Download - lezione 15.03.11 2 lezione ctf
Dr. Laura Bazzichi
• Antigeni (Ag)Antigeni (Ag)
– Sono riconosciuti come non Self
– Il nome deriva dal fatto che sono in grado di indurre una risp immunitaria (immunogenicità)
– Normalmente grandi molecole estranee
– Possono essere proteine e carboidrati
– Si legano in manier aspecifica agli Ab (antigenicità)
• EpitopiEpitopi
– Porzione specifica di un antigene, riconosciuta dall'anticorpo
• ApteniApteni
– Piccole molecole organiche legate dagli anticorpi, ma non attivano la risposta immunitaria
– Divengono antigenici se legati ad una molecola più grande
Cosa cerca il Sistema Immunitario
Cosa cerca il Sistema Immunitario
. Sono antigeniProteine superficiali dei Virus e batteri
Tossine battericheProteine anomale presenti sulle cell neoplastiche
FarmaciPollini
4
COME AGISCE IL SISTEMA IMMUNITARIO
Ogni organismo vivente presenta delle molecole dette antigeni presenti sulla superficie delle proprie cellule.
Il sistema immunitario di ogni individuo impara a riconosce i propri antigeni (il self) distinguendoli da quelli estranei (non self)
Il sistema immunitario agisce:• impedendo che organismi estranei entrino nel nostro corpo• eliminando rapidamente organismi estranei eventualmente entrati nel nostro corpo
Il sistema immunitario è dotato di un sistema di difesa che comprende 3 livelli:
5
DA CHE COSA DOBBIAMO DIFENDERCI?
a) Attacco di organismi patogeni, cioè che provocano malattie
batteri Es. streptococco (mal di gola)virus Es. influenza, epatite, varicella, AIDSprotisti Es. plasmodio della malariafunghi Es.Aspergillus (responsabile di micosi)
lieviti Es. Candida albicans
b) Organi estranei problema della compatibilità degli organi nei trapianti
c) Tumori il problema del self
infezione
infestazione
6
GLI ORGANISMI PATOGENII batteri
Sono cellule procariote (non hanno il nucleo; hanno una parete cellulare esterna)Invadono l’organismo e si moltiplicano rapidamentePossono secernere sostanze tossiche (tossine) che sono veleni per l’uomo
Es. tossina difterica danneggia cuore, reni e altri organiEs. tossina tetanica danneggia sistema nervoso
Possono avere diverse forme
bacilli cocchi
Possono avere i flagelli che ne consentonoil movimento
Hanno dimensioni nell’ordine di 1-2 m
spirilli
B. anthracisB. tubercolosis
PneumococcoStreptococco
7
GLI ORGANISMI PATOGENII virus
Sono particelle autoriproducibili non cellulari formate da un cromosoma costituito da DNA o da RNA avvolto da un capside formato da molecole proteiche (questa protezione talvolta manca).Sono parassiti endocellulari obbligatori perché si moltiplicano utilizzando le strutture cellulari degli organismi viventi nei quali penetrano.
I biologi si sono interrogati molto a lungo sulla opportunità di considerare i virus come organismi viventi e sulla loro origine.
Differenziamento cellule del SIDifferenziamento cellule del SI
Midollo osseoMidollo osseo
Staminale Staminale ematopoieticaematopoietica
Progenitrice Progenitrice linfoidelinfoide
ProgenitriProgenitrice ce
mieloidemieloide
MacrofagiMacrofagigranulocitigranulociti
MegacariocitMegacariocitii
EritrocitiEritrociti
ProgenitriciProgenitrici
MegacariociMegacariocitata
EritroblastoEritroblasto
LinfocitiLinfociti
B TB T
Plasmacellula T Plasmacellula T attivatoattivato
GranuclocitiGranuclociti
Neut Eosi Baso Indiff Mono Dendri Piastrine Eritrocita Neut Eosi Baso Indiff Mono Dendri Piastrine Eritrocita
Mastocita Macrofago Dendri Dendritica Mastocita Macrofago Dendri Dendritica
Midollo osseoMidollo osseo
Staminale Staminale ematopoieticaematopoietica
NaturalKiller
Eritropoietina
10
IL SISTEMA IMMUNITARIOIl sistema linfatico
Svolge un ruolo d’importanza fondamentale durante le infezioni.
E’ implicato sia nella difesa aspecifica che in quella specifica.
E’ costituito da una fitta rete di vasi, da numerosi linfonodi, dalle tonsille, dalle adenoidi, dall’appendice e dalla milza. Include anche timo e midollo osseo.
Tonsille
Linfonodi
Dotto linfatico destro, che si immette nella vena succlavia destra Timo
Dotto toracico
Midollo osseo
Vasi linfatici
Milza
Dotto toracico, che si immette nella vena succlavia sinistra
Linfonodo
ValvolaVaso linfatico
Capillare sanguignoCellule tissutali
Liquido interstiziale
Capillare linfatico
Adenoidi
Appendice
Aggregati di linfociti e macrofagi
11
IL SISTEMA IMMUNITARIOI vasi linfatici
Trasportano un liquido chiamato linfa che svolge la duplice funzione di:1) Raccogliere il liquido interstiziale (tra le cellule dei tessuti) 2) Combattere le infezioni
La linfa confluisce dai capillari linfatici verso vasi sempre più grossi, per rientrare poi nella circolazione sanguigna attraverso due grandi rami linfatici (dotto toracico e dotto linfatico destro) che si fondono con le vene (succlavia sinistra e succlavia destra) all’altezza della clavicola.
I vasi linfatici possiedono delle valvole che impediscono il reflusso della linfa verso i capillari sanguigni.
Lo scorrere dalla linfa è facilitato dalla contrazione muscolare delle pareti dei vasi linfatici.
La linfa che circola attraverso gli organi linfatici trasporta anche i microbi provenienti dai vari siti di infezione in tutto il corpo.
12
Midollo osseo: dove hanno origine le cellule del
sangue (ematopoiesi) e del sistema immunitario
Timo: dove i linfociti imparano a riconoscere self e non self
Linfonodi: dove i linfociti riconoscono gli antigeni estranei presentati dalle
cellule dendritiche
Appendice: localizzata
nell’intestino crasso
IL SISTEMA IMMUNITARIOGli organi
Milza: coinvolta nell’eliminazione dei globuli
rossi e nel controllo delle infezioni
Ossa lunghe
contengono
Le due componenti dell'immunità
Le due componenti dell'immunità
InnataInnata• Risposta
immediata e generalizzata
• MacrofagiMacrofagi• GranulocitiGranulociti
– Neutrofili– Basofili– Eosinofili
• Natural KillersNatural Killers
AdattativaAdattativa• Risposta tardiva e
specifica• LinfocitiLinfociti
– Linfociti BLinfociti B• Umorale
– Linfociti TLinfociti T• Cellula-Mediata
Macrofagi e Neutrofili sono le classiche “cellule infiammatorie”
Macrofagi e Neutrofili sono le classiche “cellule infiammatorie”
Immunità InnataImmunità Innata
…la prima a presentarsi…la prima a presentarsi
MacrofagiMacrofagiNeutrofiliNeutrofili
Fagocitosi dei detriti/patogeni
EosinofiliEosinofiliAgiscono sui
parassiti
BasofiliBasofiliSimili ai Mastociti
Natural KillerNatural KillerColpiscono le
cellule infettate da virus
Cellule dell'immunità innata
Cellule dell'immunità innata
16
neutrofilo eosinofilo basofilo
monocita linfocita
Granulociti
LE CELLULE DEL SISTEMA IMMUNITARIO: i globuli bianchi del sangue
Tutte le altre piccole cellule nelle figure sono globuli rossi
17
neutrofilo eosinofilo basofilo
monocita linfocita
Granulociti
LE CELLULE DEL SISTEMA IMMUNITARIO: i globuli bianchi del sangue
Tutte le altre piccole cellule nelle figure sono globuli rossi
18
I 3 LIVELLI DI DIFESA
Barriere fisiche
Difese aspecifiche
Difese specifiche
Infiammazione
Mastociti nei tessutiMacrofagi nei tessutiGranulociti (neutrofili; basofili) nel sangueCellule Natural Killer (NK) nel sangueProteine del complemento nel sangue
Protezione
Risposta immunitaria
Tessuto epiteliale di rivestimento, cheratinaCiglia, peliMucoseAcidità dell’ambiente interno (pH acido)Sostanze chimiche antibatteriche contenute nei fluidi corporei
Linfociti T nel sangueLinfociti B nel sangueCellule dendriticheProteine di comunicazione (interleuchine, interferoni)Armi chimiche (perforine)
http://www.procaduceo.org/it_ricerche/anat_fisio/anat_fisio04.htm#infiammazione
19
1: LE BARRIERE FISICHE (risposta aspecifica)
Questo tipo di difesa viene definita aspecifica perché combatte qualsiasi tipo di nemico e, solitamente, entra in azione immediatamente o nel giro di poche ore.Le barriere fisiche sono rappresentate da:
Tessuto epiteliale di rivestimento, strato corneo, cheratina
Mucose rivestono tratti dell’apparato respiratorio, digerente, genitale ed urinario
Ciglia con il loro movimento allontanano le particelle estranee entrate con l’aria
Acidità del pH crea un ambiente inospitale per i patogeni• secrezione di acido cloridrico da cellule parietali gastriche protezione di apparato digerente• fermentazione dell’acido lattico ad opera di Lactobacillus protesione apparato genitale femminile• acidità dell’urina protezione apparato urinario
Lacrime, saliva, muco e fluidi gastrici contengono una sostanza, detta lisozima, che svolge un’azione antibatterica
20
2: LA RISPOSTA INFIAMMATORIA (aspecifica)I granulociti
Granulociti neutrofili presenti nel sanguesono i primi ad intervenire nel luogo dell’infiammazioneagiscono fagocitando (“mangiando”) gli agenti patogeni
(soprattutto batteri) difesa immediata
Granulociti basofili presenti nel sanguesono coinvolti nelle reazioni allergichecontengono eparina, istamina, perossidasi, fosfatasi acida e molti
altri mediatori chimici dei processi infiammatori.
Granulociti eosinofili presenti nel sangueimportanti nelle reazioni allergiche
21
MACROFAGO
BATTERIO
2: LA RISPOSTA INFIAMMATORIA (aspecifica)I macrofagi
Hanno origine dai monociti che circolano nel sangueAlcuni sono residenti nella pelle, negli organi linfatici e nelle membrane mucose dell'apparato digestivo, respiratorio, genitale ed urinario Agiscono fagocitando gli agenti patogeni Sono molto importanti perché producono delle sostanze chimiche che stimolano la risposta immunitaria specifica
22
2: LA RISPOSTA INFIAMMATORIA (aspecifica)I mastociti e le cellule natural killer
Mastociti non circolano nel sangue, bensì sono localizzati soprattutto a livello cutaneo, sulle mucose respiratorie, su quelle gastrointestinali e nel
tessuto connettivo lasso attorno ai piccoli vasi sanguigni. Quando un agente patogeno supera la barriera fisica (1° livello di difesa), i mastociti rilasciano alcune sostanze chimiche, tra cui
l'istamina, che aumenta la circolazione del sangue creando calore e rossore (infiammazione).
Sono coinvolti anche nelle reazioni allergiche.
Cellule Natural Killer (NK) presenti nel sanguesono simili ai linfocitiagiscono per contatto, rilasciando sostanze che provocano la
rottura (lisi) della membrana plasmatica di cellule infettate da un virus o di cellule tumorali
Famiglia di 20 proteine del sieroProdotte dal fegatoFacilitano l'opsonizzazione (rivestimento
del bersaglio con proteine specifiche) e la citotossicità
Vie del complementoClassicaClassica
Innescata direttamente da un patogeno o indirettamente da anticorpi legati a patogeni
AlternativaAlternativa Indipendente dagli anticorpi, attivata dalla superficie
batterica, non dagli anticorpi
Complemento Complemento
Tanto per complicare un po' le idee: la memoria
Tanto per complicare un po' le idee: la memoria
25
Che cosa significa “infiammazione”?
E’ la risposta innescata dal sistema immunitario nel momento in cui la barriera fisica (1°livello di difesa) viene superata (es. in seguito ad un taglio della cute) ed i microrganismi patogeni entrano nel nostro corpo.E’ caratterizzata da numerosi eventi:
Le proteine del complemento si attivano e
vanno nel tessuto danneggiato
Si genera rossore, calore,
gonfiore e dolore nel sito
dell’infezione
I mastociti rilasciano istamina ed eparina
vasodilatazione
Produzione di agenti pirogeni
febbre
I neutrofili escono dal sangue e vanno nel tessuto danneggiato
dove è avvenuto l’ingresso del patogeno
I macrofagi fagocitano gli agenti patogeni
Si attiva la risposta immunitaria
specifica
26
SpilloSuperficie dell’epidermide
Batteri
Segnali chimici
Globulo bianco
1
Danno al tessuto; liberazione di
segnali chimici quali l’istamina da parte
di mastociti
2
Aumento della permeabilità e
dilatazione dei vasi sanguigni locali; passaggio dei
fagociti verso la regione lesa
3
I fagociti (macrofagi e
neutrofili) eliminano i batteri e ciò che rimane
delle cellule danneggiate; il
tessuto si rimargina
Gonfiore
Accumulo di fagociti e di liquido
interstiziale nell’area
infiammata
Fagociti
Vaso sanguigno
Sequenza del processo infiammatorio
Origine & Sviluppo dei Linfociti
Origine & Sviluppo dei Linfociti
• Linfociti BLinfociti B– Originano e maturano nel midollo osseo
• Linfociti TLinfociti T– Originano nel midollo osseo, ma migrano e
maturano nel Timo• Attivazione dei TCR (espressione di CD3, CD4,
CD8)• Subiscono selezione sia positiva che negativa
Immunità aspecifica La SpecificitàLa Diversità La Memoria La Tolleranza
Cos'è l’MHC?Cos'è l’MHC?• Major Histcompatibility ComplexMajor Histcompatibility Complex
– Sono proteine di membrana– Sono codificate dai geni più polimorfici del nostro
genoma– Maggior problema nei trapianti
• MHC IMHC I– Espresso da cellule somatiche “normali”,
presenta antigeni originati nel citosol– Endogeni ed esogeni– Riconosciuto da linfociti T
• MHC IIMHC II– Espresso da Antigen Presenting Cells (APC’s)Antigen Presenting Cells (APC’s)
professionali– Presentano antigeni esogeni degradati dalle
vescicole intra-cellulari– Riconosciuto dai linfociti T
Linfocita a riposo
Linfoblasto
Linfocita B effettore Linfocita T effettore
LinfocitiLinfocitiCitoplasma ridotto, no RER, cromatina condensata
Nucleo ingrandito, cromatina diffusa, citoplasma “attivo”
Citoplasma abbondante, molto RER.
Due classi principaliTThelperhelper, T, Tcitotossicicitotossici
Una terza classe, meno caratterizzataTTsoppressorisoppressori
Linfociti T contribuiscono all'eliminazione dell'antigeneDirettamente, attività citotossica nei confronti
delle cellule infettate da virusIndirettamente, attivando Linfociti B o i macrofagi
Linfociti TLinfociti T
T citotossico riconosce complesso peptide virale-MHC I ed uccide la cellula infettata
T helper (Th1) riconosce complesso peptide batterico-MHC II ed attiva il macrofago
T helper riconosce complesso peptide antigenico-MHC II ed
attiva il linfocita B
Esprimono CD4Riconoscono antigeni presentati dal MHC II
Inducono differenziamento dei linfociti B in plasmacellule
Produzione di anticorpiRegolano l'attività dei linfociti T citotossici
Attivano i macrofagiSecernono le citochine (interleuchine)
Linfociti T HelperLinfociti T Helper
• TThh11– Importanti nel controllo dei batteri
aptogeni intracellulari•Mycobacterium tuberculosis e M.
leprae
•Si trovano in vescicole che non si fondono con i lisosomi
• TThh22– Forniscono il segnale ultimo di
attivazione ai linfociti B che hanno riconosciuto un'antigene estraneo
Perchè esistono sottotipi di Th?
Perchè esistono sottotipi di Th?
Linfociti T citotossiciLinfociti T citotossici• Esprimono CD8
• Riconoscono gli antigeni presentati dal MHC I
• Colpiscono selettivamente cellule infettate da virus e cancerogene
• Regolati dai T Helpers
Natural KillerNatural Killer
Sviluppano nel midollo osseo indipendentemente dal Timo
Linfociti non-T/B grandi e granulari
Natural Born KillersNatural Born Killers
• Non hanno recettori per antigeni specifici, per cui sono parte dell'immunità innata
• NK attivati contengono le infezioni virali mentre la risposta immunitaria adattativa genera linfociti T citotossici specifici
• Uccidono cellule tumorali linfoidi e cellule infettate da virus
MacrofagiLinfociti B
Non quelli fagocitanti!
Cellule dendriticheIstiociti
Antigen Presenting Cells (APC)
Antigen Presenting Cells (APC)
Cervello Microglia
PolmoneMacrofagi alveolari
Fegato Kupffer
Milza MacrofagiRene Fagociti
Sangue Monociti
Linfonodi Macrofagi
Precursori nel midollo
Articolazioni Cellule sinoviali
Pelle Langerhans
Li mangianoLi mangianoTramite
fagocitosi
Li digerisconoLi digerisconoEnzimi
specializzati e recettori intra-cellulari
Li sputanoLi sputanoMHC con
l'antigene vengono posizionate in membrana
Aspettano i linfociti T
APC caricano gli antigeni sul MHC
APC caricano gli antigeni sul MHC
Attivazione Richiede Costimolazione
Attivazione Richiede Costimolazione
Stimolazione del linfocita T “naive”
Proliferazione del linfocita T Linfocita T effettore attivato uccide la cellula infettata da
virus
Richiede i T helperL'attivazione induce Espansione Espansione
ClonaleClonaleRapida divisione e proliferazione dei
linfociti BCentri germinali (follicoli secondari)
Sintesi di Ig con specificità “singola”Avviene il cambiamento di classe: da IgM a
IgGVanno incontro a iper-mutazioni somatiche
Attivazione dei Linfociti B
Attivazione dei Linfociti B
Prodotti dalle plasmacellulle
Possono essere tagliati in 2 frammentiFFabab
Contiene la regione ipervariabile
FFcc
Interagisce con i recettori espressi dalle cellule fagocitiche
Anticorpi(Immunoglobuline)
Anticorpi(Immunoglobuline)
Originano da differenze nella Regione CostanteRegione Costante
IgEIgE Risposta allergica
IgAIgA Secreti dai tessuti linfoidi
della mucosaIgDIgD
Espressi dai linfociti B maturi, naïve
IgGIgG Sono i più abbondanti Maggior affinità
IgMIgM Prima classe che appare nei
linfociti B
Classi di AnticorpiClassi di Anticorpi
Immunologia Comparativa Immunologia Comparativa
Evitiamo una strage
Evitiamo una strage
• Si pensa che i NK abbiano recettori “inibitori” che riconoscono MHC I “normale”
• Se l'espressione di MHC è attenuata o alterata, i NK uccidono selettivamente la cellula bersaglio
MHC I normale riconosciuta da recettori
inibitorii (KIRs) o da CD94:NKG2, che
inibiscono segnali di attivazione
NIK cells, Natural Inhibited Killer non uccide
la cellula normale
MHC alterato o assente non stimola inibizione. NK
attivato dai segnali che riceveUccide
NK attivato rilascia il contenuto dei suoi granuli
inducendo la morte per apoptosi della cellual
bersaglio
Implicazioni ClinicheVoi e vostra madre
Implicazioni ClinicheVoi e vostra madre
• Il feto è fondamentalmente analogo ad un allotrapianto
• Un tempo si pensava che la placenta fosse immunologicamente inerte– Cellule del trofoblasto esprimono MHC I
• Studi su modelli murini hanno dimostrato che la placenta sintetizza molecole degradanti che sopprimono l’attività dei linfociti T– Topi wild-type trattati con inibitori specifici
abortiscono
– Topi SCID trattati con inibitori specifici non abortiscono