche attraverso il dialogo e la discussione organizzata, o altri generi di prove consoni alla tipologia dell’unità di studio. In particolare, si sottolinea l’opportunità di sottoporre gli alunni a prove oggettive di profitto o “test”, in considerazione della particolare efficacia che esse presentano e del loro uso per l’accesso universitario. Il collegio assume come strumenti di valutazione diagnostica le prove di ingresso per tutte le classi, al fine di verificare i prerequisiti e il possesso di abilità specifiche e da somministrare nel corso delle prime due settimane.

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La scuola intende come valutazione il riscontro degli obiettivi prefissati e comunicati, perseguiti individualmente secondo una scala di valori ben precisa. La promozione è subordinata all’effettivo raggiungimento degli obiettivi prefissati e/o ai miglioramenti significativi delle situazioni di partenza nonché all’impegno manifestato durante le attività di recupero. La valutazione finale terrà conto anche dei recuperi e della partecipazione a progetti miranti all’inclusione. Gli alunni stranieri, in base al D.P.R. n. 394/99 e al D.P.R. 122/09, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani; tuttavia, in relazione al livello di competenza, vengono definiti i necessari adattamenti dei programmi di insegnamento e adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni per facilitare l’apprendimento della lingua italiana. Per la valutazione degli alunni con disabilità si terrà conto di quanto previsto dal Piano Educativo Individualizzato, nonché la predisposizione di prove d’esame differenziate, corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonei a valutare il progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. La valutazione degli alunni certificati con Disturbi Specifici di Apprendimento, in base alla legge 170/10, sarà effettuata tenendo conto delle esigenze personali degli studenti che contemplano l’utilizzo di adeguate misure dispensativi e compensative.

Fasi della valutazione La valutazione si compone di momenti parziali e di momenti conclusivi. Le valutazioni parziali si tengono al termine di ciascun modulo o parte del programma e si avvalgono di questionari, test, interrogazioni, relazioni, compiti a casa. Le valutazioni conclusive riguardano parti più ampie del programma, si svolgono in classe secondo un calendario comunicato con anticipo e si avvalgono di questionari, test, interrogazioni, relazioni. Ogni docente potrà prevedere autonomamente delle “concessioni”, cioè determinare quante volte nel quadrimestre sarà concesso agli alunni di non presentarsi alle interrogazioni, con giustificazioni che dovranno essere esibite all’inizio dell’ora di lezione. Sono previsti due interrogazioni orali e due compiti in classe per quadrimestre. Gli alunni assenti durante i compiti in classe possono chiedere al docente il recupero degli stessi, che verrà deciso dal docente tenendo presente i motivi dell’assenza e altre ragioni che possono giustificare il recupero, che comunque avverrà nelle forme e nei tempi decisi dal docente. La correzione dei compiti avviene utilizzando griglie predisposte dal docente e comunicate agli alunni. I compiti scritti sono documenti amministrativi ufficiali della scuola; vanno consegnati in Presidenza subito dopo averli portati a conoscenza degli alunni, compresa la griglia di valutazione individuale. La necessaria compartecipazione dei genitori e degli alunni al processo educativo-didattico nel nostro Istituto è garantita da un’ informazione adeguata, programmata e frequente attraverso colloqui individuali: bimestrali, quadrimestrali e a richiesta dei genitori. La comunicazione delle valutazioni sulle discipline di studio e sul comportamento avviene attraverso i seguenti strumenti: • la scheda di valutazione in cui si riportano i voti (espressi in decimi) conseguiti alla fine del primo e secondo quadrimestre • la scheda di valutazione per l’insegnamento della Religione Cattolica, in cui il livello di conoscenza è espresso tramite giudizio • la comunicazione infra-quadrimestrale sull’andamento scolastico dell’alunno, con la segnalazione di eventuali carenze nell’apprendimento e/o nel comportamento.

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CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

NELLA SCUOLA PRIMARIA

(ai sensi dell’art. 2 comma 8, del DPR 22 giugno 2009 n° 122: [...] il voto del comportamento è espresso […] nella Scuola Primaria

attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal collegio Docenti […] nella Scuola secondaria di I grado con voto

numerico illustrato con specifica nota […]

INDICATORI:

Grado di osservanza delle regole di disciplina previste dal Regolamento d’Istituto;

Relazionalità con compagni e con adulti (docenti, Dirigente Scolastico, collaboratori scolastici, esperti esterni, educatori, tirocinanti);

Rispetto delle attrezzature, degli ambienti, del patrimonio strumentale dell’Istituto e del materiale didattico proprio ed altrui; Rispetto delle norme igieniche nell’utilizzo dei locali e dei servizi;

Assiduità nella frequenza delle attività didattiche (anche laboratoriali e di recupero);

Presenza di eventuali sanzioni disciplinari che abbiano comportato sospensione dalle lezioni, allontanamento dalla scuola;

Atteggiamento cooperativo nei riguardi delle attività proposte;

Puntualità e rispetto dei tempi e degli impegni scolastici;

Ruolo nella classe.

La valutazione del comportamento degli alunni di scuola primaria è espressa in forma di giudizio sintetico articolato

negli indicatori ottimo, distinto, buono, sufficiente, in corrispondenza dei quali vi sono livelli di riferimento

VOTO

LIVELLO DI RIFERIMENTO

OTTIMO L'alunno: ha interiorizzato le regole della convivenza democratica, non ha mai avuto richiami disciplinari, frequenta con regolarità le lezioni, si rapporta con compagni e adulti correttamente aiutando in modo costruttivo i compagni in difficoltà, ha ordine e cura del materiale proprio ed altrui; rispetta sempre l'ambiente scolastico, partecipa attivamente a tutte le attività proposte apportando il proprio contributo, porta a termine i lavori assegnati in modo pertinente e preciso rispettando i tempi.

DISTINTO L'alunno: rispetta le regole della convivenza democratica, non ha mai avuto richiami disciplinari, frequenta con regolarità le lezioni, si rapporta con i compagni ed adulti correttamente, aiutando in modo spontaneo chi è in difficoltà, ha cura del materiale proprio ed altrui e rispetta l'ambiente, partecipa attivamente a tutte le attività proposte, porta a termine i lavori assegnati nel rispetto dei tempi.

BUONO L'alunno viene talvolta richiamato al rispetto delle regole della convivenza democratica, non ha mai avuto richiami disciplinari ma talvolta sono state necessarie annotazioni sul diario, frequenta regolarmente le lezioni, si rapporta con i compagni e adulti in modo corretto, ha cura discontinua del materiale proprio ed altrui; rispetta quasi sempre l'ambiente scolastico, partecipa positivamente alle diverse attività proposte, di norma porta a termine i lavori assegnati rispettando quasi sempre i tempi di esecuzione.

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SUFFICIENTE L'alunno non rispetta le regole, riceve richiami disciplinari e/o annotazioni sul diario, frequenta le lezioni in modo discontinuo, si rapporta con i compagni e adulti in modo non sempre corretto/poco corretto, ha una scarsa cura del materiale proprio ed altrui; spesso non rispetta l'ambiente scolastico, partecipa alle attività proposte in modo non sempre pertinente, è sufficientemente puntuale nel portare a termine i lavori anche se talvolta non rispetta i tempi di esecuzione.

Per l’attribuzione del voto di comportamento è necessaria la deliberazione a maggioranza del Team docente: trattandosi dell’espressione della volontà collegiale dei docenti, non necessariamente il comportamento dell’alunno/a è fedelmente rispecchiato da tutti i parametri recepiti nei descrittori corrispondenti a ciascun giudizio.

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CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

(ai sensi dell’art. 2 comma 8, del DPR 22 giugno 2009 n° 122: [...] il voto del comportamento è espresso […] nella Scuola Primaria

attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal collegio Docenti […] nella Scuola secondaria di I grado con voto

numerico illustrato con specifica nota […]

INDICATORI:

Grado di osservanza delle regole di disciplina previste dal Regolamento d’Istituto;

Relazionalità con compagni e con adulti (docenti, Dirigente Scolastico, collaboratori scolastici, esperti esterni, educatori, tirocinanti);

Rispetto delle attrezzature, degli ambienti, del patrimonio strumentale dell’Istituto e del materiale didattico proprio ed altrui; Rispetto delle norme igieniche nell’utilizzo dei locali e dei servizi;

Assiduità nella frequenza delle attività didattiche (anche laboratoriali e di recupero);

Presenza di eventuali sanzioni disciplinari che abbiano comportato sospensione dalle lezioni, allontanamento dalla scuola;

Atteggiamento cooperativo nei riguardi delle attività proposte;

Puntualità e rispetto dei tempi e degli impegni scolastici;

Ruolo nella classe.

VOTO

LIVELLO DI RIFERIMENTO

10 Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico Comportamento maturo per responsabilità e collaborazione Rispetto della dotazione strumentale della scuola, del materiale scolastico proprio ed altrui e osservazione responsabile delle norme nell’utilizzo di locali e servizi. Frequenza assidua (assenti o ridotte uscite anticipate) e puntualità nell’orario di ingresso Nessuna sanzione disciplinare. Puntualità e precisione nell’esecuzione delle consegne e rispetto dei tempi della vita scolastica (ricreazione, pause, consegna della giustificazione assenze) Vivo interesse e partecipazione attiva alle lezioni Ruolo propositivo all’interno della classe E’di esempio per i compagni che tendono a riconoscergli un ruolo positivo.

9 Rispetto del regolamento scolastico

Comportamento corretto per responsabilità e collaborazione Rispetto della dotazione strumentale della scuola, del materiale scolastico proprio ed altrui e osservazione delle norme nell’utilizzo di locali e servizi. Frequenza assidua (assenti o ridotte uscite anticipate) e puntualità nell’orario di ingresso Nessuna sanzione disciplinare. Puntualità nell’esecuzione delle consegne Rispetto dei tempi della vita scolastica (ricreazione, pause, consegna della giustificazione assenze) Costante interesse e partecipazione attiva alle lezioni Ruolo collaborativo all’interno della classe

8 Rispetto del regolamento scolastico

Comportamento buono per responsabilità e collaborazione Rispetto della dotazione strumentale della scuola, del materiale scolastico proprio ed altrui e osservazione delle norme nell’utilizzo di locali e servizi. Frequenza regolare Qualche annotazione sul registro Rispetto delle consegne e dei tempi della vita scolastica generalmente puntuale Buon interesse e partecipazione attiva alle lezioni Ruolo abbastanza collaborativo all’interno della classe

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7 Rispetto poco costante del regolamento scolastico Comportamento non sempre corretto per responsabilità e collaborazione Rispetto della dotazione strumentale della scuola, del materiale scolastico proprio ed altrui non sempre corretto e sufficiente osservazione delle norme nell’utilizzo di locali e servizi Frequenza sufficiente Varie annotazioni sul registro Discreto interesse e partecipazione alle lezioni Sufficiente svolgimento delle consegne scolastiche. Poca puntualità nell’esecuzione delle consegne e nel rispetto dei tempi della vita scolastica Poco interesse e poca partecipazione alle lezioni Ruolo modestamente collaborativo all’interno della classe

6 Comportamento non sempre rispettoso nei confronti delle regole dell’istituto, dei docenti, dei compagni e delle altre figure che operano nella scuola. Comportamento non sempre corretto per responsabilità e collaborazione Rispetto della dotazione strumentale della scuola, del materiale scolastico proprio ed altrui non sempre corretto e sufficiente osservazione delle norme nell’utilizzo di locali e servizi.

Frequenza discontinua.

Frequenti note sul registro e diverse sanzioni disciplinari, spesso è ripreso anche verbalmente. Partecipazione limitata alle lezioni.

Occasionale esecuzione delle consegne e scarso rispetto dei tempi della vita scolastica. Atteggiamento non cooperativo nei riguardi delle attività proposte. Ruolo poco collaborativo all’interno della classe.

5 Mancato rispetto del regolamento scolastico dei docenti, dei compagni e delle altre figure che operano nella scuola. Comportamento non corretto per responsabilità e collaborazione Scarso rispetto per la dotazione strumentale della scuola e per il materiale scolastico proprio ed altrui Frequenza estremamente discontinua Gravi e reiterati comportamenti offensivi e lesivi della dignità dell’altrui persona Numerose annotazioni e sanzioni disciplinari comportanti almeno in un’occasione la sospensione dalle lezioni o l’allontanamento per un periodo complessivo non inferiore a quindici giorni Atteggiamento oppositivo nei riguardi delle attività proposte Non è puntuale nell’esecuzione delle consegne e nel rispetto dei tempi della vita scolastica.

Per l’attribuzione del voto di comportamento è necessaria la deliberazione a maggioranza del Consiglio di classe: trattandosi dell’espressione della volontà collegiale dei docenti, non necessariamente il comportamento della studentessa o dello studente è fedelmente rispecchiato da tutti i parametri recepiti nei descrittori corrispondenti a ciascun voto decimale.

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CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI NELLA SCUOLA PRIMARIA

I docenti utilizzeranno una scala di voti dal 4 al 10, corrispondenti a 5 livelli di competenze come da griglia:

LIVELLO VOTO DESCRITTORI

BASSO

4

Conoscenze frammentarie, errori concettuali, scarsa capacità nel gestire le procedure, linguaggio inadeguato. Scarsissimo interesse per il dialogo educativo ; sistematica fonte di disturbo durante le lezioni; metodo di studio assolutamente carente.

MEDIO BASSO

5

Conoscenze modeste, poca fluidità nelle procedure, insicurezza nei collegamenti, linguaggio accettabile, non sempre adeguato. Partecipazione la dialogo educativo con scarso interesse / talvolta fonte di disturbo durante le lezioni; metodo di studio inefficace.

MEDIO

6 Conoscenze sufficienti ma con qualche imprecisione e incertezza nelle procedure e nell'uso dei linguaggi specifici. Partecipazione e attenzione da sollecitare; metodo di studio non ben organizzato.

MEDIO-ALTO

7

Conoscenze consolidate, possesso di buone capacità strumentali di base, discrete capacità logiche, metodo di lavoro preciso ma non sempre efficace, utilizzo dei linguaggi specifici adeguato; buona attenzione e partecipazione; metodo di studio non del tutto efficace.

8

Conoscenze ben consolidate, autonomia di collegamenti, capacità di analisi, individuazioni di semplici strategie di risoluzione, buona proprietà di linguaggio. interesse ed impegno costanti, un metodo di studio organizzato.

ALTO

9

Conoscenze ampie ed approfondite, capacità di controllo ed adeguamento delle procedure, capacità di elaborare proprie strategie risolutive, linguaggio chiaro ed appropriato. Partecipazione e interesse costanti; costante adempimento dei lavori scolastici; metodo di studio autonomo.

10

Conoscenze approfondite ed elaborate arricchite da ricerche e riflessione personali; padronanza ed autonomia nelle procedure; capacità di analisi e sintesi originale e convincente. Partecipazione costruttiva, interesse vivo e costante attenzione. Regolare e serio svolgimento degli impegni scolastici. Metodo di studio autonomo.

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GRIGLIE DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE CLASSI I II III SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

ITALIANO

Indicatori: • Ascolto e parlato • Lettura • Scrittura • Acquisizione ed espansione del lessico recettivo e produttivo • Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua

Prova scritta: criteri

1. Ordine, correttezza sintattica e ortografica 2. Utilizzo di terminologia corretta e specifica. 3. Grado di conoscenza e di comprensione dell’argomento o quesito. 4. Coerenza, originalità e organicità nello svolgimento. 5. Capacità di analisi e rielaborazione personale

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO

Ordine, correttezza sintattica e ortografica

10 L’ortografia è corretta (senza errori) e la sintassi ben articolata, espressiva e funzionale al contenuto (uso corretto di concordanze, pronomi,tempi e modi verbali,connettivi, punteggiatura.).

9 L’ortografia è corretta (max 1 lieve errore di distrazione) e la sintassi ben articolata.

8 L’ortografia è corretta e la sintassi sufficientemente articolata.

7 L’ortografia è corretta, la sintassi presenta qualche incertezza.

6 L’ortografia e la sintassi sono incerte.

5 Numerosi errori di ortografia e sintassi difficoltosa.

4 Gravissimi errori ortografici e sintattici.

Utilizzo di terminologia corretta e specifica

10 Lessico ricco e pregnante.

9 Lessico ricco e vario.

8 Lessico appropriato.

7 Lessico adeguato.

6 Lessico semplice.

5 Lessico povero e ripetitivo.

4 Lessico non appropriato.

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Grado di conoscenza e di comprensione dell’argomento o quesito

10 Lo svolgimento è pertinente alla traccia ed espresso in forma brillante e personale.

9 Lo svolgimento è pertinente alla traccia in tutti i suoi aspetti.

8 Lo svolgimento è pertinente alla traccia.

7 Lo svolgimento è sostanzialmente pertinente alla traccia.

6 Lo svolgimento è poco pertinente alla traccia.

5 Lo svolgimento non è pertinente.

4 Lo svolgimento non risponde alle indicazioni assegnate.

Coerenza, originalità e organicità svolgimento

10 Lo svolgimento si struttura in modo chiaro, ben articolato e personale.

9 Le diverse parti sono coerenti e unite da nessi logici adeguati.

8 Lo svolgimento è generalmente organico nelle sue parti.

7 Lo svolgimento è coerente in quasi tutte le sue parti.

6 La coerenza del testo è limitata.

5 Lo svolgimento non è chiaro.

4 Lo svolgimento è privo di organizzazione.

Capacità di analisi e di rielaborazione personale

10 L’argomento è trattato in modo completo e personale ed evidenzia le capacità critiche dell’allievo.

9 L’argomento è trattato in modo ricco e personale.

8 Lo svolgimento è trattato in modo adeguato e presenta diverse considerazioni personali.

7 L’argomento è trattato in maniera generica, ma presenta alcune considerazioni personali.

6 L’argomento è trattato in modo generico e le considerazioni personali sono scarse.

5 L’argomento è trattato in modo limitato e mancano le considerazioni personali.

4 L’argomento è trattato in modo estremamente limitato.

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VALUTAZIONE DELLE PROVA ORALE DI ITALIANO Prova orale: indicatori • Conoscenza dei temi trattati; • Capacità di operare collegamenti tra gli argomenti anche avvalendosi di supporti

specifici(schemi,mappe,riassunti schematici al computer) • Capacità di rielaborare i contenuti; • Capacità di esprimere valutazioni personali; • Proprietà di linguaggio. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE ORALI DI ITALIANO

10 Comprende testi e messaggi orali in modo immediato e completo, ricavando informazioni implicite ed esplicite. Usa un linguaggio ricco e appropriato. Produce testi orali di diversa tipologia in modo corretto ed organizzato. Legge con ritmo, intonazione e pronuncia esatti e comprende testi scritti individuando contenuti, informazioni principali e secondarie e il significato delle parole nel contesto. Conosce in modo corretto e sicuro le strutture basilari della lingua e la sua evoluzione storica.

9 Comprende testi e messaggi orali in modo immediato e completo, ricavando informazioni implicite ed esplicite. Usa un lessico appropriato. Produce testi orali di diversa tipologia in modo corretto ed organizzato. Legge con ritmo, intonazione e pronuncia esatti e comprende testi scritti individuando contenuti, informazioni principali e secondarie e il significato delle parole nel contesto. Conosce in modo corretto e sicuro le strutture basilari della lingua e la sua evoluzione storica.

8 Comprende testi e messaggi orali in modo completo, ricavando informazioni implicite ed esplicite. Produce testi orali in modo appropriato e corretto. Legge e comprende testi scritti in modo scorrevole ed espressivo individuando i contenuti e le informazioni principali e secondarie. Usa un lessico abbastanza appropriato. Conosce in modo corretto le strutture basilari della lingua e la sua evoluzione storica

7 Comprende i testi e i messaggi orali in modo quasi completo, ricavando informazioni implicite ed esplicite. Produce testi orali in modo corretto. Legge in modo scorrevole e individua alcune informazioni principali e secondarie. Conosce in modo abbastanza corretto le strutture basilari della lingua e la sua evoluzione storica.

6 Comprende i testi e i messaggi orali nelle linee essenziali. Produce testi orali in modo comprensibile. Legge senza errori ma in modo meccanico, ricavando informazioni essenziali. Si esprime in modo chiaro. Conosce in modo parzialmente corretto le strutture basilari della lingua e la sua evoluzione storica.

5 Comprende testi e messaggi orali in modo parzialmente adeguato. Produce testi orali in modo confuso. Legge in modo stentato, ricavando le informazioni in modo superficiale. Usa un linguaggio semplice. Conosce in modo scorretto le strutture basilari della lingua e la sua evoluzione storica.

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4 Comprende testi e messaggi orali in modo inadeguato. Produce testi orali in modo frammentario e scorretto. Legge in modo incerto e faticoso, ricavando le informazioni in modo difficoltoso. Si esprime con un linguaggio povero. Conosce in modo gravemente scorretto le strutture basilari della lingua e la sua evoluzione storica.

STORIA -CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Indicatori: • Uso delle fonti • Organizzazione delle informazioni • Strumenti concettuali • Produzione scritta e orale

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DI STORIA E CITTADINANZA E COSTITUZIONE

10 Conosce gli eventi storici in modo approfondito e analitico. Stabilisce relazioni di causa/effetto con sicurezza e autonomia. Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in modo approfondito. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo preciso e sicuro.

9 Conosce gli eventi storici in modo approfondito . Stabilisce relazioni di causa/effetto con sicurezza . Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in modo approfondito. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo preciso e sicuro.

8 Conosce gli eventi storici in modo completo. Stabilisce relazioni di causa/effetto con correttezza. Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in modo esauriente. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo preciso.

7 Conosce gli eventi storici in modo abbastanza completo. Stabilisce le principali relazioni di causa/effetto con correttezza. Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in modo abbastanza completo. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo abbastanza preciso.

6 Conosce gli eventi storici nelle linee essenziali. Stabilisce solo le principali relazioni di causa/effetto. Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica nelle linee essenziali. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo accettabile

5 Conosce gli eventi storici in modo superficiale. Stabilisce le relazioni di causa/effetto con qualche incertezza. Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in modo superficiale. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo impreciso.

4 Conosce gli eventi storici in modo frammentario. Stabilisce le relazioni di causa/effetto in modo inadeguato. Non conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo confuso ed improprio.

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GEOGRAFIA Indicatori:

• Orientamento • Linguaggio della geo-graficità • Paesaggio • Regione e sistema territoriale

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DI GEOGRAFIA

10 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo analitico e approfondito. Usa gli strumenti propri della disciplina in modo preciso e autonomo. Riconosce le relazioni tra diversi fenomeni geografici con sicurezza e autonomia. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo preciso e completo.

9

Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo approfondito. Usa gli strumenti propri della disciplina in modo preciso. Riconosce le relazioni tra diversi fenomeni geografici con sicurezza . Comprende e usa il linguaggio specifico in modo preciso .

8 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo completo. Usa gli strumenti propri della disciplina in modo corretto. Riconosce le relazioni tra diversi fenomeni geografici con correttezza. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo preciso .

7 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo abbastanza completo. Usa gli strumenti propri della disciplina in modo abbastanza corretto. Riconosce le relazioni tra diversi fenomeni geografici. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo abbastanza preciso .

6 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio nelle linee essenziali. Usa gli strumenti propri della disciplina in modo accettabile. Riconosce solo le principali relazioni tra diversi fenomeni geografici. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo accettabile

5 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo superficiale. Usa gli strumenti propri della disciplina in modo impreciso. Riconosce le relazioni tra diversi fenomeni geografici con incertezza. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo impreciso

4 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo frammentario. Usa gli strumenti propri della disciplina in modo scorretto. Riconosce le principali relazioni tra diversi fenomeni geografici in modo confuso. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo improprio .

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TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA VOTO E DESCRITTORI

Lingua Inglese: Valutazione Classi I – II (Biennio).

Voto Giudizio Descrittori cognitivi

10

Eccellente

Comprende i messaggi orali e scritti attraverso frasi o espressioni semplici attinenti alla sfera personale e quotidiana, ricavandone informazioni specifiche.

Si esprime in maniera corretta e gestisce semplici scambi dialogici con pronuncia, lessico ed intonazione esatti.

Costruisce brevi e semplici testi con padronanza di lessico, strutture e funzioni linguistiche.

9

Ottimo

Comprende i messaggi orali e scritti attraverso frasi o espressioni semplici attinenti alla sfera personale e quotidiana, ricavandone informazioni specifiche.

Affronta con correttezza semplici scambi dialogici su argomenti noti di vita quotidiana con pronuncia e intonazione corrette.

Costruisce brevi e semplici testi con un uso corretto delle strutture e funzioni linguistiche.

8 Distinto

Comprende globalmente i messaggi orali e scritti attraverso frasi o espressioni semplici attinenti alla sfera personale e quotidiana, ricavandone gran parte delle informazioni specifiche.

Affronta semplici scambi dialogici su argomenti noti di vita quotidiana con pronuncia e intonazione adeguate.

Costruisce brevi e semplici testi con un uso adeguato delle strutture e funzioni linguistiche.

7

Buono

Comprende il significato globale di messaggi orali e scritti attraverso frasi o espressioni semplici attinenti alla sfera personale e quotidiana, ricavando una buona parte delle informazioni specifiche.

Gestisce semplici scambi dialogici su argomenti noti di vita quotidiana con pronuncia, intonazione e lessico abbastanza precisi.

Produce brevi e semplici testi scritti con uso corretto delle strutture e funzioni linguistiche.

6

Sufficiente

Comprende il significato globale di messaggi orali e scritti

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attraverso frasi o espressioni semplici attinenti alla sfera personale e quotidiana, ma coglie solo in parte le informazioni specifiche.

Affronta, guidato, semplici scambi dialogici su argomenti noti di vita quotidiana con pronuncia, lessico e intonazione sufficientemente corretti.

Produce, guidato, brevi e semplici testi scritti con uso abbastanza corretto delle strutture e funzioni linguistiche.

.

5 Insufficiente

Comprende parzialmente i messaggi orali e scritti attraverso frasi o espressioni semplici attinenti alla sfera personale e quotidiana e coglie in minima parte le informazioni specifiche.

Affronta, guidato, semplici scambi dialogici su argomenti noti di vita quotidiana con pronuncia, lessico e intonazione non sempre adeguati.

Produce, guidato, brevi e semplici testi scritti con uso non sempre corretto delle strutture e funzioni linguistiche.

4

Gravemente insufficiente

Comprende parzialmente i messaggi orali e scritti attraverso frasi o espressioni semplici attinenti alla sfera personale e quotidiana e non è in grado di cogliere le informazioni specifiche.

Non sa affrontare semplici scambi dialogici su argomenti noti di vita quotidiana.

Evidenzia difficoltà nel riconoscere e riutilizzare lessico, strutture e funzioni linguistiche.

TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA VOTO E DESCRITTORI Lingua Inglese: Valutazione Classe Terza.

Voto Giudizio Descrittori cognitivi

10

Eccellente

Comprende messaggi orali e scritti attraverso dialoghi e brevi testi, ricavandone informazioni specifiche.

Si esprime su argomenti noti di vita quotidiana e di civiltà anglosassone con lessico, pronuncia e intonazione esatti.

Costruisce semplici testi con padronanza di strutture e funzioni linguistiche.

9

Ottimo

Comprende messaggi orali e scritti attraverso dialoghi e brevi testi, ricavandone informazioni specifiche.

Si esprime su argomenti noti di vita quotidiana e di civiltà anglosassone con lessico, pronuncia e intonazione corretti.

Costruisce semplici testi con un uso appropriato delle strutture e funzioni linguistiche.

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8

Distinto

Comprende globalmente i messaggi orali e scritti attraverso dialoghi e brevi testi, ricavandone gran parte delle informazioni specifiche.

Si esprime su argomenti noti di vita quotidiana e di civiltà anglosassone con lessico, pronuncia e intonazione adeguati.

Costruisce brevi e semplici testi con un uso appropriato delle strutture e funzioni linguistiche.

7

Buono

Comprende il significato globale di messaggi orali e scritti attraverso dialoghi e brevi testi, ricavando una buona parte delle informazioni specifiche.

Si esprime su argomenti noti di vita quotidiana e di civiltà anglosassone con pronuncia, intonazione e lessico abbastanza precisi.

Produce semplici testi con un uso quasi corretto delle strutture e funzioni linguistiche.

6

Sufficiente

Comprende il significato globale di messaggi orali e scritti attraverso dialoghi e brevi testi, ma coglie solo in parte le informazioni specifiche.

Si esprime, guidato, su argomenti noti di vita quotidiana e di civiltà anglosassone con pronuncia, lessico e intonazione sufficientemente corretti.

Produce, guidato, semplici testi scritti con un uso abbastanza corretto delle strutture e funzioni linguistiche.

5

Insufficiente

Comprende parzialmente i messaggi orali e scritti attraverso dialoghi e brevi testi e coglie in minima parte le informazioni specifiche.

Si esprime con difficoltà su argomenti noti di vita quotidiana e di civiltà anglosassone con pronuncia, lessico e intonazione non sufficientemente corretti.

Produce, guidato, brevi e semplici testi scritti con un uso non corretto delle strutture e funzioni linguistiche..

4

Gravemente insufficiente

Comprende parzialmente i messaggi orali e scritti attraverso dialoghi e brevi testi, ma non è in grado di cogliere le informazioni specifiche.

Non riesce ad esprimersi, sebbene guidato, su argomenti noti di vita quotidiana e di civiltà anglosassone..

Evidenzia gravi difficoltà nell’utilizzo delle strutture e funzioni linguistiche.

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Matematica

4

Conosce in modo frammentario gli elementi specifici della disciplina.

Non sa applicare le relazioni e ha difficoltà nell'applicare le tecniche di calcolo.

Non sa individuare gli elementi di un problema e le strategie di soluzione.

Il linguaggio e l’uso degli strumenti matematici sono imprecisi e poco chiari.

5

Conosce in modo confuso e approssimato i linguaggi specifici della matematica.

Applica le relazioni in modo parziale, non sempre sa applicare le tecniche di calcolo.

Rivela notevoli difficoltà nell’individuare gli elementi di un problema e le strategie di soluzione.

Il linguaggio e l’uso di formalismi matematici contengono alcune improprietà.

6

Conosce in maniera parziale ma sufficiente gli elementi specifici della disciplina.

Applica in modo accettabile le relazioni e le tecniche di calcolo.

Modesta è la capacità di individuare gli elementi di un problema e conosce le strategie risolutive di situazioni semplici già note.

Il linguaggio e l’uso di formalismi matematici contengono alcune improprietà.

7

Conosce in modo abbastanza corretto gli elementi specifici fondamentali della disciplina.

Conosce nelle linee essenziali le relazioni e le tecniche di calcolo.

Individua gli elementi di un problema e le strategie di soluzione in situazioni già note-

Il linguaggio e l’uso dei formalismi matematici contengono delle approssimazioni.

8

Conosce in maniera abbastanza completa gli elementi specifici della disciplina.

Dimostra di possedere adeguata padronanza delle relazioni e delle tecniche di calcolo.

Sa individuare gli elementi di un problema e di solito è autonomo nell'applicare le strategie di soluzione.

Il linguaggio e l’uso dei formalismi matematici è quasi sempre coerente.

9

Conosce in maniera completa gli elementi specifici della disciplina.

Dimostra di possedere padronanza delle relazioni e delle tecniche di calcolo.

Sa individuare gli elementi di un problema ed è autonomo nell'applicare le strategie di soluzione.

Il linguaggio e l’uso dei formalismi matematici è quasi sempre coerente.

10

Conosce in maniera completa ed approfondita gli elementi specifici della disciplina.

Dimostra di possedere completa padronanza delle relazioni e delle tecniche di calcolo.

Sa individuare gli elementi di un problema e le strategie di soluzione.

Il linguaggio e l’uso dei formalismi matematici è sempre coerente.

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SCIENZE

4

Conosce in modo molto frammentario gli elementi specifici della disciplina;

E’ confuso nell’osservare, nel riconoscere e descrivere i fenomeni nel campo chimico-fisico-biologico;

Espone in modo incerto e confuso le proprie conoscenze.

Non sa utilizzare i linguaggi delle scienze sperimentali

5

Conosce gli elementi specifici della disciplina sommariamente carenze espressive;

Solo se guidato riesce ad osservare, riconoscere e descrivere i fenomeni nel campo chimico-fisico-biologico;

Espone in modo frammentario e confuso le proprie conoscenze.

Ha una conoscenza superficiale dei linguaggi delle scienze sperimentali e li utilizza sommariamente.

6

Conosce nelle linee essenziali gli elementi specifici della disciplina;

Riesce con superficialità ad osservare, riconoscere e descrivere i fenomeni nel campo chimico-fisico-biologico;

Espone in modo poco organizzato le proprie conoscenze ed ha difficoltà a fare riferimento ad attività sperimentali.

Ha una conoscenza sufficiente dei linguaggi delle scienze sperimentali ma non sempre li usa correttamente.

7

Conosce in maniera sostanzialmente corretta gli elementi specifici della disciplina;

Riesce ad osservare ed è in grado di individuare alcuni elementi di un fenomeno. Guidato, distingue causa e effetto.

Espone ordinatamente le proprie conoscenze e non sempre fa riferimento ad attività sperimentali.

Comprende e usa in genere correttamente i linguaggi delle scienze sperimentali.

8

Relaziona correttamente sugli argomenti studiati con proprietà di linguaggio.

Sa osservare, individuare gli elementi di un fenomeno e generalmente distingue causa e effetto.

Espone in modo abbastanza corretto le proprie conoscenze con qualche riferimento ad attività sperimentali.

Comprende e usa in modo abbastanza corretto i linguaggi specifici delle scienze sperimentali.

9

Riferisce gli argomenti studiati con precisione di linguaggio;

Sa osservare, individuare gli elementi di un fenomeno e distinguere causa e effetto.

Espone in modo corretto le proprie conoscenze con qualche riferimento ad attività sperimentali.

Comprende e usa correttamente i linguaggi specifici delle scienze sperimentali.

10

Riferisce gli argomenti studiati con accurata precisione di linguaggio;

Sa osservare, individuare gli elementi di un fenomeno e distinguere causa e effetto.

Espone in modo logico e preciso le proprie conoscenze con riferimento ad attività sperimentali.

Comprende e usa correttamente e in modo autonomo i linguaggi specifici delle scienze sperimentali.

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CRITERI DI VALUTAZIONE E DI ATTRIBUZIONE DEL VOTO NELLE DISCIPLINE

voti Descrittori

10 (dieci/decimi) Alunno/a con livello di conoscenze, abilità e competenze pienamente acquisite. Capacità critiche e rielaborazione personale.

9 (nove/decimi) Alunno/a con livello di conoscenze, abilità e competenze pienamente acquisite anche in situazioni complesse.

8 (otto/decimi) Alunno/a con livello di conoscenze, abilità e competenze acquisite, generalmente corretto nelle applicazioni.

7 (sette/decimi) Alunno/a con livello di conoscenze, abilità e competenze complessivamente acquisite; autonomo e corretto nelle applicazioni in situazioni note.

6 (sei/decimi) Alunno/a con livello di conoscenze, abilità e competenze essenziali; corretto nelle applicazioni in situazioni semplici e note. 5 (cinque/decimi) Alunno/a con livello di conoscenze, abilità e competenze parziali, incerto nelle applicazioni in situazioni semplici; presenza di lacune diffuse.

4 (quattro/decimi) Alunno/a con mancato livello di conoscenze, abilità e competenze; conoscenze frammentarie e abilità di base carenti.

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INVALSI Come è noto, il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (MIUR), ha reso obbligatoria già da diversi anni l’azione di valutazione, sia del sistema scolastico che degli apprendimenti, assegnandone la gestione all’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell’Istruzione (INVALSI). In particolare il MIUR, con la Direttiva n° 74 del settembre 2008, disponeva che l’INVALSI programmasse, tra le altre cose, la rilevazione degli apprendimenti degli studenti nei momenti di ingresso e di uscita dei diversi livelli di scuola, così da rendere possibile la valutazione del valore aggiunto fornito da ogni scuola in termine di accrescimento dei livelli di apprendimento degli alunni. L’ INVALSI richiama come di consueto all’affidabilità dei dati. A mezzo di appropriati metodi statistici, sarà individuata la presenza di eventuali anomalie in sede di effettuazione delle prove, stimandone il possibile impatto sui risultati: questi saranno depurati da tali effetti. A tal proposito per ogni fascicolo sono state predisposte cinque versioni differenti (contraddistinte in copertina dalla dicitura: Fascicolo 1 oppure Fascicolo 2 oppure Fascicolo 3 oppure Fascicolo 4 oppure Fascicolo 5). Le cinque versioni della stessa prova sono composte dalle stesse domande, ma poste in ordine diverso e/o con le opzioni di risposta permutate in modo differente. Un’attenzione particolare va dedicata al rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali. Mediante la Scheda Informazioni di contesto, compilata elettronicamente, l’ INVALSI raccoglie in forma anonimizzata le informazioni sugli studenti riguardanti la nazionalità, il livello di istruzione ed occupazione dei genitori, oltre all’orario settimanale della classe frequentata e alla frequenza o meno dell’asilo nido e della scuola dell’infanzia. Mediante il Questionario studente, proposto a partire dalla classe V primaria, vengono invece raccolte informazioni riguardanti le seguenti aree: informazioni personali; abilità e strategie cognitive e meta cognitive connesse allo studio; cognizioni riferite al sé, motivazione ed impegno nello studio; benessere e malessere a scuola; profilo delle attività dello studente; ambiente familiare. Tali dati sono necessari per elaborare l’indice di contesto socio-economico-culturale da applicare ai punteggi grezzi di apprendimento ottenuti dalle singole scuole per calcolare il valore aggiunto da esse realizzato. Per fare in modo che tutte le famiglie interessate siano correttamente informate circa le finalità della raccolta e le modalità di trattamento dei dati, è stato loro comunicato di visionare sul sito della scuola l’informativa prevista dal D. Lgs. 30 giugno 2003, n.196 – Codice in materia di protezione dei dati personali.

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CRITERI PER LO SVOLGIMENTO DEGLI ESAMI DI STATO

L’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione è il primo esame che gli alunni sono chiamati a sostenere per accedere ad un corso di studi superiore. L'aspetto fondamentale di questo esame deve essere la sua caratterizzazione educativa in quanto, a conclusione della scuola obbligatoria, deve essere offerta all'alunno la possibilità di dare prova della propria capacità di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze acquisite, anche in vista delle scelte successive. L'esame di licenza media avrà, pertanto, il carattere di un bilancio sia dell'attività svolta dall'alunno sia dell'azione educativa e culturale compiute dalla scuola, anche per una convalida del giudizio sull'orientamento. Criteri per l’ammissione/idoneità agli Esami di Stato Candidati interni

L’ammissione all’esame degli alunni interni, previo accertamento della prescritta frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico (art.3, c.2, DPR n. 122720099), è disposta, con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe, nei confronti dell’alunno che ha conseguito: • una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina; • un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. Candidati privatisti

Sono ammessi all’esame di Stato quegli alunni che, ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, hanno frequentato scuole non statali, non paritarie, oppure si sono avvalsi di istruzione parentale e i cui genitori hanno fornito annualmente relativa comunicazione preventiva al dirigente scolastico del territorio di residenza. Essi devono chiedere, di norma entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento, di sostenere in qualità di candidati esterni gli esami di licenza presso il nostro istituto. L’accesso all’esame di Stato al termine del primo ciclo di istruzione è, inoltre, consentito ai candidati esterni che abbiano compiuto, entro il 30 aprile dell’anno scolastico in cui si svolge l’esame, il tredicesimo anno di età e che siano in possesso dell’attestato di ammissione alla prima classe della scuola secondaria di primo grado. Sono inoltre ammessi i candidati che abbiano conseguito la predetta ammissione da almeno un triennio e i candidati che nell’anno in corso compiano ventitrè anni di età. Esito dell’esame di Stato All’esito dell’esame di Stato concorrono i risultati delle quattro prove interne (italiano, matematica, lingua Inglese e lingua Francese), della prova scritta a carattere Nazionale a cura dell’INVALSI ( di Italiano, Matematica e Scienze) e del colloquio orale pluridisciplinare, oltre che il voto di ammissione (giudizio di idoneità in decimi). Il voto finale è, quindi, costituito dalla media dei sette voti sopradescritti, arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5 (D.P.R. 122/09, Art. 3, comma 6). Conseguiranno la licenza gli alunni che abbiano ottenuto una valutazione media non inferiore a sei decimi. Ai candidati che conseguono il punteggio di dieci decimi pu essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità [Art. 3, comma 8, D.P.R.122/09], salvo ulteriori interventi normativi. Agli alunni con disabilità che non conseguano la licenza, verrà rilasciato un attestato di credito formativo [Art.9, comma 4, L.122/09]. Determinazione del giudizio di idoneità Il giudizio di idoneità è espresso in decimi, considerando il percorso scolastico complessivo compiuto dall’allievo nella scuola secondaria di primo grado. In caso di valutazione negativa, viene

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espresso un giudizio di non ammissione all’esame medesimo, senza attribuzione di voto. La decisione relativa all’ammissione agli esami appartiene al Consiglio di classe, presieduto dal dirigente scolastico (o da un suo delegato), a garanzia dell’uniformità dei giudizi sia all’interno della classe, sia nell’ambito di tutto l’istituto. L’esito della valutazione è pubblicato all’albo dell’istituto sede d’esame, con indicazione “Ammesso”, seguito dal voto in decimi attribuito al giudizio di ammissione, ovvero “Non ammesso”. In caso di non ammissione all’esame, saranno adottate idonee modalità di comunicazione preventiva alle famiglie. Valutazione delle prove d’esame I criteri di valutazione delle prove scritte interne sono gli stessi stabiliti a livello dipartimentale ed utilizzati nel corso dell’anno scolastico. Le prove invalsi vengono valutate dal sistema secondo criteri stabiliti dall’Istituto di Valutazione Nazionale. PROVE SCRITTE Italiano Le tracce per la prova scritta, in numero di tre, fra le quali il candidato opererà la scelta, devono essere formulate in modo da rispondere quanto più è possibile agli interessi degli alunni, tenendo conto delle seguenti indicazioni di massima: esposizione in cui l'alunno possa esprimere esperienze reali o costruzioni di fantasia (sotto forma di cronaca o diario o lettera o racconto ecc.); trattazione di un argomento di interesse culturale o sociale che consenta l'esposizione di riflessioni personali; relazione su un argomento di studio, attinente a qualsiasi disciplina. La prova scritta dovrà accertare la coerenza e la organicità del pensiero, la capacità di espressione personale e il corretto ed appropriato uso della lingua. Durata della prova: 4 ore Matematica Ogni commissione deciderà se e quali strumenti di calcolo potranno essere consentiti dandone preventiva comunicazione ai candidati. Durata della prova: 3 ore Lingue straniere Le prove scritte di lingua straniera si svolgeranno nello stesso giorno e si articoleranno su tracce, sulle quali gli allievi eserciteranno la loro scelta, che potranno essere elaborate dagli insegnanti sulla base delle seguenti indicazioni di massima: composizione di lettere personali su tracce date e riguardanti argomenti di carattere familiare o di vita quotidiana; composizione di un dialogo su tracce che indichino chiaramente la situazione, i personaggi e lo sviluppo degli argomenti; risposta a domande relative ad un brano che viene proposto per la lettura. Le domande dovranno riferirsi non soltanto alle informazioni esplicitamente date nel testo ma anche a quanto è da esso implicitamente ricavabile al fine di saggiare più ampiamente le capacità di lettura da parte dell'allievo. I criteri di valutazione terranno in debito conto, a seconda delle prove, le capacità sia di comprensione che di produzione. Durata della prova: 3 ore Prova nazionale La legge del 25 ottobre 2007 n. 176 ha introdotto una prova scritta a carattere nazionale in sede di conclusione del primo ciclo di istruzione. Obiettivo della prova sarà quello di verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti. L'INVALSI ha il compito di

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predisporre il testo della prova a carattere nazionale che per l' anno scolastico 2015-2016 riguarderà l' italiano e la matematica. La somministrazione della prova avverrà su tutto il territorio nazionale. La tipologia di prova scelta dal Ministro per il corrente anno scolastico, tra quelle predisposte dall’Invalsi, prevede quesiti a scelta multipla e a risposta aperta ed ha le seguenti caratteristiche: la sezione di italiano sarà divisa in due parti: parte A – comprensione della lettura, ovvero testo narrativo ed uno espositivo seguito da quesiti; parte B – riflessione sulla lingua, serie di quesiti su conoscenze grammaticali. La sezione di matematica riguarderà le seguenti aree: numeri, geometria, relazioni e funzioni, misure, dati e previsioni. Per la durata delle prove si rimanda all’allegato tecnico che l’INVALSI metterà a disposizione. COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE La commissione imposterà il colloquio in modo da consentire una valutazione complessiva del livello raggiunto dall'allievo nelle varie discipline, evitando peraltro, che esso si risolva in un repertorio di domande e risposte su ciascuna disciplina, prive del necessario organico collegamento, così come impedirà che esso scada ad inconsistente esercizio verboso, da cui esulino i contenuti culturali cui è tenuta ad informarsi l'azione della scuola. Pertanto il colloquio non deve consistere in una somma di colloqui distinti. La prova orale sarà impostata sul piano del dialogo e della comunicazione e dovrà consentire la valutazione del livello globale di preparazione. Il giudizio sarà elaborato tenendo presenti: la padronanza dei contenuti culturali; la capacità di pianificare l’intervento orale in base a dei criteri, la capacità di analizzare le informazioni, le cause e le conseguenze; la capacità di operare collegamenti e confronti, di esporre conoscenze, riflessioni ed opinioni pertinenti su quanto proposto. Nel valutare il colloquio si terrà conto: - della capacità dell’alunno di sapersi orientare nell’argomento proposto;

- della capacità di esporre con linguaggio coerente, lessico adeguato e strutturazione corretta

della frase e dei periodi;

- della capacità di fare collegamenti interdisciplinari e di relazionare.

Secondo le competenze raggiunte, si valuterà anche la capacità degli alunni di utilizzare la lingua straniera come strumento veicolare di contenuti diversi e/o la capacità di esprimere semplici messaggi relativi al proprio vissuto. Il colloquio orale potrà iniziare da un elaborato o prodotto dell’allievo per poi spaziare sull’esperienza formativa del triennio e verificare non tanto la quantità di nozioni apprese, ma la capacità del singolo alunno di orientarsi e di collegare adeguatamente i contenuti e le esperienze con un linguaggio specifico. Per la disciplina di arte e immagine, il colloquio prenderà spunto da quanto prodotto in esercitazioni pratiche effettuate nel corso dell’anno, evitando così che si risolva in accertamenti di carattere esclusivamente teorico. A tale scopo si utilizzeranno i materiali presentati dagli alunni. L’esecuzione strumentale di un brano scelto, l’analisi formale e testuale dell’opera,

l’approfondimento sul valore artistico e sociale del musicista scelto, rappresenteranno gli elementi

disciplinari valutabili in musica.

VALUTAZIONE DELLE PROVE E CERTIFICATO DELLE COMPETENZE

Per la valutazione finale si farà riferimento al D.P.R. del 22 giugno 2009 n.122 e alla C.M. del 20

maggio 2010 n.49. L’ammissione all’esame prevede un giudizio di idoneità espresso dal consiglio di

classe in decimi, che consideri il percorso scolastico compiuto dall’allievo nella scuola secondaria

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di primo grado. All’esito dell’esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali,

compresa la prova INVALSI. Il risultato finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti

nelle singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondato all’unità superiore per frazione pari o

superiore a 0,5. Ai candidati che conseguono il punteggio di dieci decimi può essere assegnata la

lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità. I criteri per

l’assegnazione della lode saranno stabiliti dal Collegi dei Docenti. L’ esito dell’esame conclusivo è

illustrato da una certificazione dei traguardi delle competenze raggiunti dall’allievo.

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’

Per l’esame conclusivo del primo ciclo sono predisposte (su proposta) prove d’esame differenziate,

comprensive della prova a carattere nazionale, idonee a valutare il progresso dell’alunno in

rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove sono adattate, ove

necessario in relazione al piano educativo individualizzato, a cura dei docenti componenti la

commissione. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del

superamento dell’esame e del conseguimento del diploma di licenza.

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’ SPECIFICA DI APPRENDIMENTO

Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento adeguatamente certificate, la valutazione

e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo , devono

tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento delle

prove di esame, sono adottati gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi

ritenuti più idonei. Nel diploma finale non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e

della differenziazione delle prove

AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO

Scopo dell’attività di autovalutazione è quello di individuare punti di forza e di debolezza sui quali concentrare l’attenzione per produrre e sviluppare piani di miglioramento attraverso un impiego più efficace delle risorse finanziarie, materiali e umane. I dati raccolti rappresentano una base informativo-conoscitiva, attraverso la quale la scuola assume le proprie responsabilità educative, rende conto del proprio lavoro e dei suoi esiti, innesca procedure di feed-back, agisce per il miglioramento delle prestazioni e dei risultati. L’autovalutazione di Istituto compete agli organi collegiali, allo Staff e al Dirigente scolastico e riguarda la funzionalità degli elementi di sistema quali:

• l’efficacia della progettazione e dell’organizzazione didattica,

• la qualità dell’insegnamento,

• il grado di soddisfazione delle famiglie e del territorio. • Le procedure che verranno attuate per l’autovalutazione consisteranno nella somministrazione di questionari rivolti alle famiglie, al personale docente e non docente e agli alunni sul grado di soddisfazione e nella lettura critica delle restituzioni dei risultati delle prove INVALSI. Ci si avvarrà del confronto, della collaborazione e degli scambi di esperienze con altre scuole. Inoltre, la funzione strumentale di riferimento è incaricata di monitorare in itinere l’attuazione del piano.

VALIDITÀ DELL'ANNO SCOLASTICO

Ai fini della validità dell'anno scolastico, come stabilito dal già citato DPR 122/09, all'art. 14, comma 7, per poter procedere alla valutazione finale di ciascun alunno, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti del monte orario complessivo, ovvero, nel nostro Istituto, nella scuola

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secondaria di primo grado, su un monte ore annuo di 990 ore, il limite massimo di ore di assenze consentito è pari a 248 (25%), nella scuola primaria è pari a 223.Per casi eccezionali motivati e documentati, sono possibili deroghe al suddetto limite a condizione che queste non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. In base a delibera Collegiale, si sono stabilite le seguenti deroghe:

1. Gravi motivi di salute

2. Terapie o cure mediche

3. Partecipazione ad eventi sportivi agonistici di società riconosciute dal CONI

4. Adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il

sabato come giorno di riposo.

5. Motivi socioculturali ( alunni nomadi o stranieri ...)

6. Gravi motivi familiari documentati

7. Situazioni di tutela minori

Sono computate come ore di assenza secondo il numero delle ore giornaliere effettive: • entrate posticipate dopo 15’ dall’inizio della 1^ ora di lezione

• uscite anticipate

• assenze per malattia

• assenze per motivi familiari

• non frequenza in caso di non partecipazione a viaggi di istruzione o a visite guidate

• la non frequenza, in caso di non partecipazione a viaggi d’istruzione, visite guidate o attività

all’interno dell’orario scolastico (es. teatrali, musicali, premiazioni, celebrazioni istituzionali

organizzate dall’Istituto, feste fine anno o nel corso d’anno etc.).

Non sono computate come ore di assenza: • la partecipazione ad attività organizzate dalla scuola (per es. campionati studenteschi,

progetti didattici inseriti nel POF e/o approvati dal consiglio di classe)

• la partecipazione ad attività di orientamento in entrata e in uscita

• la partecipazione ad esami di certificazione esterna o concorsi

• le entrate posticipate e le uscite anticipate disposte dall’istituzione scolastica per motivi

organizzativi

• le assenze in occasione di scioperi del comparto scuola

Per la valutazione del comportamento vigono le indicazioni del DPR 22 giugno 2009 n. 122. Esse individuano in un giudizio sintetico o analitico la modalità per valutare il comportamento nella scuola primaria, mentre per la scuola secondaria le disposizioni ministeriali prevedono un voto in decimi (pure in questo caso espresso anche in lettere). In linea con gli assunti legislativi generali di riferimento che riguardano siale finalità educative e formative della scuola primaria e secondaria, il Collegio ha individuato gli obiettivi generali formativi utili a definire il comportamento e, negli elementi espressi qui di seguito,la concretizzazione degli stessi: •rispetto delle regole; •assunzione della responsabilità dei propri doveri di alunno nei diversi contesti educativi ; •rispetto delle persone, degli ambienti e delle strutture; •relazioni positive

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CAPITOLO 7. ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

“Se non imparo nel modo in cui tu insegni, insegnami nel modo in cui io imparo” La Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. L’Inclusione scolastica vuole essere il processo attraverso il quale gli impedimenti vengono rimossi in modo che ciascun individuo possa essere valorizzato, incontrando le condizioni per esprimere al meglio le proprie potenzialità. Ciò non significa negare il fatto che ognuno di noi sia diverso o negare la presenza di disabilità che devono essere trattate in maniera adeguata, ma vuol dire spostare l’analisi e l’intervento dalla persona al contesto, per individuarne gli ostacoli e operare per la loro rimozione. Pertanto sulla base dell’analisi del tessuto sociale il nostro Istituto si propone un progetto mirato, atto a ricevere in modo adeguato alunni con bisogni educativi speciali offrendo a ciascuno una reale e fattiva integrazione. Da qui matura l’esigenza di sviluppare e approfondire percorsi specifici che, inseriti in un progetto scolastico, possano anche diventare occasione di formazione per i docenti. La nostra realtà scolastica accoglie alunni provenienti da un ambiente socio-culturale medio, con nuclei familiari poco attenti alla crescita affettiva e psico-sociale dei figli, con alunni in situazione di disagio familiare e/o sociale. Questi provengono da un ambiente socio-culturale ed economico modesto.

Alunni con disabilità Alunni con DSA

(Disturbo Specifico dell’Apprendimento)

Alunni con deficit di attenzione e iperattività ADHD

Alunni stranieri non alfabetizzati

BES (Bisogni Educativi Speciali)

Alunni con disturbo oppositivo provocatorio (D.O.P.)

Alunni con difficoltà emozionali (timidezza, ansia, scarsa motivazione, scarsa autostima, insicurezza)

Alunni con difficoltà causate da particolari condizioni fisiche

Alunni con difficoltà comportamentali (aggressività, bullismo, disturbi del comportamento alimentare, disturbi della condotta

Alunni con difficoltà nell’ambito psico- affettivo (tendenza all’isolamento, alla passività, all’eccessiva dipendenza dagli altri

Alunni con difficoltà dovute a fattori ambientali (famiglie disgregate, famiglie in conflitto, esperienza di abuso e/o maltrattamento)

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Come previsto dalla CM n. 8 del 6/03/2013 del MIUR ogni scuola è chiamata ad elaborare il Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) riferito a tutti gli alunni con BES. Il PAI del nostro Istituto indica le scelte metodologiche finalizzate all’attuazione di percorsi capaci di favorire pari opportunità per tutti gli alunni e si propone di individuare strategie didattiche ed organizzative che, favorendo il percorso di apprendimento dei soggetti con BES, risulti capace di offrire loro un contesto più efficace. Il nostro Istituto Comprensivo si pone come finalità prioritaria quella di un’integrazione globale attraverso la sperimentazione di percorsi formativi in grado di assicurare continuità nel passaggio tra i vari ordini di Scuola.

FINALITÀ • finalizzare tutta l’attività educativa, formativa e riabilitativa ad un “progetto di vita” che tenga conto del ruolo attivo che l’individuo dovrà svolgere all’interno della società • elaborare tre aspetti determinanti del processo di formazione: accoglienza, integrazione, orientamento

OBIETTIVI GENERALI • Favorire negli alunni processi di apprendimento e di acquisizione di competenze

• Rendere il soggetto diversamente abile il più autonomo possibile • Passare da un modello di crescita “protettivo” ad uno di “crescita autonoma” facendo sì che l’alunno possa sperimentare, il più spesso possibile, attività svolte autonomamente

OBIETTIVI SPECIFICI • Attivazione deL G.L.I. (Gruppo di Lavoro l’Inclusione) per redigere e monitorare il Piano di Integrazione inserito nel POF e per coordinare la programmazione dei servizi scolastici con quelli sanitari, socio assistenziali • Attivazione del G.L.I. per ciascun alunno disabile, al fine di favorire contatti e passaggi di informazioni tra le scuole e tra Scuola e territorio. Formulazione del Piano Educativo Individualizzato (concordato in sede di GLI con gli appartenenti al gruppo di lavoro) e del PDP • Organizzazione di spazi capaci di garantire comunicazione, socializzazione, collaborazione e quindi motivazione, attraverso l’organizzazione di attività ludico-laboratoriali che consentano il recupero anche attraverso l’uso di linguaggi non verbali

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CAPITOLO 8. VERSO LA QUALITA’

Nell’odierno scenario scolastico si richiedono all’insegnante competenze nel “sapere”, “saper fare” e “sapere interagire” in un sistema che esige la predisposizione delle risorse umane per il loro impiego ottimale, che ravvisa la necessità di individuare i diversi ruoli e la conseguente distribuzione di compiti, nonché di coordinare e collegare professionalità alle quali non è più concesso di agire in modo individualistico. Un’ errata interpretazione della libertà di insegnamento o dell’autonomia didattica, rendono difficoltosi progettazione e rinnovamento. E’ vero quindi, come si sostiene da più parti, che la progettazione del servizio deve essere adattiva, per evitare che un’eccessiva rigidità, nel tentativo inefficace di salvaguardare la qualità progettata, venga a pregiudicare anche la qualità prodotta. Tuttavia, questa adattività non deve appunto svuotare di significato la progettazione, riconsegnando l’attività di erogazione all’estemporaneità. La qualità di un’organizzazione come quella scolastica, caratterizzata tra le altre cose dalla “elasticità dei legami (libertà di insegnamento, unicità della funzione docente, mission sociale, dirigenza senza poteri reali, ecc.), è strettamente correlata alla qualità dell’interazione e della competenza comunicativa degli attori. Ed è la comunicazione che veicola le attività finalizzate al raggiungimento di obiettivi che l’istituzione ritiene prioritari. “Il problema della qualità non è un problema di strumenti e cultura; è il problema del recupero di una posizione umana costituita dal desiderio e dalla ragione” è lo sviluppo della cultura del “far bene”. Il progetto qualità è un percorso formativo e di ricerca teso a favorire lo sviluppo organizzativo delle scuole, è un processo flessibile e dinamico, aperto a contributi sempre nuovi e finalizzato al miglioramento continuo.

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CAPITOLO 9.

Progetto Accoglienza

Scuola dell’Infanzia – Primaria

– Secondaria

Progetto sostegno primaria

“Giochiamo con le mani”.

primaria

Progetto

Pinocchio

classi prime

Progetto di Natale

“A Natale stai con noi”

Scuola dell’Infanzia – Primaria

– Secondaria

Progetto

“Star bene a scuola”

scuola primaria (sportello

ascolto con l’aiuto di un

esperto psicologo).

Progetto “L’orto a scuola”

(Giardinorto)

con la collaborazione dei

genitori per la scuola primaria

e secondaria

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Progetto

continuità

Scuola dell’Infanzia – Primaria

– Secondaria

Progetto

“COME MI CREO LA

BIBLIOTECA “

scuola primaria e secondaria

Progetto

“MANI IN PASTA”

alunni diversamente abili

Infanzia

Progetto

“READY, STEADY, GO”

Inglese

Infanzia

Progetto

“COLORIAMO LE

EMOZIONI”

Alunni di 4-5 anni

con il coinvolgimento dei

genitori

Progetto

“GIARDINAGGIO”

Alunni dell’ Infanzia con la

partecipazione dei genitori

Progetto

“PASSO DOPO PASSO”

scuola primaria e secondaria

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Progetto

”IL FLAUTO MAGICO”

classi 1-4-5 scuola primaria

Progetto

”SEMAFORO VERDE”

classi 2-3-4 della scuola

primaria.

Progetto

“PHILO RACCONTO”

alunni delle classi 5

Progetto

”SMONTA IL BULLO”

alunni delle classi 5

Progetto

“NUOVO GIORNALINO PER

AMICO”

Scuola dell’Infanzia – Primaria

– Secondaria

Progetto

“TEATRO”

secondaria

Progetto

“LA MUSICA FA LA

FORZA”

orchestra della scuola

secondaria